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| |  | | | | | | | Lo scorso settembre, a pochi giorni dall’inizio del Medpack (Mostra mediterranea delle tecnologie e prodotti per l’imballaggio, confezionamento, industria alimentare, chimico-farmaceutica e trasporti industriali interni), Napoli sembrava al centro di una congiuntura negativa, tanto da suggerire agli organizzatori un veloce sondaggio sull’opportunità di un rinvio. Poi gli accessi al quartiere fieristico, compromessi dalla recente alluvione, sono stati in buona parte ripristinati e (soprattutto) il vertice Nato sulla sicurezza, che avrebbe dovuto svolgersi proprio alla vigilia della fiera, non ha avuto luogo. Così, alla fine, la scelta di mantenere le date previste è risultata vincente e tutto è andato bene, anzi meglio, perché i visitatori sono arrivati e, secondo il parere quasi unanime degli espositori, con atteggiamento professionale e motivato. È l’impressione che abbiamo registrato anche al nostro stand, per via delle molte richieste di informazioni non solo sulle pubblicazioni esposte ma anche sull’industria di settore, e in particolare su “chi fa che cosa”.
Ed è proprio sul versante qualitativo, secondo noi, che meglio si coglie il senso di un’esposizione con una capacità d’attrattiva oltre i confini regionali, frequentata da un pubblico “riflessivo”, interessato all’approfondimento, al contatto diretto con il fornitore e all’esame del prodotto. Sembra, al riguardo, di poter ricavare una lezione, che per molti è solo una conferma: l’utenza meridionale, più di altre, va servita “in loco”. Lo devono aver pensato anche in Ipack-Ima Srl, quando hanno rinnovato la formula dell’ex Mediter-Pack, assegnando alla mostra partenopea una merceologia più coerente con il bacino d’utenza e meglio differenziata rispetto alla più internazionale esposizione milanese. E quando hanno varato il progetto di una seconda biennale, interamente dedicata alla filiera agroalimentare, che si terrà l’anno prossimo a Bari nell’altro grande polo espositivo meridionale. Si chiamerà Tiam, e si alternerà al Medpack che è già calendarizzato per il mese di ottobre del 2003.
Un’offerta mirata
Sono dunque le peculiarità economiche e culturali della regione che si impongono all’attenzione degli operatori del settore. Le aveva già in parte evidenziate l’indagine conoscitiva, commissionata da Ipack-Ima e svolta su un campione di oltre 200 imprese, da cui emergevano la diffusa consapevolezza dell’importanza del packaging come fattore competitivo, e un’elevata propensione all’investimento. E sono state ora confermate dal gradimento per una fiera che, sottolinea l’amministratore delegato di Centrexpo e Ipack-Ima Srl, Guido Corbella, «è stata disegnata anche in modo da favorire visite di un solo giorno ed estesa al fine settimana per agevolare le piccole imprese».
Dei 4.000 visitatori, numerosi provenivano da altre regioni del Mezzogiorno (soprattutto Puglia e Sicilia), con una delegazione addirittura dalla Cina. Ad essi, per completare il quadro d’insieme, si devono sommare i 276 espositori, 10% dei quali stranieri (tedeschi e britannici) e per il 63% provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. «Numeri che - ha commentato Corbella - sostengono il maggior impegno di Ipack-Ima al Sud, premiato quest’anno anche dal buon andamento del Medprint, la fiera “sorella” dedicata al settore grafico-editoriale (che nel 2002 prevede di raddoppiare gli spazi, Ndr)». Un simile riscontro, d’altro canto, evidenzia i limiti dell’attuale quartiere fieristico e relative infrastrutture, tanto che Corbella si è appellato alle autorità locali, in primis il presidente della Regione Antonio Bassolino, affinché vengano varati progetti concreti per dotare la città «di strutture ricettive fieristiche all’altezza delle attrattive dei luoghi e del mercato». Alla conferenza stampa di inizio manifestazione gli ha fatto eco Raffaele Cercola, presidente della Mostra d’Oltremare, che ha ribadito la necessità di avviare in tempi brevi un secondo polo dedicato alle fiere business-to-business (peraltro già in stadio avanzato di progetto), al servizio di un’economia che nel solo settore agroalimentare conta 400.000 imprese produttive e 20mila di trasformazione.
A loro sono stati dedicati i due convegni, rispettivamente organizzati dall’Istituto Italiano Imballaggio, che ha voluto presentare alle aziende produttrici e utilizzatrici gli ultimi sviluppi della ricerca universitaria in tema di packaging (v. ItaliaImballaggio di ottobre 2001), e dall’Istituto Italiano dei Plastici, che ha focalizzato l’attenzione sui temi della qualità di prodotto e di sistema. | | The South is even closer
276 exhibitors and 4,000 visitors confirm the success of the “new formula” Medpack, and the south of Italy’s interest in packaging. This shows support for fairs in the projects of the “double” made up of the pool of exhibitors and the organisers of the Naples show in the consolidation plan for the South. Which also happens in Bari, where Ipack-Ima...
Last September, a few days before the opening of Medpack (Mediterranean exhibition of technologies and products for packaging, the foodstuffs industry, chemicals and pharmaceuticals, and internal industrial transportation systems), Naples seemed to be at the centre of a chain of unfortunate events, so much so that the organisers considered a speedy investigation into the possibility of a postponement. Then the approaches to the exhibition area, blocked by recent flooding, were mostly made accessible again and, most importantly, the NATO summit on security, which was due to take place on the very eve of the exhibition, was cancelled. Thus in the end the decision to stick to the chosen date proved to be the right one and everything went well, or even better than expected. The visitors came and, in the almost unanimous opinion of the exhibitors, they demonstrated a professional and motivated attitude. This is certainly the impression we gained on our stand, because of the many requests for information not only about the publications on display but also about the industries in the sector, in particular “who does what?”.
In our opinion, it was in the area of quality that one had the best sense of an exhibition with an attraction that went beyond the borders of the region, attended by a public in “reflective” mood, keen to gain deeper awareness, direct contact with suppliers and the opportunity to examine products. On reflection, it seems that a lesson can be learned, which for many is only a confirmation: the user in the South, more than elsewhere, is serviced “on the spot”. They must have had this in mind at Ipack-Ima Srl, when they remodelled the formula for the Mediter-Pack, assigning to this exhibition in the Naples area a knowledge of the market more applicable to the users’ area, and better pinpointed than the more international Milan exhibition. And the same considerations must have prevailed when they launched the plan for a second biennial, devoted entirely to the agro-food sector, to take place next year in Bari, the other great Southern exhibition centre. It is to called TIAM and will alternate with Medpack which has already been fixed for October 2003.
A targeted proposal
It is, therefore, the special economic and cultural features of the region which must receive the attention of operators in the field.
These have already been partly identified by the survey commissioned by Ipack-Ima and carried out with a sample of more than 200 companies, from which emerged the widespread awareness of the importance of packaging as a factor of competition and a strong incentive for investment. These indications have now been confirmed by the desire for an exhibition which, as the Managing Director of Centrexpo and Ipack-Ima Srl, Guido Corbella, points out, “has been designed to encourage visits of only one day, and extended over the weekend to make things easier for small companies”.
Of the 4000 visitors, many came from other regions of the South (especially Puglia and Sicily), and one delegation actually came from China!
To complete the picture, we must add the 276 exhibitors, 10% of whom were from abroad (Germany and Britain), and 63% from Piedmont, Lombardy, Veneto and Emilia Romagna. “These figures,” says Mr. Corbella, “justify Ipack-Ima’s major commitment to the South, also rewarded this year by the success of Medprint, the “sister” fair devoted to the graphic and publishing sectors (which intends to double its size for 2002, Ed.)”.
The figures also highlight the limitations of the present exhibition area and its associated infrastructure, to such an extent that Mr. Corbella has appealed to the local authorities, and in particular the President of the Region, Antonio Bassolino, in order to launch various concrete projects to equip the city with “exhibition and accommodation facilities in line with the attractions of the location and the market”.
At the press conference at the opening of the event, this was echoed by Raffaele Cercola, Chairman of the Oltremare Exhibition, who confirmed the need for a prompt start on a second area devoted to business-to-business exhibitions (already at an advanced planning stage), to serve an economy which in the agro-food sector alone accounts for 400,000 companies involved in production and 20,000 in processing.
Devoted to these companies were two conferences, organised respectively by the Istituto Italiano Imballaggio (Italian Packaging Institute), which set out to present to producers and users the latest developments in university research on the subject of packaging (see ItaliaImballaggio, October 2001), and the Istituto Italiano dei Plastici, which focused attention on the quality of products and systems. | |
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E nel 2002 tutti a Bari
Si chiamerà Tiam (Mostra delle Tecnologie per l’Industria Agroalimentare Mediterranea) la prossima esposizione organizzata da Ipack-Ima, e si svolgerà il prossimo 13-16 giugno a Bari dove - quantificano le rilevazioni di mercato condotte per l’occasione - risiede anche gran parte di quel 40% di industria agroalimentare italiana dislocata a Sud. Una scelta logistica, dunque, in parte obbligata, e sostenuta dal fatto che Bari vanta l’altro importante polo fieristico meridionale, reso famoso dalla grande “orizzontale” Fiera del Levante. Sorta di “madre” di tutte le fiere dell’area, negli ultimi 5 anni questa campionaria ha dato origine, per precisa volontà del responsabile dell’ente, Gianni Tursi, a ben 18 mostre specializzate, focalizzate su altrettanti comparti industriali radicati al Sud.
Ha dunque puntato sul business-to-business il progetto di rilancio del polo fieristico locale, promosso anche oltre confine, sui mercati vicini più interessanti dell’Est Europa, ma anche di Grecia, Turchia e Nordafrica.
«Tiam - dichiara l’amministratore delegato di Ipack-Ima Srl, Guido Corbella - è frutto di una politica di radicamento sul territorio, basata sulla collaborazione con le realtà economiche ed espositive locali e supportata da adeguati studi di mercato. L’indagine condotta per l’occasione ha indicato la Puglia come egemone nei comparti vitivinicolo, conserviero, ortofrutticolo, lattiero-caseario e, naturalmente, della pasta, con un fitto reticolo di piccole imprese particolarmente dinamiche (qui il tasso di crescita è spesso superiore alla media nazionale) che, tuttavia, spesso faticano a raggiungere esposizioni fuori zona».
Tiam nasce, dunque, per avvicinare domanda e offerta, e può già contare su un primo “zoccolo duro” di presenze: quelle dei produttori di tecnologie per il processo alimentare che esponevano abitualmente alla Fiera del Levante, “convogliati” nella nuova esposizione. Dunque - anche se ogni ulteriore evento appesantisce un calendario fieristico già sovraffollato - la logica che regge il Tiam è chiara, e consente a Corbella di affermare che «questa nuova manifestazione costituisce la risposta giusta alle esigenze emergenti del Sud Italia».
Ma non rischia di sovrapporsi, almeno in parte, proprio al Medpack di Napoli, vicino sul piano geografico, dei mercati di sbocco e persino, in parte, dell’offerta merceologica? «Non vedo alcuna sovrapposizione fra Medpack e Tiam, sia per la distanza temporale fra i due eventi sia per il taglio merceologico. Medpack è infatti una mostra prevalentemente dedicata al packaging, mentre Tiam ha il suo fulcro nelle tecnologie di processo alimentare per l’industria enologica, conserviera, olearia, lattiero-casearia e della pasta».
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Everyone in Bari in 2002
Known as Tiam (Exhibition of Technologies for the Mediterranean Agro-food Industry), the next exhibition organised by Ipack-Ima, takes place on 13-16 June next year in Bari where – according to market surveys carried out for the occasion – 40% of the southern Italian agro-food industry is located. A necessary and logical choice, then, supported by the fact that Bari is the location of the other important exhibition centre in the South, famous for the great Fiera del Levante. In the last five years, this “mother” of all the fairs in the area, at the behest of the responsible of the organisation, Gianni Tursi, has given rise to 18 specialised exhibitions which focused on those industries with their roots in the South.
Therefore the project for the relaunch of the local exhibition complex has been aimed at business-to-business. It is also promoted outside the borders, to the markets of Eastern Europe, but also to Greece, Turkey and North Africa.
As the Managing Director of Ipack-Ima Srl, Guido Corbella, says, «Tiam has developed from a policy rooted in the area, based on collaboration with local economic and exhibition companies and supported by suitable market studies. The survey carried out for the event has shown that Puglia is a leader in the sectors of vines and wine production, preserves, fruit and vegetables, milk and dairy products and, of course, pasta. There is a good network of particularly dynamic small businesses (the rate of growth here is often higher than the national average) which, however, often have difficulty in reaching exhibitions outside the area».
Thus Tiam was created to bring together supply and demand, and can already count on a solid base of support: those producers of technologies for food processing who usually exhibit at the Fiera del Levante, channelled towards the new exhibition. So, even though every new event places an extra burden on an already overcrowded calendar, the logic guiding Tiam is clear, and leads Mr. Corbella to confirm «this new event is the correct response to the emerging needs of Southern Italy».
But is there not a risk of encroaching, at least partly, on Naples’ Medpack, which is close in terms of geography, of market outlets and, to some extent, of market products?
«I don’t see any duplication between Medpack and Tiam, both because of the difference in time between the two events and the sectors of the market involved. Medpack is an exhibition predominantly devoted to packaging, whereas Tiam centres on the technologies of processing for the wine, preserves, oil, milk, dairy products and pasta industries».
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