November-December 2001
Bevande italiane
Italian beverages

Piccolo è bello, gratis è meglio
Small is beautiful, free’s even better

Punto.Carton
Punto.Carton


Prove di packaging
Packaging trials


M&D News
Cosa beviamo, e come
What we drink, and how
Un Sud sempre più vicino
The South is even closer

Capitolato: un documento, mille sfaccettature
Tender: one document, many facets

Tradizione e futuro di un contenitore
The container: its tradition and future

F&F News
Il macero tra domanda e offerta
Waste paper between supply and demand
Uomini e macchine
Men and machines

Un’impresa “laboratorio”
A “laboratory” company

Un fine linea hi-tech
A high-tech end of line

Un marchio per la pesatura
A name for weighing

Opere di plastica e di cultura
Works in plastic and culture


Ocme, la “nuova”
The “new” Ocme


I marchi cambiano, la storia prosegue
Brands change, the story goes on


I&M News

Le mille e una vita dell’acciaio
The thousand and one lives of steel

Le scuole di Genova a lezione di riciclo
Genoa’s schools learn about recycling

“Abbasso” gli inquinanti
“Down” with pollutants

Informatore legislativo
Laws and Decrees


E&L News
Ultime da Comieco
The latest from Comieco
Advertising Enoplastic

Di tutto, di più... ma bene
Everything, more but well

Riordinare con cura
Careful reordering

Giocare pulito
Playing clean

L’azionamento diretto
Drive technology for flexographic printing presses

Tutti “cotti” per l’affettato
Everyone’s hot for cold cuts

Smarrimenti elettronici
Electronic bewilderment

M&M News
Lastre digitali in tempi record
Digital Plates in record time
Fustellatrici a platina di Mec Saroglia
Platen die-cutting by Mec Saroglia
Sistemi di visione dalla Matsushita
Matsushita vision systems
Print Media e Datamax ancora insieme
Print Media and Datamax still together
. Le notizie .

Lastre digitali in tempi record

Digital Plates in record time

Un mondo “dorato”
A “golden” world

Sistemi di visione: un’ispezione particolare
Vision systems: special inspection

Print “different”
Print different

Saldatura a induzione per l’imbottigliamento
Induction sealing for bottling

Monoblocco soffiaggio-riempimento
Monobloc blower-filler

Contenitori di CPET
CPET containers

Nuove confezioni per l’elettronica
New packs for electronics

Un’elettronica amichevole
Friendly electronics

News

Lastre digitali in meno di un’ora e senza l’utilizzo di solventi? Ora è possibile. DuPont ci è riuscita e ci ha raccontato come.
D.B.
Lastre digitali in tempi record

Non è certo passata inosservata all’ultimo Converflex la nuova Cyrel Fast di DuPont per la produzione di lastre digitali. Il processo seguito dalla Cyrel Fast è simile a quello delle lastre flessografiche normali: preesposizione (per creare lo zoccolo del carattere), esposizione (per creare l’immagine) e successivo strippaggio in macchina (per separare la parte esposta da quella non esposta). «La differenza sostanziale però - come ha spiegato Enrico Albani, Sales manager Cyrel, DuPont Packaging Graphics - è che con la Cyrel Fast non sono più necessarie 4 ore per preparare una lastra, ma sono sufficienti 50 minuti!».

Gli ingredienti “segreti”
Le lastre utilizzate dalla Cyrel Fast - ideale per la stampa a fascia stretta (formato massimo 90x120) di supporti flessibili quali plastica o carta - sono state studiate appositamente per la nuova macchina, e risultano, come è facile immaginare, più costose rispetto a quelle tradizionali. Ma, incidenza economica a parte, è assolutamente necessario evidenziare i vantaggi offerti. «Innanzitutto - precisa Albani - in caso di rottura accidentale di una lastra è possibile rifarla in tempi brevi, senza perdere mezza giornata per il fermo macchina. Inoltre, poiché la nuova tecnologia di sviluppo a trasferimento termico non necessita di solventi, si riducono notevolmente i tempi di essiccazione e al contempo si eliminano emissioni “sgradevoli”. Senza contare poi che gli scarti di lavorazione possono quindi essere smaltiti tra i rifiuti normali, a differenza di quelli derivanti dalle lavorazioni con solventi, considerati rifiuti speciali». Tra gli altri vantaggi vale la pena di ricordare che, grazie al processo a secco, si ottiene una lastra con uno spessore uniforme e in grado di offrire un eccellente trasferimento dell’inchiostro, offrendo di conseguenza una stampa nitida di immagini su etichette, buste, stampe commerciali e cartoncini pieghevoli. Ma come si è arrivati allo sviluppo di una macchina così innovativa? «Quattro anni fa - spiega Albani - abbiamo investito 20 milioni di dollari e successivamente altri 30 per lo sviluppo e la definizione dell’intero progetto. Ma gli sforzi, visti i risultati, sono stati sicuramente premiati».

Digital plates in less than an hour and without using solvents? It is now possible. DuPont has succeeded and has told us how
Digital Plates in record time

At the latest Converflex DuPont’s new Cyrel Fast for producing digital plates certainly did not go by unnoticed. The process followed by Cyrel Fast is similar to the one followed for normal flexographic plates: pre-exposure (to create the head of the character), exposition ( to create the picture) and then stripping in the machine (to separate the exposed parts from those not exposed). «The substantial difference, however,” as Enrico Albani, sales Manager Cyrel, DuPont Graphics explained, “ is that with Cyrel Fast it no longer takes four hours to prepare a plate but only 50 minutes».

The “secret” ingredients.
The plates used by Cyrel Fast – ideal for printing on a narrow face (max size 90x120) with either plastic or paper flexible supports – have been studied specifically for the new machine, and prove, as can be well imagined, more expensive than the traditional type. But, economic questions aside, it is absolutely imperative to point out the advantages it offers. «Above all - Albani emphasises - in the case of the accidental breakage of a plate it is possible to remake it in a short time, without loosing half a day’s work because the machine is stopped. Furthermore, as the new heat transformation development technology does not require solvents, not only is the time needed for drying considerably reduced but also one does away with “unpleasant” emissions. It should also be remembered that waste products from the work process can be eliminated together with normal refuse, unlike those that are produced when working with solvents which are considered special waste». Among the other advantages it is worth remembering that, thanks to the dry process, a plate of an even thickness is produced which is able to transfer ink extremely well, thereby offering clear, sharp printing on labels, envelopes, commercial press and folding cards.
But how was such an innovative machine developed?
«Four years ago - Albani explains - we invested 20 million dollars and later another 30 to develop and define the whole project. But the effort, given the results, have undoubtedly been rewarded».


Mec Saroglia, in occasione dell’ultimo Converflex, ha puntato l’attenzione sulle nuove fustellatrici automatiche a platina, e ci ha confessato che...
Daniela Binario
Un mondo “dorato”

La competizione sul mercato, si sa, sta diventando via via più agguerrita e coinvolge un numero sempre maggiore di aspetti. «Una delle problematiche più delicate che i costruttori di macchine si trovano spesso ad affrontare - esordisce Marco Notari, Production executive Mec Saroglia - è quella delle “copie”. Nei mercati esteri dove non esiste alcuna tutela dei brevetti è difficile intervenire, purtroppo però anche in Italia, a volte, si è poco tutelati...». Mec Saroglia, in questo caso, fa riferimento a una macchina, notata in fiera, sostanzialmente uguale alla propria linea di fustellatrici. Come cautelarsi quindi? «L’unica strada percorribile, a questo proposito, è il continuo aggiornamento delle macchine. Noi infatti - continua Marco Notari - puntiamo molto sulle innovazioni per differenziarci sia a livello tecnologico che concettuale. La semplice riproduzione delle macchine a questo punto condurrebbe alla realizzazione di una macchina vecchia di qualche anno».

Fustellatrici automatiche
Dal 1970 Mec Saroglia costruisce le fustellatrici automatiche a platina, modello FUB, utilizzate con successo nel settore della stampa a caldo. La fustellatrice automatica FUB/D per la stampa e rilevo a caldo di fogli con formato massimo di 56x74 cm, è dotata di un gruppo doratura composto da due a quattro cilindri, programmabili indipendentemente. Il sistema di trascinamento impedisce al nastro di raggrinzirsi quindi, anche in caso di grosse superfici di doratura, l’impressione risulta senza difetti. La piastra scaldante, isolata termicamente, è divisa in quattro zone di calore regolabili secondo necessità. La piastra porta cliché è facilmente intercambiabile, permette un preavviamento fuori macchina e, anche inserita, consente di effettuare piccoli ritocchi. Inoltre, per soddisfare esigenze diverse si può scegliere tra due differenti sistemi di piastra e fissaggio cliché. I programmi di avanzamento nastri sono indipendenti per ogni asse, in modo da ottimizzarne il consumo e ridurne gli scarti. Le FUB/D sono utilizzate per la lavorazione di etichette pregiate (carta da 80 a 1.800 g/m2), imballaggi per il settore dolciario, profumiero e dell’oreficeria e per la lavorazione di copertine di libri (cartone da 3 a 5 mm). Nata come fustellatrice automatica, grazie al sistema di pressione a piani paralleli risulta particolarmente indicata in caso di stampa oro a caldo e rilievo in contemporanea.

Mec Saroglia, in occasion of the last Converflex, concentrated its attention on their new automatic platen die-cutters, and confessed that...
A “golden” world

The competition on the market, as one knows, is becoming tougher and tougher and involves an ever greater number of features.
«One of the most delicate problems that the machine builders often have to face - Mec Saroglia Production executive Marco Notari starts out by saying - is that of “copies”. On the foreign markets where there is no patent protection intervening is difficult, unfortunately though in Italy too at times one is poorly protected...».
Here Mec Saroglia is referring to a machine noted at the fair, substantially the same as its own line of die-cutters. How does one protect oneself then?
Marco Notari went on to say «the only way open on this count is the continuous updating of the machine. We in fact place a lot on innovation in order to set ourselves apart both at a technical as well as at a conceptual level. The simple reproduction of the machine at this point would lead to the creation of a machine a few years old».

Automatic die-cutters
Since 1970 Mec Saroglia has been building automatic platen die-cutters, FUB model, successfully used in the hot print sector.
The FUB/D automatic die-cutter for hot foil printing of sheets with max format of 56x74 cm, is fitted with a gold embossing unit made up of four cylinders, that can be independently programmed. The foil tension system stops the ribbon from ruckling, hence, also in the event of broad gilded surfaces the impression is flawless.
The heating plate, thermally insulated, is divided up into four heat areas that can be regulated as required. The cliché bearing plate can be easily exchanged, enabling pre-starting outside the machine, also small retouching work when mounted on the machine. As well as that, in order to satisfy the different needs, two different systems of plate and cliché fixing are offered. The belt forwarding programs are independent for each axes, so as to optimize consumption and to reduce waste.
The FUB/D are used for working quality labels (paper from 80 a 1,800 g/m2), packaging for the confectionery, perfumery and goldsmithery sectors and for processing book covers (card from 3 to 5 mm).
Created as an automatic die-cutting machine, thanks to the parallel surface pressure system, the machine is particularly suited for hot foil stamping and relief print at the same time.


Un esempio delle molteplici possibilità offerte dai sistemi di visione basati su PC è rappresentato dal controllo di oggetti di plastica dalla struttura complessa. Il caso emblematico della soluzione messa a punto da Matsushita per la verifica di integrità e dimensioni di custodie per aghi.
Sistemi di visione: un’ispezione particolare

Matsushita Electric Works si occupa da oltre dieci anni di sistemi di visione, dove ha avuto modo di osservare da vicino lo sviluppo delle soluzioni più varie. Negli ultimi anni, valuta il management della multinazionale, i progressi più significativi non hanno interessato tanto la tecnologia in sé, quanto la facilità di utilizzo da parte dell’utente e la validità del servizio di assistenza. Questo ha orientato l’azienda a realizzare impianti “chiavi in mano”, affidati a una rete di integratori di sistema esperti nell’utilizzo di questi prodotti. Ne rappresenta un esempio esauriente l’applicazione realizzata per il controllo dell’integrità e delle dimensioni di custodie di plastica per aghi.

Oggetto e compiti dell’ispezione
Destinatario di quest’applicazione è un produttore di minuterie di plastica, caratterizzate da una grande precisione di esecuzione e quindi anche da un costo relativamente elevato. Fra l’altro, questa azienda realizza delle custodie per aghi da maglia speciali, che trovano impiego sulle macchine tessili industriali.
Il ciclo di lavorazione si può così schematizzare: le due metà inferiore e superiore del contenitore sono unite da una sottile linguetta di plastica e vengono stampate a iniezione contemporaneamente come un unico pezzo. Dopo il controllo della linguetta tramite sistema di visione P400 di Matsushita, una pinza preme insieme i due semigusci per farli agganciare l’un l’altro tramite piccoli fermi (figg. 1 e 2). Anche queste sporgenze, della grandezza di 1 mm circa, devono essere verificate con particolare attenzione perché la presenza di sbavature, anche sottili, compromette la sicurezza del bloccaggio. Infine, per un tempestivo riconoscimento degli eventuali problemi nel processo di stampaggio è necessaria una valutazione statistica dei dati rilevati durante le ispezioni, il cui risultato deve essere visualizzato a video in maniera comprensibile, per permettere all’utente di intervenire immediatamente sull’impianto.

I principali passaggi del sistema
Più in dettaglio, il ciclo di produzione delle custodie prevede lo stampaggio contemporaneo di otto pezzi. Dopo l’apertura dello stampo, i semigusci vengono movimentati davanti alla telecamera dove - data la precisione richiesta e gli spazi ridotti - è possibile controllare solo quattro pezzi per volta. Quindi, viene effettuata la chiusura degli involucri su entrambe le postazioni di controllo, operazione per cui il sistema ha a disposizione solamente 400 ms, per non influire negativamente sulla velocità di produzione. In fase di stampaggio può accadere che la plastica iniettata non riempie completamente gli stampi delle custodie, soprattutto nei punti di raggio inferiore a 1 mm e nelle sottili sporgenze che costituiscono i fermi. Acquisite in questo modo le immagini utili dalle diverse telecamere, i risultati delle relative analisi vengono riassunti nello Spreadsheet: una tabella simile a un foglio di calcolo Excel che rappresenta con chiarezza i dati rilevati, i loro valori limite e indicazioni statistiche come i valori minimo, massimo e medio di ciascuna grandezza. Per indirizzare le grandezze e i giudizi (buono/scarto) presenti nello Spreadsheet verso le uscite del sistema è sufficiente “trascinare” il valore desiderato verso le icone presenti sul lato sinistro dello Spreadsheet, che rappresentano le diverse interfacce disponibili.

An example of the multiple possibilities offered by PC based viewing systems, and represented by the control of complex structured plastic objects. The emblematic solution devised by Matsushita for checking the condition and size of needle boxes.
Vision systems: special inspection

Matsushita Electric Works has been developing viewing systems for over ten years now, enabling them to make a close study of the most varied solutions. In the last few years - the management of the multinational rates - the most significant progress has not so much been in technology in itself, but rather in the user-friendliness and the validity of the assistance service. This has led the company in the direction of creating “turnkey” systems entrusted a network of system integrators, expert in the use of the said products. The system created for checking the condition and size of needle boxes is here taken as an example.

Objective and tasks of inspection
The said system was created for a producer of plastic smallware featuring great precision of execution and hence fairly high costs. Among other features, this company creates cases for special knitting needles, that are used on industrial textile machines. The work process can be schematised as follows: the two top and bottom halves of the container are joined by a thin plastic tab and are injection moulded as one single piece. After the control of the tab using the Matsushita P400 vision system, a gripper pushes the two half-shells together by way of small stops (figs. 1 and 2). These ridges, measuring around 1 mm also have to be carefully checked because any presence of burring, even of the thinnest kind, could compromise closure. Finally, in order to show up any problems during the mould phase, a statistical rating of the data gleaned during inspection is required, the result of which needs to be displayed on screen in a comprehensible manner, to enable the user to immediately intervene on the system.

The main stages of the system
In more detail, the production cycle of the case entails the simultaneous press-moulding of eight pieces. After opening the mould, the half-shells are passed in front of a camera where - given the accuracy required and the limited space - only four pieces can be controlled at a time; operation for which the system has 400 ms available, so as not to impinge on the production speed. In the press-moulding phase, it may happen that the injected plastic fully fills the case moulds, aboveall in the areas where the radius is less than 1 mm and in the thin ridges that constitute the stops. On receiving the relative images from the different cameras, the results of the relative analyses are summed up in the Spreadsheet: a table like an Excel calculation sheet that clearly represents the data gleaned, along with limits and statistical indications like minimum, maximum and average rates of each measure. In order to send the measures and the judgement (good/bad) present on the Spreadsheet towards the system outfeed all one need do is “drag” the desired rating onto the icon to the left of the Spreadsheet, that represents the various interfaces available.


Print Media e Datamax: dopo 11 anni di collaborazione sono ancora insieme, consapevoli di aver intrapreso la strada giusta. La conferma arriva dai dati, presentati lo scorso ottobre in occasione di un “Dealer Day” a cui hanno partecipato numerosi rivenditori Datamax.
D.B.
Print “different”

Un differente ed efficace approccio al business e una collaborazione con i clienti che, spesso, si spinge fino ad una personalizzazione estrema del prodotto: questo il profilo di Datamax, società americana con sede ad Orlando, Florida, specializzata esclusivamente nella produzione di stampanti per etichette e relativi materiali di consumo, e che oggi fattura 100 milioni di dollari.
«A differenza di altri produttori - spiega Roberto Giuranna, amministratore unico Print Media - Datamax ha scelto di vendere i propri prodotti affidandosi unicamente a una rete di rivenditori (Print Media è appunto il partner italiano), offrendo per la maggior parte delle proprie stampanti una garanzia di ben tre anni, e in alcuni casi addirittura cinque. Si tratta di una realtà che impiega 450 addetti, dei quali ben 50 lavorano al reparto R&D, che ogni anno investe 5 milioni di dollari nello sviluppo di nuovi prodotti. E seguendo questa strategia i risultati non sono tardati ad arrivare, tanto è vero che negli ultimi tre anni il volume delle vendite è quasi raddoppiato, anche grazie all’introduzione della nuova serie di stampanti Class, che sono state concepite per soddisfare le esigenze di stampa più diverse».
Quale miglior occasione quindi di un Dealer Day per sottolineare i plus delle nuove stampanti e per lanciare una serie di promozioni mirate a incoraggiare la sostituzione dei modelli più datati? Presenti per l’occasione il vice presidente Datamax John Durnford e il direttore marketing David Lundeen.

Stampanti in continua evoluzione
La gamma di stampanti termiche per l’etichettatura con codici a barre spazia dai prodotti “entry level” e di fascia intermedia fino a quelli ad elevate prestazioni e per settori specialistici.
Economiche e speciali - Anche se considerate “entry level”, le E-Class rappresentano un motivo di orgoglio per alcune forniture “speciali”. Datamax è riuscita infatti a vincere un’importante commessa con le Poste Italiane grazie alla tempestiva realizzazione di un prototipo in grado di rispondere perfettamente alle esigenze segnalate. Il risultato è stata la consegna di 18.000 stampanti E-Class, realizzate ad hoc.
La gamma E-Class prevede ora quattro modelli, di cui due completamente nuovi, si tratta della stampante E-4204, che raggiunge una maggiore velocità di stampa (101 mm/s) e della E-4304, in grado di stampare anche ad alta risoluzione (300 dpi).
La E-4203 è stata invece interessata da alcune migliorie relativa all’affidabilità: è basata su un processore Toshiba a 32 bit, ha una memoria più potente e, grazie ai tre pulsanti montati sulla struttura della macchina, garantisce una più efficace interfaccia con l’operatore. Inoltre è stata introdotta una finestra che permette di controllare i nastri all’interno, è aumentato il diametro delle bobine di etichette stampabili ed è stato ridotto il peso della macchina.
Modulari e multipurpose - Anche la serie I-Class è stata arricchita con nuovi modelli per la stampa ad alta risoluzione: la stampante I-4406 raggiunge i 400 dpi e la I-4604 i 600 dpi. Sono indicate per il settore alimentare, farmaceutico, elettronico, ottico o in quello della gioielleria dove è necessario stampare codici ad alta risoluzione su una superficie ridotta. Anche in questo caso la garanzia è di 3 anni o pari a 3 milioni di pollici lineari.
Tutti i sei modelli della I-Class si contraddistinguono comunque per la loro modularità. In qualsiasi momento, e con semplici modifiche, è infatti possibile aggiungere le dotazioni opzionali, come ad esempio il trasferimento termico, oppure inserire il riavvolgitore interno, la taglierina, il sensore di presenza.
Nel caso della I-4208 è stata aumentata la velocità, è stato migliorato il meccanismo di chiusura della testina e soprattutto il tempo di elaborazione della prima etichetta (inferiore del 20% rispetto a modelli analoghi). È inoltre prevista una scheda Ethernet.
Robuste e veloci - Le stampanti della gamma W-Class, ideali per l’etichettatura di pallet, per le spedizioni e per il settore automobilistico, chimico e alimentare, offrono estrema robustezza ed elevata velocità e sono garantite per ben cinque anni. Datamax sta studiando inoltre la possibilità di inserire un modulo per radio frequenza sul retro della stampante, in alternativa al collegamento Ethernet classico.
Precise e affidabili - Nata come produttrice di macchine per la produzione di biglietti e carte d’imbarco, l’azienda di Orlando è tornata su questo mercato di nicchia con le stampanti della serie S-Class, ideali per l’emissione di biglietti per cinema, stadi, teatri e applicazioni simili. Si tratta di macchine termiche dirette, dotate di armadietto dei supporti con serratura, in grado di centrare automaticamente la stampa su diversi formati e di offrire un’ottima risoluzione. Il mercato è sicuramente interessante, il caso più eclatante è rappresentato forse dalla borsa di New York, che ne ha acquistato 400 esemplari.
La progettazione di tutte queste macchine si è spesso basata sulle esigenze espresse dai clienti. Datamax infatti è sempre aperta a ricevere input di vario genere e anche in occasione del Dealer Day i suggerimenti non sono mancati, a testimonianza che il mercato italiano è molto attento ai particolari che possono “fare la differenza”.

After 11 years of cooperation, Print Media and Datamax, aware they are headed in the right direction, are still together. The evidence, shown last October during “Dealer Day” with many Datamax salesmen on hand, is confirmed by the data.
Print different

Datamax, an American company headquartered in Orlando, Florida, specializes exclusively in the production of printers for labels and related items. They invoice 100 million dollars and have an unusual, effective approach to business and a relationship with customers that often emphasize product customization.
«Unlike other manufacturers - explains Roberto Giuranna, the sole administrator of Print Media - Datamax has decided to sell its products by entrusting operations to a network of salesmen (Print Media, in fact, is the Italian partner), offering a three or in some cases five year guaranty on the majority of their printers. The company employs 450 experts, 50 of which work in Research and Development, which invests 5 million dollars annually in new product development. With this approach, results have been quick in coming. Sales have almost doubled over the last three years, helped by the introduction of Class, a new series of printers conceived to satisfy very diverse printing needs».
What better opportunity is there than Dealer Day to underline the advantages of these new printers and launch a series of promotions aimed at urging users to change their out of date models? Datamax president John Durnford and marketing director David Lundeen were on hand for the occasion.

Printers in continuous evolution
The line of thermal printers for labeling with bar codes ranges from entry and intermediate levels to the high performance level and for specialized sectors.
Economic and special - Even if entry level, the E-Class is a source of pride for certain special supplies. Datamax was able to close a deal with the Italian Post Office thanks to the speed with which it was able to develop a prototype able to satisfy requirement needs. As a result, 18,000 E-Class printers, developed ad hoc were delivered.
The E-Class line now has 4 models, two of which are completely new, the E-4204 printer which has a higher printing speed (101mm/s) and the E-4304, capable of high resolution printing (300 dpi).
Instead, the E-4203 has improvements in reliability: it’s based on a 32 bit Toshiba processor, has more memory and, thanks to three buttons mounted on the device, is able to assure user-friendliness. More, it has a window to allow checking the ribbon inside and increasing the diameter of the printing label spool. The machine is lighter too.
Modular and multi-use - The I-Class series also is enriched with new models for high-resolution printing: the I-4406 reaches 4000 dpi and the I-4604 600 dpi. These are used in the food, pharmaceutical, electronics and optical sectors and in jewellery where it is necessary to print high-resolution codes on a reduced surface. The guaranty is 3 years, which is equal to 3 million linear inches.
All six I-Class models have different modular characteristics. Whenever desired, and with simple modifications, it is possible to add optional features, as for example thermal transfer, or to insert an internal rewind, a trimmer and a presence sensor inside.
The speed of the I-4208 has increased, the closing mechanism of the head has been improved, as, most importantly, has the processing time for the first label (less than 20% compared to analogous models). An Ethernet card also is foreseen.
Strong and fast - The W-Class printer line, ideal for pallet labeling, for shipments and for the automobile, chemical and food sectors, offers high strength and speed and has a five year guaranty. Datamax also is studying the possibility to insert a module for radio frequency on the back of the printer as an alternative to the classic Ethernet connection.
Precise and reliable - Founded as a manufacturer of machines to make tickets and boarding passes, the Orlando company has returned to this niche market with the S-Class series printer series, ideal for cinema, stadium, theatre tickets and the like. This is a direct thermal machine, equipped with a secure support toolbox able to automatically focus printing in various formats with excellent resolution. The customer base is interesting, with a sensational case represented by the New York stock exchange, which bought 400 printers.
The design of all these machines often is based on needs expressed by the customers. Datamax is always open to different types of input. Even on Dealer Day suggestions were made, testifying to the fact that the Italian market is alert to particulars that can make a difference.


Saldatura a induzione per l’imbottigliamento
Me.ro ha messo a punto una linea di sistemi di saldatura a induzione per il settore dell’imbottigliamento, basati su un’elettronica di potenza che genera energia. Questi impianti, facilmente inseribili on line, saldano e sigillano con membrana di alluminio confezioni di diametro e materiali diversi (vetro, plastiche, coestrusi, poliesteri, ecc.). Più precisamente, la membrana è composta da supporti di cartoncino, strato di cera, pellicola di alluminio e film polimerico. Dopo il riempimento, il contenitore passa senza contatto sotto un campo di induzione emesso da un generatore ad alta frequenza; quando le onde generate provocano il distacco dell’alluminio dal supporto cerato e la sua immediata saldatura alla bocca del contenitore, il supporto rimane ancorato al fondo capsula favorendone la richiusura. La tecnologia del fuori contatto riduce problemi e tempi morti, con conseguenti vantaggi economici. Le chiusure così ottenute sono ermetiche e garantiscono la certezza della prima apertura, evidenziando le eventuali contraffazioni, la qualità d’origine, igienicità e freschezza dei prodotti. Fra i generatori della Me.ro, il modello MR/GST 2K-IGBT si distingue per la facilità di installazione e l’elevata efficienza dovuta alla modularità e alla particolare configurazione dei circuiti di potenza. Le sue principali caratteristiche tecniche sono: forma d’onda d’uscita sinusoidale; regolazione continua della potenza d’uscita; start e stop remoti; terminale per la visualizzazione e il controllo dei parametri di lavoro e degli allarmi; segnale di variazione della potenza d’uscita. La macchina è conforme alle norme EN-60204-1 e sulla compatibilità elettromagnetica ed è corredata di vari optional (colonna ad altezza variabile motorizzata; rilevatore della pellicola d’alluminio; rilevatore del movimento contenitori; gruppo refrigerazione a ciclo chiuso; esecuzione pressurizzata per zone pericolose).

Induction sealing for bottling
Me.ro has devised a line of induction cap sealing systems for the bottling sector, based on power electronics that generates energy. These systems, easily inserted in line, bind and seal packs of different materials and different diameters (glass, plastic, coextruded products, polyesters, etc.) with an aluminium membrane. More precisely the membrane is made up of a cardboard support, a layer of wax, aluminium foil and polymeric film. After the filling, the container passes without contact under an induction field emitted by a high frequency generator; when the waves generated cause the aluminium to detach from its waxed support and its immediate sealing to the mouth of the container, the support lies anchored to the base of the capsule, facilitating its reclosing. The no-contact technology reduces problems and down-time, with consequent economic advantages. The closures obtained in this way are airtight and guarantee a safe first opening, showing up any counterfeiting as well as origin, hygiene and freshness of the products. Among Me.ro’s generators, the MR/GST 2K-IGBT model stands out for its ease of installation and its high efficiency due to its modular nature and the special configuration of the power circuits. Its main technical features are: sinusoidal shaped outfeed waves; continuous regulation of the outfeed power; remote start and stop; terminals for display and control of work parameters and alarms; signal on variation of output power. The machine conforms to EN-60204-1 standards and electromagnetic compatibility and is fitted with various options (motorized column, adjustable in height; aluminium film detector; container movement detector; closed cycle cooling unit; pressurised execution for dangerous areas).


Monoblocco soffiaggio-riempimento
Attiva già da quattro anni nello sviluppo e realizzazione di monoblocchi di soffiaggio, riempimento e chiusura di bottiglie di PET, Sidel celebra il successo della linea Combi e mette in mostra allo stand del Simei la cinquantesima macchina (modello SRS 14/54/12).
Si tratta di una versione che integra le funzioni di una soffiatrice SBO 14 serie 2 e di un monoblocco di riempimento a livello, sviluppata per il confezionamento di acqua minerale liscia in bottiglie da 1.5 litri, a una velocità di 19.600 bott/h.
Disponibili nelle versioni clean, ultraclean o asettica, i Combi (che sta per Combinati) sono in grado di trattare acqua e bevande piatte, gassate, “sensibili” o viscose, e sono equipaggiate con un sistema di trasferimento dei contenitori che abbatte i rischi di contaminazione e aumenta il rendimento complessivo della macchina.
I Combinati sono disponibili con riempimento a livello per bevande lisce; riempimento volumetrico a varie temperature per bevande gassate; riempimento con contalitri a comando elettromagnetico, che consente il controllo di ogni beccuccio di riempimento e il cambiamento just-in-time del volume; riempimento volumetrico a pistone nella versione pneumatica o comandato da servomotore, per i prodotti viscosi.

Monobloc blower-filler
Already active for four years in the development and creation of blowing, filling and closing monoblocs for PET bottles, Sidel is celebrating the success of its Combi line and will be showing off its fiftieth machine (model SRS 14/54/12) at its Simei stand.
This is a version that integrates the functions of a SBO 14 series 2 blower and a level filling monobloc, developed for packaging flat mineral water in 1.5 litre bottles, at a speed of 19,600 bott/h.
Available in the clean, ultraclean or aseptic versions, the Combi (that stands for Combined) are capable of processing flat, fizzy, “delicate” or viscous water and beverages, and are fitted with a container transfer system that lowers the contamination risk and increases the overall performance of the machine. The Combined are available with level filling for flat beverages; volumetric filling at various temperatures for fizzy beverages; filling with litre counters and electromagnetic command, that enables the control of all the filling spouts and just-in-time change of volume; piston volumetric filling in the pneumatic version or commanded by servomotor, this for viscous products.


Contenitori di CPET
I contenitori di CPET della Huhtamaki sono ideali per il confezionamento di prodotti pronti refrigerati o surgelati. Si tratta di piatti, vaschette e vassoi funzionali e di aspetto gradevole, realizzati tramite processi tecnologici sofisticati. Utilizzabili a temperature comprese fra -40 e +220 °C, i contenitori di CPET Huhtamaki sono indicati per riscaldare o cuocere alimenti, passando dal freezer al forno (tradizionale o a microonde) per poi essere serviti direttamente in tavola. I piatti, le vaschette e i vassoi - disponibili in un’ampia gamma di formati, dimensioni e colori - sono rigidi e termosigillabili. Inoltre, per far fronte alle diverse esigenze di consumo, possono essere mono o pluri scomparto. Alle industrie alimentari che operano nel settore del “fresh food”, Huhtamaki è inoltre in grado di offrire contenitori rigidi realizzati con materiali diversi, quali PP, APET, cartoncino LPET, polpa e fibra di cellulosa ed EPS.

CPET containers
Huhtamaki’s CPET containers are manufactured following sophisticated technological processes, they are ideal for packing refrigerated or frozen ready meals products. Huhtamaki CPET containers are usable at temperatures running from -40 and +220 °C, thus they are suited for heating up and cooking foodstuffs, going from the freezer to the oven (traditional or microwave) then to be served directly on the dinner table. The Huhtamaki CPET plates, cups and trays are available in a huge range of shapes, sizes and colours. They are rigid and heatsealable, in order to satisfy various consumption needs,and furthermore they can be offered single or multi-portion. Huhtamaki is able to offer a large assortment of rigid containers manufactured with other different raw materials such as PP, EPS, APET, LPET cardboard, cellulose pulp and fibre, all of them are usable for the food industries operating in the “fresh food” category.


Nuove confezioni per l’elettronica
Noto produttore di blister e imballaggi termoformati, GNC ha presentato all’ultimo Smau 2001 alcune novità per il confezionamento di prodotti high-tech. Oltre alle collaudate valigette termoformate a marchio registrato Block e Blibox, ideali per il confezionamento di accessori per l’elettronica e la telefonia mobile, sono ora disponibili sagome sviluppate appositamente per l’alloggiamento di memorie CompactFlash, schede PCMCIA, Smart Card e moduli CAM. Realizzati con materiali trasparenti, riciclabili e con adeguata protezione statica, questi imballaggi sono caratterizzati da un doppio sistema di chiusura perimetrale e a bottoni, che garantisce un’inviolabilità superiore, e da un fondo piatto, che permette di utilizzare cartoncini pubblicitari per massimizzare l’impatto della grafica e valorizzare il prodotto. La disponibilità a magazzino di oltre cento articoli in pronta consegna, permette di scegliere di volta in volta la soluzione più adatta senza lunghi tempi di attesa.

New packs for electronics
GNC, known producer of thermoformed packaging and blisters, presented some new features at Smau 2001 for packing hi-tech products. As well as their tried and tested thermoformed cases (Block and Blibox registered brand), ideal for packing accessories for electronics and for mobile phone accessories, new forms are available especially developed for loading CompactFlash memories, PCMCIA boards, Smart Cards and CAM models.
Created with transparent materials, recyclable and with an adequate static protection, these packaging items feature a double perimetral and button closing system, that guarantees further tamper resistance, and by a flat base, that enables the use of advertising cards in order to maximise the impact of the graphics and enable the product to be shown off at its best. The availability in storage of over a hundred articles ready for delivery, offers the choice of the most suited solution without a long wait.


Un’elettronica amichevole
Basato su un PC industriale dotato di CPU Intel ultima generazione e di sistema operativo Windows NT, il sistema di visione P400 di Matsushita offre numerosi algoritmi per l’analisi dell’immagine, in grado di controllare - per esempio - le dimensioni, la presenza di particolari o la qualità delle superfici. Per impostare l’applicazione l’utente lavora mediante l’interfaccia grafica del sistema, senza dover eseguire una vera e propria programmazione, con una procedura decisamente semplificata.
Ma, oltre ai vantaggi di un sistema standard, P400 offre anche numerose possibilità di personalizzazione. Per esempio, la disponibilità di un software che permette di condividere dati fra diverse applicazioni Windows, permette all’utente esperto o al system integrator di realizzare delle interfacce operatore personalizzate, per una più amichevole impostazione delle funzioni di analisi dell’immagine.
Come dispositivi di comunicazione hardware sono disponibili la porta seriale del PC e una scheda con I/O digitali. L’interfaccia software OLE, che può essere personalizzata, rappresenta invece la maniera più semplice per inviare dei dati ad altre applicazioni Windows. Lo Spreadsheet offre inoltre la possibilità di combinare i risultati forniti dai controlli attraverso formule di tipo aritmetico o logico.
Come avviene per l’impostazione dei controlli, anche la gestione dei risultati e delle uscite non richiede alcuna programmazione, ma si effettua semplicemente tramite l’interfaccia grafica del sistema. Fornendo un minimo addestramento è possibile, anche per utenti non esperti nella visione artificiale, realizzare i propri programmi o modificare quelli già esistenti.

Friendly electronics
Based on an industrial PC with a latest generation Intel CPU and Windows NT operating system, the P400 Matsushita viewing system offers numerous algorithms for image analysis, capable of - for example - controlling the size, the presence of details or the quality of the surfaces. The application is set by way of a system graphic interface, without having to carry out programming true and proper, and this following a decidedly simplified procedure. But as well as the advantages of a standard system, the P400 also offers numerous other possibilities. For example, the availability of software that allows the transfer of the data between the various Window applications enables an expert user or a system integrator to create personalised operator interfaces, leading to a friendlier setting of the image analysis functions.
In terms of hardware communication devices the PC serial port and a I/O digital board are available. The OLE interface software, that can be personalised, in turn stands as the simplest way for sending the data to other Windows applications. The Spreadsheet also offers the possibility of combining the results gleaned from control operations through arithmetic or logical type formulas.
Like in setting the controls, the management of the results and the outfeed does not require any programming, but is simply carried out by way of the system graphics. With a small amount of training, even users who are not experts in the field of artificial vision can create their own programs or modify existing ones.