Il successo è una questione di “etichetta”. Lo testimonia Marcello Pizzo, fondatore della Pizzo Etichette Srl che, facendo scelte coraggiose, è riuscito a costruire un’azienda efficiente e affidabile in grado di competere a livello europeo, nel campo delle etichette autoadesive, con le realtà più titolate. E quest’anno l’azienda di Vinci (FI) ha vinto anche il 6° Grand Prix 2000 organizzato dalla DuPont, per la più bella etichetta italiana: un riconoscimento importante alla qualità e ai servizi offerti, ma anche la riprova della bontà del lavoro fatto, in oltre vent’anni di attività, ad integrare risorse umane e tecnologia. D’altronde, oggi sembra proprio che il punto di forza della Pizzo Etichette sia l’organizzazione del lavoro, che si fonda su un forte processo di delega e di coinvolgimento delle maestranze. Merito del titolare che, supportato dalla figlia Jovanka e dal figlio Gianluca sta, con intelligenza e lungimiranza, progettando il futuro e gestendo brillantemente il problema del passaggio generazionale. Il disegno si sta definendo e in questo senso non è certo un caso che la Pizzo Etichette sia sbarcata negli USA, in North Caroline, dove ha creato una società collegata - la Prime Tag and Label Inc. - testa di ponte per futuri sviluppi di più ampio respiro.
A misura di cliente
Tutto nasce dalla volontà di complicarsi la vita, dal non accontentarsi delle cose semplici, dal cercare sempre nuovi stimoli, dal volersi migliorare. Forse proprio per queste ragioni la Pizzo Etichette, realtà di circa 35 persone, con un fatturato superiore ai 10 miliardi, è arrivata a fare le cose in grande (o meglio come i grandi). Ce lo conferma Jovanka Pizzo, Responsabile della Qualità, che ha vissuto in prima persona il processo che ha portato l’azienda ad accreditarsi come fornitore dei più importanti gruppi multinazionali del settore cosmetico, farmaceutico, alimentare e petrolchimico. «Da diversi anni siamo riusciti a responsabilizzare i dipendenti e a costruire un forte spirito di gruppo. Ora è più facile lavorare insieme, in team, nel rispetto delle procedure che consideriamo fattore fondamentale su cui costruire la soddisfazione del cliente. Coerentemente abbiamo certificato il nostro sistema di qualità, conseguendo la ISO 9002 nel 1996 e la ISO 9001 nel 2000 e questo ci ha permesso di migliorare notevolmente i nostri standard. Oggi, consapevoli del fatto che la qualità nasce dal rispetto dell’ambiente, stiamo lavorando anche all’implementazione della norma ISO 14000». Investimenti in risorse umane, ma anche in tecnologia: questo è il credo della Pizzo Etichette. Al riguardo Marcello Pizzo è esplicito: «Lontani dai mercati inflazionati, abbiamo scelto di battere le strade più difficili e per questo abbiamo sempre fatto investimenti significativi oltre che in uomini in macchinari. Questo fa sì che possiamo parlare non più solo di etichette, ma di prodotti a valore aggiunto che sanno creare per il cliente un concreto differenziale sul mercato. E per rispondere alle diverse esigenze ci siamo adeguatamente strutturati: abbiamo macchine sia a fascia stretta (200-250 mm) che a fascia larga (fino a 430 mm), e siamo in grado di realizzare etichette a 10 colori, con stampa tipografica, flexo e primografica. La primografia, per altro, è una tecnologia americana che siamo gli unici ad avere in Italia e che, per risultati, da una parte si avvicina molto alla offset e dall’altra - utilizzando artifizi e colori speciali - con costi minori, alla serigrafia».
Prodotti top secret
Aperto e cordiale nel parlare dell’azienda, Marcello Pizzo si dimostra molto reticente nello specificare mercati e applicazioni, mettendo l’accento sul fatto che la politica di trasparenza seguita in passato ha giovato, di fatto, solo a dare vigore a una concorrenza poco corretta. Oggi, quindi, preferisce sottolineare la capacità di essere tra i pochi in grado di servire il mercato in modo diverso. «I nostri clienti di fatto sono i gruppi multinazionali che, in ragione della “qualità” del prodotto che richiedono, possono contare su un numero ristretto di fornitori a livello europeo.
In questi casi ciò che maggiormente conta è l’affidabilità globale del partner, in termini produttivi e di servizio. Noi facciamo, ad esempio, molta industrializzazione di progetti, tanto che abbiamo 5 persone in area grafica, puntando a produrre etichette che sappiano vestire i prodotti e che li facciano vendere, dando magari qualche plus in più. Le belle etichette sono uno standard e non rappresentano per noi un vero differenziale perché, anche in questa fascia di mercato, c’è concorrenza e confronto sui prezzi. Ciononostante questa produzione rappresenta tutt’ora la base del fatturato aziendale. Ben diverso è però il caso in cui l’etichetta nasce da un nostro progetto, come i prodotti brevettati, diventando così ragione di continuità di lavoro e di valorizzazione del nostro marchio.
Per quanto riguarda questi prodotti esclusivi, abbiamo integrato la qualità di stampa con la ricerca sugli adesivi e sui materiali, fino a realizzare delle strutture a sandwich che non hanno riscontro sul mercato. Siamo così in grado di offrire etichette antitaccheggio molto sofisticate o prodotti capaci di assicurare la tracciabilità delle merci. Allo scopo, siamo inoltre in grado di fornire non solo il materiale ma, in comodato d’uso, anche l’hardware e il software necessari per far funzionare il sistema. Ma la nostra offerta non finisce qui. Abbiamo infatti messo a punto un’ampia gamma di supporti autoadesivi per prodotti food e non food da esporre nei punti vendita, che produciamo nella nostra azienda negli USA». E per il futuro? Meglio non scoprire le carte e così il patron della Pizzo Etichette si limita a indicare l’obiettivo di consolidare i rapporti con gli attuali clienti lavorando, in funzione del prodotto realizzato, su una base di partnership. «Operiamo in una nicchia di mercato in cui è determinante riuscire a creare motivi di differenziazione, spendendo in modo corretto le nostre competenze e quelle dei produttori di materie prime.
Di sicuro, per noi, restano in ogni caso determinanti i rapporti interpersonali e la capacità di dialogo e di collaborazione indispensabile per sviluppare nuovi progetti. E in questo senso siamo sempre pronti al confronto». |  | The label that makes all the difference
Life is color. This is the philosophy that drives Pizzo Etichette in the direction of a precise strategy: to improve the level of excellence in the self-adhesive sector and, especially, the segment of the market dealing in top of the range products and special tamper-proof and tamper-evident products.
Success is a matter of the right “label”. Marcello Pizzo, founder of Pizzo Etichette Srl bears witness to this: by making some brave choices, he’s managed to build up an efficient and reliable company capable of competing on a European level in the field of self-adhesive labels, with leading names for customers. This year, the company from Vinci (Florence) has also won the 6th Grand Prix 2000 organised by DuPont for the most catching Italian label: important recognition of the quality and services offered by Pizzo Etichette, but also proof of the effectiveness of the work done in integrating the human resources and technology over the past twenty odd years.
Then again, today it would seem that Pizzo Etichette’s strength lies in the way it organises the work, based on a sound process of delegation and worker involvement. Merit for this goes to the owner who, backed up by his daughter Jovanka and son Gianluca, is now making plans for the future with his usual intelligence and forethought and is brilliantly handling the problem of handing over to the next generation. A pattern can now be seen and, in this sense, it’s definitely not a coincidence that Pizzo Etichette has entered the USA market, in North Caroline, where it has set up a associated company - Prime Tag and Label Inc. - acting as a bridgehead for more ambitious future developments.
The customer comes first
All stems from a willingness to make life more complicated, from not being satisfied with simple things, from a search for new stimuli all the time and from the desire to improve one’s own performance. Perhaps these are exactly the reasons why Pizzo Etichette, a company employing roughly 35 and with a turnover of more than 10 billion Lira, has managed to do things on a big scale (or, better still, like the big names). Jovanka Pizzo, Quality Manager, can confirm this, having seen for herself the process that has led the company to becoming a trusted supplier for the most important multinational groups in the cosmetics, pharmaceuticals, food and oil industries. «For many years now we’ve managed to instil a sense of responsibility in our employees and to build up a strong team spirit. Now it’s a lot easier to work together, as a team, in full respect of procedures that we hold to be a fundamental factor in order to develop customer satisfaction. Consistent with this, we’ve certified our quality system, obtaining ISO 9002 in 1996 and ISO 9001 in 2000, and this has allowed us to improve our standards considerably. Today, fully aware of the fact that quality comes from respect for the environment, we’re also working towards implementation of ISO 14000 standards».
Investment in human resources, but also in technology: this is the creed at Pizzo Etichette. Here Marcello Pizzo is quite explicit: «Away from inflationary markets, we’ve opted to follow the more difficult path and for this reason we’ve always made considerable investments not just in men, but also in machinery. This means that we can talk not only of mere labels, but also of products with added value, products that can make a real difference on the market for our customers.
And we’ve even restructured to meet the various needs: we have machines for narrow band (200-250 mm) and wide band (up to 430 mm) and we can deliver 10-color labels thanks to typographic, flexo and primographic printing processes. Primography, it should be added, is an American technology and we’re the only ones in Italy to use it at present. In terms of printing results, this process is very similar to offset, but also silk-screen printing - using special tricks and colors - and at lower cost».
Top secret products
Open and cordial when talking about the company, Marcello Pizzo proves to be very reticent when it comes to specifying markets and applications, stressing the fact that the policy of transparency adopted in the past in effect only helped boost unfair competition. Today, therefore, he prefers to underline the ability to be one of the few companies capable of serving the market in a different way. «In fact, our customers are multinational groups who, in view of the “quality” of the product they demand, can only rely on a very small number of suppliers in Europe.
In such a case, what counts the most is the overall reliability of the partner, in terms of productivity and service. For instance, we highly industrialise our projects, so much so that we’ve 5 people in the area of graphics dedicated to developing labels that manage to “dress” the products and make them sell, perhaps giving them that something extra. Attractive labels are, for us, a standard product and do not represent any real difference because, even in this segment of the market, there’s still competition and comparison of prices. Having said this, however, these products still represent the base of company turnover.
Quite a different kettle of fish is the case where the label derives from our own design, such as our patented products, thus leading to continuity in work and enhancement of our brand.
With regard to these exclusive products, we’ve integrated the print quality with studies into adhesives and materials, resulting in sandwich structures that are unique on the market. Thus we can offer highly sophisticated tamper-proof labels or products capable of guaranteeing full goods traceability. To this end, we’re also able to supply not just the material but, on a lending basis, the hardware and software necessary to make the system work.
But our offer doesn’t end here. In fact, we’ve developed a wide range of self-adhesive backings for food and non food products for display at the point of sale, produced in our company in the USA».
What about the future? It’s best not to reveal one’s hand and so the owner of Pizzo Etichette simply outlines the objective of consolidating relations with current customers on a partnership basis, to suit the product in question. «We operate in a market niche where the decisive factor is one’s ability to create reasons for differentiation, exploiting our expertise and that of the raw material producers to the full. Certainly, intrapersonal relations and the ability to have good dialog and cooperation are, for us, still crucial in order to develop new projects. And here we’re always able to stand comparison». |
