September 2001
Acciaio e dieta mediterranea
Steel and the Mediterranean diet

Dedicato alla qualità della vita
Dedicated to quality of life


Campioni in digitale
Samples in digital


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Ecma: premio europeo per il pack di cartoncino
Ecma: European prize for cardboard pack

PuntoCarton, una giornata particolare
PuntoCarton, a special day

Accademia incontra Comunicazione: un progetto Brunazzi&Associati
Academy encounters Communication: a project by Brunazzi&Associati

Flessibili e complessi
Flexible and complex

Stampa e converting in fiera
Printing & converting at the fair

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Italy? Great market!

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Ailog: imballaggio, protagonista del processo logistico
Ailog: packaging, protagonist of the logistic process

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A top class (printed) film


L’etichetta che fa la differenza
The label that makes all the difference

Cambiare l’etichettatura
Labeling change

Le parole magiche della codifica
The magic words of coding


Componenti: italiani e su misura
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Going beyond. Good results for Cicrespi


Etichettatura, codifica e marcatura
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Appunti su Converflex
Notes on Converflex

Il controllo come mezzo, la qualità come missione. Obiettivi non facili, che Tecno Europa, storico costruttore italiano di selezionatrici ponderali, ha perseguito sempre con coerenza. Fino a proporre un servizio specifico, capace di dimostrare quanto valga, anche in termini economici, un prodotto più sicuro (e rassicurante).
Luciana Guidotti

I consumatori vogliono sempre di più e i produttori si affannano a inventare nuovi plus da mettere sul piatto, così da far pendere la bilancia degli acquisti dalla loro parte.
Fuor di metafora, la qualità “pesa”, oggi più che mai, e chi non si adegua, finirà per restare al palo. È solo questione di tempo.
Anche in questo caso, noi italiani soffriamo di una sorta di inerzia culturale rispetto ad altri paesi; più che anticipare i problemi, infatti, siamo certamente più abili a risolverli, nel momento in cui ci convinciamo di non poterne fare a meno.
Partendo da questa constatazione, non c’è da meravigliarsi che una società come Tecno Europa - specializzata nella costruzione di selezionatrici ponderali - abbia deciso di mettere a punto un servizio conto terzi, mirato a diffondere la cultura della qualità, che rappresenta peraltro uno strumento concreto di supporto a produttori “in difficoltà”. Spiega a proposito Giorgio Piancastelli, responsabile commerciale della società di Parma: «Abbiamo realizzato presso la nostra officina un servizio di “ispezione prodotto” utilizzando sistemi a raggi X costruiti dalla nostra consociata inglese Goring Kerr. L’obiettivo è di offrire ai produttori di beni di consumo la possibilità di verificare e controllare pezzo pezzo lotti di produzione che si sospettano contaminati. Il tutto, ovviamente, con la massima riservatezza». Un’iniziativa, questa, che rappresenta il naturale compendio di una politica aziendale che, da sempre, punta a fornire sistemi di “assicurazione della qualità” nel campo della pesatura.

Cambiamenti in atto per le selezionatrici ponderali
Sembrano, d’altronde, effettivamente tramontati i tempi in cui la selezionatrice ponderale svolgeva la semplice funzione di eliminare i pezzi difettosi. “Entrata” a tutti gli effetti nella linea di confezionamento come elemento fondamentale per la buona resa del prodotto finale, si è affinata ulteriormente nell’elettronica di base e nella meccanica. E garantisce dunque ai prodotti confezionati quel livello di sicurezza che, al di là dei vincoli di legge in merito al peso in senso stretto, può e riesce a “fare” soprattutto immagine. Tecno Europa non ha smesso un solo istante di intendere la pesatura in questi termini. «Il compito più difficile, per noi costruttori di selezionatrici ponderali, è stato fin dall’inizio quello di far superare una certa resistenza culturale all’impiego di questi strumenti industriali - spiega Giorgio Piancastelli, operativo in azienda dal ’78 - strumenti che, in fondo, non fanno produzione in senso stretto, ma qualità appunto. Spingere gli investimenti sul controllo del peso, ha comportato dunque un intervento “trasversale” e mirato agli utilizzatori di sistemi di confezionamento, così che proprio loro fossero in grado di offrire garanzie supplementari ai consumatori, in fatto di sicurezza».

Certezze e possibilità
A livello tecnologico i sistemi di pesatura hanno raggiunto una certa maturità, sia che le selezionatrici si basino sulle celle di carico (mutuando la tecnologia americana) sia nel caso venga impiegata tecnologia di derivazione tedesca, che utilizza sistemi a compensazione di forza elettromagnetici. Si tratta, in entrambi i casi, di due valide alternative, i cui pro e i contro sono ormai ben riconosciuti. «Le celle di carico [alla base dei prodotti Tecno Europa, ndr] sono componenti facilmente reperibili sul mercato, economici e ampiamente testati. Il difficile sta nel tararne le prestazioni sulla base delle necessità reali espresse dall’utilizzatore del sistema. In altre parole, l’expertise si traduce nelle conoscenze del software in grado di gestire i deboli segnali generati dal sistema, che devono essere “decodificati” per eliminare anche il minimo disturbo. A ciò si deve aggiungere una progettazione meccanica molto affidabile, in grado di filtrare all’origine le basse frequenze, e questo si ottiene migliorando la robustezza della macchina. D’altro canto noi siamo chiamati a creare sistemi in grado di combinare precisione con alta velocità operativa, prestazioni fondamentalmente contrastanti fra loro». Ed è quindi proprio sulla creazione del “vestito” (cioè la macchina) che si giocano oggi le fortune dei costruttori.
«In questo ambito, Tecno Europa ha fatto molto, - precisa Piancastelli - a partire dalla differenziazione dei modelli a seconda del settore di impiego: macchine a tenuta stagna all’acqua e alla polvere studiate per l’alimentare, per rispondere a esigenze di igiene e pulizia superiori; macchine “segregate”, in grado cioè di evitare ogni possibile contaminazione di prodotto e nel nome della massima precisione per il farmaceutico. O ancora sistemi estremamente robusti, in grado di operare in ambienti ad alto rischio, come accade per l’industria chimica».

Andare oltre
L’apparente semplicità strutturale delle macchine è in realtà il frutto di un accurato lavoro di revisione dei particolari costruttivi, come l’esecuzione inox a sbalzo (per evitare le nicchie in cui possano accidentalmente ristagnare residui di prodotto), l’assenza di viti a vista, le intercapedini che evitano il contatto diretto con il pavimento.
Macchine, a tutti gli effetti “su misura” dunque, anche per quanto riguarda range, pesi e portate: «Da 0 a 100 kg, le nostre selezionatrici - puntualizza Piancastelli - possono controllare ogni tipo di imballaggio preconfezionato». Macchine che, in virtù di una decisa integrazione di gruppo, stanno peraltro ampliando il proprio campo di intervento: «In un’ottica di business intercompany, siamo stati infatti sollecitati a curare e sviluppare la diffusione dei metal detector e dei sistemi di ispezione a raggi X per il controllo dei contaminanti non metallici nelle confezioni, realizzati da altre società del gruppo. Si tratta, a tutti gli effetti, di sistemi complementari alle nostre selezionatrici, che ne amplificano le possibilità nel nome della sicurezza e della risposta efficace alle più diverse esigenze di mercato». D’altronde, lo spirito di Tecno Europa è ben racchiuso in uno slogan, semplice ed efficace, adottato nelle comunicazioni ufficiali: “I clienti hanno progettato la macchina per noi”, sottolineando con questo la capacità dell’azienda di progettare e realizzare su misura, ma soprattutto la sua disponibilità ad ascoltare e a interagire con l’esterno.
«Sono gli utilizzatori ad aiutarci a mettere a punto il prodotto, sia in termini prestazionali sia in relazione alle esigenze fondamentali da rispettare. La nostra abilità sta soprattutto nell’assolvere al compito, trovando il giusto equilibrio tra costi e benefici, consentendo ai nostri clienti di ottimizzare i propri investimenti».
Ed è soprattutto in quest’ottica che Tecno Europa sta lavorando per sviluppare l’inserimento dei sistemi di pesatura all’interno delle macchine di confezionamento.
«Insieme ai costruttori di macchine automatiche stiamo perfezionando i modi e le possibilità di un’integrazione reale, che non veda più la selezionatrice come strumento “a latere”. Ottimizzando spazi e costi di intervento, stiamo prevedendo l’opportuno inserimento sulle macchine confezionatrici del “cuore” dei nostri sistemi, così da effettuare il controllo sul peso non “in linea” ma addirittura “dentro” la linea».
Con lo stesso spirito si sta affrontando anche un settore che, fino a oggi, è stato marginale per l’impiego di selezionatrici ponderali: il fine linea. «In certi ambiti, il controllo del peso rimane l’unico controllo “scientifico” prima della spedizione. Ecco perché ci sentiamo di ipotizzare sviluppi concreti, dal punto di vista dell’automazione, in grado di superare i limiti delle ispezioni manuali, svolte generalmente da un operatore». E in attesa della consacrazione ufficiale anche in ambito nazionale (quando cioè l’esigenza di controllare più direttamente la qualità del prodotto finale avrà raggiunto anche i piccoli produttori) si guarda con fiducia all’esempio offerto da altri paesi, «che esprimono un’abitudine ormai consolidata al controllo» non sottovalutando la forte valenza di servizio implicita in queste operazioni. La cui finalità - non va dimenticato - è e rimane la rassicurazione dl consumatore.
Selected quality
Control as a means, quality as a mission. Not easy objectives and ones that the time-honoured Italian producer of checkweighers Tecno Europa has always pursued coherently. To the point of offering a specific service capable of demonstrating the value of a safer and more reassuring product, this also in economic terms.

Consumers are becoming evermore demanding and producers are striving to field new extras so as to tip the scales of purchase to their advantage.
Metaphors apart nowadays quality is gaining even greater “weight” and whoever fails to fall into line risks being left out. It’s only a question of time.
In this case too the Italians suffer from a kind of cultural inertia compared to other countries: in fact we are certainly better at solving problems than anticipating them, and this only when we are up against it.
Beginning with this statement of fact it is no wonder that a company like Tecno Europa – specialised in the manufacture of checkweighers – has decided to set up a third party service, aimed at spreading the culture of quality, which also stands as a concrete means of support for producers that are “in difficulty”.
As Giorgio Piancastelli, commercial head of the Parma company explains: «In our works we created a “product inspection” service using X ray systems built by our partner Goring Kerr.
The objective was to offer producers of consumer goods the opportunity to verify and control production lots suspected of being contaminated piece by piece.
This obviously with the utmost discretion».
An undertaking that stands as the natural sum of a company policy which has always aimed at supplying “quality assurance” systems in the weighing field.

Changes underway for checkweighers
The days when the checkweigher carried out the simple task of eliminating faulty pieces appear to be effectively over. Having to all intents and purposes “entered” onto the packaging line as a fundamental element in optimising the output of the final product, its electronics and mechanics have grown more sophisticated.
Thus checkweighers now guarantee the packaged product that level of safety which, besides checking conformity to legal restrictions in terms of weight in the strictest sense, can successfully “make” its image.
Tecno Europa has never ceased to see weighing in these terms. «Right from the start the most difficult job of checkweigher producers has been overcoming a certain cultural resistance to the use of these industrial tools - explains Giorgio Piancastelli, who has worked in the company since ’78.
Tools which after all do not, strictly speaking, contribute to production but to quality.
Redirecting investments to weight control has therefore implied intervening in a “transversal” fashion, aiming at the packaging system users, so that they themselves might be able to offer supplementary guarantees to the consumer concerning safety».

Certainties and possibilities
On a technological level the weighing systems have reached a certain maturity, whether the sorters are based on load cells (borrowing American technology) or whether German technology, employing electromagnetic force compensation systems is used. Both cases are valid alternatives whose pros and cons are now well recognised. «Load cells (the basis of Tecno Europa products, En) are components that are easy to find on the market, economical and exhaustively tested. The difficulty is adjusting their performance to fit the real needs expressed by the system user. In other words expertise becomes knowledge of software able to handle the weak signals generated by the system, that have to be “decoded” to eliminate even the smallest hitch. A completely trustworthy mechanical design able to filter low frequencies at the source obtained by improving the robustness of the machine, needs to be added to this. Indeed we are called in to create systems able to combine precision with high operating speeds, these being performances that contrast from each other». And it is here in the creation of the “garment” (i.e. the machine) where the fortunes of the producers are played out. «Tecno Europa has done a great deal in this field – Piancastelli underlines - in turning out models that are differentiated according to the sector of use: water and dust-tight machines devised for the food sector, to satisfy the need for greater hygiene and cleanliness; “segregated” machines, that are able to prevent any imaginable product contamination so that the pharmaceutical product is flawless. Or extremely robust systems able to operate in high risk environments such as the chemical industry».

Going further
The apparent structural simplicity of the machines is in reality the result of a careful work of revision of the manufacturing details, such as the cantilevered inox workmanship (to avoid the niches where product residues might accidentally stagnate), the absence of visible screws, the cavities that avoid direct contact with the floor.
These machines are therefore, to all intents and purposes “made to measure” as far as range, weights and loads are concerned: as Piancastelli goes on to say «our checkweighers can control any type of pre-prepared packaging from 0 to 100 kg».
Machines which by virtue of an enhanced group integration are however widening their scope of intervention: «From the point of view of intercompany business we were in fact urged to encourage and develop the diffusion of metal detectors and X-ray inspection systems for controlling non metallic contaminants in packaging made by other companies of the group. These are in every respect complementary systems to our range of checkweighers, multiplying their capacities in terms of safety and efficient response to the widest ranging market demands».
On the other hand the spirit of Tecno Europa is well summed up in a simple and effective slogan used in official communications: “Customers have planned our machines for us”, underlining the company’s ability to design and make to measure, but above all its willingness to listen to and interact with the outside world.
«It is the users who help us devise the product, both in terms of performance and in relation to fundamental needs to be satisfied. Our ability lies above all in achieving this task, finding the correct balance between costs and benefits, allowing our customers to optimise their investments». And it is mostly from this point of view that Tecno Europa is working to develop the inclusion of weighing systems in packaging machinery. «Together with automatic machine producers we are perfecting the means and opportunities for a real integration which no longer sees the checkweigher as a subsidiary item. By optimising intervention spaces and costs we are anticipating the timely addition of the “heart” of our systems to packaging machines in order to carry out weight checking that is no longer “in line” but actually “inside” the line. In the same spirit we are now tackling a sector which until today was marginal to the use of checkweighers: end-of-line. In certain environments weight control is still the only really objective check made before shipment. This is why we feel we should postulate concrete developments, from the point of view of automation which can supersede the limitations of manual inspections, generally carried out by an operator». And while also awaiting an official seal of approval on the domestic market (that is when the need to control the quality of the product more directly has finally hit small producers too) one looks confidently towards the example given by other countries, «that now show themselves to be heavily control oriented» not underestimating the strong service value implicit in these operations. Whose aim – it must not be forgotten- is and will always be to reassure the consumer.


Da Parma a Minneapolis, passando per la qualità
Dopo l’acquisizione nel ’94 da parte di Thermo Ramsey, della “vecchia” Tecno Europa è rimasto praticamente tutto: il nome (a cui nessuno poteva rinunciare, vista la storia nel campo della pesatura e controllo), le persone (ovvero tutti coloro che, in ogni azienda, “fanno” la vera differenza), le competenze (l’atout da giocare in un ambito difficile, e non sempre immediatamente percepibile, come quello della qualità e della sicurezza) e l’energia (addirittura rinnovata). Ma, allora, qual è il bilancio di un’operazione, che ha visto il gigante americano quotato in borsa avvicinarsi a un’azienda italiana di piccole dimensioni? Si è trattato di un semplice interscambio economico, o ha dato slancio a ulteriori sinergie? E il cliente si trova di fronte a un’azienda diversa? Le risposte di Giorgio Piancastelli tracciano, in tal senso, una sintesi efficace: «Il marchio Ramsey è noto nel campo della pesatura a monte del processo di confezionamento (ovvero nella pesatura di processo, di grandi portate, dosatori a perdita di peso, eccetera). L’acquisizione ha avuto come chiave di volta il desiderio di trovare una focalizzazione ulteriore e la grande dimestichezza con il packaging farmaceutico, espressa da Tecno Europa nel corso degli anni, ha fatto il resto».
Finanze e strategie di prodotto
«L’acquisizione da parte di una public company americana quotata in borsa (quindi chiamata a “rispondere” ai propri azionisti con regolarità) ha sempre immediate ripercussioni, generate proprio dai meccanismi che regolano le transazioni di questo genere. Abbiamo dovuto imparare a ragionare in termini finanziari inediti: pianificazioni, budgetting, eccetera e non nascondiamo di aver faticato non poco ad appropriarci di questa cultura manageriale.
A piccoli passi, siamo però riusciti a dimostrare di non rappresentare solo dei “numeri sulla carta”, accreditandoci come una realtà complessa. Così ci siamo fatti strada e ci è stato affidato il compito di costruire a Parma, e per tutto il gruppo, le selezionatrici ponderali destinate al farma: un riconoscimento di rilievo, che ha avvallato tutta la nostra storia. Nel corso del tempo siamo poi riusciti a dimostrare ulteriore stabilità economica, finanziaria e di prodotto, così da incoraggiare gli americani a prendere altre decisioni importanti. Come, per esempio, quella di chiudere alcune officine in Europa, per concentrare la produzione dei checkweigher a Parma per tutto il mercato europeo e per tutti i settori mercelogici». In questo senso, dunque, l’appartenza a un gruppo, per l’azienda ha avuto risvolti molto positivi. A partire dal grande impulso derivato dall’implementazione dell’elettronica di controllo, messa a punto da Ramsey, con software in continua evoluzione (per inciso da molti anni è l’ ingegner Riva, italiano, a guidare la ricerca & sviluppo a livello globale). E, ancora dal punto di vista produttivo, Tecno Europa ha tratto giovamento da migliori economie di scala.
«Ora i numeri sono cresciuti molto, con vantaggi significativi non solo sul fronte produttivo, ma anche sul versante dell’assistenza. Perché - spiega Piancastelli - producendo singole macchine dal valore intrinseco abbastanza “ridotto” (l’investimento si aggira intorno ai 50 milioni) e dovendo servire il mercato internazionale, l’assistenza post vendita, risultava in passato piuttosto onerosa e di difficile gestione, se non addirittura antieconomica.
Ora una rete di assistenza mondiale ci offre la possibilità di razionalizzare gli eventuali interventi con maggiore libertà ed efficacia».
La società di Parma controlla la produzione e il commercio delle selezionatrici ponderali (ma segue anche la distribuzione per l’ Italia di metal detector e sistemi di ispezione a raggi X, realizzati da altre aziende del gruppo Thermo Ramsey) direttamente in Francia, Portogallo, in parte del Benelux,Finlandia, Turchia, Grecia, Russia e Svizzera. Viceversa il gruppo Ramsey opera attraverso filiali in Spagna, Inghilterra, Germania, Olanda e Polonia. Tecno Europa sta ottenendo risultati brillanti nel settore farmaceutico anche in Sud America (“mercato vivace e in grande espansione”) senza però dimenticare lo sviluppo del business sul mercato interno, dove “intendiamo operare per far emergere un’esigenza ancora latente in fatto di qualità da parte della miriade di piccoli/medi produttori”. Al momento attuale, Tecno Europa opera da una posizione di leadership soprattutto nel farma, anche se il “grande” alimentare, con i suoi infiniti prodotti, assorbe il 60% del fatturato, rappresentando ovviamente un’area assolutamente strategica. Il fatturato di aggira intorno ai 12 miliardi (parte del quale realizzato a livello intercompany).



From Parma to Minneapolis, via quality
After its acquisition in ’94 by Thermo Ramsey almost everything remained of the “old” Tecno Europa: the name (which couldn’t be relinquished, considering it was legendary in the area of weighing and control) , the staff (or rather all those people who, as in every company, make the real difference), the expertise (the trump card in a difficult and not always perceptible environment such as quality and safety) and the energy (regenerated no less).
So what are the results of an operation which saw an American giant listed on the stock exchange approach a small-sized Italian company? Was it a simple economic exchange or did it give momentum to further synergies? And does the customer find a himself face to face with a different company?
In this sense Giorgio Piancastelli’s answers effectively sum it up: «the Ramsey trademark is well-known in the field of weighing at the source of the packaging process (or rather in process weighing, large loads, weight loss measuring devices etc). The acquisition‘s keystone was the desire for more focus and the great familiarity with pharmaceutical packaging, which Tecno Europa has shown over the years, did the rest».
Finances and product strategies
«The acquisition by an American public company listed on the stock exchange (therefore regularly called upon to “answer to” its shareholders) always has immediate repercussions, generated precisely by those mechanisms which regulate transactions of this nature. We had to learn to reason in unprecedented financial terms: planning, budgeting etc and it’s no secret that we had quite a struggle to appropriate this managerial culture. Taking it one step at a time we managed however to show that we not only represent numbers on paper, gaining credit as a complex reality. So we made progress and we were entrusted with the task of manufacturing in Parma, and for the whole group, checkweighers destined for pharmaceuticals: an important acknowledgement which confirmed all we had ever accomplished. In time we managed to demonstrate enough greater economic, financial and product stability to encourage the Americans to make other important decisions. Such as, for example, closing some factories in Europe in order to concentrate production of checkweighers in Parma for the whole of the European market and for all product sectors».
In this sense then belonging to a group had very positive implications for the company. Beginning with the great impetus given by the implementation of control electronics, refined by Ramsey with continually evolving software (incidentally research and development on a global level have for years now been directed by an Italian engineer Riva). And again from the productive point of view Tecno Europa has benefited from better largescale economies.
«Now greatly increased numbers are bringing significant advantages not only on the production front but also in terms of assistance. Because - Piancastelli explains - in the past producing individual machines of a quite “limited” intrinsic value (the investment is around 50 million) and having to serve the international market, post sales assistance was rather burdensome and difficult to handle, if not downright uneconomical. Now a global service and assistance network offers us the opportunity to rationalise eventual interventions with greater freedom and efficiency». The Parma company controls production and commerce of checkweighers (but also handles the distribution of metal detectors and X ray inspection systems produced by other companies belonging to the Thermo Ramsey group for Italy) directly in France, Portugal, in part Benelux, Finland, Turkey, Greece, Russia and Switzerland. Vice versa the Ramsey group operates through branches in Spain, England, Germany, Holland and Poland.
Tecno Europa is obtaining brilliant results in the pharmaceutical sector in South America too (“a lively and rapidly expanding market”) not forgetting business development in the domestic market where “we intend to operate in order to release an as yet latent demand in terms of quality on the part of myriad small/medium producers”. At the current moment Tecno Europa operates from a leadership position above all in pharmaceuticals even though the “great” food sector, with its infinite products, absorbs 60% of its turnover, obviously representing an absolutely strategic area. Turnover is around 12 billion (part of which achieved on an intercompany level).