September 2001
Acciaio e dieta mediterranea
Steel and the Mediterranean diet

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Dedicated to quality of life


Campioni in digitale
Samples in digital


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Ecma: premio europeo per il pack di cartoncino
Ecma: European prize for cardboard pack

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PuntoCarton, a special day

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Stampa e converting in fiera
Printing & converting at the fair

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Italy? Great market!

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Ailog: imballaggio, protagonista del processo logistico
Ailog: packaging, protagonist of the logistic process

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Appunti su Converflex
Notes on Converflex

Tra rimandi alle norme ISO e all’Haccp, per la filiera della carta si aprono nuove prospettive, dopo la recente approvazione di alcuni documenti in sede europea. Maggiore attenzione alle sostanze impiegate e alla qualità, dunque, ma anche definizione di linee guida comuni a tutti i Paesi per l’impiego di fibre di riciclo come materia prima.
Maurizio Boccacci Mariani
A livello europeo i materiali destinati al contatto con gli alimenti vengono presi in considerazione dalla Commissione dell’Unione europea e dal Consiglio d’Europa, mentre il CEN (Comitato Europeo per la Standardizzazione) affianca i due organismi per tutte le questioni di carattere tecnico. Proprio la recente approvazione di alcuni documenti del Consiglio d’Europa, riguardanti le carte e i cartoni, apre nuovi orizzonti all’industria cartaria europea.


Nota: questo articolo sintetizza i contenuti delle relazioni presentate a due convegni: “Carte e Cartoni per alimenti: evoluzione della normativa europea e nazionale” (Bologna, 16 febbraio 2001) e “Imballaggi e carte per alimenti: l’evoluzione nel contesto europeo e nazionale” (Milano 13 giugno 2001).

Obiettivo: armonizzazione
A livello europeo le carte e i cartoni per l’imballaggio alimentare non risultano ancora regolamentati da specifici provvedimenti, mentre l’obiettivo principale del Consiglio d’Europa è la graduale armonizzazione delle leggi nazionali, poiché queste presentano significative differenze o, in alcuni casi, basi scientifiche non più adeguate alla continua evoluzione del settore cartario.
I documenti, pur non risultando vincolanti come accade per le direttive o i regolamenti, contengono raccomandazioni che diciotto Stati membri del Consiglio d’Europa (su un totale di 43), firmatari di un accordo parziale sulla Salute pubblica, si sono impegnati a seguire per orientare la politica delle legislazioni nazionali. I documenti (una risoluzione che abbraccia tutte le tipologie di carta e di cartone e quattro documenti tecnici) sono il frutto di un intenso lavoro di una “Commissione di Esperti sui materiali destinati al contatto alimentare” e sono ora consultabili sul sito web del Consiglio (www.coe.fr/soc-sp.).
I documenti sono stati elaborati seguendo i principi che hanno ispirato le direttive sui materiali d’imballaggio, cosicché una futura trasformazione della risoluzione in direttiva risulterà semplificata.
Le principali novità introdotte dai documenti sono:
o un inventario delle sostanze utilizzate nell’industria cartaria;
o l’introduzione di un sistema di qualità personalizzato, in cui al tradizionale sistema di gestione della qualità basato sulle norme ISO della serie 9000 (già in uso in molte aziende cartarie), si affianca il sistema HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point), applicato nell’industria alimentare;
o l’introduzione di linee guida e di specifici requisiti per l’impiego delle fibre di riciclo come materia prima.

I documenti del Consiglio d’Europa
Il “package” - termine coniato dal Consiglio d’Europa - è la raccolta dei documenti elaborati per le carte e per i cartoni, che contiene:
- una parte introduttiva sull’attuale politica del Consiglio nei riguardi dei materiali destinati al contatto alimentare;
- la risoluzione;
- i documenti tecnici (ovvero l’inventario delle sostanze; le linee guida sulla Buona Pratica Industriale (GMP); le linee guida per l’uso delle fibre di riciclo; testing sul prodotto finito).
Per la descrizione dei singoli documenti si rimanda a un precedente scritto (1).
La risoluzione non ha il valore legale di una direttiva (quindi risulta meno vincolante per gli Stati che l’adottano) e viene approvata dal Consiglio dei Ministri del Consiglio d’Europa. La risoluzione sulle carte è in fase di approvazione finale.
Un tentativo di comparazione tra le disposizioni del Consiglio d’Europa e quelle della Commissione dell’Unione europea è presentato nella figura 1.
I documenti tecnici possono essere emendati con facilità e sono vincolati alla sola approvazione della Commissione di Esperti. Attualmente quelli relativi alle carte sono stati tutti approvati, tranne il documento che contiene l’inventario delle sostanze.

Contatto alimentare garantito
La risoluzione si applica ai materiali realizzati con carta e cartone, anche se costituiti da più strati: ciascuno strato deve però rispondere ai requisiti richiesti dalla risoluzione, a meno che non sia presente una barriera funzionale in grado di separare l’alimento dal materiale d’imballaggio. Qualunque strato di materiale diverso dalla carta (per esempio plastica, alluminio, ecc.) è stato escluso dal campo di applicazione della risoluzione. Quest’ultima si applica alle carte e ai cartoni destinati a qualunque tipo di contatto alimentare (con alimenti acquosi e/o grassi, alimenti secchi, ecc.), comprese quelle per filtrazione o per usi ad alta temperatura. L’uso di fibre provenienti da riciclo è subordinato a specifici requisiti contenuti nelle linee guida. Particolare attenzione è stata posta all’assenza di diossine (“… to levels as low as reasonably achievable”).
Per quanto attiene all’inventario delle sostanze, un documento ufficiale non è stato ancora adottato dal Consiglio d’Europa. La Commissione di esperti ha richiesto alle organizzazioni professionali europee (prevalentemente la Cefic) di preparare la lista delle sostanze correntemente utilizzate dall’industria.
Dopo la stesura delle prime versioni, gli esperti hanno iniziato la revisione della lista inserendo, quando disponibili, i limiti di migrazione fissati dal Comitato Scientifico per l’Alimentazione umana (SCF). In seno alla Commissione di Esperti è stato inoltre creato un gruppo ad hoc (Safety Evaluation), che sta stabilendo i criteri per la futura valutazione delle altre sostanze presenti nella lista.
Una volta terminata l’attività istruttoria del Safety Evaluation Group, è probabile che venga istituito un vero e proprio gruppo di valutazione, con il compito di esaminare le singole sostanze contenute nell’inventario, per le quali non sono ancora disponibili i dati di tipo tossicologico.
Nella figura 2 viene presentata l’evoluzione del documento tecnico contenente le liste.

Maceri: selezione, controlli e trattamenti
Le linee guida per l’uso delle fibre di riciclo rappresentano un documento di particolare rilievo, visto che introducono criteri innovativi per la filiera delle carte.
Esse contengono gli standard minimi che produttori di carte e cartoni e utilizzatori devono osservare e adattare alle proprie esigenze. La figura 3 mostra l’essenza del documento.
La corretta selezione dei maceri è senza dubbio un prerequisito. Al momento il Consiglio d’Europa ha individuato tre categorie di carte da macero, escludendo tutte quelle maggiormente esposte a rischi di contaminazione durante il normale ciclo di vita. A valle della selezione subentrano le tecnologie di ritrattamento che devono consentire un’accurata pulizia delle fibre provenienti dai maceri; tali processi vengono modulati in funzione della qualità del macero di partenza.
Per la prima volta, in un documento di tipo normativo, si fa riferimento alla flessibilità industriale, che lascia all’industria la scelta della tecnologia più appropriata di ritrattamento. Le linee guida prevedono la rispondenza delle carte ad alcuni “test addizionali”. Tali test sono contenuti in una matrice a quattro colonne che contiene i gruppi di alimenti, le categorie di maceri, i trattamenti industriali e i test addizionali.
Nella tabella 1 viene presentata una versione semplificata della matrice in oggetto. Ciascuna riga corrisponde a un tipo di alimento e stabilisce per esso il gruppo di maceri consentito, il trattamento industriale richiesto per lo stesso gruppo di maceri e i relativi test addizionali.
Come accennato in precedenza, il documento sulla Buona Pratica Industriale si basa sulle norme del sistema di qualità ISO 9000 e sul metodo HACCP. Tale documento è stato elaborato da un gruppo di lavoro costituito sia da esperti del Consiglio d’Europa che da rappresentanti dell’industria cartaria europea (CEPI - Confederation of European Paper Industries).

Restrizioni necessarie per la sicurezza degli alimenti
Così, oltre a un sistema di assicurazione della qualità, l’industria della carta si è dotata di una metodologia operativa che consente di individuare le fasi critiche per la sicurezza e la salubrità dei prodotti alimentari.
Il documento tecnico sul testing e sui metodi di analisi contiene le procedure necessarie all’esecuzione dei test fissati in due tabelle della risoluzione (restrizioni per tre metalli pesanti e per il pentacloro-fenolo) e quelli richiesti dall’inventario delle sostanze (limiti di migrazione).
Inoltre esso contiene altre procedure da applicare nel caso di carte per applicazioni speciali.
Un paragrafo è dedicato ai casi particolari in cui il rapporto tra la quantità di alimento e la superficie di materiale d’imballaggio messa a contatto differisce da quello convenzionale (1 kg per 6 dm2).
Uno schema sintetico del documento è presentato nella tabella 2: nella sezione 6 del documento sono inseriti alcuni metodi di analisi standardizzati a livello europeo.

Un riepilogo
A livello europeo è iniziato dunque un processo di graduale armonizzazione delle legislazioni nazionali che riguardano il comparto delle carte per l’imballaggio alimentare. La recente risoluzione approvata dal Consiglio d’Europa, attraverso la commissione di esperti, rappresenta un primo passo verso l’apertura di un nuovo scenario europeo in cui la continua evoluzione dell’industria cartaria richiederà nuovi approfondimenti scientifici e nuovi sistemi di regolamentazione. I documenti pur non essendo vincolanti come quelli della Commissione dell’Unione europea, contengono linee di indirizzo che diciotto Stati, che hanno aderito ad un accordo parziale del Consiglio d’Europa sulla Salute pubblica, si sono impegnati a seguire per orientare le politiche future delle loro legislazioni nazionali. La lettura dei documenti, consultabili sul sito web del Consiglio, ne mette subito in evidenza il carattere innovativo e le priorità degli esperti: sicurezza degli alimenti e tutela dei consumatori. Il sistema proposto dal Consiglio d’Europa prevede un inventario delle sostanze utilizzate dall’industria, un sistema articolato di assicurazione della qualità e di gestione dei rischi e il ricorso a linee guida, nel caso vengano utilizzate fibre di riciclo come materia prima. Il sistema, adeguato alle esigenze prioritarie del Consiglio, mette peraltro in evidenza l’efficacia della collaborazione tra organi ufficiali e mondo industriale.


Bibliografia
1 M. Boccacci Mariani, E. Cavallini: Imballaggi cellulosici per alimenti: ipotesi di lavoro per una risoluzione del Consiglio d’Europa. Industrie Alimentari XXXIX (2000), aprile.


Maurizio Boccacci Mariani
Dipartimento di Controllo e Gestione delle Merci e del loro Impatto sull’Ambiente Università di Roma “La Sapienza”.

Papers for the packaging of food products
New prospectives have been opened for the paper industry following the European Community’s recent approval of documents regarding ISO and Haccp regulations. Emphasis has been placed both upon substances used and upon quality. In addition to this, a definition of common guidelines for all countries concerning the employment of recyclable fibre as the main material.

At a European level, material which comes into contact with food products is dealt with by the European Union Commission and the European Council. While the CEN (Committee of European Norms) accompanies the two bodies in dealing with the technical aspect. It is precisely due to recent approvals made by the European Council (regarding paper and card) that new horizons have been opened up to the European paper industry.


Note: This article is a synthesis of presentations made during two conferences. “Paper and cardboard for food products: evolution of European and National regulations” (Bologna, 16 Feb 2001) and “Packaging and Paper for food products: evolution in a European and National context” (Milan, 13 June 2001).

Objective: harmonisation
At a European level, paper and card for the packaging of food products has not yet been regulated by specific measures. The main objective of the European Council is that of the gradual harmonisation of national laws since there is still great diversity among nations and in some cases an inadequate scientific basis for the continual evolution of the paper industry.
The documents, though not legally binding as are directives or regulations, contain recommendations concerning public health. Eighteen of the forty-three member states of the European Council have signed a partial agreement in which they have committed to the development of the politics of national legislation. The documents (a resolution which embraces all the typology of paper and card as well as four technical documents) are the result of intense work carried out by a “Commission of Experts on material destined for contact with food products”. This commission can now be consulted via website (www.coe.fr/soc-sp.).
The documents were developed following the same set of principles which inspired the directives on packaging materials. Therefore any future transformations concerning the resolution of directives can be simplified.
The new introductions presented in the documents are:
• an inventory of the substances used in the paper industry;
• the introduction of a system of personalised quality in which the traditional quality management system, based on the ISO regulations series 9000 (already in use by many paper firms) is accompanied by the HACCP system (Hazard Analysis Critical Control Point) as applied in the food industry.
• the introduction of guidelines and specific requirements concerning the employment of recyclable fibre as the main material.

The European Council documents
The “package”, a term coined by the European Council, refers to the collection of - documents developed specifically for card and paper. The “package”contains:
- an introduction to the councils current politics on material destined for the use of food products;
- the resolution;
- technical documents (or rather the inventory of the substances; the guidelines for good management practice (GMP); the guidelines for the use of recyclable fibre; testing of the final product).
For a description of each individual document refer to previous (1).
The resolution does not have the legal value of a directive (therefore it is less binding for the states which adopt it) and is approved by the European Council’s Ministry Council. The resolution of paper is still in the final phase of approval.
An attempt to compare the directions of the European Council with those of the European Union Commission is presented in figure 1.
The technical documents can easily be amended and are only binding when approval is given by the Commission of Experts. At present those regarding paper have all been approved with the exception of the document which contains the inventory of the substances.

Guaranteed contact with foodstuffs
The resolution is applied to those materials, which are made of paper and card. Where the material is composed of multiple layers each layer must comply with the requirements of the resolution. That is, unless there is a functional barrier which separates the food product from the packaging material. Any layer of material other than paper (for example aluminium, plastic etc) has been excluded from the application field of the resolution. Instead, it is applied to card and paper which is to come into contact in any way with food products (liquids, fats, dry foods) including goods to be filtered or used at high temperatures. The use of recyclable fibres is subject to specific requirements, which are stated in the guidelines. Particular attention has been paid to the absence of dioxin (to levels as low as reasonably achievable).
Regarding the inventory of substances, the European Council has not yet adopted an official document. The Commission of Experts has requested that the European professional organisations prepare a list of the substances currently in use by the industry.
Following the drafting of the initial version, the experts have begun a revision of the list in which they have inserted the migration limits, as set by the Scientific Committee of food (SCF). Within the Commission of experts another group has been formed specifically for the task of establishing a criteria for the future evaluation of other substances on the list.
Once the Safety Evaluation Group have completed their work it is probable that an official evaluation group will be established, their task will be to examine each individual substance present on the inventory. At present, information concerning toxicological substances is not yet available.
Figure 2 illustrates the evolution of the technical document including the lists.

Waste paper: selection, control and treatment
The guidelines for the use of recyclable fibre represent a document of particular importance in that it introduces innovative criteria for the paper industry. The documents contain the minimum standards to which producers and users of paper and card must adhere and adopt during their practices. Figure 3 illustrates the essence of the document. The correct selection of the waste paper is without doubt a prerequisite. The European Council have currently identified three categories of waste paper and have excluded those, which pose risk of contamination during their normal life cycle. Regarding the selection of waste, the technology used for the treatment process must also be considered. It is essential that such technology is adept to cleaning the paper to a high standard. This process is modulated on the basis of the quality of the waste paper started off from.
It is the first time, within a normative document, in which reference has been made to the flexibility of the industry. This flexibility allows the industry to choose exactly which type of technology is the most appropriate for the treatment of the paper and the guidelines provide a correspondence chart for any additional tests is carried out. Such tests are found on a four columned matrix, which comprises of food groups, categories of waste paper, industrial treatments and additional tests. Table 1 illustrates a simplified version of the matrix. Each line corresponds to a food type and establishes for it the type of waste paper, which is permitted to be used, the required industrial treatment for that group of waste paper and the appropriate additional tests.
As previously mentioned, the document concerning Good Management Practice (GMP) is based upon the norms of the ISO 9000 quality system and the HACCP method. This very document has been elaborated upon by a team of experts consisting of both members of the European Council and representatives of the European paper industry (CEP - Confederation of European Paper Industries).

Necessary restrictions for the safety of food products
The paper industry has therefore not only been provided with a system of quality assurance but also with a working methodology, enabling it to identify the critical phases regarding health and safety in respect to food products.
The technical document on testing and methods of analysis contains the process procedures for tests. They are presented, in the resolution, on two tables (restrictions are made for three heavy metals and for pentachloride -phenol) along with the requirements of the substance inventory (migration limits).
In addition, the document also contains a series of procedures to be followed in regards to paper used for special applications.
One paragraph is dedicated to cases in which the relationship between the quantity of the food product and the surface of the packaging material in contact differs from the standard norm (1kg by 6 dm2)
A synthetical scheme of the document is illustrated in table 2: some methods of analysis, standardised to European level, have been inserted into section 6 of the document.

Summing up
Hence a gradual process of harmonisation of national legislation covering the segment of paper for packaging of food products has begun at European level. The recent resolution approved by the Council of Europe by way of the commission of experts, stands as the first step towards the opening of a new European scenario, where the continuous evolution of the paper industry will require new scientific studies and new rulings. The documents, even though not binding like those of the EC Commission, contain the general direction in which the eighteen States, that have subscribed to the partial agreement of the Council of Europe on public Health, have committed themselves to orienting the future policies of their national legislation. The reading the documents, that can be consulted on the Council website, immediately highlights the innovatory character of the expert’s priorities: food safety and consumer protection. The system put forward by the Council of Europe lays down a check on the substances used in industry, a broad system of quality assurance and risk management, and guidelines to be resorted to in the event that recycled fibres are used as raw materials. The system, suited to the priority needs of the Council, among other things highlights the effectiveness of the cooperation between official organs and the industrial world.


Bibliography
1 M. Boccacci Mariani, E. Cavallini: Cellulosici for food packaging: A hypothesis of work for a resolution by the European Council. Food industry XXXIX (2000), april.


Maurizio Boccacci Mariani
Department of Control and Management of Goods and itsí effect upon the Environment. Rome University “La Sapienza”.