| |  | | Espositori, superficie e visitatori dell’edizione 2001 attestano Grafitalia e Converflex fra le grandi manifestazioni europee di settore. Sostenute da una congiuntura favorevole e da importanti accordi di collaborazione internazionale, come quello fresco di firma con l’Ipex di Birmingham.
A cura della redazione
| |  | | |  | | | Dopo un avvio lento, a Converflex-Grafitalia 2001 il pubblico ha preso ad affluire numeroso e presto si è rivelato anche “di qualità”, ovvero specializzato e motivato. Così, gli organizzatori della manifestazione milanese hanno potuto registrare dati inediti anche in merito all’affluenza, archiviando l’edizione 2001 a quota 55mila ingressi (11% dei quali stranieri, provenienti soprattutto dal bacino del Mediterraneo e dai Paesi dell’Est), accanto a quelli già ufficializzati, relativi agli espositori (1.190 da 25 paesi) e alla superficie (100.000 m2 lordi e 53.000 netti).
Ma, oltre i meri dati, diversi elementi hanno caratterizzato quest’ultima edizione della fiera. Il fatto che abbia occupato sia i nuovi padiglioni del Portello sia alcuni edifici del vecchio quartiere fieristico milanese, per esempio, ha generato alcune sacche di marginalità rispetto ai grandi flussi di affluenza. A questo ha fatto da contraltare un grande sforzo organizzativo, per esempio per rendere più snello ed efficiente l’allestimento degli stand fissando appuntamenti per lo scarico e il montaggio dei macchinari, evitando così i classici “ingorghi”. Analogo impegno è stato messo nell’agevolare i visitatori grazie alla pre-registrazione on line - anche se l’italiano medio perlopiù non ne approfitta - così come a rendere più gradevole e “calda” l’ospitalità, prevedendo anche spazi e momenti dedicati agli ospiti di riguardo e alla stampa. Inoltre, questa fiera più di altre ha confermato di essere l’occasione per importanti comunicazioni ufficiali, da parte delle aziende e delle istituzioni di settore. Fra gli appuntamenti di maggior rilievo, ricordiamo le assemblee di Assografici e Assocarta, il forum sulle Vision 2000 e la tavola rotonda di Pro Carton (ma anche in molti altri meeting sono stati sviluppati argomenti di interesse, sul piano delle tecnologie e della gestione d’impresa).
Più’ qualità, anche in comunicazione
Un’ulteriore - e non banale - novità introdotta in occasione di quest’ultimo Converflex-Grafitalia, riguarda il metodo utilizzato per registrare i visitatori che, a differenza del passato, ha conteggiato i soli “primi ingressi”. «Anche se questo rende meno diretta la comparazione con le precedenti edizioni - spiega al riguardo l’amministratore delegato di Centrexpo, Guido Corbella - abbiamo adottato il nuovo standard anglosassone, perché consente una lettura più chiara dei dati, aumentando l’efficacia e la “trasparenza” della comunicazione. Ecco perché l’affluenza di quest’anno costituisce un risultato notevole, accanto alla maggior presenza di stranieri che sono ulteriormente aumentati rispetto ai dati pregressi. Su un altro piano, costituiscono motivo di orgoglio anche la messa in mostra di un’offerta particolarmente avanzata e l’impegno delle imprese sul fronte dell’allestimento e presentazione, segno ulteriore di fiducia nella manifestazione».
I nuovi padiglioni del Portello, che hanno ospitato la maggior parte degli stand, hanno contribuito a valorizzare gli sforzi di comunicazione degli espositori mentre, aggiungiamo dal canto nostro, potrebbero migliorare i servizi di Fiera Milano per quanto riguarda accreditamento e parcheggi. Ma - aggiunge Corbella - c’è un altro fattore che ha di fatto sostenuto l’interesse suscitato dalle due mostre: la buona congiuntura dei vari settori industriali coinvolti, che genera ottimismo e volontà di investire.
Settori in crescita
All’inaugurazione “le autorità” c’erano tutte, a rappresentare le associazioni di categoria e gli enti coinvolti nella manifestazione, salutate dal presidente di Confindustria Antonio D’Amato. E tutti hanno celebrato un bilancio di fine esercizio in crescita significativa, mostrando di non dare peso eccessivo ai segnali di rallentamento registrati nei primi mesi dell’anno in corso. Dai dati diffusi durante i discorsi di apertura emerge una congiuntura favorevole, che traina la crescita dei vari segmenti dei settori rappresentati.
Nel 2000 - sintetizza l’ufficio stampa di Centrexpo - la carta ha chiuso il bilancio a +5%, l’industria grafica al +3,5% (è il terzo anno consecutivo di sviluppo), quella cartotecnica e più in generale del converting flessibile al +4,6% e le macchine al +4,4%.
Ma non solo: l’export ha dato risultati eccellenti, con crescite del 12% per le macchine, del 18% per l’industria grafica e del 20% per la trasformazione, generando un saldo attivo complessivo prossimo ai 3.200 miliardi di lire. La carta, addirittura, che non ha mai mostrato una grande vocazione per il commercio con l’estero, per la prima volta ha registrato una quota export del 30% ca.
La crescita dei volumi corrisponde, in questi ultimi anni in particolare, a una crescita in tecnologia, trainata soprattutto dagli sviluppi del pre print e della stampa digitale (rappresentati in fiera da oltre 170 aziende che hanno attratto moltissimi operatori), ma anche dei supporti e degli inchiostri. Solo apparentemente in contrasto, commentano gli organizzatori, la riconferma della centralità della carta - incontrovertibile anche in piena era digitale - e il “ritorno di fiamma” per il cartone, nelle sue diverse forme e applicazioni. | | Printing & converting at the fair
Figures concerning exhibitors, space and visitors of the 2001 edition rate Grafitalia and Converflex among the leading European trade shows. A success buoyed by a favourable market situation and important international agreements like that newly-signed with the Birmingham Ipex.
After a slow start, the public converged on Converflex-Grafitalia 2001 in great numbers, soon showing itself to be of “quality”, or that is specialised and motivated. Indeed show organizers also registered a record attendance, end-of-show figures standing at 55,000 (11% foreigners, mostly from the Mediterranean basin and eastern European countries) along with the already officially announced figures for exhibitors (1,190 from 25 countries) and surface covered (100,000 m2 gross and 53.000 m2 net).
Beyond mere figures several features highlighted this last edition of the show. For example the use of the new Portello pavilions, as well as some older buildings in Milan’s vast exhibition complex, that created some backwaters away from the great throng of visitors. This however was offset by the huge efforts made by the show organisers, for example in simplifying and making the setting up of the stands more efficient, this by fixing appointments for the unloading and assembly of machinery, thus avoiding the classic logjams. The same commitment was seen to be applied to visitors, whose entry into the fair was facilitated through on-line pre-registration - even if the average Italian appears loath to take advantage of the same. Hospitality offered was made even “warmer” and more pleasant by providing spaces and facilities for the visiting public and for the press.
Even more so than other fairs, Converflex-Grafitalia confirmed its importance as an event for significant official communication made by the companies and by the sector institutions.
Among the most important meetings held we cite the Assografici and Assocarta forum on Vision 2000 and the Pro Carton round table (in addition to a host of other meetings where interesting topics concerning technology and business management were broached).
Greater quality, also in communications
A further new feature not to be taken for granted, introduced in this last Converflex-Grafitalia concerns the method used for registering visitors that, different from the past, only counted “first entries”..
«Even if this makes comparison with the preceding year less direct - explained Centrexpo administrator Guido Corbella - we have adopted the new US/UK standard to get a clearer reading of the data, facilitating the communication of the data and making it more transparent.
The huge attendance was also noteworthy because of the big increase in the number of foreigners compared to previous records. On another level, the fielding of a particularly advanced offer and the company commitment in decking out their stands and in presentation - a further sign of faith in the show - are all features that the show organizers can go proud of».
The new Portello pavilions, which hosted the majority of the stands, contributed to better communication amongst the exhibitors, while those writing this article wish to state that the Milan Fair services might be improved, with particular regard to registration and parking. However - Corbella adds - there’s another factor that spurred interest in the two shows: the good overall market situation of the various industrial sectors involved, that has helped generate optimism and the will to invest.
Sectors enjoying growth
The “authorities” representing the different trade associations involved with the show were all there at the opening ceremony, hailed by the president of the Italian Confederation of Industries (Confindustria) Antonio D’Amato. Everyone was able to celebrate an end-of-year balance showing significant growth, not showing too much concern as to the signs of a slowdown registered in the first months of the year. In fact an overall favourable market situation emerged from the figures cited in the opening speeches that is spurring on growth in the various segments of the sectors represented.
According to data from Centrexpo press office, in the year 2000 paper closed its balance up by 5%, the graphics industry up 3.5% (marking its third consecutive year of growth), papermaking and more generally flexible converting put in a +4.6% and equipment +4.4%.
And that’s not all: exports posted excellent results, with 12% growth in machines, 18% in graphics and 20% in converting, cumulatively generating nearly 3,200 billion Italian lire. Paper, which has never showed a great vocation to foreign trade, for the first time actually registered an export share of approximately 30%. This growth in volume, especially in recent years, corresponds to the growth in technology, mostly spurred on by developments in pre-print and digital printing (represented at the fair by over 170 companies that attracted many operators), as well as supports and inks. Only apparently in contrast, the organisers say, the reconfirmation of the central nature of paper - incontrovertible even in the digital era - and the return to cardboard in its different forms and applications. | |
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E Converflex vola a Birmingham
Sarà l’atletica Ipexia, virtuale signora della mostra, a guidare i visitatori all’Ipex 2002, fiera britannica della stampa, converting e media organizzata da IIR Exhibitions con cui Centrexpo ha siglato un importante accordo per la cessione in licensing del marchio Converflex. L’accordo, ufficializzato proprio durante Converflex 2001, segna una svolta per la quadriennale di Birmingham, in calendario dal 9 al 17 aprile 2002 al National Exhibition Centre. Per la prima volta, infatti, uno spazio ben definito - nella fattispecie il padiglione 19 - verrà dedicato al converting e identificato come “Converflex @ Ipex”.
«Primo beneficiario - commenta con soddisfazione Guido Corbella, che ha condotto la trattativa in nome di Centrexpo - è l’industria di settore, che finalmente avrà una fiera di riferimento anche nell’area anglosassone. Se infatti fino ad ora Ipex aveva consolidato un’immagine di eccellenza nel pre press, nella stampa commerciale e nell’editoria, mancava invece di rappresentatività nella trasformazione, tanto che le relative imprese non la consideravano una “loro” fiera. Dal punto di vista degli organizzatori, invece, acquisire il marchio Converflex significa disporre di un efficace strumento promozionale, in grado di comunicare con immediatezza l’integrazione di merceologia. Infatti, non solo il Converflex di Milano è diventato una fiera frequentata a livello internazionale, ma ha anche “filiato” analoghe manifestazioni in Cina e Brasile, consolidando ulteriormente il proprio buon nome nel mondo. Il recente accordo con gli inglesi costituisce evidentemente un ulteriore tassello di questa politica di rafforzamento del sistema fieristico italiano e, in più, assegna a Centrexpo l’esclusiva della vendita di spazi alle imprese italiane, che potranno così godere di un punto di riferimento diretto e vicino». Si tratta di una politica che Centrexpo sta conducendo tramite partnership e acquisizioni su molti fronti, e che l’ha portata ad affermarsi come il più importante organizzatore, insieme a Ipack-Ima, di manifestazioni specializzate della meccanica strumentale, con un attivo di oltre 50.000 m2 venduti annualmente. Il prossimo Ipex 2002 ha già raccolto l’adesione di 1.500 aziende, su 16 padiglioni per 85.000 m2, in crescita del 30% rispetto alla precedente edizione. Complessivamente, lo spazio dedicato al converting sarà di circa 10.000 m2.
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And Converflex flies to Birmingham
The athletic Ipexia, virtual lady of the show, will guide visitors around Ipex 2002, British print, converting and organised media show organised by IIR Exhibitions, with which Centroexpo has signed an important agreement for the licensing of the Converflex brand. The agreement, made official during Converflex 2001, constitutes a change for the Birmingham quadrennial show, scheduled from 9 to the 17 April 2002 at the National Exhibition Centre. In fact for the first time a well-defined space - in actual fact pavilion 19 - will be dedicated to converting and identified as “Converflex @ Ipex”. As Guido Corbella, who negotiated the deal for Centrexpo, comments with satisfaction - The first beneficiary is the sector industry, that now finally has its own fair in the UK. If up to now Ipex had consolidated an image of excellence in pre press, in commercial printing and in publishing, converting was not strongly represented, to the point where the relative companies did not consider Ipex one of “their” fairs. From the point of view of the organizers, taking on the Converflex brand means having an effective promotional tool at their disposal, capable of communicating the integration of the various merchandise sectors straight off. In actual fact, not only has Milan Converflex become a fair attended at international level, but it has also given birth to analogous shows in China and in Brazil, even further consolidating its good name around the world. The recent agreement with the British evidently stands as a further stage in this policy of reinforcing the Italian fair system and what is more gives Centrexpo the exclusive rights in selling space to Italian firms, that are thus able to benefit from a direct point of reference close to home. This is a policy that Centrexpo has been carrying on by way of partnerships and buy-ups on many fronts, and has led to its winning a position as the most important organizer, alongside Ipack-Ima, of shows specialising in machine tools and like systems, with a yearly sale of over 50,000 m2 of surface space to its credit. Some 1,500 companies have already signed up for the coming Ipex 2002, situated in 16 pavilions totalling 85,000 m2, 30% bigger than the preceding edition. All told the space dedicated to converting will be around 10,000 m2.
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