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Plastic Consult ha messo a punto l’ultimo Plastic trend Synthesis, che riporta i dati relativi all’andamento del settore delle plastiche nel 2000. Ne emerge la progressiva maggiore importanza del materiale rigenerato e una crescita media del 4% negli sbocchi dell’imballaggio.
A cura della redazione
| | | |  | | | Nel 2000 l’andamento della domanda di polimeri vergini è stato, rispetto alle potenzialità generate dal buon sviluppo del PIL, piuttosto deludente, con un incremento pari “soltanto” al 3,7%. La crescita complessiva del consumo di materie plastiche è però ben più elevata e prossima al +6%, grazie all’impiego di materiale rigenerato.
Infatti, la scarsità e gli elevati livelli di prezzo dei polimeri vergini hanno dato un forte impulso al riciclo. Ecco gli ultimi dati disponibili e i relativi commenti tratti dall’ultima edizione del “Plastic trend Synthesis 2000” della Plastic Consult di Milano.
L’andamento del mercato
Nel 2000 l’economia italiana ha avuto un netto miglioramento. La crescita del PIL è stata prossima al 3%, valore circa doppio rispetto al 1999, e la produzione industriale ha mostrato un’evoluzione ancora più brillante, dopo la stasi che aveva caratterizzato il 1999.
Il tasso di inflazione ha abbondantemente superato il livello preventivato e la spesa delle famiglie ha mostrato una buona ripresa, riportandosi ai livelli del 1998.
Le migliori notizie provengono ancora una volta dallo sviluppo degli investimenti, cresciuti di oltre il 7%, con il contributo determinante degli investimenti in impianti e macchinari.
Il consumo di materie plastiche ha però mostrato una crescita contenuta (+3,7%), ben al di sotto dei livelli raggiunti negli anni precedenti. Si deve tuttavia rilevare che questo aumento si riferisce soltanto ai polimeri vergini e non tiene conto dei grossi volumi di rigenerati utilizzati nel 2000 a causa dei prezzi alquanto elevati di quelli vergini. La produzione di materie plastiche ha registrato soltanto una crescita marginale rispetto ai livelli del 1999 pur con un alto grado di sfruttamento della capacità installata.
L’esportazione è rimasta stazionaria ed è stato pertanto necessario un ulteriore rilevante aumento dell’importazione per far fronte allo sviluppo della domanda.
I principali polimeri
Le principali termoplastiche sono polipropilene o PP, polietilene a bassa densità o LDPE, a bassa densità lineare o LLDPE, ad alta densità o HDPE, cloruro di polivinile o PVC, polistirene o PS e polistirene espandibile o EPS. Esse rappresentano circa il 77% del consumo totale delle materie plastiche e quasi l’85% della domanda di termoplastiche.
Polietileni
Nel 2000 la domanda di LDPE/LLDPE è cresciuta del 2,6% e l’LLDPE ha mostrato ancora una volta lo sviluppo più consistente.
Le applicazioni che hanno fatto registrare l’andamento più brillante sono state il film estensibile, grazie ai continui investimenti in grosse linee di estrusione, e il film per imballaggio automatico, per effetto del crescente utilizzo di laminati nell’imballaggio alimentare e del “boom” di esportazioni da parte dei converter italiani.
Un discreto sviluppo si è avuto anche per il film retraibile, mentre i sacchi industriali e il film agricolo hanno registrato ancora un andamento riflessivo.
La domanda di HDPE è cresciuta del 5,5%, con un andamento piuttosto soddisfacente sebbene inferiore a quanto verificatosi negli anni scorsi. La crescita è stata trainata dal film (principalmente per shopper) e dai tubi (soprattutto per usi elettrici).
Polipropilene
Nel periodo in esame, la crescita della domanda di PP è stata abbastanza deludente e al di sotto delle aspettative. Si pensi, per esempio, che per la prima volta in molti anni il consumo del polimero per fibre ha conosciuto uno sviluppo superiore a quello per usi plastici.
Fra le applicazioni dello stampaggio a iniezione, il migliore andamento è stato mostrato dal film BOPP nell’ambito dell’estrusione e dagli elettrodomestici.
PVC
Anche nel 2000 la richiesta di PVC ha mostrato un andamento irregolare.
Nel complesso si è registrato un modesto incremento (+1,1%) rispetto al 1999, con il PVC plastificato (in particolare isolamento cavi, tubi per giardinaggio ed emulsione) per una volta “in vantaggio” su quello rigido, rispetto al quale mostra uno sviluppo superiore.
Polistirene
Durante lo scorso esercizio, la domanda di polistirene ha subito un considerevole rallentamento.
Gli articoli monouso e la foglia estrusa per imballaggio alimentare (soprattutto foglia biorientata) hanno registrato una buona crescita, mentre la maggior parte delle altre applicazioni sono rimaste ferme o, addirittura, hanno mostrato una lieve contrazione.
L’anno si è chiuso con una piccola crescita totale (+2,4%) per i polistireni. L’aumento del consumo di EPS è stato superiore a quello del PS compatto, registrando un soddisfacente +3,3%, grazie soprattutto al brillante sviluppo dell’imballaggio di elettrodomestici bianchi.
L’imballaggio principale applicazione
L’imballaggio costituisce di gran lunga lo sbocco più importante per le materie plastiche. Anche se lo sviluppo complessivo del mercato nel 2000 è stato decisamente più basso che negli anni passati, il settore dell’imballaggio ha avuto una buona evoluzione, crescendo del +4% medio, con l’imballaggio flessibile che ha fatto registrare un +4,7% e quello rigido un +3,5%. La domanda di materiali per l’imballaggio di protezione è rimasta praticamente stazionaria.
A guidare lo sviluppo dell’imballaggio flessibile è stato soprattutto il film per le applicazioni in automatico (+7,5%), mentre la crescita del film retraibile ed estensibile è risultata fondamentalmente in linea con la media. Gli shopper hanno confermato l’andamento positivo, mentre le altre applicazioni del flessibile hanno mostrato una stasi dei consumi.
Nell’imballaggio rigido, la produzione di bottiglie ha registrato una crescita deludente a causa del continuo abbassamento dei pesi unitari e della scarsità di PET durante l’alta stagione.
La foglia rigida per termoformatura ha mostrato una crescita appena sopra la media, mentre tutte le altre applicazioni hanno avuto uno sviluppo piuttosto modesto.
La domanda di materie plastiche è cresciuta anche nell’edilizia (+2,6%, che diventa +4% se si considera il materiale rigenerato), nel mobile e arredamento, che costituisce il terzo settore di sbocco in ordine di importanza e ha registrato una crescita leggermente al di sopra del 4%, nell’automobile, negli elettrodomestici (+5%). Nell’agricoltura, invece, l’andamento negativo del comparto ha fatto registrare un forte calo anche nella domanda di materie plastiche, mentre nelle calzature, dopo un pessimo inizio di anno ha avuto un’ottima ripresa nel secondo semestre. Nella maggior parte degli altri sbocchi (cioè abbigliamento, pelletteria, articoli di cancelleria, ecc.) la penetrazione delle materie plastiche appare plafonata e segue da vicino l’andamento degli usi finali che, a loro volta, si muovono in linea con l’evoluzione generale dell’economia.
L’industria trasformatrice
Nel 2000 la produzione complessiva di manufatti in materia plastica ha fatto registrare una crescita consistente, a seguito della ripresa dell’economia e del positivo andamento della produzione industriale. Ancora una volta, un importante contributo è giunto anche dall’attività di esportazione dei trasformatori italiani, che ha prodotto un ulteriore sensibile incremento del net export, pari a quasi l’8% in volume.
Per quanto riguarda la produzione per tecnologia, l’estrusione - che rappresenta quasi la metà del totale della produzione di manufatti in plastica - ha registrato ancora una volta la crescita maggiore.
Il settore dei film è aumentato di oltre il 6%, con il PP biorientato e il film estensibile di LLDPE per una volta leggermente al di sotto della media.
Dei tassi di crescita soddisfacenti (prossimi alla media) sono stati realizzati dal settore della foglia/lastra per termoformatura, mentre si è avuto uno sviluppo straordinario dei tubi corrugati per usi elettrici.
Lo stampaggio a iniezione ha mostrato una crescita superiore alla media, mentre il soffiaggio ha subito un netto rallentamento, da attribuire essenzialmente all’andamento negativo del mercato di sbocco principale (imbottigliamento di acqua minerale e bevande gassate). | | Plastic: a year 2000 drawn by recycling
Plastic Consult has compiled its latest Trend Synthesis, which offers a review of the most important aspects of the Italian Plastics Market for the year 2000. Figures reveal an increasing importance of regenerated material and an average growth of 4% for the packaging outlets.
In the year 2000, in respect to the general potential of the good development of the GNP, the run of virgin polymers was rather disappointing, showing an increase of “only” 3.7%.
The overall growth in the consumption of plastics is a lot higher and close to +6%, thanks to the use of regenerated material. In fact the scarcity and the high price levels of virgin polymers have given recycling an important boost. Here is the latest data available and the relative comments drawn from the latest “Plastic Trend Synthesis 2000” report issued by the Milan Plastics Consult.
The run of the market
The Italian economy experienced a definite improvement in 2000.
The growth in the GNP was close to 3%, twice the 1999 level, and industrial production has put in an even sprightlier performance after the stagnation that occurred in 1999. Inflation was largely above the targeted level and family expenditure put in a good recovery, being back at 1998 levels.
The best news though came once again from the increase in investments, up by over 7%. Here investments in manufacturing plants and equipment made a decisive contribution.
Plastics consumption however showed only a moderate growth (+3.7%), well below the levels achieved in the previous years.
It should be noted that here reference is made only to virgin polymers. Large volumes of reclaimed materials were used in 2000 due to the prevailing high prices of the price of virgin materials.
Plastics production put in only a marginal increase over the 1999 level, with all plants running close to capacity.
Exports remained steady, additional demand being met by a further increase in imports.
Commodity plastics
The five main thermoplastics (namely LDPE/LLDPE, HDPE, polypropylene, PVC, and polystyrene) account for about 77% of total plastics consumption and almost 85% of demand in thermoplastics.
Polyethylenes
LDPE/LLDPE demand grew by 2.6%, with LLDPE once again putting in the best performance.
The fastest growing applications for low density polyethylene were stretch film, thanks to continuing investment in large extrusion lines, and film for automatic packaging, due to the increasing use of laminates in food packaging and booming exports by Italian converters.
A fairly good development was also achieved by shrink film, while industrial sacks and agricultural film continued the downward trend shown in past years.
HDPE demand grew at a rate of 5.5% in 2000, a rather satisfactory rate although below the performance achieved in previous years.
The growth was led by film (mainly carrier bags) and piping (mostly corrugated tubes for electrical uses).
Polypropylene
Growth in demand for PP in the year 2000 was rather deceptive and below expectations. Suffice to say that for the first time in many years demand for fibres experienced a higher growth than plastics. BOPP film among extruded materials and electrical appliances among injection moulding applications showed the best performance.
PVC
Once again demand for PVC showed an erratic trend over the year.
Overall, a small increase (+1.1%) on the 1999 level of consumption was achieved, with elasticised applications (cable insulation, gardening hoses and pastes) doing better than stiff ones for once.
Polystyrene
Demand slowed down considerably in 2000.
Disposables and extruded sheet for food packaging (mostly BOPS) put in a sizeable growth, while most other applications stagnated or even showed a downward trend.
The year closed with a small aggregate growth (+2.4%) for polystyrenes.
EPS outperformed solid PS, putting in a satisfactory +3.3%, mostly due to the sprightly development of packaging of white electrical appliances.
Major outlets
Packaging is by far the most important outlet for plastic materials.
Even if market development in 2000 was definitely lower than in previous years, packaging did well, growing at an average of +4%, with flexibles at +4.7% and rigid containers at +3.5%. Demand for cushioning materials remained practically stagnant.
Market development of flexible materials is mostly attributable to automatic packaging (+7.5%).
Stretch and shrink film development is basically in line with overall growth.
Shopping bags continued their positive trend while other flexible applications stagnated.
In rigid packaging, a deceptive development was recorded in bottle production, due to the continuous lightening in weight and to a shortage of PET.
Stiff thermoformable sheets showed a just above average growth. All other applications put in a rather limited growth.
The demand for plastic has also grown in building and construction (+2.6%, over 4% when accounting for the use of reclaimed materials), in furniture, which is the third outlet in order of importance that put in an increase of slightly over 4%, in the automobile sector, in production of electrical household appliances (+5%).
On the contrary the negative year for agriculture has generated a marked decrease in demand for plastics, and footwear, after the bad start in 2000, put in a good recovery in the second half of the year.
Most of the other outlets (namely clothing, leatherware, stationery goods) appear pretty well levelled off, closely following the end user trend which in turn moves with the general economy.
The plastics processing industry
Total production of plastics goods recorded a healthy growth in 2000, following the recovery of the overall economy and the favourable evolution of industrial production, developing at almost +3% over the previous year.
Once again a significant contribution also came from the export activity of the Italian converters, resulting in a sizeable increase of the net trade balance (close to +8% in volume).
Concerning production in terms of technology, extrusion, accounting for almost one half of total output of plastic manufactured goods, is still the area showing most growth.
The film sector recorded a growth of over +6% on the 1999 level, with bioriented PP film and LLDPE stretch film slightly below the average for once.
Fairly satisfactory growth rates (close to the average) occurred in the thermoformable sheet sector, where the building and construction industry recorded a favourable trend and figures for corrugated pipes for cable ducts were also up.
Injection moulding showed a growth well above the average, while blow moulding underwent a definite slowdown due to the poor performance of the major end market (mineral water and CSD (carbonated soft drinks) bottling. | |
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Chi È la plastic consult
Plastic Consult di Milano è una società di consulenza privata e indipendente, specializzata nell’industria di trasformazione delle materie plastiche (formulazione e granulazione, prima e seconda lavorazione, riciclo, produzione di componenti, semilavorati e manufatti finiti) in tutti i suoi aspetti: tecnologia, economia di processo, mercati, struttura produttiva, innovazione e reperibilità di know-how, competitività e posizionamento strategico, problemi ambientali.
Plastic Consult completa ogni anno circa 20 ricerche; i temi di studio più frequenti sono manufatti in materia plastica, materiali polimerici, materie plastiche e ambiente, competitività fra materiali.
Ai clienti mette a disposizione, oltre alle risorse professionali, un esauriente centro di documentazione e i risultati della rilevazione permanente dell’industria delle materie plastiche in Italia (condensati nello studio multiclient Plastic trend Synthesis, pubblicato a dicembre di ogni anno.
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Who is plastic consult
Plastic Consult, based in Milano-Italy, is an independent, privately owned, consulting company with an extensive experience in the plastics industry (compounding, plastics processing and recycling, plastic parts and manufactured goods), in all its facets: technology, economics, markets and marketing, production structure, innovation and know-how evaluation, competitivity and strategic appraisal, environmental issues. Plastic Consult carries out about 20 single client studies each year. Most frequent research subjects are: plastic manufactured goods, plastic materials, plastics and the environment, intermaterial competition.Plastic Consult puts at the client’s disposal, other than human resources, an exhaustive documentation centre on plastics and the results of the constant continuous effort of permanent monitoring of the market (published in a multiclient study: Plastic trend Synthesis, issued in December of each year).
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