June 2001
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Una prova è una prova, certo! Ma c’è chi, come DuPont, si è spinto oltre, e ha ideato un sistema in grado di ottenere prove colore digitali “certificate”. Le novità riguardano anche la misurabilità, la standardizzazione e l’integrabilità tra sistemi analogici e digitali.
Daniela Binario
Non è certo la prima volta che sentiamo parlare di prove colore! Forse non tutti sanno, però, che molte di queste sono spesso “inaccetabili”, perché riportano colori non corrispondenti al lavoro originale.
Si tratta di una problematica oggi ancora più sentita, a causa dell’adozione da parte di molte aziende di tecnologie completamente digitali. In precedenza, infatti, con l’utilizzo delle pellicole, si riusciva più facilmente a individuare le cause di eventuali difetti di stampa.
DuPont Color Proofing sta cercando di mettere un po’ di ordine nel mondo delle prove - anche grazie all’organizzazione di seminari specifici e alla stretta collaborazione con importanti print buyer - e lo scorso marzo, nella sede di Cologno Monzese (MI), ha illustrato in anteprima le novità che saranno al centro della propria partecipazione a Grafitalia, in particolare il Cromalin Digitale, che utilizzerà il nuovo software 4.3.1.
I vantaggi sono tutt’altro che trascurabili. Si parla infatti di un nuovo Eurostandard Digital Cromalin (con uno schiacciamento del punto intorno al 15%), di un aggiornamento alla Libreria Colori Pantone, di una più efficace gestione dei colori Hexachrome, di una nuova gestione delle immagini in bianco e nero e di remote proofing.
Una delle novità più interessanti è senz’altro la realizzazione di prove digitali misurabili e certificate, grazie all’utilizzo dello strumento di controllo Brunner Zebra Strip, frutto della collaborazione tra DuPont e System Brunner. Ma vediamo perché si può affermare che una prova è misurabile e soprattutto perché si parla di standardizzazione e di integrabilità.

Misurabilità
Il risultato cromatico della prova è ottimo, peccato che nel riprodurre i colori lo stampatore si accorga che il lavoro è instampabile! Chissà quante volte ci si è trovati di fronte a questo problema.
DuPont è partita proprio da questo presupposto e ha pensato di offrire un sistema in grado di produrre prove colori affidabili e, soprattutto, incontestabili.
Infatti, poiché le prove colore realizzate con il Digital Cromalin presentano un rapporto ottimale tra densità, dot gain (schiacciamento del punto) e assorbimento dell’inchiostro, si ottiene in stampa un risultato assolutamente coerente con la prova stessa. Con apposite calibrazioni, DuPont Color Proofing assicura appunto la riproduzione delle stesse caratteristiche della densità dei pieni, dello schiacciamento del punto e dell’assorbimento dell’inchiostro che avviene sulla carta o su altri supporti di stampa. La comparazione con il risultato finale è favorita inoltre dalla possibilità di simulare le tinte colore e le tonalità del supporto di stampa.

Standardizzazione
Un altro importante traguardo raggiunto è quello dello scambio dei profili colore e della comunicabilità fra clienti.
Grazie infatti al nuovo Eurostandard Digital Cromalin le prove digitali sono standardizzate, ciò significa che, anche se i profili colore non sono creati sulla stessa macchina digitale, i file contenenti i dati della riproduzione colore sono esportabili ovunque e le prove perfettamente compatibili tra di loro. In altre parole, utilizzando una caratterizzazione dei profili colore centralizzata, anche se si stampa su Digital Cromalin differenti, il risultato di stampa è identico!
Comunicabilità vuol dire anche poter scambiare dati riguardanti la prova colore via Internet. E si può anche essere sicuri che la prova ottenuta sia corretta perché DuPont, leggendo una apposita scala, è in grado di confrontare i dati anche a distanza e certificarla.

Integrabilità
L’integrabilità tra Cromalin analogico e quello digitale è una prassi già consolidata nel settore della stampa rotocalco e offset. Non si era però ancora esteso questo concetto al packaging.
I materiali speciali DuPont (trasparente, perlato, carta adesiva) con il Cromalin analogico possono infatti essere accoppiati tramite procedimento transfer ai supporti forniti dal cliente. A questo proposito va segnalata la possibilità del software di realizzare la personalizzazione di colori speciali, effettuare l’aggiustamento dei colori Pantone (molto importante nel settore degli imballaggi flessibili) e di fare correzioni di tinta, di tono e di coprenza al fine di simulare le caratteristiche di un colore.
Poter realizzare prove digitali su materiali accoppiati - anche con alluminio o polietilene - con colori metallizzati, o addirittura su litolatta, invece delle tradizionali carte, apre infinite possibilità di utilizzo e nel settore dell’imballaggio può diventare uno strumento estremamente competitivo perché consente al print buyer di presentare al cliente una prova digitale molto vicina (se non identica) al risultato finale.
New standards for color proofs
A proof is a proof, certainly! But there are people, like at DuPont, that have gone beyond that and have created a system that is capable of obtaining “certified” digital color proofs. The new features also concern the measurability, the standardisation and integratability between analogical and digital systems.

It is not the first time that we hear talk of color proofs! Perhaps not everyone knows, but many of these are often considered “unacceptable”, because they involve colors that do not correspond to the original.
It is a problem all the more keenly felt nowadays, due to many companies adopting completely digital technology. Beforehand, in actual fact with the use of films, the cause of many print flaws was easier to locate. DuPont Color Proofing is trying to tidy up the world of proofs - also thanks to the organisation of specific seminars and the close cooperation with important print buyers - and last March, in its Cologno Monzese premises close to Milan, a preview of the new features that will be the central issue in its taking part at Grafitalia, in particular Digital Cromalin, that will use the new 4.3.1 software.
The advantages are anything but negligible. There is mention of a new Digital Cromalin Eurostandard (with a 15% dot gain), of an update of the Pantone Color Library, of a more effective management of Hexachrome colors, of a new management of black and white images and of remote proofing. One of the most interesting features is without a doubt the creation of digital proofs that can be measured and certified thanks to the use of Brunner Zebra Strip control strips, result of the cooperation between DuPont and System Brunner. But let us take a look as to how one can claim a proof is measurable and aboveall why one speaks of standardisation and integration.

Measurability
The chromatic result of the proof is excellent, a pity that in producing the colors the printer notices that the work is unprintable! Who knows how often this problem has cropped up.
DuPont started off from this very presupposition with the idea of offering a system capable of producing reliable color proofs and aboveall, proofs that cannot be contested.
In actual fact, in that the color proofs made with Digital Cromalin present an optimum ratio between density, dot gain and ink absorption, in print one obtains a result that is absolutely coherent with the proof itself. With special calibrations, DuPont Color Proofing in fact ensures the reproduction of the selfsame feature of full density, dot gains and ink absorption that occurs on paper or on other print supports.
The comparison with the end result is further favoured by the possibility of simulating the color tints and the tones of the print support.

Standardisation
One of the important achievements attained is that of the exchange of color profiles and the communicability between customers.
Thanks in fact to the new Eurostandard Digital Cromalin the digital proofs have been standardised, that means that, even if the color profiles are created on the same digital machines, the files containing the data of the color reproduction are exportable everywhere and the proofs perfectly compatible with each other. In other words, using a characterisation of the centralised color proofs, even if one prints on different Digital Cromalin, the print results are identical!
Communicability means also being able to exchange data regarding color proofs via Internet. And one can also be sure that the proofs obtained are correct because DuPont, reading from a specially prepared scale, is capable of comparing the data remotely and certifying the same.

Integratability
The integratability between digital and analogical Cromalin is already a consolidated practise in the rotogravure and offset printing sector. This concept had though still not been extended to packaging. The DuPont special material (transparent, perlescent, adhesive paper) with analogical Cromalin can in fact be laminated by way of transfer procedures to the supports supplied by the customer.
On this count one should mention the possibility with the software to carry out the personalization of special colors, carry out the adjustments to the Pantone colors (very important in the flexible packaging sector) and to correct the hues, tones and coverage so as to simulate that characteristic of a color.
To be able to carry out digital proofs on laminated material - even with aluminium or polyethylene - with metalized colors, or even on special tin litho sheets, instead of the traditional paper, opens infinite possibilities of use, and the packaging sector can become an extremely competitive tool because it enables the print buyer to present to the customer a digital proof very close to (if not identical to) the end results.


Grand Prix Cyrel
I vincitori della sesta edizione del premio “Grand Prix Cyrel” - competizione ideata per far conoscere e promuovere le potenzialità della stampa flessografica - sono stati premiati lo scorso 9 aprile a San Donato Milanese.
L’importanza della flessografia continua a crescere, non a caso la qualità raggiunta dalla flexo sta rendendo sempre più difficile il compito dei giurati.
I lavori in concorso sono stati selezionati da una giuria presieduta da Valentino Ottolini - consulente packaging di DuPont Color Proofing - e composta da Alessandro Guatelli (Barilla Alimentare), Ernesto Lodigiani (BASF Vernici e Inchiostri), Gaetano Parisi (Forrest Alliance) e Vincenzo Verdino (Armando Testa).
Dieci le sezioni in cui è suddivisa la manifestazione, ognuna delle quali prevede tre categorie (selezione colore, preparazione lastre e stampa).
Nelle cinque sezioni dedicate al cartone ondulato ha spopolato la Carminati (selezione e lastre), seguita da Scatolificio Sandra con otto premi (stampa). Cortepack invece, con il lavoro New Pak, si è aggiudicata il premio in tutte e tre le categorie.
Per i sacchi ad alto contenuto e gli shopper in plastica, Nuova Roveco e Rotoflex hanno dominato nella categoria selezione e lastre, quanto alla stampa è andata bene la Formplast con quattro premi, seguita da G.P.S. e Gerunda.
Nella sezione etichette Pizzo Etichette si è imposta in tutte le categorie con il lavoro “Sintiax ip”, assegnati premi anche a Fotolito 10 e G.P.S.
Nelle due sezioni dedicate agli imballaggi flessibili Nuova Roveco ha collezionato dieci premi (selezione e lastre), due premi per la stampa sono andati invece alla Alcom.
Nel tissue la Thema si è aggiudicata sei premi (selezione e lastre), e due Novacart (stampa).
Per la stampa su carta si sono imposte ancora Rotoflex e Nuova Roveco, mentre due premi sono andati alla Gamma Imballaggi per la categoria stampa.
Il successo della manifestazione - a cui hanno partecipato nel corso degli anni più di 1.000 aziende - ha spinto DuPont a ideare anche un’edizione europea. I vincitori dell’edizione 2000 saranno premiati il prossimo settembre a Montecarlo.



Cyrel Grand Prix
The winners of the sixth edition of the “Cyrel Grand Prix” - competition created to increase awareness and promote the potential of flexographic printing - were awarded 9 April last at San Donato Milanese.
The importance of flexography continues to grow, not by chance the quality attained by flexo is making the task of the jury evermore difficult.
The entries were selected by a jury presided over by Valentino Ottolini - packaging consultant of DuPont Color Proofing - and made up of Alessandro Guatelli (Barilla Alimentare), Ernesto Lodigiani (BASF Liquid Inks), Gaetano Parisi (Forrest Alliance) and Vincenzo Verdino (Armando Testa).
The show is divided up into ten sections, each of which with two categories (color selection, preparation of plates and printing).
In the five sections dedicated to corrugated cardboard Carminati won hands down (selection and plate), followed by Scatolificio Sandra with eight awards (print).
Cortepack in turn with its work New Pak won the prize in all three categories.
For the high content bags and carrier bags in plastic, Nuova Roveco and Rotoflex dominated in the selection and plate category, as far as print was concerned. Formplast received four awards, followed by G.P.S and Gerunda.
In the label section Pizzo Etichette won in all categories with its work “Sintiaxip”, awards also going to Fotolito 10 and G.P.S.
In the two sections dedicated to flexible packaging Nuova Roveco collected ten award (selection and plates), two print awards went to Alcom.
In tissue Thema won six prizes (selection and plate), two going to Novacart (print). For printing on paper once again Rotoflex and Nuova Roveco won, while two awards went to Gamma Imballaggi, for the print category.
The success of the show - where over the years more than 1,000 firms have taken part - have led DuPont to create a European edition. The winners of the year 2000 edition will receive their awards next September at Montecarlo.