| | | Filosofia e prassi di un’azienda (Arcoplastica) che ha accolto le suggestioni dell’avanzamento tecnologico in fatto di materiali e sistemi ma che ha puntato a salvaguardare una certa unicità di pensiero e di azione. Oggi, i suoi contenitori termoformati si distinguono per forma, qualità e servizio
L.G.
|  | |  | |  | | | Quei 250 stampi sempre disponibili a magazzino e la nutrita collezione “privata” delle realizzazioni esprimono il senso di una forte flessibilità produttiva, ma anche un gusto particolare per la ricerca di soluzioni alternative ed efficaci a problematiche impegnative, magari inusuali.
Specializzata nella termoformatura di contenitori, espositori e articoli tecnici, Arcoplastica (azienda piemontese di proprietà della famiglia Torta), in questi primi trent’anni di attività si è fortemente consolidata a livello nazionale ed europeo, investendo risorse importanti nell’adeguamento tecnologico dei mezzi nonché in ricerca e sviluppo.
«Dalla nostra prima macchina manuale alle 15 linee automatiche di termoformatura - sottolinea Giorgio Torta, oggi coadiuvato sul côté commerciale e amministrativo dai figli Marco e Laura - il progresso tecnologico ha avuto un andamento esponenziale, adeguandosi alle caratteristiche in divenire dei materiali plastici, sempre più complessi e talvolta difficili da trattare, ma anche ai bisogni di una clientela evoluta ed esigente.
Ciò che, nel nostro caso, ha fatto e fa la differenza è stato il principio che ci ha guidato fin qui, nel rispetto dello spirito e della fantasia artiginale dei primi anni. Un atteggiamento, questo, che ben rispecchia la nostra naturale propensione a privilegiare produzioni tecniche complesse, piuttosto che lo standard a tirature elevatissime».
Conoscenze e sicurezze
Con un occhio di riguardo ai nuovi materiali e alle più recenti tecnologie di trasformazione, Arcoplastica è stata riconosciuta dal mercato come un partner affidabile, dalle sicure competenze e a cui si può chiedere “molto”.
Lo prova la buona percentuale di prodotti (che tocca il 40% dei volumi complessivi) realizzata tramite stampi su richiesta del cliente, perché «Laddove il contenitore desiderato non sia già previsto in catalogo - puntualizza Torta - siamo chiamati direttamente in causa a discutere le caratteristiche del nuovo imballaggio, che seguiamo dalla nascita: scegliamo i materiali più adatti, ne realizziamo il prototipo, ne testiamo le prestazioni presso il nostro laboratorio, fino ad avviare la produzione».
Per Arcoplastica l’impegno nei confronti della qualità e della sicurezza non si esaurisce però nelle fasi progettuali e produttive, ma arriva anche al controllo accurato di ciascun pezzo realizzato: «Se da un lato abbiamo automatizzato le operazioni di carico e scarico dei contenitori nel caso di lunghe tirature, effettuate nel pieno rispetto delle normative vigenti in fatto di sicurezza, abbiamo anche adottato un controllo “a vista” durante la raccolta, l’impilamento e la successiva confezione delle vaschette prodotte in quantitativi ridotti. D’altronde, nell’arco di una settimana o di un mese, siamo chiamati a effettuare frequenti e rapidi cambi di stampi su ciascuna linea produttiva, e il controllo da parte di operatori specializzati ci è parsa la soluzione più affidabile».
R&D per il food
Particolarmente complesso e delicato risulta l’iter relativo alla progettazione di contenitori destinati all’alimentare, ambito in cui Arcoplastica ha però saputo esprimere livelli di eccellenza e grande creatività oltre che, in ultima analisi, un forte senso di responsabilità nei confronti del consumatore. «Abbiamo dato vita a un reparto ad hoc, la cui attività, focalizzata sulla produzione di contenitori destinati al food, è guidata da un regolamento interno ispirato alle norme Haccp. Grazie alle tecnologie oggi a disposizione, la shelf life di un prodotto può essere infatti prolungata facendo “semplicemente” ricorso a diverse tipologie di confezionamento, piuttosto che a conservanti o additivi. E a ciascun trattamento specifico, volto a conservare freschezza e genuinità, deve ovviamente corrispondere un imballaggio adeguato, in grado di offrire di volta in volta la necessaria barriera ai gas e al vapor acqueo, resistere al calore durante l’eventuale pastorizzazione o sterilizzazione, oppure adeguarsi alle basse temperature» spiega ancora Torta.
Vista dunque la complessità delle variabili in campo alimentare, gli aggiornamenti tecnici su materiali e rese produttive non possono prescindere da un’attenta analisi della tipologia dei consumi: «Il progressivo mutamento delle abitudini alimentari, degli stili di vita, la variazione del numero dei componenti dei nuclei familiari ha comportato una profonda revisione delle modalità di presentazione e distribuzione dei cibi. A questo proposito, per esempio, di fronte al consumo sempre più consistente di alimenti surgelati porzionati e non, abbiamo studiato imballaggi di poliestere cristallo (C-PET) in grado di sopportare escursioni termiche non indifferenti (il range è compreso tra -40 °C e +240 °C). Essi risultano quindi adatti sia alla surgelazione sia alla cottura in forno, tradizionale o microonde, senza necessità di travasi da un contenitore all’altro. E in questo caso specifico, abbiamo dato soluzione ad alcuni problemi tecnici legati alla termoformatura tanto che, ad oggi, Arcoplastica è una delle pochissime aziende europee a essere in grado di trasformare il C-PET in applicazioni del genere». | | Craftsmanlike technology
Philosophy and practise of a company (Arcoplastica) that has kept up with the times regarding materials and systems but that aims at safeguarding a certain uniqueness in thought and action. Today, its thermoformed containers stand out for their shape, quality and service.
Those 250 moulds always at the ready in the warehouse and the considerable “private” collection are a tangible sign of the company’s production flexibility; however they also reveal a particular flair in seeking out successful, alternative solutions to difficult and perhaps unusual problems.
Specialised in the heatforming of containers, display cases and technical articles, in these first thirty years of activity Arcoplastica (a Piedmontese company owned by the Torta family) has strongly consolidated its position at a national and European level, investing considerable resources in the technological update of its means of production as well as in R&D.
As Giorgio Torta, now aided on the commercial and administrative side of things by son and daughter Marco and Laura, states «From our first manual machine to the 15 automatic thermoforming lines, technological progress has been pounding ahead fast and furious, suiting itself to the ongoing changes in the characteristics of plastics, evermore complex and at times difficult to tackle, but also to the requirements of an evolved and demanding clientele. What in our case has made and makes the difference is the principle that has guided us up to here, in respect of the craftsmans’ spirit and imagination that guided us in the first years. An approach this that well reflects our natural inclination towards producing technically complex items rather than working on high-rate standard runs».
Knowledge and safety
With an eye to the new materials and to the most recent conversion technologies, Arcoplastica has been recognised by the world market as a reliable partner, possessing great skill and knowledge from which a lot can be demanded.
This is proven by the high percentage of products (that touch on 40% of overall volumes) made using moulds made at the customer’s request, because «in the instances where the container desired is not in the catalogue - Torta goes on to say - we are called upon directly to discuss the features of the new packaging item, that we follow through from its very creation: we choose the most suitable materials, we make the prototype, we test out the performances at our laboratory, up to starting up production».
For Arcoplastica the commitment to quality and to safety is not merely limited to the design and production phases, but also includes stringent checking of each piece made: «If on the one side of things we have automated the infeed and outfeed of the containers in the event of long production runs, carried out in full respect of the reigning safety standards, we have also adopted “on sight” controls during the collecting, stacking and packaging of the trays and tubs produced in lesser quantities.
You have to consider that in a week or month we are called upon to carry out frequent mould changes on all our production lines, and checks made by special operators appeared to us the most reliable solution».
R&D for food
Particularly complex and delicate the procedure of designing containers for the food sector, area in which Arcoplastica has been able to express levels of excellence and great creativity as well as, in the last analysis, a strong sense of responsibility towards the consumer.
«We have created a special section, the activity of which, focussed on the production of containers destined for the food sector, and guided by an internal ruling inspired by Haccp. Thanks to technologies available today, the shelf-life of a product can be extended by “simply” resorting to different types of packs, rather than using preservatives or additives. And each specific process aimed at preserving freshness and wholesomeness has to have its corresponding packaging item, capable of offering the necessary barriers to gas and to aqueous vapour, stand up to the heat during any scheduled pasteurising or sterilising process, or if need be suited to low temperatures».
Torta goes on to explain.
Hence given the complexity of the variable in the field of foodstuffs, the technical updates on material and the production yields cannot be worked on without a careful analysis of the type of consumption: «the progressive change in eating habits, in lifestyle, in the variation of the number of components in a family nucleus has led to a deep revision in the way of presenting and distributing foodstuffs. On this count, for example, what with the ever greater consumption of portioned and non portioned frozen foods, we have devised crystal polyester packaging (C-PET) capable of standing up to even violent changes in temperature (the range goes from -40 °C to +240 °C). These are suited both to freezing and to cooking in an oven, be this traditional or microwave, without any need to transfer the food into another container.
And in this specific case, we have found solutions to some technical problems connected with thermoforming to the point that, to date Arcoplastica is one of the few European firms capable of converting C-PET in the above applications». | |
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Termoformatura: una missione
Nata agli inizi degli anni ’70, Arcoplastica è cresciuta nel tempo fino a conquistare una posizione di rilievo nella produzione di termoformati: contenitori per l’industria alimentare, vaschette, espositori, articoli tecnici in genere, di cui il mercato apprezza la studiata complessità e la semplice funzionalità.
Arcoplastica ha saputo cambiare, adeguandosi alle nuove tendenze del mercato, senza peraltro mai venir meno ai sani principi degli esordi, soprattutto a quel gusto “tutto artigiano” per la qualità e per la cura dei particolari.
Oggi occupa circa 70 addetti, è certificata ISO 9002, ha al proprio attivo numerosi clienti italiani ed europei di spicco e copre al meglio le esigenze di svariati settori merceologici, proprio in virtù dei costanti investimenti in ricerca, tecnologia e attrezzature.
Studio dei materiali e delle forme, realizzazione degli stampi, gestione dei magazzini, termoformatura e stampa offset su vaschette, saldatura elettronica e blisterizzazione a caldo su cartone, serigrafia: ogni attività è condotta all’interno, a garanzia di un controllo sistematico sull’intero ciclo produttivo e, soprattutto, a tutela della qualità. Completato di recente l’ampliamento degli uffici e del sito produttivo di Andezeno - 11 mila m2 a pochi chilometri da Torino - Arcoplastica dispone infatti di 2 estrusori, di 15 linee automatiche di termoformatura, di quattro termosaldatrici per astucci e trousse, di 2 robot per il taglio su tre assi, di un’etichettatrice in linea, di una macchina da stampa offset, nonché di mulini per il riciclo degli sfridi: tutto concorre a rendere un servizio al cliente il più completo possibile. Conta sulla vicinanza della consociata Jollyplast di Sommariva Perno (CN), specializzata nella termoformatura della plastica in lastre (dalle dimensioni massime di 2,5 x 1,5 m e con spessori fino a 10 mm), destinata alla produzione di espositori, articoli tecnici e componenti per auto. Nel complesso, le due aziende lavorano in media 6.000 tonnellate di materiale all’anno, trasformando sia PP, PET, PS sia materiali multistrato più complessi (PP/EVOH/PE, PET/EVOH/PE, PS/EVOH/PE) o, ancora, poliestere cristallo (C-PET).
Fiore all’occhiello della società, un nuovo magazzino di tipo compattabile, dove le scaffalature mobili sono state progettate per rendere più agevole, a seconda delle necessità, carico e scarico delle bobine. La gestione informatizzata del magazzino consente inoltre di tenere sotto controllo sia la quantità che la qualità del materiale disponibile, così da poter effettuare i rifornimenti necessari ed evadere ogni genere di commessa, ovviamente just in time.
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Heatforming: a mission
Created at the beginning of the seventies, Arcoplastica has grown in time up to conquering a key position in producing heatformed products: containers for the food industry, trays, display cases, general technical articles, of which the market has been seen to appreciate the complex and functional nature.
Arcoplastica has managed to change with the times, adapting to the new market trends, without though ever falling short of the healthy principles around which it was founded, aboveall its craftsmanlike care for quality and details.
Today the company employs 70 persons, is ISO 9002 certified, can boast numerous key Italian and European customers and thoroughly satisfies the demands of a whole host of merchandise sectors, this thanks to constant investment in research, technology and equipment. Their activities range from study of materials and forms, creating moulds, administering warehouses, thermoforming and offset printing on trays, electronic sealing and hot blistering on cardboard, silkscreen: these are all activities carried out inside the company, guarantee of a systematic control of the entire production cycle and aboveall, protection of quality. Having recently extended its offices and of its production site at Andezeno - 11 thousand m2 just a few kilometres from Turin - Arcoplastica works with 2 extruders, 15 automatic heatforming lines, four thermosealers for cases and trousseaus, 2 robots for cutting along three axes, an in-line labeler, an offset print machine, as well as revolving cutters for recycling scrap: all this going towards making the service to the customer as complete as possible. Arcoplastica can count on its associate company Jollyplast, located close-by at Sommariva Perno (CN), company that specialises in the heatforming of plastic in sheets (max size of 2.5 x 1.5 m and up to 10 mm thick) for the production of display cases, technical articles and automobile components. Overall the two companies work an average of 6,000 tons of material a year, converting PP, PET, PS as well as more complex multilayer materials (PP/EVOH/PE, PET/EVOH/PE, PS/EVOH/PE) or again, polyester crystal (C-PET). Feather in the cap of the company is the new compactable warehouse, where the mobile shelving has been designed to facilitate loading and unloading of reels according to the given needs. The computerised running of the warehouse also enables checks to be carried out on the quantity as well as the quality of the material available, so as to be able to make the necessary procurements in order to be able to process any kind of order, obviously just in time.
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