Disponibile ledizione 2001 di Imballaggio in cifre, lannuale report statistico elaborato e pubblicato dallIstituto Italiano Imballaggio. In un quadro esaustivo, dati su produzione, import-export e fatturato relativi a tutti i materiali. Anche questanno lIstituto Italiano Imballaggio ha realizzato il volume Imballaggio in cifre, che oltre a essere una fotografia del mercato nazionale degli imballaggi offre un aiuto concreto a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, si trovano ad avere a che fare con il mondo del packaging: buyer, marketing manager, direttori di produzione, responsabili della gestione delle materie prime ma anche professionisti che si occupano di ricerche di mercato sia allinterno di aziende che in studi specializzati. La pubblicazione prende in esame, per ogni filiera, il consumo delle materie prime impiegate nella produzione degli imballaggi: il dato di produzione viene confrontato con quello ricavato da altre fonti vagliate dallIstituto. Accanto quindi ai valori della produzione nazionale di imballaggi vengono riportati i flussi import-export: il calcolo della bilancia commerciale permette così di evidenziare il consumo apparente nazionale di imballaggi vuoti. Da questanno, inoltre, in ogni capitolo relativo allo specifico materiale è stata aggiunta una sezione che riporta i valori desunti dalla Banca Dati dellIstituto Italiano Imballaggio, relativi allutilizzo di imballaggi vuoti, da parte di oltre 150 settori produttori di beni di ogni genere (utilizzo che può essere anche definito consumo effettivo di imballaggi vuoti). Disponibile presso lIstituto, il volume è in vendita a L. 300.000 + IVA per le aziende non associate e può essere ordinato al numero di fax 02 58319677 o allindirizzo e-mail [email protected]. E proprio a partire dallanalisi messa a punto dallUfficio Studi dellIstituto, riportiamo alcune considerazioni sintetiche sullandamento economico e produttivo della filiera dellimballaggio italiana. Consuntivo e previsioni Dopo un 2000 soddisfacente per leconomia italiana (rispetto al 99 il PIL ha segnato un +2,7% e la produzione industriale +3,7%), il 2001 è apparso meno incoraggiante; in linea con quanto ipotizzato dagli analisti economici, il primo semestre di questanno ha dato infatti segni di rallentamento, fortemente condizionato dalla congiuntura europea e americana, mentre si attendono segnali di ripresa per questo autunno. Ecco perché le previsioni di chiusura sono improntate alla prudenza, sia per quanto riguarda il PIL sia per lo sviluppo specifico del settore degli imballaggi, ipotizzando incrementi nel trend evolutivo rispettivamente compresi tra il 2 e il 2,3% e tra il 2 e il 2,7%. Landamento delle filiere Le migliori prestazioni del 2000 sono state quelle della plastica e degli imballaggi cellulosici, che hanno segnato entrambi un +6% nella produzione. Deludenti sono stati invece i risultati degli imballaggi leggeri di acciaio (-2%) e dei contenitori di carta poliaccoppiata (-4%), questultima dovuta principalmente al progressivo calo di quote nel confezionamento del latte a favore della bottiglia di plastica, nonché del vino e dellacqua minerale. La flessione della produzione degli imballaggi leggeri dacciaio sembra legata al calo della produzione dei derivati del pomodoro e del tonno. Inoltre, per quanto riguarda il comparto della passata e polpa di pomodoro, si evidenzia la propensione allimpiego del vasetto in vetro. La previsione per il 2001 è positiva per tutte le filiere, ad eccezione dei contenitori di carta poliaccoppiata e dei poliaccoppiati flessibili, per i quali è previsto un trend produttivo stagnante. Landamento delle quotazioni delle principali materie prime nel corso del secondo trimestre del 2001 mostra sostanzialmente una situazione volta al ribasso nella maggioranza dei casi con le seguenti eccezioni: non si sono manifestate variazioni di listino dei laminati di acciaio dopo lexploit del primo semestre, che aveva visto un incremento percentuale del +10% rispetto allanno precedente; nel settore delle materie prime cellulosiche i prezzi si sono stabilizzati per il cartoncino, a differenza del cartone ondulato che ha continuato a decrescere; per quanto riguarda il vetro, silice nazionale e soda hanno mostrato incrementi rispettivamente del 3% e 5%; per quanto riguarda le materie plastiche, i prezzi di PVC e PP omopolimero sono variati percentualmente di +6% e +1% rispetto al primo trimestre, mentre il PET è stabile; nel settore del legno la situazione è di stabilità dei prezzi. In base agli studi, la situazione evolutiva dei prossimi mesi potrà essere caratterizzata da un assestamento delle quotazioni nel periodo estivo anche se non si può escludere qualche spunto al ribasso, ma nel corso del quarto trimestre lorientamento è volto al recupero. Dopo lanalisi del trend evolutivo dellattività produttiva dei principali end-user di imballaggi, si delinea un andamento sostanzialmente positivo del mercato per il 2001 in quasi tutti i settori, anche se le previsioni formulate allinizio dellanno sono state ritoccate a fine giugno. In particolare è da evidenziare una fase stazionaria nel settore dellolio di semi, dei lubrificanti e delle piastrelle. Rispetto allanno precedente è previsto, invece, un calo di produzione del 2% per tonno, legumi e frutta conservata. | | Packaging: the sectors figures The 2001 issue of Imballaggio in Cifre (Packaging in Figures), the annual statistical report drafted and published by the Istituto Italiano Imballaggio is available. A comprehensive look at production and import/export data and the turnover for all materials. Once again, Istituto Italiano Imballaggio has prepared the Packaging in Figures volume, which as well as providing a snap-shot of the Italian packaging market, also offers appreciated aid for those who, whether directly or indirectly, have dealings with the packaging world: buyers, marketing managers, production directors, raw materials managers, plus professional figures involved in market research, either inhouse or for specialist studies. The publication considers the levels of consumption of raw materials used to produce packaging in each sector of the market: production data are compared with data obtained from other sources sifted by the Institute. Thus, import/export flows are shown next to the figures for Italian packaging output: a calculation of the balance of trade lets one get an idea of apparent consumption of empty packaging in Italy. Moreover, as from this year, a section has been added to each chapter dealing with a specific material providing values obtained from the Istituto Italiano Imballaggio database concerning the usage of empty packaging by more than 150 different sectors of goods manufacturers (usage that can also be defined as effective consumption of empty packaging). Available from the Institute, the volume costs 300,000 Lira + VAT for non-members and can be ordered by sending a fax to 02 58319677 or via e-mail at [email protected]. Based on the analysis by the Institutes Studies Office, there follow a few summary considerations concerning economic and productive progress in the Italian packaging industry. Final balance and forecasts After a satisfying 2000 for the Italian economy (GDP rose by +2.7% and industrial output was up by +3.7% compared to 1999 figures), 2001 has proved to be less encouraging. In line with forecasts by economic analysts, the first six months of this year have seen signs of a slowdown in the economy, strongly conditioned by the general European and US economic situation, while signs of a pickup are expected for the Autumn. This explains why the closing forecasts are marked by caution, both with regard to GDP and the specific development of the packaging industry, envisaging increases in growth of between 2 and 2.3% and between 2 and 2.7%. Status of each sector The best performances in 2000 were had by plastics and cellulose packaging, both enjoying +6% production. Meanwhile, the results for light steel packaging (-2%) and polylaminated paper containers (-s4%) were disappointing, the latter being mainly due to a continuing drop in the use of cartons for milk, the preference being for plastic bottles, as well as for wine and mineral water. The fall in output of light steel packaging seems to be tied to the drop in the production of tomato derivatives and tuna fish. Moreover, the glass jar tends to be more popular for tomato puree and pulp. The forecast for 2001 is positive for all sectors, except for that of polylaminate paper and flexible polylaminates, where the trend is expected to be for zero-growth in production. Trends in the cost of the main raw materials over the second quarter of 2001 continue to indicate a fall in prices in most cases, with the following exceptions: there have been changes to the cost of steel sheet after the exploit of the first six months, when prices rose by +10% compared to the previous year; as for cellulose raw materials, the price of card has stabilised, whereas corrugated cardboard continues to fall in price; turning to glass, the price of both Italian silica and soda have risen (by 3% and 5% respectively); with regard to plastics, the cost of PVC and homopolymer PP has varied by +6% and +1% respectively compared to the first quarter, while the cost of PET remains stable; prices are stable in the timber industry. On the basis of these studies, the evolution of the market over the next few months could be characterised by stable prices over the Summer months, even though one cannot exclude the possibility of a few reductions, but the last quarter of the year is expected to show signs of recovery. After analysing the trends in the output of the main end-users of packaging, one can say there is a basically positive market trend in 2001 in almost all sectors, even though the forecasts made at the beginning of the year have had to be adjusted at the end of June. In particular, the seed oil, lubricant and tile sectors are all holding steady, while a 2% fall in the production of tuna fish, beans and preserved fruit is expected compared to last years figures. |