October 2001
Nasce Impackt
Impackt has been born out

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Wine tales

Attenzione: il mondo cambia!
Look out: the world is changing!


Cre-attività al potere
Cre-activity in power


La comunicazione senza confini
Communication without borders


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Quanto vale il cartoncino?
What is cardboard worth?


PPP (prodotto praticamente perfetto)
PPP (practically perfect product)


Dal forno all’imballaggio
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Il tubetto dell’anno e altri Concorsi
The Tube of the Year and other Awards
Imballaggi di plastica: ottima tenuta
Plastic packaging: excellent performance

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Packaging: the sector’s figures

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Film di PE: un’industria che cambia
PE film: a changing industry
La Ricerca & l’Imballaggio
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Uno studio a favore del riutilizzo
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Dal legno, una ricetta contro l’effetto serra
From wood comes a remedy for the greenhouse effect

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I motori lineari e le macchine per il packaging
Linear motors and packaging machines


Tecnologia “artigiana”
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Flexo in evoluzione
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M&M News
Nasce Bosch Rexroth
Bosch Rexroth came into being
Riciclare il legno contribuisce ad abbattere l’effetto serra, riduce lo strato
di ozono, l’accumulo dei rifiuti solidi, l’eutrofizzazione delle acque
e l’acidificazione dell’aria. È quanto emerge dall’Ecobilancio, un ampio
e articolato studio sulla valutazione del ciclo di vita
(LCA, Life Cycle Assessment) di alcuni prodotti di legno, commissionato
dal Consorzio Nazionale Rilegno.
Roma, 20 settembre - Rilegno (Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno) ha reso noti a Governo, Parlamento e Istituzioni, oltre che alla stampa nazionale, i risultati dell’analisi sull’impatto ambientale di alcuni prodotti in legno.
L’analisi è stata condotta da due società specializzate, la Ecobilancio Italia di Roma e la Life Cycle Engineering di Torino. Dalla ricerca emergono dati particolarmente significativi, che permettono di quantificare la rilevanza ambientale dei prodotti di legno, l’importanza del riciclo e il suo contributo decisivo nell’abbattimento dell’effetto serra.

Ecobilancio in sintesi e prospettive di riciclo
Sviluppo compatibile con l’ambiente, per creare una cultura ampia e alternativa, che pensa alla produzione industriale in un’ottica di sviluppo sostenibile: questa è considerata la fase basilare di un possibile nuovo modello di organizzazione, non solo del sistema produttivo.
È questo uno dei concetti di fondo che contraddistinguono l’approccio alla valutazione dell’impatto ambientale dei prodotti in legno che il Consorzio Rilegno ha deciso di investigare attraverso l’elaborazione di un Ecobilancio, cioè di un ampio e articolato studio sulla valutazione del ciclo di vita (LCA, Life Cycle Assessment) di alcuni prodotti di legno.
Lo studio è stato successivamente riproposto a Rimini, in occasione della mostra Ricicla, per un confronto con la stampa specializzata.
Scopo dichiarato dello studio è quello di valutare gli impatti ambientali potenziali di alcuni prodotti in legno lungo l’intero ciclo di vita, dall’estrazione delle materie prime fino alla dismissione a fine vita, tracciandone un profilo ambientale completo.
Ciò permette di quantificare l’impatto ambientale del prodotto rispetto ad alcuni fenomeni particolarmente preoccupanti per il nostro Paese e per il mondo intero, come l’effetto serra, l’accumulo di rifiuti solidi, l’eutrofizzazione delle acque e l’impoverimento dello strato di ozono.
I prodotti e i settori indagati dagli ecobilanci possono essere riassunti in due blocchi.
Il primo comprende, nello specifico, cassette per imballagio ortofrutticolo; Pallett EUR-Epal; infissi per finestre a due partite.
Il secondo blocco prende in esame invece i settori di produzione di: pannelli truciolari (pannelli); pasta per carta (carta); imballaggi di legno (imballaggi); produzione e utilizzo del legno nel settore dell’edilizia (edilizia).
Dalla ricerca emergono dati particolarmente importanti che permettono di quantificare gli impatti ambientali dei prodotti di legno, mettendo particolarmente in risalto gli aspetti positivi del materiale, come ad esempio la sua natura rinnovabile e la possibilità di riciclo dei prodotti a fine vita.
Più in particolare, i risultati indicano che il riciclo è molto vantaggioso dal punto di vista ambientale e rappresenta la migliore soluzione possibile di fine vita dei prodotti di legno.
«La politica attuata dal Consorzio Rilegno va proprio in questa direzione, mirando a elevare la quota di rifiuti legnosi recuperati e inviati a riciclo in pannelli al 50% del totale, entro il 2002. Questa soluzione è resa ottimale dal fatto che in Italia è attiva una filiera industriale in grado di riciclare oltre 3 milioni di t/anno di rifiuti di legno» chiarisce Roberto Valdinoci, direttore del consorzio. Dunque esiste un serbatoio economico che richiede e valorizza i rifiuti di legno, stimolando e finalizzando l’attività di riciclo.
Attraverso sofisticati processi tecnologici messi a punto dalle grandi industrie italiane del riciclo, il “rifiuto legno” viene infatti lavorato, separando il legno da ogni più piccola impurità, e ridotto in piccole schegge dette chips. Alla fine di questo procedimento le schegge di legno vengono pressate e nuovamente lavorate per essere trasformate in pannelli truciolari che diventano materia prima per la produzione di mobili e componenti d’arredo.

Legno riciclato: quali benefici?
Ricordiamo, in estrema sintesi,
i benefici del riciclo.
• Limitazione delle emissioni di metano
- Il legname conferito a discarica rilascia metano, un gas serra molto più potente della CO2 (1 kg di metano rilasciato in atmosfera ha lo stesso effetto di 21 kg di CO2). Di conseguenza, aumentare il recupero dei rifiuti legnosi post-consumo e impedire che essi finiscano in discarica, oltre a liberare le discariche stesse, porta a una riduzione sostanziale delle emissioni di gas-serra.

• “Congelamento” del carbonio presente nelle fibre legnose all’interno di un nuovo prodotto - Per effetto della fotosintesi clorofilliana, l’albero sottrae all’atmosfera CO2, principale responsabile dell’effetto serra. Nei manufatti lignei, la CO2 non viene dispersa ma rimane tesaurizzata all’interno dell’oggetto, costituendo un vero e proprio “credito ambientale” immagazzinato per tutta la durata della vita del manufatto. Il legno riciclato quindi, impedisce il rilascio della CO2 immagazinata, salvaguardando così il sistema dall’inquinamento. A titolo di esempio quantitativo si mette in evidenza che, allo stato dell’arte della tecnologia in Italia, spostare 1 kg di rifiuto legnoso post-consumo dal circuito dei RSU (90% discarica controllata e 10% incenerimento) e conferirlo a riciclo comporta una riduzione delle emissioni di gas-serra pari a -1,03 kg di CO2eq per kg di rifiuto legnoso stesso.
Nel caso particolare della cassetta e del pallet, per i quali la fase di fine vita è la causa principale degli impatti ambientali, ciò corrisponde a una riduzione di oltre il 70% delle emissioni di gas-serra su tutto il ciclo di vita degli imballaggi in oggetto.

• Contributo alla salvaguardia della superficie boschiva e alla capacità globale di assorbimento della CO2 dall’atmosfera - Tale fenomeno, difficile da quantificare, sarà oggetto di futuri studi da parte del Consorzio. In ogni caso, utilizzando legno di riciclo per la produzione di mobili e componenti di arredo, si aggiunge un tassello alla salvaguardia del patrimonio boschivo, fatto non trascurabile in un paese “ricco di boschi poveri”, come l’Italia.

In conclusione
Se si considera che l’obiettivo di Rilegno è di riciclare 1,2 milioni di t di rifiuti di imballaggi di legno - per raggiungere i quali vengono raccolti complessivamente rifiuti lignei per 2,5 milioni di t - si evince che ogni anno il riciclo del legno evita il rilascio in atmosfera di almeno 2.500.000 t di CO2eq, con benefici in termini ambientali che tutti possono immaginare.
Più in particolare, ritornando agli studi di LCA effettuati, l’aumento del tasso di riciclo di rifiuti dallo stato attuale al 50% nel 2003 comporta una diminuzione delle emissioni di gas-serra su tutto il ciclo di vita dei prodotti, come evidenziato in tabella.
From wood comes a remedy for the greenhouse effect
Recycling wood contributes to defeating the greenhouse effect, reducing the ozone layer, the accumulation of solid wastes, the eutrophication of waters and the acidification of the air. This is the conclusion reached by Ecobalance, an extensive and detailed study of the life cycle assessment (LCA) of certain wood products, commissioned by the National Consortium ‘Rilegno’.

Rome, 20 September – Rilegno (National Consortium for the collection, reclamation and recycling of wooden packaging) has notified the Government, Parliament and Institutions, as well as the national press, of the results of their analyses of the environmental impact of certain wooden products.
The analysis was carried out by two specialised companies, Ecobilancio Italia of Rome and Life Cycle Engineering of Turin. Particularly significant data emerge from the research which enable a quantification of the environmental importance of wooden products, the value of recycling and its crucial contribution to defeating the greenhouse effect.

Ecobalance in brief and recycling prospects
Development compatible with the environment to create a wide-reaching and alternative culture which looks at industrial production from the point of view of sustainable development: this is considered to be the fundamental phase of a possible new organisational model of not only the system of production.
This is one of the underlying concepts which distinguish the approach to the assessment of the environmental impact of wooden products which the Consortium Rilegno has decided to investigate by means of an Ecobalance, that is an extensive and detailed study of the Life Cycle Assessment (LCA) of some wooden products.
The study was subsequently presented for the second time in Rimini, on the occasion of the exhibition Ricicla, in an encounter with the specialised press.
The declared purpose of the study is to assess the potential environmental impact of each wooden product during its entire lifecycle, from the extraction of raw materials up to its decommissioning at the end of its life, drawing up a complete environmental profile.
This enables us to quantify the environmental impact of the wood product with regard to some particularly worrying phenomena for Italy and for the whole world, such as the greenhouse effect, the accumulation of solid wastes, the eutrophication of waters and the impoverishment of the ozone layer.
The products and sectors investigated by “ecobalances” can be summarised in two blocks.
The first specifically includes crates for fruit and vegetable packaging; Pallet EUR-Epal; two batch window fixtures.
The second block instead examines the production sectors of shaved wood panels (panels); paper paste (paper): wooden packaging (packaging); production and use of wood in the building sector (building).
From this research emerges particularly important data which enable us to quantify the environmental impact of wooden products, highlighting in particular the wood’s positive features such as for example its renewable nature and the possibility of recycling products at the end of their life.
«The strategy implemented by Consortium Rilegno is heading precisely in this direction, aiming to elevate the quota of ligneous waste which is reclaimed and recycled into panels to 50% of the total, by 2002. This solution is rendered optimal by the fact that in Italy there is an industrial channel able to recycle over 3 million tons of wooden waste a year» clarifies Roberto Valdinoci, the Consortium’s director. Therefore there is an economic reservoir which demands and appreciates wood waste, stimulating and orienting recycling activity.
Through sophisticated technological processes refined by the major Italian recycling industries, “wood waste” is in fact processed, separating the wood from every small impurity and reducing it to small splinters known as chips. At the end of this procedure the wooden splinters are pressed and again processed to be transformed into shaved wood panels which become a raw material in the manufacture of furniture and furnishings.

Recycled wood: what benefits?
Let us recall, in brief, the benefits of recycling.

• Limitation of methane emissions
– Wood consigned to dumps releases methane, a greenhouse gas which is much more powerful than CO2 (1 kg of methane released into the atmosphere has the same effect as 21 kg of CO2). Consequently increasing the reclamation of post-consumption wood waste and preventing it from ending up in a dump, in addition to clearing the dumps themselves, leads to a considerable reduction in greenhouse gas emissions.
• “Freezing” of carbon present in wood fibres in a new product - Due to chlorophyll photosynthesis , the tree subtracts CO2, held principally responsible for the greenhouse effect, from the atmosphere. In ligneous products CO2 is not dispersed but stays hoarded within the object, constituting a true “environmental credit” stored for the entire length of the product’s life. Recycled wood therefore prevents the release of stored CO2 thus protecting the system from pollution. By way of a quantitative example we point out that as technology currently stands in Italy, moving 1 kg of post-consumption waste from the RSU circuit (90% controlled dump and 10% incineration) and recycling it leads to a reduction in greenhouse gas emissions equal to -1.03 kg of CO2 eq per kg of the same ligneous waste.
In the particular case of crates and pallets whose end of life phase is the principal cause of environmental damage, this corresponds to a reduction of over 70% in greenhouse gas emissions over the entire life cycle of the packaging in question.

• Contribution to the protection of forest areas and the global capacity of absorption of CO2 from the atmosphere – This phenomenon, difficult to quantify, will be the object of future studies by the Consortium. In any case, using recyclable wood in the production of furniture and furnishings adds to the protection of our forests, a point which is hardly negligible in a country “rich in sparse woods” like Italy.

In conclusion
If one considers that Rilegno’s objective is to recycle 1.2 million tons of wood packaging waste – to achieve this figure a total of 2.5 million tons of ligneous waste must be collected- it can be deduced that every year wood recycling prevents the release into the atmosphere of at least 2,500,000 tons of CO2eq with benefits in environmental terms that we can all imagine.
More specifically, returning to the LCA studies which have been carried out, the increase in the amount of waste recycled from the current figure to 50% in 2003 will mean a decrease in greenhouse gas emissions over the entire product life cycle, as highlighted in the table.


Rilegno, la mission e la ricerca
Novanta piattaforme convenzionate per la raccolta e il recupero dei rifiuti di legno, 59 province coperte e un bacino complessivo di 32 milioni di cittadini serviti: questi i numeri attuali del “sistema” creato da Rilegno, il Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno, in continua crescita verso la copertura totale del territorio nazionale. Ad oggi, avvia al riciclo quasi 1 milione di t di imballaggi di legno, pari a oltre il 40% dell’immesso al consumo. Questo quantitativo è totalmente assorbito dalla filiera industriale che, in questo modo soddisfa circa un terzo del suo fabbisogno, quantificato in circa 3.000.000 di tonnellate all’anno.
A supporto dell’intera filiera del legno, Rilegno ha - tra gli altri - il compito di stimolare e accompagnare la ricerca scientifica che ha come obiettivo l’ottimizzazione e la capacità di riciclo della materia prima, evitandone gli sprechi. Oltre agli ecobilanci presentati di recente, ne sono testimonianza il patrocinio offerto da Rilegno (insieme alle associazioni di categoria Assolegno e Federlegno), a pubblicazioni scientifiche sui pallet e sulla fabbricazione di imballaggi industria



Rilegno, the mission and the research
Ninety platforms operating in the collection and reclamation of wood waste, 59 provinces covered and a catchment totalling 32 million citizens served: these are the present figures of the “system” created by Rilegno, the National Consortium for the collection, the reclamation and the recycling of wood packaging, constantly expanding towards total coverage of Italy. To date it recycles almost 1 million tons of wood packaging, equal to over 40% of what is used. This quantity is entirely absorbed by the industrial channel which, by this means, satisfies about a third of its needs, amounting to approximately 3,000,000 tons per year.
Backing up the entire production of wood, Rilegno has the additional task of stimulating and partnering scientific research whose objective is the optimisation and recycling capacity of raw material avoiding any waste. In addition to the recently introduced ecobalance, the sponsorship offered by Rilegno (in unison with the trade associations Assolegno and Federlegno) of scientific publications on pallets and the manufacture of industrial and fruit and vegetable packaging is evidence.