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Le aziende hanno bisogno di soluzioni più che di prodotti. Per questo motivo Barco, DuPont e Centurfax hanno organizzato il primo convegno "Flexo Live", presentando ai clienti una soluzione completa: dalla preparazione dei dati allo sviluppo e controllo di lastre digitali.
Daniela Binario

Nonostante la manifestazione "Flexo Live" fosse alla prima edizione il successo di pubblico è stato notevole. Probabilmente perché la formula e l'approccio erano quelli giusti.
«C'è voluto un po' di tempo - spiega Fiorentino Pedroli, Director Mediterranean Region Imaging Technologies di DuPont - per organizzare questo convegno, ma quel che più conta è che siamo riusciti a riunire aziende leader nei diversi settori per mostrare come si può organizzare un flusso di lavoro digitale, partendo dalla preparazione dei dati alla realizzazione di lastre flexo senza film, dalla loro verifica con prove digitali allo sviluppo delle lastre senza solventi, passando infine per il controllo elettronico dei risultati».
L'incontro, durante il quale è stato possibile verificare tutto dal vivo, si è svolto lo scorso novembre, presso la Villa Basiletti a Molinetto di Mazzano (BS).
Ma chi ha avuto questa brillante idea?
«La paternità del progetto non è attribuibile a nessuno in particolare - continua Pedroli - in quanto è accaduto tutto per caso: scambiandoci opinioni sulla situazione dei mercati e sulla percezione delle fiere e di altre manifestazioni simili abbiamo appurato che molto spesso i clienti si sentono letteralmente sommersi da informazioni che devono poi rielaborare. Da qui l'idea di un convegno che fosse in grado di fornire una panoramica allo stato dell'arte».
Ma entriamo nel “vivo” dei sistemi presentati dalle tre aziende organizzatrici dell'evento.

Prestampa produttiva
Nell'illustrare una configurazione tipica di una stazione di prestampa, Goliardo Butti e Roberto Sofia - account managers Packaging Systems di Barco Graphics - hanno sottolineato i vantaggi della flessografia digitale che, rispetto ai sistemi tradizionali, offre una maggiore precisione e ripetibilità, un avviamento e messa a registro più veloce, nonché una impostazione colore più rapida. Barco Graphics, la cui mission è quella di rendere digitale tutto il flusso delle informazioni in prestampa, è costituita dalle divisioni Packaging, Commercial printing e Industrial printing. L'unità di business per il packaging fornisce soluzioni per la progettazione e la preproduzione, con componenti modulari e aperti, che si concentrano sulla gestione del flusso di lavoro, coprendo anche aspetti di design strutturale, grafica per imballaggi, ritocco colore, ripetizioni, elaborazione RIP, stampa e incisione lastre, utilizzando le proprie unità CDI - Cyrel Digital Imager - (computer to plate flessografico). I sistemi CDI Barco incidono direttamente su lastra flessografica e sono disponibili in svariati modelli che si differenziano per formato e produttività.
Barco ha inoltre realizzato una nuova versione di PackEdge, il software di produzione stand alone in grado di offrire interessanti prestazioni per la prestampa: software di produzione accessibile; scambio dati in formato aperto; utilizzo di normali PC con WindowsNT/2000; tecnologia esclusiva Barco CertIn, certificata da Adobe, per l'importazione di formati PostScript3, PDF, Illustrator ecc.; gestione e verifica del trapping in modo automatico o manuale; Warping; compensazione digitale dello schiacciamento del punto e calibrazione automatica della fotounità grazie allo strumento IntelliCurve; elevata precisione sulle prove colore digitali e sulle fotounità PostScript su pellicola e lastra grazie alla tecnologia Barco OutRight; semplice gestione degli inchiostri speciali.
Durante la manifestazione sono stati inoltre presentati il nuovo server di gestione del flusso di lavoro Barco Backstage, in grado di assolvere in modo automatico la produzione, Barco ColorTone Sw multichannel di correzione cromatica con le sue molteplici funzioni quali ad esempio ColorSwitch, che è in grado di sostituire i colori di processo con colori speciali (si può così ridurre il numero degli inchiostri dell’impianto senza comprometterne il risultato finale).
Infine si è rimarcata l’assoluta necessità di avere un RIP in grado di fornire la garanzia qualitativa, produttiva e soprattutto assolutamente comparabile tra prova e impianto finale. Barco FlexRip è in grado di generare, come dimostrato durante le demo, il retino di stampa persino su prove colore a tono continuo come il Digital Cromalin.

Prove colore affidabili
Realizzare una prova colore digitale decisamente affidabile e misurabile è possibile, grazie a DuPont Color Proofing che, in collaborazione con System Brunner, è riuscita a realizzare prove digitali misurabili e certificabili. Le prove colore ottenute con il Digital Cromalin assicurano in stampa un risultato assolutamente coerente con la prova. È inoltre possibile riprodurre le stesse caratteristiche della densità dei pieni, dello schiacciamento del punto e dell'assorbimento dell'inchiostro che avviene sulla carta o su altri supporti di stampa.
«Sul mercato - afferma Valentino Ottolini, consulente packaging di DuPont Color Proofing - sono disponibili diversi sistemi per la produzione di prove digitali, il Digital Cromalin messo a punto da DuPont offre però diversi vantaggi nel campo della flessografia, in quanto consente di riprodurre sia i colori Pantone sia gli inchiostri Hexachrome con un'ottima precisione, nonché di presentare le prove anche su materiali speciali (supporti trasparenti o metallizzati, cartone accoppiato e persino metallo).
Ma non meno importante da sottolineare è che si ha a disposizione una prova ripetibile e perfettamente misurabile anche sulle macchine da stampa. Questo significa, tra l'altro, evitare il sorgere di possibili contestazioni con il cliente».
Con il Digital Cromalin quindi non servono più le pellicole per ottenere prove assolutamente fedeli e non si devono così sostenere i costi per lo sviluppo o le lavorazioni manuali. Inoltre è possibile gestire prove remote: i dati richiesti non soltanto possono essere trasmessi ma anche stampati da chiunque li riceva, e in modo controllato.

Lastre flexo digitali
Alla scrittura dei dati digitali segue lo sviluppo che, grazie alla nuova Cyrel Fast di DuPont, ha raggiunto nuovi standard nella produzione di lastre flessografiche.
«La nuova sviluppatrice Fast - spiega Enrico Albani, Sales manager Cyrel, DuPont Packaging Graphics - utilizza una tecnologia termografica brevettata, che non prevede l'uso di solventi, risolvendo le problematiche di smaltimento e riciclo di questi prodotti. Non utilizzando composti chimici, inoltre, non vi è necessità di asciugamento, infatti, rispetto ai sistemi tradizionali, con Fast si passa direttamente dal lavaggio al finissaggio.
Il vantaggio principale della nuova macchina rimane comunque la velocità di produzione (meno di un'ora per lastra), che consente, nel caso di rottura accidentale di una lastra, di riprendere il lavoro in tempi brevi.
Le lastre prodotte, compatibili con tutti i tipi di inchiostro utilizzati nelle moderne macchine da stampa, possono stampare su qualsiasi supporto (carta, plastica, PE ad alta e bassa densità, materiali perlacei, alluminio).
Facile da utilizzare e dall'ingombro ridotto, Fast produce lastre uniformi, con un'ottima tensione superficiale, offrendo una riproduzione del punto senza sbavature».

L'importanza del controllo
Molti sistemi utilizzati oggi per il controllo dei difetti in fase di prestampa sono ancora manuali, con tutte le conseguenze che ne derivano, che vanno dalla difficile interpretazione dei dati alla elevata percentuale di errore in cui si può incorrere.
Centurfax, società inglese che produce strumenti per la misurazione del punto e per il controllo della qualità, si è posta come obiettivo la riduzione degli scarti per limitare il costo della qualità e standardizzare il processo di produzione.
«Qualsiasi sistema di controllo della qualità - afferma Sante Conselvan di Idea & Comunicazione, società che rappresenta in Italia Centurfax - non deve essere considerato un costo bensì un investimento. Infatti, sbagliare costa caro!
Per risolvere questi problemi Centurfax ha ideato FlexoDot, un misuratore di punto portatile per film e lastre flessografiche che potrebbe essere definito anche un densitometro portatile per lastre flexo.Come il CCDot, misuratore di punto per lastre offset, FlexoDot è dotato di display grafico che visualizza immediatamente quanto letto dallo strumento (percentuale di punto, angolazione e lineatura). Inoltre può essere collegato a PC o Mac per analisi dettagliate e per la memorizzazione delle informazioni».
Centurfax, che ad oggi ha installato più di 4.000 sistemi, fornisce le proprie soluzioni ai principali produttori di attrezzature computer to film, computer to plate e computer to flexo.

Appuntamento alla seconda edizione?
Per essere agli esordi, la manifestazione è pienamente riuscita.
«Il successo di pubblico - sottolinea Fiorentino Pedroli, a nome anche degli altri organizzatori - si deve probabilmente anche al fatto che il convegno è stato concepito come alternativa alle fiere tradizionali. È stato infatti indirizzato a un preciso target di persone, con l'intento di offrire non una miriade di proposte, che gli operatori hanno difficoltà ad approcciare, bensì una serie di soluzioni mirate.
Una simile iniziativa, tra l'altro, è senza dubbio interessante dal punto di vista economico in quanto il rapporto tra la qualità di un'informazione di questo genere e il costo delle tradizionali manifestazioni fieristiche non è assolutamente paragonabile. Non escludiamo quindi la possibilità di una seconda edizione e, perché no, anche l'eventualità di coinvolgere altri partner, purché compatibili nel loro ambito con questo tipo di attività.
I nostri obiettivi erano principalmente due: dimostrare come può essere gestito in maniera completamente digitale un intero flusso di produzione, e portare questo concetto a conoscenza di un numero sempre maggiore di stampatori italiani, anche di piccole e medie dimensioni.
Il mercato della prestampa e della flexo italiana si troverà infatti a confrontarsi non solo con aziende nazionali o europee, ma dovrà essere in grado di competere anche a livello globale».


Flexography Live
Companies need solutions rather than products. This is why Barco, DuPont and Centurfax have organized the first “Flexo Live” convention, presenting its customers with a complete solution: from data processing to the design and control of digital plates.

Despite the fact that “Flexo Live” was at its first time around, the show’s success with the public was considerable. Probably because the formula and the approach were right. As Director Mediterranean Region Imaging Technologies of DuPont Fiorentino Pedroli explained "A bit of time was needed to organise this convention, but what counts the most is that we were able to bring together leading companies from various sectors in order to show how one can organise a digital workflow, starting off from digital data preparation and processing to the creation of filmless flexo plates, going from checking the same digitally to devising solventless plates, finally going on to the electronic control of results".
The meeting, where everything could be verified up and running, took place last November in Villa Basiletti, Molinetto di Mazzano (BS). But whose was the brilliant idea in the first place?
"The paternity of the project is not attributable to anyone in particular - continues Pedroli - inasmuch as it all happened by chance: exchanging opinions on the market situation and on the perception of fairs and other similar shows we found out that very often the customers feel themselves literally submerged by information that then has to be reprocessed.
From whence came the idea of a convention that was capable of offering an overview of the state of the art in the given field".
But let’s take a closer look at the systems presented by the three companies that organized the event.

Productive preprint
In illustrating a typical configuration of a preprint station - the account managers of Barco Graphics Packaging Systems Goliardo Butti and Roberto Sofia - underlined the advantages of digital flexographic printing that, compared to traditional systems, offers greater precision repeatability, a speedier start-up and registering, as well as a quicker color setting.
Barco Graphics, whose mission is that of making the entire preprint information flow digital, is made up of a Packaging, Commercial printing and Industrial printing division. The business unit for packaging provides solutions for design and preproduction, with open and modular components, that concentrate on running the workflow, also covering certain aspects of structure, graphics and packaging design, color retouching, repetition, RIP processing, print and plate engraving, using their own CDI (Cyrel Digital Imager) units (flexographic computer to plate).
Barco has also created a new PackEdge version, the stand alone software production capable of offering interesting preprint performance: accessible production software; data exchange in open format; use of normal PCs with WindowsNT/2000; exclusive Barco CertIn technology, Adobe certified, for importing PostScript3, PDF, Illustrator etc.; manual and automatic running and checking of trapping; Warping, digital compensation of dot gain and automatic calibration of the photounits thanks to the IntelliCurve tool; high precision on digital color proofs and on the Postscript photounits on film and plates thanks to the Barco OutRight; simple handling of special inks.
The show also witnessed the presentation of the new Barco Backstage workflow running server, capable of carrying out automatic production, as well as the Barco ColorTone Sw multichannel chromatic corrector with its multiple functions such as ColorSwitch, in turn capable of substituting the color processes with special colors (one can thus reduce the number of inks in the system without compromising the final results).
Finally, one remarked on the absolute need of having a RIP capable of supplying a guarantee of quality in production and aboveall offering proofs and final results that compare absolutely. As shown during the demo, Barco FlexRip is capable of generating the print screen even on continuous tone color proofs such as Digital Cromalin.

Reliable color proofs
Creating decidedly reliable and measurable digital color proofing is possible, thanks to DuPont Color Proofing that, in cooperation with System Brunner, has managed to create measurable and certifiable digital proofs.
The color proofs obtained with Digital Cromalin ensure a print result absolutely in line with the proof. As well as that the same characteristics of the density of the full areas, the dot gain and ink absorption that occurs on paper and on other print supports can be reproduced.
As Valentino Ottolini, DuPont Color Proofing packaging consultant went on to say - different systems for producing digital proofs are available, the Digital Cromalin devised by DuPont though offers a series of advantages in the flexography field, inasmuch as it enables the reproduction of both Pantone colors as well as Hexachrome inks with excellent precision, as well as also enabling proofs on special materials (transparent or metalised supports, including laminated cardboard and even metal).
But one should also appreciate that one has a perfectly repeatable proof that can also be measured on print machines.
This among other things means avoiding any possible disputes with the customer".
Thus with Digital Cromalin you no longer need films to obtain totally faithful proofs and you also avoid the costs for development and manual processing. As well as this remote proofs can be run: the data required can not only be transmitted but also printed by anybody who receives the same, and this in a registered procedure.

Digital flexo plates
The writing of the digital data is followed by the development that, thanks to DuPont’s new Cyrel Fast, has reached new standards in the production of flexographic plates.
"The new Fast developer - Enrico Albani, DuPont Packaging Graphics Cyrel sales manager states - uses a patented thermographic technology, that does not require the use of solvents, solving the problems of disposal and recycling of the said products. What is more not using chemical compounds, there is no need for drying, in fact, compared to traditional systems, with Fast you go directly from the washing to the fixing stage.
The main advantage of the new machine at any rate remains the production speed (less than an hour per plate), that in the event of accidental breakage of the plate allows a speedy return to work.
The plates produced, compatible with all types of inking used in the modern print machines, can be printed on any support (paper, plastic, low and high density PE, pearlescent materials, aluminium).
Easy to use and with reduced size, Fast produces uniform plates with excellent surface tension, offering a smudge-free dot reproduction".

The importance of controls
Many systems used today for checking flaws in the preprint stage are still manual, with all the consequences that derive from the same, that go from the difficulty in interpreting data to the high percentage of error that can occur. Centurfax, the British company that produces instrumentation for dot measuring and for quality control, has set itself the objective of reducing waste in order to limit the cost of quality and to standardise the production process.
As Sante Conselvan of Idea & Comunicazione, company that represents Centurfax in Italy, underlines: "Any quality control system should not be considered as a cost but as an investment. In actual fact, making mistakes can be very costly!
To solve this problem Centurfax has created FlexoDot, a portable dot measurer for film and flexographic plates that could be also defined as a portable densitometer for flexo plates. Like CCDot, the offset plate dot measurer, FlexoDot is fitted with a graphic display that shows what the instrument is scanning (dot percentage, angle and alignment).
As well as that it can be connected up to a PC or Mac for detailed analysis and memorizing information".
Centurfax, that to date has installed more than 4,000 systems, supplies its solutions to the main producers of computer to film, computer to plate and computer to flexo equipment.

Scheduled to meet the second time around?
Considering it is in its infancy, the show was an all-round success.
As Fiorentino Pedroli, also speaking for the other organizers, wished to underline "its success also probably due to the fact that the show has been conceived as an alternative to traditional fairs. It in fact targeted a precise set of persons, the intention not being that of offering a whole host of proposals, that the operators would have difficulty in approaching, but rather a limited series of targeted solutions. Among other things a similar undertaking is without a doubt interesting from an economic point of view inasmuch as the relations between quality information of this type and the cost of traditional trade shows does not bear comparison. Hence we won’t rule out the possibility of a second edition and why not, also the possibility of involving other partners, provided they are compatible in their fields with this type of activity.
We had two main objectives: demonstrate how an entire production flow can be digitalised, and let an ever greater number of Italian printers, even small-to-medium scale, know about concept.
Not only does the Italian preprint and flexo market have to face up to national or European companies, but it also has to be able to compete worldwide".