November - December 2000
Scatole a sorpresa (e affini)
Boxes (and more) with a surprise inside

Domande per i designer
Questions to be posed to the designers

Modifiche genetiche
Genetic modifications

Gli integratori alimentari
Dietary supplements

Salumi italiani
Italian cold cut meats

Single, single, single
Singles, singles, singles

M&D News
Plastica: il bilancio dei converter
Plastic: the converter balance sheet

Rapido e virtuale
Fast and virtual

Monitoraggio congiunturale:
bene per l’imballaggio

Survey of the economic trends: Good for packaging

F&F News
4 buone ra(e)gioni per competere
4 good reasons (regions)for competing

Fare, promuovere, comunicare
Produce, promote, communicate

Innovare per passione
Renewal with verve

I&M News

Diritto industriale all’Università
del packaging di Parma

Industrial law at the University
of Packaging of Parma


Informatore legislativo
Laws and Decrees


Lettere al direttore
Letters to the editor

E&L News
Dedicato ai trasformatori
(e agli end user)

Dedicated to converters (and end users)

Meglio di una rotocalco
Better than a rotogravure printing press

Immagini olfattive
Olfactory images

Nuova resina per “vecchi” film
New resin for “old” films

Fresco, innanzi tutto
Aboveall fresh

La radiofrequenza? Un’impresa!
Radiofrequency? An enterprise!

AAA novità annunciasi
AAA new features on the way

Verifiche sul campo
Hands on checking

Sistemi di ispezione per contenitori vuoti
Inspection systems for empty containers

M&M News
. Le notizie .

Quarto incontro con il riciclo

Fourth recycling encounter

Vision 2000: disponibili le versioni FDIS
Vision 2000: FDIS versions available

Il riciclo dei manufatti di plastica
Plastics product recycling

Obiettivo: zero
Objective: zero

L’imballaggio cellulosico e la Prevenzione
Cellulosic packaging and Prevention

Brevetti e Marchi
Patents and trademarks


Rassegna stampa
Press review
News from Il Sole-24 Ore

Etichette 1 - È in vigore per le carni bovine e macinate l’obbligo di etichetta riportante il luogo di macellazione (per il macinato anche quello di preparazione), sezionamento e codice di tracciabilità. Per leggere il percorso completo dalla stalla alla tavola dovremo invece aspettare il 2002.
Labels 1 - At present, beef and minced meats must carry a label stating the place where the animal was butchered (minced meets must also state where the meat was prepared), sectioned and a tracing code. We will have to wait until 2002 before we are able to read where the entire process (from the farm to the table) took place. (1/9/00)

Dazi - Nuovi superdazi di ritorsione USA, fra il 100 e il 200% del prezzo al dettaglio, andranno a gravare su prosciutto, pecorino, acqua minerale, biscotti, conserve vegetali e altri prodotti importati dall’Europa.
Duties - New retaliatory super duties form the USA, from 100 to 200% of the retail price, will be put on ham, pecorino (sheep’s cheese), mineral water, biscuits, vegetable conserves and other products imported from Europe. (7/9/00)

Incentivi - La Finanziaria 2001 conterrà un piano di sviluppo dell’e-commerce in cui avrà un ruolo entrale l’incentivazione di piattaforme logistiche integrate.
Incentives - The Italian 2001 Financial Act will contain a development programme for e-commerce, with incentives for integrated logistics platforms playing a central role. (12/9/00)

Etichette 2 - Il testo che prevede l’indicazione di provenienza sull’etichetta degli alimenti di origine animale, licenziato lo scorso giugno dal Senato, è stato approvato anche dall’apposita commissione della Camera.
Labels 2 - The text that provides for the indication of place of origin on the label for animal product foods, approved by the Senate last June, was also approved by the special-purpose Chamber commission. (13/9/00)

Certificazione - Il 1999 è stato l’anno d’oro delle certificazioni, sia ISO 9000 che ISO 14000. A dicembre queste ultime sono cresciute del 78,85%. L’Europa è l’area più attiva.
Certification - Last year was the golden year of certification, for both ISO 9000 and ISO 14000. These two certificates grew by 78.85%, with Europe being the most active area. (15/9/00)


In breve

Sono entrate in vigore le norme comunitarie relative alla produzione biologica di alimenti di origine animale (uova, carni, latte, formaggi e miele). Già pronto il decreto attuativo nazionale.
The Community regulations governing organic production of animal product foods (eggs, meats, milk, cheese and honey) have been implemented. The Italian national decree for implementation has already been prepared.
News

Quarto incontro con il riciclo
Rimini Fiera, in partnership con Unitel e Maggioli editore, organizza dall’8 all’11 novembre la quarta edizione di Ricicla, fiera del recupero e riciclo di materie ed energia, unica manifestazione incentrata sull’intero ciclo della trasformazione dei rifiuti. Un ampio settore verrà riservato agli aspetti quotidiani della grande raccolta e, in particolare, alla separazione. Attenzione particolare verrà data ai rifiuti speciali e pericolosi e, al contempo, verrà potenziata l’area destinata al riutilizzo industriale della materia, fino ad arrivare al prodotto finito. Previste inoltre, in collaborazione con Conai e Siss, alcune iniziative specifiche focalizzate su “Sistema di gestione degli imballaggi: risultati raggiunti, prospettive future”, “Il riciclo dei materiali”e “Il trasporto degli imballaggi e recupero”. A Ricicla 2000 non mancheranno i momenti di approfondimento su normativa internazionale e novità strategiche per il prossimo futuro.

Fourth recycling encounter
Rimini Fiera, in partnership with Unitel and Maggioli publishing, is organising the fourth edition of its Ricicla, fair for material energy recovery and recycling, the only show that covers the entire waste conversion cycle. A sizeable sector will be reserved for the daily aspects of broadscale collection particularly covering waste separation. Attention will be paid to special and dangerous waste while the area destined for the industrial reuse of materials, going right up to the finished product has been expanded.
Also on the cards cooperation with Conai and Siss in some specific undertakings focusing on “Systems for handling packaging: results attained, future prospects”, “Recycling materials” and “Packaging transport and recovery”. Ricicla 2000 will also host encounters on international standards and strategic new features affecting the coming future.


Vision 2000: disponibili le versioni FDIS
Il 14 settembre scorso sono state pubblicate le versioni FDIS (Final Draft International Standards) delle norme ISO 9000, 9001 e 9004.
I tre documenti pubblicati dall’ISO nella loro versione originale, hanno i seguenti titoli e prezzi: ISO/FDIS 9000 “Quality Management Systems - Fundamentals and Vocabulary” (lire 76.000 + IVA); ISO/FDIS 9001 “Quality Management Systems - Requirements” (lire 62.000 + IVA); ISO/FDIS 9004 “Quality Management Systems - Guidelines for Performance Improvements” (lire 106.000 + IVA).
L’UNI ha messo in vendita anche la versione italiana del progetto ISO/FDIS 9001 a lire 70.000 + IVA. Per l’acquisto del pacchetto completo dei tre FDIS, comprendente esclusivamente l’ISO/FDIS 9001 in lingua italiana e gli ISO/FDIS 9000 e 9004 in lingua inglese, è previsto uno sconto del 25% sul totale. Per informazioni:
[email protected].

Vision 2000: FDIS versions available
The Final Draft International Standards of the ISO 9000, 9001 and 9004 standards were published on 14 September last.
The three ISO-published documents are: ISO/FDIS 9000 “Quality Management Systems – Fundamentals and Vocabulary” (76,000 lire + VAT); ISO/FDIS 9001 “Quality Management Systems – Requirements (62,000 lire +VAT); ISO/FDIS 9004 “Quality Management Systems – Guidelines for Performance Improvements” (106,000 lire + VAT).
UNI has is also selling the Italian-language version of the ISO/FDIS 9001 at 70,000 lire + VAT. A discount of 25% is available for the complete packet of the three FDIS, with the ISO/FDIS 9001 in Italian and the ISO/FDIS 9000 and 9004 in English. For further information: [email protected].


Il riciclo dei manufatti di plastica
Questo nuovo studio condotto dalla Rapra Technology aggiorna sui consumi di materiali plastici in Europa, sulla quantità di rifiuti prodotti, sulla legislazione recente e sui vari metodi di trattamento dei rifiuti di plastica.
Lo studio è stato concepito per aggiornare le aziende sui recenti sviluppi in materia di riciclo della plastica, e per aiutarle a valutare l’impatto dei vari aspetti del riciclo sulla propria operatività. In sommario, anche capitoli dedicati ai metodi alternativi della gestione dei rifiuti di plastica, all’industria dei riciclo della plastica in Europa e ai settori di utilizzo del materiale riciclato.

Plastics product recycling
This new report by Rapra Technology covers the consumption of plastics in Europe, how much waste plastic is produced, a summary of recent legislation and the various methods of dealing with plastic wastes.
It is designed to help companies assess the impact of recent developments in plastics recycling on their own operations and will also be of use to companies that are considering plastics recycling. Contents include: Alternative Methods of Plastic Waste Management; The Plastics Recycling Industry in Europe; The End-Use Sectors.


Obiettivo: zero
“Imballaggio contaminazioni zero‰” è stata la provocatoria e quasi esplosiva intestazione del workshop organizzato dall’Istituto Italiano Imballaggio il 25 settembre scorso; e il sempre troppo breve pomeriggio un po’ esplosivo lo è stato. È bastato riunire in una sala un gruppo di preparatissimi relatori, una folta rappresentanza dei più quotati gruppi alimentari operanti sul nostro mercato, nonché molti dei loro altrettanto validi fornitori, per dar vita a un dibattito schietto e ricco di spunti di riflessione.
Punto di partenza: l’HACCP, cogente e ormai collaudato per l’industria alimentare, ma non cogente, e talvolta anzi subìto, dai produttori d’imballaggi, che sentono sempre con maggior frequenza formulare dai propri clienti onerose richieste, tendenti al raggiungimento della “contaminazione zero‰”. Si è pertanto discusso a lungo sul reale significato della parola “zero‰”.
Dato per acquisito che lo zero assoluto, in natura, non esiste, tanto meno può essere preteso in relazione alla qualità di un processo industriale. Sarà probabilmente sempre più avvicinabile, ma mai con certezza raggiungibile.
Si può cercare di tendere a zero, favoriti, oggi più che mai, dal progressivo miglioramento delle tecnologie produttive e dal parallelo affinarsi degli strumenti e dei metodi di controllo.
Del resto, e non a caso è consuetudine esprimere gli esiti delle analisi con un numero o mediante la formula “inferiore al limite di determinazione zero‰” omettendo volutamente la parola “zero‰”. Sono poi stati riportati significativi casi aziendali che hanno dimostrato come ben ponderate attività di monitoraggio e di prevenzione di possibili contaminazioni garantiscano risultati qualitativi che superano le più rosee previsioni.
Interessantissimo il nuovo approccio al problema da parte dei produttori di carta e cartone destinati al contatto con gli alimenti.
La legislazione vigente in materia (89/109/EEC) contiene requisiti generali che responsabilizzano i produttori e prevede tra l’altro che i materiali idonei al contatto con gli alimenti siano prodotti secondo buona pratica industriale.
Proprio partendo da questo presupposto i produttori di carta e cartone associati al Cepi hanno elaborato, e di recente presentato al Consiglio d’Europa, una proposta contenente le linee guida per la formulazione delle GMP del settore, regole a loro volta fondate su un processo d’analisi dei rischi.
Tale documento dovrebbe poi diventare parte integrante di una mozione più ampia comprendente, tra l’altro, un elenco di possibili contaminanti con relativa indicazione dei metodi analitici per rilevazione, e una parte specificatamente riguardante la carta di recupero. (MZN).

Objective: zero
“Zero‰ packaging contamination” was the provocative and almost explosive title of the workshop organized by the Istituto Italiano Imballaggio on the 25 of September last; and truth to say what proved to be an overshort afternoon indeed had something of the explosive it.
It was enough to mix a group of well prepared speakers, a strong representation of the top food groups working on our market along with as many of their equally valid suppliers to stoke up an open debate that provided a lot of food for thought.
Starting point: HACCP, by now deemed tried and tested by the food industry, however not so much bye the packaging producers, under growing pressure as they are from their customers who are pressing for “zero‰ contamination”.
Hence the real meaning of the word “zero‰” turned out to be one of the keypoints on the agenda.
Given that an absolute zero in nature does not exist, it would indeed be unreasonable to expect it in the quality of an industrial process. Certainly one will be able to get closer to it, but as a value it is ultimately unattainable.
Yet one inevitably tends towards zero, favoured today as never before by the progressive improvements in production technology and the parallel enhancement of the control equipment and methods.
Not by chance the results of the analysis are generally shown with a number or formulation registered as “below the limit of determination zero‰” consciously omitting the word “zero‰”.
Important company cases have been cited demonstrating how well pondered actives of monitoring and prevention of the possibility of contamination have guaranteed hitherto unexpected qualitative results. Highly interesting the new approach to the problem offered by the paper and cardboard producers for their products destined for contact with foodstuffs
The legislation governing the subject (89/109/EEC) contains general requisites that responsibilizes the producers and that among other things lays down that materials suited for contact with foodstuffs are produced following set industrial practises.
Starting from this very condition the paper and cardboard producers that come under Cepi have devised a proposal, recently presented at the Council of Europe, containing the guidelines for the formulation of the GMP of the sector, rules in turn founded on a process of risk analysis.
This document should then become part of a broader motion including among other things a list of possible contaminations with relative indication of the analytical methods for reading the same, and a part specifically concerning paper for recovery. (MZN).


L’imballaggio cellulosico e la Prevenzione
Per documentare il proprio punto di vista sul tema della prevenzione dei rifiuti di imballaggio, produttori e converter europei di carta e cartone hanno realizzato insieme un dossier intitolato “The Importance of Paper and Board Packaging” che evidenzia una contraddizione fra i due obiettivi della prevenzione e dell’innalzamento dei livelli di riciclo. Secondo gli autori del rapporto, definito un certo livello di prestazioni del packaging, a un maggior utilizzo di carta riciclata generalmente corrisponde un peso maggiore nell’imballaggio. L’industria suggerisce un approccio olistico alla gestione dei rifiuti, nell’ambito di una politica integrata che bilanci gli elementi economici e quelli ambientali della prevenzione, e che tenga conto sia dei vari strumenti (riduzione, raccolta e riciclo) sia delle richieste del mercato.

Cellulosic packaging and Prevention
European paper producers and converters have together produced a report “The Importance of Paper and Board Packaging”, which deals with the complex issue of Prevention of packaging from the perspective of the paper and board packaging industry.
The Packaging Directive puts Prevention at the top of the hierarchy of waste management options, but in the context of the paper and board industry, a contradiction exists between the two objectives of Prevention and achieving higher recycling targets. The report explains that this is because, at a given packaging performance level, higher recovered paper utilisation in a paper substrate is generally equal to a greater weight of packaging. The industry recommends that a holistic approach to waste management in an integrated waste policy would balance the environmental and economic elements of the issue of Prevention within a wider context, which would include minimisation, recovery and recycling and the demands of the market.


Brevetti e Marchi
Ottenere un brevetto o la registrazione di un marchio d’impresa a livello nazionale, comunitario o internazionale comporta il rispetto di una procedura che non tutti conoscono: la materia è infatti complessa e le norme emanate dal 1939 a oggi sono moltissime. Inoltre, per tutelare i propri diritti, non basta solo registrare un brevetto o un marchio, ma occorre anche difendere le idee brevettate contro le continue violazioni, in materia di contraffazioni di prodotti o l’uso illegittimo di marchi d’impresa, grazie alla conoscenza delle norme giuridiche specifiche. Sulla base di questi due aspetti fondamentali, Alfredo De Guglielmo, autore del libro “Brevetti e Marchi” pubblicato da T. De Guglielmo editore, ha analizzato la problematica dei brevetti e marchi su tre fronti: nazionale, europeo ed internazionale. L’autore ha affrontato gli argomenti dapprima con un’accurata ricerca di tutte le leggi sui brevetti e marchi emanate dal 1939 a oggi, aggiornando così i testi legislativi alla luce anche delle diverse Direttive CE, esponendo poi l’analisi dei fatti più ricorrenti in 21 capitoli, puntando alla chiarezza e pensando alla massima praticità di utilizzo. L’opera segue due linee guida fondamentali, quella dei brevetti e quella dei marchi d’impresa appunto, per analizzare poi i diritti e le procedure pratiche necessarie a compilare e presentare le domande di brevetto, sia per le invenzioni industriali che per i modelli d’utilità e modelli ornamentali, nonché dei marchi d’impresa. Il tutto a livello nazionale, comunitario ed internazionale. Nel testo compare anche una ricca modulistica per la compilazione pratica delle domande e un’ampia appendice normativa delle principali leggi nazionali e comunitarie, nonché una raccolta delle recenti sentenze emanate dalla Suprema Corte di Cassazione.

Patents and trademarks
Obtaining a patent or the registration of a trademark at national, community or international level entails respecting a procedure that not everyone knows: the subject is in fact complex and the standards that have been issued since 1939 to date are countless. Furthermore, in order to protect ones own rights, it is not only enough to register a patent or a brand, but one has to defend the patent against constant violation in the form of counterfeit products or illegitimate usage of a trademark, this thanks to the knowledge of specific juridical standards. On the basis of these two fundamental aspects, Alfredo De Guglielmo, author of the book “Brevetti e Marchi” published by the T. De Guglielmo publishing house, has analysed the problems of patents and brands on three fronts: Italian, European and International. The author has tackled the subject first and foremost with a detailed study on all the laws covering patents and trademarks issued from 1939 to this day, in this way updating the legislative wording also in the light of the different EC Directives, showing the analysis of the most current facts in 21 chapters, in a clear, non-nonsense style offering maximum practicality of use. The work follows two fundamental guidelines, that is that of the patent and that of the company trademark, to then go on to analyse the rights and the practical procedures that are needed to compile and present a request for patent, both industrial inventions and for utility and ornamental models, as well as for a trademark. All this at Italian, EC and international level.
The work also includes an ample collection of forms for the practical filing of the request and a broad appendix on standards in the main Italian and community laws, as well as a collection of recent sentences issued by the Supreme Court of Cassation.