Monitoraggio congiunturale sul settore del packaging in Italia con dati aggiornati a ottobre 2000. Per le quotazioni delle principali materie prime lIstituto Italiano Imballaggio prende a riferimento i valori riportati sul Listino Prezzi allIngrosso pubblicato mensilmente dalla Camera di Commercio di Milano.
Bene per limballaggio
Leconomia italiana, nel corso del 2000, continua a presentare trend migliori rispetto a quelli del 1999.
I mesi estivi hanno confermato la tendenza positiva anche se, nel panorama attuale, pesano il forte deprezzamento dellEuro e il notevole aumento del prezzo del petrolio greggio.
La discesa della moneta unica, se da un lato rende i prodotti italiani estremamente competitivi sui mercati internazionali, rischia per contro di innescare una tensione inflazionistica causata dallaumento dei prezzi di molte delle materie prime di importazione utilizzate dallindustria manifatturiera. Il caro petrolio infine sta facendo lievitare i costi di approvvigionamento dellenergia. Un aumento dellinflazione potrebbe portare la Banca Centrale Europea a innalzare ulteriormente il costo del denaro con conseguente possibile rallentamento del processo di crescita delleconomia italiana.
Il vantaggio per le imprese italiane, dato da un cambio valutario che favorisce le esportazioni, se dovesse persistere la situazione attuale, in molti casi si potrebbe annullare.
Le previsioni di crescita del PIL restano pertanto ancora orientate verso uno sviluppo che si dovrebbe attestare intorno al 2,8-3%.
Il consuntivo riporta i dati a fine settembre 2000 e le previsioni per lintero anno (tabella 1)
Analisi della produzione
Il settore dellimballaggio, considerando la sua elevata correlazione con landamento del PIL, dovrebbe concludere lanno con uno sviluppo globale intorno al 3%.
Lesame della serie storica dellindice di produzione di imballaggi e del PIL ha infatti evidenziato che il settore dellimballaggio si evolve con un tasso di crescita annuo mediamente superiore dello 0,3-0,7% rispetto a quello del PIL
in relazione alle diverse filiere dellimballaggio, durante il periodo estivo, non sono emersi elementi tali da indurci ad apportare modifiche alle precedenti previsioni. Lunica eccezione è rappresentata dallarea degli imballaggi di acciaio. A differenza di quanto si era ipotizzato a inizio anno, ora si ritiene che non vi sarà una crescita, ma verranno confermati i risultati del 1999.
I maggiori tassi di crescita previsti continuano a interessare gli imballaggi di plastica e quelli cellulosici, con particolare riferimento al cartone ondulato.
Quotazioni delle materie prime
Si riportano il consuntivo a fine settembre 2000 e le tendenze per il 4° trimestre (tabella 2).
Dopo otto mesi di continui rialzi sembra che, nel mese di settembre, i prezzi della maggior parte delle materie prime per imballaggio abbiano rallentato o esaurito la loro corsa.
I laminati di alluminio hanno segnato un lieve aumento delle quotazioni e, in prospettiva, si prevede una prosecuzione di questo trend.
Il rialzo delle quotazioni è motivato dallaumento dei costi di produzione delle fonderie e da una diminuzione transitoria dellofferta mondiale a seguito della chiusura di alcune linee di produzione negli Usa, in Messico e Turchia.
I laminati di acciaio, dopo gli aumenti avvenuti in primavera, presentano quotazioni stabili. Ci sono però notizie di possibili ritocchi dei prezzi verso fine anno, il cui impatto reale sul mercato interesserà probabilmente i primi mesi del 2001.
Lassestamento delle quotazioni internazionali della cellulosa, sui già elevati livelli raggiunti, e la diminuzione dei prezzi delle carte da macero hanno favorito larresto dei prezzi delle materie prime destinate alla fabbricazione del cartone ondulato.
Per quanto riguarda il cartoncino teso sono invece proseguiti i ritocchi al rialzo del listino, anche se in misura minore rispetto ai mesi scorsi.
Per entrambi i materiali non si possono escludere ulteriori lievi aumenti di prezzo a seguito di una probabile ripresa dellincremento delle quotazioni internazionali della cellulosa.
La quotazione delle materie plastiche ha presentato, nel corso del 3° trimestre, un trend decisamente rivolto al ribasso, cui fa eccezione solamente il Nylon.
Pur in presenza delle tensioni sul prezzo del petrolio, lofferta ha ceduto alle pressioni dei trasformatori che hanno fatto blocco contro una situazione ormai difficilmente sostenibile, visto il livello decisamente elevato raggiunto dalle quotazioni dei diversi polimeri.
Le previsioni per il terzo trimestre sono orientate a un assestamento delle attuali quotazioni.
Lunico polimero che potrebbe essere interessato da possibili aumenti di prezzo è il PET, la cui quotazione potrebbe risentire dei dazi doganali che lEuropa Unita ha imposto sul prodotto proveniente dal alcuni paesi dellAsia.
Per quanto riguarda il prezzo delle materie prime destinate alla produzione degli imballaggi in vetro e degli imballaggi in legno, continuano a non rilevarsi tendenze al rialzo.
È però necessario evidenziare che anche per questi settori sussistono tensioni su alcune componenti di costo come lenergia elettrica che incide fortemente sul costo di produzione del vetro.
Attività produttiva dei principali end user di imballaggi
Situazione a fine settembre 2000 (tabella 3)
LIstituto Italiano Imballaggio effettua periodicamente unanalisi inerente landamento dellattività produttiva di 39 importanti settori utilizzatori di imballaggi: 19 dellarea food, 6 dellarea bevande e 14 dellarea non food.
Nel complesso i settori seguiti rappresentano oltre il 50% dellutilizzo di imballaggi.
Lindustria manifatturiera italiana anche nel corso del 3° trimestre ha continuato ad essere interessata da un favorevole trend evolutivo.
La situazione dei 39 settori monitorati rimane sostanzialmente attestata sui buoni livelli emersi dalla precedente analisi del mercato. Lunico settore che ha disatteso le previsioni è quello dei derivati del pomodoro che a causa di una cattiva annata agricola, chiuderà lanno con una flessione del 10% rispetto al 1999, a fronte di una precedente previsione di stabilità.
Il numero di settori che prevede di chiudere lanno con una crescita della loro attività rimane elevato (32 aree di mercato).
Si prevedono cali di attività in due settori, mentre per gli altri 5 settori si ipotizza un assestamento sui livelli di attività del 1999.
Survey of the economic trends in the Italian packaging industry, with updates as at October 2000. Istituto Italiano Imballaggio uses the values in the monthly Wholesale Price List published by the Milan Chamber of Commerce to calculate its quotation trends for the main raw materials.
Good for packaging
Throughout 2000 the Italian economy has continued to show better trends than those of 1999.
The summer months confirmed the positive trend, notwithstanding heavy depreciation of the Euro and the hike in crude oil prices that are influencing the present climate.
Although, on one hand, the fall in the single currency makes Italian products extremely competitive on international markets, on the other hand it could set off an inflation problem owing to the rise in price of many imported raw materials used by the manufacturing industry. Expensive petrol is actually causing energy supply prices to soar. A rise in inflation could lead to the Central European Bank further raising the lending rates with a possible consequent slowdown in the growth process for the Italian economy.
Given a currency exchange that encourages exports, if the present situation continues, the advantage for Italian firms may well be cancelled out.
Nonetheless, predictions for GDP growth still point towards development that should result at about 2.83%.
The survey gives the figures at the end of September 2000 and the forecast for the entire year (table 1).
Production analysis
The packaging sector, considering its high correlation with GDP trends, should end the year with an overall growth of approx. 3%.
Examination of the past production indexes of packaging and GDP has shown that the packaging sector develops at an annual growth rate that is on average 0.3-0.7% higher than that of GDP.
With regards to the different divisions in the packaging sector, the summer period revealed no need for revision of previous forecasts, with the only exception being aluminium packaging. Contrary to predictions made at the start of the year, it is now thought that this sector will not grow and there will be a repeat of 1999 results.
Plastic and cellulose (corrugated board in particular) packaging are still the highest growers.
Raw materials price quotations
The survey provides data as of the end of September and trends for the 4th quarter are reported (table 2).
Following eight months of continual rises, during the month of September it seems that the majority of raw material prices have slowed down or run their course.
Aluminium laminates have risen slightly, and are expected to continue to do so.
The rise in prices is due to the rise in foundry production costs and a transitory lowering in world supply after some lines were closed down in the USA, Mexico, and Turkey.
After the price rise in spring of this year, aluminium laminate prices are now stable.
There is, however, news of possible price changes to come into effect towards the end of the year, the impact of which will probably be felt in the first months of 2001.
The settling of international prices for cellulose, already at high levels, and the reduction in price of pulp have been influential in stabilising prices of raw materials for use in corrugate board production.
As for stiff board, adjustments were made to the price rise, although this was less than that of the previous months.
It is not possible to exclude further, slight rises in price following a probable upturn in the rise of international cellulose prices.
Prices for plastic materials showed a trend that is decidedly on the decline during the third quarter; the only exception being Nylon.
Despite the petrol price tensions, supply gave into the pressure form transformers that blocked a situation that is by now difficult to bear, given the decidedly high prices reached by various polymers.
The outlook for the third quarter veer towards a stabilisation of present prices.
The only polymer that could be involved in possible prices rises is PET. The quotation of this polymer could be hit by customs levies that the European Union has imposed on this product form some Asian countries.
There is a continuation in the stable trend in the price of raw materials for use in the production of glass and wood packaging. However, it is important to highlight that strains continue to subsist on some cost elements, such as electric energy, which heavily influences the production cost of glass.
Production activity of the main packaging end users
Situation at the end of September 2000 (table 3)
The Italian Packaging Institute conducts regular analysis on the production activity progress of 39 important packaging-user sectors: 19 in the food, 6 in the drinks and 14 in the non-food sector. These sectors account for over 50% of overall packaging usage.
The Italian manufacturing industry continued to grow during the 3rd quarter as well.
The condition of the 39 sectors monitored remains substantially on the same good levels that emerged from the previous market analysis. The tomato derivative sector was the only one which did not live up to these levels, owing to a bad year in agriculture, and will end the year with a drop of 10% over 1999 figures, contrary to the previous forecast of stability. A large number of sectors (32 market areas) expect to see growth rates up at the end of the year.
Declines are predicted for 2 sectors, while the other 5 sectors are expected to end the year with the same rates of 1999.