November - December 2000
Scatole a sorpresa (e affini)
Boxes (and more) with a surprise inside

Domande per i designer
Questions to be posed to the designers

Modifiche genetiche
Genetic modifications

Gli integratori alimentari
Dietary supplements

Salumi italiani
Italian cold cut meats

Single, single, single
Singles, singles, singles

M&D News
Plastica: il bilancio dei converter
Plastic: the converter balance sheet

Rapido e virtuale
Fast and virtual

Monitoraggio congiunturale:
bene per l’imballaggio

Survey of the economic trends: Good for packaging

F&F News
4 buone ra(e)gioni per competere
4 good reasons (regions)for competing

Fare, promuovere, comunicare
Produce, promote, communicate

Innovare per passione
Renewal with verve

I&M News

Diritto industriale all’Università
del packaging di Parma
Industrial law at the University
of Packaging of Parma

Informatore legislativo
Laws and Decrees


Lettere al direttore
Letters to the editor

E&L News
Dedicato ai trasformatori
(e agli end user)

Dedicated to converters (and end users)

Meglio di una rotocalco
Better than a rotogravure printing press

Immagini olfattive
Olfactory images

Nuova resina per “vecchi” film
New resin for “old” films

Fresco, innanzi tutto
Aboveall fresh

La radiofrequenza? Un’impresa!
Radiofrequency? An enterprise!

AAA novità annunciasi
AAA new features on the way

Verifiche sul campo
Hands on checking

Sistemi di ispezione per contenitori vuoti
Inspection systems for empty containers

M&M News

L’unico corso universitario in Italia dedicato al mondo
dell’imballaggio si arricchisce di nuovi contenuti.
Francesco Legrenzi
Dal 1998 è stato istituito il Corso di Diploma in chimica, orientamento tecnologia dell’imballaggio e del confezionamento, presso l’Università degli studi di Parma, facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali. Il diploma diventerà nel 2001 una “laurea breve”, della durata di tre anni. Si tratta dell’unico corso universitario in Italia dedicato al mondo dell’imballaggio. All’estero già da tempo esistono corsi universitari di specializzazione sul packaging ed in particolare in Germania e negli USA. Lo scopo del corso universitario di Parma è quello di formare figure professionali con competenze avanzate sulle tecnologie del packaging. I diplomati devono raggiungere i seguenti obiettivi didattici:
• progettare e sviluppare nuovi imballaggi, e migliorare quelli esistenti, basandosi su criteri di costo, di marketing, di produzione, di fornitura, di protezione e conservazione del prodotto imballato e di facilità d’uso per il consumatore, tenendo conto delle disposizioni legislative;
• progettare nuove tecniche di confezionamento e perfezionare quelle esistenti;
• collaborare con le funzioni ricerca e sviluppo, marketing, produzione, acquisiti e qualità, fornendo indicazioni;
• preparare le specifiche tecniche per i materiali, gli imballaggi, le macchine e linee di confezionamento;
• organizzare i test di laboratorio per assicurare la compatibilità fra prodotto e imballaggio;
• analizzare gli imballaggi già esistenti e compararli con quelli di altri settori, al fine di proporre miglioramenti e innovazione;
• seguire l’evoluzione delle tecnologie nel mondo dell’imballaggio: materiali, macchine, metodi e processi.

Orientamento del corso
Il corso universitario è articolato su un piano di studi orientato alle materie scientifiche, ove spiccano in maniera particolare diversi esami di chimica, fisica e matematica.
Nel contesto formativo, dichiaratamente tecnico-scientifico, l’Università ha ritenuto importante innestare nel piano di studi (e in particolare per il terzo anno) un esame di Economia e organizzazione aziendale e diritto industriale. Si tratta dell’unico esame sprovvisto di valenze tecniche scientifiche, ma improntato su un programma giuridico economico. L’esame economico giuridico compare nel piano di studi come obbligatorio per una serie di motivi, tra i quali il più ovvio ed immediato, è rappresentato dal fatto che chi ottiene questo diploma deve possedere anche competenze di “cultura manageriale”, come base propedeutica a incarichi anche di carattere amministrativo e gestionale dell’impresa, e deve infine conoscere le principali problematiche giuridiche legate all’imballaggio e agli utilizzatori degli imballaggi. In questo breve articolo mi soffermerò su “diritto industriale” (per cui ho ricevuto l’incarico di docenza). Per quanto riguarda “Economia e organizzazione aziendale” (il corso è curato dal professor Gino Ferretti, NdA) che fa parte dello stesso esame, mi limiterò ad alcuni cenni.

Economia e organizzazione aziendale
Questo primo modulo serve ad approcciare le dimensioni economiche e organizzative dell’impresa (struttura societaria, forme di mercato, obiettivi e posizionamento strategico; il cambiamento e l’innovazione). Seguono i temi della contabilità dell’impresa e della contabilità esterna (il bilancio di esercizio; lo stato patrimoniale e conto economico; indici di bilancio) e della contabilità interna (nozione di costo; classificazioni di costo; la contabilità a costi standard; il processo di budgeting).
Ma verranno anche presi in esame le decisioni d’impresa e le decisioni di investimento (i metodi di valutazione DCF e non DCF; le decisioni cogenti; l’analisi di break even, le scelte di mix e di make or buy).
Gli studenti affronteranno non solo l’organizzazione del lavoro e la progettazione organizzativa (mansioni individuali, raggruppamento delle mansioni, collegamenti laterali, decentramento), ma approfondiranno la divisione del lavoro e il coordinamento, i processi decisionali nella progettazione organizzativa, nonché le configurazioni tipiche delle organizzazioni.
Un programma, dunque, che consente allo studente di saggiare più da vicino le logiche economiche e commerciali che regolano le imprese e il mondo del lavoro.

Diritto industriale
Il secondo modulo è stato strutturato in base alle esperienze personali maturate da chi scrive, alla luce delle principali richieste di assistenza giuridica avanzate dai produttori di imballaggi e dagli utilizzatori.
Il programma del corso ha seguito quindi un percorso particolare, in alcun modo avvicinabile a ciò, che più classicamente viene inteso, nella facoltà di giurisprudenza per diritto industriale, ad esempio: privative industriali, concorrenza sleale, segreti industriali, storno dei dipendenti, ecc.
Partendo dal presupposto che è impossibile in sole trenta ore di lezione trattare un programma completo ed esaustivo di diritto industriale, con l’approfondimento di alcuni istituti fondamentali del diritto, il programma si muove subito su un piano pratico. Affrontare subito le materie di legge afferenti l’imballaggio, fornendo al contempo alcuni concetti generali del diritto utili soprattutto a sapersi muovere correttamente nei campi “giuridichesi”.
Il programma del modulo verterà su:
• principali disposizioni comunitarie e nazionali in tema di legislazione industriale;
• comparazioni con alcuni regimi legislativi comunitari;
• imballaggio primario, secondario, terziario - diversi momenti di approccio legislativo;
• imballaggio e prodotto contenuto;
• principali settori (alimentare, cosmesi, prodotti per la casa, farmaceutici, chimici, preparati e sostanze pericolose, beni durevoli);
• disciplina sull’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti;
• disciplina metrologica;
• norme di sicurezza (imballaggio, imballaggio + prodotto);
• responsabilità da prodotto (imballaggio, imballaggio + prodotto. Dichiarazioni di conformità);
• disciplina igienico sanitaria - idoneità dei materiali di imballaggio al contatto diretto con gli alimenti, sistemi di autocontrollo igienico sanitario - HACCP;
• norme ambientali (regole comunitarie e recepimenti nazionali - il sistema di gestione degli imballaggi - altre regole ambientali: testing, materiali e marcatura);
• norme tecniche di standardizzazione.
In sostanza il programma dell’esame di “Diritto industriale” punta direttamente a informare sui principali regimi giuridici che più di frequente hanno ripercussioni sul prodotto packaging. Il corso vuole essere esaustivo, in quanto le lezioni sono indirizzate sia a chi è destinato a entrare nel mondo lavorativo nell’industria dell’imballaggio sia a chi, invece, entra nelle imprese utilizzatrici di packaging, senza tralasciare però le realtà aziendali dei produttori di componenti e/o sistemi e macchine di confezionamento.
Al momento della verifica, gli studenti dovranno quindi dimostrare di essere in grado di districarsi tra le diverse materie mettendo in atto i dovuti collegamenti. Dovranno saper interpretare le diverse disposizioni di legge, alla luce del caso che di volta in volta può presentarsi, e infine offrire adeguate conoscenze sulle gerarchie delle leggi e sulla loro portata.
Nota importante: per superare l’esame con successo, non si richiede dunque una preparazione mnemonica, ma un adeguato recepimento del quadro legislativo oggetto delle lezioni, così da rendere un’idea chiara e distinta dello scenario legislativo a cui il “tecnologo dell’imballaggio” andrà fatalmente incontro.

Francesco Legrenzi
Responsabile Ufficio legale,
Istituto Italiano Imballaggio
Industrial law at the University of Packaging of Parma
The only university course in Italy dedicated to the world of packaging has been enriched with new contents.

The Diploma Course in Chemistry, specialising in Packaging & Packing Technology, was first introduced in 1998 at Parma University’s Faculty of Mathematical, Physical and Natural Sciences. The Diploma will become a “diploma degree” in 2001, lasting three years. This is the only university course in Italy dedicated to the world of packaging. Many courses specialising in packaging have existed for some time in foreign universities, especially in Germany and the USA. The aim of the university course at Parma is to train professionals with advanced skills in packaging technology. The course is intended to produce graduates with the necessary skills:
• to design and develop new packaging - and to improve on existing designs - based on criteria of cost, marketing, production, supply, protection and preservation of the product being packed and ease of use for the consumer, bearing in mind the relevant legal requirements;
• to design new packing techniques and to perfect existing ones;
• to collaborate with the R&D, marketing, production, purchasing and quality departments, providing the necessary instructions;
• prepare the technical specifications for the materials, packaging, machines and packing lines;
• to organize the laboratory tests required to guarantee compatibility between the product and the packaging;
• to analyse existing packaging solutions and compare these with those used in other sectors, with the aim of producing improvements and innovation;
• to follow the evolution of technologies in the world of packaging: materials, machines, methods and processes.

Orientation of the course
The university course is split into a study plan aimed at the various scientific subjects i.e., examinations on particular areas of chemistry, physics and mathematics receive special attention.
As part of the training process (of a decidedly technical/scientific nature), the University has felt it important to include an exam on Business Economy & Organisation and Industrial Law in the study plan (especially in the third year).
This is the only non scientific/technical exam, being based on an economic/legal program. The economic/legal examination is obligatory in the study plan for a series of reasons, including the most obvious and immediate one, i.e., the fact that graduates of this course must have the necessary skills typical of a “managerial culture” - as the necessary preliminary basis for possible appointments of an administrative and managerial nature within a company - and must also be aware of the main legal problems linked to packaging and packaging users.
In this brief article, I intend to dwell on the aspect of “Industrial Law” (having been appointed lecturer in this subject).
I shall make only a brief comment or two on “Business Economy & Organisation” (taught by Professor Gino Ferretti, A.n.) forming part of the same examination.

Business Economy & Organisation
This first module provides an introduction to the economical and organisational aspects of a company (structure, market, objectives and strategic positioning; change and innovation). This is followed by company and external accounting (the annual balance sheets; financial statements and profit and loss accounts; balance-sheet ratios) and internal accounts (notions of costs; classification of costs; standard cost accounting; budgeting). The course also takes into consideration business and investment decision-making (DCF and non-DCF assessment methods; compulsory decisions; break even analysis, mix choices and make or buy choices). Not only will the students learn about job organization and planning (individual tasks, grouping of tasks, sideways links and decentralizing), but they will also look in detail at the division of labour and coordination, the decision processes in organisation planning and the typical configurations of organisation. In other words, a program that will give the student the chance to gain closer experience of the economic and commercial logic that governs businesses and the world of work.

Industrial law
The second module has been structured to reflect the personal experience of the author, in view of the major requests for legal assistance received from packaging producers and users. The course has therefore followed a particular path, in some ways similar to what is more traditionally known as Industrial Law in a Faculty of Law, including, for example, patent rights, unfair competition, industrial secrets, transfer of employees, etc. Starting from the assumption that it’s impossible to cover a complete and comprehensive program on Industrial Law in just thirty hours of lessons, including an indepth look at some bodies of fundamental legal importance, the program moves immediately to a practical level. The aim is to face the legal matters directly affecting packaging right from the start, while at the same time providing a few general useful concepts on the law needed to ensure that one moves correctly in legal matters. The program for this module will thus deal with:
• the main European Community and Italian requirements in terms of industrial legislation;
• comparisons with a few other legal systems within the EU;
• primary, secondary, tertiary packaging - different legal approaches;
• packaging and the product contained within;
• the main sectors (food, cosmetics, household products, pharmaceuticals, chemicals, hazardous preparations and substances, durable goods);
• the discipline of labeling, the presentation and advertising of products;
• weights and measures;
• safety standards (packaging, packaging + product);
• product liability (packaging, packaging + product, conformity statements);
• health and hygiene – suitability of the packaging materials for direct contact with food, health and hygiene self-control systems - HACCP;
• environmental standards (Community rules and Italian laws of implementation - the packaging management system - other environmental rules: testing, materials and markings).
• technical standards for standardising.
In effect, the “Industrial Law” program is directly aimed at providing information on the main legal systems that most frequently have repercussions on the packaging product. The course sets out to provide a full picture, as the lessons have been planned to cater for the needs of both those intending to work in the packaging industry and those, on the other hand, who will become users of packaging, without, however, overlooking the needs of component and/or packing systems and machinery producers. In terms of student evaluation, the students must prove that they have a proper understanding of the various subjects and where they complement each other. They must also be able to interpret the different legal requirements in the light of specific cases that may arise and, finally, they must show sufficient knowledge of the hierarchy of the laws and their import. Important note: to pass the examination, students are not required to have learnt their lessons by rote, but rather to prove that they have a good practical understanding of the legal framework discussed in the lessons and so give a clear and distinct idea of the legal background that “packaging technology” is destined to meet.

Francesco Legrenzi
Head of the Legal Officer,

Istituto Italiano Imballaggio