June 2002





Cosmoprof & Cosmopack



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Experience = quality

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Etichette "più" per il pharma
"Plus" labels for pharma


Colore d’autore: Blue Etipack
Designer colors: Blue Etipack



M&M News



Etichettatura autoadesiva
Self-adhesive labeling








Etipack ha chiamato a raccolta numerosi amici e collaboratori con cui condivide la quotidianità del fare, per presentare i traguardi raggiunti nel campo dell’etichettatura industriale. Nuove macchine, con contorno di parole e musica, in un evento all’insegna del Blue.
Luciana Guidotti

S
uggestiva e in linea con le intenzioni, la scelta della location: le sale leonardesche del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, per un giorno (il 27 maggio) sono state aperte per ospitare la nuova generazione di etichettatrici firmate Etipack, a sottolineare la forza progettuale che da oltre vent’anni caratterizza l’attività di questo produttore italiano di soluzioni e sistemi per l’etichettatura.
E poi, dicevamo, parole e musica (tutta in blu “nostalgia”, come il cielo dove volava Modugno o i 3/4 di un walzer classico) che hanno dato il ritmo alla “Blue Way”: il percorso concettuale che, fra emozionalità e conoscenza, ha preso avvio dal marchio (blu, ovviamente) e ha scandito le tappe di crescita dell’azienda Etipack, modello di Pmi che ha trovato una propria originale collocazione nel mondo del confezionamento, con cui ha saputo ben interagire da sempre.
Il contributo di Etipack al Sistema Italia, in fatto di tecnologia, innovazione e sostegno alla formazione è stato anticipato dal presidente Gianni Valentino, nel saluto di benvenuto e lo ha sottolineato, in un breve ma “sentito” intervento, Carlo Moretti, presidente della Piccola e Media Industria di Assolombarda: «Etipack ha in sè i tratti forti e propositivi di quell’industria italiana che ha identificato nel prodotto un irrinunciabile punto di forza. Una caratteristica, questa che ha sempre agevolato il nostro Paese nella competizione globale».
E poi i ricordi e le speranze del passato, su su fino alla cronaca della realtà e dei successi di oggi. Il direttore commerciale Etipack, Davide de Ferrari per l’occasione ha vestito i panni insoliti del narratore, raccontando una fiaba per immagini, tagliata su misura per ciò che ha definito «un insostituibile ingranaggio» nel processo di identificazione dei prodotti e dove parole cariche di affetto e di partecipazione si sono mescolate alle considerazioni sul mercato e sull’avanzamento tecnologico (un po’ di buona, sana retorica dopo tutto non fa male!).
Perché, non va dimenticato, i riflettori dell’evento erano puntati sulle nuove etichettatrici, o meglio “le blue di Etipack”, come dovremo abituarci a chiamarle e come ha avuto modo di descriverle Marco Parretti (responsabile vendite estero) in un immaginario défilé di modelli haute couture: fresche, sorprendenti, insostituibili, affidabili, adatte a “tutte le stagioni” o agli avvenimenti più esclusivi, richiamando così la versatilità delle soluzioni messe in campo.

Anche le macchine hanno un’anima - Clear, Surprise, Original e Super sono dunque le capostipiti di una nuova generazione di sistemi per l’etichettatura industriale, che coprono fasce di mercato differenziate in base alle esigenze espresse dagli utilizzatori. Walter Colombo ne ha anticipato le caratteristiche salienti, puntando l’accento sugli obiettivi raggiunti: grande adattabilità grazie alla modularità, configurazione aperta del software per una maggiore integrazione, solidità costruttiva e meccanica, motorizzazione garantita dall’impiego di motori passo passo, stabilità elettrica e affidabilità grazie allo switching, facile manutenzione.
In altri termini, si tratta di linee “standard” su cui è stata travasata l’esperienza maturata nello studio di soluzioni su misura (raggiungendo tra l’altro anche un maggiore equilibrio tra costo e prestazioni). Uno studio che, lo ricordiamo, passa anche dal controllo di qualità: Etipack è sempre in prima fila anche in questo campo, come testimonia il contributo offerto nell’elaborazione dell’ultimo Quaderno per gli imprenditori, edito dal Consorzio Qualità che riporta le linee guida della Gestione per Processi nell’ottica della Vision 2000.
E ancora, passa da un servizio di assistenza tecnica puntiglioso e ben organizzato (le cui modalità sono state tracciate in particolare dal responsabile Massimiliano Basilico) nonché dall’efficienza e dalla velocità del servizio curato da Paolo Morich che, in azienda, sovrintende la ricambistica e i flussi dei materiali di consumo.
Tecnologia a parte, è solo concertando un insieme intonato di voci che Etipack ha potuto presentare “l’anima” delle sue Blue, la cui validità poggia sul vitale rapporto di interscambio con il mercato, un mercato complesso e variegato, cui fanno capo almeno 30 settori produttivi di cui vengono di volta in volta saggiate esigenze e soddisfazione.
Ecco allora che un evento come quello organizzato a Milano (che rientra a pieno titolo in un ampio e originale sforzo di comunicazione, coordinato da Laura Santagati) diventa veramente l’occasione giusta per trasmettere non solo la forza di valori condivisi ma per riaffermare, a ragion veduta, il proprio ruolo propositivo nella costruzione di macchine e sistemi per applicare e codificare etichette autoadesive.



Designer colors: Blue Etipack
Etipack has brought together many an old friend and co-worker with whom it deals on a regular basis to present its latest feats in the field of industrial labeling. New machines with words and music to support these, in an event that’s all Blue. Luciana Guidotti

Attractive and in line with their intentions, the choice of location: the Leonardo da Vinci style Museum of Science and Technology in Milan. Open for a day (27th May) to host the new generation of Etipack labeling machines, underlining the strength in design that has distinguished this Italian producer of labeling solutions and systems these past twenty years and more.
And then, as we said, words and music (all blues for “nostalgia”, like the sky where Modugno flew or the 3/4 time of a classic waltz) to give rhythm to the “Blue Way”: the conceptual path that, a mix of emotions and knowledge, started with the brand (blue, needless to say) and marked the milestones in the growth of Etipack, a model SME that’s created an original place for itself in the world of packaging, having always known how best to interact with this. Etipack’s contribution to the Italian System, in terms of technology, innovation and support for training was anticipated by the President, Gianni Valentino, in his welcoming speech and was again stressed, in a brief but “sincere” speech, by Carlo Moretti, President of the Small and Medium Enterprises division of Assolombarda: “Etipack has the strong traits and ability to propose new ideas typical of an Italian company that sees the product as an undeniable strong point. A characteristic, this, that has always helped our country face global competition”.
And then the memories and hopes of the past, right up to the current day with its successes and situation. The Etipack Sales Director, Davide de Ferrari, acted unusually as a narrator, telling the tale using images, made to measure to suit what he called “an irreplaceable cog” in the process of product identification and where words full of affection and involvement were mixed with comments on the market and technological progress (a bit of good, old-fashioned rhetoric does no-one any harm, after all!).
Because, it shouldn’t be forgotten, the spotlights of this event were fixed firmly on the new labeling machines, or better still the “the Etipack blues”, as we must learn to call them. As described by Marco Parretti (Overseas Sales Manager) in an imaginary défilé of haute couture models: fresh, surprising, irreplaceable, reliable, ideal for “all seasons” or the most exclusive of events, thus recalling the versatility of the solutions offered.

Even machines have a soul - Clear, Surprise, Original and Super are the heads of the new generation of industrial labeling systems, covering different market segments to suit the needs expressed by users. Walter Colombo anticipated their salient features, stressing the goals already reached: great adaptability thanks to modularity, open software configuration for greater integration, strong mechanical construction, motorisation guaranteed by the use of stepping motors, electrical stability and great reliability thanks to switching, plus easy servicing. In other terms, “standard” lines embodying the company’s vast experience gained in developing made-to-measure solutions (allowing for greater balance between cost and performance too). Development that, it shouldn’t be forgotten, also involves quality control: Etipack has always led the way when it comes to quality, as can be seen by its contribution in the last Handbook for businessmen, edited by the Quality Consortium, bearing the guidelines of the Process Management in view of Vision 2000.
And again, a customer service to be rightfully proud of, and well organised, (whose working were described in detail by the manager, Massimiliano Basilico), not to mention the efficiency and speed of service, the responsibility of Paolo Morich who looks after the spare-parts and flow of expendable materials in-house. Beside technology, it’s only by conducting a harmonious chorus of voices that Etipack has been able to present “the soul” of its Blue machines, whose validity lies in the vital factor of market relations. A market that’s complex and highly variegated, with at least 30 sectors of production, regularly monitored to discover the latest needs and satisfaction.
So that how an event like that in Milan (that is fully part of a broad and unprecedented comminicative effort, coordinated by Laura Santagati) becomes a real chance to get across the strength of shared values, but also to reaffirm, and rightly so, its role as concept-developer when it comes to the construction of machines and systems for the application and coding of self-adhesive labels.



Le nuove Blue di Etipack
Oggi Etipack produce quasi 2000 macchine l’anno, esportandone circa la metà in 31 Paesi. Le nuove soluzioni studiate per l’etichettatura industriale rispondono a una logica di progetto one-to-one e ripropongono, in versione standardizzata, le migliorie e i particolari dello “speciale” realizzato nel corso del tempo, in base alle esigenze di oltre trenta settori merceologici. I primi due modelli rientrano nella fascia cosiddetta “economica” (60% circa del mercato), il terzo copre esigenze “speciali” (30% del mercato), il quarto è studiato per le applicazioni top di “nicchia” (10%).
• Clear - Compatta e ideale per il fine linea, viaggia a una velocità di 20 m/minuto applica etichette larghe fino a 130 mm. Di facile inserimento sulle linee di produzione, risponde alle esigenze di flessibilità.
• Surprise - Veloce e versatile, studiata per soddisfare un’ampia fascia di esigenze in diversi settori industriali, applica con precisione etichette larghe fino a 130 mm e fino a 250 mm. Il motore passo passo ne garantisce l’affidabilità, lo svolgitore con rullo oscillante controlla l’ansa, assicurando una tensione ottimale nello svolgimento della bobina. Lo switching trasforma la tensione, stabilizzandola e il Manual Speed Regulator consente di impostare rapidi cambi manuali della velocità, che può anche essere rilevata in automatico dall’encoder al passaggio del prodotto per una perfetta applicazione dell’etichetta.
• Original - Costruita per durare, viaggia a 50 m/minuto; l’elettronica è inserita nel corpo macchina e posizionata nella parte posteriore, comprimendo gli ingombri e facilitandone l’inserimento in linea (da notare che questa caratteristica è comune anche alle altre etichettatrici). Di facile e veloce pulizia, offre prestazioni superiori in vista del rendimento richiesto (anche in questo caso sono stati adottati motore passo passo, switching per la stabilizzazione della corrente in ingresso, tastierino a display per impostare le funzioni macchina).
• Super - Lavora a 80 m/minuto (ma nella versione HS raggiunge i 120 m/minuto) e supporta bobine di etichette fino a 400 mm di diametro, assicurando ampia autonomia di produzione, con la possibilità di scambio automatico tra due etichette senza fermi macchina. Studiata per soddisfare le richieste di etichettatura più spinte, garantisce massima precisione di applicazione (grazie al ravvolgitore motorizzato che mantiene in tensione la carta di supporto). Un sensore azionato dal rullo oscillante regola e determina il massimo carico della carta riavvolta.




The new Blue by Etipack
Etipack today produces almost 2000 machines a year, exporting about half to some 31 countries. The new solutions developed for industrial labeling meet a one-to-one design logic and re-propose, in a standardised version, the best aspects and details of the “special” range over the years, to meet the needs of more than thirty goods categories. The first two models fall within the so-called “low-cost” category (about 60% of the market) and the third “special” needs (30% of the market), while the fourth is developed for top “niche” applications (10%).
• Clear - Compact and ideal for end-line, it runs at a speed of 20 m/minute and applies labels up to 130 mm wide. Easy to add to existing production lines, it fully meets the need for flexibility.
• Surprise - Fast and versatile, developed to satisfy a wide range of needs in various industrial sectors, it applies large labels (up to 130 and up to 250 mm wide) with great precision. The stepping motor guarantees reliability, an unwinder with dancing roller controls the loop, guaranteeing excellent tension while unwinding the spool. The switching device converts the voltage, stabilising this, and the Manual Speed Regulator lets one make fast manual changes to the speed that are also automatically detected by the encoder as the product passes to ensure perfect application of the label.
• Original - Built to last, it works at 50 m/minute; the electronics are incorporated in the machine, at the bottom, thus reducing the overall dimensions and making the machine easier to insert in line (note that this characteristic is shared by the other labeling machines too). Easy and quick to clean, it offers superior performance for the output required of it (again, stepping motors have been used, plus switching to stabilise the input current and a keyboard with display to set the machine functions).
• Super - This works at 80 m/minute (in the HS version it reaches 120 m/minute) and handles spools of labels up to 400 mm in diameter, thus guaranteeing ample autonomy of production, with the chance of automatic changeover between two labels without the need to stop the machine. Designed to satisfy extreme demands for labeling, it guarantees max precision in application (thanks to the motorised re-winder that keeps the paper backing taut. A sensor driven by a dancing roller regulates and determines the max load for the rewound paper.