June 2002





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Conai: nuova presidenza

Conai: new presidency



Poliaccoppiati e ambiente:
un passo avanti
Polylaminates and environment: a step forward



Cial rilancia e rinnova le cariche
Cial relaunches and renews its posts



Qualità ISO per Euro Pool System
ISO quality for Euro Pool System


News

Conai: nuova presidenza
Gianfranco Faina (Nestlè-Federalimentare) è stato eletto presidente del Consorzio Nazionale Imballaggi, in rappresentanza degli end user, mentre Mario Magnini (Polimeri Europa-Assoplast) è stato nominato vicepresidente in rappresentanza dei produttori. Il bilancio del consiglio uscente e i nuovi programmi all'insegna della continuità. A cura della redazione*

Il 2002 sarà un anno di fondamentale importanza per la piena affermazione del modello Conai e per il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo. Il nuovo presidente Gianfranco Faina, coadiuvato dal vicepresidente Mario Magnini, coordineranno nel prossimo triennio lo sviluppo del Consorzio, con l'intento di valorizzarne ulteriormente il ruolo all'interno di un progetto di sviluppo sostenibile comune ai diversi elementi della filiera imballaggio.
Faina - 65 anni, perugino, laureato in economia e commercio - lavora da 45 anni nell'industria alimentare, prima nel Gruppo Buitoni-Perugina e poi in Nestlè, dove ha ricoperto importanti cariche sul piano dello sviluppo strategico. Inoltre, da sette anni è presidente dell'Associazione Italiana Industrie Dolciarie ed è membro del consiglio di presidenza di Federalimentare. Analogo il percorso di Mario Magnini, chiamato in Conai a rappresentare i produttori di materiali per imballaggio: pistoiese, laureato in chimica industriale, ha iniziato in Eni una carriera culminata, nel 1998, con la nomina ad amministratore delegato di Polimeri Europa. Dal 1998 al 2001 è stato presidente di Corepla e dal 1997 è presidente di Assoplast.
Molti sono gli impegni che attendono la nuova presidenza, anche alla luce del bilancio presentato dal presidente uscente, Piero Capodieci, in occasione dell’assemblea del Conai, svoltasi il 24 aprile a Milano.

I risultati dei primi 4 anni
Piero Capodieci ha illustrato i risultati raggiunti nel primo pionieristico quadriennio di vita dell'ente. “L'esperienza Conai rappresenta un modello importante nell'organizzazione economica del nostro Paese, in quanto risposta del sistema delle imprese a problematiche di carattere generale, dove la politica stabilisce gli obiettivi e l'economia individua le modalità per raggiungerli”. La "bontà" del sistema costruito su queste premesse si misura anche con i numeri. Gli imballaggi recuperati a fine vita sono passati da 2.700.00 t nel 1997 (anno antecedente la costituzione del Conai), a 5.200.000 t nel 2001, con percentuali di crescita che vanno dal +60% di carta e vetro, al +200% della plastica fino al +900% degli imballaggi d'acciaio. Al progetto Conai partecipano oltre 1.379.000 aziende industriali, commerciali e artigianali che producono e utilizzano imballaggi: una partecipazione larghissima, ottenuta anche grazie al basso costo a carico delle imprese. A quattro anni dalla sua nascita, Conai ha incrementato di oltre il 40% la quota di materiali di imballaggio avviati al recupero, che oggi raggiunge il 46% dell'immesso al consumo, vale a dire circa 5.242.000 t. Per l'anno in corso si prevede di raggiungere le 5.800.000 t, raggiungendo il 50% dell'immesso al consumo, come richiesto dal Decreto Ronchi e dalla Direttiva europea 94/62.
Importanti anche le attività di prevenzione, basate sul concetto di progettazione e utilizzo di imballaggi ecocompatibili realizzati con materiali riciclati, e sulla stretta alleanza fra imprese, cittadini e amministrazioni locali.
Fondamentale, al riguardo, l'accordo Conai-Anci (al Conai aderiscono oggi 4.500 Comuni in cui sono coinvolti 43 milioni di cittadini) sulla cui base si regola il conferimento ai Consorzi di filiera degli imballaggi usati e dei rifiuti da imballaggio provenienti da raccolta differenziata sul suolo pubblico. Superate le non poche difficoltà dell'avvio, “non nego che ci siano ancora zone d'ombra [...]” afferma Capodieci. In primo luogo, le Regioni in stato di emergenza, corrispondenti a circa metà del Paese, dove non riesce a decollare il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti. Poi l'insufficiente numero di piattaforme per imballaggi secondari e terziari (anche se la situazione sta migliorando), e il monitoraggio dell'attività dei Consorzi e dei risultati del recupero-riciclo delle varie filiere/materiali. Il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo, nonché il consolidamento dell'attività, saranno quindi gli impegni principali che il nuovo consiglio d'amministrazione, e il sistema nel suo complesso, saranno chiamati a perseguire, sulla base delle premesse positive poste in questi anni.

* Questi testi rielaborano i comunicati pubblicati sul sito Internet del Conai, www.conai.org

Conai: new presidency
Gianfranco Faina (Nestlè-Federalimentare) has been elected president of the National Italian Packaging Consortium, representing the users, while Mario Magnini (Polimeri Europa-Assoplast) has been nominated vicepresident representing the producers. The balance of the outgoing council and the new programs under the sign of continuity. By our editorial staff*

The year 2002 will be a year of fundamental importance for the full establishment of the Conai model and for the achievement of the objectives of recovery and recycling. The new president Gianfranco Faina, aided by the vicepresident Mario Magnini, will continue in the coming three year period to develop the Consortium, with the intent of further strengthening its role within the project of sustainable development common to all the different elements of the packaging chain.
Faina - 65 years of age, from Perugia, with a degree in economy and commerce - has been working for 45 years in the food industry, formerly in the Buitoni-Perugina group and then in Nestlé, where he has covered important posts in terms of strategic development As well as that he has been president of the Italian Confectionery Industries Association and is member of the council of presidency of Federalimentare. Mario Magnini, from Pistoia, called by Conai to represent the packaging material producers, has followed a similar path: with a degree in industrial chemistry, he began at ENI with a career culminating in 1998 with his appointment as managing director of Polimeri Europa. From 1998 to 2001 he was president of Corepla and in 1997 president of Assoplast. Many commitments await the new presidency, also in the light of the balance presented by the outgoing president, Piero Capodieci, in occasion of he Conai Assembly, held 24 April in Milan.

The results of the first 4 years
Piero Capodieci has illustrated the results achieved in the first pioneering four years of life of the body. “Conai’s experience stands as an important model in the economic organisation of the country, inasmuch as a response of the company system to problems of a general kind, where politics sets the objectives and the economy finds ways of attaining the same”. The success of the system built as above can also be seen in figures. Packaging recovered at the end of its lifecycle has gone from 2,700,000 t in 1997 (year prior to the setting up of the Conai), to 5,200,000 t in 2001, with growth percentages that go from +60% for paper and glass, to +200% for plastic up to +900% for steel packaging. 1,379,000 industrial, commercial and craft concerns that produce and use packaging participate in Conai, a broad participation, obtained thanks to the low cost footed by the companies. Four years on from its setting up, Conai has increased the quota of packaging materials sent for recovery by 40%, that has now reached 46% of that placed on the market for consumption, that is around 5,242,000 t. For this year the figure is 5,800,000 t, attaining the recycling 50% of packaging placed on the market for consumption, as required by the Ronchi Decree and by European directive 94/62.
A lot has been done on the preventive side with the concept of the design and usage of ecocompatible packaging made with recycled materials, and on the close alliance between companies, the public and local administration. Fundamental on this count the Conai-Anci agreement (some 4,500 municipal councils involving 43 million citizens are part of Conai) on the basis of which one has the conferment of used packaging to the chain consortiums along with the conferment of the packaging waste from segregated collection within the public domain. Having got over the numerous difficulties after the start-up, “I do not deny that there are still shadow areas [...]” Capodieci states. In first place, the Regions in a state of emergency, corresponding to around half the country, where the systems of segregated collection of waste has not been able to take off. Then there is the insufficient number of platforms for secondary and tertiary packaging (even if the situation is improving), and the monitoring of the activity of the Consortiums and the results of recovery-recycling of the various chains/materials.
The attainment of the recovery and recycling objectives, as well as the consolidation of the activity, will hence be the main commitments that the new board of administration, and the system seen as a whole, will be called to achieve, and this following on from the good start the organization has got off to in these years.

* Derived from communiques published on the Conai Internet site, www.conai.org


Poliaccoppiati e ambiente: un passo avanti
Un progetto pilota per la raccolta differenziata dei poliaccoppiati per bevande è stato messo in campo in provincia di Reggio Emilia per iniziativa di Comieco, Agac e Tetra Pak.

La tutela dell'ambiente, risultato di un gioco di squadra che coinvolge imprese pubbliche e private al servizio della collettività. Questo il tema etico-politico sotteso alla recente visita del ministro dell'Ambiente Matteoli allo stabilimento Tetra Pak di Rubiera (RE), presenti il sindaco Anna Pozzi e Orfeo Gozzi, presidente dell'Agac (l’azienda che in 37 Comuni reggiani gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti). L'incontro ha offerto l'occasione per illustrare il ciclo di produzione e recupero dei contenitori poliaccoppiati per bevande e, soprattutto, per salutare il felice incontro fra Provincia, Tetra Pak Italiana e Comieco, partner nel primo progetto nazionale per il riciclo dei poliaccoppiati per bevande.

Il progetto pilota - Il progetto, che coinvolge 37 Comuni reggiani nella raccolta differenziata dei cartoni per bevande, impegna oltre 397.000 cittadini, a cui viene chiesto di conferire gli imballaggi usati negli stessi, diffusi, cassonetti già usati per la raccolta di carta, cartone e cartoncino. Si tratta della prima raccolta capillare di poliaccoppiati messa in campo in Italia, con l'obiettivo di avviare a riciclo entro fine anno circa 2.000.000 di imballaggi, pari a circa 100 t di materiale. Punto di partenza dell'operazione sono i 1.088 cassonetti e i 5.474 bidoni blu per la raccolta differenziata di materiali cellulosici già diffusi sul territorio, a cui si aggiungono le 47 stazioni ecologiche dei Comuni serviti da Agac. Cura del cittadino è il risciacquo e il conferimento ai cassonetti dei contenitori pressati; Agac li raccoglie e invia allo stabilimento “Replast Carta” di Rubiera, dove vengono separati dagli altri tipi di materiale, e quindi riciclati a cura del Comieco.

L'impegno di Tetra Pak - Il progetto, che coinvolge direttamente Tetra Pak Italiana, si propone un risultato economicamente e socialmente rilevante: con questa iniziativa, che si aggiunge alle altre già in essere a Torino, Napoli e Modena, si prevede di sottrarre alla discarica oltre 300 t/anno di rifiuti e di incrementare ulteriormente il 30,6% di cartoni per bevande già riciclati nel 2001.
L'impegno della multinazionale del "tetra brik" in campo ambientale è sancito dalla certificazione ISO 14001 e si declina sui vari piani dell'attività industriale. La visita del ministro ha offerto al presidente di Tetra Pak Italia, Paulo Nigro, l'occasione per illustrare l'accurata organizzazione dei processi che oggi consente all'azienda di separare tutti gli scarti di lavorazione in maniera omogenea, di valorizzarli e, una volta riciclati, di riutilizzarli al meglio. Tetra Pak - che in Italia impiega 530 persone e produce oltre 5 miliardi di contenitori per liquidi alimentari l’anno - ricicla infatti il 98% degli scarti di lavorazione e, con il sostegno offerto alla raccolta reggiana, oggi inaugura un nuovo intervento a favore dell'ambiente.

Polylaminates and environment: a step forward
A pilot project for the segregated collection of polylaminates for beverages has been devised in the province of Reggio Emilia by Comieco, Agac and Tetra Pak.

Protection of the environment, result of teamwork that involves public and private companies serving the public community. This is the ethical-political theme underlying the recent visit of the Italian minister for the environment Matteoli at the Tetra Pak works at Rubiera (RE) - present mayoress Anna Pozzi and Orfeo Gozzi, President of Agac (the company that in 37 municipalities of Reggio Emilia manages the collection and disposal of waste). The encounter offered the occasion for illustrating the cycle of production and recovery of the polylaminate containers for beverages and, aboveall, for celebrating the happy encounter between the Province of Reggio, Tetra Pak Italiana and Comieco, partner in the first Italian project for recycling polylaminates for beverages.

The pilot project - The project involves 37 municipalities in Reggio Emilia in the segregated collection of beverage cartons involving over 397,000 members of the public who are asked to bring the used packaging to the many, broadly distributed banks already used for collecting paper and cardboard. This is the first widespread collection of polylaminates fielded in Italy, with the objective of sending around 2,000,000 packaging items by the end of the year, equivalent to around 100 t of material.
Starting point of the operation the 1,088 banks and 5,474 blue bins for the segregated collection of cellulose materials already located throughout the area, to which one should add the 47 ecological stations of the municipalities served by Agac. The members of the public are invited to rinse and crush the containers and to stock them in the banks. The material is then collected by the Agac and sent to the “Replast Carta” works at Rubiera, where the beverage cartons are separated from the other types of material, and hence recycled by Comieco.

Tetra Pak’s commitment - The project, that directly involves Tetra Pak Italiana, offers a result of economic and social importance: this undertaking, considered alongside others already underway at Turin, Naples and Modena, entails that 300 t/year of waste will be rerouted from dumping, entailing a further improvement on the 30.6%. of beverage cartons recycled in 2001.
The commitment of the “Tetra brik multinational” in the environmental field is sanctioned by ISO 14001 certification and declined on various levels of industrial activity. The minister’s visit offered Tetra Pak Italiana President Paulo Nigro the occasion to illustrate the painstaking organisation of the processes that today enable the company to separate all the processing waste in a uniform manner, to exploit the same and, once recycling has been attained, to make the best reuse of the recycled material. Tetra Pak - that in Italy employs 530 persons and produces over 5 billion containers for liquid foodstuff a year - in fact recycles 98% of its processing waste and, with the support offered by the fledgling Reggio Emilia collection scheme, is now inaugerating a new action in favor of the environment


Cial rilancia e rinnova le cariche
Lo scorso aprile il Consiglio di Amministrazione di Cial-Consorzio Imballaggi Alluminio ha eletto presidente Antonino Granatelli (Carcano Antonio S.p.A.), che subentra a Cesare Maffei della Rexam, passato alla vice-presidenza. L’avvicendamento ai vertici segue di poco l’approvazione del Bilancio 2001 e del Programma Specifico di Prevenzione 2002, che delineano una situazione decisamente positiva: ad oggi sono state recuperate complessivamente 23.200 t di imballaggi d’alluminio, pari al 40% dell’immesso al consumo. Di queste, 18.700 t (in aumento del 24% rispetto al 2000) sono state avviate a riciclo e 4.500 t valorizzate tramite recupero energetico. L’Italia è dunque il primo produttore europeo di alluminio secondario e occupa una posizione di rilievo nel panorama mondiale. I comuni convenzionati sono più di 3.200 - il 53% dei quali nel Nord Italia, il 39 % al Sud e nelle Isole, il 8% nel Centro - e oltre 31.000.000 gli abitanti serviti, ovvero oltre il 54% della popolazione. Per quanto riguarda le prospettive a breve termine, entro fine anno è previsto il recupero di oltre 28.600 t di imballaggi d’alluminio usati, pari al 50,2% dell’immesso al consumo. Di questi, 23.600 t (41,4% dell’immesso) verranno riciclati e 5.000 t smaltiti per incenerimento con recupero energetico.
I corrispettivi conferiti ai Comuni per la raccolta e il recupero, fissati dall’accordo Anci/Conai/Cial e correlati alla qualità del materiale conferito, attualmente ammontano a 738 L/kg per la raccolta selettiva di imballaggi di alta qualità; 339-394 L/kg per la raccolta differenziata di imballaggi misti; 98 L/kg per il recupero energetico: 270/330 L/kg per l’estrazione di residui di alluminio da scorie.

Cial relaunches and renews its posts
Last April the Cial-Consortium Aluminium Packaging Board of Directors elected Antonino Granatelli (Carcano Antonio S.p.A.) president, who comes in to replace Cesare Maffei of Rexham, who has become vice-president. The changeover at the top follows on from the approval of the Balance for 2001 and the Specific Prevention Program for 2002, that delineates a decidedly positive situation: all told, to date some 23,200 t of aluminium packaging have been recovered, standing at 40% placed on the market for consumption. Of this, 18,700 t (24% up on the year 2000) has been sent for recycling and 4,500 t exploited in energy regeneration. Italy thus stands as the first European producer of secondary aluminium and holds an important position worldwide. The conventioned municipalities are more than 3,200 - 53% in North Italy, 39% in the South and Islands, 8% in the Centre - and with over 31,000,000 inhabitants served, or that is over 54% of the population. As far as the short-term prospects are concerned, by the end of the year a recovery of over 28,600 tons of used aluminium packaging, standing at 50.2% of that placed on the market for consumption is predicted. Of these 23,600 t (41.4% of that placed on the market) will be recycled and 5,000 t disposed of via incineration and energy regeneration. The sums conferred to the Municipalities for collection and recovery, set by the Anci/Conai/Cial agreement and linked to the quality of the material conferred, currently stand at 738 L/kg for the selective collection of high quality packaging; 339-394 L/kg for the segregated collection of mixed packaging; 98 L/kg for energy regeneration; 270/330 L/kg for the extraction of aluminium residue from waste or slag.


Qualità ISO per Euro Pool System
Euro Pool System ha ottenuto, in tempi record, la certificazione di conformità agli standard ISO 9001:2000. L'azienda - che fornisce e gestisce imballaggi riutilizzabili - accredita così ufficialmente una complessa organizzazione che arriva a comprendere il recupero, la sanificazione e la reimmissione in circolo degli imballaggi usati. In Euro Pool System - ha commentato la responsabile Qualità, Valentina van der Meer - questo certificato è considerato innanzitutto come una garanzia per il cliente, ma è stata anche un'occasione di crescita per il personale. Ora la società ha avviato un programma di ulteriore perfezionamento delle procedure e della lavorazione, soprattutto in fase di lavaggio, in vista dell'adeguamento ai "British Retail Consortium packaging standard" che l'omonima associazione di produttori di alimenti sta mettendo a punto. "Il settore del commercio al dettaglio - spiega la manager - ha bisogno di avere un quadro chiaro di tutte le fasi della catena di produzione e distribuzione degli alimenti. Da questo punto di vista, l'igiene e la sicurezza dei cibi svolgono un ruolo importante e nella nostra veste di fornitori di materiali di imballaggio, a monte della catena, siamo investiti di analoghe richieste di qualità. In tale logica la certificazione BRC rappresenta il passo successivo al certificato ISO".

ISO quality for Euro Pool System
Euro Pool System has obtained, in record time, certification of conformity to ISO standard 9001:2000. The company - that supplies and administers reusable packaging - has thus gained official recognition of its complex organisation that includes recovery, sanification and placing back into circulation of used packaging. In Euro Pool System - as Quality head Valentina van der Meer commented - this certification is aboveall considered as a guarantee for the customer, but it has also been an occasion for growth for personnel. Now the company has started up a program for further perfecting procedures and processes, aboveall in the washing phase, in view of the conformation to the "British Retail Consortium packaging standard" that the said association of foodstuff producers is devising. "The retail trade sector - as van der Meer goes on to say - needs to have a clear picture of all the phases of the food production and distribution chain. From this point of view, hygiene and the food safety play a key role and in our function as supplier of packaging materials upstream along the chain, we are subject to similar quality demands.
In this logic BRC certification stands as the next step on from ISO grading.