November/December 2004




Uomo, merce, emozioni
People, products, emotions

Vita difficile per i “soliti ignoti”?
A taugh time for retail thieves?

Beverage all’italiana
Italian beverage

Il nuovo senso del mondo
The new sense of the world

Chiudere in bellezza
Closing on a positive note

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Imballaggi poliaccoppiati flessibili
Flexible polylaminate packaging

Rapporto sullo stato dell’imballaggio (3)
Report on the state of packaging (3)

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Crescita e sviluppo industriale senza confini
Industrial growth and development without borders

Un buon bilancio di numeri e idee
A good balance in numbers and ideas

I&D News







Preparati pericolosi
Dangerous substances

Nuovo Regolamento (CE) sui detergenti
New (EU) rules for detergents

Sostanze allergeniche nei prodotti alimentari
Allergens in food products

E&L News







Il coraggio di guardare avanti…
The courage to look ahead…

Packaging Links
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M&M News









Novità per quanto riguarda l'indicazione degli ingredienti contenuti nei prodotti alimentari. Prevista dalla Direttiva 2003/89/CE una lista positiva di sostanze allergeniche che dovranno essere indicate in etichetta.

Entro il 25 novembre 2004 gli Stati membri dell’Unione Europea dovranno recepire nei propri ordinamenti la Direttiva 2003/89CE, che obbliga a indicare in etichetta, tra gli ingredienti dei prodotti alimentari venduti al pubblico, una serie di sostanze che possono essere fonte di allergie.
Conosciute con il termine “ingredienti allergeni”, tali sostanze, se utilizzate nella produzione dei prodotti alimentari e presenti negli stessi, sono all'origine di allergie o intolleranze presso i consumatori. Si ricorda che, da tempo, l'incidenza delle allergie alimentari è tale da condizionare la vita di numerose persone, provocando malattie che talvolta possono anche rivelarsi mortali.
È proprio per tutelare la salute dei consumatori, garantendo tra l’altro il diritto a un’informazione sempre più puntuale, che la norma introduce un elenco positivo di sostanze considerate “allergeniche” da menzionare obbligatoriamente in etichetta, qualora siano presenti in un prodotto alimentare (non solo come ingredienti, ma anche come derivati).
L’elenco, oltre a essere molto preciso, annovera svariate sostanze che il Comitato scientifico dell'alimentazione umana ha riconosciuto tra gli allergeni alimentari più diffusi. La lista è soggetta a revisione periodica e a integrazione da parte della Commissione europea con l’ausilio dell’Authority alimentare europea. La Direttiva non esclude la possibilità di eliminare dall’elenco sostanze per le quali si pervenga a un diverso giudizio, in ordine alla loro portata allergizzante, ma è assai probabile che la lista conosca in futuro solo estensioni.
Norme più precise per una migliore la circolazione delle merci - La Direttiva in esame è il frutto del continuo sforzo da parte del legislatore Europeo di armonizzare le legislazioni dei vari Stati membri e dare all’Europa un’unità anche per ciò che riguarda la complessa normativa sull’etichettatura dei prodotti agroalimentari, assicurando in tal modo la libera circolazione dei prodotti stessi.
Sono passati dodici anni dal Decreto Legislativo n. 109 che, nel 1992, attuava le direttive Europee 89/395 e 89/396 in materia di etichettatura, presentazione e pubblicità dei prodotti alimentari. Nel tempo sono state apportate varie modifiche al Decreto 109/92, come quella apportata dal Decreto n. 181 del giugno 2003.
Tale decreto recepiva la Direttiva 2000/13/CE, la quale sanciva la necessità di informare e tutelare il consumatore per consentirgli di operare le scelte con cognizione di causa. A questo obiettivo faceva seguito la dichiarazione di dovere necessariamente completare le norme fino a quel momento stabilite, lasciando spazio alle nuove conoscenze acquisite nel settore della trasformazione industriale grazie al progresso tecnologico e alle esigenze sempre più complesse ed evolute dei consumatori Europei.
Mantenendo l’impegno di continuo e costante aggiornamento preso con la Direttiva 2000/13, il Parlamento Europeo ha ulteriormente perfezionato l’informazione destinata ai consumatori attraverso l’emanazione della Direttiva 2003/89/CE, oggetto di questo approfondimento.

Cosa cambia per gli imprenditori?
Dal punto di vista degli imprenditori e degli addetti ai lavori, i punti da tenere a mente a seguito dell’emanazione della Direttiva 2003/89/CE sono essenzialmente due:
- Entro il 25 novembre 2004 l’Italia, come ogni gli Stato Membro dell’Unione europea, dovrà emanare una norma nazionale (Legge comunitaria) che recepisca i contenuti della Direttiva 2003/89/CE nel nostro ordinamento.
Fino a quel momento i contenuti precettivi della Direttiva 2003/98 CE non sono immediatamente applicabili, perché la Direttiva, come è noto, si rivolge agli Stati membri e non ai singoli.
Questo significa che gli imprenditori saranno tenuti ad apportare le modifiche sulle etichette solo quando interverrà la Legge comunitaria di cui sopra.
- Gli Stati membri, sempre a partire dal 25 novembre 2005, dovranno vietare la messa in commercio dei prodotti non conformi alle disposizioni contenute nella Direttiva 2003/89/CE, ma potranno autorizzare lo smaltimento delle scorte di etichette già realizzate o dei prodotti già confezionati.


Allergens in food products

There is news concerning the specification of ingredients contained in food products. Directive 2003/89/EC foresees a list of allergens which must be specified on labels.

By the 25th of November 2004 Member States of the European Union must assimilate Directive 2003/89/EC as part of their legislation. This requires the mention on labels of food products sold to the public of a series of foodstuffs which may cause allergies, as well as the list of ingredients.
Known by the name “allergenic ingredients”, these foodstuffs, if used in the manufacturing of food products and present in the same, may cause allergies or intolerance in consumers. It should be remembered that for some time now the incidence of food allergies is such that it conditions the lives of many people, leading to illnesses which can sometimes be fatal.
It is precisely to protect consumers’ health, guaranteeing by the way the right to have access to more and more detailed information, that the law introduces a list of foodstuffs considered to be “allergenic”, which must be mentioned on the label, wheresoever they are present in a food product (not only as ingredients but also as derivatives).
The extremely detailed list embraces a wide range of foodstuffs which the Scientific Committee on Food has recognised as being among the most common food allergens. The list is subject to periodic revision and integration by the European Commission with the aid of the European Food Authority. The Directive does not exclude the eventuality of eliminating from the list foodstuffs for which a different opinion might be reached concerning their potential to cause an allergy, though it is highly likely that the list will only lengthen in the future.

More specific rules for improved circulation of goods - The Directive in question is the result of an unceasing effort on the part of the European legislator to harmonise the legislations of various Member States and to bring Europe into line in terms of the complex set of regulations on the labelling of agricultural and food products, thus ensuring the liberal circulation of the products themselves.
Twelve years have passed since Legislative Decree no. 109 which, in 1992, implemented European Directive 89/395 and 89/396 on the subject of the labeling, presentation and advertising of food products. In time various changes have been made to Decree 109/92, such as that made to Decree no. 181 in June 2003. This Decree implemented Directive 2000/13/EC which ruled that the consumer should be advised and protected in order to enable him to make an informed choice. This was followed up with the declaration that it was essential to add detail to the regulations established up to that point, making room for fresh knowledge acquired in the sector of industrial conversion thanks to technological progress and the increasingly complex and sophisticated demands of European consumers.
Honouring their commitment stated in Directive 2000/13 to make continuous and constant updates, the European Parliament has further elaborated the information destined for consumers through the promulgation of Directive 2003/89/EC, the object of this study.

What will change for entrepreneurs?
From the point of view of entrepreneurs and workers, points to remember following the promulgation of Directive 2003/89/EC are essentially twofold:
- By the 25th of November 2004, Italy, like every European Union Member State, will be obliged to issue a national standard (Community Law) which assimilates the contents of Directive 2003/89/EC into our code.
Until then the preceptive contents of Directive 2003/98/EC cannot be applied, as the Directive, as we know, addresses Member States and not individuals.
This means that businesses will be forced to make changes to labels only when the above-mentioned Community Law will come into effect.
- From the 25th of November 2005 Member States will have to ban the sale of products which fail to meet the dispositions contained in Directive 2003/89/EC, but will be allowed to authorise the clearance of stocks of labels which have already been produced or of products which have already been packaged.



Elenco delle sostanze considerate fonte
di allergia

• Cereali contenenti glutine (cioè grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati) e prodotti derivati
• Crostacei e prodotti a base di crostacei
• Uova e prodotti a base di uova
• Pesce e prodotti a base di pesce
• Arachidi e prodotti a base di arachidi
• Soia e prodotti a base di soia
• Latte e prodotti a base di latte (compreso il lattosio)
• Frutta a guscio cioè mandorle (Amigdalus communis L.), nocciole (Corylus avellana), noci comuni (Juglans regia), noci di acagiù (Anacardium occidentale), noci pecan [Carya illinoiesis (Wangenh) K. Koch], noci del Brasile (Bertholletia excelsa), pistacchi (Pistacia vera), noci del Queensland (Macadamia ternifolia) e prodotti derivati
• Sedano e prodotti a base di sedano
• Senape e prodotti a base di senape
• Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo
• Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/l espressi come SO2.



List of foodstuffs believed to cause allergies
• Cereals containing gluten (that is wheat, rye, barley, oats, spelt, kamut or hybrid strains of these) and derivatives
• Shellfish and shellfish based products
• Egg and egg-based products
• Fish and fish-based products
• Peanuts and peanut-based products
• Soya and soya-based products
• Milk and milk-based products
• Nuts, namely almonds (Amigdalus communis L.), hazelnuts (Corylus avellana), walnuts (Juglans regia), cashew nuts (Anacardium occidentale), pecan nuts (Carya illinoiesis (Wangenh) K. Koch), Brazil nuts (Bertholletia excelsa), pistachio nuts (Pistacia vera), macadamia nuts (Macadamia ternifolia) and derivatives
• Celery and celery-based products
• Mustard and mustard-based products
• Sesame seed and sesame seed based products
• Sulphur dioxide and sulphites in higher concentrations than 10mg/kg or 10mg/l worded as SO2.