March 2002





Bellezza effetto nido
Beauty products: the “nest effect”

Sotto l’astuccio... il profumo
Inside the box... the perfume

Olfatto: uno scienziato nel limbo
The sense of smell: a scientist in limbo

Cartoncino: punti di vista
Carton: points of view

Dopo il bio arriva l’eco
After organic comes ecological

Ecologia e distribuzione
Ecology and distribution

M&D News







Aspettando Interpack
Waiting for Interpack...

Ecco alcune ricette italiane
Here Italian recipes

Macchine Italia: bene, benissimo
Italian machines: on the up

Materiali Italia: bene, con prudenza
Italian materials: good, but with caution

F&F News







Obiettivo cliente
Target customer

Crescere nel cosmetico
Growth in cosmetics

Offrire il prodotto “giusto”
How to offer the “right” product

I&M News







Bar: acqua con sorpresa
Bar: water with a surprise

Big bag: buona fine, buon inizio
Big bags: a good end, a good start

Trattare bene il metallo
Treat metals well

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Enologia e imbottigliamento in fiera
The art of wine-making and bottling on show

Igiene e sicurezza di alluminio
Hygiene and safety with aluminium (Ecobags)

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A seal that means security (Pe.di)

Nuove per il laser
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Inventiva a fine linea
Inventiveness at end of line (Mondo & Scaglione)

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Fare barriera, con intelligenza
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M&M News








Costanti, senza impennate né discese ardite. Ecco quando emerge in sostanza dal consuntivo 2001 elaborato dall’Istituto Italiano Imballaggio sull’andamento dei materiali di imballaggio nel nostro Paese. Ma il 2002 potrebbe riservare (buone) sorprese.

A cura dell’Ufficio Stampa
Istituto Italiano Imballaggio



l quadro macroeconomico italiano si inserisce in un contesto mondiale caratterizzato dal sensibile rallentamento dell’economia. I principali analisti internazionali vedono il 2002 caratterizzato da un primo semestre ancora in sofferenza, ma con potenzialità di ripresa a partire dalla seconda metà dell’anno: UE e USA dovrebbero guidare l’inversione di tendenza.

Preconsuntivi e previsioni
Secondo un primo preconsuntivo sul 2001 elaborato dall’Ufficio Studi dell’Istituto Italiano Imballaggio, il settore degli imballaggi conferma sostanzialmente l’evoluzione del contesto produttivo nazionale volto al rallentamento. Analizzando i trend evolutivi delle diverse filiere, il 2001 si è infatti concluso con una crescita contenuta entro il 2% (nel 2000 lo sviluppo era stato del 5%). Una prima valutazione delle aspettative per il 2002, portano a una previsione di crescita del settore imballaggi del 2,3-2,5%.

Un materiale alla volta
La dinamica evolutiva di produzione e consumo presenta, ovviamente, differenziazioni a seconda delle filiere. • Per quanto riguarda gli imballaggi di acciaio, nel triennio 1997-2000 la crescita è stata sostenuta fino al 1999, mentre il 2000 ha mostrato un calo produttivo. Questa tipologia di imballaggi nel 2001 non presenta incrementi di produzione: la debolezza delle vendite nel settore alimentare ha determinato questi risultati e il buon andamento nell’area dei prodotti destinati all’industria e del comparto chiusure non ha compensato i cedimenti di utilizzo nel food. Le prospettive per il 2002 fanno ritenere possibile una ripresa, sia per gli imballaggi leggeri (chiusure e contenitori di capacità sino a 50 kg), che per i fusti (capacità 200 kg).
• Il settore degli imballaggi di alluminio ha espresso un buon incremento produttivo nel 1998 flettendo poi nel corso del 1999; la sostanziale stabilità produttiva prevista per il 2001 segue un 2000 caratterizzato da modesta crescita: in lieve calo l’area dei contenitori, in leggera crescita l’area degli imballaggi derivanti da foglio sottile (vaschette e foglio da incarto industriale e per famiglie), a seguito dell’aumento dei consumi di alimenti porzionati freschi, oltre che le chiusure. L’impiego di alluminio è aumentato anche nel settore farmaceutico, come materiale di protezione per alcune famiglie di farmaci (monodosi di prodotti oftalmici in flaconcini di plastica conservate in buste di alluminio). Le previsioni per il 2002 sono orientate verso una crescita dell’1,5% circa.
• Il trend di sviluppo degli imballaggi cellulosici, tra il 1997-2000, si è attestato attorno al 4,5% medio annuo. L’attività produttiva dell’area degli imballaggi cellulosici ha concluso il 2001 con una crescita del 3%, inferiore dunque alla percentuale di sviluppo che aveva caratterizzato il 2000, ma pur sempre un buon risultato. Rispetto alla crescita media dell’intera area si riscontra una migliore “intonazione” degli imballaggi di cartone ondulato, mentre previsioni di crescite più contenute valgono per gli altri settori.
• Gli imballaggi rigidi di carta poliaccoppiata evidenziano un trend evolutivo negativo dal 1997 al 2000. Il calo è dipeso essenzialmente dalla riduzione sensibile del peso medio. In termini di produzione espressa in peso, il 2001 evidenzia una sostanziale stabilità. Questa soluzione di imballaggio sta vivendo, nella sua globalità, una progressiva diminuzione dello share di mercato, a causa di un suo arretramento nel settore del latte. Gli aumenti di partecipazione che si riscontrano in altri settori (pet-food, succhi di frutta, yougurt) hanno consentito di compensare i cali nel principale settore di utilizzo, ma non di determinare una crescita. Analoga situazione è prevista per il 2002.
• Il settore degli imballaggi poliaccoppiati flessibili nel triennio 1997-2000 ha evidenziato un trend di crescita del 2,2% medio annuo, in riferimento ai valori espressi in peso. Prendendo in esame i valori espressi in m2, il trend evolutivo risulta lievemente superiore, in seguito alla riduzione del peso medio per m2 dei materiali. Secondo una prima valutazione nel 2001 la produzione, a fronte di un calo nelle esportazioni (che rappresentano il 48% della produzione) e di una moderata crescita delle vendite all’interno, non ha evidenziato incrementi. Si ritiene che il 2002 potrà segnare una crescita, a fronte di un possibile miglioramento delle esportazioni.
• Il trend evolutivo degli imballaggi di plastica nel triennio di riferimento 1997-2000 esprime una crescita del 6,5% medio annuo, ma gli sviluppi più sostanziosi hanno riguardato gli imballaggi flessibili e le bottiglie, che proseguono l’erosione di quote di mercato nei confronti del vetro. La comparsa della bottiglia di PET nei settori dei succhi e della birra è un evento recente, con quote destinate a rafforzarsi; la bottiglia di PET guadagna posizioni anche nei confronti della lattina, nell’ambito delle tipologie di packaging utilizzate per l’esportazione dell’olio di semi. Dopo un inizio promettente, nel 2001, il tasso di sviluppo degli imballaggi di plastica è andato progressivamente rallentando. I motivi di tale rallentamento sono, oltre alla minore intonazione in alcuni settori di impiego, il netto orientamento alla riduzione delle scorte di alcuni manufatti. Si ritiene che l’anno si sia concluso con uno sviluppo contenuto entro il 2,5%, mentre nel 2002 l’area dovrebbe esprimere un lieve miglioramento del trend evolutivo.
• Gli imballaggi di vetro, tra il 1997 e il 2000, hanno testimoniato un tasso di sviluppo del 3,3% medio annuo. Per quanto riguarda la produzione di contenitori di vetro (bottiglie, vasetti e flaconeria), si ritiene che il 2001 si sia concluso con una crescita contenuta entro il 2%. I punti di forza sono rappresentati dalla crescita delle bottiglie per il vino e gli spirit, per merito delle esportazioni di queste due merci, ma anche dal positivo andamento dei vasi per le conserve di pomodoro. Crescita analoga è prevista per il 2002.
• Il trend degli imballaggi di legno, nel triennio 1997-2000, è il risultato di un significativo calo delle cassette per ortofrutta, di una sostanziale tenuta degli imballaggi industriali e di un sensibile aumento dei pallet. A livello globale si ipotizza per il 2001 uno sviluppo contenuto (1%), imputabile quasi esclusivamente alla crescita dei pallet e per il 2002 i valori verrebbero riconfermati.

Italian materials: good, but with caution
Constant, without sudden peaks or downturns. That’s basically what emerges from the balance for 2001 prepared by the Istituto Italiano Imballaggio on trends in packaging materials in Italy. But 2002 could well have some surprises in store (good ones). By the Istituto Italiano Imballaggio Press Office

The macroeconomic outlook for Italy should be seen in a global context marked by a definite slowdown in the economy.
The main international analysts see 2002 as a year where the economy will continue to suffer in the first six months, but with potential for an upturn in the second half of the year: the EU and the USA should lead this turnabout.

Interim results and forecasts
According to initial interim results for 2001 prepared by the Studies Office at Istituto Italiano Imballaggio, the packaging sector basically confirms the slump seen in the Italian manufacturing sector. On analysing the various trends for the different product sectors, it can be seen that 2001 closed with growth of just 2% (in 2000 growth was 5%). An initial assessment of the expectations for 2002 leads one to forecast growth of 2.3-2.5% for the packaging industry.

Material by material
Growth in production and consumption levels obviously differs from sector to sector.
• With regard to steel packaging, growth in the three-year period 1997-2000 was steady until 1999, whereas there was a drop in 2000. This type of packaging saw no increase in production in 2001: the weakness of the sales in the food sector has led to this, while the good trends in the sector of products for industry and the closure category haven’t managed to make up for the lower levels of use in the food sector. The outlook for 2002 leads one to hope for an improvement, both in lightweight packaging (closures and containers holding up to 50 kg) and drums (200 kg capacity).
• The aluminium packaging sector saw a good increase in output in 1998, which then dropped during 1999; the basic stability in output levels forecast for 2001 follows on a 2000 marked by modest growth: with a slight fall in the area of containers, moderate growth in foil packaging (trays and wrapping for industrial and family use), following a rise in the consumption of fresh portioned food, as well as closures. Use of aluminium has also risen in the pharmaceutical sector, where it’s used to protect certain families of drug (single-dose ophthalmic products in small plastic flacons protected by aluminium bags). The forecast for 2002 is for growth of about 1.5%.
• Average annual growth in the field of cellulose packaging was about 4.5% in 1997-2000. Output in the cellulose packaging sector had risen by 3% by the end of 2001: less than the growth seen in 2000, though still a good result. Compared to the average development figure for the entire area, corrugated cardboard is in definitely better “health”, while the forecast for the other sectors is for lower rates of growth.
• Rigid polylaminated paper packaging experienced a negative trend in the years 1997-2000. This downturn was mainly due to the considerable fall in average weight. In terms of output by weight, 2001 saw substantial stability. Overall, this type of packaging is gradually losing its market share, due to falling levels of use in the milk sector. It’s becoming more popular in other areas (pet-food, fruit juice, yoghurt), which has compensated for the falling figures in its main sector of use, but without actually leading to a rise. A similar situation is expected for 2002.
• The flexible polylaminate packaging sector saw average annual growth of 2.2% by weight over the three-year period 1997-2000. If one considers the results by m2, the positive trend is slightly higher, following a drop in the average weight of the material per m2. According to an initial assessment, output didn’t rise in 2001, owing to a slump in exports (48% of output) offset by a moderate rise in sales on the Italian market. It’s felt that 2002 could well see some growth, thanks to a possible improvement in export figures.
• Growth in plastic packaging over the three-year period 1997-2000 rose by an average of 6.5% per year, but flexible packaging and bottles have enjoyed the most success, further eroding the market share held by glass. The appearance of the PET bottle in the fruit juice and beer sectors is very recent, with market shares expected to strengthen; the PET bottle also gains in popularity to the detriment of the can when used as a form of packaging for exports of seed oil. After a promising start in 2001, growth in plastic packaging saw a gradual downturn. The reasons for this decline are the clear trend towards a reduction in stocks of given products and less use in certain applications. It’s believed that last year ended with a low level of growth (no more than 2.5%), while this sector should see a slight improvement in the trend in 2002.
• Glass packaging between 1997 and 2000 witnessed average annual growth of 3.3%. With regard to the production of glass containers (bottles, jars and flacons), it’s felt that 2001 ended with moderate growth of 2%. The strong points here are the growth in bottles for wine and spirits, thanks to greater exports of these two products, but also the positive trend in jars used for tomato products. Similar growth is expected for 2002.
• The trend in wooden packaging over the three-year period 1997-2000 is the result of a definite drop in the use of crates for fresh produce, substantial stability in industrial packaging and a marked rise in pallets. Overall, moderate growth (1%) is predicted for 2001, almost exclusively due to growth in pallets, and these values should be confirmed in 2002.