November/December 2002





Mixx, ovvero…
Mixx, in other words…
Un premio al cartoncino creativo
A prize to creative cardboard

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News from Russia

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Il 2003 inizia dalla frutta
2003 begins with fruit

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Le PAA non sono più un problema
PAAs are no longer a problem

L’offset nella stampa di etichette
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La qualità si fa linea
The quality is in line

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Automation signals

M&M News








Si anticipa a gennaio il prossimo Ortomac, stralcio del Macfrut dedicato all’orticultura. Si lascia più spazio, così, alle altre merceologie (prodotti agroalimentari e macchine-materiali di processo e confezionamento)
che saranno in mostra, come sempre, a maggio. E intanto si delineano gli elementi che fanno crescere la filiera, a partire dalla tracciabilità.
A cura della redazione

All’ultimo Macfrut di Cesena, inprescindibile appuntamento per gli operatori del settore ortofrutticolo e relativo indotto, sono stati “messi in mostra” macchine e prodotti per la lavorazione e l’imballaggio (di cui diamo resoconto nelle pagine che seguono). Ma sono stati resi pubblici anche dati e scenari, che nei mesi successivi si sono ulteriormente precisati alla luce delle dinamiche di mercato e delle iniziative delle imprese più vitali. Che partono da un dato di fatto, per la verità non troppo sorprendente: la (relativa) stasi della domanda, “bella addormentata” da svegliare da un sonno preannunciato da tempo.

Una spesa meno fresca
L'ortofrutticoltura rappresenta uno dei settori più importanti dell’economia italiana, con una produzione di oltre 25,8 milioni t, circa 2 milioni di addetti, un fatturato di 19 miliardi di Euro. L’export, con 2,9 miliardi di Euro (2001), per la prima volta ha superato quello del vino (2,6 miliardi di Euro) e lo stesso saldo attivo, che oltrepassa i 1.100 milioni di Euro, ha raggiunto la cifra più alta degli ultimi dieci anni.
Però… c’è un però. Secondo i dati dello “Osservatorio dei Consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane” realizzato da Iha Italia per Agri Cesena, nel 2001 gli oltre 20 milioni di nuclei familiari censiti hanno acquistato meno ortofrutta (e speso di più). Più precisamente, in complesso sono stati acquistati frutta e ortaggi freschi per 9.311.000 t, in calo del 2,1% sul 2000, e si sono spesi 11.672 milioni di Euro, (+3% sul 2000). E ancora: i consumi annuali di ortofrutta fresca per famiglia sono passati dai 460 kg del 2000 ai 450,8 kg del 2001, con un calo del –2,17%, mentre la spesa media è salita dai 547 Euro del 2000 ai 565 Euro del 2001.
Questo dato ha trovato riscontro anche in un’altra analisi, che riferisce come la distribuzione moderna italiana abbia registrato vendite costanti pur avendo aumentato del 3% le superfici dedicate a questo tipo di merce. E, in generale, gli esperti sembrano concordare sul fatto che è necessaria, per rivitalizzare una dinamica un po’ fiacca, un’iniezione di fiducia nei consumatori.
Come? Da tempo si parla della necessità di adottare forme più aggressive, coordinate e moderne di commercializzazione, tenendo d’occhio soprattutto l’evoluzione della distribuzione moderna da un lato, e i cambiamenti nei valori e nelle abitudini dei consumatori dall’altro (il che coinvolge direttamente il packaging). Così come, sul fronte produttivo, si lavora ad articolare un’offerta più consona agli attuali convincimenti in materia di salute e salubrità, e alle mutanti occasioni di consumo (la crescita dell’ortofrutta biologica costituisce un esempio facile ed evidente).
Durante l’ultimo Macfrut si è lavorato, per esempio durante un apposito convegno organizzato da Agri Cesena, a sensibilizzare gli operatori sull’efficacia della tracciabilità dei prodotti come garanzia di qualità e stimolo per la domanda. Ma se in Europa è da tempo una realtà, in Italia la sua attuazione in questo settore si scontra con la frammentazione della base produttiva e con le permanenti sperequazioni fra produzione e distribuzione. Le cifre aiutano, anche in questo caso, a precisare: nel nostro Paese le organizzazioni di produttori rappresentano in media non più del 30% delle imprese agricole, con punte del 60% in Emilia Romagna contro il 10% di alcune zone del Centro-Sud. Occorre, dunque, lavorare a costruire un “sistema” che favorisca una concentrazione della produzione e la commercializzazione verso le grandi catene distributive. Un contributo concreto al superamento di questi ostacoli e alla messa a punto di procedure e tecnologie viene dal primo produttore italiano di alimenti biologici, Apofruit, che ha recentemente portato a termine il progetto di tracciabilità delle referenze Almaverde Bio.

La cura in un’etichetta
Sostenuto da una crescente simpatia del grande pubblico per i prodotti più salutari e sicuri, il biologico è decollato fino a raggiungere un giro d’affari di circa 1.600 milioni di Euro.
L’ortofrutta rappresenta circa il 20% di questo totale e, come risultata dall’ultima indagine realizzata da Eurisko per Agri Cesena e CSO (Centro Servizi Ortofrutticoli), viene apprezzata soprattutto dai consumatori 25-45enni. A loro soprattutto - ma non solo - Apofruit, ha dedicato un impegnativo lavoro scaturito nella tracciabilità di ciascuna confezione posta in commercio col marchio Almaverde Bio, grazie all’etichetta con codice a barre che permette di ricostruire l’intera storia del contenuto, dal “campo” al punto vendita.
Il progetto interessa l’intera offerta, dall’ortofrutta alla carne passando per surgelati, nettari e frutta secca. Rintracciarne i passaggi è facile. Collegandosi al sito del Consorzio all’indirizzo internet www.almaverdebio.it e digitando nell’apposito spazio il codice alfanumerico posto su ogni confezione di prodotti Almaverde Bio, il consumatore può sapere, in tempo reale, da quale produttore proviene l’alimento e a quali processi è stato sottoposto prima di arrivare nel punto vendita. Inoltre può accedere a informazioni sulle tecniche di produzione o di allevamento e sui valori nutrizionali dei singoli prodotti.
Chi non disponesse di un personal computer può chiamare il numero verde 800.23.03.03 e ottenere le stesse informazioni dettando il codice alfanumerico all’operatore telefonico.
Gli obiettivi dell’operazione sono chiari:
"Gli scandali alimentari degli ultimi anni - ha sottolineato durante la conferenza stampa di presentazione il presidente del Consorzio Almaverde Bio Italia, Renzo Piraccini - hanno generato l’esigenza di garanzie. Noi la abbiamo raccolta, rendendo visibile tutta la “storia” di un’intera gamma di prodotti biologici. Uno sforzo ulteriormente complicato dalla forte componente di prodotti freschissimi (ortofrutta e carni) della linea Almaverde Bio, che rende particolarmente complesso e costoso il processo di tracciabilità in tempo reale".
L’impegno ha comportato anche un investimento supplementare in comunicazione, per la quale sono stati stanziati 6,5 milioni di Euro in campagne stampa sui grandi mass media cartacei e TV, al fine di rendere noto ai consumatori il progetto e il suo valore di servizio. Il gioco, evidentemente, vale la candela e il Consorzio Almaverde Bio Italia sembra vederci chiaro: se nel primo semestre 2002 ha realizzato vendite di prodotti a marchio per 11,2 milioni di Euro (con un incremento del 30% sul 2001), prevede una chiusura 2002 a quota 25 milioni di Euro e pianifica di triplicare nei prossimi tre anni. Qualche altra referenza? Circa 120 referenze, appunto, di prodotti biologici, disponibili in tutte le principali catene distributive della GDO italiana e, ovviamente, tutti certificati dal C.C.P.B. (Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici) di Bologna.


2003 begins with fruit

Scheduled for January is the next Ortomac, the smaller version of Macfrut devoted to horticulture. This leaves more room for the other goods (agrofood products and machines and materials for processing and packaging) which will be on display, as always, in May. Meanwhile, those elements are taking shape which will result in growth in the sector, starting with traceability.
By the editorial staff

Put on show at the last Macfrut in Cesena, an unmissable event for operators in the fruit and vegetable sector and related industries, were machines and products for processing and packaging (covered in the following pages). But other data and scenarios were revealed, which in the succeeding months have been further clarified in the light of the dynamics of the markets and the initiatives of the most active companies. These begin with a fact which is really not very surprising: the (relative) state of demand, ‘the sleeping beauty’ is waking up from a sleep forecast from some time.

Less spending on fresh goods
The fruit and vegetable sector is one of the most important in the Italian economy, with a production of more than 25.8 million tonnes, about 2 million employees and a turnover of 19 billion Euro. Exports, at 2.9 billion Euro (2001) for the first time overtook wine exports (2.6 billion Euro) and the active cash balance, more than 1,100 million Euro, reached its highest level in the last ten years.
But… and there is a but. According to data from the ‘Osservatorio dei Consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane’ (Survey of spending on fruit and vegetables by Italian families) carried out by Iha Italia for Agri Cesena, in 2001 the more than 20 million families surveyed bought less fruit and vegetables (and spent more). To be more precise, 9,311,000 tonnes of fresh fruit and vegetables were purchased, a fall of 2.1% compared with 2000, for an expenditure of 11,672 million Euro, (+3% on 2000). Furthermore, annual consumption of fresh fruit and vegetables per family went from 460 kg in 2000 to 450.8 kg in 2001, a fall of 2.17%, while average spending rose from 547 Euro in 2000 to 565 Euro in 2001.
These statistics are supported by another analysis, which reports that modern Italian distribution outlets recorded sales unchanged despite devoting 3% more sales space to this type of produce. And, generally speaking, experts seem to agree that to revitalise a dynamic which has gone rather flat, an injection of trust on the part of consumers is necessary.
But how? For some time there has been talk of adopting more aggressive, co-ordinated and up-to-date forms of marketing, keeping an eye especially on the development of modern distribution on the one hand, and on the changing values and habits of the consumer on the other (this directly involves packaging). Thus, on the production front, much work is being done to produce a range of goods more in tune with present-day concerns over health and well-being, and to changing consumption trends (the growth in the consumption of organic fruit and vegetables is an obvious example).
During the last Macfrut, for example in a conference organised by Agri Cesena, much work was done to make operators aware of the effectiveness of the traceability of products as a guarantee of quality and stimulus to demand. But while this has been a reality in Europe for some time, in Italy activity in this sector has come up against the fragmentation of the production base and the continual inequality between production and distribution. In this case, too, the statistics serve to clarify: in Italy, producers’ organisations on average represent no more than 30% of agricultural companies, with a peak of 60% in Emilia Romagna but only 10% in some areas of the Centre and South. It is therefore necessary to work to build up a ‘system’ to encourage concentration of production and marketing towards the large distribution chains.
A concrete contribution to the supermarket to overcome these obstacles and to set up procedures and technologies comes from the top Italian producer of organic foodstuffs, Apofruit, which has recently brought to fruition its project for the traceability of Almaverde Bio references.

Care in a label
Supported by growing sympathy in the general public for healthier and safer products, organic foods have taken off to the extent that they have achieved a turnover of around 1,600 million Euro. Fruit and vegetables represent about 20% of this total and, as shown by the latest survey carried out by Eurisko for Agri Cesena and CSO (Centro Servizi Ortofrutticoli), are particularly appreciated by consumers in the 25-45 age group. Especially, but not exclusively, to them, Italy’s leading producer of organic fruit and vegetables, Apofruit, has devoted a demanding programme aimed at the traceability of every pack put on the market under the Almaverde Bio brand, thanks to a barcode label which allows the entire history of the contents to be reconstructed , from the ‘field’ to the point of sale.
The projects concerns the whole range, from fruit and vegetables to meat, via frozen foods, fruit juices and dried fruit. Tracing their progress is easy. By connecting to the Consortium’s website at the address www.almaverdebio.it and keying the letters and numbers of the code found on every pack of Almaverde Bio products into the appropriate box, the consumer can find out, in real time, from which producer the product comes and which processes it has undergone before arriving at the point of sale. The consumer can also access information about the production techniques or husbandry, and the nutritional value of individual products. Those without a PC can call the freephone number 800.23.03.03 and obtain the same information by quoting the letters and numbers of the code to the operator.
The aims of the operation are clear:
“The scandals surrounding foodstuffs in recent years,” the chairman of the Consorzio Almaverde Bio Italia, Renzo Piraccini, pointed out during the presentation press conference, "have created the need for guarantees. We have put together and made visible the whole ‘history’ of an entire range of organic products. An effort further complicated by the large component of very fresh produce (fruit, vegetables and meat) in the Almaverde Bio range, which makes the traceability process in real time particularly complex and costly”.
The commitment has also resulted in extra investment in communication, for which 6.5 million Euro have been allocated in a press campaign in newspapers and magazines and on TV, with the aim of bringing to the attention of consumers the project and its service value. The game is obviously worth the candle, and the Consorzio Almaverde Bio Italia seems to see this clearly: in the first six months of 2002 it has seen its range of branded products achieve sales of 11.2 million Euro (an increase of 30% over 2001), and forecasts indicate that 2002 will close with sales of 25 million Euro, with plans to treble this in the next three years. Other pointers? About 120, the organic products available in all the major distribution chains of the Italian GDO and, obviously, all certified by the C.C.P.B. (Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici – Consortium for the Control of Organic Products) in Bologna.



Date e premi del prossimo Macfrut
La scorsa 19^ edizione del Macfrut si è conclusa con un’affluenza di 38.000 visitatori – in aumento di quasi il 10% rispetto al 2001 - di cui il 15% stranieri di tutti i continenti (degna di nota, al riguardo, la presenza di responsabili delle grandi catene di distribuzione moderna di Germania, Olanda, Gran Bretagna, nonché Romania, Ungheria e Polonia).
Ma non solo. Macfrut 2002 è stato animato da oltre 600 espositori - c’era anche un’azienda cinese, presente per lanciare una nuova varietà di pere - e da importanti iniziative istituzionali, come i Protocolli d’intesa sottoscritti da Agri Cesena e Camera di Commercio di Forlì-Cesena con Australia, Marocco e Tunisia. Infine, comunicano gli organizzatori, gli affari sono stati favoriti dagli incontri bilaterali fra espositori e operatori provenienti da India, Egitto, Turchia, Marocco e Tunisia, promossi dalla fiera in collaborazione con la locale Camera di Commercio, la Regione e l’ICE. Il prossimo anno Macfrut si svolgerà dall’8 all’11 maggio, con un po’ di agio in più consentito dallo spin off della sotto-rassegna dedicata all’orticultura (Ortomac), anticipata a gennaio. Come sempre, sarà affiancata da Trans World (Salone dell’autotrasporto agroalimentare), da Agro Bio Frut e dal Salone delle Produzioni Biologiche del Mediterraneo, dedicate al biologico. Inoltre, nel 2003 verrà assegnato il secondo Premio Macfrut, istituito per stimolare l’innovazione e articolato in 4 categorie di concorso: tecnologie e servizi per il condizionamento e la commercializzazione; produzione biologica (prodotti e mezzi tecnici); trasporto agroalimentare; produzioni sementiere e nuove tecnologie per l’agricoltura.




Dates and awards of the coming Macfrut
The last 19th edition of Macfrut ended with an attendance of 38,000 visitors - and an increase of almost 10% compared to 2001 - 15% of which foreign from all around the world (worthy of note on this count the presence of heads of all the large modern distribution chains from Germany, Holland the UK as well as Rumania, Hungary and Poland).
What is more, Macfrut 2002 featured over 600 exhibitors - there was also a Chinese company, there in order to launch a new variety of pears - as well as important institutional undertakings, such as the agreement protocols signed by Agri Cesena and the Forli-Cesena Chamber of Commerce with Australia, Morocco and Tunisia. Finally, as the organizers communicate, business was favored by bilateral encounters between exhibitors and operators from India, Egypt, Turkey, Morocco and Tunisia, promoted by the fair in cooperation with the local Chamber of Commerce, the Regional authorities and the ICE (the Italian Institute for foreign trade).
The coming Macfrut will be held from 8 - 11 May, things will be helped by the spin-off from the sub-show dedicated to horticulture (Ortomac), that has been brought forward to January. As always, Macfrut will be accompanied by Trans World (agro-food goods vehicles show), by Agro Bio Frut and Mediterranean Bio Product Show. As well as that in 2003 the second Macfrut Award will be assigned, set up for stimulating innovation and set out in 4 competition categories: technology and services for conditioning and trading; biological production (technical products and means); agrofood transportation; production of seeds and the new technologies for agriculture.










Materiali e soluzioni d’imballaggio
per l’ortofrutta

I contenitori e i pallet di HDPE di Capp-Plast (MI) sono solidi e particolarmente resistenti agli urti. Disponibili in numerosi formati e misure (mod. Agribox, Enobox, Industrial Box, ecc.), trovano impiego nel settore industriale e agricolo.

La produzione Carton Pack (Rutigliano, BA) per il confezionamento e la protezione dei prodotti ortofrutticoli, si suddivide in: veline e carte speciali, fogli perimetrali stampati per ogni tipo di cassetta, striscioni, etichette e poster, addobbi, copertine, sacchetti, tramezzi anche di legno, ecc.

Le vaschette Ciesse Paper (Luzzara, RE) sono prodotte in cartone microonda per alimenti e in cartone compatto politenato. Si adattano al confezionamento di svariati prodotti alimentari (frutta, verdura, paste alimentari, pasticceria, ecc.).

Coccato & Mezzetti ha messo a punto BIO.PL.A., un accoppiato biodegradabile ottenuto con procedimento brevettato unendo un substrato naturale (carta, cartone, tessuto, ecc.) e uno strato di materiale impermeabile termoplastico biodegradabile (in particolare il Mater-Bi di Novamont). Idoneo al confezionamento di alimenti (viene utilizzato nella ristorazione, come materia prima di piatti e bicchieri monouso), anche gelati e surgelati, alla produzione di abbigliamento sanitario monouso sterilizzato, alla realizzazione di contenitori destinati all’interramento nel settore floro-vivaistico e a molte altre applicazioni ancora, in particolare ove sia richiesta la totale biodegradazione dei prodotti. In questo caso, la biodegradazione si risolve in una completa trasformazione in acqua, anidride carbonica e metano per azione di micro-organismi presenti in natura, il che consente, fra l’altro, di smaltire i manufatti realizzati con Bio.pl.a. come frazione organica dei rifiuti solidi urbani avviati a compostaggio. Completamente antistatico, questo laminato può essere definito a pieno titolo eco-compatibile e offre uno strumento in più agli utilizzatori, che intendano sostenere una politica dei consumi rispettosa dell’ambiente.

I film Corapack (Brenna, CO), per il confezionamento food e non food, sono realizzati con PP, PE e poliestere accoppiati o forati, e sono disponibili in bobine, buste o fogli. Di recente svilippo il film macroforato a caldo per ortofrutta: l’elevata resistenza consente di diminuirne lo spessore, con conseguente risparmio di materiale. Inoltre, garantisce una migliore macchinabilità e velocità produttive elevate.

Dolav (Israele) propone il contenitore componibile di grandi dimensioni KitBin, realizzato in HDPE resistente agli urti. Idoneo a sopportare carichi superiori ai 600 kg, ha superfici lisce e ventilate che garantiscono facile pulizia e l’idro-refrigerazione dei prodotti per la prevenzione di muffe. Disponibile anche per affitti stagionali.

Erre-Ci-A (Monza, MI) presenta le linee di prodotto per l’ortofrutta e l’imballaggio: rete Unifruit per frutta, rete estrusa in rotoli per cestini, borse per agrumi da 2 e 3 kg, borsa Combinet da 2 a 5 kg con lato di PE stampabile, borsa Netsac da 2 a 5 kg con banda superiore di PE stampabile, ecc.

Ghelfi Ondulati (Buglio in Monte, SO) propone Ratio Ghelfi, soluzione di imballaggio in grado di raggruppare e impilare, grazie all’elemento base di modularizzazione, contenitori di formati diversi. Ratio Ghelfi assicura visibilità e aerazione alla merce.

Graziani (Cesena, FC) propone l’angolare Magic Corner per la stabilizzazione dei carichi palettizzati. Formato da più strati di carta accoppiati con una copertina che può essere neutra o stampata in flessografia (su impianti di proprietà dell’azienda), è affermato da oltre dieci anni in ambito ortofrutticolo, grazie ai vantaggi legati a una movimentazione semplificata e più sicura della merce.

Il Grupo Girò (Spagna) ha messo a punto un sistema per la produzione di sacchi in rete tubolare Girsac, dotati di maniglia per il trasporto e di una striscia di film interna o esterna alla rete, da stampare e personalizzare. Sono ideali per il confezionamento di prodotti alimentari e ortofrutticoli.

Ilpa (Bazzano, BO) realizza articoli per l’imballaggio di frutta e verdura, stoviglie per il catering e semilavorati per l’industria. La produzione è suddivisa in tre linee di prodotto base (cassette, alveoli e vassoi) che, per versatilità, completezza, forma, dimensione e robustezza, sono in grado di rispondere alle più svariate esigenze.

I contenitori per l’agricoltura Jcoplastic (Battipaglia, SA) - realizzati in HDPE e stampati a iniezione - sono resistenti a raggi UV e infrarossi, ad alte e basse temperature e agli agenti atmosferici. L’azienda si occupa inoltre del recupero e riciclo dei contenitori usati, favorendone lo smaltimento.

L.A.R. (Formigine, MO) propone una linea di casse di HdPE largamente impiegate in agricoltura, per esempio nel trasporto di uva, articolata per capacità (36 o 58 litri) e dimensioni (515x315x275 mm, 590x410x330 mm), per soddisfare le diverse esigenze di composizione del carico. Altre caratteristiche da menzionare: il fondo e le pareti pieni o forati, a seconda dell’utilizzo; l’eventuale fondo rinforzato per i carichi pesanti; il possibile bordo rialzato.

Manifatture Bonzagni (Dosso, FE) presenta la linea per il confezionamento di cipolle in diverse tipologie di sacchi: di rafia (protezione e conservazione del prodotto), di piattina (la luminosità del materiale rende la confezione accattivante), di cotone (favorisce la conservazione dei prodotti grazie all’assorbimento dell’umidità).

NNZ Group (Olanda) propone per il settore alimentare sacchi di rete, juta e PE; sacconi industriali; imballaggi di carta, cartone e PE per il trasporto; reti tubolari e non.

Mater-Bi, materiale termoplastico biodegradabile di Novamont (NO), è sempre più utilizzato, come testimoniano i recenti sviluppi nel settore ortofrutticolo. La ditta Cordioli ha infatti sviluppato in collaborazione con Novamont, un filo per la legatura di viti realizzato in Mater-Bi, biodegradabile al 100%.

Omnia Imballaggi (Capurso, BA) promuove e commercializza articoli per il confezionamento (cartoncino fustellato, PVC fustellato neutro, sacchetti, etichette, buste, alveoli, ecc.), l’imballaggio (fiancate e testate per plateaux, imballaggi di cartone ondulato, ecc.) e la palettizzazione (angolari di cartone, reggette di PP, tendireggia, ecc.).

I contenitori per alimenti Palbox (Egna, BZ) sono atossici, resistenti ai raggi UV e agli agenti chimici e atmosferici e totalmente riciclabili. In particolare il modello 110 M, realizzato in HDPE, ha un volume utile di 700 litri e misure pari a 1120x1120x770h mm.
n Penta Plast (Romagnano di S. Agata Feltria, PS) produce contenitori di plastica riciclabile idonea al contatto con alimenti, facilmente impilabili e palettizzabili per facilitarne trasporto e stoccaggio. Realizzati secondo le norme CE, impediscono la formazione di muffe.

I contenitori di legno per prodotti ortofrutticoli di Piero Della Valentina (Sacile, PN) sono standard o su misura. Grazie alle caratteristiche di robustezza, sono di valido ausilio a partire dalla raccolta dei prodotti in campo, fino al loro stoccaggio nelle celle frigorifere.

Renato Lusa (Massa Lombarda, RA) propone per il settore surgelati buste e film multistrato con caratteristiche specifiche di scivolosità, saldabilità ed elevata resistenza alle basse temperature.

Simp (Castagnaro, VR) realizza casse di plastica per agricoltura, ortofrutta e industria, contenitori stagni e/o asettici e prodotti per la salvaguardia dell’ambiente. In catalogo: contenitori di HDPE portauova (contengono 30 unità, sono impilabili e disponibili in tre colori), pallet di plastica inseribili (completi, su richiesta, di TAG) e casse a perdere a incastro.

Tenax (Viganò, LC) realizza diverse tipologie di reti per il food e non food. Sviluppate di recente, le reti tubolari biodegradabili (realizzate in Mater-Bi tramite un processo di estrusione ad hoc) sono più morbide, flessibili ed elastiche rispetto a quelle tradizionali. Disponibili in molti colori, dopo l’uso possono essere riposte nei contenitori per rifiuti organici.



Packaging materials and solutions for fresh produce
HDPE containers and pallets from Capp-Plast (Milan) are solid and especially impact resistant. Available in various shapes and sizes (models Agribox, Enobox, Industrial Box, etc.), they have applications in industry and agriculture.

The product range of Carton Pack (Rutigliano, Bari) for packing and protecting market garden produce is split as follows: tissues and special paper, printed borders for all types of trays, banners, labels and posters, decorations, covers, bags, even wooden inserts, etc.

Ciesse Paper (Luzzara, Reggio Emilia) trays are produced using micro-corrugated board for food and compact polythene-coated board. Easily adapted to pack various types of food products (fruit, vegetables, pasta, confectionery, etc.).

Coccato & Mezzetti have developed the BIO.PL.A., a biodegradable laminate obtained via a special patented procedure that combines a natural backing (paper, board, fabric, etc.) with an impermeable thermoplastic biodegradable material (Mater-Bi by Novamont). Suitable for packing food (it's used in catering as a raw material for disposable plates and cups), ice-cream and frozen foods, as well as the production of sterilised disposable sanitary items, planting containers in the florist/garden centre sector and many other applications besides, especially wherever 100% biodegradable products are required. In this case, biodegradation involves full transformation into water, carbon monoxide and methane thanks to naturally found micro-organisms, thus making it possible to dispose of products made from Bio.pl.a. in the "compostable" part of municipal waste. Totally anti-static, this laminate can truly be said to be eco-compatible and offers an extra tool for users wanting to pursue a policy of environmentally-friendly consumption.

The films from Corapack (Brenna, Como) for packing food and non food are made from PP, PE and laminated or holed polyester, coming in spooled, bag or sheet form. The hot macro-holed film for fresh produce is a recent addition: its great strength means reduced thickness, thus making for savings in material. What's more, it guarantees better machinability and high output speeds.

Dolav (Israel) proposes a large modular container - the KitBin - made from shock-proof HDPE. Ideal for withstanding loads of more than 600 kg, it has smooth ventilated surfaces for easy cleaning and the hydro-refrigeration of products to prevent mould and mildew. Also available for seasonal hire.

Erre-Ci-A (Monza, Milan) presents its product lines for market garden produce and packaging: Unifruit nets for fruit, extruded, rolled netting for baskets, bags for citrus fruit (2 or 3 kg), the 2 - 5 kg Combinet bag with a printable PE side, the 2 - 5 kg Netsac bag with its upper printable PE strip, etc.

Ghelfi Ondulati (Buglio in Monte, Sondrio) proposes the Ratio Ghelfi, a packaging solution that groups and stacks differently shaped containers, thanks to a basic modularising element. The Ratio Ghelfi guarantees visibility and ventilation of the goods.

Graziani (Cesena, FC) proposes its Magic Corner corner piece for stabilising palletised loads. Made from several layers of laminated paper with a cover that can be either neutral or flexo printed (on proprietary plant), the Magic Corner has been a success in the fresh produce sector for more than ten years, thanks to its advantages of simplified and safer goods handling.

Grupo Girò (Spain) has developed a system for the production of Girsac tubular netting bags, with a handle for carrying the bag and a strip of film both inside and outside the net that can be printed and personalised. Ideal for packing food and fresh produce.

Ilpa (Bazzano, Bologna) produces packaging items for fruit and vegetables, tableware for catering and semi-finished items for industry. Its output is split into three basic product lines (trays, honeycombs and flat trays) that can satisfy all possible needs thanks to their versatility, completeness, shape, size and strength.

The products for agriculture from Jcoplastic (Battipaglia, Salerno) - made from HDPE and injection moulded - are fully weatherproof and resistant to UV rays and hot or cold temperatures. The company also recovers and recycles used containers, encouraging their proper disposal.

L.A.R. (Formigine, MO) offers a line of HdPE crates broadly used in agriculture, for example in the transportation of grapes, in a series of sizes (36 or 58 litres) and dimensions (515x315x275 mm 590x410x330 mm), in order to satisfy the different needs of the composition of the load. Other characteristics deserving mentioned: full or holed base and sides, this according to use. A kind with reinforced base for heavy loads with raised edges is also available.

Manifatture Bonzagni (Dosso, Ferrara) presents its line of different bags for packing onions: raffia (to protect and preserve the product), tin-tie (the brightness of this material makes the pack especially attractive) and cotton (encouraging the preservation of the products thanks to its ability to absorb moisture).

The NNZ Group (Holland) proposes netted, jute and PE bags for the food sector; industrial big bags; paper, board and PE sacks for shipping; tubular and non-tubular netting.

Mater-Bi, the biodegradable thermoplastic material from Novamont (Novara) is being used more and more, as recent developments in the fruit and vegetable sector show. Cordioli has developed, in cooperation with Novamont, a 100% biodegradable thread for binding vines made from Mater-Bi.

Omnia Imballaggi (Capurso, Bari) promotes and sells items for packing (die-cut card, die-cut neutral PVC, sacks, labels, bags, honeycombs, etc.), packaging (sides and heads for pallets, corrugated cardboard packaging, etc.) and palletising (cardboard corner pieces, PP straps, strap guns, etc.).

The food containers from Palbox (Egna, Bolzano) are non-toxic, resistant to UV rays and chemical agents, weatherproof and 100% recyclable.
More specifically, the 110 M made from HDPE has a useful volume of 700 litres and measures 1120x1120x770h mm.

Penta Plast (Romagnano di S. Agata Feltria, Pesaro) produces recyclable plastic containers that are suitable for food, easily stackable and palletised for easier handling and storage. Produced in compliance with EC standards, they also help prevent the formation of mould and mildew.

The wood containers for market garden produce from Piero Della Valentina (Sacile, Pordenone) are standard or made to measure.
Thanks to their strength, they are a valid aid when harvesting the products in the field, right up to their storage in refrigerated cells.

Renato Lusa (Massa Lombarda, Ravenna) proposes multilayer bags and films for the frozen food sector with specific characteristics of smoothness, sealability and good resistance to low temperatures.

Simp (Castagnaro, Verona) produces plastic crates for agriculture, market gardens and industry, plus tight and/or aseptic containers and other products to protect the environment. Catalogue products include: HDPE containers for eggs (30 eggs, stackable and available in a choice of three colors), inserted plastic pallets (complete with TAG on request) and stacking disposable crates.

Tenax (Viganò, Lecco) produces various types of netting for food and non food. It's recently developed a biodegradable tubular netting (using Mater-Bi via a process of ad hoc extrusion) that's softer, more flexible and resilient than conventional nets. Available in many different colors, the nets can easily be disposed of as compostable waste after use.









Sistemi e macchine
per il settore ortofrutticolo

Questi i vantaggi offerti dalle confezionatrici Elixa di Automac (Vignola, MO): risparmio di film fino al 40%, facilità d’uso, confezioni con buona tenuta ai liquidi ed estetica accattivante, minimo ingombro e predisposizione alla teleassistenza. Raggiungono velocità fino a 12 avvolgimenti/min. e confezionano vassoi di formato compreso fra 120x100x10 e 300x230x160 mm.

La formatrice di plateaux di cartone UP 108 di Bini & C. (Crespellano, BO) è compatta e forma vassoi di dimensioni comprese fra 30x20x6,5 e 60x40x29 cm, con possibilità di modifiche per dimensioni fuori standard. Raggiunge velocità di lavoro fino a 30 confezioni/min. ed esegue il cambio formato in 10-20 minuti circa.
UP 108 è dotata di applicatore a spruzzo per colle termofusibili e programmazione elettronica della distribuzione tramite PLC.

I sistemi modulari di prezzatura ed etichettatura Bizerba (Desio, MI) sono veloci, sicuri e precisi sia in stand-alone che con collegamenti in rete (fino a 32 apparecchi) e collegamenti diretti a EDP per la gestione dei dati articolo e di produzione. I visualizzatori grafici LCD e tastiere a membrana garantiscono facilità d’uso e ottima qualità di stampa, assicurando sicurezza nella lettura dei codici a barre.

La confezionatrice-pesatrice a due teste BG 65/A2 di C.I.A. (Villaverla, VI) partendo da bobina, confeziona un’ampia gamma di prodotti in sacchetti della lunghezza desiderata e con larghezza max 40 cm. Dalla tramoggia di carico vibrante, i prodotti salgono sul nastro trasportatore e cadono sui vibratori per essere pesati, senza problemi di rotture. Proseguono poi attraverso il tubo formatore inclinato (su richiesta) per una massima protezione del prodotto.

La gamma produttiva del Carrellificio Cesenate (Cesena, FC) comprende numerosi modelli di transpallet idraulici (portate comprese fra 500 e 3000 kg), transpallet elettrici semoventi (portata 1600÷2000 kg), carrelli elevatori manuali (portata 1000 kg), elevatori elettrici semoventi (portata 1000÷1500 kg) e varie tipologie di carrelli “portatutto”.

La linea di confezionamento CDR-01 di F.B. Sistem (Cesena, FC) è composta da contafrutti elettronico a due canali (dotato di due catene a rulli che formano alveoli in cui trovano alloggio i frutti e sistema di lettura con fotocellula a tasteggio diretto); macchina disimpilatrice e riempitrice di cestini (fornita di stazione di estrazione, trasportatore a catena e stazione di riempimeto, raggiunge 35-40 confezioni/min.); retinatrice automatica di cestini (per il confezionamento in rete tubolare di vaschette da 0,5 a 2 kg).

Rollex 2000 di Frutmac (Lana, BZ) è un'avvolgitrice automatica di plateaux di cartone, a uno o a doppio strato, di formato 30x40, 30x50 e 40x60. Compatta, robusta e semplice da usare - grazie anche al display Touch Screen - raggiunge velocità di 1.650 plateaux/h, senza rovinare i prodotti confezionati.

Ampio e variegato il "parco macchine" del Gruppo Sacmi (Imola, BO): numerose linee di incartonamento e palettizzazione, nonché varie tipologie di palettizzatori, per diverse esigenze produttive. Fra questi ricordiamo i palettizzatori cartesiani con binario a terra, adatti per impianti a basse e medie velocità e caratterizzati da un’estrema flessibilità d’uso. I palettizzatori a portale si prestano invece per manipolazione veloce di prodotti anche dal peso elevato.

L'alimentatore Pico di Ilapak (Nova Milanese, MI) offre la sicurezza di un convogliamento delicato: composto da nastri di alimentazione e accumulo e da un convogliatore Slip-Torque, assicura il giusto posizionamento dei vassoi, con cadenza regolata da un sistema di controllo a fotocellule. La macchina viene fermata e riavviata in automatico, cambiando velocità in funzione della quantità di prodotto accumulato.

La gamma di formatrici di plateaux di Inpack Imola (Imola, BO) spazia dal modello più semplice (TF12, produttività max 35 pz/min.) al più sofisticato (TF40, che forma 35 plateaux con massimo 25 angoli al minuto). Fra questi, la TF 20 esegue un cambio formato rapido per la formatura di plateaux semplici, open top trays e vassoi dotati di alette superiori, di dimensioni comprese fra 600 x 400x250 e 300 x 200x60. Raggiunge velocità di 40 pz/ min.

La termosigillatrice modello TS 101 di Isap OMV Group (Parona, VR) può sigillare contenitori e bicchieri (dimensione massima rispettivamente di 140x200x95 mm e 140 Øx95 mm), con pellicole di larghezza max 150 mm. Il trascinamento del film è automatico, evitando così che l’operatore tocchi la pellicola, e la piastra saldante teflonata garantisce l’antiaderenza della pellicola. Un dispositivo particolare impedisce la discesa della piastra, qualora il contenitore non sia posizionato correttamente.

La formatrice Flapless di Fermac - rappresentata da Packaging Automation, Finale Emilia, MO - realizza plateaux (tradizionali o con angoli interni incollati) di formato 400x300xh60 e 600x400xh250. Produce oltre 30 scatole/min ed è dotata di impilatore con espulsore automatico, piatto formatore, spruzzatori colla anteriori e posteriori, gruppo colla, magazzino fogli, gruppo formatura, formatore angolo, gruppo di nebulizzazione aria, nastro trasportatore e quadro elettrico.

La formatrice Compacta TFA di Tecnomeccanica (Villanova, BO) si distingue per rapidità di cambio formato (10-20 min. circa), elevata velocità, flessibilità nell’utilizzo di materiali diversi e facilità d’uso e di manutenzione. Forma vassoi tradizionali con pareti di rinforzo a 90° e può utilizzare cartone ondulato di diverse grammature. Compacta TFA raggiunge velocità fino a 200 pz/h ed è dotata di applicatore a spruzzo per colle termofusibili con programmatore elettronico della distribuzione e controllo temperatura.

La clipsatrice retinatrice automatica Xarpa-31 Evolution di Daumar (rappresentata in Italia da Tecnopack, MI) si basa su un nuovo sistema, che permette la collocazione delicata del prodotto sulla rete nella parte superiore del tubo; la rete, trainata da rulli, scivola poi all'interno del tubo fino al punto di graffatura. Caratteristiche operative: 30 retine al minuto, confezioni da 250 g fino a 5 kg.

Teco (Conselice, RA) ha realizzato AC 02, una macchina automatica per l’apertura di cassette di plastica con pareti abbattibili. In grado di produrre fino a 1.000 casse/h, AC 02 apre le cassette partendo dal pallet, e le invia alla successiva fase di scarico. Garantisce operazioni di cambio formato semplici e veloci, adeguandosi velocemente alla vasta gamma di cassette presenti sul mercato (Cpr, Chep, Ifco, ecc.).



Systems and machines for the fruit and vegetable sector
These are the advantages offered by the Elixa packaging machines by Automac (Vignola, MO): up to 40% saving in film, ease of use, packs with good liquid-retention and aesthetically attractive, minimum bulk and availability of teleassistance. They achieve speeds up to 12 wraps per minute and wrap trays in formats from 120x100x10 to 300x230x160 mm.

The UP 108 cardboard tray former from Bini & C. (Crespellano, BO) is compact and forms trays in sizes from 30x20x6.5 to 60x40x29 cm, with the possibility of modification to form non-standard sizes. Reaches working speeds up to 30 trays per minute and carries out changes of format in about 10-12 minutes. The UP 108 is equipped with a spray applicator for hot-melt glues and distribution is electronically programmable by PLC.

The modular pricing and labeling systems by Bizerba (Desio, MI) are fast, safe and accurate both in stand-alone versions and connected directly to EDPs for the management of item and production data. The LCD graphic viewers and membrane keyboards guarantee ease of use and excellent print quality, ensuring accurate reading of barcodes.

The BG 65/A2 twin-head packaging/weighing machine from C.I.A. (Villaverla, VI), using reels, packs a wide range of products in bags of any chosen length and widths up to 40 cm. From the vibrating hopper, the products climb the conveyor belt and drop onto vibrators to be weighed, without risk of breakage. They continue along the inclined former tube (optional) for maximum product protection.

The production range of Carrellificio Cesenate (Cesena, FC) includes many models of hydraulic transpallets (capacity 500 to 3000 kg), self-propelled electric transpallets (capacity 1600÷2000 kg), manual fork-lift trucks (capacity 1000 kg), self-propelled electric elevators (capacity 1000÷1500 kg) and several types of ‘carry-all’ trucks.

The CDR-01 packaging line by F.B. Sistem (Cesena, FC) comprises: a twin-channel electronic fruit counter (equipped with two roller chains which form cells in which the fruit are placed and a reader system with direct sensor photo-electric cells); a machine for unstacking and filling baskets (equipped with extraction station, chain transporter and filling station, reaching 30-45 packs per minute); automatic basket racking machine (for packing tubs from 0.5 to 2 kg in tubular racks).

The Rollex 2000 by Frutmac (Lana, BZ) is an automatic wrapping machine for cardboard trays, in one or two layers and in formats of 30x40, 30x50 and 40x60.
Compact, robust, and easy to use - especially because of its Touch Screen display - it reaches a speed of 1,650 trays per hour without damage to the products being packaged.

The range of machines by Gruppo Sacmi (Imola, BO) is wide and varied: a large number of lines for cartoning and palletisation, as well as several types of palletisers, to meet many production requirements.
Notable among these are the cartesian palletisers with floor-mounted rails, suitable for low and medium speed equipment and characterised by their extreme flexibility of use.
The portal palletisers, on the other hand, are ideal for the fast handling of products, including heavy loads.

The Pico feeder by Ilapak (Nova Milanese, MI) provides the security of gentle channelling: comprising feeder and assembly belts and a Slip-Torque channeller, it ensures the correct positioning of trays, with supply regulated by a photo-electric cell control system.
The machine is stopped and started automatically, changing speed according to the quantity of product which has built up.

The range of tray formers by Inpack Imola (Imola, BO) goes from the simplest model (TF12, max production 35 pieces per minute) to the most sophisticated (TF40, which forms 35 trays with a maximum of 25 corners per minute). Of these, the TF 20 carries out a fast format change for the forming of simple trays, open top trays and trays with wings at the top, in sizes ranging from 600x400x250 to 300x200x60. It reaches a speed of 40 pieces per minute.

The TS 101 heat sealer from Isap OMV Group (Parona, VR) can seal containers and beakers (with sizes respectively of 140x200x95 mm and 140Ø x95 mm), with film up to a maximum width of 150 mm. The transport of the film is automatic, thus avoiding the operative having to touch it, and the teflon welding plate ensures that the film cannot stick to it. A special device prevents the descent of the plate if the container is not correctly positioned.

The Flapless forming machine by Fermac – represented by Packaging Automation, Finale Emilia, MO – makes trays (traditional or with glued internal corners) in formats of 400x300xh60 and 600x400xh250. It reaches a speed of more than 30 boxes per minute and is fitted with a stacker with an automatic expeller, forming plate, front and rear glue sprayers, glue assembly, cardboard magazine, former assembly, corner former, air atomisation assembly, conveyor belt and electric panel.

The Compacta TFA forming machine by Tecnomeccanica (Villanova, BO) stands out because of its speed of format change (about 10-20 min), high speed, flexibility in its use of different materials and ease of use and maintenance. It forms traditional trays with 90° strengthening walls and can use several weights of corrugated cardboard.
The Compacta TFA reaches speeds of up to 200 pieces per hour and is fitted with a spray applicator for heat melt glues with electronic programmer for distribution and temperature control.

The Xarpa-31 Evolution automatic stapling/meshing machine by Daumar (represented in Italy by Tecnopack, MI) is based on a new system which allows the gentle placing of the product on the mesh in the upper part of the tube; the mesh, guided by rollers, then slides down the inside of the tube until it reaches the stapling point. Operating characteristics: 30 meshes per minute, packs from 250 g to 5 kg.

Teco (Conselice, RA) has designed the AC 02, an automatic machine for opening plastic boxes with collapsible walls.
Able to deal with up to 1,000 boxes per hour, the AC 02 opens the boxes as they leave the pallet and sends them to the subsequent loading stage.
Simple and fast format-change operations are ensured, allowing it to adapt quickly to the vast range of boxes on the market (Cpr, Chep, Ifco, etc.).










Carrelli per l’ortofrutta
BTCesab (gruppo Toyota) commercializza i carrelli elevatori a forche frontali della bolognese Cesab - contraddistinti dal comune colore verde - e i rossi carrelli per la movimentazione interna delle merci della svedese BT. L’azienda emiliana compone così un’offerta completa per le diverse applicazioni, di cui garantisce anche l’assistenza post vendita e un servizio di noleggio personalizzato (anche a lungo termine). A Macfrut, dove ha allestito uno stand importante, ha presentato ai clienti italiani la nuova gamma BT Ixion di elevatori elettrici, a forche ricoprenti, dotati di un sistema di guida e controllo all’avanguardia. I BT Ixion presentano infatti un telaio compatto dagli angoli smussati e uno sterzo a 208 gradi, che ne favoriscono la manovrabilità anche in spazi ristretti. I bassi consumi e la frenatura a recupero d’energia consentono di realizzare un numero superiore di cicli di lavoro per batteria.
A Cesena erano esposti anche altri tipi di carrello, proposti come particolarmente interessanti per il settore ortofrutticolo. Innanzitutto le macchine della linea Cesab Eco KGA AC Technology sono state dotate di motore di trazione a corrente alternata, che ne incrementa prestazioni, flessibilità di impiego e semplicità di guida. Il nuovo Eco KGA è stato migliorato nell’accelerazione, frenatura, sterzo e traslazione, permettendo le rapide inversioni di direzione richieste nella movimentazione di frutta e verdura. Un’attenzione particolare è stata inoltre dedicata alla progettazione del posto di guida, divenuto più ergonomico e comodo. Allo stand Macfrut abbiamo visto anche i carrelli a forche frontali della serie Cesab Blitz AC Technology, a loro volta dotati di motori a.c. e con possibilità di comandi guida incorporati nel bracciolo multifunzione. Erano in mostra accanto a molte altre proposte BTCesab: gli agili Blitz a tre ruote; il Cesab Compact 250-300 ad elevate prestazioni per lavori interni ed esterni; la gamma completa di carrelli retrattili a c.a. BT Reflex; i transpallet BT Orion con sistema BT Powerdrive e i piccoli transpallet BT Minimover per il trasporto orizzontale di merci.



Trucks for market garden produce
BTCesab (Toyota Group) trades forklift trucks made by the Bologna-based company Cesab - green in color – as well as the red trucks for internal goods shifting made by the Swedish company BT. Thus the Emilia-based company proposes a complete offer for different applications, for which it also guarantees a post sales and customised hiring service (this also longterm). Represented by a sizeable stand, at Macfrut the concern in fact presented the new BT Ixion range of electric forklifts, fitted with a cutting-edge driving and control system. The BT Ixions have a compact chassis with smooth edges and 208 degree steering that favors their manoevrability even in limited spaces. Their low consumption and energy recovery braking enable them to complete a higher number of workcycles per battery. The show at Cesena also featured other types of forklifts, announced as being particularly interesting for the market garden produce sector. Aboveall the trucks of the Cesab Eco KGA AC Technology series, fitted with alternate current traction motors, that improve their performance, flexibility of use and make them simpler to drive. Special attention had been dedicated to the design of the driver’s position, that has been made more ergonomic and comfortable. At their Macfrut stand we also saw the forklift trucks of the Cesab Blitz AC Technology series, in turn fitted with a.c. motors with the possibility of driving controls incorporated in the multifunctional armrest.
These were on show alongside many other BTCesab proposals: the agile three-wheeled Blitz; the high performance 250-300 Cesab Compact for internal and external jobs; the complete range of BT Reflex retractable trucks; the BT Orion transpallets with BT Powerdrive and the small BT Minimover transpallets for the horizontal transportation of goods.










Skin e flow su una macchina sola
Ulma ha messo a punto una macchina di nuova concezione, per il confezionamento di ortofrutta e alimenti in genere sia in film termoretraibile (con “effetto pelle”) sia in flow pack microforato.
Si tratta della versione speciale "double purpose" della confezionatrice PV 350LSH-SPH I, che a sua volta costituisce un’evoluzione del cavallo di battaglia della Ulma: quella PV350 grazie a cui l’azienda spagnola ha “sfondato” sul mercato degli alimenti freschi. La filiale italiana, Ulma Packaging Srl, l’ha lanciata sul mercato nazionale in occasione dell’ultimo Macfrut di Cesena, dove ha riscontrato l’interesse del pubblico e conquistato il Premio Macfrut all’innovazione. La peculiarità più tipica di questa macchina consiste nella sua capacità di realizzare indifferentemente - con evidenti economie di tempo e di costi - entrambe le tipologie di confezione, che normalmente richiedono due macchine differenti. Per ottenere una simile flessibilità, particolarmente gradita soprattutto dalle imprese medie e medio-piccole, è stata messa a punto una speciale barra saldante a saldatura sottile, in grado garantire chiusure alle differenti temperature richieste dai due tipi di confezione e, soprattutto, capace di trattare film di spessore differenziato, microforati o meno. Molto curati anche il design e i particolari costruttivi, che comprendono un dispositivo di rifilo elettro-meccanico dell’eccedenza di film lungo la saldatura longitudinale, con riavvolgimento automatico dello sfrido, particolarmente utile nel confezionamento skin che esige una presentazione impeccabile. La macchina è integrata con uno schermo per la diagnostica, supportata da PLC Siemens, ed è dotata di una tecnologia di motorizzazione particolarmente avanzata.




Skin and flow on a single machine
Ulma has devised a new concept machine for packaging fruit & vegetables and foodstuffs in general both in heatshrink film (skin-effect) as well as in micro-holed flowpack. The new machine is a special “double purpose” version of the PV 350LSH-SPH I packaging machine, that in turn constitutes an evolution of Ulma’s pride and joy: that PV350 that has allowed the Spanish firm it’s breakthrough on the fresh produce market. The Italian branch, Ulma Packaging Srl, launched the machine on the Italian market at the last Cesena Macfrut, where it drew public interest and won the Macfrut prize for innovation. The main feature of this machine is its capacity to create both types of pack, this with evident savings in time and cost, normally two different machines being required. In order to obtain this type of flexibility, particularly appreciated by the small-to-medium-sized firms, a special seal-bar for thin seals has been devised, capable of guaranteeing closures at the different temperatures required by the two types of pack and, aboveall, capable of treating film of different thicknesses, micro-holed and other. A lot of attention has also been paid to design and the construction details, that include an electro-mechanical device for trimming the extra film along the longitudinal seal, with automatic rewinding of the offcut - particularly useful in skinpacking that demands an impeccable presentation. The machine has a Siemens PLC controlled diagnostics video, and comes with a particularly advanced motorization technology.









Servizi
CPR System (BO) è una cooperativa che riunisce i diversi attori della filiera agroalimentare, fondata per gestire con criteri di economicità e trasparenza la movimentazione e l’impiego di cassette di PP, a sponde abbattibili e riutilizzabili. Il sistema CPR, a differenza di altri, non si basa sull’affitto ma sull’acquisto delle cassette al minor prezzo possibile, in relazione alle necessità dei soci. Il parco cassette viene quindi gestito secondo criteri e con prezzi che tengono conto puntualmente dei servizi resi e delle movimentazioni realmente effettuate. Inoltre, permettono di monitorare costantemente numero, tipo e ubicazione degli imballaggi, permettendo di attivare i controlli e gli interventi necessari. Una rete di centri attrezzati effettua le operazioni di smistamento e trattamento delle cassette riutilizzabili e riciclabili.

Euro Pool System (MI) è un’organizzazione articolata in tutta Europa, che offre un servizio di noleggio di imballaggi riutilizzabili (pallet e cassette pieghevoli o rigide di plastica), per il trasporto di prodotti ortofrutticoli e di altro genere. Disponibili in quattro diversi formati, le cassette pieghevoli Euro Pool sono impilabili anche con altri tipi di imballaggi. Caratterizzate dal colore blu, presentano sponde pieghevoli, quattro maniglie e bordo di scorrimento; inoltre assicurano un’ottima conservazione del prodotto grazie alle aperture di ventilazione. Una meccanica speciale evita che possano richiudersi durante l’uso, conferendo loro stabilità. La loro composizione e robustezza ne permettono il lavaggio meccanico e la totale riciclabilità.

Imball Nord (Tombelle di Vignovo, VE) e Plastic Nord effettuano produzione, commercializzazione e recupero di imballaggi di plastica, integrandosi con un consorzio convenzionato di autotrasportatori che assicura la puntualità delle consegne. Plastic Nord produce, personalizza e consegna ai clienti diverse tipologie di cassette per l’ortofrutta, mentre Imball Nord si occupa del ritiro degli imballaggi usati e del loro recupero tramite macinazione. Le cassette di questo circuito vantano un design innovativo, che assicura anche uno spazio per l’etichetta, peso costante, incastri sicuri e angoli rinforzati. Inoltre, sono dotate di maniglie e di gancio per l’elastico, sono stampabili e personalizzabili a piacere su tutti i lati, sono riciclabili e rispettano le norme di qualità.



Services
CPR System (BO) is a cooperative that unites the various players in the agrifood sector, founded to encourage the economic and transparent handling and usage of reusable PP crates with collapsible walls. The CPR system, unlike others, does not rely on renting crates but rather on buying them at the lowest possible price, depending on their members’ needs.
The crate park therefore is run on criteria and with prices that regularly take into account the services that have actually been rendered and movement which has in fact occurred. Furthermore, they are capable of constantly monitoring the number, type and location of the crates so that they can carry out checks and take necessary action. A network of fully equipped centres carries out all the sorting, shifting and maintenance of the reusable and recyclable crates.

Euro Pool System (MI) is an organisation, present throughout Europe, which offers rental services for reusable packaging (pallets and collapsible or rigid plastic crates), to transport both fruit and vegetables and other kinds of products.
Euro Pool collapsible crates are available in four different formats and can also be stacked with other kinds of packaging. With collapsible walls, the crates have four handles side ridge and are blue in color; furthermore the products they hold are ensured optimal conservation thanks to the ventilation holes. A special mechanism prevents the crates from re-closing during use and makes them more stable. Their composition and sturdiness means they can be washed mechanically and are totally recyclable.

Imball Nord (Tombelle di Vignovo, VE) and Plastic Nord produce, trade and recuperate plastic packaging, having joined forces in an agreement with a consortium of road transporters who ensure punctual delivery. Plastic Nord produces, personalizes and delivers different types of crates for fruit and vegetables to customers, while Imball Nord manages the collection of used crates and the recuperation thereof through grinding. The crates in this circuit boast an innovative design, which also includes space for label, constant weight, secure fittings and reinforced corners. They also come with handles and hooks for elastic, can be printed on and customized on all sides as wished, are recyclable and respect quality standards.