November/December 2002





Mixx, ovvero…
Mixx, in other words…
Un premio al cartoncino creativo
A prize to creative cardboard

Notizie dalla Russia
News from Russia

Confezionare per la chimica
Packaging for chemicals

Sensory Science per l'imballaggio
Sensory Science for packaging

M&D News







Farma al bivio
Pharma at the crossroads

Quando l'imballaggio è di plastica
When the packaging is plastic

Chiusure d'acciaio
Steel closures

Il 2003 inizia dalla frutta
2003 begins with fruit

F&F News







Furti nel retail
Retail theft

Cosmo-farma all'italiana
Italian cosmetics and pharmaceuticals

I&M News






E&L News

IE&L News







Le PAA non sono più un problema
PAAs are no longer a problem

L’offset nella stampa di etichette
Offset in label printing technology

La qualità si fa linea
The quality is in line

Segnali per l’automazione
Automation signals

M&M News







. Le notizie .

Dal ricordo alla realtà
From memory to reality

Coerenza, diversità, tradizione, innovazione
Coherence, diversity, tradition and innovation

Olio di mais, vestito a nuovo
Maize oil in its new cladding

Original Re-made
Original Re-made

Filati in bianco e nero
Black and white hosiery

La tradizione si rinnova
Renewal of a tradition

Robot sul set
Robot on the set

Una bottiglia che vince
A winning bottle

Premiato Axe
Axe awarded

Fungicidi più sicuri
Safer fungicides

SIG per l'arte
SIG for art

Premio al nuovo film Metallyte VBSR
New Metallyte VBSR film wins award

Consigli per vivere meglio
How to live better


News

Dal ricordo alla realtà
Peroni, la più antica birreria italiana, ha deciso di recuperare un brandname del passato e un formato fuori dal comune, per proporre una birra nuova. (Ri)nasce così Peroncino, con la supervisione di FutureBrand Gio Rossi Associati.

Studio del marchio e della bottiglia nonché di tutto il merchandising collegato al prodotto: Peroni si è affidata a FutureBrand Gio Rossi Associati, per far rivivere la tradizione di un prodotto che, tra gli anni '50 e '60, ha goduto di grande popolarità. Si tratta di Peroncino, allora distribuito in una piccola bottiglia da 200 ml e che la Peroni (storica birreria nazionale) ha deciso di far rinascere oggi, con alcune caratteristiche che lo rendono più aderente alle esigenze moderne di un consumo giovane e raffinato. A partire dal gusto - l'attuale Peroncino è infatti una birra lager chiara, leggera e invitante, rivisitata dal punto di vista organolettico fino a renderla meno amara - per arrivare al formato di confezionamento, dato che viene imbottigliata in un'inedita ed originale bottiglia da 250 ml, all'incirca l’equivalente di un bicchiere abbondante, destinata al canale HO.RE.CA.
«Alcune ricerche effettuate dimostravano le potenzialità più che interessanti per il consumo "da aperitivo" della birra: una birra che fosse, però, portatrice di un’immagine giovane, al contempo raffinata e di tendenza, soprattutto non legata in modo indissolubile al mondo maschile» spiega Luca Beretta, direttore marketing di Peroni. «Ecco perché è nato Peroncino, quello nuovo, ovvero una birra particolare e “sfiziosa", a cui corrisponde una strategia distributiva precisa, dato che coinvolge solo locali esclusivi e di prestigio. A compendio della ricerca sul prodotto, sul formato e sul mercato, era poi necessario studiare un'immagine capace di coniugare ed esaltare il binomio di fondo da cui è partito il nostro lavoro: tradizione e novità» conclude Beretta.

La risposta del designer - Chiaro il brief della Peroni, dunque, che chiedeva «di esaltare il tratto distintivo, il posizionamento premium, il look anni ’50-’60 ma, al contempo, di non trascurare la familiarità con il mondo Peroni» precisa Carlo Aliverti, direttore divisione consumer di FutureBrand Gio Rossi Associati.
«È stato soprattutto il “revival” a orientare la nostra ricerca creativa, che si è concentrata sul recupero dei valori del passato, rivisitati da un tocco di glamour ed eleganza assolutamente attuali» interviene il direttore creativo del progetto, Drew Smith, che prosegue «Un lavoro sfaccettato e a più livelli, che ha avuto come obiettivo la creazione di un vero e proprio mondo, dove la birra fosse "ospite d'onore". Abbiamo infatti studiato il logo, la bottiglia e un vasto assortimento di prodotti di merchandising, che servono proprio alla costruzione dell'universo di oggetti che "parlino" di Peroncino, lo ambientino nei locali e lo rendano elemento di appeal e seduzione».

Quei favolosi anni - L’atmosfera degli anni ‘50-’60 rappresenta, in effetti, il filo conduttore dell'intero progetto. Prendiamo il marchio, per esempio: una “P” dalle forme dolci e morbide, racchiusa in uno stemma che ricorda lo styling dell’epoca, in particolare nelle cromature. Un tono che si ritrova nella bottiglia di vetro marrone, volutamente pesante a sottolineare la qualità del prodotto, dal lungo collo slanciato sulla bottiglia sagomata e arrotondata, in un insieme rigoroso e raffinato. Il profilo pulito della bottiglia viene inoltre ulteriormente valorizzato dall’etichetta trasparente, su cui campeggia come unico messaggio la “P” insieme al marchio della società, nonché dal collarino con il sofisticato contrasto degli ori satinati e lucidi. La bottiglia risulta così elegante e di sicuro impatto, puntando (e ottenendo) una differenziazione immediata dai prodotti concorrenti.
Il progetto ha soddisfatto completamente l’azienda committente, che ha riscontrato nelle proposte elaborate da FutureBrand Gio Rossi «piena rispondenza al brief, con l'aggiunta di un tratto originale di qualità e prestigio che centra appieno sia l’obiettivo di distintività che ci eravamo prefissi sia il tema della tradizione, come abbiamo potuto constatare dai test preliminari sui consumatori che hanno confermato la riconoscibilità del brand e, al contempo, hanno apprezzato molto l’unicità della bottiglia con l’etichetta trasparente».

Universo oggetti - Particolare attenzione merita il merchandising. Una gamma ricca e curata di prodotti (frigobar, tovagliette, tovaglioli, cappellini, vassoi, grembiuli, cappellini, espositori da banco, magliette, rendiresto secchiello, calendari…) che FutureBrand ha curato in ogni dettaglio, trasferendo appieno il mood anni ’50, vero DNA del progetto.
«Il merchandising - puntualizza Beretta - è uno degli strumenti più efficaci per comunicare con il consumatore e per stabilire il posizionamento nell’ambito del trade e per questo motivo vi abbiamo dedicato molta attenzione e parecchie risorse. Si tratta di un progetto a tutto tondo e nuovo, soprattutto per il comparto della birra, dove nessuno sembra abbia mai fatto qualcosa di simile. Tutto, quindi, fa ben sperare in un successo e in un riconoscimento effettivo da parte del trade e, soprattutto, dei consumatori».

Nota di lavoro - Se FutureBrand Gio Rossi ha lavorato sul concept di Peroncino, c'è chi, ovviamente, ne ha agevolato l'industrializzazione. Si tratta di Finpac, che non solo ha fornito consulenza in merito ai decori sulla bottiglia, ma cura la fornitura delle etichette stesse e le applica presso la Vetro Reno di Bologna, di cui ha acquisito una partecipazione qualche anno fa. La società è infatti attrezzata per effettuare tutte le operazioni di depalettizzazione, lavorazioni e ri-palettizzazione per i clienti del beverage.

From memory to reality
Peroni, the oldest-established Italian brewery has decided to retrieve a brand-name from the past and an out-of-the ordinary format in order to propose a new beer. Peroncino is thus born under the supervision of FutureBrand Gio Rossi Associati.

Study of the bottle as well as all merchandising connected to the product: Peroni placed its trust in FutureBrand Gio Rossi Associati to resuscitate the tradition of a product which, in the ‘50s and ‘60s, enjoyed huge popularity. This is Peroncino, then distributed in a small 200 ml bottle which Peroni (legendary Italian beer) has now decided to bring back to life adding some features which bring it closer to the modern demands of young, sophisticated consumers. Starting with the flavour - the current Peroncino is, in fact, a light and inviting lager revisited from the organoleptic point of view to make it less bitter - and moving on to the packaging format, given that it is bottled in a new and original 250 ml bottle approximately equal to a full glass, destined for the HO.RE.CA channel.
«Research carried out revealed the more than interesting potential of a beer “aperitif”: a beer which, however, carried a youthful image, simultaneously sophisticated and fashionable and above all not inextricably linked to the masculine world» explains Luca Beretta, Peroni’s marketing director.
«That is why the new Peroncino was created, a special and “fanciful”, exclusive and prestigious beer. Summing up the research into the product, its format and the market, it was then necessary to study an image able to wed and exalt the basic binomial our work departs from: tradition and modernity» concludes Beretta.

The designer’s response - Peroni’s brief was therefore clear.
They asked «to exalt the distinctive feature, the premium positioning, the ‘50s-‘60s look while not neglecting its familiarity with the Peroni world» says Carlo Aliverti, director of the consumer division of FutureBrand Gio Rossi Associati maison.
It was, above all, the “revival” which orientated our creative research concentrating on the retrieval of past values, revisited with a touch of entirely up-to-date glamour and elegance” adds the project’s creative director, Drew Smith, who continues «A many-sided and multi-levelled task whose objective was to create an actual world, where beer is the “guest of honour” In fact, we studied the logo, the bottle and a vast assortment of merchandising products which serve precisely to construct the universe of objects which “speak” of Peroncino, set it in bars and make it an element of appeal and seduction».

Those fabulous years - The atmosphere of the ‘50s and ‘60s represents in fact the guiding principle of the whole project. Let’s take the trademark for example: a sweetly and softly shaped “P”, contained in a coat of arms which recalls the styling of the age, especially in its chrome-plating. A tone which we find again in the brown glass bottle, deliberately heavy to underline the product’s quality, with a long, slender neck on a well-shaped and modelled bottle, making up a severe and refined whole. The clean profile of the bottle is further brought out by the transparent label on which the “P” stands out as the only lettering along with the company trademark, as well as the neckband with its sophisticated contrast of glazed and shiny gold. The bottle is thus elegant and sure to make an impact, aiming at (and achieving) immediate differentiation from competitors’ products.The project has completely satisfied the client who has confirmed that the ideas elaborated by FutureBrand Gio Rossi Associati «fully correspond to the brief, with the addition of an original impulse of quality and prestige which has hit squarely both the target of distinction which we were determined on and the theme of tradition. We were able to observe this from preliminary tests on the consumer who confirmed brand recognition and, at the same time, very much appreciated the uniqueness of the bottle with its transparent label».

The world of objects Merchandising deserves a special mention. A rich and carefully chosen range of products (mini-bar, wipes, napkins, hats, trays, aprons, counter displays, T-shirts, change dispensers, calendars…) which FutureBrand has handled down to the smallest detail, fully transporting the mood of the ‘50s, the true DNA of the project.
«Merchandising - says Beretta - is one of the most effective instruments for communicating with the consumer and for establishing the product’s positioning within the trade environment and for this reason we have dedicated a great deal of attention and a great deal of resources to it.
This is a totally new project above all in the beer sector where nobody seems to have done anything similar before. Everything therefore leads us to hope for success and an effective recognition on the part of trade and, above all, on the part of consumers».

Working note - If FutureBrand Gio Rossi worked on the concept of Peroncino, somebody obviously helped with the industrialization. This was Finpac that not only gave consultancy regarding the decoration on the bottle, but also supplies the labels, applying them at the Vetro Reno glassworks, Bologna, of which it is a shareholder. This full-service company is in fact equipped to carry out all the depalletization, processing and repalletization operations for its customers operating in the beverage sectior.



Coerenza, diversità, tradizione, innovazione
Queste, in estrema sintesi, le caratteristiche del progetto di restyling dell’immagine, che l’agenzia Brunazzi&Associati ha curato per i vini a marchio Arbiola.

Il progetto per i vini prodotti dalla Tenuta dell’Arbiola è stato concepito innanzitutto con l’intento di fornire una nuova immagine coordinata all’azienda, nella quale la personalizzazione dei prodotti potesse costituire il nucleo di una generale e strutturata percezione del marchio. Come suggerisce Roberto Necco, Art Director Brunazzi & Associati «abbiamo applicato un criterio base - la coerenza - nella gestione delle etichette dei vini e degli altri mezzi di ausilio alla comunicazione (supporti per la corrispondenza, veicoli, imballaggio delle bottiglie, segnaletica) al fine di poter generare un forte senso di unitarietà. Allo stesso tempo abbiamo lavorato per differenziare i diversi prodotti, evidenziandone le caratteristiche specifiche, la “personalità” e la qualità intrinseca».

Marchio-logotipo -
Il lavoro ha preso l’avvio con il disegno del marchio-logotipo che, essenzialmente, riproduce uno scorcio del paesaggio collinare in quattro tonalità di grigio, proponendo una chiave di lettura contemporanea dei luoghi del vino, delle loro suggestioni, dei loro valori. Tradizione e innovazione si fondono in modo non immediatamente percepibile, attraverso un’evocazione formalmente contemporanea eppure concettualmente antica.
Etichette - Sono state impostate sulla base di un formato spiccatamente verticale, così da poter contenere tutte le informazioni necessarie (evitando quindi l’applicazione di una contro etichetta), facilmente adattabile a tutte le misure di bottiglie (bordolesi 750 ml, 500 ml e 1500 ml) e a ogni vino prodotto. È stata riservata particolare attenzione alla composizione grafica, data la quantità di dati che è stato necessario inserirvi. È stato adottato un modulo quadrato di 4,5 mm di lato, che governa la disposizione degli elementi grafici a partire dal posizionamento del marchio-logotipo. La precisa volontà di utilizzare forti richiami concettuali alla qualità dei vini e ai luoghi di produzione ha spinto i designer a non utilizzare rappresentazioni iconografiche, mantenendo un tono fortemente astratto e rigoroso. L’utilizzo di inchiostri serigrafici molto materici, pur nella loro elevata raffinatezza, è un chiaro rimando ad antiche tecniche di stampa, ad un riscoperto mondo di sapienza artistica/artigianale.
Anche la composizione del testo, semplice e rigorosa, da una parte sembra negare l’utilizzo degli strumenti digitali, dall’altra ne evidenzia il carattere di informale e assoluta contemporaneità.
Vini “marcati” - Ogni vino viene esaltato nelle proprie caratteristiche attraverso una gamma cromatica molto semplice e immediata, che va da un arancio caldo per i bianchi, in abbinamento a un supporto argento per il moscato o a una carta non sbiancata per il monferrato, al blu scuro della “Carlotta”, fino al nero opaco abbinato a due toni di rosso carminio per la “Romilda”. Il risultato è quello di una forte differenziazione all’interno di un disegno grafico rigorosamente costante, piuttosto lontano dal linguaggio vernacolare-poetico adottato nella personalizzazione dei vini, ambizioso e discreto allo stesso tempo. Una dichiarazione di equilibrio e raffinatezza.


Coherence, diversity, tradition and innovation
This in extreme synthesis, the characteristics of the image restyling project carried out by the agency Brunazzi&Associati for Arbiola brand wines.

The project for the wines produced by the Arbiola vineyards was aboveall conceived with the intent of supplying a new coordinated image to the concern, in which the personalisation of the products could constitute a general and structural perception of the brand. As Brunazzi&Associati Art Director Roberto Necco suggests “we applied a basic criterion - coherence - in tackling the wine labels and the other means of support for the communication (correspondence material, vehicles, packaging of the bottles, signs) so as to be able to generate a strong sense of unity. At the same time we worked in order to differentiate the various products, highlighting their specific characteristics, their ‘personality’ as well as intrinsic qualities”.

Logotype-brand -
Work started up with the design of the logotype-brand that, essentially, reproduces a view of a hilly landscape in four shades of grey, offering a contemporary interpretation of a winemaking area, its rare beauty, its values. Tradition and innovation unite in a way that is not immediately perceptible, by way of a formally contemporary yet conceptually traditional evocation.
Labels - These were set out on the basis of a dominantly vertical format, so as to contain all the information needed (hence avoiding the need to apply a counter label), easily adaptable to all sizes of bottle (750, 500 and 1500 ml bordeaux) and all types of wine produced. Particular attention was paid to the graphics, given the quantity of data that one needed to insert. A 4.5 mm high square was used, that governs the layout of the graphics starting off from the positioning of the logotype-brand. The precise will to use strong conceptual allusions to the quality of the wine and the places where it is produced led the designers to avoid iconographic figures, keeping up a strongly abstract and severe tone.
The use of thick yet all the same refined screenprinting inks, is a clear harking back to ancient printing techniques, a rediscovery of a world of art/craftsmanship.
Even the composition of the wording, simple and severe, on the one hand seems to deny the use of digital tools, on the other highlights the informal and absolutely contemporary character of the same.
Branded wines - The features of each wine are exalted by way of a simple and immediate range of colors, that goes from a warm orange for the whites, matched with silvery backing for Moscato and unbleached paper for the Monferrato , a dark blue for the “Carlotta" up to a matt black matched to two tones of carmine red for the “Romilda” wines. The result is a strong differentiation within a graphic design that is rigorously constant, a fair distance from the vernacular-poetic language adopted in the personalization of wine, ambitious yet discreet at the same time.
A declaration of equilibrium and refinement.




Olio di mais, vestito a nuovo
Unilever Best Food ha affidato all’agenzia Advance il restyling dell’immagine di Maya, uno dei marchi storici nel mercato dell’olio di semi di mais.
Lanciato negli anni ’70 con il claim “Alimentazione Equilibrata”, è stato sostenuto da spot televisivi, il cui testimonial era una tuffatrice snella e longilinea. L’ultima pubblicità televisiva è però del 1994 e va aggiunto che, da allora, anche il pack era rimasto invariato. Obiettivo prioritario del lavoro di progettazione dell’immagine è stato quello di non disperdere il valore di una “storia di successo” costruita nel corso degli anni e ora, pur rimanendo perfettamente riconoscibile dal consumatore abituale, la confezione ha guadagnato in termini di impatto a scaffale e di personalità di marca.
Costruire l’immagine - Scopo del redesign non è stato dunque un riposizionamento strategico, piuttosto un adattamento dello stile Maya a canoni grafici ed estetici attuali, attraverso una nuova etichetta, moderna e attraente, capace di non disorientare i consumatori fedeli alla marca e alla tipologia di prodotto.
Advance ha iniziato un lavoro sul brand, diventato più morbido ma allo stesso tempo dinamico e moderno. Nel posizionamento del marchio, ne è stata privilegiata la dimensione, che doveva essere la più grande possibile. Privilegiando quindi la proporzione del marchio, aumentandone leggibilità flessibilità, il sempre attuale claim di Maya (Alimentazione Equilibrata) è stato spostato sulla parte alta della bottiglia.
Per rimanere ancorati ai precisi riferimenti della categoria merceologica, era obbligatorio richiamare l’elemento pannocchia, reso però con una tecnica illustrativa all’avanguardia.
Sulle etichette sono stati introdotti nuovi codici colori (in particolare azzurro e giallo) che, per tradizione, richiamano il cielo e il sole. E proprio il sole dietro alla pannocchia richiama un universo giovane e dinamico, sottolineato dall’uso del collarino, diventato a tutti gli effetti un momento di “focus sull’appetizing”, suggerendo il motivo principale per il consumo del prodotto e potenziandone il valore comunicazionale.
Il retro etichetta si distingue per essere una perfetta scheda tecnica del prodotto.


Maize oil in its new cladding
Unilever Best Food has entrusted the restyling of the image of Maya, a timehonored brand on the maize seed oil market, to the agency Advance. Launched in the seventies with the claim “for a balanced diet”, it was supported by TV advertising, testimonial a slim, lanky girl diver. The last TV ad though was back in 1994 and it should be added that from then on even the pack has stayed the same.
Main objective of the work of image design was that of not dispelling the value of a “success story” built up over the years, and now, even though perfectly recognizable to the regular consumer, the pack has gained in terms of shelf impact and brand personality.
Build up the image - Purpose of the redesign has not been a strategic repositioning but rather an adapting of Maya’s style to the current graphic and aesthetic rulings, this by way of a new label, modern and attractive, capable of not disorientating the consumers faithful to the brand and to the type of product.
Advance began its work on the brand, making it more pliable but at the same time dynamic and modern. In the positioning of the brandname emphasis has been given to size - as big as possible.
Hence laying the emphasis on the brandname’s proportions, increasing its readability and flexibility, the ever-present claim of the brand (for a balanced diet) has been shifted to the upper part of the bottle.
To keep the precise references to the merchandise category, reference had to be made to the cob of sweetcorn, rendered though using a cutting-edge illustration technique.
A new color codes have been introduced on the label (in particular light-blue and yellow) that traditionally conjures up sky and sun. And indeed the sun behind the cob alludes to a young and dynamic universe, underlined by the use of the collar, a “focus on the appetising”, alluding to the main reason for consuming the product, all the while strengthening its communication value:
The back label gives a perfect technical product listing.


Original Re-made
La creatività cambia registro e si fa interprete di contaminazioni di ogni genere, dove i materiali perdono le connotazioni tradizionali e le "cose" vivono una vita alternativa. Questo concetto caro all'agenzia Man-Made (che "produce" imballaggi e oggetti per il punto vendita in stretta liaison con Acme, realtà che invece cura il concept dei prodotti), ha vissuto un'interessante evoluzione nelle ultime realizzazioni. Gianluca Piroli (anima delle due società e, soprattutto geniale e curioso "trovaimmagini") questa volta non ha semplicemente re-impiegato materiali, ricollocandoli nella sfera dell'imballaggio dei beni di largo consumo, ma li ha fatti rivivere dal punto di vista concettuale, stando ben attento a sottolinearne la credibilità (altro tema ricorrente del lavoro di Man-Made). Ecco allora come è nato il packaging di un pantalone griffato, in un azzeccato "vintage mix". È stata scelta una scatola da imballo in legno, poi rivestita e invecchiata manualmente (così da simulare invecchiamento di circa 10 anni). Anche il pantalone è stato trattato con vari tipi di lavaggio, così da assumere un aspetto "vissuto" e l'etichetta - realizzata con un tessuto mimetico originale e stampata manualmente - parla chiaro: 7 Years Old-Wash, a richiamare i procedimenti di lavorazione che stanno dietro a un buon whisky di marca. Tutta re-made anche la grafica, studiata per l'immagine del pantalone che ripropone, riattualizzato, un archivio storico di tatuaggi.


Original Re-made
Creativity changes register and becomes the interpreter of contaminations of all kinds, where materials lose their traditional connotations and “things” live an alternative life. This concept, dear to Man-Made (that “produces” packaging and objects for salespoints in close liaison with Acme, a concern that in turn looks after the product concept), has gone through some interesting changes in their latest creations.
Gianluca Piroli (life and spirit of the two companies and, aboveall ingenious and curious “imagefinder”) has this time not simply reused the materials, relocating them in the packaging sphere of broadly consumed goods, but he has breathed new life into them from a conceptual point of view, being careful to underline their credibility (another recurring subject at Man-Made). Hence this is how the packaging of a designer jeans, a catchy “vintage mix”, came into being. A wooden box was used, subsequently coated and aged by hand (to thus simulate ten years ageing). Even the jeans have gone through a variety of washes, to take on that worn look and the label made in an original camouflage material and printed by hand - speak clear: 7 year old Wash, to conjure up the process behind a good whisky.
The graphics have also been totally overhauled, devised for the image of the jeans, bringing a historic tattoo archive up to date.


Filati in bianco e nero
Rinuncia al colore, ma non all'immagine: il produttore italiano di filati Lanerossi, giocando con coraggio la carta della contrapposizione ideale tra estremi, ha affidato a Toni Traglia il restyling di packaging, comunicazione e logo della linea di filati Wool Club. Graphic designer di formazione, approdato da tempo alla progettazione di imballaggi, il creativo ha così lavorato sulla vecchia identità visiva del prodotto, che non era più in grado di rendere immediatamente percepibile la qualità pregiata dei filati.
Obiettivo del lavoro svolto è stato, dunque, quello di un recupero del prestigio del marchio, attestandone al contempo la professionalità e la serietà. È nato così un programma coordinato di scatole, borse, cataloghi, campionari rigorosamente in bianco e nero, da cui emerge con evidenza che l'assenza del colore sulle confezioni e sulle copertine significa la rinuncia consapevole a un messaggio smaccatamente commerciale. A tutto vantaggio della raffinatezza.


Black and white hosiery
No colors but plenty of image: the Italian hosiery producers Lanerossi, courageously playing out the card of the ideal counterpoising of extremes, has entrusted the restyling of its packaging, communication and logo of its Wool Club line of hosiery to Toni Traglia. Trained as a graphic designer, having gone over to designing packaging, Toni Traglia worked on the old visual identity of the product, that was no longer able to make the fine quality of the hosiery items immediately perceptible.
Objective of the work was hence that of recovering the brand prestige, at the same time bearing witness to the makers solid, professional approach. This has led to the creation of a coordinated program of boxes, bags, catalogues, sample holders all rigorously in black and white, the absence of color on the pack and on the cover meaning consciously giving up on a message that is cloyingly commercial. All to the advantage of refinement.


La tradizione si rinnova
Per offrire al consumatore la possibilità di gustare i classici cantuccini rispettando l’antico rituale di degustazione (intingendoli nel vin santo), Finseda ha creato per Menchetti una confezione originale: all'interno del contenitore coppa, in materiale cartaceo monouso e monoporzione, trovano posto una bustina che preserva la freschezza dei cinque biscotti contenuti all’interno, e una piccola bottiglia di PET per il liquore; il tutto è poi chiuso da un coperchio a cupola che consente il versamento del vin santo al suo interno, diventando cosi una comoda coppetta nella quale inzuppare i cantuccini. In questo modo, quindi, non solo il prodotto è offerto in monoporzione, ma addirittura si presta a essere consumato dove e quando si abbia voglia. Il design tecnicamente avanzato del prodotto ne garantisce un consumo efficace, mentre la veste grafica, dal tono tradizionale ma al contempo moderno, rende il prodotto ben visibile a scaffale e nuovo sul mercato. La coppa cantucci di Menchetti è disponibile, infine, in un gradevole e pratico display da banco per 12 pezzi.


Renewal of a tradition
In order to offer the consumer the chance to taste the classic ‘cantuccini’ biscuits respecting the timehonored ritual (dipping them in ‘vinsanto’ - mulled sweet raisin wine) Finseda has created an original pack for Menchetti: inside the container bowl you find a paper bag (disposable, single portion) that keeps the five biscuits you find inside fresh, and a small PET bottle containing the spirit; everything is closed by a cupola shaped lid that allows one to pour the vinsanto into the same, thus turning into a convenient bowl for dunking the cantuccini.
Thus not only is the product offered in a single portion pack, but it can even be consumed where and when one wants.
The technically advanced design of the product guarantees easy consumption, while its graphics, in a traditional yet modern style, gives the product great shelf visibility, being a new feature on the market. Finally, Menchetti’s cantuccini bowl is available in an appealing and practical counter display case holding 12 items.


Robot sul set
I robot della Kuka Roboter (Gruppo IWKA) hanno guadagnato sul campo la “licenza di stupire”, dato che sono chiamati a far parte del cast di uno dei film più attesi della stagione: “Die Another Day” di Lee Tamahori, nuovo episodio della fortunata serie di James Bond. E i singolari attori impegnati in una sequenza ricca d’azione sono appunto cinque robot Kuka, dalla forza interpretativa sorprendente: i bracci meccanici dominano la scena con il loro vigore cromatico, con la potenza della loro mole, ma soprattutto con l’efficacia ritmica dei movimenti e delle traiettorie volutamente impreviste. I robot compongono un quadro dalla dinamica frenetica: quattro lavorano su assi lineari montati a portale, creando così il massimo effetto di moto e velocità. L’altro, quello a terra, rende evidente la portata di una tecnologia dal design futuristico e dalle prestazioni avanzate e sicure. Assicurato anche “l’effetto scossa”: gli slanci di accelerazione dei robot sospesi sul portale e la complessa movimentazione di grossi carichi da parte del robot a terra, danno vita a una sorta di figurazione dell’arte del movimento, con un flusso di immagini incalzante. La singolare collaborazione con il team di 007 si è rivelato un valido percorso di lancio per sistemi Kuka, frutto di una progettazione all’avanguardia, che con una meccanica tutta in fusione d’alluminio, garantiscono prestazioni di velocità, massima precisione e capacità di manipolazione di elementi delicati.


Robot on the set
The robots of the Kuka Roboter (IWKA group) have won their “license to stun” on the field, given that they have been invited to be part of the cast in one of the most awaited films of the season: ”Die Another Day” by Lee Tamahori, new episode of the fortunate James Bond series. The unusual actors committed in a full action sequence are in fact five Kuka robots, showing surprising interpretative skills. Their mechanical arms dominate the scene with their chromatic vigor, with the power of their bearing, but aboveall with the rhythmic effectiveness of their movements and suddenly changing trajectories. The robots offer a picture of frenetic dynamics: four work on portal mounted linear axes, thus giving the max effect of speed and motion. The other, on the ground, shows the scope of futuristic design technology and safe, leading edge performance.
The shock effect is also ensured: the sudden speeding up of the robots suspended on the portals and the overall shifting of huge loads by the robot on the ground gives life to a sort of rendition of the art of movement, with images flashing by at breathtaking speed.
This unusual assignment, working with the 007 team, has turned out to be a great launch for Kuka systems, fruit of cutting-edge design and that, with moving parts in cast aluminium, guarantee speed performance, max precision and capacity to manipulate delicate items.


Una bottiglia che vince
ADS ha vinto l’Oscar de l'Emballage 2002, sezione “creare”, per il soffiaggio della bottiglia di Ty Nant.
Il riconoscimento è stato assegnato per la qualità della fattura e la perizia tecnica del procedimento di blow-moulding effettuato con le macchine della società francese. Al servizio delle piccole e medie imprese, ADS produce macchine con output fino a 8.000 bottiglie/ora e che possono realizzare anche contenitori da 10 litri,


A winning bottle
The Oscar de l'Emballage 2002, section "to create" was awarded to ADS for the blowing of the Ty Nant bottle. This award is consecration for ADS which sees itself here rewarded for the quality of its work and the technical skill of its PET blow-moulding machines.
Strongly positioned on the low and medium size segment (up to 8,000 bph), ADS proposes solutions in term of output, flexibility, efficiency and bottle quality. Bottles up to 10 litres can be produced on their machines.


Premiato Axe
Il primo premio del concorso “Aluminium Aerosol Can of the Year 2002” organizzato da Aerobal è stato vinto dalla bomboletta - realizzata da Cebal - per il deodorante AXE pour homme. Questa confezione di alluminio da 53 x 110 mm spicca, infatti, sia per il nuovo sistema di tappo/spray, sia per la forma accattivante.
La chiusura, caratterizzata da una linea dolce, e l’erogatore, che previene l’uso accidentale, sono integrati nella lattina, in modo tale che il consumatore non debba togliere il tappo prima di spruzzare il deodorante. Inoltre, il fascino di questo contenitore è accresciuto dalla forma particolare del cilindro, dotato di tre scanalature a destra e a sinistra che favoriscono l’impugnatura, migliorano la visibilità a scaffale e costituiscono, inoltre, un deterrente alla falsificazione. L’alluminio, infine, assicura la riciclabilità e permette una decorazione ben levigata sulla superficie.


Axe awarded
This year’s winner of the Aerobal contest “Aluminium Aerosol Can of the Year 2002“, the AXE male deodorant can produced by Cebal, is an example of packaging’s value as a marketing tool. The 53 mm x 110 mm aluminium can excels by its innovative spray cap system and its eye-catching shape.
The slope-like shaped cap and the actuator of this new spray system, which prevents unintentional use, are integrated into the can so that the consumer does not need to take off the cap before spraying.
The convenient and appealing character of the packaging is further enhanced by the shape of the can body. Three grooves on the left and right of the body guarantee a better grip, clear shelf differentiation and an efficient protection against counterfeiting. Finally, aluminium as the material of choice secures perfect recyclability and a sleek decoration of the packaging.


Fungicidi più sicuri
Per facilitare gli operatori del settore agricolo nello svolgimento delle loro attività, riducendo al minimo i potenziali rischi per sicurezza, salute e ambiente, DuPont Crop Protection Products ha annunciato che i suoi fungicidi Curzate DF, Curzate M DF Bianco, Curzate DF e Sirdate MZ DF (DF, formulazione in granuli idrodispersibili) saranno disponibili in confezioni da 1 e 5 kg ad apertura e chiusura facilitata.
Un nastrino di polietilene, che si sfila con l'apertura della confezione stessa, e una piccola tacca di invito, consentono una lacerazione controllata e netta della bocca del sacco.
Un disegno posto in prossimità del bordo spiega come effettuare l'apertura in modo corretto, senza usare utensili taglienti, e preservando quindi gli utilizzatori da ferite accidentali. La nuova confezione è anche richiudibile grazie a una banda adesiva; i principi attivi contenuti nei prodotti fitosanitari vengono così preservati dall'umidità, evitando anche spargimenti occasionali.
A fondo piatto, la confezione è costituita da una struttura interna in materiale di densità diversa, con uno strato interno barriera in polietilene, priva di angoli e fessure. Il suo peso risulta ridotto del 62% rispetto alla confezione tradizionale.
Queste innovazioni garantiscono un facile stoccaggio, diminuiscono le esigenze di smaltimento dei rifiuti e offrono la possibilità di svuotare completamente il sacco.
La confezione da 5 kg è dotata di una pratica impugnatura, che rende più facile la manipolazione e la preparazione della miscela.


Safer fungicides
In order to aid agricultural sector workers by reducing potential risks in terms of safety, health and the environment, DuPont Crop Protection Products (that handles crop protection products) has announced that its fungicides Curzate R DF, Curzate M DF Bianco, Curzate DF and Sirdate MZ DF (DF, formulation in water dispersable granules) will be available in 1 to 5 kg easy-open packs.
A polyethylene strip, that drops out when you open the pack, and a small mark show you how to cleanly tear open the mouth of the bag.
A drawing placed near the edge illustrates how to correctly open the bag without using cutting tools, thus protecting the users from accidental injury.
The new pack is also reclosable thanks to an adhesive strip (the active principles contained in the phytosanitary plant protection products are thus preserved from humidity, also avoiding chance spillage).
Flat at the bottom, the pack is made up of an internal structure made up of materials of different density, with an inner barrier layer in polyethylene, without corners or slits. Its weight is 62% less than traditional bags.
This innovation guarantees easy storage, lessens the demand for waste disposal and allows for the complete emptying of the bag. The 5 kg pack has a practical grip, making the manipulation and the preparation of the mix easier.


SIG per l'arte
Il Gruppo SIG in veste di sponsor d’arte offre sostegno al progetto Magic pack di Richard Tisserand. L’artista svizzero ha ideato una scultura leggera ad acqua da installare sopra la grande roccia delle cascate del Reno: un grande solido di forma cubica, le cui pareti, di notte, vengono animate da luci multicolori. La sua realizzazione sarà seguita da due specialisti del settore - Hartmut Ayrle e Jorg Tritthardt - che vantano nel proprio curriculum anche l'impacchettamento del Reinchstag di Berlino. Artista e sostenitori si sono impegnati a garantire un’installazione nel pieno rispetto dell’ambiente.


SIG for art
The SIG Group is offering its support to the Magic pack art project by the Swiss artist Richard Tisserand, who has created a light water sculpture to be installed on the great rock of the Rhine waterfalls: a huge solid cube shape, the walls of which are animated by multicolor lights at night. Two sector specialists - Hartmut Ayrle and Jorg Tritthardt - who have wrapping the Berlin Reichstag to their credit, are to see to the creation of the project. Artist and patrons have committed themselves to guaranteeing a fully environmentally friendly installation with the lowest possible emissions.



Premio al nuovo film Metallyte VBSR
Il produttore dolciario Viba Sweets di Seligenthal (Germania) e il converter Allflex Folienveredlung di Aquisgrana (Germania) hanno vinto l’OPPack del mese grazie a una confezione che utilizza un film ExxonMobil della gamma Metallyte. Si tratta del Metallyte MM348 VSBR da 18µ, in grado di offrire un ampio intervallo di saldatura.

Questo è il primo OPPack per Viba Sweets, mentre per la Allflex siamo già al settimo premio.
La confezione flowpack da 100 g contiene un assortimento di Royal Minis Nougat Classic della Viba. La grafica dell’imballaggio e l’accoppiato 30µ Bicor MB400 e 18µ Metallyte MM348 assicurano non solo un ottimo impatto visivo sul punto vendita, ma anche la necessaria barriera per conservare il torrone in ottime condizioni.

Finestra trasparente
La grafica viene stampata direttamente sul lato metallizzato del film e poi demetallizzato in linea per creare una finestra trasparente.
«Siamo stati colpiti dalla trasparenza e dall’effetto creato con la demetallizzazione per realizzare la finestra - afferma Susanne Ruther della Viba - anche perché ci consente di offrire un pack tradizionale e allo stesso tempo moderno per posizionare Royal Minis in una fascia alta di mercato». «La nuova confezione - puntualizza Friedrich Ochotta, direttore tecnico della Allflex - è frutto della collaborazione tra utilizzatore finale, trasformatore e fornitore della materia prima. Tra l’altro, già da tempo ci eravamo avvicinati alla tecnica della demetallizzazione, investendo sia in attrezzature sia nella ricerca. In particolare, abbiamo apprezzato la velocità con cui possiamo lavorare con il nuovo film Metallyte VBSR».

Eccellenti velocità di linea
«La temperatura iniziale di saldatura del film a 95 °C e l’ampio intervallo di saldatura (55 °C) hanno consentito a Viba di far funzionare le linee ad elevatissime velocità. Questo, tra l’altro, vuol dire che Viba ha potuto utilizzare il nuovo MM348 alle stesse condizioni degli altri film standard». «Il Metallyte MM348 si integra perfettamente nella nostra serie Metallyte - commenta il nuovo Product Manager, Oliver Stier. Il mercato ora può infatti scegliere tra una vasta gamma di film metallizzati, che offrono elevate ed elevatissime proprietà barriera. Non a caso la messa a punto di un film con un ampio range di saldatura soddisfa in pieno una precisa richiesta del mercato».



New Metallyte VBSR film wins award
German confectionery manufacturer, Viba Sweets, from Seligenthal, and Aachen-based converter, Allflex Folienveredlung, have won the OPPack of the month award for a pack based on a new film from ExxonMobil’s Metallyte range - 18µ Metallyte MM348 VSBR (very broad sealing range) film.

This is the first OPPack for Viba Sweets and a remarkable seventh for Allflex.
The pack is a shiny 100g flowpack for Viba’s Royal Minis Nougat Classic assortment.
The pack’s graphic design and laminated structure of 30µ Bicor MB400 and 18µ Metallyte MM348 provides exceptional visual appeal at point-of-sale, as well as the barrier properties needed to keep the nougat in top condition.

Transparent window
The design is printed directly on the film’s metallised side and then demetallised in-line to create a transparent window.
"We were convinced by the transparency and show through of the demetallised window,” says Viba’s Susanne Ruther “It enabled us to have a traditional yet modern looking pack to support Royal Minis positioning at the top end of the market.
"The pack is the result of excellent co-operation between the end-user, converter and raw material supplier," adds Friedrich Ochotta, Allflex’s Technical Director. “We had been investigating demetallisation for some time and invested in equipment and research. We really liked the speed at which we could operate the new Metallyte VBSR film.”

Excellent line speed
"The film’s 95°C initiation temperature and very broad 55°C sealing range allows Viba to operate their line at an excellent speed. This has led it to consider using MM348 as its standard film".
"Metallyte MM348 neatly wraps up our Metallyte range" comments ExxonMobil’s new Product Manager, Oliver Stier. "The market can now choose between a variety of metallised films offering standard, high and ultra-high barrier properties. Adding a film with a very broad sealing range has responded to a real demand from the market".




Consigli per vivere meglio
Profumare l’aria per migliorare la qualità della vita, anche in ufficio (e lavorare diventa un piacere, naturale come respirare).
Dopo aver sfilato con le sue note olfattive sulle passerelle della haute couture, allestito scenari odorosi per happening e aver creato circuiti profumati all’interno di grande fiere, Oikos (Milano) fa il suo ingresso anche negli ambienti di lavoro, per renderli più godibili grazie alle "Isole Olfattive". Il tutto per merito della tecnologia di rilascio brevettata Solid Fragrance Release, ovvero il profumo sotto controllo nello spazio e nel tempo che, sfruttando l’effetto camino e un dispositivo elettronico, garantisce una profumazione delicata e perfettamente "perimetrabile" nella porzione di spazio predefinita. Postazione di lavoro inclusa. Le note olfattive create a misura del cliente, possono essere diffuse negli spazi comuni per rafforzare l’immagine della società con un rasserenante “logo-odore”. La Domotica Olfattiva rappresenta dunque un nuovo strumento capace di restituire agli ambienti un potenziale empatico, in grado di migliorare l’efficienza professionale grazie al benessere psicofisico. A questo scopo Oikos ha creato un nuovo sistema costituito da profumi e diffusori sotto forma di cubetti e piramidi.


How to live better
Scent the air to improve the quality of life, even in the office (and working becomes a pleasure, natural like breathing). After having walked the haute couture catwalks with its olfactive notes, having staged fragrant scenes for happenings and created perfumed circuits inside the large fairs, Oikos (Milan) now enters onto the work scene, making things more enjoyable with their “Olfactive Islands”. All this thanks to the release technology patented by Solid Fragrance Release, or that is perfume under control in space and in time that, exploiting the chimney effect and an electronic device, guarantee a delicate and perfectly “perimiterable” scenting in a defined portion of space. This including workstations. The olfactive notes tailored to the customer’s taste, can be spread throughout the communal spaces to reinforce the image of a company with an uplifting “place-scent”. Hence Olfactive Domotics stands as a new tool capable of giving environments emphatic potential, capable of improving professional efficiency thanks to psychophysical wellbeing. To this purpose Oikos has created a new system made up of perfumes and dispenser in the form of cubes and pyramids.