September 2002






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Il cartone ondulato è uno dei materiali fra i più conosciuti e utilizzati, e viene da chiedersi se sia ancora possibile fare innovazione in questo campo. Eppure, come dimostra la LIC - 77 milioni di m2/anno di produzione - lo spazio c’è.
Ado Sattanino

Integrazione dei processi produttivi, completezza dell’offerta, consulenza al cliente, sviluppo di partnership strategiche, creatività e innovazione tecnologica, passione e impegno di uomini e… donne.
Linee guida forti, quelle della Lavorazione Imballi Cartone (LIC), di Verolanuova (BS), un’azienda a conduzione familiare che, in 50 anni di storia, ha dimostrato come crescere in simbiosi con i bisogni del mercato e comprendere l’evoluzione della domanda su larga scala costituiscano un background necessario per affrontare nuovi imperativi: acquisire massa critica, per essere competitivi anche sui mercati internazionali, e creare valore aggiunto, in termini di completezza di servizio e innovazione di prodotto, seppure in un segmento come quello del cartone ondulato dove la competizione è agguerrita e i margini troppo spesso risibili.
È Cristina Bertoldo, appassionata e determinata sales manager di LIC, 33 milioni di Euro con 164 addetti nel 2002, a spiegarci le scelte operate dall’azienda di famiglia, focalizzate sulla fornitura di un ampio range di prodotti: imballaggi da trasporto di piccole, medie e grandi dimensioni, astucci e fustellati con stampa offset e flexo.
«Già da diversi anni – chiarisce con entusiasmo – vantiamo un portafoglio clienti composto da multinazionali del food e della detergenza e dai bei nomi dell’industria calzaturiera e dei beni di largo consumo, ossia da aziende che lavorano per la GD e che pertanto ci garantiscono i volumi necessari per ottimizzare gli investimenti ad oggi realizzati e che sono la premessa per una continua crescita dell’azienda».
L’altro asset decisivo riguarda i beni e servizi a valore aggiunto. Alla LIC sono infatti orgogliosi della qualità delle lavorazioni cartotecniche di pregio, come display da banco e da terra, imballaggi secondari con stampe di qualità, e il recente Quick Easy Top (si veda il box), un felice mix di funzionalità e creatività.
Che l’epoca della scatola americana neutra sia tramontata? «Non esageriamo! - protesta la nostra interlocutrice - Se il cliente la richiede noi la realizziamo, perché questa lavorazione rientra nel servizio completo che siamo in grado di offrire».

Partner in sfide globali
Nel corso degli anni LIC ha fatto significativi investimenti in mezzi, ma ha anche progressivamente potenziato l’organico con creativi e tecnici. «Non siamo un’agenzia di pubblicità - precisa Cristina Bertoldo - ma ora siamo in grado di seguire i nostri clienti, dal concept di un progetto alla sua implementazione in linea, rendendo funzionali e competitive le soluzioni cartotecniche adottate, affinché non sorgano problemi in fase di confezionamento o di stoccaggio e distribuzione. La competitività - aggiunge l’imprenditrice - non si raggiunge infatti con il mero aggiornamento tecnologico e non serve correre “alla cieca” verso lo sviluppo, perché prima di tutto è indispensabile capire le esigenze dei nostri interlocutori (end user) per cogliere i bisogni dei loro stessi clienti (GD). Così facendo abbiamo orientato i nostri investimenti in termini di mezzi e servizi, con risultati, fin qui, molto soddisfacenti».
Ascoltando Cristina Bertoldo ribadire la vocazione di LIC a fornire consulenza strutturale e grafica per il packaging di cartone ondulato, viene da chiedersi come possa, un’azienda di medie dimensioni, proporre simili politiche di collaborazione alle agguerrite multinazionali che producono beni di largo consumo, e che nei fatti hanno dimostrato una certa tendenza a trattare i loro fornitori alla stregua di semplici conto terzisti.
Questo scenario non sembra preoccuparla perché, a quello che ci dice, LIC si è attrezzata per imporsi su un mercato ampio e competitivo.
«Abbiamo le spalle larghe: dal 1996 facciamo parte di un gruppo europeo di aziende private che operano nello stesso settore, denominato Eurobox, e in questo modo siamo in grado di proporci ai grandi buyers potendo contare su stabilimenti localizzati in diversi paesi del Vecchio Continente. D’altronde incontriamo questo problema solo nelle forniture di articoli definibili commodities, di scarso valore aggiunto - prosegue Cristina Bertoldo - per i quali le multinazionali tendono al “cost saving”, con aste anche via Internet. La cosa non ci spaventa e partecipiamo a queste gare senza timori reverenziali, potendo altresì contare sulla produzione della materia prima, grazie anche alla partnership fattiva che abbiamo instaurato nel 2001 con il gruppo cartario spagnolo Saica International».
Quella che appare una risposta esauriente, nel discorso articolato di Cristina Bertoldo sfuma in una domanda: vale davvero la pena confrontarsi con i grandi gruppi? «Anche se non nego che simili ordinativi siano appetibili, ciò non distoglie il nostro interesse per ogni realtà alla ricerca costante di soluzioni innovative alle quali siamo in grado di rispondere in modo adeguato».

Passo dopo passo
La storia dell’azienda della famiglia Bertoldo è caratterizzata da una crescita graduale e costante, che ha consentito di articolare l’offerta nel corso del tempo.
«Mio padre - racconta Cristina Bertoldo - inizia nel ’52 con una tipografia e successivamente negli anni ’60, grazie allo sviluppo del settore calzaturiero, adegua la produzione con scatole rigide per le scarpe, e a seguire astucci a fondo automatico, a quattro angoli, fustellati e stampati offset. La svolta successiva arriva nel ’82 con la scatola americana destinata ad ogni settore merceologico. Nel ‘91, sceglie l’integrazione con la produzione della materia prima (cartone ondulato)».
La passione per il ciclo completo di produzione all’interno dell’azienda è uno dei tratti caratteristici della LIC che controlla così l’intera catena del valore e «dato che, nel nostro settore, i tempi d’evasione di una commessa sono molto stretti, spiega la Bertoldo, è la condizione ottimale per garantire un servizio efficiente alla clientela».
Nella gamma dei prodotti di LIC figurano: produzione di cartone, imballi di piccole medie e grandi dimensioni, astucci ed articoli di cartotecnica nelle più varie versioni, con stampa multicolore sia in offset che flessografica.
Ma il prodotto del quale, in questo momento, LIC è particolarmente orgogliosa (frutto della continua ricerca di innovazione) è il Quick Easy Top - QET, apprezzato dalla clientela.




The values of paper converting
Corrugated cardboard is one of the best-known and most used materials, and one is right in wondering whether there is any more room for innovation in this field. And yet, LIC - output of 77 million m2/year - has demonstrated that this is the case. Ado Sattanino

Integration of production processes, completeness of its offer, customer consulting, development of strategic partnerships, creativity and technological innovation, the passion and commitment of men and... women.
Strong guidelines those of LIC (Lavorazione Imballi Cartone), based at Verolanuova (BS), a family run company that, in 50 years of its history, has demonstrated how growing in symbiosis with the needs of your local area while following evolutions in demand (on a large scale) constitute a necessary basis for facing new imperatives. These new imperatives mean building up critical mass in order to also be competitive on the international market, and creating added value, in terms of completeness of service and product innovation, even in a segment like that of corrugated cardboard where competition is tough and margins all too often paltry.
Cristina Bertoldo, impassioned and determined sales manager of LIC (33 million Euro with 164 employed in 2002), explained to us the choice made by the family enterprise, that focuses on the supply of a broad range of products: transport packaging of small, medium and large dimensions, cases, die-cuts with offset and flexo printing.
“For some years now - she adds with enthusiasm - we have been able to boast a customer portfolio made up of food and detergent multinationals as well as the top names in shoemaking and broadly consumed goods, or that is companies working for broadscale distribution that in fact guarantee the volumes needed in order to pay off our investments”.
The other decisive asset concerns added value goods and services. The people at LIC are in fact proud of the quality of our prestige paper & cardboard converting processes, like counter and floor display cases, secondary packaging with quality printing, and recent Quick Easy Top (see the box), a happy mix between functionality and creativity.
Is it that the age of the American box is waning? “Let’s not exaggerate! - Cristina Bertoldo protests - If our customer demands it we make it, because that kind of process is part of the complete service we are capable of offering”.

Partners in global challenges
Over the years LIC has made important investments in means, but it has also progressively reinforced its staff with designers and technicians. “We are not an advertising agency - Cristina Bertoldo goes on to say - but we are now capable of following our customers, from the conception of a project to its implementation in line, making the converting solutions adopted functional and competitive, so that no problems arise in the manufacturing/packaging or in the storage and distribution phase. Competitivity - the entrepreneur adds - is not in fact reached by merely carrying out technological updates and there is no point in blind, haphazard development, because first and foremost we have to understand the needs of our customers (end users) to in turn understand the needs of their own customers (broadscale distribution). Thus we have aimed at investing in means and services, and we are happy with the results achieved up to now”.
Listening to Cristina Bertoldo reiterate LIC’s vocation in supplying structural and graphics consultancy for corrugated cardboard packaging, one wonders how a medium-sized company can propose similar cooperation policies to the battle-hardened multinationals that produce broadly consumed goods, and that have shown a given inclination to treating their suppliers as simple outside contractors.
This scenario does not seem to worry Cristina Bertoldo because, as we know, LIC is equipped to compete on a broad and competitive market.
“We have broad shoulders: since 1996 we have been part of a European group of private companies that operate in the sector, named Eurobox, and thus we are capable of offering ourselves to the large buyers being able to count on works located in different countries throughout Europe. And at any rate we only encounter this problem in the supply of articles definable as commodities, of low added value - Bertoldo goes on to say - for which the multinationals tend to carry out cost saving with auctions also held on the Internet. The thing doesn’t frighten us and we take part without any reverential fears, being able to also count on the production of the raw materials thanks to the working partnership that we started up in 2001 with the Spanish paper group Saica International”.
What appears to be a comprehensive response in what Cristina Bertoldo says begs a question: is it really worth the trouble of facing up to the big groups? “While I don’t deny that such orders are very tempting, this doesn’t lessen our interest in every reality that’s constantly looking for innovative solutions, where we can truly meet their needs”.

Step by step
The history of the Bertoldo family company features a gradual and constant growth, that has enabled it to broaden its product offer over the years.
“My father - Christina Bertoldo told us - began in ‘52 with a printers shop and after that in the sixties, thanks to developments in the shoemaking sector, bought his first forming machines; thus he began producing shoe boxes, and then cases on an automatic basis, four cornered as well, going on to blanks and offset printed items.
The next turnaround came in ‘82 with the American box, flexo printed and devised for food, confectionery, dairy and household appliance producers. Finally in ‘91 we chose to integrate upstream with the raw material (corrugated cardboard)”.
A passion to keep the complete production cycle in-house is one of the characteristics of LIC, which thus controls the entire value chain ”and, given that, in our sector, order processing times are extremely short, explains Bertoldo, it’s the best possible condition to guarantee an efficient service for our customers”.
The company products portfolio features: production of carton, small/medium/large-sized packs, cases and converted paper products in a wide range of versions with multicolor printing using both offset and flexo technology.
But the product that LIC’s especially proud of at the moment (the result of a constant search for innovation) is the Quick Easy Top - QET, much appreciated by customers.



Meglio dell’americana
Brevettato da LIC, il QET è l’acronimo di Quick Easy Top.
Nato dall’incontro fra l’alta qualità della scatola da cartotecnica e la semplicità di confezionamento propria dell’americana, si tratta di un unico imballo costituito da display e master, resi fra loro solidali mediante punti di colla. Può essere montato, riempito e spedito, e quindi utilizzato come cartone da trasporto e impiegato come espositore. La confezione si apre staccando il coperchio dal fondo senza bisogno di attrezzi, e garantisce la rapidità di posizionamento del prodotto sul punto vendita; dopo l’uso, i due pezzi della confezione possono essere smontati e schiacciati, facilitando le operazioni di smaltimento.
Il modello base è costituito da un microonda accoppiato stampato offset, ma LIC ne realizza versioni personalizzate, con tipologia di onda e dimensioni su misura; sono inoltre disponibili modelli per proteggere da “occhi indiscreti” le eventuali novità di mercato, con top esterni che nascondono la parte espositiva.
«I nostri key customer hanno capito che il QET oltre a salvaguardare il prodotto, soprattutto se in buste, consente risparmi in logistica, e può essere confezionato sulle tradizionali linee di produzione».




Better than the American box
Patented by LIC, QET stands for Quick & Easy Top.
Combining the high quality of the converter’s box and the simple-to-make American box, QET is a single packaging item made up of display and master, joined together by glue points. It can be assembled, filled and shipped, and hence can be used first as transport packaging and then as a display case. The pack is opened by detaching the cover from the base without need of instruments, and guarantees rapidity in positioning the product at the salespoint; after use its two pieces can be disassembled and crushed, thus facilitating disposal operations.
The basic model is made up of a laminated microcorrugate printed in offset, but LIC creates personalised versions, with types of corrugates and dimensions made to measure; models are also available for protecting any new market features from “prying eyes”, with outer tops that hide the display section.
“Our key customers have realised that the QET not only protects the product, especially if packed in bags, but also allows for logistical savings and can be packed on conventional production lines”.