September 2002






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Scatole di cartone ondulato, astucci pieghevoli di cartoncino teso, sacchi grandi e piccoli, fusti, barattoli compositi, cassette per l’ortofrutta, carta da incarto, contenitori e accessori di cartontubo, etichette, espositori: dati recenti su produzione e consumo in Italia degli imballaggi cellulosici.

Plinio Iascone

In Italia, il settore degli imballaggi cellulosici ha raggiunto nel 2001 una produzione di 5.041.000 t, pari a un fatturato di 3.713 milioni di euro. L’utilizzo italiano di imballaggi cellulosici è ammontato a 4.794.000 t.
Negli ultimi cinque anni l’impiego di imballaggi cellulosici ha evidenziato un tasso medio annuo di sviluppo del 4,7%, contro un 3,5% medio annuo del settore degli imballaggi nel suo complesso.

Imballaggi cellulosici: prodotti e trend
• In Italia, nel 2001, sono state prodotte 3.552.000 t di imballaggi di cartone ondulato (+1,4% rispetto al 2000), un materiale a grande diffusione grazie alla versatilità in termini di impiego non solo come imballaggio da trasporto (sua funzione d’uso per antonomasia) ma anche in qualità di imballaggio di presentazione e sempre più frequentemente anche come imballaggio primario.
• Nel 2001 il settore degli astucci pieghevoli ha espresso una produzione di 617.000 t di imballaggi, facendo segnare un incremento del 4% rispetto al 2000. Il buon andamento del trend evolutivo nel 2001 è dipeso in particolare dall’ottimo andamento dei settori della cosmesi e del farmaceutico che rappresentano oltre il 10% della domanda. Restano comunque le forti pressioni concorrenziali nei confronti dell’astuccio da parte di altre tipologie di imballaggi alternativi, in primo luogo i poliaccoppiati flessibili in molti settori (surgelati, detergenza domestica ecc.).
• Il settore dei sacchi di carta di grandi dimensioni, che ha espresso una produzione di 176.600 t, evidenzia una leggera contrazione dello 0,2% rispetto al 2000. Le esportazioni, che incidono per il 28% sulla produzione, presentano un trend negativo; nel 2000 sono infatti diminuite del 3,8%. La domanda interna (127.600 t nel 2001) da alcuni anni presenta un trend improntato alla stagnazione e ciò a causa di due fattori:
- l’avanzata del cisternato nella distribuzione, anche dei prodotti secchi;
- la sostituzione, in certi casi, del sacco di carta con quello di plastica.
• Il settore dei fusti da 50 a 200 litri consiste, in genere, in un confezionamento tipo “bag in box”, dove al fusto viene abbinato un sacco di plastica. Si stima che nel 2001 la produzione abbia raggiunto le 55.000 t, segnando quindi una crescita del 22%.
• La produzione di shopper bag di carta è valutata in circa 42.000 t, in riferimento a quelli utilizzati essenzialmente dai settori dell’abbigliamento, della pelletteria e della cosmesi, con valori caratterizzati da interessanti tassi di sviluppo. Le altre tipologie di sacchetti sono quelle utilizzate dalla distribuzione moderna a da quella tradizionale, per cui si valuta una produzione di circa 50.000-60.000 t.
• Per quanto riguarda gli imballaggi di carton tubo, si valuta che nel 2001 abbiano subito una flessione dell’8%, con la produzione in calo a 95.000 t.
Si ritiene che la diminuzione abbia interessato essenzialmente gli accessori, come ad esempio le anime utilizzate per avvolgere tessuti e film ecc.
• Per le scatole di cartoncino teso, sia quelle ad alto spessore (>600 g/m2) che quelle a medio e basso spessore (<600 g/m2), si valuta una produzione globale di 195.000 t, valori sostanzialmente simili a quelli del 2000. Le principali aree di utilizzo sono quelle dei settori dell’abbigliamento e della pelletteria.

Dove vengono impiegati
Gli imballaggi di cartone ondulato trovano applicazione per il 34% nell’area alimentare e delle bevande, per il 14% nei settori collegati all’arredamento, per l’8% nel settore ortofrutta e il restante 44% nelle aree di mercato del non food, in cui sono compresi gli espositori. Gli imballaggi di cartone ondulato sono ovviamente essenzialmente imballaggi da trasporto.
La segmentazione per settori finali di utilizzo dei contenitori di cartoncino teso (astucci pieghevoli e non), vede come principale area di impiego quella agro-alimentare (con uno share del 57%), dove predominano gli astucci pieghevoli e i cluster per bottigliette, barattoli ecc.
L’8% è imputabile ai settori della cosmesi - profumeria e del farmaceutico: anche in questa area predominano nettamente gli astucci pieghevoli. Il 35% interessa la restante area del non alimentare dove prevalgano, per contro le scatole in cartoncino teso. I fusti di elevata capacità vengono impiegati essenzialmente nel trasporto di prodotti in polvere o in granuli dell’area non alimentare. Lo share maggiore (oltre il 50%) è imputabile al trasporto dei granuli di polimeri plastici. Le rimanenti tipologie di imballaggi cellulosici (etichette, sacchetti piccoli, shopper, carte da incarto tradizionale o meccanico, supporti per capi di abbigliamento ecc.) risultano impiegate per il 75% nell’area agro alimentare e per il restante 25% nell’area non alimentare.
I settori di utilizzo dei sacchi di grande capacità sono riconducibili per il 52% all’area dei prodotti destinati all’edilizia (cemento, gesso, malte ecc.) e per il restante 48% ai settori dei mangimi, delle farine e dei prodotti chimici. Il competitor del sacco di carta, in alcuni campi di applicazione, è l’equivalente di plastica.

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio



All about paper

Corrugated cardboard boxes, folded card packets, large and small bags, drums, composite drums, boxes for fruit and vegetables, wrapping paper, containers and accessories in tubular cardboard, labels, display stands: recent data on production and consumption of cellulose-based packaging in Italy.
Plinio Iascone

In 2001, the cellulose-based packaging sector in Italy achieved production of 5,041,000 tonnes, the equivalent of a turnover of 3,713 million Euro. Use of cellulose-based packaging in Italy amounted to 4,794,000 tonnes.
In the last five years, the use of cellulose-based packaging has shown an average annual increase of 4.7%, compared with a 3.5% average annual increase in the packaging sector as a whole.

Cellulose-based packaging: products and trends
• In Italy in 2001, 3,552,000 tonnes of corrugated cardboard packaging were produced (+1.4% compared with 2000). This material is widely used, thanks to its versatility in terms of its use not only as packaging for transportation (for which it is perfectly suited) but also as packaging for presentation and increasingly as primary packaging.
• In 2001 the folded card box sector achieved a production level of 617,000 tonnes of packaging, up by 4% on 2000. This encouraging development trend in 2001 is due particularly to excellent progress in the cosmetics and pharmaceuticals sectors which represent more than 10% of demand.
The card box is, however, faced with strong competitive pressure from alternative types of packaging, especially flexible multi-bonded materials in many sectors (frozen food, household detergents, etc.)
• The large-size paper bag sector, which achieved production figures of 176,600 tonnes, saw a slight contraction of 0.2% compared with 2000. Exports, which account for 28% of production, showed a negative trend: in 2000 they fell by 3.8%.
Domestic demand (127,600 tonnes in 2001) has for several years shown a tendency to stagnation, due to two factors:
- the increasing use of tankers for distribution, even for dry goods;
- the replacement, in some cases, of paper bags by plastic.
• The 50 to 200 litre drum sector mainly consists of the “bag in box” type of packaging, where the drum is combined with a plastic bag. It is estimated that in 2001 production reached 55,000 tonnes, an increase of 22%.
• Production of paper shopping bags is estimated at about 42,000 tonnes, being those used predominantly in the clothing, leather goods and cosmetics sectors, where there was a significant increase in use. The other types of bags are those used for modern and traditional distribution, with estimated production of about 50,000-60,000 tonnes.
• Where tubular cardboard packaging is concerned, it is estimated that in 2001 it suffered a downturn of 8%, with production down to 95,000 tonnes.
It is thought that this decrease mainly affected accessories, such as the rolls used as the centres for textiles, films, etc.
• For boxes in card, both the thicker variety (>600 g/m2) and the medium to thin (<600 g/m2), overall production is estimated at 195,000 tonnes, substantially the same as for 2000. The main areas of use are in the clothing and leather goods sectors.

Where are they used?
34% of corrugated cardboard packaging is used in the food and drinks sectors, 14% in sectors connected with furnishings, 8% in the fruit and vegetable sector and the remaining 44% in the non-food market, which includes display stands. Corrugated cardboard packaging is obviously mainly used as packaging for transportation.
The share of end use sectors for folded card containers (foldable and non-foldable packets) is mainly in the agro-food sector (with a share of 57%) where most folded packets and holders for bottles and tubs are found.
8% is used by the cosmetics-perfumery and pharmaceuticals sectors: in this area, too, it is mainly used for folded packets.
The remaining 35% is used in the non-food sectors, mainly in the form of folded cardboard boxes.
High capacity tubs are mainly used for the transport of products in powder or granular form in the non-food sectors. The major share (more than 50%) is used for the transport of plastic polymer granules.
75% of the remaining types of cellulose-based packaging (labels, small bags, shopping bags, traditional or machine wrapping paper, supports for garments, etc.) are used in the agro-food sector and the remaining 25% for non-food products.
52% of large capacity paper bags are used in areas intended for the construction industry (cement, plaster and mortar) and the remaining 48% for animal food, flour and chemical products. In many areas, the main competitor to paper sacks is plastic.

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio