October 2004




Profumo … di Università
The fragrance … of University

I nuovi luoghi della bellezza
The new haunts of beauty

L’industria alimentare nella nuova UE
The food industry in the new EU

M&D News







Imballaggi di legno
Wood packaging

Colossi d’acciaio
Giants in steel

F&F News






Inventare la tradizione
Inventing a tradition

I&D News







Tracciabilità, il tempo stringe
Tracking, time’s running out

Attuazione della direttiva 2001/112/CE sui succhi di frutta
Actuation of directive 2001/112/CE on fruit juices

Commercializzazione dell’olio di oliva
Marketing of olive oil

I&L News







Packaging Links
Packaging Links

Determinazione dei solventi residui nei materiali flessibili: il confronto dei metodi
Determination of solvent residues in flexible material: a comparison of methods

Protezione e trasparenza nel flessibile
Protection and transparency in flexible packaging

M&M News








. Le notizie .

Materiali per innovare
Materials for innovating

Confezionatrice per safety device
Packing machine for safety devices

Nuove per l’etichettatura
New for labeling

Soluzioni per lo stampaggio a iniezione
Solutions in the injection moulding sector

Gioco ridotto ad alta dinamica
High dynamics, low play

Soluzioni per lo stoccaggio
Storage solutions

Confezionare cialde di caffè
Packing coffee tablets

Confezionamento con film barriera
Packing with barrier films

Cucitrice industriale
Industrial stapler

Sigillare confezioni “tascabili”
Sealing “pocket-sized” packs

Confezionare wet wipes
Packing wet wipes

Cambio bobina rapido per etichette
Fast roll change for labels


Pigmenti a effetto
Special effect pigments



Packaging avanzato
Advanced packaging



News

Materiali per innovare
I visitatori di Pack Expo International 2004 (7-11 novembre, McCormick Place, Chicago, USA) potranno esaminare un’ampia scelta di materiali da imballaggio, specchio fedele dei trend tecnologici del momento e, al contempo, punti di partenza per future innovazioni. Presentiamo di seguito una breve panoramica di alcune delle soluzioni esposte. A cura di A.B. Isacson Associates

Le soluzioni barriera - Le resine standard (polietilene, polipropilene e poliestere) non sono dotate di proprietà barriera sufficienti a proteggere la shelf life del prodotto. Per ridurre la penetrazione di ossigeno e umidità, i substrati devono essere accoppiati, coestrusi o rivestiti con materiali barriera, così da garantire la protezione richiesta.
I materiali barriera sono presenti sul mercato ormai da molti anni, ma le strutture attuali sono assai più complesse e specifiche rispetto al passato.
Questo perché la protezione contro l’ossigeno e l’umidità è di rado l’unico requisito richiesto a una confezione. I produttori di imballaggio chiedono ora che, accanto a proprietà barriera, i materiali assicurino una lunga durata, siano saldabili e/o pelabili. Il tutto a costi ridotti.
Mentre il foglio d’alluminio è ampiamente usato come materiale barriera, l’accoppiamento dei fogli non sempre rappresenta la soluzione più adatta a garantire l’esatta combinazione di caratteristiche richieste, specialmente per le confezioni in cui la trasparenza è requisito primario. Anche se l’evoluzione delle tecniche di accoppiamento e coestrusione non si è certo arrestata, gli sviluppi più interessanti nell’ambito dei materiali barriera riguardano oggi il rivestimento. La sostituzione dei film accoppiati con film rivestiti per estrusione dalla struttura complessa e multistrato è infatti un fenomeno sempre più frequente.
Un rivestimento multistrato può dare origine a strutture dotate di proprietà barriera, sigillabili e pelabili, anche combinando materiali che sarebbero risultati incompatibili in un processo di accoppiamento. Inoltre, poiché la tecnologia di rivestimento è generalmente più economica di quella richiesta nell’accoppiamento, i materiali con rivestimento si rivelano una scelta vantaggiosa anche in termini di costi.
• ClearFoil di Rollprint Packaging Products Inc. (Addison, IL, USA), con film Oxygen Scavenger, combina un rivestimento barriera passivo di ossido di alluminio con uno strato barriera attivo. Il risultato è un materiale trasparente, con proprietà barriera pari (se non addirittura superiori) a quelle offerte da un foglio d’alluminio sottile, in grado di mantenere il livello di ossigeno al di sotto dell’1% per più di un anno.
In fase di sviluppo è anche un coperchietto estruso, progettato per rimpiazzare il lid in foglio d’alluminio sui barattoli di yoghurt. Stampabile e multistrato, il poliolefine in questione risulta piatto quanto un coperchietto in foglio accoppiato e può essere saldato e aperto altrettanto facilmente.
Del resto, anche il foglio di alluminio può trarre beneficio da un rivestimento per estrusione. IR300 di Rollprint, ideato per ridurre i costi di confezionamento di liquidi “difficili” come lo iodio, si compone di un accoppiato carta/polietilene/foglio e di uno strato saldante di poliestere coestruso. Quest’ultimo strato, a contatto con il prodotto, impedisce anche che il foil venga danneggiato chimicamente.
• Alcan Packaging (Chicago, IL, USA) ha invece creato un film sigillante a barriera attiva per confezionare i nastri di prova diagnostica della Johnson & Johnson’s LifeScan Co (Milpitas, CA, USA).
L’accoppiato per estrusione di poliestere stampato sul verso/foil d’alluminio contiene infatti un film saldabile a caldo con intrinseche proprietà essiccanti. L’imballaggio flessibile così ottenuto rappresenta una scelta distintiva rispetto alla tradizionale bottiglia di polietilene ad alta densità con tappo twist off, tanto da essersi aggiudicata un Silver Award per l’innovazione tecnica nella competizione organizzata nel 2004 da FPA (Flexible Packaging Association, Linthicum, MD, USA).
• Pentapharm® Aclar® (PA) G03, accoppiato a 3 strati messo a punto da Klöckner Pentaplast of America Inc. (Gordonsville, VA, USA), incorpora uno strato barriera di EVOH per proteggere i prodotti farmaceutici e neutraceutici che necessitano di una protezione tanto contro l’ossigeno quanto contro l’umidità. Uno strato di PVC, a contatto con il prodotto, assicura la saldatura al coperchietto in PVC generalmente utilizzato nei blister. Per proteggere i prodotti sensibili ai raggi UV ma confezionati in un imballaggio trasparente, al film può essere aggiunto un inibitore UV.
Per i casi in cui sia richiesta un’elevata barriera all’umidità, Klöckner Pentaplast ha invece sviluppato Aclar400/02, accoppiato PVC/Aclar® UltRx4000 della Honeywell Specialty Films (NJ, USA). Il film in questione garantisce una buona trasparenza, non dà problemi di macchinabilità, permette un’imbutitura profonda nonché una barriera all’umidità, dopo la termoformatura, superiore agli standard dei film termoformabili trasparenti.
Per applicazioni ancora più esigenti, è possibile incrementare ulteriormente le proprietà del film, aggiungendo un secondo strato di PVC. Klöckner mette a disposizione i dati sulle proprietà barriera effettuando test già sulla struttura a blister e non sul foglio piatto, così da ottenere un quadro delle prestazioni dei materiali più vicino alle loro effettive applicazioni.

Buste sterilizzabili - Poche applicazioni, nel campo dei materiali barriera, sono tanto specifiche quanto quelle richieste dalle buste sterilizzabili. Per quanto questo genere di confezione sia disponibile da circa vent’anni e sia già stato ampiamente sfruttato nel confezionamento delle razioni militari o degli alimenti da campeggio, l’imballaggio flessibile ha cominciato solo adesso a mietere i successi che gli erano stati predetti.
La struttura delle buste sterilizzabili comprende in genere un film, un foglio di alluminio (o un altro materiale ad alta barriera) e uno strato saldante.
• I materiali per buste sterilizzabili offerti da Alcan Packaging riducono i tempi di cottura del prodotto (migliorandone la qualità) e garantiscono un rapporto peso del packaging/rifiuti solidi inferiore.
Dato che eventuali perdite potrebbero creare le condizioni per il proliferare di microrganismi patogeni nei prodotti, è assolutamente necessario evitare chiusure difettose sulle confezioni. Non è quindi una sorpresa che la fase di progettazione della struttura rappresenti un momento critico nella realizzazione della confezione, richiedendo l’utilizzo di adesivi non tossici e altamente specifici, per evitare delaminazioni e garantire nel contempo l’integrità della chiusura. • Adcote 577 di Rohm and Haas Co. (Philadelphia, PA, USA), adatto ad applicazioni su buste sterilizzabili, è pensato per sigillare gli strati esterni nelle strutture poliestere/foglio d’alluminio o nylon/foglio d’alluminio.
Le buste sterilizzabili realizzate con il foglio d’alluminio sono già ampiamente utilizzate per cibi pronti (MRE, Meals Ready to Eat), tonno e pet food.
La crescente richiesta di cibi pronti e convenience food da parte dei consumatori ha reso però sempre più stringente la necessità di sostituire lo strato barriera di alluminio con un altro materiale, in modo che la confezione possa essere riscaldata nel forno a microonde. Questo ha stimolato lo sviluppo di rivestimenti barriera trasparenti di ossido di alluminio o ossido di silicio.
Le applicazioni di tali materiali comprendono buste per riso o contorni e coperchi per vaschette termoformate sterilizzabili.
• Sonoco propone un poliestere stampato/poliestere rivestito/PP cast o, in alternativa, polistere stampato e rivestito/nylon/PP cast. Il film, trasparente, può essere utilizzato in un forno a microonde.
Per facilitare l’apertura di tali confezioni vengono generalmente utilizzate delle dentellature, mentre in alcune buste è addirittura prevista una linea segnata a laser. Grazie a tali accorgimenti, le buste sterilizzabili possono essere aperte senza difficoltà anche da soggetti dotati di una forza fisica o di un’abilità limitata. I sistemi easy-open possono inoltre essere combinati con uno zipper richiudibile, in grado di sostenere il processo di sterilizzazione.

Confezioni compostabili - L’utilizzo di materiali compostabili ricavati da risorse rinnovabili annualmente è tra i temi “caldi” del packaging.
• NatureWorks PLA (polylactide), il biopolimero a base di mais realizzato da Cargill Dow LLC (Minnetonka, MN, USA), si sta affermando come alternativa nella produzione di contenitori termoformati per prodotti di rosticceria. I consumatori europei guardano con favore agli alimenti confezionati con materiali ricavati da risorse rinnovabili - e sono disposti a pagare di più per averli.
Da uno studio compiuto nell’agosto del 2003 da Grapentine Co. Inc. (Ankeny, IA, USA) su un campione di 2400 consumatori in Germania, Francia, Italia, e Regno Unito, emerge che il 59% degli intervistati giudica l’idea di comprare cibo fresco in confezioni ottenute da risorse naturali “molto desiderabile”. Di questo gruppo, il 72% sarebbe disposto a pagare 0,10 euro in più e il 67% anche un extra di 20 centesimi.
Su entrambe le sponde dell’Atlantico, alcuni retailer hanno optato per confezioni di PLA e, come risultato, hanno visto aumentare le vendite. Alcuni esempi italiani: Iper utilizza la soluzione Cargill Dow da circa due anni per servire insalate, pasta, pane, pomodoro e carne.
Il Melograno Srl (Santarcangelo di Romagna, RN) confeziona le insalate biologiche, già lavate e tagliate, in buste. Biorigin (Lainate, MI) ha scelto i vassoi trasparenti di Amprica SpA (Castelbelforte, MN) e il lid in film di Treofan Group (Raunheim, D), realizzati in NatureWorks PLA, per confezionare pasta fresca bio.
Il materiale offre vantaggi anche in termini di marketing, trasformando la confezione in un elemento significativo e determinante per i consumatori nella scelta di quali prodotti freschi acquistare.
Le sue prestazioni sono infatti pari a quelle dei materiali utilizzati tradizionalmente, con un plus “ecologico” aggiunto in grado di rafforzare la fiducia dei clienti nel brand.
Ancora in fase di sviluppo è invece una versione blow molded della resina PLA.
• Anche molti converter mettono a disposizione prodotti realizzati in resina NatureWorks; il film Pentafood® Bioform® PLA di Klöckner Pentaplast, per esempio, è resistente, di grande trasparenza e facilmente stampabile, assicurando un buon controllo dello spessore, ottima resistenza alle sostanze oleose e un’alta barriera per proteggere gli aromi.


Materials for innovating
The visitors to Pack Expo International 2004 (7th -11th November McCormick Place, Chicago, USA) will be able to examine a broad choice of packaging materials, faithful reflection of technological trends of the moment, and at the same time, starting off point for future innovations. We here present a brief overview of some of the solutions on display.
By A.B. Isacson Associates


Barrier selection - Standard packaging resins like polyethylene, polypropylene and polyester don’t always offer sufficient barrier properties to protect product shelf life. To reduce transmission of oxygen or moisture through packaging, substrates may be laminated, co-extruded or coated with barrier materials to deliver the requisite protection.
Barrier materials have been around for decades, but today’s structures are more complex and targeted than ever before because barring oxygen or water vapor transmission is rarely the only feature the package must provide. Packagers also frequently need barrier combined with durability, sealing and/or peeling along with reduced cost. While foil is a widely used barrier material, foil laminations can’t always be tailored to deliver the exact combination of features required, especially if clarity is a primary concern. Although innovations continue in lamination and co-extrusion, the barrier material developments generating the most excitement today involve coatings. We’re seeing some films with very complex extrusion coating with multiple layers replacing laminations.
Multilayer extrusion coating can create structures with a combination of barrier, sealing and peeling features and also makes it possible to join materials that would be incompatible in lamination. Since coating typically is a lower cost operation than lamination, coated structures often represent a cost advantage as well.
• Rollprint’s ClearFoil with Oxygen Scavenger film combines a passive aluminum oxide barrier coating with an active barrier layer. The result is a clear material that allows consumers to see products, with barrier properties equal to or better than thin-gauge foil that can maintain an oxygen level of less than 1% for more than a year.
Another non-foil material under development is an extruded lidstock designed as a replacement for foil lidding on yogurt cups. The printed, multilayer, polyolefin material exhibits a flatness equal to or better than foil laminate lidstock and seals well and peels easily from cups.
Foil also can benefit from extrusion coating. Rollprint’s IR300, a material designed to reduce packaging costs for hard-to-hold liquids like iodine, consists of a paper/polyethylene/foil laminate with a co-extruded, blended polyester sealant layer.
The polyester product contact layer not only serves as the sealant, but also protects the foil from chemical damage by the product.
• Alcan Packaging (Chicago, IL, USA) created an active barrier sealant film to package diagnostic strips for Johnson & Johnson’s LifeScan Co., Milpitas, CA.
The reverse-printed polyester/foil extrusion lamination contains a heat-sealable film with built-in desiccating properties. The flexible package provides a point of differentiation from the high-density polyethylene bottles and twist caps traditionally used for packaging diagnostic strips. This product won a Silver Award for technical innovation in a 2004 competition sponsored by the Flexible Packaging Association (FPA), Linthicum, MD.
• Pentapharm® Aclar® (PA) G03, a three-layer laminate from Klöckner Pentaplast of America, Inc. (Gordonsville, VA) incorporates a barrier layer of ethylene vinyl alcohol (EVOH) to protect pharmaceutical and nutraceutical products requiring protection from both moisture and oxygen. A rigid polyvinyl chloride (PVC) product contact layer ensures a good seal to the PVC lidstock commonly used for blister packages. An ultraviolet (UV) inhibitor can be added to the film to protect UV-sensitive products where it is desirable to have a clear package. For situations demanding an extremely high moisture barrier, Klöckner Pentaplast has developed Aclar 400/02, a 4-mil Aclar ® UltRx4000 from Honeywell Specialty Films, Morris Township, NJ, laminated to polyvinyl chloride. The clear, non-yellowing film offers good optical clarity, excellent machinability, compatibility with deep drawing, and a better moisture barrier after thermoforming than clear thermoformable film.
For the most demanding applications, it will be possible to boost properties even more by adding a second layer of PVC. Klöckner now provides barrier data based on testing in a blister structure. This provides a more accurate picture of real-world performance than data based on testing flat sheets of material.

Retort pouches - Few applications for barrier materials are as stringent as retort pouches. Although retort pouches have been available for roughly two decades, and have long been used for military rations and niche markets like camping food supplies, it’s only now that the flexible packs are beginning to achieve the success predicted for them. Retort pouch structures typically include film, foil or high-barrier non-foil materials and sealant.
• Materials supplied by companies like Alcan Packaging provide improved product quality via reduced cook time, less packaging weight/solid waste.
Since leaks can set up conditions where pathogenic microorganisms can grow in products, retort pouches with faulty seals must be prevented. It’s no surprise then that structural design is critical and requires highly specialized, nontoxic adhesives to prevent delamination and insure fail-safe seal integrity.
• One adhesive compatible with retort pouch applications, Adcote 577 from Rohm and Haas Co. (Philadelphia, PA, USA is designed to join outer layers in polyester/foil or nylon/foil retort pouch structures.
Foil-based retort pouch structures are widely used for MREs, tuna and petfood. However, with consumer demands for convenience driving interest in shelf-stable, prepared food, replacement of the foil barrier layer has become imperative so pouches can be heated in older microwave ovens where foil might cause arcing problems. This has prompted the development of clear barrier coatings of either aluminum oxide or silicon oxide.
• Sonoco supplies a printed polyester/coated polyester/cast polypropylene (PP) or printed, coated polyester/nylon/cast PP. The clear film offers microwaveability. Tear notches typically are used to initiate the opening of retort pouches, and some pouches incorporate a laser score line that helps the pouch open. This makes the pouch easy to open even for consumers with limited hand strength and dexterity like children or the arthritic.
Easy-open features may be combined with a reclosable zipper capable of withstanding the rigors of the retort process.

Compostable containers - Another existing packaging concept that is currently experiencing intensified interest is compostable material derived from annually renewable resources.
• One corn-based biopolymer, NatureWorks PLA (polylactide) from Cargill Dow LLC (Minnetonka, MN) is finding favor as a compostable alternative for thermoformed containers for deli products and produce. Converted into film form, it serves as a twist wrap for candy.
In Europe consumers favor food packaged in annually renewable resources and are willing to pay more for it. In a study of 2,400 consumers in Germany, France, Italy and the United Kingdom conducted in August 2003 by Grapentine Co., Inc., Ankeny, IA, 59% ranked the concept of purchasing fresh food in nature-based packaging as “very desirable.” Of this group 72% said they were willing to pay Euro 0.10 more for fresh foods in nature-based packaging, and 67% would pay an extra Euro 0.20.
Retailers on both sides of the Atlantic have embraced packaging materials converted from NatureWorks PLA and seen sales rise as a result. Some Italian examples: Iper adopted NatureWorks PLA packaging about two years ago, and now it uses it for salad greens, pasta and bread as well as tomatoes and sliced deli meats. Italian salad brand, Il Melograno Srl (Santarcangelo di Romagna, Italy), packages ready-to-eat organic salads in film bags made of NatureWorks PLA. Italy’s leading organic pasta manufacturer, Biorigin, Lainate, Italy, uses clear trays from Amprica SpA (Castelbelforte, Italy), and film lidstock from Treofan Group (Raunheim, Germany), made from NatureWorks PLA for its fresh ravioli, tortelloni and cappelletti products. This material creates a marketing advantage by transforming packaging into a meaningful aspect of consumer choice in fresh food purchase, offering substantial environmental benefits that can build customer loyalty.
• On the sheet and film side, a number of converters offer products using NatureWorks resin. Pentafood® Bioform® PLA film from Klöckner Pentaplast, for example, offers toughness, high clarity, good gauge control and printability, excellent resistance to fats/oils, and a high barrier to protect flavors/aromas.



Confezionatrice per safety device
Messa a punto da Corima, azienda del Gruppo Marchesini SpA (Pianoro, BO), APS200 è la prima macchina italiana progettata per confezionare dispositivi di protezione per siringhe come l’UltraSafe Passive Delivery System della californiana Safety Syringes Inc. Già obbligatori negli Usa e in Germania, i safety device eliminano il rischio di punture con l’ago sporco di sangue, facendolo automaticamente rientrare nella siringa al termine dell’iniezione.
La APS200, disponibile in due versioni (200 o 300, a seconda della cadenza produttiva al minuto), inserisce le siringhe già pronte all’uso nel dispositivo, che può avere sezione circolare o quadrata. L’operazione di assemblaggio è attentamente monitorata da una telecamera, programmabile anche per altri controlli, a seconda delle esigenze del cliente. Il sistema Corima, predisposto anche per l’etichettatura di safety device rotondi, può essere agevolmente inserito in linee preesistenti, dopo le macchine per il riempimento e l’etichettatura. APS200 è operativa in Germania dal giugno 2003.


Packing machine for safety devices
Developed by Corima, part of the Marchesini SpA Group (Pianoro, BO), the APS200 is the first Italian machine designed to pack safety devices for syringes, such as the UltraSafe Passive Delivery System by Safety Syringes Inc. of California. Already required under USA and German law, safety devices eliminate the risk of pricking oneself with a bloody needle by making it automatically retreat into the syringe after the injection. The APS200, comes in two versions (200 or 300, to suit output/min) and inserts the syringes ready for use in the device (circular or square cross-section). The assembly operations are monitored by CCTV and other controls can be programmed to suit customer needs.
The Corima system can also provide for the labeling of round safety devices and can be easily added to existing lines after the filling and labeling machines. The APS200 has been on the market in Germany since June 2003.



Nuove per l’etichettatura
A.L.Tech Srl (Bareggio, MI) ha di recente messo a punto un sistema per l’applicazione di etichette e bollini autoadesivi (SIAE, promo ecc.) su qualsiasi punto della superficie di un foglio o di un cartoncino. Questi ultimi vengono caricati in risme su uno sfogliatore, che li alimenta singolarmente fino alla stazione di etichettatura, dopo la quale si accumulano in uno stacker finale.
Un unico operatore è dunque in grado, in pochissime mosse, di caricare, controllare l’etichettatura e scaricare i fogli.
Le velocità separate e variabili dell'alimentatore e del trasporto consentono inoltre la massima produttività su vari formati e lavorazioni anche complesse. Questa non è però l’unica novità di casa A.L.Tech.
In occasione dell’ultimo Pack-Mat è stata infatti presentata al pubblico la versione compatta di ALline, il sistema di etichettatura lineare dell’azienda milanese.
ALline Compact è strutturalmente più rigido rispetto al modello precedente, quindi preciso e costante nelle prestazioni; inoltre, è silenzioso e semplice da gestire nelle operazioni di messa a punto e regolazione. La nuova unità è caratterizzata anche da protezioni integrali nonché da un cambio formato semplice, assistito da microprocessore.


New for labeling
A.L.Tech Srl (Bareggio, MI) has recently developed a new system for the application of self-adhesive labels and stickers (SIAE, promo etc.) at any point on the surface of a sheet or card. These are loaded in reams on a separator that then feeds them one by one to the labeling station. The labeled sheets and cards are then collected in a stacker at the end.
This means just one operator can load, check the labeling and unload the sheets with the minimum of movements.
The independent and adjustable speed of the infeed and the conveyor belt make for max output for all formats and processes, even complex ones.
But this is not the only novelty from A.L.Tech. In fact, this Milan based company presented its compact version of the ALline linear labeling system at the recent Pack-Mat.
ALline Compact is structurally stiffer than the previous model and so offers precise and constant performance; what’s more, it’s silent and has easy to manage set-up and adjustments.
The new unit also features integral protection plus a simple micro-processor assisted changeover.



Soluzioni per lo stampaggio
a iniezione
Con oltre 380 milioni di contenitori prodotti in un anno e oltre 60.000 kg al giorno di materie prime trasformate al suo attivo, Dil. (Nichelino, TO) vanta ormai una solida posizione nel settore dello stampaggio a iniezione di materie plastiche e contenitori per alimenti. Inoltre, Dil. mette a disposizione della clientela (tra cui figurano aziende multinazionali) servizi di studio per nuovi prodotti, realizzazione di prototipi per analisi di marketing, progettazione e realizzazione di attrezzature per lo stampaggio nonché gestione della logistica (conservazione in deposito, automazione dei magazzini, consegne just-in-time). Gli sforzi dell’azienda piemontese sono orientati alla gestione della qualità, puntando a un’organizzazione e a un coordinamento efficace dei processi e delle risorse.


Solutions in the injection moulding sector
With over 380 million containers produced in a year and over 60,000 kg a day of converted raw material, Dil. (Nichelino, TO) has consolidated its own position in the injection moulding sector (plastics, food containers).
The Piedmontese concern can also create all types of solutions covering the study of new products, the creation of prototypes for market analyses, the design and creation of moulding equipment and the management of logistics (preservation in stores, warehouse automation, just-in-time delivery).
Dil.’s commitment is particularly aimed at quality management, aiming at an optimum organization and an effective coordination of processes and resources.



Gioco ridotto ad alta dinamica
I servoriduttori epicicloidali serie AF di Gerit Trasmissioni Srl (MI) sono studiati in dettaglio per massimizzare le prestazioni, pur mantenendo una struttura compatta.
La dentatura elicoidale degli ingranaggi, ad esempio, offre una superficie di contatto maggiore rispetto a quella a denti dritti.
La silenziosità risulta migliorata e il gioco angolare più contenuto e durevole. Il trattamento termico di nitrurazione al plasma degli ingranaggi assicura resistenza all’usura e robustezza. La corona, monoblocco con la carcassa, ha un diametro maggiore e più denti, per una capacità di coppia e una densità di potenza superiore.
Il portasatelliti (brevettato) assicura una perfetta concentricità e dunque un moto più regolare e maggiori velocità in ingresso. I cuscinetti a rulli conici del portasatelliti, ben distanziati, sono garanzia di rigidità, carichi radiali maggiori e lunga durata.
Inoltre, i sistemi di tenuta (anch’essi brevettati) riducono gli attriti, la coppia resistente e il calore prodotto di conseguenza: dal lato ingresso, l’abbinamento di una bussola in ceramica e una guarnizione a doppio labbro MBR con ricopertura in Teflon è resistente all’usura mentre, dal lato uscita, gli attriti sono minimizzati grazie al rivestimento delle superfici di contatto in TIN.
I servoriduttori Serie AF sono caratterizzati da velocità in ingresso fino a 10.000 giri/min, gioco &Mac178;1 arcmin con rendimenti fino al 97-94% (singolo o doppio stadio).


High dynamics, low play
The AF Series of epicycloid servo-reduction gears from Gerit Trasmissioni Srl (MI) are carefully designed to maximise performance, while still having a compact structure.
The helical toothing of the gears, for instance, offers a greater contact surface than that possible with straight teeth. The results are improved silence and lower, longer lasting angular play. Plasma nitrurate heat treatment for the gears guarantees resistance to wear and high strength. The crown is solid with the casing and has a greater diameter and more teeth, for higher torque capacity and power density.
The satellite holder (patented) guarantees perfect concentricity and therefore smoother motion and higher input speeds. The tapered roller bearings on the satellite holder are well spaced and guarantee stiffness, greater radial loads and longer life.
Moreover, the seal systems (also patented) reduce attrition, resisting torque and the heat produced as a result. On the input side, the combination of a ceramic bush and a double lip MBR seal with Teflon coating resists wear, while on the output side attrition is minimised thanks to the TIN coating on the contact surfaces.
AF Series servo-reduction gears offer input speeds of up to 10,000 rpm, play &Mac178;1 arcmin with capacity of up to 97-94% (single or double stage).



Soluzioni per lo stoccaggio
Bertello SpA (Borgo S. Dalmazzo, CN) progetta e realizza soluzioni chiavi in mano per le più complesse problematiche di stoccaggio e archiviazione.
Tra i sistemi automatici di stoccaggio messi a punto dall’azienda piemontese, si segnalano:
• Densimag (1): per frequenze di rotazione medio alte, si compone di un doppio fronte di scaffali tra i quali opera un trasloelevatore per il prelievo e la movimentazione di cassette, pallet o cassoni in scaffalature semplici o autoportanti.
• Vertimag (2): magazzino verticale a piani traslati, può essere equipaggiato con più postazioni di lavoro per svolgere in contemporanea le operazioni di prelievo e deposito di materiali sfusi o confezionati di pesi e volumi svariati.
• Vistamag: sistema a piani rotanti per alte frequenze di movimentazione, è particolarmente indicato per movimentazioni in spazi limitati. Il sistema elettronico di Vistamag consente la rintracciabilità immediata dei materiali, così che i piani rotanti seguano sempre il percorso più breve verso la zona di deposito o prelievo.
• Euromag, per carichi pallettizzati a rotazione medio-bassa, è costituito da carrelli mobili compattabili movimentati elettronicamente, in grado di sostenere scaffalature tradizionali o cantilever.


Storage solutions
Bertello SpA (Borgo S. Dalmazzo, CN) designs and produced turnkey solutions for the most complex of storage and retrieval systems.
The various automatic storage systems developed by this Piedmont company include:
• Densimag (1): for medium to large rotation times, it consists of two fronts of racks with an automatic elevator that picks up and moves the crates, pallets or large boxes on the simple or self-bearing shelves.
• Vertimag (2): a vertical storage system with translating shelves that can be fitted with several working stations to carry out the picking and setting down operations simultaneously, for loose or packed materials in a wide range of weight and volume.
• Vistamag: a rotating carrier system for high speed goods handling, especially suited for picking in confined areas. Vistamag’s electronic system makes for immediate traceability of the materials and so the carrousel always follows the shortest route to the setting down or picking area.
• Euromag: for medium/low rotation palletised loads, it consists of electrically driven compact mobile units capable of holding traditional or cantilever shelving.



Confezionare cialde di caffè
Versatile e funzionale, la linea automatica G16 è in grado di confezionare in atmosfera semplice e/o protettiva, con compensazione di gas inerte o con vuoto logistico un’ampia gamma di prodotti granulari, in polvere e in pezzi in confezioni da 100 a 4000 cc. La confezionatrice, nata di recente in casa Goglio (Daverio, VA), si compone di una versione della formatrice verticale G18 e di un trasportatore automatico munito di diversi gruppi opzionali, che consentono la realizzazione di un gran numero di sagome e finiture del sacchetto (compresa l’applicazione della valvola monodirezionale Goglio).
È dunque possibile ottenere, tra l’altro, sacchetti squadrati con refilo a mezzaluna, doppia piega, inserimento etichetta o nastro. Il controllo della macchina è affidato a un PLC con pannello operatore touch screen. L’assistenza remota è possibile grazie al modem integrato.
Tra i vari campi di applicazione della macchina, configurabile in un gran numero di combinazioni, si segnala in particolare il confezionamento delle cialde di caffè (morbide, compatte, con o senza sovraimballo, capsule) in ogni modalità d’ordine d’inserimento (impilate, random, verticali).


Packing coffee tablets
Versatile and functional, the automatic G16 line è can pack a wide range of products (granulates, powders, pieces) in packs holding from 100 to 4000 cc in a simple and/or protective atmosphere, using inert gas compensation or logistic vacuum. This recently launched packaging machine from Goglio (Daverio, VA) consists of the vertical G18 forming machine and an automatic conveyor with various horizontal units for a huge selection of different bag shapes and finishes (including the application of a Goglio one-way valve). Among other things, one can produce square bags with halfmoon foldovers, double folds, inserted labels or tape. A PLC with a touch screen operator panel is responsible for controlling the machine. Remote assistance is possible thanks to an onboard modem. The machine, that comes in various configurations, is ideal for many applications, including the packing of coffee tablets (soft, compact, with or without overwrapping, capsules) in any insertion order (stacked, random, vertical).



Confezionamento con film barriera
La crescente domanda di alimenti confezionati freschi ha fatto sentire la necessità di nuovi sistemi di confezionamento, in grado di prolungare la durata di conservazione degli alimenti freschi pur mantenendo al minimo i costi della confezione. Il confezionamento in atmosfera modificata (MAP) è attualmente la risposta più efficace a tale esigenza e si sta imponendo sempre più, a volte anche a discapito dei sistemi tradizionali.
Gruppo Fabbri, nome di spicco nel confezionamento di alimenti freschi e nella produzione di macchine per l’avvolgimento estensibile e di film estensibili, ha lanciato Atmopack®, soluzione innovativa per il confezionamento in atmosfera modificata (MAP) di carni e alimenti freschi.
Il sistema si compone di una macchina avvolgitrice (Atmopack) e di un film estensibile ad alta barriera (chiamato PE-BAR®). Grazie alla flessibilità del film barriera e al particolare design della macchina avvolgitrice, il sistema Atmopack consente di ottenere economie sostanziali sia per quanto riguarda l’impianto che il film: in condizioni operative standard, l’ammortamento dell’investimento può essere ridotto a meno di un anno.
Il vantaggio per l’utilizzatore è accresciuto dalla superiore lucentezza e trasparenza del film PE-BAR, nonché dalle eccellenti proprietà barriera, che garantiscono una conservazione ottimale delle caratteristiche organolettiche dell’alimento.
Il sistema Atmopack è già disponibile sul mercato italiano, e sarà introdotto nei Paesi dell’Unione Europea fra la fine del 2004 e l’inizio 2005.


Packing with barrier films
Growing demand for packed fresh food has led to the need for new packing systems capable of extending the shelf-life of fresh food, while at the same time keeping packing costs to the minimum. Modified Atmosphere Packing (MAP) is currently the most effective answer to the this need and is becoming increasingly popular, sometimes to the detriment of the more conventional systems. Gruppo Fabbri, a leading name in the packing of fresh foods and the production of machinery for stretch wrapping and cling film, launches Atmopack®, a innovatory MAP solution for meats and fresh foods. The system in particular comprises a wrapping machine (Atmopack) and high barrier stretchfilm (called PE-BAR®). Thanks to the flexibility of the barrier film and the special design of the wrapping machine, the Atmopack enables considerable savings on both the system and film: in standard operating conditions the payback period of the investment can be reduced to less than a year. Advantages also include the greater shininess and transparency of the PE-BAR film, and the excellent barrier features that guarantee an optimum preservation of the foodstuff’s organoleptic properties.
The Atmopack system is already now available on the Italian market and will hence be introduced into the countries of the EU between 2004 and the beginning of 2005.



Cucitrice industriale
A complemento della propria offerta di imballi da trasporto e cucitrici industriali, Josef Kihlberg, AB (Hjo, S) ha realizzato la nuova cucitrice JK a.560, dal design ergonomico e leggero. Tutte le parti meccaniche del nuovo modello sono infatti realizzate in metallo, mentre l’alloggiamento degli utensili è in plastica con fibre rinforzate. La funzionalità e la maneggevolezza dello strumento sono garantite anche dal corretto bilanciamento del peso e dalla comoda impugnatura.
Inoltre, JK a.560 è progettata in modo da semplificare le operazioni di carico e settaggio dei punti metallici.
La profondità dei punti (con lunghezza 15-18 mm e 22 mm) è infatti impostabile in cinque posizioni diverse, per mezzo di una semplice manopola posizionata sulla parte anteriore dello strumento. La cucitrice, che può caricare fino a 100 punti metallici, può essere utilizzata per materiali dello spessore di un cartone ondulato a 1 o a 2 strati (nel caso dei punti da 15-18 mm) o a 2 o 3 strati (con punti da 22 mm). Il nuovo dispositivo va ad arricchire la serie JK560, articolata nei due modelli B560PN/B560, indicata per il fondo delle scatole di cartone, e F560PN/F560, cucitrice industriale per vassoi, coperchi e materiali piatti. Tutti i prodotti della gamma utilizzano punti della serie JK560, con lunghezze pari a 15, 18 e 22 mm.


Industrial stapler
Josef Kihlberg, AB (Hjo, S) has created its new lightweight and ergonomic JK a.560 stapler to add to its already successful range of transport packaging and industrial stapler tools. All mechanical parts are made of metal and the tool housing is made of fibre-reinforced plastic. Well balanced weighting and a comfortable hand grip make for ease of use and functionality. What’s more, the JK a.560 is designed to simplify functions for loading and setting up the staples. The depth of the staples (leg lengths of 15-18 mm and 22 mm) can be set in five different positions by means of a simple knob that you can find on the front of the tool. The stapler has loading capacity of 100 staples and can be used for material thickness of 1 or 2 layer corrugated board (15-18 mm staples) and/or 2 to 3 layer corrugated board (22 mm staples). The new device joins an already large JK560 product series consisting of the B560PN/B560 Bottom stapler which is used for carton bottom stapling and the F560PN/F560 Industrial stapler for closing specialized packaging such as trays, lids, flat sheet materials.
The entire product range uses staple type JK560, with leg lengths of 15,18 and 22 mm.



Sigillare confezioni “tascabili”
Sigillare le confezioni dei prodotti farmaceutici, generalmente di dimensioni assai ridotte, implica delle velocità di ciclo che le pistole pneumatiche non sono sempre in grado di sostenere. Inoltre, il livello di rumorosità di tali strumenti è spesso inaccettabile nelle camere sterili.
Una valida soluzione è offerta dai sistemi di erogazione di adesivo Nordson, composti da pistola elettrica e.dot™ con ugello a cavità ridotta (diametro 0,25 mm), applicatore per adesivi termofusibili ProBlue® e sistema di controllo elettronico del tratto di colla EPC 30 (la cui capacità di memoria consente il settaggio automatico dei parametri dell'encoder, con conversioni rapide e agevoli).
Grazie alla configurazione elettrica, le pistole e.dot non impiegano né aria compressa né sistemi di tenuta dinamici e non necessitano di complicate operazioni di manutenzione. Inoltre, possono raggiungere velocità di ciclo di 2 millisec e una durata superiore a 200 milioni di cicli. Il sistema Nordson rappresenta una risposta efficace anche alle problematiche di confezionamento delle barrette di cioccolata, offerte in omaggio da aziende e compagnie aeree. Grazie a tali sistemi, la dimensione del punto colla impiegato per tenere chiusa l’aletta della confezione può infatti essere molto ridotta (anche a velocità di ciclo elevate), evitando così che una quantità eccessiva di adesivo termofusibile provochi cambiamenti di colore e faccia fondere il cioccolato.


Sealing “pocket-sized” packs
The sealing of packs for pharmaceutical products (generally very small) implies cycle speeds that pneumatic guns are not always capable of sustaining. Moreover, the noise levels of such tools are often unacceptable in clean rooms.
One good solution is provided by the Nordson adhesive dispensing systems, comprising an e.dot™ electric gun with reduced cavity nozzle (0.25 mm in diameter), an applicator for ProBlue® hotmelt adhesives and an EPC 30 glue line electronic control system (whose storage capacity allows for automatic setting of the encoder parameters with fast, easy conversion). Thanks to its electric configuration, the e.dot guns do not use compressed air or dynamic seal systems, nor do they need complicated maintenance. What’s more, they can reach cycle speeds of 2 milliseconds and last for over 200 million cycles.
The Nordson system is also an effective answer to the problems faced when packing those tiny bars of chocolate offered as free gifts by companies and airlines. Thanks to these systems, the size of the drop of glue used to close the flap can be greatly reduced (even at high speed), thus avoiding the risk of excessive glue discoloring the label or melting the chocolate.



Confezionare wet wipes
Schib Packaging Srl (Monte di Malo, VI), attiva da oltre trent’anni nella realizzazione di macchine confezionatrici orizzontali, ha messo a punto una linea di confezionamento specificamente pensata per wet wipes. Tratto peculiare del sistema è lo speciale gruppo di svolgimento del materiale d’incarto, che alloggia il gruppo fustella e l’applicatore di etichette riposizionabili.
Tale soluzione consente di unire la flessibilità e la facilità di cambio formato tipica del confezionamento con bobina dal basso, ai vantaggi offerti dalle macchine con bobina dall’alto (controllo visivo del prodotto e delle operazioni di fustellatura ed etichettatura del film).
La confezionatrice, che porta una fascia bobina massima di 450 mm, può essere equipaggiata con vari dispositivi opzionali, ovvero: nastro di alimentazione con funzione di accumulo e fasatura tipo soft touch; sistema di dosatura liquido sul pacco di prodotto; portabobina doppio con attaccatura automatica del film; applicatore del bollino di garanzia e applicatore di etichette doppio con interscambio automatico a fine bobina; sistema di aspirazione aria in eccesso nella confezione e rifilo della saldatura longitudinale con recupero dello sfrido.


Packing wet wipes
Schib Packaging Srl (Monte di Malo, VI), with more than thirty years’ experience in the production of horizontal packaging machines, has developed a new line specifically for wet wipes. The salient feature of the new system is the special wrapping material unwinder unit which houses a die-cutting unit and a re-positionable label applicator.
This solution combines the flexibility and easy changeover typical of packing with underneath roll feed and the advantages offered by overhead roll feed machines (visual control of the product, the die-cutting and the labeling of the film).
This new packing machine allows for max 450 mm roll width and can be fitted with various optional devices, such as: infeed belt with soft touch accumulation and staggering functions; a liquid dosing system on the stacked product; a dual roll holder with automatic film attachment; guarantee sticker applicator and double label applicator with automatic interchange at the end of each roll; excess air in pack suction system and trimming of the longitudinal seal with offcut recovery.



Cambio bobina rapido per etichette
Per evitare i lunghi e costosi fermi di produzione dovuti alla sostituzione delle bobine nelle linee di etichettatura, Alipack Srl (Cinisello Balsamo, MI), specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi di etichettatura e print & apply per tutti i settori industriali, ha messo a punto Eclipse, testa etichettatrice in grado di garantire un cambio bobina di soli 15 secondi. Eclipse è infatti equipaggiata con un sistema brevettato di caricatori a “cassetta” che consentono all’operatore, mediante una semplice manovra, di sostituire la bobina esaurita in modo rapido e preciso. In caso di cambi di formato dell’etichetta, la corretta applicazione è assicurata da un microprocessore che, tramite la centralina in dotazione, memorizza i vari formati da adottare a seconda del prodotto, con un margine di errore minimo e senza messe a punto lunghe e costose. Tra le offerte di punta di Alipack ricordiamo anche le teste etichettatrici Tritone e Giove, il sistema print & apply Urano e le linee di etichettatura Saturno per prodotti cilindrici, ovali e tondi.


Fast roll change for labels
To avoid time-consuming, expensive production stops due to the replacement of rolls in labelling lines, Alipack Srl (Cinisello Balsamo, MI), an expert in the design and production of labeling and print & apply systems for all industrial sectors, has developed the Eclipse, a labeling head capable of guaranteeing a roll changeover in just 15 seconds.
In fact, the Eclipse is fitted with a patented “drawer” loader system that lets the operator replace an empty roll quickly and accurately with just one simple manoeuvre.
If the size of the labels needs to be changed, a microprocessor guarantees their correct application via the onboard control unit and saves the various formats required for each product with a min margin of error and without time-consuming and costly setup procedures.
Other flagship products from Alipack include the Tritone and Giove labeling heads, the Urano print & apply system and the Saturno labeling lines for cylindrical, oval and round products.



Pigmenti a effetto
Merck SpA (che appartiene al gruppo chimico-farmaceutico tedesco Merck KgaA) opera da protagonista sul mercato italiano, curando la distribuzione e vendita di pigmenti a effetto e funzionali; alto il tenore della consulenza specifica offerta, in merito alle possibilità applicative dei prodotti, commisurate alle esigenze e agli obiettivi del cliente.
In occasione della 17a edizione di Luxe Pack (la manifestazione monegasca dedicata al packaging per prodotti di lusso dove Merck espone allo stand RF15) verrano presentate le nuove tendenze a effetto e le specifiche soluzioni applicative.
In particolare Merck propone il primo pigmento a base di Borosilicato Ca-Al, che offre alle applicazioni un nuovo effetto “a specchio”, simile a una concentrazione stellare. MiravalTM 5411 Magic White è infatti il nuovo pigmento che, a un effetto glitter argento-bianco, aggiunge punti di straordinaria brillantezza (simili a piccoli frammenti di un arcobaleno) in un’unica soluzione, anche su superfici opache e a basse concentrazioni.
Caratteristiche peculiari di questo pigmento, in polvere o perle, sono l’unicità di styling, l’incomparabile valore nell’utilizzo e la buona stabilità meccanica. Altro prodotto di punta è il nuovo Colorstream® T10-03 Tropic Sunrise, a effetto goniocromatico con viraggi di colore dal verde all’argento e dal rosso all’arancio.
Il nuovo pigmento a base di particelle di diossido di silicio (SiO2) rivestite di diossido di titanio, si caratterizza, oltre che per le straordinarie variazioni di colore anche su fondi chiari, per l’alto grado di trasparenza e le eccellenti prestazioni in tutte le applicazioni, grazie alla facile dispersione.


Special effect pigments
Merck SpA (that belongs to the German chemical-pharmaceutical group Merck KgaA) is a leading player on the Italian market, seeing to the distribution and the sale of special effects and functional pigments; the concern provides a high level consultancy on the applicative possibilities of its products, this in line with the needs and the objectives of the customer. In occasion of the 17th edition of Luxe Pack (the Monaco show dedicated to packaging for luxury products where Merck is exhibiting at stand RF15) some new trends in special effects and specific applicative solutions will be presented by the company.
In particular Merck is proposing the first Borosilicate Ca-Al based pigment, that gives its applications a new mirror effect, similar to a starry cluster. MiravalTM 5411 Magic White is in fact the new pigment that, thanks to its silvery white glitter effect, adds extraordinary points of brightness (just like small fragments of rainbow) in a single solution, also on opaque and low concentrate surfaces.
The peculiar features of this pigment, that comes in powder or pearls, are its unique styling, its excellent use value and its good mechanical stability.
Another of Merck’s top products is the new goniochromatic Colorstream® T10-03 Tropic Sunrise, with color change from green to silver and red to orange.
The new silicon dioxide (SiO2) particle based pigment covered in titanium dioxide, as well as its extraordinary color variations even on light backgrounds, stands out for its high degree of transparency and excellent performance in all applications, this thanks to its easy dispersion.



Packaging avanzato
Albertazzi G. SpA (Correggio, RE) è specializzata nella produzione e nella stampa - roto e flexo - di imballaggi flessibili, tecnici e multistrato (sia accoppiati con adesivi sia coestrusi).
L’azienda è attiva anche nel comparto del packaging avanzato, con imballaggi sotto vuoto e sistemi per migliorare la conservazione dei cibi freschi.
Albertazzi impronta il proprio sviluppo a obiettivi di qualità e principi di ecocompatibilità.
In particolare, l'azienda si è attrezzata con un moderno impianto di abbattimento solventi; inoltre, propone soluzioni tecniche volte a diminuire gli spessori dei materiali, riducendo così i quantitativi di rifiuti immessi nell'ambiente. Le fasi di progettazione e di realizzazione delle soluzioni proposte, destinate al mercato sia italiano che europeo, sono gestite per lo più all'interno dell'azienda.


Advanced packaging
Albertazzi G. SpA (Correggio, Reggio Emilia) is involved in the processing, conversion and sale of cellophane, transparent plastic material, aluminium foil and related materials. The company is also involved in developing advanced packaging, vacuum packaging and systems for the long-life conservation of fresh foods. Albertazzi aims its development at objectives of quality and principles of ecocompatibility. In particular, the company is equipped with a modern system for breaking down solvents: as well as that it proposes innovatory technical solutions in order to reduce the thickness of materials and thus reduce the quantity of materials jeopardising environment. The phases of design and creation of the proposed solutions, destined for both the Italian and European markets, are mostly run from inside the company.