| |  |  | | | Qualità di prodotto e di processo, innovazione e valorizzazione delle risorse umane sono i principi che hanno guidato il gruppo Aetna verso nuovi standard di efficienza e competitività. E ora, a catena, ispirano il rinnovamento delle due società Dimac e Pentatec (macchine per il fardellaggio e l’incartonamento), che stanno definendo obiettivi, organizzazione e gamma produttiva.
Elena Piccinelli
La presenza del gruppo Aetna nel settore delle macchine per l’imballaggio secondario (nella fattispecie, fardello e cassa) è garantita da due realtà, una storica e una di recente acquisizione, entrambe presenti sia nel cartone sia nel termoretraibile. La prima - Dimac - si è affermata nel tempo come azienda “tailor oriented”, con un’offerta prevalente di macchine speciali per il settore dell’imbottigliamento. La seconda - Pentatec, entrata nell’orbita Aetna l’anno scorso - si è orientata sulle macchine a barra saldante, per le applicazioni più semplici e i mercati in via di sviluppo.
Oggi sono entrambe interessate dall’onda lunga del rinnovamento promosso a livello corporate all’insegna della Qualità Totale e della valorizzazione delle risorse umane. Gli intenti sono, per certi versi, “sovversivi”: trasformare le due aziende in altrettante teste di ponte per conquistare nuove quote di mercato e puntare a una leadership di livello mondiale. E gli strumenti pure, visto che i nuovi strateghi posti alla guida delle società sono protagonisti di un inedito rimescolamento di carte. Infatti, se a dirigere la Dimac, fondata e diretta fino a ieri da Rodolfo Bettini, arriva Giuseppe Marcante, a capo della Pentatec è stato destinato... proprio Bettini, con la responsabilità di rifondare l’azienda ravennate, per portarla ai più alti livelli di eccellenza.
Affinità elettive e nuovi obiettivi
«L’assegnazione di questi incarichi - commenta al riguardo Antonella Cecere, responsabile della gestione risorse umane e della comunicazione e immagine del gruppo Aetna - sono il frutto maturo di una gestione del personale coerente fino in fondo. Infatti, in Aetna i piani di sviluppo si fondano in ultima analisi su una concezione dei dipendenti e dei collaboratori come patrimonio da valorizzare o meglio, e più precisamente, come leva strategica per raggiungere gli obiettivi di mercato. Così, essendo realmente convinti che la strada per tali obiettivi passi per la soddisfazione del cliente - richiedendo, per definizione, il coinvolgimento di tutti - da un lato chiediamo ai nostri manager di condividere questa visione della realtà e dall’altro cerchiamo di creare le condizioni per incentivare la crescita del nostro “cliente interno”. In quest’ottica vanno lette le nuove responsabilità attribuite sia a Rodolfo Bettini, con cui abbiamo un rapporto consolidato e professionale, sia a Giuseppe Marcante, reduce da importanti esperienze manageriali in ambito nazionale e internazionale. E il fatto che entrambi interagiscano con i rispettivi collaboratori seguendo la stessa logica, è stato determinante per l’avvio delle “riforme” che stanno per interessare le due aziende».
Così, in sintonia con i vertici del gruppo sui grandi principi dell’operare, a Bettini è stata affidata la presidenza della società Pentatec e Marcante è stato chiamato alla guida della Dimac, con il ruolo di traghettatore verso nuovi traguardi di leadership sui mercati internazionali, forte della capacità di prefigurare gli sviluppi futuri. E, anche su questo piano, le affinità elettive con la direzione generale sono dichiarate: «il progetto Aetna è solido - afferma Marcante - perché prende atto di una realtà complessa, caratterizzata da una relativa contrazione dei margini e, contemporaneamente, dalle concentrazioni degli end user, che vanno acquisendo maggior peso e una specializzazione più spinta (richiesta poi anche ai fornitori). Un piano di sviluppo deve partire da queste valutazioni, e valorizzare ciò che di buono si è realizzato in precedenza».
Da speciale a modulare
Di buono in azienda il business unit manager della Dimac ha trovato parecchio, a partire dalle originali soluzioni tecniche messe a punto nel tempo e affrontate con atteggiamento “sartoriale” i diversi problemi dei clienti.
«La prima cosa da fare - spiega al riguardo Marcante - era estendere le soluzioni d’ingegno a tutte le macchine, creando una sorta di “catalogo” standard di proposte avanzate. Così, oggi si progetta “a moduli espandibili” che permettono di coniugare l’offerta di soluzioni su misura con l’esigenza di standardizzare la produzione, realizzando tra l’altro le economie di scala necessarie. Ma non solo: un approccio più “industriale” alla produzione agevola l’implementazione di procedure validate e standard di qualità, in sintonia con il progetto di giungere a regime di certificazione ISO entro breve».
Marcante affronta gli obiettivi con ottimismo: in Dimac, valuta il manager, tutti gli indicatori sono positivi, dalla solidità finanziaria al buon nome del marchio, fino all’eccellente know how tecnico.
Ora si tratta di valutare la risposta del mercato, che non si farà attendere dato che la prima linea di prodotti “rivisitati” secondo i nuovi principi sarà lanciata in autunno.
Flessibilità e risparmio
La riorganizzazione dell’azienda in vista dei nuovi obiettivi passa attraverso la definizione di una struttura gestionale “piatta” dove le competenze sono organizzate per tipologia di processo (film, cartone, ecc.) e il potenziamento dell’area commerciale in Italia e all’estero.
Ma il rinnovo della gamma di prodotto resta il cuore del progetto: «Da qui parte tutto - commenta Marcante - basti pensare al peso di obiettivi come il contenimento dei consumi energetici, oppure l’adozione di elementi di calcolo standardizzati, che stiamo sviluppando in collaborazione con una delle più grandi software house europee. O, più in generale, all’importanza di ottenere la massima flessibilità delle funzioni e facilità di cambi formato, senza utensili e passaggi complicati. Chiaramente, si tratta di risultati che hanno aumentato l’importanza dell’elettronica e che ci hanno impegnati molto sul piano della modelliz- zazione, per esempio nella fase di termoretrazione». Il rinnovamento è iniziato dal termoretraibile, sia perché attualmente costituisce il mercato più dinamico, sia perché nel cartone sono ancora molto diffuse e apprezzate le macchine attualmente in produzione.
E, naturalmente, ha riguardato anche il piano commerciale, dove il gruppo è impegnato a massimizzare le sinergie fra le diverse strutture e a formare personale sempre più qualificato. «I canali di vendita delle diverse linee di prodotto possono essere molto diversi - commenta al riguardo Marcante - ciononostante, soprattutto all’estero, l’organizzazione di una rete in grado di seguire tutti i prodotti del gruppo è ormai decollata, affidata alle varie “case comuni” nazionali che, ovviamente, assicurano anche l’assistenza e la gestione dei ricambi. E saranno queste funzioni di servizio a fare, sempre più, la differenza, magari amplificate dalle nuove tecnologie che ci hanno consentito, per esempio, di reinterpretare la teleassistenza anche come diagnosi visiva, per un più efficace monitoraggio dell’intera operatività». | | Change in order to grow
Product and process quality, innovation and valorisation of human resources are the principles that have guided the Aetna group towards new standards of efficiency and competitivity. And now, following on from that, they inspire the renewal of the group’s two companies Dimac and Pentatec (bundling and casepacking machines) that are reviewing objectives, organisation and production range.
The presence of the Aetna group in the sector of secondary packaging machines (meaning bundling and casepacking) is guaranteed by two concerns, one being time-honoured and the other a recent acquisition, both present in cardboard and in heatshrink. The former - Dimac - has in time won a place for itself as a “tailor made” company, mainly offering special machines for the bottling sector. The latter - Pentatec, entered into Aetna’s orbit a year ago - concentrating on seal bar machines for the simplest applications and for developing markets.
Today both are affected by the groundswell of renewal promoted at corporate level featuring Total Quality and the valorisation of human resources. The intent is somewhat “subversive”: transform the two companies into bridgeheads for conquering new shares of the market and aim at a leadership at world level. The choice of tools is similarly audacious, given that the strategists placed at the head of the companies are the result of a unique reshuffle. In actual fact, if Giuseppe Marcante becomes head of Dimac, founded and up to yesterday headed by Rodolfo Bettini, the latter having been placed at the head of Pentatec, having taken on the task refounding the Ravenna-based company and bringing it to the highest levels of excellence.
Chosen affinities and new objectives
«These assignments - Antonella Cecere, head of human resource management and of communication & image of the Aetna group - are the mature fruit of an approach to personnel management that has been coherent right from the outset. In actual fact in Aetna the plans for growth are seen to be founded on a conception of employees and their coworkers as a resource to be valorised or better still, as a means of obtaining market objectives. Thus, totally convinced that the way to attaining these objectives passes by way of customer satisfaction - by definition requiring the involvement of all - on the one hand we ask our managers to share this vision of reality and on the other we try to create the conditions to incentivate the growth of our “internal customer”. This is how one should read the new responsibilities attributed to both Rodolfo Bettini, with whom we have a consolidated relationship based on trust, as well as Giuseppe Marcante, back from important managerial experiences at national and international level. And the fact that both of them interact with their respective co-workers following the same logic, has been decisive in starting up the “reforms” that are about to sweep the two companies».
Thus in line with the top management of the group as to the general principles to be followed, Bettini has been assigned the presidency of the company Pentatec and Marcante has been called to guide Dimac, having been assigned the task of ferrying the same towards new goals of leadership on the international markets, bolstered by an avowed capacity to foresee future developments. Here too the chosen affinities shared with the general management are explicit: «The Aetna projects is solid - Marcante states - because it takes note of a complex reality, featuring a relative contraction of profit margins and at one and the same time the concentration of end users, that are gaining in importance and weight. Added to this one has a greater specialisation (also demanded by the suppliers). A plan for growth has to start from these considerations, and draw on and make the best of all that is good done up to now».
From special to modular
Dimac’s business unit manager found a lot of things that were valid in the company, starting off from the original technical solutions devised over a period of time made to respond to the various problems of the clientele, created following a “tailor-made” approach.
«The first thing that needed doing - Marcante explains - was to extend the ingenious solutions to all the machines, creating a sort of standard “catalogue” of leading-edge proposals.
Thus today we design by “expandable modules” that enable us to combine made-to-measure solutions with the need to standardise production, among other things creating the largescale economies needed.
But not only that: a more “industrial” approach to the production eases the implementation of validated procedures and quality standards, in line with aims to attain ISO certification shortly».
Marcante tackles the objectives with optimism: at Dimac, the manager rates, all the indicators are positive, from the financial solidity to the brand’s good name up to the excellent technical knowhow. Now one has to rate the market response, that will not be long in coming given that the first line of products revamped according to the new principles will be launched in autumn.
Flexibility and saving
The reorganisation of the company in view of the new objectives goes by way of the definition of a “flat” managerial structure where the tasks are organised per type of process (film, cardboard, etc) and the strengthening of the trade area in Italy and abroad. But the renewal of the product range remains the heart of the projects: «everything starts off from here - Marcante comments - one only has to think of the weight of objectives like the containment of energy consumption, or the adoption of standardised calculating procedures, that we are developing in cooperation with one of biggest European software houses in Europe. Or more in general, the importance of obtaining the maximum flexibility of functions and ease in format changes without tools and complex procedures. Clearly, these are results that have increased the importance of electronics and that committed us a lot on the level of modelization, for example in the heatshrink phase».
The renewal started off from thermoshrinking, both because at the current moment it stands as the most dynamic market, both because in the cardboard sector machines of mechanical conception are still very popular. And the commercial side of things was also involved, where the group is committed to maximising the synergies between the various structure and to training evermore qualified personnel. «The sales channels of the different product lines can be very different - Marcante comments on this count - despite this, aboveall abroad, the organisation of a network capable of following all group’s products has now definitely taken off, entrusted to the various national branches that, obviously also ensure assistance and the supply of spare parts. And indeed evermore so it will be the service functions that make the difference, perhaps amplified by the new technologies that have for example allowed us to also reinterpret teleassistance as a visual diagnosis, for a more effective monitoring of the entire running of things». | |
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Pentatec: più’ elettronica sulle piccole
Integrare l’offerta con le macchine della Pentatec per l’avvolgimento a bassa cadenza, in cartone e in termoretraibile, ha consentito al gruppo Aetna di coprire tutte le velocità e le applicazioni richieste dal mercato. E ora, sotto la guida di un veterano del settore - quello stesso Rodolfo Bettini che nel 1988 portò la Dimac dal settore della ceramica a quello delle macchine termoretraibili e ne costruì il successo - le “piccole” della Pentatec sono cresciute in tecnologia, dotandosi di un’elettronica di comando e di controllo all’avanguardia. «Così oggi - commenta Bettini - la nostra competitività si basa sulla capacità di offrire modelli tecnologicamente evoluti a prezzi competitivi, con in più tutte le garanzie di qualità offerte da un grande gruppo». Per il presidente della Pentatec la sfida è tanto più intrigante, in quanto il percorso si presenta “accidentato”. All’origine di tutto, si pone la capacità di coniugare la non banale tecnologia delle macchine a bassa cadenza con la necessità di contenere al massimo i costi, «ulteriormente complicata - afferma Bettini - dal fatto che i nostri clienti sono perlopiù piccole imprese che, da un lato, chiedono più elettronica ma dall’altro scelgono ancora i tradizionali modelli a barra saldante, per la loro sicurezza e la possibilità di utilizzare anche materiali semplici ed economici (cosa molto apprezzata anche nei paesi emergenti). Quadrare il cerchio non è stato semplice, ma i risultati sono egregi, anche grazie alla disponibilità di bravi softwaristi e, sul fronte dei costi, di componenti elettronici molto più avanzati ed economici di un tempo».
La cura di ringiovanimento promossa in Aetna Group ha portato dunque a riposizionare l’offerta della Pentatec, diminuendo gradualmente l’attività di recupero di macchine usate, su cui l’azienda ravennate aveva basato le prime fortune.
In parallelo, sono state rinnovate praticamente tutte le linee - dalle termoretraibili alle incartonatrici. E il mercato gradisce, visto che già a fine aprile gli ordini garantivano il raggiungimento degli obiettivi di budget, e che le macchine Pentatec oggi sono vendute in tutti i paesi europei, direttamente o tramite OEM: complete della movimentazione di prodotto e, soprattutto, sostenute da quella formidabile esperienza che la società emiliana ha maturato negli anni passati.
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Pentatec: more electronics on the small machines
Integrating its range of products with the low rhythm Pentatec wrapping machines, using cardboard and heatshrink film, has enabled the Aetna group to cover all the speeds and the applications required by the market. And now, under the guidance of a sector veteran - the selfsame Rodolfo Bettini who in 1988 brought Dimac from the ceramics to the thermoshrinking sector and made it grow - Pentatec’s small machines have grown in technology, being fitted out with electronic commands and controls. «Thus today - Bettini comments - our competitivity is based on our capacity to offer technologically evolved models at competitive prices, adding to this all the quality guarantees offered by a large group».
For the President of Pentatec the challenge is all the more intriguing, inasmuch as the way is fraught with difficulties. At the origin one has the capacity to marry the non banal technology of the low rate machines with the need to keep costs down as much as possible. «Things are further complicated - Bettini states - by the fact that our customers are for the most part small companies that, on the one hand request more electronics but on the other still choose the traditional models with seal bar, this due to safety features and the possibility to also be able to use simple and economical materials (something much appreciated in the emerging countries).
Squaring the circle has not been simple, but the results are there for all to see, also thanks to the availability of those good software designers and, on the cost side of things, of the electronic components that are a lot more advanced and economical than they were a while back».
The process of rejuvenation promoted in the Aetna Group has hence led to a repositioning of Pentatec’s offer, leading to a gradual shedding the activity of recovery of used machines on which the enterprise from Ravenna made its first fortune.
Alongside this nearly all its lines - from heatshrink to casepackers - have been renewed.
And the market is showing its appreciation, given that the orders on the books by the end of April guaranteed the achievement of the budget. Now Pentatec machines are sold in Europe directly or by way of OEM: complete with product handling and shifting devices and aboveall supported by the formidable experience that the Emilia-based company has built up in the former years.
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