Una fiera, molte prospettive
One fair, many prospects

Juana Moreno, segretario generale di Emballage e IPA, parla della 37esima edizione del Salone parigino.
Juana Moreno, general secretary of Emballage and IPA, speaks of the 37th edition of the Paris Show.
Un mondo pulito
A clean world

Il confezionamento di prodotti detergenti per uso domestico consumati in Italia.
The packaging of detergent products for domestic use consumed in Italy.
Progetti per un olio "unico"
Design project for a "unique" oil

Un sistema di flaconi e astucci per presentare le principali varietà di oli umbri.
A system of flacons and cases for presenting the main variety of Umbrian oils.
Ideas&Trends
Ready to use









DETERGENZA Il confezionamento di prodotti detergenti per uso domestico consumati in Italia, comunità e catering compresi. L’analisi esclude i prodotti chimici destinati alla grande industria e all’agricoltura. La statistica sulle quantità consumate è elaborata sulla base dei dati Federchimica. I dati Istat supportano le cifre sul commercio estero. Plinio Iascone

Questa analisi è riconducibile alle seguenti aree di mercato: detergenti per bucato e per stoviglie, prodotti ausiliari per bucato e stoviglie (ammorbidenti ecc.), detersivi per superfici, prodotti per la pulizia e il riassetto della casa (disinfettanti, pulitori per superfici, cere, ec.), prodotti per la stiratura, insetticidi, deodoranti ambiente.

Il mercato
Il comparto dei prodotti chimici per uso domestico è avviato alla maturità, ma risulta ancora attivo e sorprendentemente vitale, sia in termini di innovazione di prodotto che in termini di tassi di sviluppo, sebbene inferiori al passato. I tratti distintivi - la ricca e articolata diversificazione nonché l’ offerta innovativa - coinvolgono direttamente anche l’imballaggio.
Lanci di nuove varianti, formati e tipologie di confezioni sempre diverse, estensioni di linee di prodotto, “private label”, investimenti pubblicitari e promozionali testimoniano in pratica la dinamicità del comparto.
Fatta 100 la produzione espressa in peso dell’intera area dei prodotti chimici per uso domestico (uso domestico “allargato”, come evidenziato in sommario), i detergenti per bucato e stoviglie coprono la quota maggiore (85%), seguiti dai prodotti per la manutenzione domestica (15%), di cui il 10% è rappresentato dai prodotti disinfettanti e/o pulenti, e il restante 5% da una varietà di articoli diversi (cere, deodoranti, insetticidi ecc.). Nell’ultimo quadriennio i maggiori tassi di crescita hanno interessato l’area dei detergenti per bucato e stoviglie.

I numeri di produzione e consumo - Secondo il criterio adottato da Federchimica, gli otto settori di mercato sopra evidenziati sono da ricondursi a due macro aree: detergenti per bucato e stoviglie, prodotti per la manutenzione e pulizia domestica, la cui produzione globale, espressa in peso, ammonta a 2.800 t/000 (valori 2005).
Il settore presenta un’interessante attività connessa al commercio estero: le esportazioni, 1.165 t/000, rappresentano il 42% della produzione, mentre le importazioni coprono il 24% del consumo. La bilancia commerciale risulta quindi ampiamente positiva.
Il commercio estero deriva in gran parte dagli interscambi delle multinazionali che operano in questo settore.
Il consumo apparente nel 2005 è risultato pari a 2.155 t/000.
Il trend evolutivo degli ultimi anni può essere così sintetizzato: la produzione presenta un tasso di crescita del 2,7% medio annuo nell’ultimo quadriennio, mentre il consumo apparente italiano è cresciuto dell’1,5% medio annuo.
A guidare la crescita dell’attività produttiva è stata, quindi, essenzialmente la componente estera della domanda.
Il 2005 per i prodotti per la casa non è stato “brillante”.
La produzione è aumentata dell’1,7%, ma è stata trainata dalle esportazioni poiché il consumo interno ha segnato un modesto aumento (0,8%).
L’evoluzione della domanda interna, nell’ambito di questa area presenta, sempre con riferimento al 2005, andamenti differenziati.
Le difficoltà maggiori si sono evidenziate per i prodotti dell’area “manutenzione domestica”, in contrazione rispetto all’anno precedente, con particolare riferimento ai detergenti per le superfici dure. In questa area di mercato gli insetticidi hanno, per contro, chiuso l’anno in crescita.
Il segmento degli insetticidi (mercato che vale circa 70 milioni di unità) ha registrato le performance migliori, con tassi di crescita mediamente intorno all’8/9% medio annuo. L’area dei prodotti per lavaggio, biancheria e stoviglie, nel complesso è riuscita a segnare un incremento dell’1% circa. In particolare si sono registrati interessanti trend di sviluppo per i prodotti quali additivi per il lavaggio e ammorbidenti. L’altra tendenza che continua a manifestarsi è lo spostamento dalle formulazioni in polvere a quelle liquide. La grande distribuzione continua a mantenere una posizione di netta predominanza e si rileva un progressivo aumento dei prodotti a marchio “private label” a scapito dei prodotti di “marca”. Secondo un’analisi effettuata da Federchimica, le prospettive per il 2006 sono orientate a un moderato ottimismo. Per l’anno in corso, grazie al consolidarsi della ripresa economica in Italia e nel resto d’Europa, ci si attende un lento rafforzamento dei consumi delle famiglie che consentirà una ripresa anche dei consumi dei prodotti per la pulizia domestica. I volumi produttivi (con riferimento alle quantità) potranno aumentare nell’ordine dell’1,9/2%, grazie al contributo positivo sia del mercato interno che di quello estero.

Caratteristiche dei diversi comparti - Il mercato dei prodotti per il lavaggio è rappresentato per il 72,5% da prodotti liquidi, per il 27% da polveri e il restante 0,5% da saponi solidi o a scaglie. Nel 2001, la quota dei prodotti liquidi era del 68%.
Nell’ambito del segmento polveri sono comprese le pastiglie (generalmente si tratta di prodotti concentrati), in sensibile sviluppo.
• La crescita dei prodotti liquidi è avvalorata dalle seguenti ragioni: confezionamento in imballaggi più funzionali (in termini di maneggevolezza), maggiore controllo dei dosaggi e immissione sul mercato di nuove formulazioni, ad esempio ad alta concentrazione.
• I prodotti concentrati rispetto ai “normali” hanno raggiunto quote molto elevate: 45% circa nei liquidi, 55% circa nelle polveri. I prodotti concentrati sono apprezzati per lo scarso ingombro nel punto vendita e presso il consumatore, per la maggiore maneggevolezza e facilità di trasporto. Riducono inoltre l’impatto ambientale: si stima infatti un risparmio di prodotto consumato del 25/30%, a parità di forza lavante e una riduzione del packaging in peso che va dal 20 al 50% per le polveri, e a oltre il 60% per gli ammorbidenti.
• Per quanto concerne la variegata area dei prodotti per la manutenzione domestica, i prodotti liquidi o pastosi sono i più diffusi (83,5%), seguiti dai prodotti spray (14%) e dai prodotti in polvere (2,5%).
Rispetto alla situazione evidenziata nel 2001 risulta sostanzialmente stabile la partecipazione di prodotti liquidi o pastosi, in aumento spray e in calo le polveri.
Il trend evolutivo delle diverse formulazioni dei prodotti ha notevoli riflessi sulle tipologie di imballaggi impiegati, sia per quanto riguarda i formati che i materiali utilizzati.

Confezionamento: le modalità
Dato l’avvicinarsi della fase di maturità del settore, la continua ricerca di soluzioni innovative atte a differenziare le linee e i prodotti coinvolge anche, e soprattutto, la progettazione e la scelta dell’imballaggio.
I cambiamenti più evidenti riguardano non solo l’applicazione del principio di alleggerimento del contenitore e l’avvento delle ricariche, ma anche l’impiego di materiali provenienti da riciclo e a loro volta riciclabili, di nuovi sistemi di dosaggio, di una gamma sempre più ampia di formati che possano soddisfare le più svariate esigenze di utilizzo.

Prodotti per lavatrice e lavastoviglie - Per il confezionamento dei prodotti per il lavaggio del bucato e delle stoviglie (compreso i prodotti ausiliari, come ammorbidenti, sbiancanti ecc.) per molti anni si è fatto ricorso principalmente a tre tipologie di imballaggi: fustini di cartoncino spiralato, astucci di cartoncino per le polveri, con netta prevalenza dei primi e flaconi di plastica per i prodotti liquidi.
Fermo restando il progressivo spostamento dai prodotti in polvere a quelli liquidi, vediamo in dettaglio quali sono le tipologie di imballaggi utilizzate.
Per quanto concerne i prodotti in polvere o granuli, la presenza del fustino di cartoncino spiralato con interno di cartone ondulato (capacità superiore a 2 kg) continua a ridimensionarsi, a vantaggio dell’astuccio o del fustino di cartoncino teso per i formati da 2 a 4 kg di capacità; prevale anche la tendenza alla diminuzione dei formati medi che segue di pari passo la diffusione dei prodotti concentrati.
La presenza del flacone di plastica per i prodotti in granuli resta modesta.
In sensibile ascesa si presenta la share delle buste di poliaccoppiato, sempre con riferimento ai prodotti in polvere, granuli o in pastiglie.
Le tipologie di poliaccoppiati a maggiore diffusione sono PET/PE o CA/PE in accoppiatura o coestrusione; nati per confezionare le ricariche dei prodotti in polvere, si sono poi estesi anche ai prodotti concentrati sia in polvere che liquidi.
Per quanto concerne i prodotti liquidi prosegue il predominio del flacone di plastica, sebbene anche qui sia tendenzialmente in crescita la presenza della busta poliaccoppiata flessibile.
Globalmente il mix del packaging in quest’area presenta, secondo una valutazione effettuata dall’Istituto Italiano Imballaggio, la seguente ripartizione:
- i prodotti in polvere risultano confezionati per il 45% in astuccio di cartoncino, per il 15% in flacone di plastica e per il 3% in fustino di cartone;
- i prodotti liquidi risultano confezionati per il 92% in flacone di plastica, per il 7,5% in buste poliaccoppiate flessibili e per lo 0,5% in contenitori cellulosici accoppiati.

Prodotti per la pulizia e la manutenzione domestica - Le soluzioni di confezionamento adottate sono le più varie, a motivo del diverso stato fisico dei prodotti e delle diverse formulazioni (polveri, liquidi, creme, gel, mousse, schiume, cere, erogazione meccanica, manuale o spray).
Inoltre le differenziate funzioni d’uso dei prodotti stessi, anche per tipologia di superficie da detergere (disinfettanti, pulenti, insetticidi, deodoranti ecc.) richiedono la disponibilità di una gamma estesa di formati e capacità.
Tra i settori che presentano peculiarità in termini di packaging troviamo i deodoranti per la casa e gli insetticidi per uso domestico.
• I deodoranti per la casa sono nati in forma spray confezionati quindi in bombolette essenzialmente in banda stagnata. Il mercato si è progressivamente segmentato in innumerevoli soluzioni, per soddisfare la più ampia gamma di esigenze del consumatore.
Attualmente troviamo quindi deodoranti liquidi (emanatori meccanici o elettrici) in gel, solidi (esempio candele), stick ecc. Nella fattispecie, il confezionamento prevede l’uso di un contenitore di PE (flacone, scatoletta, tubetto), presentato in astuccio di cartoncino e/o busta di cellophan.
• Sino a una decina di anni fa gli insetticidi per uso domestico erano spray o in polvere; nel primo caso erano confezionati in bombolette di banda stagnata, nel secondo caso in tubetti di PE.
Negli ultimi tempi sono andate progressivamente affermandosi le piastrine con elettroemanatore e questa tendenza è tuttora in atto. In particolare per gli insetticidi, prendendo a riferimento le due principali aree di prodotti per insetti striscianti e volanti (circa il 57% del mercato) si evidenziano i seguenti mix di confezioni: bombolette spray (40%), elettroemanatori (38%), spirali (11,5%,), polveri (3%), altro come candele, esche, ecc (7,5%).
• Resta una vasta area di prodotti molto eterogenea per funzioni d’uso: prodotti per la pulizia di tessuti, metalli, pavimenti, vetri, disinfettanti ecc.
La categoria principale, in termini quantitativi, è quella dei disinfettanti (ammoniaca, candeggina e tante altre specialità di ipocloriti e ipobromiti).
Trattandosi di prodotti liquidi il confezionamento avviene mediante flaconi di plastica essenzialmente di PE, in formato da 500 a 1000 g.
• Accanto agli imballaggi primari e secondari troviamo logicamente anche quelli utilizzati per il trasporto, e cioè scatole di cartone ondulato, film termoretraibile e pallet.
Per la movimentazione delle 2.800.000 t di prodotti, nel 2005, l’intera area dei prodotti chimici per uso domestico ha utilizzato circa 318.000 t di imballaggi.
In particolare circa 125.000 t di imballaggi da trasporto (cartone ondulato, pallet in legno e film termoretraibile) e 193.000 tonnellate di imballaggi primari e secondari.
Per quanto concerne gli imballaggi primari e secondari il mix del packaging, con riferimento alle quantità di imballaggi utilizzati, è evidenziato in tabella 4.

Nel corso dell’ultimo quadriennio gli operatori del settore hanno effettuato un’incisiva azione di prevenzione, agendo sulla riduzione del peso medio a parità di prestazioni degli imballaggi immessi al consumo. Tale azione è chiaramente evidenziata dal confronto fra la crescita produttiva del settore e l’evoluzione della quantità di imballaggi utilizzati dal 2002 al 2005:
- utilizzo imballaggi +1%;
- produzione prodotti per la detergenza domestica +6%.
A tale risultato ha però anche contribuito la sensibile crescita dei poliaccoppiati flessibili che, rispetto ad altre soluzioni e a parità di capacità, presentano in genere un peso medio inferiore.

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio




Market and packaging
A clean world

Detergents The packaging of detergent products for domestic use consumed in Italy, including communities and catering. The analysis excludes chemical products destined for large industry and agriculture. Statistics on quantity consumed are elaborated on the basis of Federchimica data. Istat data includes figures regarding overseas trade. Plinio Iascone

This analysis regards the following market areas: detergents for washing clothes and dishes, auxiliary products for washing clothes and dishes (softeners etc.), detergents for surfaces, cleaning products (disinfectants, surface cleaning products, waxes, etc.), products for ironing, insecticides, air fresheners.

The market
The sector of chemical products for domestic use is now mature, though still dynamic and surprisingly healthy in terms of both product innovation and growth rate, albeit less so than in the past.
Its distinctive features -its rich and varied diversification as well as its innovative offer - directly involve packaging too. Launches of new variants, formats and ever different packaging typologies, extensions of product lines, “private labels”, advertising and promotional investments prove in practice how dynamic the sector is.
Regarding chemical products for domestic use (“general” domestic use as highlighted in the summary), detergents for washing clothes and dishes account for the largest share in terms of weight: (85%), followed by disinfectants and/or cleaning products (15%).
The remaining 5% is accounted for by a variety of products for domestic maintenance and cleaning (waxes, air fresheners, insecticides, etc.). In the last four years detergents for washing clothes and dishes have shown the biggest growth rate.

Production and consumption figures - According to criteria adopted by Federchimica, the eight market sectors highlighted above belong to two macro areas: detergents for washing clothes and dishes and products for domestic maintenance and cleaning, whose global production, expressed in weight, accounts for 2,800 t/000 (2005 figures).
In this sector overseas trade seems to be pretty dynamic: exports 1,165 t/000, account for 42% of production, while imports account for 24% of consumption. The balance of trade is therefore largely positive.
Overseas trade principally derives from the trade of multinationals operating in this sector.
Apparent consumption in 2005 amounted to 2,155 t/000.
The growthtrend in the last few years can be summarised as follows: production shows an annual average growth rate of 2.7% over the last four years, while apparent Italian consumption has grown by an annual average of 1.5%.
The growth in production has essentially been influenced by overseas demand.
2005 was not an outstanding year for house cleaning products.
Production increased by 1.7% but was stimulated by exports as internal consumption showed only a minor increase (0.8%).
The evolution of the domestic demand in 2005 showed different trends within this area. There were major difficulties for products for domestic maintenance, down on the previous year, especially regarding detergents for hard surfaces.
On the contrary, in this area of the market insecticides ended the year on a positive note. The insecticides segment (a market which is worth 70 million units) showed the best performance with the growth rate hovering at an annual average of around 8/9%.
The area of products for washing clothes and dishes showed an increase of approximately 1% on the whole.
In particular there were interesting growth trends regarding products such as washing additives and softeners.
The other continuing trend is the move from powder formulas to liquid formulas. Largescale distribution continues to maintain a predominant position and shows a gradual rise in “private label” products to the detriment of branded products.
According to an analysis carried out by Federchimica the prospects for 2006 are blandly optimistic.
As regards the current year, thanks to the consolidation of the economic recovery in Italy and in the rest of Europe, we can expect a gradual increase in family consumption which will also lead to a upswing in the consumption of domestic cleaning products. Production volumes (with reference to quantity) could increase by 1.9/2% thanks to the positive contribution of both domestic and overseas markets.

Characteristics of different sectors - 72.5% of the market of washing products is accounted for by liquids, 27% by powders and the remaining 0.5% by solid or flaky soaps. In 2001 the share of liquid products was 68%.
Within the sphere of the powder segment tabs (generally concentrated products) are showing considerable growth.
• The growth of liquid products is due to the following factors: more practical packaging (which is easier to handle), more control over measuring the amount of product used and the launch of new formulas: highly concentrated products for instance.
• Compared to “normal” products concentrated products have obtained extremely large shares: approximately 45% liquids and approximately 55% powders. Concentrated products are appreciated as they take up less space at salespoints and in consumers’ homes and are easier to handle and transport. Moreover, they reduce environmental impact. Indeed, it is estimated that they lead to a saving of 25/30% of the product consumed, though washing strength remains unvaried, and a reduction in the weight of packaging of between 20 and 50% for powders and over 60% for softeners.
• As far as the variegated area of products for domestic maintenance is concerned, liquid or soft products are the most widespread (83.5%), followed by spray products (14%) and powder products (2.5%).
Compared to the situation highlighted in 2001 the share of liquid or soft products appears to be essentially stable. Sprays are increasing while there is a decrease in powders. The growth trend of different product formulas has a considerable influence on the typology of packaging used, in terms of both formats and materials used.

Packaging: methods
Given that the sector is approaching maturity the continuous search for innovative solutions intended to differentiate lines and products also, and above all, involves the design and choice of packaging.
The most obvious changes regard not just the application of the principle of making the container lighter and the advent of refills but also the use of recycled materials which are, in turn, recyclable, new systems of measuring and an increasingly wide range of formats which can satisfy the most miscellaneous requirements of use.

Product for washing machines and dishwashers - For many years three packaging typologies have been used for packaging products for washing clothes and dishes (including auxiliary products such as softeners, bleaches etc): spiralled cardboard drums and cardboard cartons for powders, with a clear preference for the former, and plastic bottles for liquid products.
Bearing in mind the gradual move from powder to liquid products, let’s look closely at packaging typologies used.
As far as powder or granule products are concerned the presence of spiralled cardboard drums with corrugated cardboard linings (with a capacity of over 2 kg) continues to shrink, in favour of the carton or flat cardboard drum for formats of 2 or 4 kg. There is also a prevailing trend to reduce the average size of formats, which goes hand in hand with the spread of concentrated products.
The presence of plastic bottles for granule products is still limited. The share of polylaminate bags, containing powder, granules or tabs is increasing appreciably.
The most common polylaminate typologies are PET/PE or CA/PE in laminate or coextrusion. Originally conceived for packaging powder product refills, they were then used for concentrated products in powder or liquid form.
As far as liquid products are concerned plastic bottles continue to predominate although here too the presence of flexible polylaminate bags is increasing. According to a study carried out by Istituto Italiano Imballaggio globally the packaging mix in this area is divided as follows:
- 45% of powder products are packaged in cardboard boxes, 15% in plastic bottles and 3% in cardboard drums;
- 92% of liquid products are packaged in plastic bottles, 7.5% in flexible polylaminate bags and 0.5% in cellulose laminate containers.

Domestic cleaning and maintenance products - There is a huge variety of packaging solutions depending on the various physical state of the products and different formulas (powders, liquids, creams, gels, mousses, foams, waxes, mechanical, manual or spray dispenser).
Moreover, different uses of the same products and the typology of the surface to be cleaned (disinfectants, cleaning products, insecticides, air fresheners etc) require a wide range of formats and sizes.
Some of the sectors which show special features in terms of packaging are air fresheners and insecticides for domestic use.
• Air fresheners were originally sprays packaged in cans essentially made of tinplate. The market then gradually segmented into numerous parts in order to satisfy the broadest range of consumer needs. Therefore we currently find liquid air fresheners (mechanical or electric dispensers) in gel, solid air fresheners (candles for example), sticks, etc.. In the case in point packaging foresees the use of a PE container (bottle, small box, small tube), presented in a cardboard box and/or cellophane bag.
• Until approximately ten years ago insecticides for domestic use were in spray or powder form. In the first case they were packaged in tinplate cans and in the second case in small PE tubes.
Recently plug in insect repellents have increased in popularity.
Focussing on the two principal areas of products for crawling and winged insects (about 57% of the market) we find the following type of packaging: spraycans (40%), plug in repellants (38%), spirals (11.5%), powders (3%), and others such as candles, baits etc (7.5%).
• There is still a vast area of products which are largely heterogeneous in terms of use: products for fabrics, metals, floors, glass, disinfectants etc.
The main category, in terms of quantity is that of disinfectants (ammonia, bleach and other hypochlorites and hypobromites).
As these are liquid products they are mainly packaged in PE plastic bottles, in formats ranging from 500 to 1000g.
• As well as primary and secondary packaging we of course find packaging used for transport and that is corrugated cardboard boxes, heatshrink film and pallets.
In 2005 318,000t of packaging were used to transport 2,800,000 t of products accounting for the entire area of chemical products for domestic use.
Approximately 125,000 t of transport packaging (corrugated cardboard, wooden pallets and heatshrink film) and 193,000 tonnes of primary and secondary packaging were used.
As regards primary and secondary packaging, the packaging mix, with reference to the quantity of packaging used is expressed in table 4.
In the last four years operators in the sector have enforced major preventive measures reducing the average weight while maintaining the level of performance of packaging destined for consumption.
This action is clearly shown by a comparison between growth in production and growth in the quantity of packaging used between 2002 and 2005:
- packaging use +1%;
- production of products for domestic cleaning +6%.This result has partly been achieved by the remarkable growth in flexible polylaminates which, compared to other solutions, generally weigh less on average though they can hold the same capacity.

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio