May 2002





L’ortofrutta e l’imballaggio
Fruit and vegetables and packaging

Creatività senza confini
Creativity without frontiers

M&D News







Cartone per l’ortofrutta
Cardboard for fruit and vegetables

Dati sul legno
Data about wood

F&F News







Bio: fotografia di un comparto
Bio: photograph of a sector

Controllo Qualità: proposte
in linea

Quality controls: proposals in line

I&M News







Marketing e comunicazione secondo natura

Marketing and communication
according to nature

Laws and Decrees

IE&L News








Muoversi in sicurezza
Move in safety



Digitale sul cartone ondulato
Digital for corrugated cardboard


Automazione a bordo macchina
Automation on board the machine



OPPortunità di film
Film OPPortunity




M&M News






. Le notizie .

Apofruit si espande e guarda al 2005

Apofruit is expanding and looking toward 2005

Cesena capitale dell’ortofrutta
Cesena, the capital of fruit and veg

Un’idea italiana che vince
A winning Italian idea

Successo per Enomaq-Tecnovid
Success for Enomaq-Tecnovid

Un nuovo servizio per bar e ristoranti
A new service for bars and restaurants

Tavola rotonda sul dettaglio
Round table on detail

Il cartone che piace a Barilla
The board Barilla likes

Un Concento per l'informazione
Concento for information


In Breve/In Brief

Beverage - Ceduti dall’olandese CSM, sono rientrati in Italia i tre marchi storici OrzoCream, Idrolitina e Maraviglia.
Questi ultimi sono stati rilevati dalla bresciana ProntoFood (leader italiana nel vending), che accentrerà la produzione negli stabilimenti di Genova; OrzoCream, invece, è stato acquisito dalla reggiana Sirea.
Beverages – Given over by the Dutch CSM company, the three historic brands OrzoCream, Idrolitina and Maraviglia have returned to Italy. The last two products have been taken over by the Brescia company ProntoFood (the Italian leader in vending), which will concentrate production at its Genoa plant; OrzoCream has been acquired by the Reggio Emilia company Sirea.

Prezzi alla produzione - Risultano in netta diminuzione su base annua.
La progressiva decellerazione iniziata nell'ottobre 2000 è proseguita nel corso del 2001, sino a raggiungere un segno in negativo, ossia una riduzione dello 0,4% nell'ottobre 2001 e dell'1% nel novembre. Tale situazione è stata determinata dalla rapida discesa delle quotazioni del petrolio oltre che dal raffreddamento dell'economia. Le maggiori diminuzioni hanno interessato l'area dei beni intermedi (-2,6% su base annua).
Production prices - Clearly down seen on an annual basis
The progressive deceleration that began in October 2000 and that went on throughout 2001 turned into a downtrend of 0.4% in October 2001 and 1% in November. This situation was caused by a rapid drop in the petrol prices as well as a cooling of the economy. The greatest drops were seen in intermediary goods (-2.6% seen annually). (Il Sole 24 ore)

Mapei – L’azienda milanese, leader mondiale negli adesivi per l’edilizia, ha rilevato Sopro-Dyckterhoff, terzo gruppo tedesco; la quota di mercato in Germania cresce così dal 5 al 25%.
Gli stabilimenti di Mapei nel mondo salgono a 35, con oltre 3.000 dipendenti, il 12% dei quali occupati nella ricerca e sviluppo.
Mapei – The Milan company, a world leader in adhesives for the construction industry, has taken over Sopro-Dyckterhoff, the third-largest German group.
The share of the German market thus increases from 5 to 25%.
Mapei’s plants worldwide increase to 35, with more than 3,000 employees, 12% of whom are involved in research and development.

Ortofrutta – Crescono le vendite di prodotti italiani in Germania, soprattutto mele, insalata, agrumi e "quarta gamma".
Al successo hanno contribuito packaging innovativi che aumentano la shelf life e agevolano il consumo, e macchine che analizzano con precisione le caratteristiche organolettiche di ogni partita (Sacmi).
Fruit and vegetables – There has been an increase in the sales of Italian produce to Germany, especially apples, salad vegetables, citrus fruits and “fourth range”.
Contributing to this success are innovative packaging which increases shelf life and aids the consumer, and machines which precisely analyse the organic characteristics of every consignment (Sacmi).
News

Apofruit si espande e guarda al 2005
Il Gruppo Apofruit, protagonista dell'ortofrutta Made in Italy, si fonde con l'emiliana Terre Bolognesi e la laziale VAEL, creando una supercooperativa da 160.000 t. Che guarda alla nuova Europa allargata del 2005 e sposa la marca differenziata. E.P.

Entro il 2005, se tutto va come da programma, la grande (e litigiosa) famiglia dell'Unione Europea dovrebbe arricchirsi di nuovi membri, e precisamente ben 13 paesi dell'Europa Centro-Orientale e del Mediterraneo. Fra di essi figurano importanti realtà agricole come Polonia, Romania e Bulgaria, il cui ingresso sul mercato ortofrutticolo europeo potrebbe rappresentare una "minaccia" per la produzione italiana.
In effetti, il futuro si prospetta dunque più complicato per gli operatori italiani del comparto ortofrutticolo (19 milioni di Euro di fatturato 2001), già messo alle strette da consumi in lieve calo (-2,1%, per 9.310.455 t in tutto), da una Grande Distribuzione Organizzata nazionale sempre più esigente in termini di prodotto e servizi, e un mercato sempre più globalizzato.
In questo scenario, al Made in Italy ortofrutticolo non resta che affilare le armi, e le più efficaci sembrano essere una strategia di marca differenziata e la valorizzazione della tipicità del prodotto.

Il peso di un'offerta completa - Ma anche la "massa critica" conta qualcosa. È quanto sembra pensare il Gruppo Apofruit, uno dei leader nazionali di settore nonché primo nel comparto biologico (33,3 milioni Euro di fatturato 2001), che ha recentemente annunciato la sua fusione con le cooperative "Terre Bolognesi" di Altedo (BO) e VAEL di Aprilia (LT). La nuova realtà "vale" 160.000 t di produzione complessiva, un fatturato previsto di 135 milioni di Euro e un patrimonio netto di 38,8 milioni di Euro. Inoltre, è in grado di offrire, nell'ambito di una rigorosa politica di marca, una gamma ancora più completa di prodotti, che vanno dalle produzioni tipiche della Romagna (pesche, nettarine e fragole a marchio Apofruit) a quelle bolognesi (patate, asparagi, pere e mele Terre Bolognesi) e laziali (kiwi, susine a marchio VAEL). A proposito di completezza, è utile ricordare che il Gruppo cesenate integra la propria offerta con un vasto assortimento di prodotti biologici e con le specialità del Sud Italia (uva da tavola, clementine, arance, ortaggi in serra e fragole) e delle Marche (cavoli, broccoli), grazie alla partnership con MOC Mediterraneo Codma.

Innovare e presidiare - Ma l'offerta di Apofruit si caratterizza anche per l'innovazione: dalla Mela Pink Lady (che Apofruit distribuisce in Italia) al kiwi giallo (grazie alla partnership con i neozelandesi di Zespri Gold), senza dimenticare le varietà di nettarine e albicocche di cui vanta l'esclusiva. Grazie a questa capacità propositiva in quantità, varietà e qualità di prodotti, Apofruit ha potuto sostenere una strategia di crescita che da un lato si fa forte dei legami con le produzioni locali, e dall'altro punta con decisione rinnovata all'internazionalizzazione (già oggi oltre il 50% del business si realizza all'estero).
Un estero che non è visto solo come minaccioso: “Se da un lato i Paesi dell'Est sono nostri concorrenti per alcuni prodotti - considera al riguardo Renzo Piraccini, direttore generale di Apofruit - dall'altro rappresentano un’importante area di sbocco per determinate specie ortofrutticole. Per meglio seguire l'evoluzione del mercato in queste zone, intendiamo quindi aprire nei prossimi mesi un ufficio in Polonia. Ha invece un altro obiettivo l'apertura di un ufficio commerciale in Egitto, con sede al Cairo: garantire ai clienti della GDO per tutto l'anno la disponibilità di merce fresca, anche fuori stagione, soprattutto prodotti di punta come fagiolini e patate, di cui siamo specialisti”.



A sostegno dei produttori
Il Gruppo Apofruit è nato 40 anni fa come cooperativa e la salvaguardia delle esigenze dei produttori associati resta centrale, oggi più che mai in vista di un rafforzamento della loro competitività.
Emblematica l'imminente costituzione, in collaborazione con Coopfond, del Consorzio Promozione Investimenti Ortofrutticoli, con un capitale di 2 milioni di Euro a sostegno dei progetti di sviluppo e conversione. Tale somma, si stima, dovrebbe generare nel giro di 3 anni investimenti per 516 milioni di Euro. Inoltre già da alcuni anni viene destinato direttamente agli associati il 40% delle risorse 0CM per progetti di riconversione, contro una media regionale del 13%, e si garantisce maggiore liquidità agli associati grazie al raddoppio delle liquidazioni e degli anticipi sulle produzioni conferite (da due a quattro).





Se l'Almaverde è Bio
Offrire nell'ambito di un unico marchio "ombrello" un ricco e completo paniere di prodotti biologici, realizzati con i medesimi elevati standard in termini di salubrità, qualità gustativa ed estetica. Era l'obiettivo che ha spinto Apofruit a creare, nel 2000, il Consorzio Almaverde Bio in partnership con altre sette aziende leader del comparto agroalimentare italiano. Del Consorzio fanno parte anche l'azienda avicunicola marchigiana Fileni, il Gruppo Napoletano Besana (frutta secca), la Oranfrizer di Catania (spremute fresche di agrumi), la ravennate Fruttagel (nettari di frutta e derivati del pomodoro), la SIPO di Cesenatico (ortaggi di quarta gamma), la S.C.A.C. di Senigallia (ortaggi trasformati e surgelati) e il Consorzio Vinicolo CEVICO di Lugo (Ra). Nel 2001 il Consorzio, certificato dal C.C.P.B., ha realizzato vendite per 15,3 milioni di Euro, attestandosi come il principale produttore biologico d'Italia.





Apofruit is expanding and looking toward 2005
The Apofruit Group, a leading light in the Italian market garden produce market, is merging with Terre Bolognese from Emilia, and VAEL from Lazio to create a super-cooperative of 160,000 tons, and looking out toward the new expanded Europe of 2005 and is adopting brand differentiation. E.P.

By 2005, if everything goes according to plan, the great, (somewhat quarrelsome), family of the European Union should be enriched by new members; a good 13 countries from central-eastern Europe and the Mediterranean. Among these are numbered countries such as Poland, Romania and Bulgaria which are important agriculturally, and whose appearance in the European fruit and vegetable market could well prove to be a ‘menace’ for Italian production. In fact, the future for Italian operators in the fruit and vegetable division (with a turnover of 19 million Euros in 2001) appears to be getting more complicated; already at its limits due to a fall in levels of consumption (-2.1%, 9,310,455 tons in all), by an Italian Broadscale Distribution national level that is getting increasingly demanding in terms of product and services, and a market which is ever more globalised.
Given this situation the Italian market garden produce sector is left with no choice but to sharpen its weapons, and the most effective of these seems to be a strategy of brand differentiation and an emphasis on the typical nature of the product.
The weight of a complete offer
But ‘critical mass’ also counts for something. That’s what the Gruppo Apofruit seems to think. They are one of the national leaders in the sector and first in the sector of organically grown produce (33.3 million Euros turnover in 2001), and have recently announced their merger with the cooperative “Terra Bolognesi” of Altedo (BO) and VAEL of Aprilia (LT). The new entity is “worth” 160,000 tons in overall production, a turnover forecast at 135 million Euros and net capital of 38.8 million Euros. Furthermore it is able to offer, within a rigorous branding policy, an even more complete range of products, which go from the typical products of Romagna (peaches, nectarines and strawberries branded Apofruit) to those from the area around Bologna (potatoes, asparagus, pears and apples from Terre Bolognesi) and Lazio (kiwis and plums branded VAEL).
Furthermore, it is useful to remember that the Group from Cesena combines its own portfolio of products with a vast assortment of organically grown products and with specialities from South Italy (dessert grapes, clementines, oranges and hot-house vegetables and strawberries) and from the Marche region (cabbages and broccoli) thanks to the partnership with MOC Mediterraneo Codma.

Innovating and keeping watch
But Apofruit’s offer is also characterised by its innovations: from the Pink Lady apple (which Apofruit distributes in Italy) to the yellow kiwi (thanks to the partnership with the New Zealanders of Zespri Gold), not to mention the varieties of nectarines and apricots to which they claim exclusive rights.
Thanks to this capacity to make appropriate selections in terms of quantity, variety and quality of the products, Apofruit has been able to sustain a strategy of growth which on one side takes strength from ties with local production, and on the other aims with renewed determination at internationalisation (already today more than 50% of business is abroad).
Other countries are not seen only as a threat: ”If on the one hand the east European countries are our competitors for some products - Renzo Piraccini, Managing Director at Apofruit, observes - on the other hand they represent an important outlet for certain varieties of fruit and vegetables.
In order to better follow the market evolution in this areas we intend opening an office in Poland within a few months.
The commercial office that we are opening in Egypt, with headquarters in Cairo, has, however, another objective: to guarantee broadscale distribution customers the availability of fresh produce, even out of season, particularly key products like green beans and potatoes, which we specialise in”.



Supporting the producer
Gruppo Apofruit was founded 40 years ago as a cooperative and to safeguard the needs of the producers who are members thereof remains the central concern, more than ever today due to the need to reinforce their competitive nature.
Emblematic of this is the imminent constitution, in collaboration with Coopfond, of Consorzio Promozione Investimenti Ortofrutticoli, with a capital of 2 million Euros, to support development and conversion projects. It is presumed that this sum will generate over a 3 year period investments of 516 million Euros. Furthermore for a few years now 40% of OCM resources have been directed directly to its members for re-conversion projects; this is compared to a regional average of 13%, and guarantees greater liquidity to members thanks to the doubling of the settlements and to the advance payments on conferred production (from two to four).





Almaverde is “Organic”
To offer within the ambit of a single “umbrella” brand a rich, complete basketful of products, produced to the same high standards in terms healthiness, taste and appearance, was the objective that pushed Apofruit to create in 2000 the Consorzio Almaverde Bio in partnership with another seven companies, leaders in the Italian agriculture-food sector. The poultry company Feleni in the Marche region, the Gruppo Besana (dried fruit), Oranfrizer in Catania (fresh citrus juices), Fruttagel in Ravenna (fruit nectars and tomato products), SIPO in Cesenatico (fourth grade vegetables), S.C.A.C. in Senigallia (processed and frozen vegetables) and the Consorzio Vinicolo CEVICO at Lugo (Ravenna).
In 2001 the Consorzio, certified by C.C.P.B., achieved sales of 15.3 million Euros, and proved to be the principle producer of organically grown products in Italy.




Cesena capitale dell’ortofrutta
La possibilità di brevettare la frutta come alternativa alla politica delle marche commerciali è una delle più interessanti proposte emerse nel corso dell'incontro promosso da Agri Cesena, che ha visto riuniti alcuni tra i principali protagonisti del distretto ortofrutticolo cesenate: Orogel, Apofruit, CAC (Cooperativa Agricola Cesenate), Sorma, e Ditta Graziani (imballaggi). All'appuntamento era presente anche il C.C.P.B. (Consorzio Controllo Produzioni Biologiche) di Bologna, ente certificatore delle produzioni biologiche. L'incontro, voluto dagli organizzatori di Macfrut (9-12 maggio 2002), è stato occasione per delineare le comuni strategie d’intervento sul territorio cesenate. Questo distretto, tra i più dinamici d’Italia, rappresenta una realtà da 1,3 milioni di quintali/anno di frutta fresca e circa 2,5 di ortaggi, per un valore complessivo di 516 milioni di Euro; qui, negli anni ottanta, è partita la prima produzione biologica ufficiale di frutta ed è nata la prima fabbrica italiana d’insetti "utili", preziosi alleati naturali contro i parassiti della frutta.
Brevetti - Tra i temi affrontati nel corso dell'incontro, ha suscitato particolare interesse quello del brevetto per l'ortofrutta.
Grazie alle normative europee, il detentore in esclusiva di una varietà vegetale può difendere il proprio prodotto fino al consumatore finale, e questo rappresenta un'efficace alternativa alla politica delle marche commerciali.
La grande distribuzione, infatti, si sta rendendo conto che dopo anni di prodotti venduti con il proprio marchio la qualità tende ad abbassarsi e il mercato pare uniformarsi verso il basso.
Per contrastare questa tendenza Agri Cesena ha istituito un Premio all'Innovazione, conferito in occasione di Macfrut.

Cesena, the capital of fruit and veg
The possibility to patent fruit as an alternative to the policy of commercial brands is one of the most interesting proposals to emerge during the meeting promoted by Agri Cesena, which gathered together some of the leading figures in the Cesena fruit and vegetable-growing district: Orogel, Apofruit, CAC (Cooperativa Agricola Cesenate), Sorma, and Ditta Graziani (packaging).
The C.C.P.B. (Consortium for the Control of Organic Production) of Bologna also attended, the certifying body for organic produce. This meeting, organised by those behind Macfrut (May 9th -12th 2002), offered the perfect occasion to draw up common strategies for the Cesena district.
In fact, this area is one of the most lively in Italy and represents 130,000 tons/year of fresh fruit and about 250,000 of vegetables, for an overall value of 516 million Euro. This area saw the first official production of organic fruit in the 1980s and the first Italian factory of "useful" insects, valuable natural allies against fruit parasites.
Patents - One of the themes discussed during the meeting aroused a lot of interest: the fruit and veg patent.
Thanks to European laws, the owner of exclusive rights to a variety of vegetable can now defend his product right up to the final consumer, representing an effective alternative to the policy of commercial brands.
In fact, broadscale distribution is now realising that after years of products sold under a brand, the quality tends to drop and the market bottom out. To counter this trend, Agri Cesena has introduced an Award for Innovation, to be presented during Macfrut.

Un’idea italiana che vince
Lo scorso 27 aprile, a Düsseldorf, in occasione di Interpack, sono stati assegnati i premi del concorso WorldStar for Packaging 2001.
Lameplast, unica azienda italiana in concorso, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento per la categoria Pharmaceutical/Drug, grazie ai suoi contenitori richiudibili minidose.
La giuria, che rappresenta le associazioni afferenti al WPO (World Packaging Organisation) e all’IPPO (International Packaging Press Organisation), ha valutato gli aspetti tecnologici, ambientali, logistici e di marketing degli imballaggi in concorso, raggruppati in categorie riferite ai mercati di sbocco, dal food e beverage sino al packaging industriale.
Il pack vincente è costituito da due elementi distinti: il contenitore e il tappo richiudibile, dotato di un sigillo ad anello che resta attaccato al collo del flacone dopo l’apertura, segnalando in tal modo l’effrazione.
Il perno del tappo, che permette di richiudere il contenitore, è già inserito nell’orifizio di quest’ultimo, così da entrare in contatto solo con il prodotto farmaceutico ed evitare di apportare fattori contaminanti al momento del suo impiego. Giovanni Ferrari (Lameplast) ha ritirato il premio insieme all’azienda indonesiana per cui è stato sviluppato il packaging.

A winning Italian idea
Last 27 April, held as ever at Düsseldorf, Interpack witnessed the assigning of the WorldStar for Packaging 2001 awards. Lameplast, the only Italian company in the running, won the prestigious award in the Pharmaceutical/ Drug category, thanks to its reclosable minidose containers. The jury, representing the associations belonging to the WPO (World Packaging Organisation) and the IPPO (International Packaging Press Organisation), has taken into consideration the technological, environmental, logistical and marketing aspects of the packaging in the competition, grouped into categories by outlet market, from the food and beverage industry to industrial packaging.
The winning pack is formed by two distinct elements: the container and the closing cap, fitted with a ring seal that stays on the neck of the bottle once opened, thus indicating that the bottle has been tampered with.
The pin in the cap, that lets one close the container again, is already inserted in the corresponding orifice and so only comes into contact with the pharmaceutical, thus avoiding the risk that it might come into contact with contaminants when used.
Giovanni Ferrari (Lameplast) collected the award along with the Indonesian company for which they developed the packaging.

Successo per Enomaq-Tecnovid
Enomaq (salone internazionale di macchinari e impianti per cantine vinicole) e Tecnovid (salone delle tecniche e degli impianti per la viticoltura) hanno festeggiano il successo ottenuto dalla recente edizione 2002, tenutasi a Saragozza (Spagna) dal 22 al 26 febbraio.
Le due fiere continuano a registrare un aumento degli espositori e della presenza internazionale, confermando l'interesse degli operatori in questi due saloni che si dimostrano delle valide vetrine per tutti i settori della produzione vitivinicola.

Success for Enomaq-Tecnovid
Enomaq (international exhibition of wine-making machinery and plant) and Tecnovid (exhibition of wine-growing techniques and plant) both enjoyed great success during the recent 2002 editions, held in Zaragoza (Spain) on February 22nd to 26th.
These two fairs continue to see an increase in the number of exhibitors and international presence, thus confirming the interest shown by operators in these two exhibitions, providing a good showcase for all sectors of the wine industry.

Un nuovo servizio per bar e ristoranti
Siad presenta in Italia l’innovativo servizio HappyDrink® per la gasatura delle bevande tramite anidride carbonica alimentare (additivo E290). Il servizio sostituisce la tradizionale modalità di fornitura in bombole ad alta pressione e si rivolge principalmente al settore della ristorazione veloce, in espansione in Italia.
Il servizio HappyDrink prevede l’utilizzo di furgoni cisterna per anidride carbonica alimentare di dimensioni compatte. Tramite prese di carico posizionante all’esterno del locale, l'anidride carbonica viene trasferita dal furgone HappyDrink a un mini serbatoio “criogenico” di acciaio inox all'interno del ristorante, senza alcuna movimentazione di bombole o recipienti. In questo modo, il ristorante ha sempre a disposizione uno stoccaggio garantito (184 kg di prodotto liquido) e un’erogazione continua di CO2 per la gasatura delle proprie bevande.
Il sistema è completato da un recipiente ad alta pressione della linea Foodline® e da un rilevatore di anidride carbonica con allarme ottico e acustico.
Inoltre, in linea con la normativa sicurezza sui luoghi di lavoro, il sistema HappyDrink presenta ulteriori elementi di garanzia rispetto alle tradizionali forniture: il serbatoio criogenico installato presso il ristorante è a bassa pressione e non necessita di movimentazione per il riempimento.

A new service for bars and restaurants
Siad is presenting its innovatory Happydrink® service for gassing beverages using food carbon dioxide (additive E290) in Italy. The service substitutes the traditional mode of supplying high pressure canisters and is mainly aimed at the fast food sector, in expansion in Italy.
The HappyDrink service includes the use of compact food carbon dioxide tanker vans.
By way of inlets positioned outside the premises, the carbon dioxide is transferred from the HappyDrink van to a “cryogenous” steel mini tank inside the restaurant, without shifting canisters or recipients. In this way, the restaurant always has its guaranteed stock (184 kg of liquid product) of CO2 for gassing its beverages.
The system is completed by a high pressure Foodline® recipient and by a carbon dioxide gauge with optic and acoustic alarm.
As well as that, in line with the workplace safety standards, the HappyDrink system also offers further guarantees compared to traditional supply.
The cryogenic tanks installed at the restaurant is low pressure and does not need to be move to be filled.

Tavola rotonda sul dettaglio
In un mercato saturo e competitivo, i dettaglianti europei sono alla continua ricerca di nuove opportunità di crescita per acquistare una posizione di rilievo nella corsa per la conquista di nuovi consumatori. Nel corso del tredicisemo appuntamento annuale (tavola rotonda) di PLMA (Private Label Manufacturers Association), tenutosi a Parigi lo scorso febbraio, sono state analizzate le varie strategie usate dai dettaglianti per guadagnare terreno sulla concorrenza, fra le quali la più utilizzata si è rivelata quella di estendere il marchio del distributore a mercati o servizi non tradizionali.
Fra gli studi presentati, segnaliamo "Tendenze della vendita al dettaglio nel 2002: risultati del sondaggio PLMA tra i responsabili della vendita al dettaglio", una relazione sulle opinioni dei dettaglianti in merito agli aspetti del marchio del distributore e sul settore in generale, oltre che sui progetti futuri per i propri marchi. Si è parlato anche della Russia, la cui numerosa popolazione e la situazione economica in miglioramento favoriscono nuove opportunità per i dettaglianti nazionali e stranieri.

Round table on detail
In a saturated, competitive market, European retailers are constantly searching for new opportunities for growth in order to get a head-start in the race to win over new consumers. During the thirteenth annual meeting (round table) of PLMA (Private Label Manufacturers Association), held in Paris in February, the several strategies adopted by retailers to gain on the competition were analysed. The most widely used of these was found to be that of extending the distributor's brand to unconventional markets and services. One of the various studies presented was "Trends in retail sales in 2002: results of the PLMA survey of retail sales managers ", a report on retailers' opinions of distributor brands and the sector in general, as well as future projects for their own brands. The discussions also looked at Russia, with its immense population and improving economic situation, making for new opportunities for national and foreign retailers.

Il cartone che piace a Barilla
Barilla ha adottato il cartone CKB (Coated Kraft Back) di Stora Enso per il confezionamento della maggior parte della sua pasta corta.
La scelta si è fondata sulla sicurezza del materiale, unita alle buone caratteristiche organolettiche e tecniche dimostrate dal cartone CKB; la confezione, infatti, non rilascia sapori né odori sul contenuto, non contiene OBA (Optical Brightening Agent), è composta di fibre vergini e rispetta le normative FDA.
Il produttore di pasta leader nel mondo ha testato il cartone CKB nei suoi laboratori e presso i suoi converter, riscontrando anche una buona macchinabilità e resistenza allo strappo. Il cartoncino rivestito vanta inoltre buone proprietà di stampa, che consentono di impiegare tutti i metodi convenzionali.
Barilla, presente in 100 nazioni con un’ampia gamma di prodotti, utilizza solo materiali che non alterano sapore e odore della pasta, rigidi a sufficienza per assicurare un trasporto sicuro e lunga vita a scaffale, ma che coniugano resistenza e leggerezza al fine di ridurre gli sprechi. La scelta accordata da Barilla rafforza il ruolo di Stora Enso, il cui cartone riscuote già la fiducia di molti marchi in Europa e in America.

The board Barilla likes
Barilla has adopted Stora Enso’s CKB board (Coated Kraft Back) as packaging for most of its short pasta products.
Decisive factors for the choice of material were product safety coupled with good organoleptic and technical properties of the CKB board. In fact, the packaging doesn't transfer tastes or odours to the contents, contains no OBA (Optical Brightening Agent), is made only of virgin fibres and complies with FDA regulations. The world's biggest pasta producer has tested the CKB board both in its laboratories and on its converters, finding it has good runnability and tearing resistance. The board also offers great printability, making it possible to use all conventional printing methods.
Barilla, whose products are sold in more than 100 countries, uses only those materials that won't alter the taste and aroma of the pasta and which are rigid enough to endure transport and the product's shelf life, but at the same time offering the desired stiffness and a low basis weight to avoid waste. Barilla's decision to use CKB board strengthens Stora Enso's role, whose board has already become the preferred choice of many big consumer brands both in Europe and the United States.

Un Concento per l'informazione
Concento, il nuovo portale del gruppo HDP-RCS, propone le informazioni delle testate RCS, aggiornate e approfondite in videate successive. Il nome - che significa “insieme armonico di elementi diversi” - come pure il logo e il design del sito sono stati creati da FutureBrand Milano, che ha raccolto la sfida a rappresentare l'insieme delle prestigiose sigle che compongono il gruppo (fra cui RCS, Valentino, Fila, My-TV, Banca Intesa). Per il logo sono stati messi a punto un lettering moderno, pulito e rigoroso, e un simbolo che richiama la sequenza delle schermate di un computer. FutureBrand ha creato anche la struttura, le icone e i pittogrammi della home page e delle pagine di secondo e terzo livello, in modo da consentire un'agevole consultazione dei contenuti.

Concento for information
Concento is here, the new portal of the HDP-RCS group, which provides information about the RCS brand, updated regularly with in-depth coverage. The name – which means “a harmonious whole of different elements” – and the logo and design of the site have been created by FutureBrand of Milan, who have taken up the challenge of representing all the prestigious brands which make up the group (such as RCS, Valentino, Fila, My-TV, Banca Intesa). The logo is a blend of modern lettering, clean and strong, and a symbol which recalls the sequence of computer screens. FutureBrand has also created the format, icons and pictograms for the homepage and the second-and third-level pages, making it easy to consult the contents.