April 2003





Che vinca la comunicazione!
May communication win!

Come cambia il prodotto Coop
How the Coop product is changing

Imballaggio alimentare
Food packaging

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Metal packaging

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All the statistics about Emballage

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PET: un forum sulle bottiglie
PET: a forum on bottles

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Forte di una presenza italiana di prim'ordine, il Salon dell’Emballage 2002 si è chiuso con un bilancio lusinghiero. I commenti degli operatori sono riportati nelle pagine che seguono, così come una panoramica delle soluzioni che stanno consentendo alla nostra industria di far fronte ai venti di crisi.

Il classico appuntamento parigino di novembre ha confermato il proprio ruolo internazionale: 2.500 espositori, la metà dei quali non francesi, e 36.790 visitatori stranieri (35% del totale) provenienti da 120 Paesi. Per quanto riguarda i visitatori, a fronte di un calo degli ingressi rispetto alla precedente edizione (- 4,7%) sembra essere aumentato il “peso” d’ogni singolo operatore: il 91,5% di loro ha un potere decisionale diretto nella propria azienda (85% nel 2000), mentre il 94,6% ha dichiarato di essere venuto a Parigi con l’intenzione di avviare o completare una trattativa d’acquisto.
Interessanti anche i dati ai tempi di permanenza fra gli stand: quasi un terzo del totale dei visitatori ha deciso di dedicare alla manifestazione almeno due giornate di lavoro (la visita prolungata, durante l'edizione precedente, era stata appannaggio del 24%).
Dentro e fuori la fiera - Emballage, come di consueto, ha saputo calamitare l’attenzione degli addetti ai lavori con un calendario di convegni e seminari utili per comprendere le evoluzioni e le tendenze del mercato. Inoltre, per aiutare i visitatori a trovare più rapidamente i propri interlocutori, anche quest’anno sono state organizzate due aree specifiche dedicate rispettivamente al packaging di lusso e all’etichettatura.
In particolare, per quanto riguarda l’Espace Luxe (quest’anno incorniciato dal titolo "La Mode et l’Emballage"), i visitatori di nicchia sono aumentati del 5% rispetto all’edizione precedente, mentre il Villaggio Etichette (all’interno del padiglione 4) ha ospitato circa 60 aziende particolarmente impegnate nello sviluppo di soluzioni pratiche e innovative come fascette, etichette riposizionabili e pieghevoli, stampe soft touch, RFID, ologrammi e, in prospettiva, etichette olfattive e addirittura parlanti.
In contemporanea con il Salon de l’Emballage, infine, il polo fieristico di Parigi-Villepinte ha ospitato IPA (World Food Process Exhibition), la fiera dedicata alle macchine di processo nel comparto alimentare: i visitatori sono stati 54.237 (di cui 18.983 stranieri), con 25.491 operatori del settore agro-alimentare che non si sono lasciati sfuggire l’occasione di visitare entrambe le fiere, a conferma di un’intelligente integrazione fra questi due appuntamenti di grande rilievo.



All the statistics about Emballage
With a strong presence of top-flight Italian companies, Emballage 2002 closed with enviable results. The comments of operators are reported in the following pages, giving a panoramic overview of the products which are allowing our industry to confront the winds of crisis.

The classic event in Paris in November confirmed its truly international position: 2,500 exhibitors, half of whom were from outside France, and 36,790 foreign visitors (35% of the total) from 120 countries.
Where these visitors are concerned, despite a fall in admissions compared with the last edition (- 4.7%) it seems that the ‘weight’ of the individual operators had increased: 91.5% of them had direct powers of decision in their companies (85% in 2000), while 94.6% stated that they had come to Paris with the intention of starting or completing purchasing negotiations.
Also of interest was the time spent at the stands: almost a third of all visitors decided to devote at least two working days to the event (the number of prolonged visits during the previous edition had fallen by 24%).
Inside and outside the show – Emballage, as usual, knew how to attract the attention of those operators involved, with a programme of meetings and seminars which were of use in understanding developments and trends in the market.
Moreover, to help visitors find their goals more quickly, this year two areas were once again organised devoted respectively to luxury packaging and labeling.
In particular, where the ‘Espace Luxe’ was concerned (this year bearing the title ‘La Mode et l’Emballage’), niche visitors increased by 5% compared with the previous event, while the ‘Label Village’ (in Pavilion 4) hosted around 60 companies particularly involved in the development of practical and innovative solutions such as ribbon labels, labels which can be repositioned and folded, soft touch printing, RFID, holograms and, for the future, labels which can be sniffed or which can even speak.
Finally, running concurrently with Emballage, the exhibition area of Paris-Villepinte hosted IPA (World Food Process Exhibition), the event devoted to processing machines for the food sector: there were 54,237 visitors (of whom 18,983 were from abroad), with 25,491 operators from the agrofood sector who did not miss the opportunity to visit both shows, confirming the clever integration of these two high-profile events.


Bio-plastica per il packaging alimentare
L’affermazione del PLA NatureWorks passa attraverso partnership strategiche fra Cargill Dow, che l'ha messo a punto, e i produttori di contenitori di plastica. Fra questi Amprica, che sta apportando alla resina miglioramenti importanti per aumentarne la rigidità e ridurne i costi, con proposte specifiche per il food. A.S.

Amprica e Cargill Dow hanno annunciato l’avvio di una cooperazione per favorire la diffusione del NatureWorks nel mercato europeo degli imballaggi termoformati. L’accordo prevede che la multinazionale americana fornisca con regolarità sufficienti quantitativi di PLA e garantisca il supporto e l’assistenza tecnica; l’azienda italiana (termoformatura di imballaggi per il settore alimentare) s’impegna invece a impiegare il materiale per contenitori di qualità destinati soprattutto alla GDO di tutta Europa. Ma il rapporto fra le due realtà divise dall’Atlantico non si esaurisce qui: forte di competenze acquisite in oltre 70 anni di attività, Amprica ha trasformato il PLA in OPLA (ovvero polilattide biorientato), ottenendo un materiale diverso, specifico per quelle confezioni alimentari dove sia richiesta particolare rigidità.
Certificata ISO 9002 dal 1997, con l’acquisizione del gruppo Silpa (termoformatura e iniezione) avvenuta nel 2000, Amprica ha compiuto un'ulteriore tappa nel suo percorso di consolidamento, raggiungendo nel 2001 un fatturato complessivo di oltre 26 milioni di Euro.

Interlocutori affidabili
Chiusa la fase di sperimentazione (prodotto con un impianto pilota da 8.000 t/anno) con un bilancio più che lusinghiero, e avviata lo scorso aprile la produzione del PLA su ampia scala, la mission della "giovane" Cargill Dow (è nata infatti nel 1997) è ora quella di offrire una famiglia di polimeri derivati da risorse rinnovabili e in grado di competere, per costi e prestazioni, con gli altri materiali da imballaggio e le fibre tradizionali. Per raggiungere l’obiettivo, la multinazionale americana ha individuato alcuni settori specifici di applicazione del materiale, e le relative aziende leader in grado di realizzare imballi di polilattide di alto livello qualitativo.
"La strategia - spiega Stefano Cavallo, business unit manager di Cargill Dow BV - è stata quella di indirizzarci ai tre settori principali del packaging, vista la produzione ancora limitata, seppur non trascurabile, di 140.000 t/anno: film sottile (film biorientato da 20-30 micron), lastra (sia orientata sia non orientata per termoformatura) e infine bottiglie".
Il passo successivo è stato quello di selezionare alcune aziende, proponendo loro un canale preferenziale di fornitura, assistenza, supporto e continui feed-back.
"Le imprese cui proporre questa forma di partnership - prosegue Cavallo - devono però rispondere ad alcuni requisiti: operare su scala europea, essere specializzate in settori ben definiti e avere un approccio innovativo. Il loro target finale, inoltre, deve essere soprattutto la GDO, un attore che necessita d’imballaggi “veloci” per il trasporto del bene (ortofrutta, convenience, bakery, carne, dairy) dal negozio alla casa del consumatore".

Innovare ancora
Niente forniture a pioggia, dunque, bensì un piano specifico inteso a valorizzare i punti di forza del PLA compatibilmente con gli attuali volumi prodotti.
"Il polilattide - afferma Cavallo - può oggi sostituire in modo egregio l’OPS, il PET o il PP in certune applicazioni, ed è a quelle che ci indirizziamo. In particolare, per quanto riguarda i prodotti da forno e la verdura, il vapore acqueo contenuto nei cibi deve essere disperso con una certa velocità, e le proprietà barriera relativamente basse del PLA rendono questo materiale per certi versi migliore di altri. Stiamo anche valutando la possibilità di migliorare le proprietà barriera del nostro prodotto, con progetti che saranno definiti nel corso del 2003".
Amprica, dal canto suo, non si limiterà a impiegare e diffondere il PLA in tutta Europa, ma utilizzerà la propria competenza e le proprie linee per innovare il materiale stesso.
"Abbiamo messo in campo notevoli sforzi tecnologici - interviene Giuseppe Zagatti, direttore commerciale dell’azienda mantovana - e ora possiamo proporre un sistema di estrusione diverso dagli attuali.
Sfruttando la nostra specializzazione nella biorientazione del polistirolo, useremo il polilattide di Cargill Dow per ottenere un materiale biorientato (OPLA) con spessori oltre 200 micron, ideale per termoformatura. In questo modo si dovrebbero raggiungere prestazioni migliori, laddove vi siano particolari esigenze di rigidità".
Il tallone d’Achille delle confezioni di NatureWorks, sino ad oggi, è stato la differenza di costo rispetto a quelle tradizionali (anche il 60% in più), ma grazie alla biorientazione proposta da Amprica sarà forse possibile ridurre lo scarto al 20%, una percentuale che il mercato sarebbe in grado di accettare.

Sicuro e naturale
Superata dunque la prima fase di sperimentazione, il PLA inizia a farsi largo fra gli addetti ai lavori. "L’aspetto più importante - puntualizza Zagatti - è la sicurezza per gli alimenti: impiegato come imballaggio non cede nulla al prodotto contenuto e non ne altera le proprietà organolettiche, comportandosi esattamente come altri materiali consolidati da tempo. È pur vero che il PLA si degrada, ma solo a certe condizioni: l'imballaggio a fine vita può essere trasformato in CO2 e acqua in impianti di compostaggio dedicati, che operano con temperature superiori ai 60° e grado di umidità del 100%!".
Esprimendo il proprio orgoglio per una resina “naturale”, Stefano Cavallo assicura che ogni anello della catena produttiva è stato testato con cura, a partire dalla produzione della materia prima e dalle fasi per trasformarla in plastica.
"A pieno regime, in 5 anni - spiega il dirigente di Cargill Dow - i previsti tre impianti da 500.000 t complessive consumeranno lo 0,6% del mais prodotto negli USA.
D’altra parte, oggi si usa il granturco perché l’impianto è localizzato nel Nebraska, cuore della Corn Belt americana, ma non è indispensabile il mais: eventuali stabilimenti in Europa, Africa o Asia potrebbero così impiegare barbabietole, patate o riso, coltivazioni che contengono una sufficiente quantità di zuccheri.
Inoltre, Cargill Dow sta investendo ingenti somme nella ricerca e sviluppo di soluzioni innovative per produrre il PLA dagli scarti agricoli. Per finire è importante ricordare che l'origine naturale del polimero riduce sia il consumo energetico necessario alla sua produzione sia le emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Il confronto con le altre materie plastiche permette di quantificare il risparmio energetico per chilo di resina tra un 20 e un 50%.
Le emissioni di anidride carbonica, già oggi notevolmente inferiori rispetto alle altre materie plastiche, diminueranno ulteriormente fino ad avere un bilancio negativo nell'arco dei prossimi 10 anni. Questo significa che il PLA darà un aiuto concreto alla riduzione dei gas serra".

Bio-plastic for food packaging
The endorsement of PLA NatureWorks can be seen in the strategic partnerships between Cargill Dow, who developed it, and producers of plastic containers. Among these is Amprica, who are bringing important improvements to the resin to increase rigidity and reduce costs, with specific products for the food industry. A.S.

Amprica and Cargill Dow have announced the commencement of a co-operation to encourage the spread of NatureWorks in the European market for thermoformed packaging. The agreement provides that the American multinational will regularly provide sufficient quantities of PLA and guarantee support and technical assistance; the Italian company (manufacturer of thermoformed packaging for the food sector) undertakes to use the material for quality containers intended primarily for use by big distributors and in the whole of Europe. But the relationship between the two companies divided by the Atlantic does not end here: on the strength of their expertise acquired over more than 70 years, Amprica has transformed PLA into OPLA (bioriented polylactide), thus obtaining a different material, specifically for those food packagings which must be particularly rigid.
Certified ISO 9002 since 1997, with the acquisition of the Silpa group (thermoforming and injection-moulding) which took place in 2000, Amprica took another step on the road to consolidation, in 2001 achieving an overall turnover of more than 26 million Euro.

Reliable partners
With the experimentation phase over (produced by a pilot plant with a capacity of 8000 tonnes/year), and with extremely encouraging results, production of PLA began last April on a larger scale. The mission of the ‘young’ Cargill Dow (which was, in fact, founded only in 1997) is now to supply a family of polymers derived from renewable resources which can compete, in terms of cost and performance, with other packaging materials and traditional fibres. To achieve this objective, the American multinational has identified some specific sectors where the material can be applied, and the leading companies in these sectors who can manufacture polylactide packaging with a high level of quality.
“The strategy,” explains Stefano Cavallo, business unit manager of Cargill Dow BV, “has been to direct our efforts towards three main packaging sectors, given the fact that our production is still limited to 140,000 tonnes/year, although this is by no means an insignificant amount: thin film (bioriented film of 20-30 microns), sheet (both oriented and non-oriented for thermoforming) and finally bottles”.
The next step was to select some companies, offering them a preferential channel of supply, assistance, support and continual feedback.
“However, the companies to whom we propose this form of partnership,” continues Mr. Cavallo, “must fulfil certain requirements: they must operate on a European scale, they must be specialists in a well-defined sector and they must have an innovative approach. Also, their final target must be especially big distributors, since they need ‘fast’ packaging for the transport of goods (fruit and vegetables, convenience foods, confectionery, meat and dairy products) from the shop to the consumer’s home”.

More innovations
There has therefore been no flood of suppliers, rather a specific plan aimed at raising awareness of PLA’s strong points, depending on the volumes produced at present.
As Mr. Cavallo explains, “Today, polylactide can satisfactorily replace OPS, PET or PP in some applications, and it is towards these that we are directing our attention. In particular, where bakery products and vegetables are concerned, the water vapour contained in the foods must be dispersed fairly quickly, and the relatively low barrier characteristics of PLA make this material somewhat better than other materials. We are also evaluating the possibility of improving the barrier property of our product in plans which will be finalised during 2003”.
Amprica, for its part, is not limiting itself to involvement in spreading PLA throughout Europe, but will use its expertise and lines to bring about innovations in the material itself. "We have developed considerable technological strengths,” says Giuseppe Zagatti, marketing director of the Mantua company, “and are now in a position to put forward an extrusion system different from those available at present. Taking advantage of our specialisation in the biorientation of polystyrene, we will use Cargill Dow’s polylactide to obtain a bioriented material (OPLA) with thicknesses of more than 200 microns, ideal for thermoforming. In this way it should achieve higher performance wherever there is a particular need for rigidity”.
The Achilles’ heel of NatureWorks packaging, up to now, has been the difference in cost compared with traditional packaging (60% or even more), but thanks to the biorientation planned by Amprica it may be possible to reduce the gap to 20%, a percentage which the market would be prepared to accept.

Safe and natural
With the first experimental stage over, PLA is beginning to elbow its way into acceptance by those in the trade. “The most important aspect,” emphasises Mr. Zagatti, “is the safety of the foodstuff: used as packaging, it does not leach anything at all into the product and does not alter its organoleptic properties, behaving exactly like other materials which have been established for a long time. It is true that PLA degrades, but only in certain conditions: at the end of its life, the packaging can be transformed into CO2 and water in dedicated composting plants, which operate at temperatures above 60° C and in conditions of 100% humidity”.
Expressing pride in a ‘natural’ resin, Stefano Cavallo confirms that every link in the production chain has been carefully tested, starting from production of the raw material and the stages of transforming it into plastic.
“At full production, in 5 years’ time,” explains the Cargill Dow manager, “the anticipated three plants with an overall output of 500,000 tonnes, will consume 0.6% of the maize produced in the USA. On the other hand, at the moment maize is used because the factory is located in Nebraska, in the heart of the American Corn Belt, but it is not indispensable. Future factories in Europe, Africa or Asia could use sugar beet, potatoes or rice, crops which contain a sufficient quantity of sugar. Also, Cargill Dow is investing huge sums in research and development into innovative solutions for producing PLA from agricultural waste. Finally, it is important to remember that the natural origins of the polymer reduce both the energy consumption needed for its production and the emissions of carbon dioxide into the atmosphere.
A comparison with other plastic materials make it possible to estimate the energy saving per kilo of resin at between 20 and 50%. Carbon dioxide emissions, which at the moment are considerably lower than those of other plastic materials, will fall even further, until there is a negative balance over the next ten years. This means that PLA with help towards the reduction of greenhouse gases in a concrete way”.


Fardellatrice di nuova concezione
Modularità e versatilità sono le linee guida seguite da Dimac (Aetna Group) nel progettare e realizzare la nuova fardellatrice con film termoretraibile, la soluzione più avanzata del progetto St@r.

Tangibili - ma giustificati - la soddisfazione e l’entusiasmo di Dimac. Con il completamento definitivo del progetto St@r, infatti, l’azienda concretizza due anni di sforzi progettuali e produttivi. E ora presenta una nuova e più veloce versione di fardellatrice in film termoretraibile, con velocità da 60 a 120 colpi/min.
"Abbiamo messo a punto - afferma Giuseppe Marcante, business unit manager - una macchina molto flessibile, progettata per moduli che possono essere assemblati secondo il bisogno. Un’innovazione, anche in termini di facilità d’applicazione e di gestione, che il mercato ha subito compreso".
Il 90% della linea St@r è standard, ma è disponibile un elevato numero di optional mirati a soddisfare ogni esigenza particolare. "Del resto - illustra Massimo Malini, progettista e responsabile tecnico R&S, forte di vent’anni di esperienza nel settore - questa serie di macchine si presta molto bene all’inserimento di dispositivi supplementari, in virtù dello sviluppo lineare. Ma le novità riguardano anche gli ausili elettronici, potenziati, e la meccanica, disegnata con l’intento di renderne l’uso più facile. Un vantaggio importante, infine, riguarda la riduzione dei tempi di start-up e relativi alla creazione di un nuovo formato".
Rinnovarsi per il mercato - La strategia vincente di Dimac è stata dunque aver cercato con forza nuove idee, facendo leva su competenze tecniche di prim'ordine e investendo in ricerca, mantenendo la capacità di osservare e reinterpretare quanto stava avvenendo in altri segmenti dell’imballaggio.
La modularità, per esempio, un concetto già affermato in altri settori, è stato introdotto e adattato alle esigenze della fardellatura in termoretraibile. E le ricadute positive di questa scelta stanno interessando tanto l’azienda emiliana, che ha potuto razionalizzare le fasi di progettazione e produzione, quanto i suoi clienti, che potranno commisurare i propri investimenti ai bisogni reali, potendo contare su una soluzione “aperta” all’inserimento, anche in un secondo tempo, di altre applicazioni.
Un’intuizione felice, dunque, che ha aperto all’azienda emiliana nuove opportunità di crescita. "Nel 2002, in particolare, il nostro fatturato è aumentato in modo considerevole - prosegue Marcante - e questo balzo è dovuto soprattutto alle caratteristiche del progetto, che ha saputo dare le risposte migliori sia ai mercati tradizionalmente forti, sia a quelli emergenti, in primo luogo il Far East".
Il percorso di rinnovamento della gamma perseguito da Dimac, tuttavia, non si esaurisce con il comparto del termoretraibile. "Con il progetto St@r - conclude Marcante - abbiamo iniziato a ridisegnare ex-novo il portafoglio prodotti. E fra i segmenti cui intendiamo proporre macchine e linee di nuova concezione, il prossimo è quello del cartone".

A new concept shrink wrapper
Modularity and versatility were the guidelines used by Dimac (Aetna Group) in designing and creating its new shrink wrapper with heat shrink film, representing St@r project's most advanced solution.

Dimac's satisfaction and enthusiasm was tangible, and well deserved. With definitive completion of the St@r project, the company brings to a successful conclusion two years of design and manufacturing efforts. Dimac can now present a new and faster version of its shrink wrapper in heat shrink film, with a speed of 60 to 120 strikes per minute.
"We have been able to perfect a very flexible machine - states Giuseppe Marcante, Business Unit Manager - designed especially for modules that can be assembled to meet specific needs. A real innovation, including in terms of ease of application and operations, that the market has immediately embraced."
Ninety percent of the St@r line is standard, but it is also available with a fair number of optional accessories conceived to meet a range of special needs. "In addition - explains Massimo Malini, designer and technical R&D manager, with twenty years of experience in the industry - this series is very well suited to incorporation of additional devices owing to its linear shape. But the innovation also involves the upgraded electronic and improved mechanical features, designed with a view to making its use that much easier. An another important advantage concerns the reduced start-up times and the shorter time required to create a new format”.
Updating to meet market needs - Dimac's winning strategy lies in its uncompromising quest for new ideas, by taking advantage of its top-quality technical skills and investing heavily in research, while still maintaining its unique ability to perceive and interpret innovations emerging in other areas of the packaging industry.
Modularity, for example, a concept already affirmed in other sectors, has been introduced and adapted to the needs of shrink wrapping with heat shrink film. The positive ramifications of this decision involve both the Emilia-based company, which has successfully streamlined its design and production phases, as well as its customers, who can tailor their investments to meet present needs, confident of a completely "open" solution that allows for new applications to be inserted, even at a later time.
A felicitous intuition which as opened new inroads of opportunity of growth for this company.
"In 2002, in particular, our total sales have significantly improved - continues Marcante - and this increase is due especially to the characteristics of the St@r project, which has effectively met the needs of the traditionally strong markets, as well as smaller or emerging markets, such as the Far East."
However, the scheme for overhauling the range currently pursued by Dimac does not stop with the shrink wrapped sector. "The St@r project - concludes Marcante - also calls for redesigning our entire product portfolio from the ground up. Our next objective is to offer these new concept machines and lines to the paper and cardboard sector."

Quando il flessibile si rinnova
Da Masterpack, proposte concrete e complete per il confezionamento, dove il valore di servizio assume una valenza duplice, sia in termini di reazione alle richieste del mercato sia nella realizzazione di imballaggi flessibili, capaci di trasmettere il senso della qualità.

Dinamismo, precisione e fantasia: con queste invidiabili caratteristiche Masterpack è sempre più orientatata a offrire soluzioni di confezionamento complete, che si distinguono per la qualità tecnica raggiunta e l'alto contenuto di servizio.
"Perché - come sottolinea Mirko Reto, direttore commerciale dell'azienda - solo l'equilibrio fra queste due componenti ci consente di presidiare il mercato con efficacia, trovando quel differenziale competitivo, capace peraltro di far emergere l'offerta dei nostri stessi clienti in un panorama affollato".
La tradizionale produzione di film flessibili stampati in flexo, destinati a coprire le esigenze di molti comparti (alimentare in primis, chimico, della detergenza, ecc.) è stata dunque completata e ampliata con la proposta di confezioni richiudibili, sacchi e buste stand-up, film metallizzati e demetallizzati a registro, ologrammi e sleeve.
Ma "fra i prodotti che, a Emballage, hanno suscitato il maggior interesse - continua Reto - spicca sicuramente Masterzip, la linea di confezioni richiudibili, che impiega il sistema Inno-Lok®. Grazie a questa tecnica, brevettata da Hudson-Sharp, è possibile saldare cerniere a registro anche su materiali barrierati, destinati al confezionamento in atmosfera protettiva. Una lavorazione, peraltro, nella quale Masterpack si è distinta a livello internazionale, apportando migliorie al sistema stesso: oggi disponiamo infatti di zipper realizzati con materiali compositi ad alta barriera, che ci permettono di estendere l’offerta a una gamma più vasta di alimenti freschi e risultano molto competitivi rispetto alle tradizionali cerniere di PE, che non garantivano una tenuta ai gas e all’umidità adeguata al MAP".
Un vantaggio non trascurabile offerto da questo sistema è anche la facile implementazione su confezionatrici orizzontali e verticali pre-esistenti, senza dover ricorrere a grandi investimenti, ma semplicemente operando semplici modifiche al colletto del tubo formatore, eseguibili peraltro in tempi brevi.
"Per quanto riguarda invece le buste stand-up - prosegue Reto - abbiamo potenziato la nostra offerta, rendendo disponibili i formati fino a 900 mm di altezza con 600 di larghezza, dotati di fondello, zipper e maniglia rinforzata. Insomma, forniamo un sacchetto finito, che il cliente può confezionare sulle proprie macchine riempitrici".
Le Master Pouches, personalizzate con stampe flessografiche fino a otto colori e realizzate utilizzando diversi tipi di accoppiati plastici, sono ideali per il confezionamento manuale o semiautomatico; i sacchetti sono disponibili in diversi formati, per il confezionamento di prodotti liquidi, in polvere o in granuli, nei settori alimentare, chimico e cosmetico.

When flexible renews itself
Concrete and complete proposals for packing from Masterpack, where service value counts double, both in response to market demands and in the creation of flexible packaging, capable of transmitting a sense of quality.

Dynamism, precision and imagination: with these enviable features Masterpack has always been orientated towards offering complete packaging solutions that stand out for technical quality attained as well as high service content. As Mirko Reto, commercial head of the company underlines - “only a balance between these two components allows us to preside over the market with that competitive differential capable what is more of making our own customer’s product offer emerge in a crowded marketplace”.
Their timehonored output of flexo printed flexible film, destined to cover the needs of many segments (food first and foremost, chemicals, detersives and detergents, etc.) has hence been completed and broadened with the offer of reclosable packs, bags and stand-up packs, metalized and demetalized film to register, holograms and sleeves. “But Masterzip, the line of reclosable packaging items that uses the Inno-Lok® system surely stands out among the products that aroused greatest interest at Emballage - Reto continues. Thanks to this technique, patented by Hudson-Sharp, zips can be welded to register to barrier material, this for packaging in protective atmosphere.
A process in which Masterpack stands out at international level, having made improvements to the system itself: today we in fact have zippers made in composite high barrier material that allow us to extend the offer to a broader range of fresh produce and turn out to be very competitive compared to the traditional PE zips, that did not guarantee the gas and humidity tightness needed in MAP”. An advantage offered by this system is its easy implementation on pre-existing horizontal packaging and vertical machines, this without having to resort to huge investments but simply by making small modifications to the forming tubes that can be carried out in a short time.
“As far as stand-up bags are concerned - Reto goes on to say - we have strengthened our offer, making formats up to 900 mm high and 600 mm across available, these fitted with base, zipper and reinforced handle. That is we provide a finished bag that the customer can pack on his own filling machines”.
The Master Pouches, personalised with flexo print in up to eight colors and made using different types of plastic laminates, are ideal for manual or semiautomatic packaging; the bags are available in different formats, for packing liquid, powder or granule products, in the food, chemical and cosmetics sector.

La sleeve è servita
Un applicatore di sleeve con generatore di vapore incorporato e un applicatore lineare ad alta velocità, di concezione meccanica. Queste le novità proposte da PDC Europe, rappresentata in Italia da Pharmapack.

A Emballage PDC Europe giocava in "casa" e non ha perso l'occasione per mettere in campo due significativi avanzamenti tecnologici nel campo dell'applicazione di sleeve termoretraibili.
Come spiega Danny Imperiali di Pharmapack "TGV 1000 (1) è una sigla che sta a significare Tunnel Generateur Vapeur, dove il tunnel per l’applicazione di sleeve incorpora il generatore di vapore. Grazie a questa particolarità costruttiva, il sistema può essere facilmente inserito in lay-out pre-esistenti e può essere posizionato in ogni angolo dello stabilimento, evitando di stendere cavi o condutture. Va sottolineato che il consumo energetico di TGV 1000 è di gran lunga inferiore rispetto ai tunnel ad aria calda, anche grazie a un dispositivo di recupero e riciclo del vapore stesso. Fra i vantaggi offerti dalla nostra macchina, occorre ricordare che la sleeve realizzata, calza alla perfezione su qualsiasi contenitore, seguendo silhouette e forme diverse, senza bisogno di interventi di regolazione ulteriori".
Interessanti anche gli applicatori di sleeve termoretraibili serie PDC 75, PDC 100 e PDC 45 EMC2. "Molto versatili, queste macchine (2) possono lavorare da destra a sinistra e viceversa, su contenitori sia vuoti sia pieni, anche in condizioni di umidità. Sono disponibili in diverse versioni, disegnate per soddisfare le specifiche esigenze legate alla velocità (da 6.000 a 33.000 pz/h), alla lunghezza delle sleeve (sino a 200 mm) o al cambio automatico della bobina. In questo caso è stata adottata una costruzione meccanica, in modo da offrire al cliente il doppio vantaggio della semplicità d’uso e di una ridotta manutenzione". Resta ovviamente inalterata la capacità dei sistemi di garantire massime prestazioni con ogni tipo di materiale impiegato nella produzione di sleeve (OPS, PVC, PET).


The sleeve is here
A sleeve applicator with built-in steam generator and a high speed linear applicator of mechanical design. These are the new products offered by PDC Europe, represented in Italy by Pharmapack.

At Emballage, PDC Europe were ‘playing at home’ and did not miss the opportunity to put forward two significant technological advances in the field of heat-shrink sleeve application.
As Danny Imperiali of Pharmapack explains, “TGV 1000 (1) is an abbreviation which stands for ‘Tunnel Generateur Vapeur’, where the tunnel for applying the sleeve has a built-in steam generator. Thanks to this particular construction, the system can easily be inserted into a pre-existing layout and can be placed in any corner of the plant, avoiding lengths of cable or conduits. I should point out that the energy consumption of the TGV 1000 is much lower than that of hot air tunnels, thanks also to a device for the recovery and recycling of the steam. Among the advantages offered by our machine is that the sleeve fits perfectly round any container, following different silhouettes and shapes, without any need for further adjustment”.
Also of interest are the series PDC 75, PDC 100 and PDC 45 EMC2 heat-shrink sleeve applicators.
“These machines (2) are very versatile and can work from right to left and vice versa, on both full and empty containers, even in damp conditions. They are available in several versions, designed to meet the specific requirements for speed (from 6,000 to 33,000 pieces/hour), for length of sleeve (up to 200 mm) or for automatic reel change. In this case a mechanical construction has been adopted, so as to provide the customer with the double advantage of simplicity of use and reduced maintenance”. Obviously, the capacity of the systems remains unchanged, to ensure maximum performance with all the types of material used in the production of sleeves (OPS, PVC, PET).


Standard di classe
Diversificando l'offerta tradizionale - che la vede protagonista nella fornitura tailor made di linee di etichettatura lineare e rotative destinate a bottiglie e flaconi dalle forme "difficili" - Nuova BRB ha messo in campo un sistema rotativo di etichettatura hot-melt, progettato per l’applicazione di etichette avvolgenti su contenitori esclusivamente cilindrici.

Non è un'inversione di rotta rispetto alle strategie progettuali e costruttive seguite fino ad ora da Nuova BRB, piuttosto si tratta di una proposta "standard", che apre a nuovi sviluppi commerciali. Pensata in primo luogo per i Paesi emergenti, Mega Hot è infatti in grado di offrire una valida alternativa di sistema a produttori medio piccoli, alla ricerca di prestazioni efficaci e a costi più contenuti.
"Per questa nuova etichettatrice hot-melt - spiega Alessandro Marchini, responsabile delle vendite estero - abbiamo scelto il sistema Nordson, che ci garantisce una velocità di applicazione di 16.000 bott/h. La scelta di concentrarsi su cadenze produttive medie non è casuale, poiché si tratta del segmento in cui la tecnica hot-melt (per etichette pre-tagliate da applicare a contenitori cilindrici o quadrati) rimane la più competitiva".
Questo arricchimento dell’offerta facilita "l’offensiva" di Nuova BRB verso i mercati emergenti dell’Est europeo. "Stiamo guardando con attenzione agli sviluppi economici in Russia, Paese in cui cui domanda sembra non aver conosciuto rallentamenti, nemmeno in una congiuntura che si sta rivelando delicata in altre aree del mondo, e che si candida a essere un partner commerciale interessante anche a medio e lungo termine". Ancora su misura - Nonostante la proposta dell’hot-melt, la filosofia aziendale continua a rimanere comunque quella di realizzare macchine in grado di soddisfare le esigenze dei comparti più diversi (dalle salse ai sottaceti, dallo yogurt all’olio d’oliva, dalle bevande alcoliche ai cosmetici e al farmaceutico), laddove i contenitori da etichettare abbiano forme complesse.
Esempio della flessibilità messa in campo da Nuova BRB è un'etichettatrice “mista”, progettata e realizzata di recente per un cliente italiano che opera nel comparto vino e che aveva espresso la necessità di dover etichettare numerose referenze in catalogo, diverse per tipologia di confezionamento e caratteristiche di prodotto.
"In questo caso è stata adottata una soluzione che consente di lavorare - spiega Marchini - sia con l’autoadesivo sia con la colla a freddo.
I vantaggi di questa opzione sono evidenti, dato che il cliente può scegliere di volta per volta se applicare un’etichetta adesiva di buona qualità grafica per l’alto di gamma, oppure sfruttare la carta tradizionale (più economica) per i vini destinati alla fascia media.
Da non sottovalutare che l’autoadesivo consente di cambiare il formato etichetta in poco tempo, contenendo ulteriormente i costi".


The standard for its class
Diversifying from traditional products - in which it is a leading player in the supply of tailor-made linear and rotary labeling lines intended for bottles with ‘difficult’ shapes - Nuova BRB has developed a rotary hot melt labeling system for the application of labels by wrapping around exclusively cylindrical containers.

This is not a U-turn in the design and manufacturing strategies followed up to now by Nuova BRB, it is rather a ‘standard’ solution which opens up new commercial developments.
Designed primarily for emerging nations, Mega Hot can provide a valid alternative for small and medium-sized producers searching for efficient performance and reasonable costs.
“For this new hot melt labeling machine,” explains Alessandro Marchini, in charge of foreign sales, “we have chosen the Nordson system, which guarantees an application speed of 16,000 bottles/hour. The decision to concentrate on medium-sized production capacities was not taken by chance, because this is a market segment in which the hot melt technique (for the application of pre-cut labels to cylindrical or square containers) remains the most competitive”.
This expansion of the range makes Nuova BRB’s ‘offensive’ into the emerging markets of Eastern Europe easier. “We are looking closely at the developing economies of Russia, a country in which there seems to have been no slow-down in demand, even in an economic situation which is finely-balanced in other parts of the world, and Russia is a firm candidate to be an interesting commercial partner in the medium and long term”.
Made-to-measure continues - Despite the hot melt systems, the company’s philosophy continues to be that of manufacturing machines to meet the requirements of very different sectors (from sauces to pickles, from yoghurt to olive oil, from alcoholic drinks to cosmetics and pharmaceuticals), where the containers to be labelled have complex shapes.
An example of Nuova BRB’s flexibility is a ‘mixed’ labeling machine, recently designed and built for an Italian customer working in the wine sector who had expressed the need to label many items, different in type and in product characteristics.
“In this case,” explains Mr. Marchini, “a solution was adopted which allowed working both with self-adhesive labels and with cold glue.
The advantages of this option are clear, given that the customer can choose from time to time to apply labels with high quality graphics for the top of the range, or use traditional paper (which is more economical) for average types of wine. It is an important factor that self-adhesive labels allow the format to be changed quickly, further reducing costs”.


Sistemi integrati di controllo
Forte di un portafoglio completo di selezionatrici ponderali, metal detector e dosatori, Prisma Industriale ha proposto a Emballage alcune soluzioni rinnovate per il controllo del peso e per la rilevazione dei metalli

"Per quanto riguarda i metal detector - afferma Matteo Bandini, marketing manager Prisma - con la serie MFN 09/11 abbiamo completato la nostra offerta con un sistema dal design innovativo sia per quanto riguarda la struttura, sia in relazione alla testa di rilevazione. La struttura, in particolare, è stata rimodernata pensando alle esigenze di elasticità d’impiego e di sanificazione totale, con l’adozione di motorizzazioni particolari e gruppi di smontaggio rapido dei nastri; la testa, dal canto suo, vanta un grado di protezione IP67. Inoltre, i metal detector sono macchine multi-frequenza con calibrazione automatica, e perciò molto semplici da utilizzare anche nei difficili settori della carne fresca non confezionata e dei formaggi".
Prisma ha presentato anche la selezionatrice ponderale 08 D3, dotata di un gruppo di nastri trasporto a smontaggio rapido per la sanificazione della macchina, e ideale per applicazioni con pesce non confezionato e prodotti collosi in genere, ma anche formaggi e carne.
Le due macchine sono proposte combinate fra loro. "Investiamo parecchio nell’integrazione delle nostre soluzioni - afferma il nostro interlocutore - per proporci ai clienti come unico partner per quanto riguarda i sistemi di controllo della qualità, cui rivolgersi beneficiando di un solo riferimento per la vendita, il service e la ricambistica.
Oggi è certo importante la qualità delle singole macchine, ma esse devono garantire alte prestazioni lungo tutta la linea, essere affidabili e sicure, semplici da integrare e impiegare. In questo caso, le due soluzioni descritte si coniugano molto bene, condividendo la stessa meccanica e la stessa elettronica".
L'azienda emiliana propone anche gli sniffer per il controllo della tenuta di confezioni ad atmosfera modificata e non: dal momento che il sistema messo a punto da Prisma impiega l'elio come gas tracciante, al posto del più usato biossido di carbonio, questi dispositivi riescono a lavorare alle alte velocità, dai 15 ai 18 cicli/min.

Integrated control systems
With its complete range of checkweighers, metal detectors and fillers, at Emballage Prisma Industriale exhibited several upgraded solutions for weight checking and the scanning of metals.

“In the case of metal detectors,” confirms Matteo Bandini, Prisma’s marketing manager, “with the MFN 09/11 series we have completed our range with a system of innovative design with regard both to the construction and the scanning head. The construction, in particular, has been modernised taking into account the need for flexibility of use and total cleaning and disinfecting, with the adoption of special drives and belt assemblies which can be quickly dismantled; the head, for its part, has an IP67 protection level. Also, the metal detectors are multi-frequency machines with automatic calibration, and so are simple to use even in difficult sectors such as unpacked fresh meat and cheese”.
Prisma also exhibited the 08 D3 checkweigher, equipped with a conveyor belt assembly which can be dismantled quickly for the cleaning and disinfecting of the machine, which is perfect for applications with unpacked fish and moist products in general, but also cheese and meat.
The two machines are designed to be used in combination. “We invest a good deal in the integration of our products,” explains Mr. Bandini, “to provide our customers with a single partner where quality control systems are concerned, so they can contact a single reference point for sales, service and spare parts. Nowadays, the quality of the individual machines is very important, but they must guarantee high performance all along the line, they must be reliable and safe, and simple to integrate and use. In this case, the two products described go together very well, sharing the same mechanics and the same electronics”.
The Emilia company also supplies sniffers for checking the security of packaging, both in modified and normal atmospheres: from the moment when the system developed by Prisma began to use helium as the marker gas instead of the more commonly used carbon dioxide, the machines have been able to work at high speeds, from 15 to 18 cycles/min.

Alte rese produttive a costi contenuti
La nuova compattatrice per cosmetici modello 030A proposta da Ve.Tra.Co. fornisce risposte in linea con le esigenze produttive più spinte e crea valore aggiunto per i piccoli/medi utilizzatori, che abbattono i costi di gestione.

Ve.Tra.Co. progetta e produce dal 1975 macchine e impianti per il processo e il confezionamento di prodotti cosmetici di alta qualità. Fornitore di livello internazionale, e buon osservatore delle dinamiche di mercato, per bocca di Luca Guerini, direttore vendite, esprimeva a fine 2002 un certo ottimismo per l'andamento del business: segnali di ripresa sul fronte americano da parte dei grandi gruppi, rinnovamento del parco macchine da parte degli operatori francesi, grande fermento dell’economia russa, dove lo sviluppo non si esprime solo in termini di volumi, ma anche di qualità della domanda, con la richiesta di macchine tecnologicamente avanzate.
La spiccata attenzione alle esigenze del mercato cosmetico ha spinto l'azienda a proporre la 030A, una compattatrice che ha riscosso immediato successo in virtù della "filosofia" progettuale perseguita.
Spiega a proposito Guerini "Con la 030A abbiamo inteso offrire alte rese produttive a fronte di costi gestionali e di manodopera moderati. Da quando è stata presentata alle grandi manifestazioni, abbiamo registrato un grande successo, forse perché abbiamo colmato un vuoto con lo strumento che "mancava". Di fatto, abbiamo dotato i piccoli e medi produttori (ma ovviamente anche i grandi) di una macchina affidabile, semplice, dalla produttività interessante, capace però di garantire economie di scala importanti".
In pratica, la 030A è una macchina rotativa ad alte cadenze produttive nella quale le funzioni di carico fondelli, dosaggio polvere, alimentazione del nastro, compattatura, pulizia e scarico sono automatiche. Questa compattatrice per polveri inoltre, necessita di scarsa manutenzione e si distingue per il disegno modulare, che permette l'installazione di un ampio numero di optional e personalizzazioni, e la qualità degli stampi a costi competitivi.
Fra le caratteristiche tecniche della 030A, il gruppo di pressatura idraulico montato all'interno della macchina, la compattatura dal basso verso l'alto, il carico fondelli automatico, PLC e menu programmabile per cambi formato veloci.
La compattatrice è inoltre multi colpo con regolazione indipendente per le produzioni di polveri difficili.

High production efficiency and costs under control
The new model 030A cosmetics compacting unit, introduced by Ve.Tra.Co., provides the answer to the most challenging production needs and creates added value for the small- and medium-sized business, while reducing operating costs.

Since 1975, Ve.Tra.Co. has been designing and building machinery and systems for processing and packaging high quality cosmetics products. An international supplier, Ve.Tra.Co is a keen observer of market changes. At the end of 2002, corporate sales director, Luca Guerini, illustrated reasons for optimism for the future of the business: signs of recovery by the large corporations on the American market, French companies overhauling machinery fleets, sparks of excitement on the Russian economy, where development is not expressed only in terms of volumes but also in the quality of the demand, with requests coming in for technologically advanced machinery.
The distinct attention on the needs of the cosmetics market encouraged the company to introduce its 030A model, a compacting unit that met with immediate success owing to the design philosophy pursued.
Guerini tells us a little about this corporate viewpoint: "With the 030A, we were able to offer high production efficiency while keeping the operating and labour costs in check. We enjoyed great success from the moment it was unveiled at the more important trade events, perhaps because we filled a gap, providing a new tool that had been lacking. In fact, we provided small- and medium-sized producers (as well as the large producers, naturally) with a reliable, simple machine offering interesting productivity, able to ensure important economies of scale”.
Practically speaking, the 030A is a rotary machine that affords a high rate of production in which loading bases, metering powder, feeding the belt, compacting, cleaning and unloading are all fully automatic. This powder compacting unit also requires minimal maintenance and is differentiated from others by the competitive quality to price ratio of the molds as well as its modular design: a wide array of optional and custom-designed features can be added to it. Some of the technical characteristics of the 030A include the hydraulic press unit mounted inside the machine, the upward compactor, the automatic bases loading unit, the PLC and the programmable menu for faster format changes. This compacting unit is also "multi pick" with independent regulations, ideal for handling difficult powders.

Etichettare i bancali
Garantita la presenza a Emballage tramite propri agenti, A.L.Tech. ha proposto l'ultima versione di ALcode P, il sistema di etichettatura specifico per pallet in grado di stampare e applicare etichette formato A5 su due lati consecutivi ma, a richiesta, anche su tre. Oltre all'affidabilità, alla qualità di stampa e di applicazione, raggiunge velocità di oltre 120 pallet/h. Il sistema impiega il gruppo stampa SATO 8460Se, capace di stampare etichette di 152 mm di larghezza a 200 mm/sec, con qualità elevata anche in ambienti industriali difficili. Il montaggio modulare consente anche l'utilizzo di gruppi stampa alternativi come il 170 Pax della Zebra. Il gruppo applicatore, studiato in modo da applicare entrambe le etichette con un solo arresto del pallet, è basato su un sistema di movimentazione a tre assi, con guide a sfere che permettono un veloce e preciso posizionamento delle etichette anche su pallet di dimensioni, forme e posizioni di arresto leggermente differenti. ALcode P è concepito come macchina universale dalle elevate prestazioni, con una struttura solida e compatta che integra in un unico insieme il gruppo stampa, l'applicatore a tre assi e la protezione antinfortunistica.
Completano l'insieme i sistemi di controllo: un sensore "etichetta caduta" e uno scanner laser che rileva la leggibilità dei barcode oltre alla corretta applicazione delle etichette.

Labeling pallets
Represented by their own agents at Emballage, A.L.Tech. is offering its latest version of ALcode P, the specific labeling system for pallets capable of printing A5 labels on two and if required also on three consecutive sides.
As well as reliability and its print and applications quality, the device can attain speeds of over 120 pallets/h. The system uses the SATO 8460Se print unit, capable of printing labels 152 mm broad at 200 mm/s, with high quality also in harsh industrial environments. Its modular assembly also enables the use of alternative print units such as the 170 Pax by Zebra.
The applicator unit, designed to apply both labels with one pallet arrest, is based on a triaxial movement system, with ball guides that enable a speedy and precise positioning of the label also on pallets with slightly different sizes, shapes and arrest positions.
ALcode P has been conceived as a high performance universal machine with a solid, compact structure that integrates the print units, triaxial applicator and accident prevention. The assembly also includes a control system: a “fallen label” sensor and a laser scanner that checks barcode readabililty as well as label application.

Tappi per ogni esigenza
Specializzato nella produzione di tappi e chiusure di plastica destinati a soddisfare esigenze molto diverse, il gruppo Bericap è in grado di servire sia le piccole/medie imprese sia i grandi utilizzatori del comparto industriale (motor oil, agrochimico, farmaceutico) e alimentare (olio, acque minerali e bevande), ma anche della detergenza e cosmesi.
Fra le proposte più recenti, segnaliamo il tappo da 48 mm specifico per i contenitori di acqua minerale da 5 a 10 litri, disponibile anche in versione con doppio dispositivo tamper evident e dotato di un pratico sistema per versare il liquido (quando il contenitore è posto in orizzontale) con un gettito regolare, che si attiva semplicemente ruotando il tappo in senso orario.
Bericap ha inoltre presentato Hexacap, una linea di tappi “leggeri” da 26,7 e 30 mm che coniuga il risparmio di materia prima (circa il 25%) con la facilità di apertura. Questa serie si distingue anche per le aumentate garanzie tamper evident e la particolare idoneità alla risciacquatura e al lavaggio in caso di sterilizzazione chimica.
Infine, per quanto riguarda il mercato dei succhi di frutta, Bericap ha fornito a due grandi nomi del food i nuovi, affidabili tappi da 38 mm, caratterizzati da una filettatura a tre principi. Disponibili sia per tenuta conica sia per foil di alluminio, queste proposte integrano l’ampia offerta di tappi da 38 mm di tipo flat e sport-cap.


Caps for every situation
Specialising in the production of plastic caps and closures intended to satisfy very different requirements, the Bericap group is in a position to serve both small/medium-sized enterprises and large users in the industrial (motor oil, agrochemical, pharmaceutical) and food (oil, mineral water and soft drinks) sectors, including detergents and cosmetics.
Notable among their most recent offerings is the 48 mm cap, intended specifically for 5 to 10 litre mineral water containers, also available in a version with a double ‘tamper evident’ device, fitted with a practical pouring system (when the container is in a horizontal position) with a regular flow. This is activated by simply turning the cap in a clockwise direction. Bericap also exhibited Hexacap, a line of ‘light’ caps of 26.7 and 30 mm which combine a saving in materials (aboutt 25%) with ease of opening. This series also stands out because of its increased ‘tamper evident’ guarantee and its particular suitability for rinsing and washing in the case of chemical sterilisation.
Finally, regarding the fruit juice market, Bericap has been supplying two big names in the food sector with its new reliable 38 mm cap, characterised by its three-start thread. Available both for boreseal and aluminium foil, these products augment the wide range of 38 mm flat and sport-cap closures.


Scatole metalliche litografate
Realtà eclettica e apprezzata a livello internazionale per la verve inventiva, Decorbox produce scatole di latta litografate dal 1990. Un'apposita struttura interna valuta le richieste grafiche dei clienti, fornendo consigli sulla realizzazione degli impianti fotolitografici e offrendo la possibilità di esaminare il lavoro stampato su latta prima della produzione. Decorbox può infatti contare su uno staff tecnico qualificato che, in collaborazione con il cliente, studia di volta in volta nuovi progetti e soluzioni, pianificando tempi e programmi produttivi. L’azienda parte infatti dall’ideazione del progetto, per procedere con la riproduzione litografica, arrivando poi alla realizzazione dell’imballaggio.
Certificata ISO 9002, Decorbox concilia, nei propri prodotti, bellezza, funzionalità e sicurezza, come dimostrano le realizzazioni eseguite per Baileys, Lipton, Bauli, Cinzano, Benetton, J&B e Coca Cola, solo per citare alcuni dei grandi clienti. L'azienda utilizza mezzi propri di trasporto per garantire velocità di consegna.
Le scatole metalliche sono offerte da Decorbox in numerose varianti di forme e colori. Dalle tradizionali scatole di forma rettangolare per prodotti dolciari a quelle cilindriche per i dolci da ricorrenza o per bottiglie di whisky, dai cofanetti regalo agli astucci per prodotti di cancelleria. Ma il vasto assortimento non finisce qui, l’azienda è in grado di realizzare anche scatole di forma conica o sagomate per soddisfare le più diverse necessità di utilizzo. Dai numerosi esempi di scatole metalliche realizzate da Decorbox appare evidente come un prodotto possa essere confezionato in modo sicuro, senza limiti di forma o di colore, anche con giochi di stampa a rilievo, satinata o con ologrammi.


Lithographed tins
Eclectic concern world-wide appreciated for its inventive verve, Decorbox has been producing lithographed tins since 1990. A special in-house structure rates the customer’s graphic requests, giving advice on the creation of photolithographic plates and offering the possibility of examining the printed work on tin prior to production. Decorbox can in fact count on a qualified technical staff that, in cooperation with the customer, devises new products and solutions as befitting customer requests, planning production times and programs. The concern in fact starts off with the creation of the project, to go on to lithographic reproduction and lastly creation of the packaging. ISO 9002 certified, Decorbox combines beauty, functionality and safety in its products, as its creations for Baileys, Lipton, Bauli, Cinzano, Benetton, J&B and Coca Cola show, to cite but some of its large customers. The company uses its own fleet of vehicles to guarantee speedy delivery. Decorbox tins come in various shapes and colors. From the traditional rectangular shaped tin for confectionery products to the cylindrical ones for celebratory items or whisky bottles, from gift caskets to stationery products. But the vast assortment does not stop here: the company is also capable of creating conical or shaped containers in order to satisfy the most varied user needs. The numerous examples of metal tins made by Decorbox show how a product can be packed safely, without limitation to shape and color, also with play of relief or satined printing or with holograms.

Etichettatura made in Italy
Presente in fiera come Etifrance (marchio commerciale depositato nel 2000 dalla società italiana e dal consorzio francese G9), Etipack ha proposto la propria gamma di soluzioni per l’etichettatura e la codifica, rinnovata nelle prestazioni e nel design. Clear, Surprise, Original e Super, in particolare, sono etichettatrici con velocità da 20 a 80 m/min, adattabili alle esigenze della piccola e della grande industria, offrendo opportunità applicative standard o personalizzate. Nel progettare le nuove macchine l’azienda ha puntato soprattutto alla flessibilità, alla semplicità di gestione e alla possibilità, per l’utente, di cambiare rapidamente la versione della macchina da destra a sinistra e viceversa. Etipack ha presentato anche Strappy, distributore di nastro adesivo ideale nell’applicazione di sigilli apri e chiudi, e la print&apply SA2000, prodotta da 3M e sviluppata in collaborazione con l’azienda milanese.
Per quanto riguarda, infine, il settore della codifica, attenzione puntata sulle stampanti da banco Scooter, Spider e Jumbo, caratterizzate da una velocità sino a 250 mm/s. Dotate di una comoda tastiera display per impostare e variare i parametri di stampa, queste macchine possono essere integrate con una scheda PC che raddoppia l’area di stampa, permette di avere i caratteri True Type e rete sulla macchina.


Made in Italy Labeling
Present at the trade fair as Etifrance (commercial trademark deposited in 2000 by the Italian company and by the French consortium G9), Etipack proposed its own range of solutions for labeling and coding, with renewed performance and design.
Clear, Surprise, Original and Super, in particular, are labelers with speeds ranging from 20 to 80 m/min, adaptable to the needs of small and large industries, offering standard or personalised applicative opportunities.
In designing the new machines the company focussed above all on flexibility, simplicity of handling and the possibility for the user to change the version of the machine from right to left and vice versa rapidly.
Etipack also presented Strappy, an adhesive tape dispenser ideal for the application of fastening and unfastening seals and the print&apply SA2000, produced by 3M and developed jointly with the Milanese company.
Finally, as far as the coding sector is concerned, the attention was focussed on bench printers Scooter, Spider and Jumbo, characterised by speeds of up to 250 mm/s.
Equipped with a handy display keyboard for programming and varying print parameters, these machines can be integrated with a PC card which doubles the print area, meaning you can have True Type and network characters on the machine.


Tracciabilità di prodotti, colli e bancali
Forte di un’offerta integrata in grado di soddisfare ogni esigenza di marcatura e codifica, la francese Imaje ha proposto la nuova versione di Etix, l’affermato sistema per la tracciabilità dei prodotti singoli, imballaggi primari e secondari, pallet, già adottato da molte grandi aziende agroalimentari e industriali d’Oltralpe. Sviluppato dal 1989 da Adhoc (società di recente acquisita da Imaje), Etix ha saputo aggiornarsi e arricchirsi nel corso degli anni, per rispondere in modo efficiente alle mutate sfide del mercato. Questo sistema, in particolare, consente di far dialogare tutti i dispositivi di marcatura e lettura con le macchine di processo e confezionamento ubicate sulle diverse linee produttive. Etix consente inoltre uno scambio di dati costante e in tempo reale con i server Enterprise Resource Planning, ma lavora in modo autonomo anche in caso di blocco momentaneo dell’ERP, o laddove questo servizio non sia disponibile. Inoltre, Etix riconosce tutti gli standard internazionali (EAN-UCC) per l’identificazione dei prodotti, dei colli e dei bancali, e si adatta con facilità alla maggior parte delle linee esistenti, anche quando queste vengano modificate con l’inserimento di nuovi impianti o lo spostamento di altri. Compatibile con il sistema operativo Windows, Etix dispone di un software intuitivo e accessibile in modalità differenti (operatore, amministratore, ecc.) al fine di garantire la massima sicurezza. Realizzato secondo una struttura modulare, Etix è disponibile in tre versioni principali: supervisione mono-linea, multi-linea o multi-stabilimento.

Traceability of products, packages and pallets
With a wide integrated range which can satisfy every requirement for marking and codifying, the French company Imaje has introduced a new version of Etix, the renowned system for the tracing of individual products, primary and secondary packaging and pallets, already adopted by many large agrofood and industrial companies outside Italy. Developed since 1989 by Adhoc (a company recently acquired by Imaje), Etix has been updated and improved over the years to respond effectively to the changing challenges of the market.
In particular, this system allows all marking and reading equipment to dialogue with transportation and packaging machines located on several production lines. Etix also allows continuous data exchange in real time with Enterprise Resource Planning servers, but also works independently in the event that the ERP is temporarily blocked, or wherever this service is not available. Etix also recognises all international standards (EAN-UCC) for the identification of products, packages and pallets, and can easily be adapted to suit most existing lines, even when these have been modified by the insertion of new pieces of equipment or the replacement of others. Compatible with the Windows operating system, Etix is fitted with intuitive software, accessible in different ways (operator, administrator, etc.) in order to ensure maximum security. Constructed according to a modular principle, Etix is available in three main versions: single-line, multi-line or multi-plant supervision.

Incartonatrice wrap-around
Futura ha proposto Robo.wrap, un’incartonatrice di tipo "wrap-around" adatta al confezionamento di flaconi, bottiglie, sacchetti, astucci, flow-pack e prodotti delicati in cartoni a partire da un fustellato steso. L’imballo aderisce così perfettamente al fardello inserito, senza danneggiarlo, e lo protegge in modo più accurato di quanto si possa ottenere da un cartone americano alimentato verticalmente oppure orizzontalmente. Le superfici superiori ed inferiori, prive di lembi di chiusura, assicurano inoltre una grande stabilità nel carico su pallet, mentre il senso della fibra del cartone (longitudinale) e il doppio spessore sulle pareti verticali garantiscono una maggiore resistenza allo schiacciamento.
Con la stessa macchina si possono ottenere imballi di forme diverse, dall'avvolgimento completo (con la versione Robo.wrap/W15), fino al semplice vassoio (con il modello Robo.wrap/T15).
Grazie alla sua struttura particolare, Robo.wrap si rivela adatta alle applicazioni in campo alimentare e farmaceutico, poiché rispetta tutte le esigenze di accessibilità e pulizia espresse da questi settori "difficili". Il dispositivo di trasporto cartone è realizzato da una pinza con movimento a passo pellegrino, gestito da un asse controllato. I tempi di cambio formato, inoltre, sono veloci grazie al sistema di montaggio rapido delle parti da cambiare e ai volantini con riferimento numerico per le componenti regolabili.
L'unità di gestione e comando Robox permette infine di adattare alla macchina anche alimentazioni robotizzate e di gestire più assi controllati, mentre l'interfaccia operatore/macchina è costituita da un pannello operatore seriale con una messaggistica semplificata.

Wap-around casepacker
Futura is offering Robo.wrap, a wrap-around casepacking machine suited for packing flacons, bottles, bags, cases, flow-packs and delicate products in cartons starting off from the die. Thus the pack adheres perfectly to the product batch placed inside, without damaging the same, and protects the product better than an American box fed vertically or horizontally.
The upper and lower surfaces, free of closure flaps, also ensure a greater stability in loading the pallet, while the direction of the carton fibre (lengthwise) and the double thickness of the vertical walls guarantee greater crush resistance. With the same machine packs of different shapes can be obtained, from complete wrapping (with the Robo.wrap/W15 version) up to simple trays (with the Robo.wrap/T15 model). Thanks to its special structure, Robo.wrap is suited to applications in the food and pharmaceutical fields in that it respects all the needs of accessibility and cleanliness demanded in this "difficult" sector.
The carton shifting device is constituted by a stepping feed clamp run on a controlled axis.
Format change times are speedy thanks to the rapid assembly system on the parts to be changed and to the scaled flywheels for the settable components. Lastly the Robox control and management unit means the machine can also be suited to robotised feed and manage more than one controlled axes, while the operator/machine interface is constituted by a serial operator panel with simplified messages.

Monoblocco di riordino e orientamento
Da oltre 30 anni Fava Artemio & C. produce impianti per trasporto, stoccaggio, riordino e orientamento di contenitori di plastica di qualsiasi forma e dimensione. In particolare, per le applicazioni più gravose, ha messo a punto gruppi di riordino e orientamento in monoblocco, adattabili a più formati, che consentono di ottenere la massima produttività oraria e affidabilità, riducendo al contempo gli ingombri della linea.
Per esempio, con contenitori da 1 litro, il monoblocco MB410 DG raggiunge una cadenza di 22.000 bph. In questo caso, l’estrazione dei contenitori dal corpo riordinatore è effettuata da una stella che alimenta il gruppo di orientamento a piattelli.
Nell’offerta dell’azienda emiliana segnaliamo i riordinatori rotativi serie PB557 per contenitori da 0,1 a 5 litri, gli orientatori rotativi e lineari della famiglia PB552, infine gli impianti completi per il prelevamento dei contenitori dalle soffiatrici, lo stoccaggio alla rinfusa in silo, il trasporto ai riordinatori e alle successive macchine della linea.


Monobloc for sequencing and orientation
For over 30 years Fava Artemio & C. has produced machines for the transport, storage, reordering and orientation of plastic containers of any size and shape. In particular, for more exacting applications, they have refined groups of monobloc sequencing and orientation which can be adapted to several formats and which lead to maximum productivity in terms of time and reliability, simultaneously reducing line jams. For example, with 1 litre containers, the MB410 DG monobloc can reach rates of 22,000 bph. In this case the extraction of the containers from the sequencer is achieved by a star which feeds the orientation unit with plates. Some of Fava’s outstanding products include the roto sequencer series PB557 for containers from 0.1 to 5 litres, the roto and linear orientators belonging to the PB552 family and finally the complete plants for picking up containers from the blower, bulk storage in silos, transport to the sequencers and following line machinery.

Novità per il settore farmaceutico
I laser Nimax "superano l'esame" dei requisiti CFR21 Part Eleven. La nuova direttiva della FDA (Food and Drug Administration’s) ha creato grande fermento nell’industria farmaceutica e il “CFR21 Part Eleven” è uno degli argomenti di maggiore attualità. Cuore della nuova direttiva è l’assegnazione a ogni operatore di un numero ID e di una password, con funzione di firma digitale per garantire la rintracciabilità di ogni operazione effettuata. Al momento Nimax ritiene di essere l’unica azienda in grado di soddisfare i requisiti del “CFR21 Part Eleven” grazie ai codificatori Serie T della Sator, di cui Domino ha iniziato l’acquisizione nel 2001. Si tratta di una soluzione tecnologica competitiva apprezzata sia dai costruttori di macchine per il confezionamento farmaceutico, sia dall'utente finale, sempre più sensibile alle problematiche in materia di sicurezza. La marcatura di tubetti, blister e astucci può essere eseguita anche con tecnologia vettoriale, in grado di marcare sia prodotti fermi che in movimento. L’applicazione può essere integrata con sistemi di visione a telecamera per verificare la completezza e la qualità della marcatura. Una delle ultime applicazioni realizzate, in collaborazione con un importante costruttore di macchine automatiche, prevede una velocità di produzione fino a 270 astucci al minuto.
News in the pharmaceutical sector
Laser codifying systems by Nimax are in line with the CFR21 Part Eleven regulations. The recent FDA directive is creating turmoil in the pharmaceutical industry and the "CFR21-Part Eleven" is currently one of the most topical questions. The regulation requires the allotting to every operator of an ID number and a password which functions as a digital signature, thus guaranteeing traceability of all the operations over time. Nimax believes it's the only supplier of laser marking systems currently capable of meeting the requirements of CFR21 Part Eleven, thanks to its Series T laser codifiers by Sator, which Domino started buying in 2001. This is a competitive technological solution, already welcomed both by many constructors of pharmaceutical packaging machines and by large final users, always more sensitive to the question of safety. The marking of tubes, blister packs and cases can also be done with vectorial technology, capable of marking both immobile and moving products. The application can be integrated with CCTV viewing systems to check the completeness and quality of the marking. One of the most recent applications for an important manufacturer of automatic machinery involves output speeds of up to 270 cases/min.


Stampa e applicazione di etichette
“Innovatori per tradizione, specialisti per scelta”, questa la filosofia del Gruppo Irplast, che esprime da sempre un deciso orientamento al cliente. Le competenze nel settore stampa, adesivizzazione e progettazione macchine sono testimoniate dalla presenza in diversi comparti produttivi (nastri adesivi a marchio Print Tape, Take Away per l’imballaggio multiplo, le etichette in bobina Label Tape per macchine automatiche). Il reparto “Officina" è stato creato appositamente per realizzare i sistemi applicativi.
Ricordiamo, tra le proposte in fiera, il sistema RSS 072 studiato per l'applicazione di etichette riposizionabili (tipo apri e chiudi e salva freschezza) sulle confezioni di largo consumo. I vantaggi di tale tecnologia sono l’impiego di bobine stampate adesivizzate senza liner e un meccanismo estremamente semplice, composto da traino motorizzato e dal sistema di taglio brevettato, funzionante senza lubrificanti.
Paloma è invece il sistema di codifica ideato per stampare e applicare etichette ricavate da bobine di PP adesivizzato, valida alternativa alla tradizionale etichetta di carta con liner.
La forza del gruppo si basa comunque sulle capacità di integrazione fra diverse realtà produttive; Bimo (che fa capo al Gruppo Irplast) produce i film di PP per l’imballaggio flessibile, ma sviluppa anche materiali dalle caratteristiche ottiche e meccaniche ideali per i settori tabacco, etichettatura e delle applicazioni tecniche. L'adozione della tecnologia Bimosol®, ha reso possibile la produzione di film di spessore ridotto e dalle ottime prestazioni tecniche.

Adhesive tape and label application
“Innovator by tradition, specialist by choice”, this is the philosophy of the Irplast Group, as ever customer oriented. Their knowhow in the print, adhesivisation and machine engineering sectors is borne witness to by their presence in various segments: adhesive tapes with the Print Tape brand, Take Away for multiple packaging, Label Tape labels in reels for automatic machine, and finally the “Officina” (Workshop) section especially devised for creating applicative systems.
Among the systems proposed at Emballage, we cite RSS 072, a repositionable label applying system (open and close or freshness saver) for broadscale consumption packs. The advantages of the said technology are: the use of adhesivised printed reels without liner and an extremely simple mechanism, made up of a motorized draw and a functioning patented lubricant free system.
Paloma is a coding system for printing and applying labels derived from an adhesivised PP reel, that stands as a valid alternative to the traditional paper label with liner.
The strength of the group is based on the capacity for integration between the different production concern; Bimo (Irplast Group) produces PP film for flexible packaging, but also develops material with optical and mechanical characteristics ideal for the tobacco sector, label and technical applications, also thanks to Bimosol® technology, with which it produces thin film though with excellent technical performances.


Espositore di cartone
Per valorizzare il prodotto nell’esposizione sul punto vendita, Moncartons ha studiato e brevettato Tubenbox, un modello d’imballo comodo e utile. Date le sue caratteristiche particolari, può esporre prodotti contenuti in tubetti, flaconi, coni, ecc. che possono anche essere confezionati caldi e successivamente raffreddati oppure surgelati all’istante. Tubenbox è formato da una base fustellata (l’espositore), dove il marchio e le informazioni sul contenuto possono essere ben visibili, e da un coperchio che protegge il prodotto durante il trasporto. Tolto il coperchio, Tubenbox diventa un espositore ideale per promuovere la vendita, ed elimina le manomissioni e i passaggi manuali dagli imballi tradizionali alle scaffalature di esposizione.
Moncartons consegna tali espositori in foglio steso, consentendo così di ridurre al minimo l’ingombro durante il trasporto e lo stoccaggio.
Tubenbox, infine, può essere montato a mano in modo semplice. In alternativa, sono disponibili due macchine confezionatrici automatiche da abbinare alle linee già esistenti: una per confezionare l’imballo e chiuderlo dopo l’inserimento del prodotto tramite reggia o nastratura, e un’altra per inserire automaticamente il prodotto senza manipolazioni.

Cardboard display
To enhance the value of the product displayed in the retail outlet, Moncartons has designed and patented Tubenbox, a convenient and useful new form of packaging. Because of its unique characteristics, it can display products in tubes, bottles, or cones that can also be heat packaged and successively cooled or flash frozen. Tubenbox is made up of a die-cut base (the display) where the brand name and product content information can be easily seen, and a cover that protects the product during shipping and handling. Once the cover is removed, Tubenbox becomes an ideal display for promoting sales, and eliminates both the need to handle the products and the manual procedures from traditional packages to the display shelves.
Moncartons delivers its cardboard displays in a flat package, thereby also reducing the space necessary for transport and warehousing. Finally, Tubenbox is very easy to assemble by hand. Or, as an alternative, Moncartons has designed two automatic packaging machines to incorporate into the lines already available: one that shapes the package and then tapes it or straps it closed after inserting the product, and another for automatically inserting the product into the box, doing away with any human handling.


Fliptop Jar, bello e possibile
Coperto da brevetto italiano ed europeo, Fliptop Jar è un contenitore per cosmetici realizzato da Gibo Italia, che rappresenta l’esempio concreto di un felice equilibrio tra l’estetica e una tecnologia di produzione assai elaborata, mediante un solo stampo con bi-iniezione. Il vasetto possiede evidenti plus funzionali come, per esempio, la comoda apertura flip top a tenuta ermetica, che ha dimostrato di poter resistere a severissimi test. La vera novità risiede però negli aspetti produttivi. L’impegno progettuale si è all’inizio tradotto in un contenitore monopezzo con collo e senza vite in luogo dei consueti 4 o 5 pezzi, interamente ottenuto mediante l’utilizzo di un solo stampo e un processo di iniezione a due fasi, con l’ausilio di un sofisticato robot. Realizzato in polipropilene, con inserti soft touch, offre la possibilità di abbinare due diversi colori e soddisfa le più severe esigenze di barriera alla luce. Ma non solo: nella versione due pezzi, la conchiglia esterna può avere anche forme diverse da quella leggermente bombata del modello standard, aumentando ulteriormente le possibilità di personalizzazione.
Fliptop Jar, beautiful and possible
Protected by Italian and European patents, Fliptop Jar is a container for cosmetics from Gibo Italia, a good example of a perfect balance between aesthetics and a rather complicated production technology, using a single mould and bi-injection process.
The jar offers some evident functional extras, such as easy flip-top opening with a hermetic seal, which has passed some extremely stringent tests. The real novelty lies in the production, however. To begin with, the design is that of a single-piece container with a neck without screw instead of the more common 4 or 5 pieces, obtained thanks to a single mould and a two-stage injection process with the aid of a sophisticated robot.
Made from polypropylene with soft touch inserts, the jar can thus be produced in two different colours and satisfies the most demanding light barrier requirements. And that's not all: in the two-piece version, the outer shell can be given a different shape to the slightly rounded standard model, offering more scope for personalising.


Flessibilità nel riempimento
SIG Simonazzi ha presentato l’ultima generazione della nota riempitrice meccanica Bluestar, un sistema di riempimento che da anni gode della fiducia di molti produttori mondiali di bevande. Si tratta dunque di un prodotto ampiamente consolidato, che si è evoluto nel tempo, caratterizzato da una meccanica semplice, affidabile e dalle elevate prestazioni. Originariamente orientata al PET, Simonazzi Bluestar 2000 si è sviluppata anche per il riempimento di contenitori di vetro, e si presenta come tecnologia ideale per soft drink, succhi di frutta, acqua minerale liscia e gassata, birra.
Fra le principali caratteristiche, ricordiamo: serbatoio centrale, che garantisce ridotti volumi di liquido, semplice controllo di livello, alimentazione diretta alle singole valvole di riempimento; flessibilità vetro/plastica; facilità di sanificazione; completo drenaggio dei fluidi; accessibilità; predisposizione per realizzare block con sciacquatrice ed etichettatrice; possibilità di atrezzare la macchina con valvole di riempimento specifiche per i diversi prodotti e contenitori; possibilità di collettore del gas di decompressione; infine, canalizzazione separata del ritorno dell’aria.
Specifica per i liquidi non gassati, la versione 70/90 15 h, con cadenze da 28.000 bott/h per contenitori da 1 litro, può eseguire anche il riempimento a pressione atmosferica, evitando in tal modo ogni eventuale deformazione dei contenitori di plastica leggera. Un ulteriore vantaggio offerto da questa macchina è costituito dal fatto che il prodotto non entra mai in contatto con l’aria di ritorno delle bottiglie; questa viene infatti raccolta, incanalata e scaricata nell’atmosfera.

Flexibility for filling
SIG Simonazzi has presented the latest generation of the well-known Bluestar mechanical filler, a system that has been widely installed and prized by major world beverage producers. With a proven track record, it has evolved over time and is still mainly characterized by high-performing simple reliable mechanics.
Originally designed for PET, the Simonazzi Bluestar 2000 has been developed flexibly for filling in glass bottles and is the ideal technology for products such as still and carbonated mineral water, soft drinks, fruit juices, and beer.
Its main features are: central bowl with reduced quantities of product liquid, simple level control, and direct feed to individual filling valves; glass/plastic flexibility; easy sanitization; complete fluid drainage; user-friendly access; can be blocked with rinser and labeler; specific filling valves may be fitted for various products and containers; decompression gas can be collected in manifold; separate circuit for return air.
The machine exhibited at the show is model 70/90 15 h, 28,000 bph for 1 l bottle, specific for non carbonated products. This machine fills non carbonated products at atmospheric pressure, thus avoiding any deformation of lighter plastic containers for still products. A further advantage is that with this kind of filling the product never enters into contact with the air return from the bottle: the air is collected and discharged into the atmosphere, thus eliminating any possible contamination.


Erogatori facili da usare e robusti
Spray Plast opera da protagonista nella progettazione e produzione di spruzzatori a pistola e dosatori di plastica, destinati in prevalenza a un uso industriale e alla pulizia professionale. Di recente ha concentrato gli sforzi nello sviluppo di due modelli in grado di offrire ottime prestazioni anche con i detergenti schiumogeni.
Si tratta di Vela e Maxi, due robusti erogatori con spruzzo da 1,3 e 2,2 ml rispettivamente, dotati di una ghiera in grado di produrre, a seconda della regolazione, una schiuma più o meno densa. Caratterizzati da struttura resistente, questi spruzzatori sono destinati a durare a lungo nel tempo, erogando grandi quantità di detergente e accelerando le operazioni di pulizia, e sono concepiti per resistere a prodotti molto aggressivi. A tal proposito, l’azienda è in grado di eseguire nei propri laboratori test di compatibilità con i prodotti impiegati dai clienti, in modo da personalizzare i modelli impiegando materiali specifici, di volta in volta adatti al contatto con solventi o con prodotti fortemente acidi o alcalini. Un’esperienza, quella maturata nel settore professionale, che ha consentito a Spray Plast di conquistare i mercati d’Europa, Asia e America, con una quota export di circa l’80%.

Robust, easy-to-use dispensers
Spray Plast are important operators in the design and manufacture of plastic spray guns and dispensers, mainly intended for industrial use and professional cleaning. They have recently been concentrating their efforts on the development of two new models which provide excellent performance, even with foaming detergents.
These are the Vela and the Maxi, two robust dispensers with 1.3 and 2.2 ml spray respectively, fitted with a ring which, depending on the adjustment, produces a more or less dense foam. Featuring tough construction, these sprayers are designed to last, and supply large quantities of detergent to speed up the cleaning operation. They are also designed to withstand even the strongest products. In this regard, the company can, in its own laboratory, carry out tests of compatibility with the products used by the customer, so that they can customise the models using specific materials suitable for contact with solvents or with strongly acid or alkaline solutions. This long experience in the professional sector has allowed Spray Plast to conquer markets in Europe, Asia and America, with exports accounting for about 80% of production.


Reggiatrice automatica laterale
Presente a Emballage con le sue tre linee Plasto System (soluzioni per la reggiatura), Termo System (per la termoretrazione con film termoretraibile) e Periplo System (per l’avvolgimento con film estensibile), Officina Meccanica Sestese ha presentato la reggiatrice automatica modello 875 per la reggiatura laterale.
Come tutte le altre macchine della linea Plasto, questo modello laterale può essere corredato con il tipo di testa di reggiatura più idoneo alle specifiche necessità produttive.
Realizzato per reggiare verticalmente unità palettizzate o colli di medie o grandi dimensioni di qualsiasi ambito produttivo, il modello 875 di OMS può essere inserito in linee completamente automatiche, dove scambia segnali input/output con i dispositivi installati a monte a valle, oppure può operare separatamente e con modalità manuale. Questa macchina è inoltre predisposta per eseguire automaticamente due o più reggiature nel piano verticale, arrestando il pacco mediante fotocellule. Infine, la costruzione modulare della 875 ne consente l’applicazione nei casi più svariati, mentre le molteplici versioni disponibili, con testa mobile o fissa, con o senza canalina inferiore retrattile e traslazione, permettono di soddisfare ogni esigenza d’impiego.

Automatic lateral strapping machine
Exhibiting its three lines at Emballage: Plasto System (strapping machines), Termo System (for heat-shrinking with heat-shrink film) and Periplo System (for wrapping with stretch film), Officina Meccanica Sestese presented its model 875 automatic strapping machine for lateral strapping.
Like all the other machines in the Plasto line, this lateral model can be equipped with the most suitable type of strapping head for the particular production requirements.
Designed for the vertical strapping of palletised loads or medium to large size packages in any production situation, the model 875 from OMS can be inserted into completely automatic lines, where it exchanges input/output signals with the equipment installed upstream and downstream, or it can operate separately in manual mode. This machine is also designed to automatically carry out two or more strapping operations in the vertical plane, stopping the pack by means of photo-electric cells. Finally, the modular construction of the 875 allows its application in a wide variety of situations, while the large number of versions available, with movable or fixed heads, with or without retractable lower channels and transfer, means that it can satisfy every operational requirement.


Nuovo marchio, nuove proposte
Iman Pack presidiava lo spazio a Parigi con due marchi in primo piano sopra lo stand (quello vecchio e quello nuovo, per aiutare la clientela a familiarizzare con la rinnovata immagine aziendale). Ma soprattutto presentava l'ampia offerta di confezionatrici orizzontali e verticali, contapezzi e pesatrici, astucciatrici e formatrici, palettizzatori, forte della propria capacità di integrare le macchine di confezionamento in linee complete progettate su misura.
Esprimendo una certa soddisfazione per l'andamento finale del 2002, in cui grazie anche ai buoni risultati conseguiti in Francia e soprattutto negli Stati Uniti, Iman Pack ha saputo recuperare il rallentamento registrato nel primo quadrimestre, il titolare Antonio Bonotto ha illustrato le novità dell’offerta presentate al salone parigino.
"In primo luogo lo Spider, robot multifunzionale ad alta velocità. Abbiamo personalizzato l’unità ABB rendendola ideale per le diverse applicazioni di caricamento automatico e pick and place generale, con controllo di telecamere. Caratterizzato da una velocità sino a 180 pz/min per applicazioni su prodotti leggeri, Spider ha una capacità di carico di circa 1 kg e, grazie al controllo QuickMove con modellazione dinamica, è in grado di riconoscere e maneggiare i diversi tipi di prodotto. Un altro vantaggio del nostro robot è l’accessibilità da tutti e quattro i lati della postazione, che lo rende facilmente integrabile in ogni lay-out preesistente".
L’azienda esponeva anche la confezionatrice orizzontale Moonlight pbs/pbi, una sorta di “sorella minore” della nota Starlight, specifica per il mercato alimentare. "La nuova versione - spiega Bonotto - offre una maggiore flessibilità d’impiego a fronte di un minor grado d’automazione. Moonlight è dotata di quattro motori brushless, che controllano le barre di saldatura trasversali, le pinze di saldatura longitudinali, il nastro trasportatore per il passaggio dei pezzi dentro le ganasce e il nastro di alimentazione. La sua igienicità, infine, è garantita da una struttura facilmente sanificabile, realizzata tutta in acciaio inox".

New trademark, new ideas
Iman Pack was in attendance at the Paris trade fair, flourishing two important trademarks over its booth (one old and the other new, to get customers accustomed to the new corporate image). But more importantly, it also showed off a wide range of horizontal and vertical sealing machines, piece counters and weighing machines, cartoning units, forming machines, and palletizers, all designed with a unique ability to incorporate packaging machines into complete made-to-measure lines.
Expressing a certain sense of well-deserved satisfaction for the results of 2002, which thanks to the excellent results achieved in France and especially in the US, Iman Pack successfully picked up the slack after the slowdown experienced in the first four months. Company owner, Antonio Bonotto, described the innovative new products introduced at the Paris trade fair. "First of all, we are unveiling the Spider, a high speed multifunctional robot. We have personalized the ABB unit, making it ideal for a range of automatic loading and general pick and place applications, complete with video camera controls. With operating speeds of up to 180 pieces per minute for applications on lightweight products, Spider has a load capacity of 1 kg and, thanks to QuickMove controls with dynamic modeling, it is able to recognize and handle an array of products. Another advantage that this robot offers lies in its easy access from all four sides, so that it can be incorporated into any existing line arrangement”.
The company also flaunted its new horizontal sealing machine, called Moonlight pbs/pbi, a sort of little sister to the more famous Starlight, designed specifically for the food industry. "The new version - explains Bonotto - affords better flexibility in operations against a lesser degree of automation. Moonlight is fitted with four brushless motors that control the transversal sealing bars, the longitudinal sealing grippers, the conveyor belt for moving the pieces through the clamps and the feeder conveyor. Finally, since it is constructed in all stainless steel, the machine is easy to sanitize and therefore provides a guarantee of superior hygiene”.


Facile da maneggiare e da vendere
Soluzioni per il fine linea: Ocme pensa agli imbottigliatori e al retail, a cui propone un sistema di palettizzazione che assicura numerosi benefici, in termini di efficienza e di immagine. Pegasus, prodotto di punta della Ocme, è una robot di palettizzazione destinato all'industria dell'imbottigliamento, integrato con una soluzione tecnologica originale ed efficace della finlandese Hartwall.
Il sistema consiste in un vassoio di plastica (una paletta mobile dotata di ruote, denominata dolly) fissata su una paletta standard per mezzo di un adattatore, integrata con una testa di presa e le logiche di movimentazione concepite in Ocme, espressione di un avanzamento tecnologico allo stato dell'arte.
L’azienda emiliana, dal canto suo, si è impegnata a implementare al meglio il sistema, disegnandone il lay-out in vista di diverse esigenze di palettizzazione e in relazione alle velocità operative delle linee: una da 12.000 bph, due linee da 12.000 bph complessive, una linea da 22.000 bph con due robot.
Il funzionamento del sistema integrato Hartwall-Ocme è semplice.
In primo luogo, il robot prende una paletta vuota dal magazzino bancali e la depone sul trasportatore nella zona di carico. Quindi posa i quattro bancali con ruote sull’adattatore palette nella zona di carico, per appoggiare quattro vassoi sui dolly, e successivamente posa sui vassoi (nella zona carico) uno strato completo di bottiglie; durante la sequenza, i centratori palette controllano che i vassoi siano posizionati correttamente. Il robot continua la sua attività, continuando a prendere e depositare le bottiglie e i vassoi finché, sulla sommità dell’ultimo strato, deposita gli ultimi quattro vassoi e scarica il pallet pieno.
Come ha sottolineato Emanuele Gatteschi, presidente di Ocme: "L'adozione di Pegasus comporta anzitutto un vantaggio per il produttore di beverage, in relazione al risparmio sull’imballaggio (film o fadello che sia) perché una volta riempita, tappata ed etichettata la bottiglia raggiunge direttamente la zona di palettizzazione. Ma i benefici si ribaltano anche sulla distribuzione, dato che i "carrellini" vengono movimentati con grande facilità senza l'ausilio di transpallet, occupando una spazio ridotto nei corridoi, che possono essere di conseguenza organizzati in modo ordinato, facilitando l'accesso e aumentando la visibilità dei prodotti".

Easy to handle and to sell
End of line solutions: Ocme looks after bottling companies and retailers, to whom it offers a palletisation system which ensures many benefits in terms of efficiency and image.
Pegasus, the leading product from Ocme, is a palletisation robot intended for the bottling industry, integrated with an original and effective solution from the Finnish company Hartwall. The system consists of a plastic tray (a mobile pallet fitted with wheels, known as a dolly) fixed to a standard pallet by means of an adaptor, integrated with a pickup head and movement logic designed by Ocme, an example of advanced state-of-the-art technology. The Emilia-based company, for its part, is involved in implementing the system to the best possible effect, designing the layout to meet different palletisation requirements and related to the operating speed of the line: one of 12,000 bottles per hour, two lines with a total of 12,000 bph and one line of 22,000 bph with two robots.
The Hartwall-Ocme integrated system works in a simple way.
First, the robot takes an empty pallet from the stillage store and places it on a conveyor in the loading area. Then it places the four stillages with wheels on the pallet adaptor in the loading area, to place four trays on the dollies and then places on the dollies (in the loading area) a complete layer of bottles; during this sequence, the pallet locators check that the trays are correctly positioned. The robot carries on with its work, continuing to pick up and deposit the bottles and trays until it places the last four trays on top of the last layer and unloads the full pallet. As Emanuele Gatteschi, the chairman of Ocme, points out: “The adoption of Pegasus brings a particular advantage to soft drinks producers, in the saving on packaging because once filled, capped and labelled, the bottles go straight to the palletisation area. But the benefits also affect distribution, given that the ‘little trolleys’ are moved with great ease without the use of pallet transporters, taking up less space in aisles, which can thus be organised in a more ordered manner, making access easier and improving the visibility of products”.


Riempimento dei tubetti
Alte prestazioni, igienicità e semplicità d’uso. Queste le caratteristiche salienti di MTL, il sistema per il riempimento e la chiusura di tubetti presentato da Nima Erre.ti Packaging.
"Si tratta - spiega Raffaele Trezza, titolare dell’azienda nonché “padre” della MTL - di una macchina dalla concezione originale sin dal sistema di caricamento, che è verticale anziché a piatto rotante e perciò assai più veloce. Inoltre la MTL effettua il riempimento su file differenti, toccando velocità rilevanti: il modello più piccolo raggiunge i 100 pz/min, ma integrando i moduli necessari è possibile arrivare ai 500 pz/min. La macchina di base, inoltre, accoglie tubetti con un diametro minimo di 10 mm fino a un massimo di 60 mm (di norma ci si ferma ai 50 mm), di alluminio o di polietilene, ed è contenuta nell’ingombro e nei costi. Il disegno modulare che contraddistingue la MTL minimizza i costi fissi e, soprattutto, consente di trattare contenitori di tipo e dimensione differente sulla stessa macchina. Non si dimentichi, infine, che l’elevata velocità operativa permette di ripartire le varie voci di spesa su un maggior numero di prodotti".
La MTL è realizzata in acciaio inossidabile (tutte le parti a contatto con il prodotto sono “316L”) e la sua particolare struttura consente una pulizia totale con lavaggio a getto d’acqua. È inoltre silenziosa e semplice da usare, grazie alla massima visibilità delle singole parti, all’accessibilità delle varie zone e alla gestione agevolata del cambio formato (massimo 15 minuti), "anche se stiamo studiando bussole regolabili attraverso PC, che consentano di evitarne la sostituzione. Si tratta, insomma, di vantaggi rilevanti - conclude Raffaele Trezza - che stanno favorendo il successo della MTL, oltre che nel settore farmaceutico, anche nel cosmetico e nell’alimentare".

Filling tubes
High performance, hygiene and simplicity of use. These are the important features of the MTL, the system for filling and closing tubes presented by Nima Erre.ti Packaging.
As Raffaele Trezza, owner of the company as well as the ‘father’ of the MTL, explains, “This is a machine with an original design, right from the loading system, which is vertical rather than a rotary plate, and is thus quite a bit faster. Also the MTL carries out the filling operation on different lines, achieving significant speeds: the smallest model reaches 100 pieces/min, but by integrating the necessary modules it is possible to achieve 500 pieces/min. The basic machine also accepts tubes with a minimum diameter of 10 mm up to a maximum of 60 mm (normally they only go up to 50 mm), in aluminium or polyethylene, and both bulk and costs have been kept low. The modular design which distinguishes the MTL minimises the fixed costs and, above all, allows containers of different types and dimensions to be handled by the same machine. It should also be remembered that the high operating speed means the various items of expenditure can be shared between a greater number of products”.
The MTL is constructed from stainless steel (all components in contact with the product are in ‘316L’) and the special construction allows total cleaning by washing with water jets. It is also very quiet and easy to use, thanks to maximum visibility of the individual parts, the accessibility of the various parts and the easy management of format change (maximum 15 minutes) “although we are developing jigs which can be adjusted by PC, which means that replacement can be avoided.” Raffaele Trezza concludes, “These are important advantages, which are establishing the success of the MTL in the cosmetics and food sectors as well as pharmaceuticals”.


Insaccatrice automatica
Umbra Packaging ha presentato la UP 1000-M/G, un sistema di insacco automatico per sacchi a bocca aperta di medio e grande formato. L’obiettivo dell’azienda è quello di coniugare la massima versatilità di impiego con l’alta velocità di confezionamento. Queste due esigenze hanno dato vita alla serie delle linee automatiche d’insacco UP 1000-M/G, in grado di lavorare con sacchi di carta, carta politenata, politene o rafia, con o senza soffietti e maniglie.
Queste macchine, che possono contare su sistemi di teleassistenza via modem e capaci di autoregolarsi selezionando il programma di lavoro, non richiedono interventi manuali, né per il passaggio da un tipo di sacco a un altro né di cambio formato. Si possono impiegare sacchi di larghezza compresa tra 200 e 600 mm, e di lunghezza compresa tra 300 e 1100 mm, mentre il particolare sistema di caricamento dei sacchi consente all’operatore un rifornimento agevole senza arrestare il ciclo di funzionamento della macchina. Inoltre, grazie allo speciale dispositivo di sfogliamento di ogni singolo sacco, si ha sempre la certezza della presa anche nel caso si debba lavorare con sacchi di rafia. Tale dispositivo, inoltre, rende possibile l’applicazione di etichette e il trasferimento di testi sulla superficie del sacco vuoto. Infine, la struttura monoblocco di UP 1000-M/G (completamente chiusa) pone questa macchina all’avanguardia dal punto di vista della riduzione di inquinamento acustico e di emissioni di polveri nella zona di lavoro, mentre l’assenza di oscillazioni consente il montaggio di pesatrici elettroniche senza ricorso a strutture ausiliarie.

Automatic bagging unit
Umbra Packaging has unveiled the UP 1000-M/G, an automatic bagging unit for medium-sized and large open-mouth bags. The objective behind the unit is to merge maximum versatility with superior packaging speed. These two requirements have given life to the UP 1000-M/G series of automatic bagging lines, innovative machines that can work with either paper, polyethylene coated paper, polyethylene, or bast fiber bags, without or without gussets and handles.
These machines feature remote on-line assistance via modem and are self-adjusting, simply by selecting the operating program. In addition, they require no manual intervention at all, automatically switching from one type of bag to another and changing format. They can work with bag widths from 200 to 600 mm. and lengths that range from 300 to 1100 mm, while the distinctive bag loading systems enable the operator to easily replenish product supplies without stopping the machine operating cycle. Furthermore, thanks to a device that separates each individual bag, the machine always has a sure grip, even in the case of bast fiber bags. This mechanism also permits accurate application of labels and transfer of lettering onto the surface of the empty bag.
Finally, the UP 1000-M/G is a vanguard because its en bloc structure (completely closed) reduces noise pollution and emission of dust and particles into the operating area to a minimum, while the complete lack of vibrations provides that electronic weighing units can be mounted on it without the need for auxiliary structures.


Saldatrici ad alta frequenza per i blister
Con una presenza consolidata a livello europeo e nazionale, la GEAF Srl propone una gamma rinnovata di saldatrici ad alta frequenza a tavola rotante, modello GMA-D, puntando all'efficacia delle prestazioni, a un servizio completo ma anche alle economie di scala.
Destinate alla produzione di blister (in grandi e piccole tirature), le saldatrici ad alta frequenza a tavola rotante GEAF possono essere equipaggiate con il sistema di caricamento automatico dei fogli di PVC (o di PET-G) per la chiusura del blister, partendo da bobina.
"Il caricatore automatico del foglio - spiega Maurizio Bardiani, sales manager della società - consente di svolgere la bobina per la lunghezza desiderata in funzione del formato del blister da produrre, tagliarla automaticamente e quindi posizionare il foglio perfettamente centrato rispetto al prodotto da saldare. La motorizzazione dell’unità è fatta con un motore elettrico a corrente continua, che consente la facile regolazione in lunghezza del foglio: basta intervenire sul quadro-comandi selezionando dalla tastiera la lunghezza necessaria in millimetri. La seconda novità della saldatrice a tavola rotante GMA-D è il sistema di caricamento automatico di cartoncini promozionali e/o informativi all’interno del blister, che rende superflue quindi le operazioni di inserimento manuali. Insomma, si tratta di un sistema completo ed efficace, in grado di generare ragguardevoli economie, sia dal punto di vista tecnico sia gestionale".
Le saldatrici a tavola rotante GEAF, che raggiungono velocità massima di 7 cicli/min, sono molto diffuse nel mercato europeo, in Francia in particolare. "Del resto, il confezionamento in blister - conclude Bardiani - sembra non conoscere momenti di stasi. Preferito soprattutto nella GDO, che ne predilige le potenzialità antitaccheggio, questo tipo d’imballaggio offre inoltre il vantaggio di un costo competitivo".

High frequency welding machine for blisters
With a strong presence at both the Italian and European levels, GEAF Srl offers an updated range of high quality welding machines with rotary indexing tables, the model GMA-D, emphasising the effectiveness of its performance and a complete service, but also economies of scale.
Intended for the production of blisters (in large and small runs) the GEAF high quality welding machines with rotary indexing tables can be fitted with an automatic system for the feeding of sheets of PVC (or PET-G) for the closure of the blister, starting from the reel.
“The automatic sheet feeder,“ explains Maurizio Bardiani, sales manager of the company, “allows the reel to be unrolled to the length required depending on the format of the blister to be produced, automatic cutting and then the perfectly central positioning of the sheet in relation to the product to be welded. The unit is driven by a DC electric motor, which permits easy adjustment of the length of the sheet: it is only necessary to select on the keyboard of the control panel the length of the sheet in millimetres. The second new feature of the GMA-D rotary indexing table welding machine is the automatic system for placing promotional and/or informational cards inside the blister, thus making the manual insertion operation unnecessary. All in all, this is a complete and effective system which can generate appreciable economies, from both a technical and a management point of view”.
The GMA-D rotary indexing table welding machines, which reach a maximum speed of 7 cycles/min, are very widespread on the European market, especially in France. “Packaging in blisters,” concludes Mr. Bardiani “seems to show no signs of slowing down. Particularly popular in the GDO, where its anti-theft potential is appreciated, this type of packaging also has the advantage of competitive costs”.


Etichettare i sample in modo diverso
Un gruppo in espansione (in virtù di numerose acquisizioni, di cui abbiamo diffusamente parlato sul fascicolo di ottobre 2002) e sempre più in grado di soddisfare un ventaglio di richieste articolate: Marchesini si è presentato all’Emballage di Parigi mostrando al pubblico molte delle linee di confezionamento più conosciute, ma ha avuto un occhio di riguardo per i sistemi dedicati al cosmetico, progettati e realizzati dalle società partner Multipack Srl e Neri.
La prima ha messo a punto Multipack F40, una linea per l’imballaggio secondario per il comparto cosmetico. Estremamente versatile, la F40 impiega una bobina di polietilene da 45 micron per avvolgere e proteggere rossetti, mascara e altri prodotti di make-up. I vantaggi offerti da questa macchina si misurano sia in termini di risparmio, in quanto libera dalla necessità di utilizzare astucci, sia di riduzione dei tempi, grazie alla velocità nel cambio formato.
Neri, dal canto suo, presenta SL 201-T, una macchina specifica per l’etichettatura di echantillons, che elimina la necessità di serigrafare i campionici di prodotto per promuovere il brand e veicolare le informazioni. Questa macchina applica infatti al sample di forma cilindrica un cosiddetto “flag”, ossia un'etichetta avvolgente con aletta laterale libera, che cattura subito l’attenzione del consumatore, diventando un ottimo mezzo comunicativo e pubblicitario. SL 201-T ha una cadenza produttiva di 120-150 pz/min, e può essere integrata con una riempitrice.
La nuova proposta dell’azienda toscana sta già riscuotendo notevole successo sia in Francia sia in Italia.
Nonostante il campioncino avvolto nell'etichetta risulti meno “sofisticato” rispetto ai sample realizzati con serigrafia (ma c'è ancora molto spazio per ulteriori innovazioni di immagine), gli ordinativi da parte dei bei nomi della profumeria internazionale sembrano comunque indicare un deciso interesse per questa soluzione. Il dato certo è che, infatti, grazie a questo sistema, il costo finale di ogni sample viene dimezzato (da 0,30 a 0,15 Euro).

Labeling samples in a different way
A group which is expanding (by virtue of many acquisitions, which we spoke of at length in the October 2002 issue) is in an even better position to meet a host of firm requests: at Emballage in Paris, Marchesini exhibited many of its well-known packaging lines, but concentrated on systems devoted to cosmetics, designed and built by its partner companies Multipack Srl and Neri.
The first company has developed the Multipack F40, a secondary packaging line for the cosmetics sector. Extremely versatile, the F40 uses a reel of 45-micron polyethylene to wrap and protect lipsticks, mascara and other make-up products. The advantages offered by this machine can be measured in terms of savings both because it eliminates the need to use packets, and reduces the time needed, thanks to the speed of format change.
For its part, Neri presented the SL 201-T, a machine designed specifically for the labeling of samples, which eliminates the need for silk screen printing of the product samples intended to promote the brand and communicate information. In fact, this machine applies to the sample in cylindrical form a so-called ‘flag’, that is, a wraparound label with free lateral wings, which immediately catches the consumer’s attention, becoming an excellent means of communication and publicity. The SL 201-T has a production speed of 120-150 pieces/min, and can be integrated with a filling machine.
The new product from the Tuscany company is already enjoying considerable success both in France and Italy. Despite the fact that the sample wrapped in a label is less ‘sophisticated’ than one created with silk screen printing (although there is still plenty of room for further innovation regarding the image), orders from big names in the international perfume industry seem to indicate considerable interest in the product. One thing is certain: thanks to this system, the final cost of each sample can be halved (from 0.30 to 0.13 Euro).


Dosatrice, riempitrice e confezionatrice
Realizzata da Preci, Atollo 2 è una macchina automatica a movimenti continui per il dosaggio di prodotti in polvere, in grani e in pezzi, nonché per il riempimento e la chiusura di contenitori di piccole, medie e grandi dimensioni, anche di forme irregolari, con tappi a pressione, a vite e PFP.
Dotata di un gruppo dosatore rotativo a tazze telescopiche (con volume regolabile) studiato per consentire anche il dosaggio di prodotti poco scorrevoli, la macchina dispone di una tramoggia di carico del prodotto con capacità da 50 litri, e di un efficace dispositivo di trasferimento al disco porta tazze, ognuna delle quali è a sua volta provvista di una valvola di apertura per lo scarico del prodotto trattato. Inoltre, uno speciale dispositivo con eliche rotanti (comandate meccanicamente e installate all’interno di ogni imbuto) facilita lo scarico dei prodotti poco scorrevoli. I gruppi di trasferimento, infine, sono semplici da smontare, per una più facile pulizia della macchina.
Fra le caratteristiche tecniche di Atollo 2, ricordiamo il disco con imbuti per il trasferimento del prodotto nei contenitori; il supporto con piattello porta contenitori con movimento verticale per alzare il contenitore e inserire la bocca nello scarico dell’imbuto; il gruppo assestamento prodotto; il sistema di vibrazione dei contenitori durante la fase di riempimento; i gruppi per l’alimentazione automatica dei tappi; le parti a contatto con il prodotto in acciaio inox AISI 304 e, a richiesta, AISI 316.

Metering filling and packaging machine
Manufactured by Preci, the Atollo 2 is an automatic continuous-action machine for the metering of products in the form of powder, granules or pieces, as well as filling and closing small, medium and large size containers, including those of irregular shape, with pressure caps, screw caps or PFPs.
Equipped with a rotary dosimeter with telescopic cups (with adjustable volume) designed to allow the metering of products which do not flow easily, this machine is fitted with a 50-litre loading hopper and an efficient transfer device with a disc to hold the cups, each of which in its turn is fitted with an inlet valve for the supply of the product being handled. It is also equipped with a rotary propeller (mechanically controlled and installed inside each funnel) which facilitates the supply of products which do not flow easily. Finally, the transportation assemblies are easy to dismantle, for easier cleaning of the machine.
Notable among the technical specifications of the Atollo 2 are the disc with funnels for the transfer of the product to the containers; the assembly with the pans to hold the containers with vertical motion to raise the container and insert the mouth of the supply funnel; the product settlement assembly; the system to vibrate the containers during the filling stage; the assembly for the automatic supply of caps and the components which come into contact with the product in AISI 304 stainless steel, or AISI 316 on request.


Imbottigliamento compatto
Progetto comune tra Procomac e Sipa per fornire sistemi compatti di soffiaggio/riempimento/capsulatura per bottiglie di PET, l’ultima versione della linea Synchro ha riportato un notevole successo all’ultimo Emballage.
Il modello presentato è stato progettato per l’imbottigliamento di latte fresco e ESL in bottiglie di PET.
Sipa, in particolare, ha realizzato la soffiatrice SFR 8. Estremamente compatta, la SFR 8 garantisce una produttività di oltre 1.500 bottiglie/h per stampo, per un totale di oltre 12.000 bottiglie/h.
Procomac, dal canto suo, ha brevettato un sistema di movimentazione bottiglie che utilizza stelle di trasferimento con pinze di presa bottiglia, per assicurare la massima affidabilità. Il riempimento è affidato a Fillstar SF Milk, riempitrice a gravità in versione specifica per latte già installata presso Granarolo, Parmalat, Arborea. progettata per ottenere ottime prestazioni di sanificabilità (rubinetto con pochissime parti mobili, un’unica guarnizione in silicone alimentare), Fillstar SF Milk vanta buone prestazioni di riempimento, e dispone di un sistema per il flussaggio automatico della cannuccia che ne previene l’occlusione, mantenendo inoltre una elevata velocità di riempimento anche in presenza di schiuma.
L’uso estensivo di dispositivi di controllo microbiologico, derivanti dalla tecnologia asettica Procomac, assicura la separazione tra l’ambiente del riempimento e quello del soffiaggio ed un alto livello d’igiene per l’intero processo.
Il bloc presentato in fiera da Procomac è già stato installato in Ungheria per un nuovo impianto di produzione latte nei pressi di Budapest.

Compact system for bottling
The last version of Synchro, the joint project between Procomac and Sipa, presented at the last Emballage 2002 exhibition, attained a large public interest. The new SFR 8 by Sipa is a very compact rotary blow moulder and guarantees a speed in excess of 1,500 bottles per mould per hour, which accounts for a total speed of over 12,000 bottles per hour. Procomac has patented a bottle handling system which uses gripping starwheels to ensure the utmost reliability. The filling step is performed using Procomac Fillstar SF Milk, a gravity filler for milk filling, already installed at Granarolo, Parmalat, Arborea.
This machine has been designed from the ground up to achieve the best performances as regards microbiological control (choice of materials, only one internal silicon seal) and filling performance (air return pipe is flushed at the end of each filling cycle to prevent occlusion by milk foam). Extensive use of microbiological control devices from Procomac aseptic technology ensures the separation between filling and blowing environment and a high level of hygiene for the whole process. These outstanding features give this new Synchro fresh milk and ESL (extended shelf life) milk filling capabilities for the new milk products of today’s market. The exhibited bloc is still installed in Hungary for a new milk production facility near Budapest.


Avvolgitrice ad alta velocità
Presentata come novità allo scorso Salon de l’Emballage, la SW 500 di Prasmatic è una macchina avvolgitrice ad alta velocità dedicata in prima istanza al settore delle bevande, ambito nel quale è più avvertita l’esigenza di alte cadenze produttive e affidabilità, ma idonea anche per il settore alimentare. In funzione delle dimensioni e delle caratteristiche del prodotto, la SW 500 può infatti raggiungere una velocità di 65 pacchi/min, e impiegare film con spessori da 40 a 80 micron.
Questa avvolgitrice si basa su motorizzazioni brushless e assi elettrici per la gestione dei diversi movimenti, mentre la facile programmazione dei parametri e la semplice interfaccia uomo/macchina la rendono molto versatile. I gruppi di separazione prodotto (brevettati) e formazioni fardello sono stati studiati con il principio di ottimizzare il ciclo di lavorazione, riducendo i tempi di cambio formato. Il corretto svolgimento del film, inoltre, è garantito controllando le motorizzazioni a velocità differenziata con motori brushless e tramite l’impiego di un sistema di taglio del film a freddo mediante lama rotante. Il nuovo design e la progettazione ergonomica della SW 500 hanno permesso all’azienda la realizzazione di una macchina che punta ad abbattere i costi di manutenzione.

Fast wrapping machine
Unveiled as a new item at the last Salon de l’Emballage, the SW 500 by Prasmatic is a high-speed wrapping machine dedicated first and foremost to the beverage industry, the sector where Prasmatic first noticed the need for higher production rates and reliability, though the machine is also ideal for the food industry. Depending on the product size and characteristics, the SW 500 can reach a wrapping speed of 65 packages per minute and can use plastic film of thicknesses between 40 and 80 microns.
This innovative wrapping machine utilizes brushless motors and electrical axes to handle and control a range of movements, while the simple parameter programming and easy-to-understand man-machine interface make it extremely versatile. The patented product separation units and base formations have been designed to optimize the processing cycle, by reducing format change times to a minimum. Correct unrolling of the film is always ensured by the use of brushless motors to control the differentiated speed drives and a cold cutting system of the film with a rotating blade. The new ergonomic design of the SW 500 has enabled the company to build a machine that also aims to reduce maintenance costs to a minimum.


Confezionatrice affidabile
Italpack ha messo a punto Pack-50, una confezionatrice per sacchetti preformati. La macchina dispone di una camera stagna con lubrificazione forzata a olio che garantisce alti livelli di affidabilità. Un sistema computerizzato posto a bordo macchina ne facilita la gestione: con la funzione "richiamo memoria", in particolare, si possono eseguire lavorazioni in precedenza impostate senza nessuna regolazione. Anche il peso viene controllato durante il processo di riempimento: in caso di non idoneità, il sistema provvede a espellere la confezione non perfetta. La serie Pack può lavorare prodotti polverosi mediante un dosatore volumetrico modello VDC con coclea a comando elettronico; prodotti granulari, con un dosatore volumetrico modello DVT con tazze telescopiche regolabili; prodotti scorrevoli irregolari attraverso un dosaggio elettronico a bilancia modello DBE. La chiusura dei sacchetti può essere eseguita con colla a caldo oppure tramite termosaldatura, e consente di ottenere forme a mattone, a pinna rialzata, con la possibilità di applicare l’etichetta adesiva per una richiusura facilitata.
Reliable packager
Italpack has refined Pack-50, a packager for pre-formed bags. This machine is equipped with an airtight chamber with oil pressure lubrication guaranteeing high levels of reliability. A computerised system on board the machine facilitates handling: with the memory recall function in particular you can carry out previously programmed tasks without any adjustment . The weight too is checked during the filling process: if it is unsuitable, the system will proceed to expel the imperfect packaging. The Pack series can process powdery products with an electronically controlled model VDC volumetric auger doser; granular products with a model DVTvolumetric auger doser with telescopic cups; irregular fluid products with a model DBE balanced electronic dosage. Bags can be sealed with hot-melt glue or by thermal sealing, producing gable-top and flat top shapes, allowing for the application of adhesive labels so that the bags can easily be fastened again.






Una fiera che paga - Artwork Systems Group N.V (software per la pre-stampa) ha stilato un primo, positivo bilancio della propria presenza al Salon de l’Emballage. Nel portafoglio, infatti, figurano ordini per 8 configurazioni Nexus e 12 licenze ArtPro, per un importo complessivo pari a 625 mila Euro, più del doppio registrato nella precedente edizione.

Due proposte per gli scatolifici
Punto di riferimento nel settore delle macchine automatiche per scatolifici e cartotecnica, la toscana Emmeci ha presentato la MC L/99 e la taglia-angoli TA/98. La prima, caratterizzata da una velocità massima da 46 cicli al minuto, lavora su scatole variabili da 125x100x25 mm a 600x400x140 mm realizzando coperchi compresi fra 125x100x15 e 600x400x70 mm; la seconda opera su formati variabili da 68 a 640 mm e profondità di taglio da 180 mm.

Soluzioni per il riempimento
Ravizza Packaging ha presentato a Parigi Simplicita Filler, la riempitrice semiautomatica per liquidi che permette il riempimento con ciclo semiautomatico di liquidi alimentari, farmaceutici e chimici nei cosiddetti “cubitainer” o altri tipi di contenitori; dotata di una struttura modulare di acciaio inox, questa riempitrice può essere impiegata singolarmente o integrata in linee di confezionamento già esistenti.
L’azienda ha inoltre esposto Simplicita Bag Plus, una formatrice/riempitrice di sacchetti (realizzati partendo da bobine di film tubolare) versatile e facile da usare, che consente di imballare prodotti di vario tipo come ricambi meccanici, accessori di rubinetterie, minuterie metalliche, componenti per mobili, materiale ospedaliero e simili.



A fair that pays - Artwork Systems Group N.V. (pre-press software), announces very satisfactory results for Salon de l’Emballage. Order intake for the company during the exhibition amounted to more that 625 thousand Euros for 8 Nexus configurations and 12 ArtPro licenses, more than double the amount of the last edition.

Two proposals for boxmaking concerns
Benchmark for the sector of automatic machines for boxmaking concerns and converters, the Tuscan company Emmeci presented MC L/99 and the TA/98 corner cutter. The former, featuring a max speed of 46 cycles a minute, works on boxes variable from 125x100x25 mm to 600x400x140 mm realizing covers from 125x100x15 and 600x400x70 mm; the latter operates on variable formats from 68 to 640 mm with depth of cut of 180 mm.

Equipment for filling
At the Paris show, Ravizza Packaging presented its Simplicita Filler, a semi-automatic filling machine for liquids which allows the dispensing of liquid foodstuffs, pharmaceuticals and chemicals with a semi-automatic cycle into so-called ‘cubitainers’ or other types of container. Of modular stainless steel construction, this filling machine can be used alone or integrated into already existing packaging lines. The company also exhibited Simplicita Bag Plus, a former/filler for bags (designed with tubular reels of film as a starting point). Versatile and easy to use, it allows the packaging of several types of product, such as spare machine parts, bathroom plumbing accessories, small metal items, furniture accessories, hospital materials and the like.



Monoblocco di riempimento per cosmetici
Tecnicoll ha messo a punto Swirl, un monoblocco di riempimento a caldo per prodotti cosmetici a più colori in fondelli, vasetti e flaconi, con la possibilità di creare effetti a chiocciola, sfumati e marmorizzati. Fra le sue caratteristiche tecniche si segnalano: struttura d’acciaio inox e alluminio anodizzato; fusori da 15 litri con agitatori d’acciaio inox lucido; riscaldamento ad olio diatermico; tavola rotante a otto stazioni; predisposizione per il riempimento di fondelli/vasetti e flaconi; preriscaldamento dei contenitori metallici; parametri di lavoro gestiti da PLC; scarico automatico di fondelli e vasetti. Swirl, inoltre, è in grado di mantenere una cadenza di circa 10÷15.000 flaconi/giorno e 15÷20.000 fondelli/giorno, con capacità di dosaggio da 0,1 a 30 g/sec, per contenitori con diametro massimo da 67 mm e altezza sino a 100 mm.


Monobloc filling machine for cosmetics
Tecnicoll has developed Swirl, a hot filling monobloc for cosmetics products of several colors into pans, jars and bottles, with the possibility of creating swirl effects, shading and marbling. Among its technical specifications: stainless steel and anodised aluminium construction; 15-litre melting receptacles with polished stainless steel stirrers; heating with diathermic oil; turn-table with eight stations; designed for the filling of pans/jars and bottles: pre-heating of metal containers; work parameters managed by PLC; automatic discharge of pans and jars. Swirl can also maintain an output rate of 10÷15,000 bottles/day and 15÷20,000 pans/day, with dosing capacity from 0.1 to 30 g/sec, for containers with a maximum diameter of 67 mm and heights up to 100 mm.



Pre-stampa per l’imballaggio
Nata dalla fusione fra Barco Graphics (tecnologie digitali di pre-produzione per l'industria del packaging) e Purup-Eskofot (tecnologie di prestampa nell'industria grafica), Esko-Graphics vanta una gamma particolarmente ampia di soluzioni integrate per la progettazione e la pre-produzione di materiali da imballaggio.
Tra gli altri, ricordiamo la linea CDI (Cyrel Digital Imager) che comprende unità di vari formati (massimo 50" x 80") e velocità, per l'incisione delle lastre e delle maniche. Una recente integrazione dei prodotti a marchio CDI è costituita dallo Spark XT per l'incisione di fotopolimeri digitali DuPont Cyrel e di altre marche, in formati fino a 48” x 35” o 1200 x 900 mm. Fra i software figura il nuovo DeskPack, progettato per semplificare il flusso di lavoro sul packaging. DeskPack utilizza come client programmi desktop, contiene dei plug-in Illustrator e un server per il calcolo dei sormonti. Completano l’offerta altri applicativi on- e off-line, e i tavoli di campionatura Kongsberg, che aiutano gli stampatori di packaging a preparare e stampare campioni e piccole tirature di imballi di cartoncino e ondulato.


Pre-printing group for packaging
Born out of the merger between Barco Graphics (digital pre-production technologies for the packaging industry) and Purup-Eskofot (pre-printing technologies for the graphics industry), Esko-Graphics can boast an especially wide range of integrated solutions for the design and pre-production of packaging materials.
These include, among others, the CDI line (Cyrel Digital Imager) with units of different sizes (max 50" x 80") and speeds for engraving plates and sleeves. A recent addition to the CDI range is the Spark XT for engraving digital photopolymers such as DuPont Cyrel and other brands, in sizes up to 48” x 35” or 1200 x 900 mm. The software offer includes the new DeskPack, designed to simplify the work flow for packaging. DeskPack uses desktop programs as clients, contains plug-in Illustrators and a server to calculate the scales. Finally, the offer is completed by other on- and off-line applications and the Kongsberg sample tables to help packaging printers prepare and print samples and small runs of carton and corrugated cardboard packaging.




Monoblocco di riempimento
A Emballage Tecno Fluss presentava il monoblocco di riempimento e tappatura MRT, sulla stazione di riempimento MR-1 nonché sulle line complete automatiche ad alto valore aggiunto. Queste le caratteristiche tecniche di MRT: struttura di acciaio inox con protezione antinfortunistica; stazione di dosaggio a 1-2-4 dosatori volumetrici VM per prodotti liquidi, densi e pastosi (con volume di dosaggio da 5 a 2000 ml); stazione messa tappo e sottotappo con posizionamento meccanico e selezione da tazza vibratore; stazione di avvitatura con motore elettrico e testina a frizione; controllo “no-flacone, no-tappo” e “no-flacone, no-prodotto”; espulsione dei flaconi difettosi senza fermo macchina. L'apparecchiatura elettrica è comandata da PLC con quadro di comando multifunzione.


Monobloc filling unit
This year at Emballage in Paris, Tecno Fluss unveiled its monobloc MRT filling and capping unit on an MR-1 filling station and as part of high added value complete automatic lines.
Some special technical characteristics of the MRT: a stainless steel structure with special operator safety devices; a dosing station with 1-2-4 VM volumetric metering units for liquid, dense, or pulpy products (with dosing volumes of 5 to 2000 ml); a capping and undercapping station with mechanical positioning and selection from bucket vibrator; screwing station with electrical motor and friction head; "no bottle, no cap" and "no bottle, no product" controls; and a device that ejects defective bottles without stopping the machine. The electrical equipment is controlled by a PLC with a multifunctional control panel.




Etichettare fino a 16.000 bph
La macchina etichettatrice Mega Hot è completamente automatica ed è stata progettata per l’applicazione di etichette avvolgenti su contenitori esclusivamente cilindrici. È realizzata in due versioni (12 o 16 piattelli), la cui movimentazione avviene tramite pulegge e cinghie dentate, e installa un gruppo applicatore Nordson di nuova generazione per la colla a caldo. Dotato di ugelli e di uno speciale spalmatore a pettine, applica punti di colla a caldo in senso verticale, rispettivamente prima sul flacone e poi sull’ultimo lembo dell’etichetta. L’adozione del gruppo Nordson comporta notevoli vantaggi rispetto al sistema a rulli: assenza di carbonizzazione dell’adesivo, riduzione dei fermi macchina per pulizia e manutenzione, sensibili risparmi di adesivo e di energia.



Labeling up to 16,000 bottles per hour
The Mega Hot labeling machine is completely automatic and is designed for the application of wrap-around labels onto cylindrical items.
It comes in two versions (12 or 16 pans) which are activated through pulleys and toothed belts. It is fitted with a new generation Nordson applicator assembly for hot gluing. Fitted with nozzles and a special comb spreader, it applies spots of hot glue vertically, first to the bottle and then to the trailing edge of the label. The adoption of the Nordson assembly gives notable advantages compared with roller systems: there is no carbonisation of the adhesive, a reduction in down-time for cleaning and an appreciable saving in adhesive and energy.




Robot per la palettizzazione
TMG ha presentato Flexrobot, un robot di palettizzazione che va ad arricchire la gamma di sistemi robotizzati per la gestione di bancali PowerPaq. Capace di sollevare fino a 180 kg, Flexrobot è ideale per lo smistamento rapido da punto a punto, ed è stato progettato per adattarsi ai più vari impieghi di palettizzazione e incartonamento. Dotato di quattro assi, di un lungo braccio per una maggiore area operativa, Flexrobot raggiunge i 12 cicli/min e consente la manipolazione dei diversi prodotti, siano essi alla rinfusa o imballati, grazie alla possibilità di integrazione con diversi dispositivi per la presa (ad aspirazione, con pinze meccaniche, magnetiche e personalizzate in funzione del singolo prodotto). La sua programmazione, inoltre, è facilitata da una tastiera portatile e da un software di controllo compatibile con Windows, che permettono il controllo intuitivo di ogni movimento e una rapida risposta alle nuove esigenze di produzione.


Palletizing robot
TMG is proud to announce its newest Flexorobot, a palletizing robot that joins the ranks of a wide range of robotized systems for PowerPaq pallet handling. Able to lift loads of up to 180 kg, Flexrobot is perfect for rapid point-to-point sorting and was designed to adapt to the most varied range of palletizing and case packing needs. Built with four axes and a long arm to cover a wider operating area, Flexrobot can reach up to 12 cycles per minute and can handle a diversity of products, whether bulk or packaged, thanks to the ability to integrate it with diverse gripping mechanisms (suction-actuated, mechanical, magnetized or personalized grippers, which can vary depending on the type of product). Flexorobot can be easily programmed by using a portable keyboard and control software that is fully compatible with Windows, which provides intuitive control of every movement and a rapid response to new production needs.



Nuovo concetto d’eleganza
Goglio ha presentato New Touch, un film realizzato per arricchire la confezione di un effetto tattile di particolare impatto.
La verniciatura opaca e la particolare incisione dei cilindri di stampa permettono di ottenere un imballaggio flessibile ad alta barriera di ultima generazione, caratterizzato da un innovativo concetto di eleganza. Infatti, oltre all’effetto visivo, New Touch utilizza il tatto come una sorprendente via comunicativa: l’aspetto opaco, leggermente ruvido, rievoca così la genuinità e la naturalezza tipiche della carta. La shelf-life del prodotto viene inoltre garantita dalla struttura del laminato ad alta barriera, che conserva il prodotto mantenendone intatte le qualità organolettiche. Infine, frutto di una tecnologia all’avanguardia, New Touch offre la possibilità di impreziosire ulteriormente la confezione con un rilievo: la goffratura è realizzata durante il processo produttivo, senza penalizzare le prestazioni della macchina. Il rilievo può servire per caratterizzare un prodotto alto di gamma, così come per comunicare dei messaggi con la semplice percezione tattile.



New concept in elegance
Goglio has introduced New Touch, a new film created to enhance product packaging with a particularly interesting and effective texture. The opaque paint used and the unusual etching of the printing rollers combine to produce a completely innovative, supremely flexible and high barrier packaging, characterised by a new concept of elegance. In fact, beyond the visual effect, New Touch uses texture as a surprising new means of communication: the opaque and slightly coarse appearance brings to mind the genuineness and natural quality associated with paper. The product shelf-life is ensured by the structure of the high barrier lamination, which preserves the product and maintains its sensory qualities perfectly intact. Finally, New Touch is the result of cutting-edge technology. It provides the possibility to further embellish the package with a raised pattern: the embossing is achieved during the production process, without penalising the performance of the machine. The texture can add special flair to a high-end product as well as communicate messages with a simple tactile effect.