April 2003





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Produzione e impiego di imballaggi metallici. Il settore esprime numeri importanti a livello mondiale (grazie alle caratteristiche che li rendono “insostituibili”) e in Italia mantiene le posizioni acquisite nel tempo, nonostante le difficoltà congiunturali e la concorrenza espressa dai materiali alternativi. Plinio Iascone

I contenitori metallici, sul mercato da molti anni, continuano a svolgere un ruolo importante, sebbene stiano vivendo una fase di maturità. Questa considerazione generale è suffragata dalla loro effettiva diffusione in una miriade di settori applicativi, sia nell’area agro alimentare che in quella dei prodotti chimici. A livello mondiale si parla di oltre 500 miliardi di contenitori metallici utilizzati, a cui si devono aggiungere innumerevoli chiusure quali tappi corona e capsule twist off. Il valore del mercato europeo degli imballaggi metallici ammonta a circa 6.011 milioni di euro. La produzione espressa in peso è invece di circa 4.000.000 t, di cui l’85% di acciaio e 15% di alluminio. Gli operatori attivi in Europa sono circa 270, e il numero complessivo degli addetti è di circa 43.000 dipendenti.
Tra i principali punti di forza degli imballaggi metallici, ricordiamo l’inviolabilità, la robustezza (facilita il trasporto, con l’indubbio vantaggio di una riduzione sostanziale di imballaggi terziari), l’assoluta barriera agli agenti esterni come la luce (causa di alterazioni organolettiche in diversi tipi di prodotti) che garantisce la perfetta conservabilità del contenuto, e non ultimo la perfetta riciclabilità che, nel caso degli imballaggi metallici, è una pratica consolidata.
La descrizione del mercato degli imballaggi di metallo merita di essere trattata operando una distinzione fra imballaggi d’acciaio e quelli di alluminio.

Imballaggi di acciaio in Italia
L’area, che esprime una produzione di 772.000 tonnellate, si suddivide, a sua volta , in due comparti:
- contenitori di capacità sino a 30-40 litri e chiusure;
- fusti in acciaio di capacita di 200 litri.

Contenitori con capacità sino a 30-40 litri e chiusure
I materiali attualmente impiegati per fabbricare questa categoria di imballaggi sono la banda stagnata e la banda cromata. Il mix tra i due materiali è rispettivamente dell’85% e 15%.
Con la banda stagnata si realizzano i corpi scatola, i fondi, i coperchi e le capsule per barattoli di vetro. L’orientamento generale è nettamente rivolto agli spessori sottili, in particolare alla gamma 0,18/0,14 mm, con una quota di mercato attualmente pari al 27% circa. Il processo di alleggerimento coinvolge l’intera gamma di spessori e, per quanto riguarda il super sottile, è prevedibile, a breve, la comparsa di spessori inferiori a 0,14 mm.
Utilizzata essenzialmente nella fabbricazione dei tappi corona, la banda cromata (TFS) sta sostituendo gradualmente la banda stagnata nella realizzazione di fondi e di coperchi per contenitori destinati alle conserve vegetali ma, date le difficoltà di saldatura, questa può essere impiegata soltanto per la fabbricazione dei corpi scatola imbutiti.

Dimensioni e caratteristiche del mercato italiano
Nel 2001 la produzione italiana di imballaggi di banda stagnata e cromata ha raggiunto le 662.000 tonnellate, pari a un fatturato di circa 930 milioni di euro. Il 2002, secondo un primo consuntivo, segna un calo del 5,5% circa, a seguito di due fattori, uno meteorologico e l’altro congiunturale.
Il fattore meteorologico ha riguardato la principale area di utilizzo, quella dei derivati dei pomodori (27%), mentre il fattore congiunturale (la produzione industriale italiana ha subito un calo di oltre il 2%) ha coinvolto l’area dei contenitori destinati al confezionamento dei prodotti chimici, che detiene uno share del 25%. A prescindere da questi due fenomeni contingenti, il settore degli imballaggi in banda stagnata risulta senza dubbio maturo, ma presenta un trend di sviluppo positivo, valutabile intorno all’1,5% circa medio annuo.
Le altre aree di impiego e le tipologie di imballaggi di banda stagnata sono varie, e alcune presentano a loro volta discreti trend di sviluppo. È il caso delle scatolette per pet food, delle chiusure twist off, delle bombolette per aerosol (impiegate per il 90% nell’area non alimentare e solo per il 10% nel settore food per contenere panna) e delle scatole fantasia.
Quest’ultima tipologia di contenitori, in particolare, va posizionata tra i cosiddetti imballaggi di lusso, dato che viene essenzialmente utilizzata per dolciumi, liquori e omaggistica, interessando i prodotti di alta gamma.
Altre importanti aree di mercato sono quelle degli oli alimentari, in special modo dell’olio di oliva (4% circa) e dei tappi corona.
E se le scatole per olio di oliva hanno fatto conoscere nel mondo il made in Italy, per quanto riguarda i tappi corona il prodotto italiano è leader in Europa (l’84% della produzione italiana viene infatti esportata).
Va notato che dal 1998, dopo la chiusura delle linee della Crown Cork & Seal, le lattine in due pezzi in banda stagnata per bevande non vengono più prodotte in Italia; una tipologia, questa, molto diffusa invece in altri paesi europei (Inghilterra, Francia e Germania).
Molto limitato risulta il mercato delle lattine in tre pezzi per succhi di frutta (tutte di banda stagnata), che ammonta in totale a una cinquantina di milioni di pezzi.
La componente estera della domanda, in questi ultimi anni, ha assunto dimensioni interessanti. Nel 2001, infatti, le esportazioni hanno coperto il 24% della produzione e i prodotti trainanti sono le chiusure, le bombolette aerosol e i contenitori per prodotti chimici.

Fusti di acciaio, capacità 200 litri
Nell’ambito degli imballaggi in acciaio, fusti di elevata capacità, fabbricati in lamierino di acciaio di elevato spessore (superiore a 0,40 mm) senza rivestimento di stagno, rappresentano un’area a se stante.
Nel 2001 il settore ha espresso una produzione di 110.000 tonnellate pari a un fatturato di circa 66 milioni di euro. Le esportazioni incidono per il 20% circa.
I fusti sono del tipo cilindrico e tronco conico e trovano applicazione per il 70% circa nel settore dei prodotti chimici e petroliferi e per il restante 30% circa nell’area alimentare. Anche il settore dei fusti di acciaio presenta il trend tipico dei settori maturi, sebbene continui a esprimere buone possibilità di sviluppo, anche se moderato.

Imballaggi di alluminio in Italia
La presente analisi prende a riferimento tutte le tipologie di contenitori, le chiusure e gli imballaggi derivanti da foglio sottile, con spessore inferiore a 200 micron.

I materiali impiegati per la fabbricazione
L’alluminio utilizzato per la produzione degli imballaggi comprende:
- il can stock (tutto di importazione) utilizzato per la produzione di lattine per bevande;
- il foil stock, impiegato sia nella produzione del foglio sottile che in quella di capsule;
- il can body, per corpi scatola per food e pastiglie per bombolette.
Il mix tra le diverse famiglie di laminati di alluminio è il seguente: foglio sottile (inferiore 200 micron) 64%, can stock 30%, pastiglie 6%.
Le leghe che compongono i diversi prodotti sonno innumerevoli e variano a secondo delle tipologie di produzione e dei diversi impieghi.

Dimensioni e caratteristiche del mercato italiano
Nel 2001 la produzione italiana di imballaggi di alluminio ha raggiunto le 142.200 tonnellate, di cui 84.700 tonnellate di imballaggi (contenitori, chiusure, vaschette e foglio per incarto industriale) e 57.500 tonnellate di foglio sottile per converter.
L’export, in entrambi i casi, rappresenta una voce decisiva: il 59% della produzione per l’area foglio per converter e il 36% per l’area contenitori- vaschette e chiusure.
Secondo un primo consuntivo, il 2002 si è concluso con un lieve calo complessivo (-2%), da attribuire al rallentamento globale dell’economia italiana, ma anche ad alcuni fattori contingenti:
- calo dei consumi di birra e bevande, a seguito di una stagione estiva non certo positiva;
- diminuzione dell’inscatolato in Italia nel settore del tonno;
- minore impiego di vaschette, a causa della concorrenza della plastica;
- maggiore impiego del film metallizzato, al posto del foglio sottile in alluminio.
Bombolette per aerosol, chiusure a vite e foglio da incarto industriale hanno riconfermato i soddisfacenti valori del 2001. Le prospettive di sviluppo degli imballaggi di alluminio restano comunque improntate a un costante, anche se moderato, trend di sviluppo.
Le tipologie principali di imballaggi di alluminio sono cinque: scatolette per food, lattine per beverage e birra, contenitori vari per non alimentari, chiusure e imballaggi da foglio sottile di alluminio.

Scatolette e barattoli per food - Le scatole di alluminio per food trovano il loro maggiore impiego nei settori di produzione dei prodotti ittici e della carne in scatola dove le confezioni di tipo rettangolare sono per oltre il 90% di questo materiale.

Lattine per beverage e birra - Si tratta di un segmento di mercato dove, in Italia, l’alluminio domina incontrastato. A parte il non positivo andamento del 2002, l’area presenta buone prospettive di sviluppo.
Litografie accattivanti, forme personalizzate in certi casi e riduzioni di peso a parità di prestazioni, sono azioni che i produttori perseguono con molta attenzione.

Bombolette aerosol - La produzione italiana di bombolette è per il 35% circa di alluminio (mix riferito al numero di bombolette). Globalmente l’area presenta trend evolutivi sostanzialmente positivi. L’alluminio ha una posizione forte nei settori della cosmesi, profumeria e trattamento corpo (55%), oltre che nel settore farmaceutico (95%).

Chiusure - Esistono due principali tipi di chiusure di alluminio: capsule a vite (utilizzate principalmente nel confezionamento di beverage analcolico e di super-alcolici) e capsule a strappo.
Entrambe risultano in forte competizione con le chiusure di plastica: nella prima area l’alluminio risulta in lieve arretramento, nella seconda area risulta in sensibile sviluppo.

Tubetti flessibili di alluminio - L’impiego più consistente si registra nel food (concentrato di pomodoro, maionese, pasta di acciughe ecc.) e nei settori della cosmesi e del farmaceutico. È un comparto che presenta modesti tassi di sviluppo poiché, in molte applicazioni, risente della concorrenza dei tubetti flessibili di plastica e dei tubetti di materiale poliaccoppiato plastica/alluminio.

Imballaggi da foglio sottile di alluminio - La produzione di imballaggi derivanti da foglio sottile di alluminio (spessore inferiore a 200 micron) è così ripartita: 62,5% foglio sottile inferiore a 100 micron utilizzato nell’area converting, 19,5% circa vaschette per cibi da asporto (acquistati presso la distribuzione) e piatti pronti surgelati o refrigerati e 16% circa foglio sottile da incarto. L’area presenta buone potenzialità di sviluppo.

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio




Metal packaging

Production and use of metal packaging. The sector is of major importance at an international level (thanks to the features which make it ‘irreplaceable’) and in Italy it maintains the position it has acquired over the years, despite economic difficulties and competition from other materials.
Plinio Iascone

Metal containers, which have been on the market now for many years, continue to play an important role, although they are going through a stage of maturation. This general consideration is supported by their widespread application in myriad sectors both in the areas of agrofood and chemical products. At a world level we are talking about the use of more than 500 billion metal containers, to which must be added many types of closure such as crown corks and twist-off caps.
The European market for metal packaging amounts to about 6,011 million Euro. Production in terms of weight is about 4,000,000 tonnes, of which 85% are of steel and 15% aluminium.
There are about 270 manufacturers operating in Europe, with a total of 43,000 employees.
Among the main advantages of metal packaging are its integrity, its strength (ease of transportation, with the resulting advantage of a substantial reduction in the need for tertiary packaging) and its complete barrier to external agents such as light (which can cause organoleptic changes in several types of product), guaranteeing perfect preservation of the contents. Last but not least is its perfect recyclability which, in the case of metal packaging, is a well-established practice.
Any description of the market for metal packaging requires that a distinction be made between packaging in steel and that in aluminium.

Steel packaging in Italy
This area, with a production of 772,000 tonnes, can be divided into two sections:
- containers of up to 30-40 litres and their closures;
- 200 litre steel drums.

Containers of up to 30-40 litres and their closures
The materials used at present for the manufacture of this category of packaging are tinplate and chrome-plate. The mix of these two materials is 85% and 15% respectively.
Tinplate is used for the manufacture of the bodies of cans, the bases and lids, and the lids of glass jars. There is a noticeable trend towards thinner gauges, especially in the 0.18/0.14 mm range, which at present have a market share of about 27%. The lightening process covers the whole range of thicknesses and, where the super-thin is concerned, thicknesses of less than 0,14 mm are expected to appear in the near future. Used predominantly in the manufacture of crown corks, chrome-plate (TFS) is slowly replacing tinplate for the bases and lids of containers intended for preserved vegetables but, given the difficulties of welding these materials, it can only be used for the manufacture of drawn can bodies.

Sizes and characteristics of the Italian market
In 2001, Italian production of tinplate and chrome-plate reached 662,000 tonnes, with a turnover of about 930 million Euro. According to early forecasts, 2002 will see a fall of about 5.5%, due to two factors, one meteorological and the other economic.
The meteorological factor concerned the main area of use, that of tomato by-products (27%), while the economic factor (Italian industrial production suffered a fall of more than 2%) involved the area of containers intended for the packaging of chemical products, which has a 25% share of the market.
Apart from these two associated phenomena, the tinplate packaging sector is certainly fully developed, but shows a positive development trend of about 1.5% per annum on average.
There are several other areas of use and types of packaging for tinplate, and some of these show reasonable development trends. This is the case for small tins for pet food, twist-off caps, aerosol bodies (90% of which are used in the non-food sector and only 10% in the food sector, to hold cream) and for fancy tins.
This last type of container, in particular, must be placed among the so-called luxury packagings, given that is used predominantly for confectionery, spirits and gift packs, and thus high-class products.
Other important market areas are edible oils, especially olive oil (around 4%) and crown corks.
And if cans of olive oil have become recognised worldwide as a sign of ‘made in Italy’, then Italy is also the leading European producer of crown corks (84% of Italian production goes for export).
It is notable that in 1998, after the closure of the Crown Cork & Seal lines, two-piece tinplate drinks cans were no longer produced in Italy; this type is extremely widespread in other European countries (England, France and Germany).
The market for three-piece cans for fruit juices (all in tinplate) is very restricted, amounting in all to around fifty million Euro.
The foreign component of demand, in recent years, has taken on a significant dimension.
In 2001, exports accounted for 24% of production, the leading products being lids, aerosol bodies and containers for chemical products.

200 litre steel drums
In the field of steel packaging, high capacity drums, made from high thickness (over 0.40 mm) sheet steel without tin plating, is a separate area. In 2001, the sector saw production of 110,000 tonnes, for a turnover of about 66 million Euro. Exports accounted for about 20%. The drums are of the cylindrical type with tapered body, and are used for about 70% of the chemical and petroleum products sectors. The remaining 30% go to the food sector. The steel drum sector also follows the trend typical of a well-developed sector, although it continues to show good, if moderate, possibilities for development.

Aluminium packaging in Italy
This analysis takes as its reference all types of containers, closures and packaging derived from thin foil, with a thickness of less than 200 microns.

Materials used in manufacture
The aluminium used in the manufacturing of packaging includes:
- can stock (all imported) used for the production of drinks cans;
- foil stock, used both in the production of thin foil and for caps;
- can body, for the bodies of food tins and base pads for aerosols.
The mix of the various families of aluminium laminates is as follows: thin foil (less than 200 microns) 64%, can stock 30%, pads 6%.
The various products are made up of innumerable alloys, and vary according to the type of production and different uses.

Dimensions and characteristics of the Italian market
In 2001, Italian production of aluminium packaging reached 142,200 tonnes, of which 84,700 tonnes of packaging (containers, closures, trays and foil for industrial wrapping) and 57,500 tonnes of thin foil for converters.
In both cases, exports played an important part: 59% of production in the area of foil for converters and 36% in the container/tray/closure area.
According to early estimates, 2002 ended with a slight total fall (-2%), attributable to the overall slowdown in the Italian economy, but also to some associated factors:
- a fall in the consumption of beer and soft drinks, resulting from a rather inclement summer season;
- a fall in canning in the tuna sector in Italy;
- less use of trays, due to competition from plastic;
- greater used of metallised films instead of thin aluminium foil.
Aerosols, screw caps and industrial wrapping foil confirmed 2001’s satisfactory values.
However, prospects for the development of aluminium packaging remain on course for steady, though moderate, development trends.
There are five main types of aluminium packaging: tins for foodstuffs, cans for soft drinks and beer, various types of container for non-food products, closures and thin aluminium foil.

Tins and cans for foodstuffs - Aluminium tins for foodstuffs are mainly used in the sectors producing fish products and tinned meat, where rectangular containers account for more than 90% of this material.

Cans for soft drinks and beer - This is a segment where, in Italy, aluminium enjoys undisputed domination. The less than positive results in 2002 aside, the area shows good prospects for development.
Attractive printing, customised shapes in some cases and reductions in weight with no loss of performance, are areas which producers are diligently pursuing.

Aerosols - 35% of Italian aerosol production is made from aluminium (this figure refers to the number of aerosols). Overall, the area shows substantially positive progress. Aluminium holds a strong position in the cosmetics, perfume and body products sectors (55%), as well as in the pharmaceuticals sector (95%).

Closures - There are two main types of aluminium closure: screw caps (mainly used in the packaging of soft drinks and spirits) and ring-pulls. Both are in close competition with plastic closures: in the first area aluminium is slightly in retreat, in the second it is showing noticeable progress.

Flexible aluminium tubes - The most consistent use is in the food industry (tomato purée, mayonnaise, anchovy paste, etc.) and in the cosmetics and pharmaceutical sectors. This is an area showing modest development because, for many applications, it is feeling the effects of competition from flexible plastic tubes and tubes made from plastic/aluminium polylaminate material.

Thin aluminium foil packaging - The production of packaging derived from thin aluminium foil (less than 200 microns) divides as follows: 62.5% thin foil less than 100 microns, used in the converting sector, 19.5% trays for takeaway food (purchased at the source of distribution) and frozen or refrigerated ready dishes, and 16% thin wrapping foil.
The area shows good potential for development.

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio