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Cicrespi
Ipack-Ima 2006

RESOCONTO DETTAGLIATO ...utile per dire di esserci stati senza averlo fatto, con la certezza di essere creduti. Legenda: Il nuovo Polo fieramilano di Rho-Pero - La Fiera dal di dentro - La conferenza Giflex - Il pranzo e il barattolino supergenetico di ItaliaImballaggio - La serendipità - Le persone - I prodotti - Dépliant e gadget. Junio Caselli

Il Nuovo Polo fieramilano di Rho-Pero

Sono stato a Ipack-Ima 2006, era un giovedì.
Ho scelto il giovedì perché non è più settimana piena e non è ancora fine, è un giorno di mezzo, il giorno di massimo splendore: il giorno in cui la fiera, raggiunto il massimo splendore, non può che decadere in baccanali ed eccessi, come l'antica Roma.
Il Nuovo Polo fieramilano di Rho-Pero - progetto più urbanistico che architettonico di Fuksas - con l'aspetto da terminal Lufthansa e i giganteschi ragni con le zampe nell'acqua, fa piangere i bambini non appena intuiscono che di aereoplani e di navi spaziali non c'è verso di vederne decollare. A me, che sono un packager - ma di quelli puri - ha fatto lo stesso effetto. Dal di fuori almeno. Dal di dentro no.

La Fiera dal di dentro
Dal di dentro le fiere sono tutte le stesse: stand uguali come cabine di transatlantico. Prima classe (show, signorine, sgabelli interstellari, macchinari giganti come la balena di Pinocchio, dépliant e cotillon), seconda classe (facce serie, roba solida, macchinari che funzionano, biglietti da visita che finiscono …ma glielo scrivo su quest'angolo mentre si siede su questo divanetto …che le ginocchia vanno alla stessa altezza delle orecchie) e terza classe (stand condivisi o piccini come armadi, cartelli stampati al computer e appiccicati con lo scotch, sedie da giardino impilabili, un vaso con una piantina secca e una ciotolina con delle caramelle alla menta).
Non ho idea, nei vari padiglioni, quanti espositori ci fossero. Così a occhio: superano il concetto di miriade e tendono all'infinito. E distribuiti, poi, su circa xx milioni di metri quadrati di superficie calpestabile.
Capirete che non potevo avere pretese di completezza.
Quindi: una visita a una conferenza del Giflex e saluti al volo a qualche amico (di quelli che «stai tranquillo, quanti inviti ti servono?» e poi se li sono scordati e mi è toccato fare la fila alla cassa e avere a che fare con una signorina così bruttina e antipatica da sembrare francese).

La conferenza Giflex
La conferenza riguardava le caratteristiche sensoriali degli imballaggi flessibili: film poliolefinici di qualità e residuo solvente. Roba seria, insomma. Da addetti ai lavori, da gente che ne capisce. Io personalmente non ho idea di come sia fatto un film poliolefinico, figuriamoci se sono in grado di distinguerne uno di qualità da uno scadente. Potrebbero rifilarmi qualsiasi roba e dirmi che è un film poliolefinico e io non saprei dire altro che grazie e mostrarmi riconoscente. Ma ci sono voluto andare comunque, perché parlavano Rocchelli e Piergiovanni: ci sono andato con lo stesso spirito che animava gli studenti di Koenigsberg - a qualunque facoltà iscritti - quando andavano ad ascoltare le lezioni di filosofia di Kant: speravano che un po' di scienza passasse, al di là della reale capacità di comprendere le argomentazioni, solo ascoltandone il suono. In definitiva credo che, per il completamento della mia visione del mondo, ne sia valsa la pena.

Il pranzo e il barattolino supergenetico di ItaliaImballaggio
Dopo la conferenza, in cambio di pochi euroni guadagnati onestamente, ho avuto l'ingannevole impressione di aver mangiato un panino e bevuto un caffè.
Le fiere sono fatte così, oggi ci sono e domani sono solo pezzi di nastro adesivo, qualche cartaccia per terra e gli stand smontati.
Il cibo, nelle fiere, non può che seguire la stessa legge.
Per niente impigrito dagli abbiocchi postprandiali che affliggono quei crapuloni che fanno pasti completi, mi sono subito potuto mettere a gironzolare attentamente in cerca dello stand di ItaliaImballaggio, dove speravo di rimediare un barattolino supergenetico di Franco Angeloni che non fosse troppo offensivo, così da poterlo mostrare con orgoglio ad amici e parenti, facendoci un figurone. (Cosa che, dico per inciso, sono riuscito a ottenere ).

La serendipità
Quando vado nelle fiere, non potendo vedere tutto, mi piace seguire la mia serendipità ed entrare a casaccio e fare domande e fingermi interessato anche quando non lo sono. È così che si conoscono le persone più interessanti e si scoprono i prodotti più impensati.

Le persone
Così ho incontrato i tipi più rari ma più gustosi del commerciale da fiera: da quelli che ti battono sulla spalla con il dorso della mano e hanno sempre il consiglio giusto e che quando ti viene il singhiozzo ti dicono: guardi per aria, trattenga il fiato, estragga una radice quadrata, beva tutto d'un sorso; a quelli che tutte le volte che ti mostrano il loro prodotto hanno l'atteggiamento di star illuminandoti sulla civiltà e si aspettano che tu reagisca come i selvaggi d'America quando Colombo mostrò loro la bussola, il frullatore e la bicicletta senza ruotine; o ancora quelli che ti scambiano per qualcun altro e ti hanno già visto proprietario di un’azienda di trasformazione di portacoda in cartone ondulato per babbuini affetti da pellagra o intervistato alla Cima Coppi del Giro d'Italia ancora sulla bicicletta e col fiatone, e ci rimangono male e citano le parole dell'intervista (ciao mamma, sono contento di essere arrivato uno) per convincerti che eri proprio tu e non si capacitano proprio perché «siete uguali» e poi te, magari qualche giorno dopo, per caso, scopri chi è che era proprio uguale a te e ci rimani proprio male.

I prodotti
Così ho incontrato prodotti che le persone normali non credono neanche possibili: pellicole che fanno passare sostanze gassose da un verso, e altre sostanze diverse dall'altro; etichettatrici intelligenti che esprimono giudizi di merito sul contenuto; resine mono-olefiniche scadenti ma così ben camuffate da resine poliolefiniche di qualità da ingannare anche Rocchelli e Piergiovanni, termosigillatrici per vaschette semiautomatiche (avete capito bene: sono le vaschette a essere semiautomatiche. La termosigillatrice, invece, è manuale); software gestionali che, utilizzando il modello algoritmico del volo degli uccelli negli stormi, sono in grado di riordinare automaticamente la materia prima quando nel magazzino è quasi finita; e, ancora, confezioni così belle da rendere impulsivo l'acquisto anche del virus H5N1.

Dépliant e gadget
Le fiere sono mondi paralleli. Tutti di plastica e di cartone, di luce artificiale e di moquette per terra. Uscire da una fiera è come uscire dal cinema. Si rimane storditi. Sembra di essersi svegliati da un sogno, di non esserci neanche stati. L'unica prova che possiamo addurre a noi stessi increduli sono i dépliant e le brochure, le riviste e i campioni. Tutta roba che si raccoglie involontariamente: è bellina, ci è stata offerta, è gratis, era appoggiata a portata di mano. Ci si ripropone di leggerla, di sfogliarla con attenzione, di ritagliare le parti interessanti e di avere, così, per il futuro, le nostre care informazioni a portata di mano.
In realtà, dopo averci appesantito la borsa nel trasferimento alla macchina, una volta in ufficio viene accatastata a prendere polvere e poi, qualche anno e qualche fiera dopo, col sistema FIFO viene tirata via, senza alcun rimpianto di non averla neanche aperta. A dire il vero i campioni di prodotto vengono utilizzati, ma solo dai figli e solo se hanno forma di gadget: iguana in polipropilene alveolare hanno grande successo tra i miei nipotini, portachiavi compostabili in biomateriale organico compattato che a metterlo nell'acqua riprende la sua originaria forma di potatura di siepe se lo sono litigato per giorni e la Nike di Samotracia fatta di polistirolo espanso mi ha fatto diventare quasi un eroe, trovando poi la sua collocazione sulla mensola del nipote grande, accanto al ritratto di Maradona fatto coi tappi di bottiglia.

Conclusione
A me è piaciuta. Più interessante di una tavola rotonda dell'Opus Dei, più creativa della Biennale di Venezia, meglio frequentata del Festival di Cannes, Ipack-Ima non ha eguali come evento ludico e culturale nel panorama europeo.
Forse in America c'è qualcosa di meglio. Non lo so. Non credo.
La prossima volta ci torno.


Ipack-Ima 2006
Detailed report ...useful for saying you were there without having gone, certain to be believed. Legend: The new Rho-Pero fieramilano pole - the Fair from within - the Giflex conference - lunch and ItaliaImballaggio’s supergenetic jars - My serendipity - The people - The products - Brochures and gadgets. Junio Caselli

The New Rho-Pero fieramilano pole.
I went to Ipack-Ima, the day was a Thursday.
I chose Thursday because its neither fully in the week but it’s not yet weekend, it is an in-between day, the most splendid of days: the day in which the fair, having reached its greatest splendour, cannot but give way to Bacchanals and excesses, as in ancient Rome.
The new Rho-Pero fieramilano pole - a project by Fuksas that is more urbanistic than it is architectonic - with the look of a Lufthansa terminal and huge spiders with their feet in the water, it makes children cry as soon as they realise there is no hope of seeing either planes or spaceships take off. On me, a packager - but mark you a pure one - it had the same effect. At least from the outside. From the inside no.

The Fair from within
From within all fairs are the same: stands that look alike, like the cabins of a transatlantic liner. First class (shows, young ladies, interstellar stools, machines as big as the whale in Pinocchio, brochures and gifts), second class (straight faces, solid stuff, machines that work, visiting cards that run out… but I’ll write it on this corner while you sit down on this couch… with your knees up by your ears) and third class (shared stands or stands the size of wardrobes, computer printed signs stuck up with selotape, stackable garden furniture, a vase with a dry plant and a bowl with mint candies).
I have no idea how many exhibitors filled the various halls.
At a glance: they are beyond the myriad and tend towards infinity. And spread across some xx million square metres of floorspace.
You know you can’t expect to have the whole picture.
Hence: a visit to the GIflex conference and a quick hello to the odd friend (those that say “OK, don’t worry, how many invites do you need?” and then they forget them and I have to queue up at the cash desk and have dealings with a young lady that is so ugly and so nasty she could be French).

The GIflex conference
The conference dealt with the sensorial characteristics of flexible packaging: quality polyolefinic film and residual solvent. Serious stuff that is. For sector experts, people in the know. I myself haven’t any idea as to how a polylefinic film is made, let alone can I tell quality film apart from a low grade one. They could pass me off anything and say it is a polyolefinic film and I couldn’t do anything else but say thankyou and act grateful.
But I wanted to go anyway because Rocchelli and Piergiovanni were holding their talk: I went with the same spirit that galvanised the students of Koenigsberg - never mind their faculty - when they went to listen to Kant’s philosophy lessons; they hoped that, over and beyond their real capacity to understand his reasoning, a bit of science might come their way by only listening to the sounds. All in all I believe in completing by Lebensanschauung it was worth it.

Lunch and ItaliaImballaggio’s supergenetic jars
After the conference, in exchange of a few honestly earned Euros, I procured myself the deceptive impression of having eaten a sandwich and drunk a coffee. Fairs are like that, here today and tomorrow they are just pieces of adhesive tape, scraps of paper on the ground and disassembled stands. Food at fairs cannot but follow the same law.
In no way suffering from that after-dinner drowsiness that afflicts the gluttons that eat full dinners, I immediately began wandering around in search of ItaliaImballaggio’s stand, where I hoped to get my hands on one of Franco Angeloni’s supergenetic jars. one that was not too offensive, so as to be able to proudly show it to friends and relatives and cut a fine figure. (Something I add I was able to do).

My serendipity
When I go to fairs, not being able to see everything, I like to follow my serendipity and dive in hapharzardly and ask questions and pretend I am interested even when I am not. And thus you get to know the most interesting of people and discover the most unlikely products.

The people
Thus I got to know the rarest and juiciest types of fair salespersons: from those that slap you on the back with the back of their hand and always know the right piece of advice to give you and when you get the hiccups they say: look up, hold your breath, form a square root, gulp down this drink; to those that every time they show their product they have the approach as if they were enlightening you on civilisation and expect you to react like an American savage when Columbus first showed them the compass, the food mixer and the bicycle without kiddy wheels; and even those that mistake you for someone else and think you are the owner of a company for turning parsons’ noses into corrugated cardboard for baboons suffering from swamp fever, or that they had interviewed you the way they do in the round Italy bike race, just when you have reached the top of the champion’s hill, you are still on your bike and panting heavily. And peeved with your reaction they cite the words of the supposed interview you had together (Hi mom, it’s great have got to number one) to convince you it was you and they say they can’t believe it because you are “so alike”, and then you, perhaps some days after that. discover who and what you were “so alike” to and you really get offended.

The products
Thus I discovered products that normal people would find impossible to believe: films that let through gaseous substances on one side, and different substances on the other: intelligent labeling machines that express judgements of merit on the contents; low grade mono-olefinic resins so well disguised as quality polyolefinic resins they would even fool Rocchelli and Piergiovanni; heatsealers for semiautomatic tubs (yes you have understood right: the tubs are semiautomatic, the heatsealer is manual though); management software that, using the logarithmic model for mass bird flight patterns, is capable of automatically reordering the raw material when the warehouse has just about run out; and again, packs so appealing to even engender impulse purchasing of the H5N1 virus.

Brochures and gadgets
The fairs are parallel worlds. All made out of plastic and cardboard, artificial lighting and floor carpeting. Leaving a fair is like leaving the cinema. You are totally dazed. It’s as if you have woken from a dream, as if you had never even been there. The only proof we can incredulously produce to ourselves are the brochures and flyers, the magazines and samples.
All stuff we pick up as a habit: it’s kind of cute, they were giving it away, it was free, it was there at arms length. We resolve to read the material, to browse through it attentively, to cut out the interesting bits and to thus for the future have our precious information close at hand.
Though actually, after having weighed down our bag in transferring to the car, once it reaches the office it is stacked up to gather dust and then, some fairs and some years later, it is got rid of following sound FIFO procedures, and no regrets as having not even opened it.
Truth to say the product samples are used, but only by our children and only if they are in the shape of a gadget: honeycomb polypropylene iguanas are all the rage with my nephews, compostable keyrings in compacted organic biomaterial that once it is placed in water takes on its original pruned brush shape were fought over for days, and the polystyrene foam Nike of Samothrace almost turned me into a hero, ending up on the shelf of my elder nephew alongside the portrait of Maradona made out of bottle tops.

Conclusion
I liked it. More interesting than an Opus Dei round table, more creative than the Venice Biennale, better attended than the Cannes film festival, Ipack-Ima has no equal as a fun cultural event on the European scene.
Perhaps America can come up with something better. I don’t know, but I don’t think so.
I’ll be back next time around.






Gruppi
La prima volta con...
Il gruppo PFM si è presentato a Ipack-Ima con la controllata SPS Italiana Pack Systems, forte di un’offerta di macchine per il confezionamento di alimenti integrata con gli impianti chiavi in mano e la tecnologia hi-tech dell’azienda novarese.
Ma non solo.
E.P.

L’acquisizione da parte di PFM dell’ex Sasib Packaging, ora SPS Italiana Pack Systems (impianti completi di confezionamento per prodotti da forno), ha fatto notizia se non altro per “il calibro” dei protagonisti, e l’Ipack-Ima appena trascorsa è stata la vetrina adeguata per presentare in un unico stand l’intera compagine del gruppo vicentino.
Composto da sette aziende integrate e complementari - PFM, SPS, BG Pack (macchine speciali per packaging richiudibile), MBP (pesatrici multiteste e confezionatrici verticali) e le tre filiali dirette di Gran Bretagna, Usa & Canada e Germania - il PFM Group attuale conta su 130 dipendenti e una presenza commerciale e di servizio in oltre 70 Paesi di tutto il mondo. E, soprattutto, si fa forte di un’offerta completa e di qualità (certificata ISO 9001/2000) di macchine e sistemi per il confezionamento di alimenti, che parte dalla singola flow pack e arriva all’impianto ad alta velocità, passando per le confezionatrici verticali per le diverse esigenze produttive, e le pesatrici multiteste di varia concezione.
Le ultime proposte, in mostra a Milano, sono il frutto della politica di sviluppo promossa dalla capofila, così sintetizzata dal responsabile commerciale Andrea Fioravanti: «I mercati di tutto il mondo - compresi quelli in via di sviluppo, come la Cina, dove abbiamo dei clienti importanti - chiedono sempre più automazione, personalizzazione, specificità. Per servirli adeguatamente non ci sono scorciatoie: dobbiamo impegnarci giorno per giorno, curando i dettagli e, soprattutto, investendo con costanza in ricerca, anche sul piano più squisitamente teorico; perciò continuiamo a destinare budget molto significativi alle attività di R&S e coltiviamo una collaborazione continuativa con l’università».

Le novità in fiera
Che non si tratti solo di teoria lo hanno dimostrato le novità proposte in fiera.
• SPS ha presentato la nuova linea automatica per il confezionamento in multipack di monoporzioni di biscotti in pila. Operativa a una velocità di 1.000 pz/min, flessibile e rapida anche nei cambi formato, era rappresentata in fiera dal “cuore” composto dalla flow pack orizzontale Modulo, abbinata a un dispositivo elettronico di taglia/piega cartoncino, e dal sistema di caricamento automatico delle porzioni singole, entrambi servo assistiti. Modulo è caratterizzata dalla costruzione modulare a sbalzo, con i componenti meccanici e l’hardware collocati sul retro, e il fronte privo di ostacoli per una migliore igienizzazione. Azionata da tre motori in asse elettrico, che controllano in maniera indipendente il nastro di carico e i gruppi di saldatura longitudinale e trasversale, è fornita di pannello touch screen con controlli integrati di tutti i parametri significativi e gli allarmi (le varie funzioni si possono controllare anche in remoto).
Il caricamento - tramite nastrino fasatore e circuito di raggruppamento - permette di prelevare in automatico le confezioni singole, che verranno poi assemblate in multipack in quantità variabile.
• MBP ha invece lanciato la nuova pesatrice multiteste “C2”, risultato di tre anni di studi ed espressione dello stato dell’arte del settore. Equipaggiata con un numero di teste conforme alle necessità del singolo utilizzatore (fino a 24), rappresenta un passo avanti nel rapporto velocità-precisione ed è a sua volta studiata per consentire la più efficace sanificazione.
Solo qualche cenno alle principali caratteristiche tecniche: cono centrale vibrante, munito di cella di carico dedicata alla distribuzione regolare del prodotto nei canali vibranti; livello di prodotto controllato tramite tastiera; interfaccia con il dispositivo di carico per poter richiamare il prodotto in modo proporzionale e costante (non “on-off”); basi vibranti realizzate in fusione con magnete annegato con apposite resine “termoprotettive”, calibrate in funzione del prodotto (garanzia di 5 anni); canali vibranti ad hoc, AISI 304; testa di dosaggio estraibile, intercambiabile, munita di connettore elettrico diretto; deumidificatore interno, temporizzato, che lavora anche a macchina spenta…
• PFM ha portato in fiera anche la nuova macchina verticale Comet, proposta come il “top” per il confezionamento a velocità medie di prodotti granulari, chips, snack, caramelle e affini. Alla manifestazione milanese è stata integrata con il sistema di saldatura Super Long Dwell (del resto, Comet monta di norma il Super Long Dwell), che ne aumenta la velocità operativa e ne migliora la sicurezza (i componenti meccanici in rotazione sono collocati all’interno di una scatola in bagno d’olio). Comet raggiunge i 180 cicli/min, ed è dotata di 2 motori brushless indipendenti, pannello touch screen, sistema Ermetic Box che fa da barriera a polveri e liquidi.
• Oltre alle novità assolute, allo stand PFM sono state presentate molte altre soluzioni di spicco. Un cenno particolare meritano il nuovo sistema di lavaggio automatico per pesatrici multiteste sviluppato in MBP, collegabile al circuito CIP dell’utilizzatore, e la confezionatrice Scirocco già lanciata a Interpack, che realizza 200 confezioni flow pack ermetiche al minuto ed è alimentata da un robot con sistema di visione, che individua il prodotto in arrivo alla rinfusa, individua la sua posizione, lo preleva e carica sulla confezionatrice, in automatico.


Groups
The first time with…
… SPS The PFM was for the first time at Ipack-Ima with its controlled company SPS Italiana Pack Systems, bolstered by its range of food packaging machines including turnkey systems and the Novara based concern’s hi-tech.
And much more.
E.P.


PFM’s buy-up of the former Sasib Packaging, now SPS Italiana Pack Systems (complete systems for packaging bakery products), made the news if for no other reason due to the “calibre” of the protagonists, and the Ipack-Ima that has just drawn to a close was the right showcase for presenting the entire structure of the Vicenza based group in one single stand. Made up of seven integrated and complementary companies - PFM, SPS, BG Pack (special machines for packaging reclosables), MBP (multiheaded weighing machines and vertical packaging machines) and the three direct branches in the UK, USA & Canada and Germany - the PFM Group can currently count on 130 employees and a commercial and service presence in over 70 countries the world over. And aboveall, it is powered by a complete, quality range (ISO 9001/2000 certified) of machines and systems for food packaging, that start off from the single flowpack to reach the high speed system, going by way of vertical packaging machines for various production needs, and multiheaded weighing machines of various conceptions.
The latest offer on show at Milan is the result of the development policy promoted by the lead company, summed up here by the sales head Andrea Fioravanti: “The markets the world over - including the developing ones, such as China, where we have important customers - are demanding more and more automation, personalisation, specificity. There are no shortcuts to fulfilling their needs: we have to commit ourselves day by day, looking after the details and, aboveall, constantly investing in research, also on a purely theoretical level; thus we continue to earmark high budgets for R&D activity and we cultivate ongoing cooperation with our local university”.

The new features at the fair
That it is not merely a question of theory has been demonstrated by the new features offered at the fair.

• SPS presented its new automatic line for packaging monoportioned biscuits in stacks in multipacks. Working at a speed of 1,000 pcs/min, flexible and rapid in the format changes as well, it was represented at the fair by the “heart” made up of horizontal flowpack Modulo, connected up to an electronic cardboard cut-n-fold device, and by the system for automatically loading single portions, both servo-assisted. Modulo features a modular cantilevered design, with mechanical components and hardware at the back, and the front without obstacles for better hygienisation.
Driven by three motors in electrical axis, that independently control the load belt and the lengthwise and cross sealing units, the machine has touchscreen panel with integrated controls of all important parameters and alarms (the various functions can also be controlled remotely).
The loading - through batch phaser belt and grouping circuit - enables the automatic pick-up of the single packs, that are then assembled in multipacks in variable quantities.

• MBP has in turn launched the new “C2” multiheaded weighing machine, result of three years of study and expression of the state of the art of the sector.
Fitted out with a number of heads conforming to the needs of the single user (as many as 24), it stands as a step ahead in speed-accuracy relations and has also been designed to enable the most effective sanification.
A brief mention of the main technical characteristics: vibrating central cone with loadcell to be able to call up the product in a proportional and constant manner (no on-off); cast vibrating base with magnet encased in special “thermoprotective” resin, calibrated to the product (5 year guarantee); special vibrating channels, AISI 304; extractible, changeable doser head, with direct electrical connector, with direct electrical connector; internal dehumidifier with time-switch, that also operates when the machine has been turned off…

• PFM Also brought the new vertical machine Comet to the fair, offered as the “top” for medium speed packaging of granular products, crisps, snacks, sweets and similar. At the Milan show the same was connected up to a Super Long Dwell seal system (remind that usually Comet features this system) that increases the working speed and improves safety (the mechanical rotating components are situated within an oil bath container). Comet reaches 180 cycles a minute and has 2 independent brushless motors, touchscreen panel, Ermetic Box system that acts as a barrier against powders and liquids.

• As well as the totally new features, many other key solutions were presented at PFM’s stand. Particularly worthy of note the new automatic washing system for multiheaded weighing machines developed by MBP, that can be connected up to the CIP circuit of the user, and the Scirocco packaging machine already launched at Interpack, that makes 200 airtight flowpacks a minute and is fed by a robot with a viewing system, that identifies the bulk incoming product, locates its position, picks it up and loads it automatically on the packaging machine.




Una fucina di idee
Acma ha portato a Ipack-Ima le ultime realizzazioni della divisione IPT, votata alla progettazione di soluzioni di packaging originali e innovative.
Tra queste si segnala l'astuccio Zip Top, interessante alternativa al tradizionale Flip Top per caramelle o chewing-gum, dotato di un sistema di apertura-chiusura pratico e robusto, che evita la fuoriuscita accidentale del prodotto. "Artefice" dello Zip Top è una speciale linea di confezionamento, composta tra l'altro dall'astucciatrice automatica Acma FT301, in grado di trattare anche altre tipologie di pack, e dalla sovraincartatrice C301 FS che, grazie alla particolare saldatura Fin Seal, assicura una migliore protezione del prodotto. Per quanto riguarda invece il packaging di liquidi alimentari, allo stand Acma ha fatto bella mostra di sé il nuovo Jordy Pack, pratico contenitore di cartone poliaccoppiato per succhi di frutta, latte e derivati.


A hive of ideas
Acma brought the latest creations by the IPT division, company dedicated to the design of original and innovative packaging solutions to Ipack-Ima.
These solutions include the Zip Top case, an interesting alternative to the traditional Flip Top case for sweets or chewing gum, equipped with a practical and sturdy open-close system preventing any accidental spillage of the product. “Artefice” by Zip Top is a special packaging line comprising, among other things, the Acma FT301 automatic casepacking machine, also able to handle other types of pack.
There is also the C301 FS cover-wrapping machine ensuring better protection of the product, thanks to its particular Fin Seal sealing system.
As for the packaging of liquid foods, however, Acma neatly presented the new Jordy Pack, a practical polylaminate cardboard container for fruit juices, milk and derivates.



Tecnologia in evoluzione
Arcoplastica (termoformati per il settore alimentare e tecnico) ha incorporato nel 2005 Jollyplast (Sommaria Perno, CN), attiva nella produzione di articoli tecnici come vassoi di movimentazione, pallet porta pezzi, articoli pubblicitari ed espositori (fino a 1,5x2,5 m, spessori fino a 7-8 mm).
A garanzia dell'alta qualità dei propri prodotti, Jollyplast può contare su robot per il taglio su 5 assi, e su un reparto di assemblaggio ben attrezzato (tecnologie di saldatura ad alta frequenza, incollaggio, etichettatura e confezionamento finale). Sempre al 2005 risale l'installazione da parte di Arcoplastica di un estrusore di materiale plastico in foglia, in grado di realizzare film mono e multistrato, con spessori da 200 a 2.500 micron (PP; PP-PE; PP-EVOH-PP e PP espanso; PS; PS-PE e PS-EVOH-PE anche pelabile; PET; PET-PE; PET-EVOH-PE anche pelabile e C-PET).
Un'integrazione, quest'ultima, che ha assicurato all'azienda piemontese (sede ad Andezeno, TO) la totale autonomia nello studio, progettazione e produzione di materie prime.


Evolving technology
In 2005, Arcoplastica (heatformed products for the food and technical sectors) incorporated Jollyplast (Sommaria Perno, CN), active in the production of technical articles such as conveyance trays, magazine pallets, advertising and exhibitory articles (up to 1.5x2.5 m, thicknesses up to 7-8 mm). The high quality of Jollyplast’s products are guaranteed by robots that cut on 5 axes and an assembly section equipped with high frequency sealing, gluing, labeling and end packaging technologies. In 2005 the Piedmontese concern (based in Andezeno, TO) has also availed itself of a plastic sheet extruder for creating mono and multi-layer film with thicknesses between 200 and 2,500 micron (PP; PP-PE; PP-EVOH-PP and expanded PP; PS; PS-PE and PS-EVOH-PE also in peelable version; PET; PET-PE; PET-EVOH-PE also in peelable version and C-PET). Thanks to this integration Arcoplastica has ensured its total autonomy in devising, planning and producing raw materials.



Astucciatrici
L'astucciatrice verticale NB 150 di Betti (Faenza, RA) è disponibile in diverse versioni, tutte in grado di soddisfare gli standard produttivi più elevati.
• NB 150/36, dotata di sistema di riempimento con dosatore volumetrico e dispositivo di incollaggio hot melt con applicazione multilinee, può confezionare prodotti polverosi o granulari scorrevoli, ma anche (con le opportune attrezzature) flaconi, bottiglie e bicchieri, anche in cofanetti lusso.
• NB 150/26, abbinabile a pesatrici elettroniche multiteste computerizzate, è ideale per il confezionamento di pasta e prodotti fragili. L'integrazione di un particolare sistema esclusivo ha inoltre permesso di ottimizzare le prestazioni della macchina, evitando la realizzazione di astucci vuoti anche alle cadenze più alte.
• NB 150/28 è attrezzata con incollaggio a freddo ad alimentazione automatica. Le macchine modello NB 150, lo ricordiamo, possono gestire astucci di dimensioni diverse, con una velocità massima di 160 astucci/min.



Casepackers
The NB 150 vertical casepacker by Betti (Faenza, RA) is available in several versions, for satisfying the highest production standards.
• NB 150/36, comprising a filling system with volumetric doser and a hotmelt gluing device with multilinear application, can pack products in powder or loose granular form, as well as flacons, bottles and glasses (with the appropriate equipment), and luxury caskets.
• NB 150/26, combinable with computerized multi-head electronic weighers, is ideal for packing pasta and delicate products.
A particular, exclusive system integrated with the NB 150/26 helps optimize the performance of the machine, avoiding the creation of empty cases even at top speeds.
• NB 150/28 is equipped with cold gluing for automatic feed.
Not to be forgotten, the NB 150 model machines can manage cases of various sizes at a max speed of 160 cases/min.



Ultrasuoni sul podio
Due le innovazioni tecnologiche presentate da Cavanna (Prato Sesia, NO) a Ipack-Ima.
• Menzione d'onore a Flowsonic, confezionatrice in grado di saldare a freddo, ed ermeticamente, anche materiali comuni. Flowsonic (vincitrice all'ultima edizione degli Oscar dell'Imballaggio) è infatti dotata di un sistema di saldatura a ultrasuoni ed è adatta a linee automatiche con velocità fino a 200 incarti/min. Tra i vantaggi della tecnologia a ultrasuoni, basti citare il risparmio di energia e materiale, la possibilità di utilizzare supporti biodegradabili, l'ermeticità e la conservazione delle qualità organolettiche del prodotto.
• La seconda novità è costituita da una linea di confezionamento ad alta velocità per barrette di cioccolato, che integra un originale sistema di distribuzione programmata ranghi. Il dispositivo permette di mantenere i ranghi in stand by prima dell’inserimento sul caricatore, che va poi ad alimentare la confezionatrice Cavanna Zero 5.



Ultrasonics on the winners’ rostrum
Cavanna (Prato Sesia, NO) presented two new products at Ipack-Ima.
• A mention goes to Flowsonic, packaging machine for hermetically “cold” sealing even commonplace materials. Flowsonic (winner at the Oscar dell'Imballaggio 2006) is equipped with a ultrasonic sealing system and is suitable for automatic lines with speeds of up to 200 wrapping cycles/min. Ultrasonic technology guarantees savings in terms of energy and packaging materials, and also possible use of biodegradable materials, hermetic sealing and maintaining the product’s organoleptic qualities.
• The second innovation comprises a high speed packaging line for chocolate bars, integrating an original programmed row distribution system. The device can keep the rows in standby before insertion on to the loader, which then feeds the packaging machine Cavanna Zero 5.



MAP e snack
Delta BDF, lanciata da Ilapak a Ipack-Ima 2006, è una confezionatrice orizzontale in grado di realizzare da 30-40 confezioni/min, particolarmente indicata per il confezionamento MAP di prodotti freschi in vassoi con film termoretraibile barriera Cryovac BDF. Equipaggiato con testa saldante di tipo “long dwell”, il sistema è gestito da un'evoluta tecnologia multiasse elettronica, e si distingue per la presenza di un dispositivo di rilevamento del prodotto malposizionato. Sempre di Ilapak, in fiera è stato possibile vedere la Vegatronic 5000, una FFS verticale a moto continuo, presentata per l'occasione in versione SP in acciaio inox, abbinata alla pesatrice elettronica Weightronic a 14 teste. La macchina, ideale per snack e altri prodotti di facile scorrimento, può impiegare film saldabili a caldo e ottenere buste a fondo quadro, con cadenze superiori ai 100 pezzi/min.


MAP and snacks
Delta BDF, launched by Ilapak at Ipack-Ima 2006, is a horizontal packaging machine capable of creating 30-40 packs/min, particularly suited for the MAP packaging of fresh products in trays with Cryovac BDF heatshrink barrier film. Equipped with long dwell type seal heads, the system is run by evolved multiaxial electronic technology and features a device for sensing badly positioned products. Another Ilapak product, Vegatronic 5000 is a continuous motion vertical FFS, presented for the occasion in stainless steel, connected up to a 14 headed Weightronic electronic weighing machine. The machine, ideal for snacks and other easily flowing products, can use hotseal film and create block bottom bags at rates of over 100 pieces/min.



Per pasta lunga
Appositamente pensata per il confezionamento di pasta lunga, Teka APL60 di Gamma Pack (Riolo Terme, RA) è un'astucciatrice a movimento intermittente efficace e affidabile, fornita di tutti i dispositivi di controllo necessari a garantire la massima sicurezza del prodotto durante la movimentazione, o della confezione nelle fasi di trasformazione e chiusura. Il delicato alimento è convogliato, tramite un discensore a tramoggie, dalla pesatrice elettronica ai due cassetti, muniti di coperchio mobile. All'interno dei cassetti sono in funzione degli spintori ad azionamento elettro-pneumatico, che provvedono a inserire il prodotto negli astucci. Questi ultimi sono prelevati dal magazzino automatico con un gruppo di ventose rotanti, per essere posizionati sul piano di trasporto e messi in volume fra pettini vincolati a catena. Più a valle, nel tragitto verso l'uscita in linea, l'astuccio viene codificato, riempito e chiuso.


For long pasta
Especially conceived for packing long pasta, Teka APL60 by Gamma Pack (Riolo Terme, RA) is a reliable and effective intermittent motion cartoning machine, that comes with all the control devices needed to guarantee the max safety of the product during handling and packaging in the converting and closing phases. The delicate foodstuff is conveyed, through a hopper descending device, from the electronic checkweigher to two boxes with mobile lids. Within the boxes there are two electro-pneumatically operated thrusting devices that see to inserting the product in the packs. The latter are picked up from the automatic magazine by a rotating sucker unit and positioned on the conveying surface and erected by chain linked combs. Further down the line, before the line outfeed, the pack is coded, filled and closed.



Saldatura sui quattro spigoli
CSV40NTS Servo System di Ica (BO), confezionatrice verticale per buste a soffietto e fondo quadro, è ora in grado di effettuare anche la saldatura su quattro spigoli. Questa può essere eseguita longitudinalmente su uno spigolo, interno con esterno o esterno con interno, senza bisogno di rifili, riducendo gli sprechi di film e permettendo l'impiego di pellicole sia mono che bi-saldanti. I sacchetti risultano pertanto più rigidi, anche con film più leggeri, mentre la pinna di fondo è perfettamente ripiegata, stirata e, nel caso di materiale bisaldante, bloccata al fondo anche a sacchetto vuoto. La squadratura del fondo, garantita tra l'altro dal particolare movimento delle pinze brevettate, come anche il cambio formato automatico (previa sostituzione del tubo formatore), il controllo del peso omologato con feedback al dosatore, l'uscita laterale e, per finire, l'elevata cadenza produttiva (oltre le 140 conf./min) fanno della macchina Ica una soluzione pratica e versatile per il confezionamento in busta.


Four corner seal
CSV40NTS Servo System by Ica (BO), vertical machine for making gusset and block bottom bags, can now carry out seals on four corners. This can be carried out lengthwise on one corner, inside with outside as well as outside with inside, without trimming, reducing film waste and enabling the use of both mono and bi-sealing films.
The bags are thus stiffer, even when made in light film, while the fin at the bottom is perfectly folded, flattened and, if using bisealing material, it sticks to the bottom even when the bag is empty.
The blocking of the bottom, guaranteed among other things by the special movement of the patented grippers, as well as the automatic format change (providing the forming tube is replaced), the homologated weight control with feedback to the doser, the side outfeed and lastly the high production rates (over 140 packs/min) make the Ica machine a practical and versatile solution for packing in bags.



Per molti formati
L'astucciatrice verticale di Lymac (parte del gruppo francese Clextral e specializzata nella realizzazione di macchine per il confezionamento di prodotti secchi) è un sistema efficace e versatile, in grado di gestire pack di formati e dimensioni diversi con cambi estremamente rapidi.
Un solo sistema è infatti in grado di produrre astucci di forma parallelepipeda, conica e - previo abbinamento a una macchina insaccatrice - di tipo "bag-in-box".
Le operazioni di riempimento, in particolare, possono essere eseguite manualmente o affidate, in alternativa, a un particolare sistema di dosaggio, equipaggiato (a seconda delle specifiche del prodotto) con pesatrici multiteste, alimentatori a vite o di tipo volumetrico. Coperto da brevetto, il sistema Lymac ha una cadenza massima di circa 35-45 astucci/min e lavora con confezioni di dimensioni variabili dai 100x80x30 ai 340x230x135 mm.


For different formats
The Lymac vertical casing machine (part of the French group Clextral and specialised in the creation of machines for packaging dry products) is a versatile and effective solution, capable of handling packs of different sizes and formats with extremely rapid changes. A single system is in fact capable of producing parallelepiped shaped, conical and – with link-up up to a bagging machine – bag-in-box type packs. The filling operations in particular can be carried out manually or in alternative entrusted to a special dosing system, fitted (according to the product specifications) with multiheaded weighing machines, screw or volumetric type feeders. Patent pending, the Lymac system has a max rate of around 35-45 cases a minute and works with packs of sizes that range from 100x80x30 to 340x230x135 mm.



Dall'artigianale all'industriale
Grande successo a Ipack-Ima per Galileo, ultima creazione di Minipack-Torre in fatto di confezionatrici termoretraibili. Tecnologicamente all'avanguardia, è ideale per qualsiasi tipo di applicazione, artigianale o industriale, e può vantare una progettazione innovativa e curata nei minimi dettagli. La "nascita" di Galileo è stata preceduta da altre due novità Minipack: la versione automatica di Ministretch, in grado di velocizzare e semplificare la produzione grazie all'inserimento automatico del film, e MVS 41, confezionatrice sottovuoto di ultima generazione che, con le sue tre barre saldanti, risulta particolarmente indicata per il confezionamento di prodotti di forma allungata (come il pesce), o di sacchetti di piccola dimensione in un'unica operazione.


From handicraft to industrial applications
The presentation of Galileo, the latest heatforming packaging machine by Minipack-Torre, was a great success at the Ipack-Ima. With leading edge technology, Galileo is ideal for all handicraft or industrial applications, and boasts innovative and elaborately detailed design.
The “birth” of Galileo has been preceded by two other new products bearing Minipack’s signature: the Ministretch automatic version, which can accelerate and simplify production thanks to automatic film insertion, and MVS 41, the latest generation in vacuum packaging machines that, with three sealing bars, are particularly suited to packing long shaped products (like fish) or small bags in one operation.



Cioccolato dalla A alla Z
Opm Spa e le sue controllate (Opm-Chocolate, Fima, Jointech e Samas) offrono un ventaglio completo di soluzioni per l'industria del cioccolato, dal processo alla palettizzazione. Più in particolare, Fima e Jointech sono le specialiste del gruppo nel confezionamento primario, nell'incarto multi stile e nelle soluzioni flowpack.
Opm Packaging, che dal 2005 dispone di nuove stazioni modulari e di una più ampia gamma di robot, realizza ogni tipologia di imballo secondario, dalle soluzioni più tradizionali come vassoi, scatole e casse di spedizione, agli espositori, disegnati ad hoc per le esigenze del singolo cliente. A fine linea troviamo invece Samas, che completa l'offerta del gruppo con palettizzatori robotizzati e soluzioni di movimentazioni di ogni genere, sistemi con muletti automatici e guida a raggi laser inclusi. A Ipack-Ima, il gruppo ha presentato diversi sistemi, tra soluzioni già apprezzate dal mercato e novità assolute. Ecco una breve panoramica:
• Opm Chocolate ha esposto la nuova modellatrice per stampi da 425x205 mm per prodotti pieni, a guscio o praline ripiene col sistema “one shot”; una modellatrice per stampi fino a 650x275 mm destinata alla stessa tipologia di prodotti e, per finire, alcuni elementi a esemplificazione di un impianto di modellaggio a stampi liberi da 425x205 mm;
• Sweet Magic, incartatrice multi-stile per cioccolatini, ha rappresentato il contributo di Fima. Equipaggiata con un sistema di alimentazione manuale, la macchina è in grado di realizzare incarti a portafoglio, bunch e twist. Accanto a questa, ha fatto bella mostra di sé allo stand OPM l'incartatrice flow pack J350E di Jointech, con alimentatore del cartoncino a U;
• Opm Packaging ha presentato un impianto di incassamento robotizzato per multipack sovraincartati, integrato con un sistema per la formatura delle casse e l'inserimento dell'interfoglio;
• Samas ha infine esposto un carto-palettizzatore, in grado di effettuare riempimento e palettizzazione delle casse con un unico robot.


Chocolate from A to Z
Opm Spa and its controlled companies (Opm-Chocolate, Fima, Jointech and Samas) offer a complete range of solutions for the chocolate industry from processing to palletization. More particularly, Fima and Jointech are the primary packaging, multistyle wrapping and flowpack solution specialists in the group. Opm Packaging, that since 2005 has had new modular stations and a vaster range of robots, creates all types of secondary packaging, from the more traditional solutions such as trays, boxes and packing crates to their display cases specially designed to suit the needs of the single customer. At end of the line in turn we find Samas, that completes the group’s offer with all types of robotised palletisers, handling solutions and systems including automatic laser guided vehicle hoists. At Ipack-Ima the group presented various systems, including both solutions already appreciated by the market and absolute new features. Here is a brief overview:
• Opm Chocolate showed its new 425x205 mm mould modeller for filled or hollow products and pralines filled with the “one shot” system; a modeller for moulds up to 650x275 mm for the same type of product and lastly, some items as an example of a free mould modelling system measuring 425x205 mm;
• Fima’s contribution came in the form of the Sweet Magic multistyle wrapping machine for chocolates. Equipped with a manual feed system, the machine can carry out centre-fold, bunch and twist wraps. This was accompanied on the OPM stand by the Jointech flowpack J350E wrapper, with U feeding of papers;
• Opm Packaging presented a robotised crating system for overwrapped multipacks, incorporating a crate forming and divider insertion system;
• Lastly, Samas exhibited a paper-palletizer, capable of carrying out the filling and palletisation of crates with a single robot.



Stendifette
Al settore dei prodotti secchi da forno (biscotti, cracker e fette biscottate) Synchrosys offre linee di raccolta e riordino file; sistemi di impilamento; linee di accumulo; caricatori formatori di dosi (sia di costa sia in pile) asserviti alle macchine confezionatrici e, per finire, macchine stendifette per l’alimentazione del forno di tostatura di fette biscottate.
Queste ultime, in particolare, possono raggiungere cadenze pari a 120 ranghi/min, con filoni di formati diversi (dai minitoast alle fette alla brace). I filoni in uscita dalla taglierina sono avviati al trasportatore a vassoi d'ingresso attraverso un sistema di alimentazione e accumulo. Una volta completato, il carico viene poi trasferito al magazzino mediante due pettini superiori di spinta e contenimento. La spinta del pettine inferiore è regolata da un sistema di misurazione della pressione esercitata dalle fette sul rullo di sfilamento, che permette l'accurata disposizione dei ranghi sul trasportatore di alimentazione del forno. Tutti gli azionamenti sono a controllo d'assi.


Slice flattening device
For the dry bakery products sector (biscuits, crackers and rusks) Synchrosys offers collecting and line reordering devices; stacking systems; accumulation lines; dose formers and loaders (both on the side and in stacks) enslaved to packaging machines, and to finish off, slice flattening devices for rusk toasting ovens. The latter can in fact attain rates of up to 120 rows/min, with long loaves in different formats (from mini-toast to grilled slices). The long loaves leaving the cutter are sent to the infeed tray transporter via a feed and accumulation system. Once completed the load is then transferred to the magazine using two upper thrust and containment combs. The thrust of the lower comb is regulated by a system for measuring the pressure enacted on the slices by the roller, this to enable an accurate layout in rows on the oven feed conveyor. All drives are axially controlled.




Ispezione di bottiglie
Krones (filiale italiana a Garda, VR) presenta il recente sviluppo dell'ispezione delle bottiglie vuote. Con il modello in esecuzione lineare Linatronic 735 (foto), dalla struttura modulare e compatta e dai costi contenuti, Krones ha migliorato ulteriormente sia la struttura meccanica, sia la parte elettronica. Un nuovo software per il riconoscimento degli oggetti contribuisce ad evitare il verificarsi di scarti errati; un'altra novità è costituita dall'ispezione "full front" delle pareti laterali, in grado di rilevare in modo ottimale la presenza di scuffing e sporco dietro i segni d'attrito ad anello. Per la prima volta, inoltre, quest'ispezionatrice è stata realizzata anche nell'esecuzione ad alta igienicità.
L'applicazione della tecnologia Iris offre la possibilità di utilizzare sia il teleservice tramite Krones, sia il controllo a distanza tramite PC del cliente in azienda. Resta immutato l'elevato rendimento della macchina, che raggiunge un massimo di 72.000 recipienti/h.
• Con il RotoCheck, Krones ha sviluppato un ispettore per bottiglie piene in esecuzione rotativa, in grado di riconoscere sia i corpi organici estranei che si trovano vicini al fondo delle bottiglie, sia le schegge di lunghezza minima, anche di 0,5 mm soltanto. L'ispettore espelle direttamente le bottiglie in questione. Il RotoCheck è predisposto per rendimenti che spaziano dai 12.000 ai 72.000 recipienti/h; l'espulsione delle bottiglie da scartare viene eseguita direttamente nella macchina. Questa caratteristica fa del RotoCheck l'ispettore per bottiglie in vetro già riempite più preciso, nel campo dei rendimenti elevati.


Bottle inspection
Krones (Italian branch in Garda, VR) presents a development work on empty-bottle inspection.
With its modularised, affordable, compact-sized inline model Linatronic 735 (picture), Krones has responded to the market’s expressed requirements, while at the same time further improving the electronics and the mechanical construction as well. A new software package for object detection contributes towards further avoidance of faulty rejections. Another new feature is “full-front” side-wall inspection, for optimised detection of both scuffing and soiling behind the friction ring.
For the first time, too, this inspector has been constructed in hygienic design.
In addition, the Iris technology incorporated provides an option for teleservice from Krones and telemonitoring through the customer’s PC in the plant. There is no change in the high output of maximally 72,000 containers/h.
• Krones highlights the advantages of the new RotoCheck not as a tangible exhibit of iron and steel, but as a visual image on a video screen.
With the RotoCheck, Krones has developed a rotary full-bottle inspector able to detect organic foreign bodies close to the base and glass fragments with an edge length of even just 0.5 mm, and immediately rejects any bottles tagged as defective. The RotoCheck has been designed for outputs of 12,000 to 72,000 containers/h. Bottles tagged as defective are rejected directly in the machine.
It thus provides what is currently the highest level of detection accuracy for filled glass bottles in the beverage industry’s high-speed applications.




Goccia in PET
Goccia di Carnia presenterà a breve una nuova serie di bottiglie di PET destinate ai canali della grande distribuzione e dell'Ho.Re.Ca. I contenitori (da 1000 e 1500 ml, ma presto si aggiungeranno altri formati) si distinguono per il design ergonomico e accattivante, e completano la gamma di confezioni di PET del marchio friulano nel segmento dei 1000 ml, finora presidiato dalla linea vetro. La realizzazione delle nuove bottiglie è stata affidata alla divisione DEMO Design and Moulds di Officine Meccaniche Meneghin (S. Vendemiano, TV). La divisione ha curato ogni fase del progetto, dalla progettazione dei contenitori alla fornitura degli stampi, che saranno installati su macchine SIG Blomax e Krupp. Per quanto riguarda, in particolare, il formato da 1000 ml, saranno utilizzate preforme con un peso di 34 g. per il canale Ho.Re.Ca e preforme da 28 g. per le confezioni destinate alla GDO.


Goccia and PET
Goccia of Carnia will shortly present a new series of PET bottles for the mass retail market and Ho.Re.Ca. The new containers (currently 1000 and 1500 ml, but soon to be followed by other sizes) stand out for their attractive ergonomic design and complete the range of PET products from this Friuli based company by catering for the 1000 ml segment (until recently the stronghold of its glass line).
The actual design of these new bottles was entrusted to the DEMO Design and Moulds division of Officine Meccaniche Meneghin (S. Vendemiano, TV). The company carefully studied all stages in the project: from the design of the containers to the supply of the moulds, to be installed on SIG Blomax and Krupp machines. More specifically, in the case of the 1000 ml size, preforms weighing 34 g will be used for Ho.Re.Ca and preforms weighing 28 g for the retail market bottles.




Dedicato al latte fermentato
In programma a Sirmione (BS) dal 15 al 19 maggio, il simposio "Sfide scientifiche e tecnologiche nel settore del latte fermentato" è organizzato dal Comitato Italiano della Federazione Internazionale Latte e si preannuncia come un'occasione interessante per conoscere lo stato di avanzamento tecnologico del comparto. Tra i punti all'ordine del giorno figurano i grandi temi della produzione e del processo, dalle problematiche legate alle colture alle soluzioni per ottimizzare il controllo della fermentazione e della qualità, ma anche le questioni cruciali nell'ambito del confezionamento, con un occhio di riguardo al tema delle possibili interazioni prodotto-packaging. Non a caso, fra i partner dell'evento spicca anche il nome di Corazza (gruppo Sympak), da sempre in prima linea nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie di confezionamento per il settore lattiero-caseario. A riconferma di questo impegno, nella giornata del 17 l'azienda aprirà le porte del proprio stabilimento di Bologna per presentare ai partecipanti all'evento la riempitrice Weight-Filler per latti fermentati e yogurt da bere.


Dedicated to fermented milk
Scheduled at Sirmione (BS) 15th to 19th May, the symposium “Scientific and technological challenges of the fermented milk sector”, organized by the Italian Committee of the International Milk Federation can be seen to be an interesting occasion for getting to know the state of technological advancement of the segment. Subjects on the agenda include the great subjects of production and process, from the problems associated with cultivation to the solutions for optimizing fermentation and quality control, but also crucial questions regarding packaging, specifically including interaction between product and packaging. Not by chance, Corazza (Sympak group), as ever to the forefront in the study and the development of packaging technologies for the dairy sector features among the partners of this event. As a reconfirmation of this commitment, on the 17th the company will open the gates of its works at Bologna to present its Weight-Filler for fermented milk and yoghurt drinks to those taking part at the event.



Per cibi e bevande
Soluzioni integrate
PRESTAZIONI E SICUREZZA Tetra Pak inaugura ad ANUGA FoodTec 2006 una nuova linea di confezionamento, con tecnologie e contenitori in grado di fare la differenza.

Un’esposizione interattiva per dare spazio al dialogo e a dimostrazioni dal vivo. Si chiama “Tetra Pak A5” ed è la nuova linea di confezionamento che Tetra Pak presenta ad Anuga FoodTec.
Tetra Pak A5 rappresenta un ulteriore sviluppo della linea record ad alta velocità Tetra Pak A3/Speed. Spazio, inoltre, anche a tre nuovi contenitori e numerose soluzioni di imballaggio innovative. Più di 250.000 contenitori saranno confezionati dal vivo ogni giorno presso lo stand Tetra Pak (7, A30/F31).

• Debuttano il contenitore Tetra Aptiva™Aseptic (foto), costituito dalla particolare fusione di una manica di cartoncino con una parte superiore di plastica, e il Tetra Gemina™Aseptic, con una forma snella e la parte superiore inclinata per facilitare il versamento. I contenitori Tetra Aptiva™Aseptic sono prodotti dalla nuova linea di confezionamento Tetra Pak A5, mostrata in anteprima.
I Tetra Gemina™ Aseptic (adatti per prodotti lattiero-caseari liquidi, succhi di frutta, nettari e bevande non gassate) sono invece realizzati dalla linea Tetra Pak A3/Flex. Quest’ultima produce un totale di 22 diversi formati di contenitori Tetra Brik™Aseptic e Tetra Prisma™Aseptic. Altro motivo di interesse è la linea Tetra Pak A3/Speed, con una velocità record di 15.000 contenitori/h. Viene inoltre lanciato il Tetra Fino™Aseptic 500 ml sulla linea Tetra Pak A1.

• Numerosi gli sviluppi nel settore dei prodotti freschi confezionati in cartoncino: per esempio, l’evoluzione della bottiglia di cartone “Tetra Top”, con un sistema di apertura più veloce e la parte superiore ancora piú resistente, assemblata durante la fase di riempimento dalla macchina confezionatrice da un applicatore integrato nella macchina stessa. Sono inoltre confezionati davanti al pubblico i contenitori Tetra Rex con il sistema di chiusura Delta TwistCap™. Il Tetra Brik™, inoltre, conferma di essere all’altezza della propria “fama di semplicità” con eleganza, grazie al nuovo SimplyTwistMaxi™, un economico ma sofisticato sistema d’apertura.

• Fin dal suo debutto ad Anuga FoodTec 2003, il contenitore Tetra Recart (sterilizzabile in autoclave) si è fatto conoscere in tutto il mondo. È prodotto dalla linea Tetra Pak R1 alla velocità di 24.000 confezioni/h. Questo singolare contenitore apre nuove opportunità di rivitalizzazione dei marchi nel settore del cibo in scatola, consentendo di confezionare carne, verdure, pasta o salse di pomodoro in un imballaggio di cartoncino che si conserva a temperatura ambiente.

• In mostra, infine, un’ampia gamma di soluzioni di produzione per prodotti lattiero-caseari, formaggi, bevande, alimenti pronti e gelati: Hoyer Frigus® KF, congelatore in continuo per gelati; Tetra Alfast® SpotOn, unità di normalizzazione del grasso nel latte; Tetra Plex® C15, scambiatore di calore a piastre ad elevata capacità. Saranno esposti numerosi aggiornamenti tecnici degli attuali macchinari, moduli aggiuntivi agli stessi e la piattaforma di automazione Tetra PlantMaster®, con lo scopo di evidenziare l’impegno di Tetra Pak per garantire soluzioni e servizi mirati ad aumentare la disponibilità, minimizzare le perdite di prodotto e diminuire il consumo di energia per i clienti.


For food and beverage
Integrated solutions
PERFORMANCE AND SAFETY Tetra Pak inaugurated a new packaging line at Anuga FoodTec 2006, with technologies and containers capable of making the difference.

An interactive show with space for dialogue and live demonstrations. Tetra Pak will be presenting its new “Tetra Pak A5” packaging line at Anuga FoodTec (Cologne 4th-7th April).
Tetra Pak A5 stands as a further development for the record Tetra Pak A3/Speed high speed line. Space also to the three new containers and numerous innovatory packaging solutions. More than 250,000 containers will be made “live” every day at the Tetra Pak stand (7, A30/F31).

• Debut of the Tetra Aptiva™Aseptic container (photo), featuring the special combination of a cardboard sleeve with an upper part in plastic, and the Tetra Gemina™Aseptic, with a slim shape and upper part at an angle to facilitate pouring. The Tetra Aptiva™Aseptic containers are produced by the new Tetra Pak A5 line, previewed at the fair. The Tetra Gemina™ Aseptic (suited for liquid dairy products, fruit juice, nectars and non carbonated beverages) are in turn made on the Tetra Pak A3/Flex line. The latter produces a total of 22 different Tetra Brik™Aseptic and Tetra Prisma™Aseptic container formats. Another reason for interest is the Tetra Pak A3/Speed line with a record speed of 15,000 containers/h. The show will also see the launch of the Tetra Fino™Aseptic 500 ml on the Tetra Pak A1 line.

• Numerous the developments in the sector of fresh products packed in cardboard: for example, the evolution of the “Tetra Top” cardboard bottle, with a speedier opening system and an even sturdier upper part, assembled during the filling stage by the packaging machine with an applicator that is part of the machine. Also packed in front of the public the Tetra Rex containers with the Delta TwistCap™. The Tetra Brik™, as well as that, confirms to be up to its reputation for simplicity with elegance thanks to the new SimplyTwistMaxi™, an economical but sophisticated opening system.

• Ever since its debut at Anuga FoodTec 2003, the Tetra Recart container (sterilisable in autoclave) has become known the world over.
It is produced by the Tetra Pak R1 line at speeds of 24,000 packs/h.
This singular container opens new opportunities for revitalising brands in the food packaging sector, enabling the packaging of meat, vegetables, pasta or tomato sauce in a cardboard packaging that is to be stored at room temperature.

• Lastly, a broad range of production solutions for dairy products, cheese, beverages, ready meals and icecreams: Hoyer Frigus® KF, continuous freezer for icecreams; Tetra Alfast® SpotOn, unit for nomalising milk fats; Tetra Plex® C15, high capacity plate heat exchanger. On show also numerous technical updates for current machines, additional modules for the same and Tetra PlantMaster® automation platforms, with the purpose of highlighting Tetra Pak’s commitment for guaranteeing solutions and service aimed at increasing availability, minimising production losses and lessening their customer’s energy consumption.





Ispezione
Contro ogni difetto
IN FIERA Pensate per il farma (ma non solo), le sperlatrici di G.F. sono il frutto di una solida tradizione nell'ambito dell'ispezione ottica e di un impegno costante nella ricerca di soluzioni e tecnologie innovative.
M.P.

Ieri (vale a dire oltre vent’anni fa) venivano alla luce i primi sistemi per l'ispezione ottica di G.F., dedicati al settore alimentare e, soprattutto, farmaceutico. Oggi, l'azienda emiliana (Rubbiano di Solignano) è una realtà prospera, in crescita in termini di strutture (è imminente l'apertura del terzo stabilimento) e di fatturato, con una posizione di rilievo in ambito farmaceutico e un primato riconosciuto per quanto riguarda ispezione e riempimento di soluzioni fisiologiche.
Al settore farmaceutico G.F. offre sistemi per il soffiaggio e il lavaggio interno (nel caso di contenitori di plastica medicale) e soluzioni di riempimento, tappatura e ghieratura, in aggiunta ai già citati sistemi per l'ispezione ottica che rappresentano il core business dell'azienda.
«Le nostre sperlatrici (automatiche o semiautomatiche) assicurano un esame accurato e preciso delle difettosità interne e di tipo cosmetico, controllano la presenza di impurità all'interno del farmaco, verificano il livello o il colore dei prodotti, il punto di saldatura nelle fiale o il corretto posizionamento di pistoncino o copriago nelle siringhe» afferma Marco Serventi (Area Manager G.F.). «In pratica, controllano tutto. Quando le nostre macchine hanno finito il loro lavoro, il produttore ha la certezza di mettere in commercio un articolo impeccabile».

Innovazione certificata
Realtà agile e snella, capace di rispondere in modo flessibile e "creativo" alle più disparate richieste del mercato («ci capita spesso di realizzare soluzioni speciali, tagliate sulle esigenze del singolo cliente» commenta Serventi), G.F. ha fatto della ricerca e dell'innovazione un punto cardine della propria strategia.
«Dal 2002 - spiega Serventi in proposito - la nostra azienda è inserita nell'albo dei Laboratori Qualificati del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, un riconoscimento ufficiale che sancisce, in tutto il mondo, l'impegno di G.F. a produrre tecnologia. Il marchio "Laboratory of Industrial Research" rilasciato dal MIUR qualifica infatti le nostre strutture e il nostro staff di ricerca come una realtà attiva a più livelli nel campo dell'innovazione».
Frutto di tale attività è, tra l'altro, lo sviluppo di software di ispezione basati su reti neurali, il cui funzionamento - "ricalcato" su quello del cervello umano - permette di aggiornare e adeguare le risposte del sistema a input diversi da quelli programmati, senza bisogno di intervento umano; come anche la messa a punto di speciali sistemi di illuminazione con lo spessore e l'ingombro di un foglio A4 e, per finire, l'implementazione di una tecnologia di soffiaggio per la produzione di flaconi di PP, in grado di offrire al settore farmaceutico (abituato alla plastica da stampo) il vantaggio di un sistema rapido ed economico, che impiega una quantità inferiore di materiale per realizzare contenitori collassabili e di elevata trasparenza.
«Tutte soluzioni - conclude Serventi - che dimostrano l'impegno di G.F. a fornire soluzioni all'avanguardia, in grado di "fare breccia" nel mercato, rappresentando un vantaggio competitivo per ogni utilizzatore».



Un esempio in fiera
A testimonianza della varietà e dell'avanzamento tecnologico della propria offerta, G.F. ha esposto a Ipack-Ima la sperlatrice automatica per siringhe monouso mod. A&V GS.
Il sistema, in grado di gestire siringhe con diametro da 5 a 15 mm a una velocità massima di 24.000 pz/h, si distingue per la presenza del già menzionato software a reti neurali, oltre che per alcune particolarità progettuali, in grado di assicurare un'ispezione estremamente accurata del delicato articolo.
«La movimentazione delle telecamere e dei relativi illuminatori - illustra Serventi - è affidata a motori brushless di ultima generazione, che assicurano una precisione pressoché assoluta. Esattezza e accuratezza è quanto promette anche il sistema di movimentazione delle pinze, cui spetta il compito di estrarre le siringhe dalla stella d'ingresso introducendole nella giostra per l'ispezione. Il sistema permette infatti di bloccare il contenitore nel momento esatto in cui le telecamere iniziano ad acquisire le immagini, non un secondo prima, impedendo così che eventuali particelle contaminanti si depositino sul fondo e sfuggano all'ispezione».

An example at the expo
As evidence of the variety and technological advancement of their products, G.F. exhibited their automatic inspection machine for disposable syringes mod. A&V GS. at Ipack-Ima.
The system, able to handle syringes with diameters measuring between 5 and 15 mm at a maximum speed of 24,000 pieces/hour is distinguished by the presence of the above-mentioned neutral network software, as well as some details which are able to guarantee extremely accurate inspections of the delicate product.
«The movement of the video cameras and relative lighting - illustrates Serventi - is entrusted to latest generation brushless motors, which guarantee virtually total precision. Accuracy and precision is also promised by the grippers, whose task is to extract the syringes from the infeed star and place them on the carousel for inspection. Indeed, the system allows the container to be blocked at the precise moment when the video cameras begin to acquire the images and not a second before, impeding eventual contaminated particles from depositing on the bottom and eluding inspection».




Inspection
Against every defect
At the expo Conceived for the pharmaceutical industry (but not only), G.F’s inspection machines are the result of a solid tradition in the sphere of optical inspection, and a constant commitment to a search for innovative solutions and technologies. M.P.

G.F.’s early optical inspection systems, dedicated to the food and, above all, the pharmaceutical sector, first saw the light over twenty years ago. Now the company based in Emilia (Rubbiano di Solignano) is a business to be reckoned with in terms of both structure (they are about to open their third plant) and turnover. They hold an important position in the pharmaceutical field and are acknowledged to be leaders in the inspection and filling of physiological solutions.
G.F. offers the pharmaceutical sector solutions for inner blowing and washing (in the case of medical plastic containers) and filling, capping and ferruling in addition to the above-mentioned optical inspection systems which represent the company’s core business. «Our (automatic or semi-automatic) inspection machines ensure a methodical and precise examination of internal cosmetic flaws, control the presence of impurities within the drug, verify the level or the colour of the products, the welding of the bottle or the correct position of the dipper or needle cap of the syringes» says Marco Serventi (G.F. Area Manager). «In practice, they check everything. When our machines have finished their job, the manufacturer can be sure he is marketing a flawless product».
Certified innovation
A nimble and streamlined company, able to respond in a flexible and “creative” way to the most disparate market demands (“we often create special solutions, tailored to the needs of the individual customer” comments Serventi), G.F. has made research and innovation the cardinal points of their business strategy.
«Since 2002 - explains Serventi - our company has been on the register of Qualified Laboratories compiled by MIUR or the Ministry of Education, Universities and Research, an official recognition which endorses G.F’s commitment to produce technology world-wide. The "Laboratory of Industrial Research" certificate awarded by MIUR indeed qualifies our structures and research staff as a going concern operating on many levels in the field of innovation».
One of the results of this is the development of inspection software based on neural networks, whose working - modelled on that of the human brain - enables the system to be updated and adapted to input which may differ from that which it has been programmed to receive, without the need for human intervention.
This includes the fine-tuning of special lighting systems with the thickness and bulk of an A4 sheet and, finally, the implementation of a blowing technology for the production of PP bottles, able to offer the pharmaceutical sector (used to moulded plastic) the advantage of a quick and economical process, which uses a smaller quantity of materials to make collapsible and highly transparent containers. «All solutions - concludes Serventi - that show G.F’s commitment to provide avant-garde solutions, able to open new horizons in the market, representing a competitive advantage for every customer».



Per ogni esigenza
ACHEMA Ambienti sterili, applicazioni robotizzate, riempitrici, confezionatrici strip, blisteratrici e molto altro: Marchesini propone in fiera le punte di eccellenza della propria offerta.


Dal 15 al 19 maggio, Francoforte ospita Achema 2006, la manifestazione fieristica che da ventotto edizioni chiama a raccolta gli operatori di tutto il mondo per dare vita a una rassegna esaustiva di quanto c'è di meglio (e di nuovo) nell'industria chimica e farmaceutica. Una chiamata alla quale Marchesini Group risponde in forze, presentando più di quindici macchine, tra sistemi già affermati e anteprime mondiali, per il confezionamento nel segmento pharma. Di seguito, presentiamo una breve panoramica di alcune delle soluzioni in mostra allo stand Marchesini.

Sterile - La menzione d'onore va, senza dubbio, a Steril 400, sistema di riempimento e tappatura per applicazioni in ambiente sterile (foto). La macchina, accessibile dal lato anteriore, è articolata in tre moduli differenti e risulta perfettamente protetta dal riciclo a flusso laminare. L'accurata progettazione fa sì che la linearità del flusso d'aria non trovi ostacoli ed evita ogni attrito fra i flaconi grazie all'integrazione di un efficace sistema di trasporto con nastro di acciaio Inox 316L. Il riempimento è affidato a otto pompe rotative a pistone, azionate da motore brushless. Ogni pompa è composta da due soli pezzi, così da assicurare la sanitizzazione ottimale dell'autoclave. La macchina, predisposta per l'installazione del controllo peso statistico, ha una cadenza massima di 400 flaconi/min, per volumi di riempimento fino a 30 ml e flaconi di diametro fino a 36 mm.

In nome della flessibilità - Punta di diamante delle soluzioni robotizzate Marchesini, Robovision è un robot a 4 assi con arti in carbonio e sistema di visione integrato. Progettato per prelevare oggetti provenienti alla rinfusa da un nastro e alimentarli in continuo all'astucciatrice, il sistema può effettuare fino a 100 prelievi/min ed è in grado di orientare il prodotto affinché venga inserito in modo appropriato nei cassetti dell'astucciatrice. Un layout flessibile e l'estrema precisione sono i tratti distintivi del Robovision che, grazie alla particolare struttura a ponte, può essere asservito a nastri paralleli o trasversali. In caso di mancata presa del prodotto, è inoltre possibile effettuare lo scarto alla fine del nastro, prima del trasporto astucci.

Innovare nel dosaggio - Marchesini rinnova la MS235, rodata confezionatrice per polveri in bustine, con un gruppo di dosaggio dalle caratteristiche innovative. Ogni coclea è infatti abbinata a una pre-coclea secondaria motorizzata, che alimenta il prodotto in modo costante in tutti i canali di dosaggio. L'impeccabile funzionamento del gruppo coclee secondario è assicurato dall'azionamento con motorizzazione brushless indipendente. La soluzione Marchesini, che può prevedere l'integrazione di controllo peso e feedback su ogni pista del sistema di dosaggio, si distingue inoltre per l'alto livello di automatizzazione.

Compatta per strip - Veloce, di dimensioni ridotte, ergonomica e sorprendentemente conveniente, la versione Mini della confezionatrice strip MST200 ha un percorso della fascia totalmente verticale, pur conservando i plus propri di tutta la gamma MST. Come, per esempio, l'altezza ridotta, che consente il controllo totale del passaggio del prodotto lungo la fase di alimentazione, o il cambio formato semplificato (le stazioni sono montate in successione, su moduli indipendenti). La velocità indicativa può raggiungere le 200 compresse/min per canale, fino a un massimo di 10 piste.

Per la termoformatura - Farcon FB 320 è una nuova termoformatrice meccanica ad alta profondità, modulare e con struttura a balcone.
Ogni stazione, compreso il traino del materiale, è azionata in modo indipendente da motori brushless in asse elettrico. Il montaggio dei formati è frontale, in modo da semplificare e velocizzare i cambi.
La zona di confezionamento prodotto è separata da vani tecnici, mentre quella di alimentazione (accessibile da entrambi i lati) può essere estesa a piacere. Il sistema (con cadenza massima di 300 conf/min) è disponibile in due versioni: con trancia tradizionale e con stazione di trancia veloce, per realizzare confezioni a "sfrido zero" sul passo.

Fiale ed etichette - Frutto del know-how tecnico di Neri, BL600 (foto) è un'etichettatrice lineare ad alta velocità, in grado di applicare etichette autoadesive su fiale, flaconi o altri contenitori rotondi. Tra i principali punti di forza del sistema, ricordiamo la costruzione a balcone con disposizione ergonomica dei gruppi componenti; la netta separazione tra la zona operativa, meccanica ed elettrica e, per finire, la rulliera di trasporto a passo variabile, in grado di trattare una vasta gamma i formati, con la possibilità di impostare il cambio in modo automatico dal terminale operatore.



For all needs
ACHEMA - Sterile environments, robot applications, filling machines, strip packers, blister pack machines and much more: Marchesini proposes its top of the range products during the fair.

15-19 May, Frankfurt hosts Achema 2006, the fair now into its twenty-eighth edition that brings together operators from all over the world, offering an exhaustive picture of all that's best (and new) in the chemicals and pharmaceuticals industry.
A "call" that the Marchesini Group has responded to, and how!, by presenting more than fifteen different machines including some of its best-sellers and a few world previews for pharma packaging. Here's just a brief look at some of the solutions on show in the Marchesini stand.

Sterile - Without a doubt, the spotlight is on the Steril 400, the filling and capping system for clean-room applications (photo). This machine, accessed from the front, is split into three different modules and is perfectly protected by laminar flow recirculation. The painstaking design of this machine means that the linear air flow is uninterrupted by obstacles, plus there is no friction between the flacons thanks to the addition of an efficient 316L stainless steel conveyor belt system. Eight rotary piston pumps are responsible for filling. Each pump (driven by a brushless motor) consists of just two parts, making for excellent sanitation of the autoclave. The machine, also designed to allow for the installation of statistical weight control, offers a max output rate of 400 flacons/min with filling volumes of up to 30 ml and max 36 mm flacon diameters.

For the sake of flexibility - The top of the range when it comes to Marchesini's automated solutions is the Robovision 4-axis robot with carbon arms and incorporated vision system.
Designed to pick up loose objects from a belt and then continuously feed them to the cartoning machine, this system can work at a rate of 100 pick-up cycles/min and even turns the product so that it can be properly fitted in the cartoning machine trays. Flexible layout and extreme precision are two further features of the Robovision that, thanks to its special bridge structure, can be served by parallel belts or belts at right-angles. If it fails to pick up a product, this can be ejected at the end of the belt, before reaching the carton belt.

Innovating dosage - Marchesini has revamped its MS235, the powder sachet filling machine with a proven track record, with the introduction of a new dosing unit. In fact, each auger screw has a secondary motorised pre-screw that constantly feeds the product in all the dosing channels.
The impeccable efficiency of the secondary auger screw unit is guaranteed by the drive coming from an independent brushless motor. This Marchesini solution foresees integration with weight control and feedback on each track in the dosage system and also offers a high degree of automation.

Compact for strip - Fast, compact, ergonomic and surprisingly cost-effective, the Mini version of the MST200 strip packing machine has a totally vertical path, while still offering all the advantages of the MST range.
These include, for instance, reduced height, for total control of the passage of the product during feeding, and simplified changeover (the stations are fitted one after the other on independent modules). Nominal speeds can reach 200 tablets/min for channel, with max 10 tracks.

For thermoforming - Farcon FB 320 is a new mechanical thermoforming machine offering great depth, modularity and a cantilevered structure.
Each station (including the material feeding) is driven by an independent brushless motor with electronic control.
The formats are front-loaded, for fast, easy changeover. The product packing area is separated from the technical areas, while the infeed line (accessed from both sides) can be extended at will. The system (max output of 300 packs/min) comes in two versions: with conventional cutting or a fast cutting station for "zero flash" packs.

Vials and labels - The result of Neri technical know-how, the BL600 (photo) is a high speed linear labeling machine capable of applying self-adhesive labels on vials, flacons and other round containers. Some of the many strengths of this system are its cantilever construction with ergonomic layout of the component units, the clear separation between the operating area, the mechanics and the electrics and, lastly, the variable speed roller conveyor that can handle a vast range of shapes and offers the chance to set the changeover automatically from the operator panel.



Passione per l'innovazione
TECNOLOGIE Economico, pratico, e versatile, AirFree di Plastohm risponde a una "nobile" missione: offrire sistemi airless all'avanguardia.


Specialista in soluzioni d’imballaggio in plastica ad alto valore aggiunto, Plastohm Italia è portatore di un know how tecnico evoluto che si traduce nella capacità di offrire soluzioni specifiche attraverso la realizzazione di stampi dedicati che possono utilizzare HDPE, PP, PET, PETG, PVC. A questo si aggiunge un’ampia gamma di prodotti standard (oltre 2000 referenze) e numerose soluzioni specifiche messe a punto per nomi di spicco della cosmesi e della farmaceutica. Sostenuta da efficaci risorse interne, rappresentate da un servizio di R&D qualificato sugli sviluppi tecnologici e di mercato, e da un valido parco-macchine, l'azienda coltiva da sempre una "passione" per l'innovazione, che si è concretizzata nel tempo nella creazione di nuove soluzioni, originali e funzionali. Espressione di tale vocazione è AirFree, sistema airless di concezione inedita.

Una tecnologia per tutti - AirFree è un sistema brevettato che permette di ottenere, in modo vantaggioso, imballaggi senza ripresa d’aria. Il risultato è un flacone airless coestruso a sacca, realizzato in un'unica operazione. I componenti impiegati sono ridotti al minimo (due contro gli almeno cinque dei sistemi tradizionali), così come le operazioni di assemblaggio; in fase di produzione è richiesto l'impiego di un solo stampo, semplice e veloce da mettere a punto, che può essere utilizzato anche per realizzare lo stesso contenitore senza dispositivo airless. Il costo di industrializzazione dell'AirFree (in grado di adattarsi alle linee di riempimento preesistenti) risulta pertanto estremamente ridotto, e ciò amplia in misura rilevante le potenziali applicazioni del sistema Plastohm: abbattuta la barriera del prezzo, AirFree può essere proposto anche in segmenti di mercato in cui, fino a questo momento, l'adozione di una tecnologia airless era esclusa a priori.

Senza vincoli - Libertà (di forma, di capacità, di utilizzo) è la parola d'ordine che ha guidato Plastohm nella realizzazione di AirFree. Il sistema può avere forme diverse da quelle tradizionali ellittiche e cilindriche, e diverse capacità (fino a 1000 ml). Il prodotto si presta inoltre a diverse finiture come, ad esempio, quelle di tipo soft touch.
Abbinato a contenitori dalla superficie ampia e lineare, lascia la massima libertà alla comunicazione grafica, a tutto vantaggio dell'impatto visivo e della differenziazione a scaffale. Versatile (è adatto anche per prodotti ad elevata viscosità) e sicuro (in versione Protect+ vanta proprietà barriera superiori a quelle dei sistemi a pistone), l'AirFree può essere usato in ogni posizione, il che rappresenta un “plus“ importante per il consumatore in termini di praticità, e un vantaggio decisivo nel caso di alcune categorie di cosmetici, come i solari o i prodotti per i capelli e la cura del corpo.


Passion for innovation
TECHNOLOGIES - Economic, practical and versatile, AirFree by Plastohm is the result of a "noble" mission: to offer cutting-edge airless systems.

An expert in producing plastic packaging solutions with added value, Plastohm (Italian base in Lainate, MI) has built up evolved, wide-ranging technical know how, that translates into the capacity to offer specific solutions through the creation of special moulds that can use HDPE, PP, PET, PETG, PVC. To this should be added a broad range of standard products (more than 2000 items) and the numerous different ad hoc solutions it has developed for leading names in the world of cosmetics and OTC pharmaceuticals. Exploiting its several valid internal resources, such as a qualified R&D service, focussed on technological development, plus a
large selection of apparatus, the company has always had a "passion" for innovation. Over the years this has been seen in the creation of new, original and functional solutions.
One such example of this vocation is AirFree, the new concept airless system.

A technology for all - AirFree is a patented system that lets one produce packaging without air re-entry, offering many advantages. The result is an airless sack-coextruded flacon, produced in just one stage. The components used have been minimised (just two compared to the minimum of five in conventional systems), as have the assembly operations: just one die is needed for production that's quick and easy to adjust and can even be used to produce the same container without the airless device. The cost of industrialising the AirFree (which can be adapted to existing filling lines) is therefore very low and thus greatly increases the potential applications of the Plastohm system. In fact, having overcome the price barrier, AirFree can even be proposed in segments of the market where, until now, the adoption of airless technology was out of the question.

No limits - Freedom (shape, capacity, use) is the keyword behind Plastohm's development of the AirFree. The system can have shapes that are different to the traditional elliptical and cylindrical shapes, and different capacities (up to 1000 mls). The product can also have different finishes, ie like the soft touch finish. When combined with containers offering large linear surfaces, it offers max freedom for graphic communication and hence greater visual impact, making the container really stand out on the shelf.
Highly versatile (it can cope with all degrees of viscosity) and safe (the Protect+ version has barrier properties that beat those of piston systems), AirFree can be used in all positions, representing yet another advantage for the consumer in terms of practicality.
This is also a decisive advantage in the case of certain categories of cosmetics, such as sun, haircare and bodycare products.



Proposte per il pharma
Ad Achema, Bosch Packaging Technology e le sue controllate presentano nuove soluzioni di confezionamento per l'industria farmaceutica.
• Sigpack Systems propone una linea blister completa, che comprende una macchina flow wrap orizzontale con alimentazione robotizzata e un fine linea dedicato al confezionamento secondario.
• Tra le soluzioni Bosch Pharma Solid, si segnala una nuova opercolatrice per applicazioni di microdosaggio, una pesatrice per compresse e un'astucciatrice per la produzione di wallet per blister.
• La consorella Bosch Pharma Liquid introduce invece ben due riempitrici per siringhe pre-sterilizzate, una nuova macchina per il riempimento polveri, una soluzione integrata riempimento-isolatore-processo e, per finire, un sistema riempi-e-chiudi per liquidi farmaceutici.
• Porta la firma di Moeller & Devicon (divisione danese di Bosch) un nuovo sistema di ispezione, appositamente pensato per applicazioni in campo farmaceutico.
• Il contributo di Tevopharm consiste infine nella presentazione di una nuova piattaforma di controllo per l'affermata macchina flow-wrap Pack-2000(BM). Il controllore è progettato per assicurare il massimo rispetto delle norme GAMP e 21 CFR Part 11 durante il confezionamento di flaconi, siringhe, fiale, blister e inalatori.


Proposals for pharmaceutical
The Bosch Packaging Technology companies presents new technologies for pharmaceutical markets at Achema.
• Sigpack Systems introduces a complete line for blister packages which includes a horizontal flow wrap system with robotic feeding and end of line secondary packaging.
• New technologies from Bosch Pharma Solid include a capsule filling machine for micro-dosing applications, a weighing system for tablets, and a cartoning machine for blister wallet applications.
• Bosch Pharma Liquid presents five new technologies consisting of two filling machines for pre-sterilized syringes, a machine for powder filling, an integrated filling/isolator/processing machine and a fill and close machine for liquid pharmaceuticals.
• Denmark-based Moeller & Devicon presents a new inspection system for pharmaceutical applications.
• Finally, Tevopharm introduces a new control platform for its well established Pack-2000(BM) flow wrapping machine. The controller is designed to enable users to comply with GAMP and 21 CFR Part 11 regulations when wrapping bottles, syringes, vials, blisters and inhalers.



Soluzioni di packaging
Dal farmaceutico all’alimentare, G.B. Gnudi Bruno propone soluzioni di packaging di elevata affidabilità e rendimento, macchinari e impianti semplici da gestire che valorizzano le risorse umane del cliente e minimizzano il valore dell’investimento nel tempo.
A Ipack-Ima l'azienda ha presentato tre novità CAM: PMX, astucciatrice orizzontale a movimenti intermittenti, disponibile in due versioni di passo di avanzamento per astucci fino a 125 mm max di larghezza; KO, “rivoluzionaria” astucciatrice continua ad alte prestazioni con velocità meccanica oltre 1.000/min, completamente riprogettata e, per finire, la blisteratrice Partena/CAM “MX”, rivisitazione progettuale dell’affermata “M92” di cui mantiene l’intercambiabilità delle attrezzature per il cambio formato.
La collaborazione con la tedesca L.B. Bohle (processo polveri) si è inoltre ampliata grazie agli accordi con l’olandese Cremer Speciaal Machines B.V., specializzata nella realizzazione di soluzioni di conteggio elettronico per una vastissima gamma di prodotti. A Ipack-Ima è stata esposta la contatrice mod. “CF-122”.


Packaging solutions
From pharmaceuticals to food, G.B. Gnudi Bruno offers highly reliable high performance packaging solutions with machines and systems that are easy to run, that make the most out of the customers human resources and minimize longterm investment.
Three new features by CAM were presented at Ipack-Ima: PMX, horizontal intermittent motion cartoning machine, available in two feed rate versions for cases up to 125 mm max wide; KO, “revolutionary” high performance continuous cartoning machine with max. speed over 1,000/min, completely redesigned and the blistering machine Partena/CAM “MX”, redesign of the successful “M92” of which it retains the interchangeabililty of the format change equipment. The cooperation with the German L.B. Bohle (powder processes) is now extended thanks to the agreement with the Dutch concern Cremer Speciaal Machines B.V., specialised in the creation of electronic counting solutions for a vast range of products. At Ipack-Ima the mod. CF-122 counting device was on show.



Linea blister integrata
Ima ha presentato Giant1, linea blister integrata per la produzione "just in time" di lotti piccoli e medi (fino a 350 blister e 175 astucci/min). Giant1 si distingue per l'estrema flessibilità nella lavorazione e nel cambio formato, la manutenzione semplice, e la netta riduzione degli sprechi grazie all’affidabilità dell’alimentazione e all'accuratezza della progettazione (con motorizzazioni servoassistite).
La completa integrazione tra blisteratrice e astucciatrice, è garantita da un collegamento positivo senza magazzini blister.
Da menzionare, in particolare, il ridotto numero e il peso limitato (non più di 9 kg) di parti a formato, che ha abbattuto i tempi di cambio, e lo speciale sistema brevettato di tranciatura, che evita la commistione di blister scartati e blister validi.


Integrated blister line
Ima presented Giant1, an integrated blister line for the “just in time” manufacture of small and medium lots (up to 350 blisters and 175 cases/min). Giant1 stands out for extremely flexible processing and format change, ease of maintenance and a net reduction of waste thanks to reliable feed and accurate design (with drive-assisted motors).
A positive connection without blister magazines guarantees complete integration between the blister machine and casepacking machine.
Worth a particular mention are the reduced numbers and limited weight (not exceeding 9 kg) of format parts, decreasing changeover times, and the special patented shearing system, preventing discarded blisters from mixing with valid ones.



Intubettatrice lineare
Nima Erre.Ti Packaging (Paderno Dugnano, MI) ha lanciato a Ipack-Ima l'intubettatrice MTL 100 a doppia testa. Ideale per applicazioni in camera sterile, la MTL 100 è una macchina lineare, accessibile da tutti i lati e dunque facilmente controllabile dall’operatore. Di costruzione compatta (telaio in acciaio inox), viene realizzato in diversi modelli che raggiungono i 30.000 pezzi/h, con tubetti di diametro 10-60 mm e altezza 50-250 mm. La macchina si caratterizza per un innovativo sistema di alimentazione tubetti e per un dispositivo di traslazione tubetti in linea. Regolazioni e cambio formato sono elettronici ed è possibile passare dai tubetti di alluminio a quelli di politene senza sostituire la testata. L’azienda lombarda ha presentato in fiera anche il sistema Clean System, studiato per eliminare la polvere dalle compresse, e la testa etichettatrice Rally, versatile, compatta e facilmente integrabile in linea o su qualsiasi macchina confezionatrice.


Line tubefilling machines
Nima Erre.Ti Packaging (Paderno Dugnano, MI) launched its double headed MTL 100 tubefilling machine. Ideal for applications in sterile chamber, the MTL 100 is a line machine, accessible from all sides and hence easy to control by the operator. Compactly built (with a stainless steel frame), it is made in different models that attain 30,000 pieces/h, with tubes 10-60 mm in diameter and 50-250 m high. The machine features an innovatory tube loading system and in line tube transfer device. Settings and format change are electronic and can go from aluminium to polythene tubes without replacing the head.
The Lombard concern also presented its Clean System at the fair, devised to eliminate the powder from the pills, and the Rally labeling head, versatile, compact and easily integratable in line or on any packaging machine.



Per tubetti particolari
TGM - Tecnomachines (Urgnano, BG) produce macchine automatiche per il riempimento di tubetti (sino a 24.000/h) di metallo, PE, polifoil e laminati, nonché astucciatrici a moto alternato e continuo in grado di gestire anche vasetti, flaconi ecc.
A Ipack-Ima ha esposto alcuni tra i modelli più rappresentativi della sua produzione, fra cui spicca l’intubettatrice S 400 Prima.
Questa macchina realizza fino a 4.200 pezzi/h nel caso dei tubi in metallo e fino a 3.200 pezzi/h quando è dedicata alla produzione di tubi di PE, polifoil e laminati. Particolarmente apprezzate la sua affidabilità, e l’efficacia nel confezionamento di imballi particolari. In mostra anche l’intubettatrice B620 Maxi, uno dei modelli di punta dell'azienda bergamasca, caratterizzata da elevati standard tecnologici e qualitativi che la rendono conforme anche ai severi requisiti delle industrie farmaceutiche, cosmetiche, chimiche e alimentari.


For particular tubes
TGM-Tecnomachines (Urgnano, BG) manufactures automatic machines for filling tubes (up to 24,000/h) in metal, PE, polyfoil and laminates, as well as alternative and continuous motion casepacking machines also capable of handling trays, flacons, etc.
At Ipack-Ima, TGM displayed various models best representing its production range, notably the S 400 Prima tube filling machine. This machine can create up to 4,200 metal tubes per hour, and up to 3,200 PE, polyfoil or laminate tubes per hour.
It is appreciated most in terms of its reliability and effectiveness in devising special packs and wrappings.
The B620 Maxi tube filling machine was also on display, a flagship of the Bergamo based concern, characterized by high technological and quality standards, that also conform to the strict requisites of the pharmaceutical, cosmetics, chemical and food industries.





Ricerca e sviluppo
Adesivi a base acqua: l’evoluzione
IMBALLAGGIO FLESSIBILE La seconda generazione di adesivi acrilici a base acqua messa a punto da Rohm and Haas offre un’alternativa concreta e sempre più efficiente all’impiego di adesivi uretanici a base solvente nell’accoppiamento di film.
Mai Chen, Chris Zak


Grazie alle caratteristiche di compatibilità ambientale, gli adesivi a base acqua hanno suscitato grande interesse fin dalla loro introduzione sul mercato e, da allora, molta strada è stata fatta. E sebbene la tecnologia uretanica a base solvente sia ancora oggi la più diffusa (in virtù della buona adesione e della resistenza al calore fornita ai film in fase di accoppiamento), molti trasformatori stanno facendo scelte alternative in fatto di adesivi, per motivi di salute, sicurezza e rispetto dell’ambiente.
Parecchi anni fa Rohm and Haas sviluppava la prima generazione di adesivi acrilici a base acqua denominata Robond L, per sostituire sia gli adesivi uretanici water-dispersible sia quelli a base solvente utilizzati in applicazioni di uso generale, come l’imballaggio alimentare degli snack.
Oggi, la serie Generation 2 Robond L è il frutto dell’avanzamento tecnologico Rohm and Haas, che ha lavorato per sostituire gli adesivi uretanici a base solvente di medie prestazioni: questi nuovi prodotti assicurano agli accoppiati un grado di adesione e resistenza al calore simile a quello ottenuto con gli adesivi uretanici a base solvente.
I Robond L di prima e seconda generazione coprono dunque una gamma completa di applicazioni, che i trasformatori possono usare nell’accoppiamento di film destinati all’imballaggio alimentare di svariati prodotti, dagli snack ai pastorizzati.
La ricerca presentata in queste pagine documenta le prestazioni degli adesivi Robond L di seconda generazione sviluppati da Rohm and Haas, a confronto con due adesivi uretanici dalle prestazioni medio/alte e che offrono buona adesione su diversi substrati. I prodotti vengono citati nello studio come adesivi a base acqua Robond L Generazione 2, adesivo uretanico AdcoteTM A e Adesivo Uretanico AdcoteTM B.

Adesivi testati
Negli adesivi a base solvente è la struttura chimica degli uretani a conferire l’alto grado di reticolazione, che assicura la necessaria resistenza; sono invece i legami idrogeno che si creano tra i gruppi uretanici e i substrati a conferire buona qualità di adesione sui diversi materiali, foil compreso (in questo studio sono stati confrontati gli adesivi poliuretanici Adcote A e Adcote B, in quanto ritenuti rappresentativi di questa tecnologia).
Gli adesivi acrilici a base acqua (lattici di sintesi) sono invece ottenuti per polimerizzazione non radicalica, il che non consente di raggiungere un grado elevato di reticolazione. Inoltre, i legami idrogeno dei monomeri acrilici convenzionali non sono buoni come quelli degli uretani, e si tratta proprio di lavorare su queste caratteristiche chimiche per ottenere buoni adesivi a base acrilica. I Robond L di seconda generazione, nei quali è presente il componente Coreactant CR9-101, superano queste limitazioni, generando un insieme ideale di polimeri che garantiscono prestazioni analoghe - in fatto di adesione - a quelle degli adesivi poliuretanici a base solvente.

Le prove
• Resistenza al taglio - I polimeri acrilici Robond L di seconda generazione hanno peso molecolare più elevato degli adesivi poliuretanici convenzionali. I film realizzati con questi prodotti presentano un’alta shear strength, il che consente il taglio immediatamente dopo la fase di accoppiamento (tabella 1).

• Adesione - I Robond L di seconda generazione hanno una buona adesione su diversi materiali, tra cui alluminio, poliestere, polietilene e polipropilene. Sono state prese a riferimento, in questo caso, le prestazioni di Adcote A e Adcote B, due adesivi a base solvente molto diffusi, ottenendo risultati analoghi (figura 1).

• Tenuta della saldatura - Si tratta di un parametro fondamentale per la buona realizzazione di un accoppiato, che deve garantire la perfetta tenuta delle confezioni durante la loro trasformazione e il successivo trasporto. Diventa addirittura critico nel caso di imballaggi di grand dimensioni, destinati a contenere carichi rilevanti.
La tabella 2 mostra i risultati dei test di saldatura su PET/PE, evidenziando che i Robond L di seconda generazione assicurano le stesse prestazioni degli adesivi poliuretanici a base solvente.

• Resistenza termica e all’umidità - Gli imballaggi per alimenti richiedono anche una buona resistenza termica, dovendo resistere al calore e all’umidità durante i processi, come ad esempio la pastorizzazione. Nel test di “boil in bag”, per confrontare il comportamento dei Robond L di seconda generazione con gli Adcote, sono state utilizzate due strutture tipiche (figura 2).
Nella struttura PET/PE, i Robond L hanno evidenziato adesioni simili o leggermente migliori rispetto agli adesivi poliuretanici a solvente. L’adesione per l’accoppiato Al/PE con il Robond L è stata migliore dei due adesivi a base solvente (per l’Adicote A si è addirittura rilevata una drastica diminuzione dell’adesione dopo il test).

In conclusione
Gli adesivi acrilici a base acqua Robond L di seconda generazione offrono dunque buone prestazioni:
- buona adesione su alluminio, PE, PET, BOPP e vari film;
- buona resistenza termica e all’umidità;
- prevengono (per la loro stessa natura) il problema della formazione di ammine aromatiche primarie e sono esenti da VOC;
- sono molto trasparenti, assicurano la formazione controllata di schiuma, buoni valori di pot life e stabilità in macchina, anche alle alte velocità.

Mai Chen, project leader; Chris Zak, ricercatore
Rohm and Haas, Ricerca Adesivi e Saldanti



Research & Development
Water-based adhesives: the evolution
FLEXIBLE PACKAGING - The second generation of water-based acrylic adhesives devised by Rohm and Haas offers a concrete and evermore efficient alternative to the use of solvent based urethane adhesives in film lamination. Mai Chen, Chris Zak

Water-based adhesives have come a long way since the first of these environmentally friendly products was introduced to the market. Although solvent-based urethane remains the most widely used technology for flexible packaging laminating adhesives, due to the good adhesion and product and heat resistance it provides, many converters are moving away from solvent-based urethane because of health, safety, environmental and economic reasons.
Several years ago, the first generation of Robond L water-based acrylic adhesives was developed by Rohm and Haas to replace water-dispersible urethane and some solvent-based adhesives for general purpose applications such as snack food packaging. Today, the company’s second generation Robond L series water-based acrylic adhesives represent the latest technology developed by Rohm and Haas to replace medium performance solvent-based urethane adhesives, providing adhesion and resistance to product and heat similar to solvent-based urethane. Together, first and second generation Robond L water-based acrylic adhesives provide a full range of water-based adhesive products that converters can use for a broad range of applications, from snack food packaging to pasteurization.
This research report documents performance testing carried out by Rohm and Haas Company on second generation Robond L water-based acrylic adhesives versus two current medium to high performance urethane adhesives that have good adhesion on various substrates. These products are designated in the study as second generation Robond L water-based adhesive, Adcote™ Urethane Adhesive A and Adcote™ Urethane Adhesive B.

Tested Adhesives
Urethane chemistry in solvent-based adhesives gives the high crosslink density required for good product resistance, and the hydrogen bonding from urethane provides good adhesion on various substrates, including foil. Adcote Urethane Adhesive A and Adcote Urethane Adhesive B were selected for this study because they are two examples of solvent-based urethane with good adhesion on various substrates.
Water-based acrylics are made by free radical polymerization; it is difficult to achieve high crosslink density in latex synthesis. In addition, conventional acrylic monomers do not have good hydrogen bonding like urethane. These differences in the chemistry of acrylic and urethane represent the obstacle to making good water-based acrylic adhesive. Second generation Robond L water-based adhesive used with Coreactant CR9-101 overcomes this obstacle to achieve the ideal polymer network and provide adhesion and properties similar to solvent-based urethane.

The tests
• Shear resistance - Second generation Robond L acrylic-based polymers have a much higher molecular weight than conventional solvent-based urethane adhesives. The films made with these products have a high shear strength, that enables immediate cutting after lamination (table 1).

• Adhesion - Second generation Robond L water-based adhesive has good adhesion on various films including foil, polyethylene, polyester and polypropylene. Adcote Urethane Adhesive A and Adcote Urethane Adhesive B, two widely used urethane adhesives were used as the control in adhesion tests. The adhesion of Second generation Robond L water-based adhesive is similar to solvent-based products (figure 1).

• Heat seal strength - The heat seal strength of a laminate is critical to prevent the packaging from falling apart during processing and transportation. This is especially important for large bags with heavy weight. Table 2 shows the results of a heat seal strength test on PET/PE laminates. Second generation Robond L water-based adhesive has the same good heat seal strength as solvent-based urethane.

• Heat and moisture resistance test - Heat and moisture resistance is required for various food packaging, since the package has to be able to withstand heat and moisture during processes like pasteurization.
Two typical structures were used in the “boil-in-bag” test to compare second generation Robond L water-based adhesive with solvent-based Adcote products (figure 2). In the PET/PE structure Robond had similar to slightly better adhesion than solvent-based urethane. As for the foil/PE structure, adhesion of second generation Robond L /CR9-101 was better than both solvent-based urethane adhesives after boiling (for Adcote A even a drastic dropping of adhesion was registered after the test).

Conclusion
Second generation Robond L water-based adhesives offer good adhesion and performance properties:
- good adhesion on foil, PE, PET, OPP and various films;
- good heat and moisture resistance, similar to or better than solvent-based urethane;
- prevention (due to their very nature) aromatic amine in Robond L water-based adhesives and they are VOC free;
- they have superior clarity, no foaming issue, long pot life and mechanical stability even at high speed.

Mai Chen, project leader; Chris Zak, researcher
Rohm and Haas, Adhesive and Sealant Research




Film per caramelle
Gruppo Gerosa ha adottato G-Twist, film specifico per il settore confectionery. Si tratta di una struttura multistrato, caratterizzata da una particolare formulazione (esclusiva del Gruppo Gerosa) che la rende ideale per le applicazioni twist nel settore dolciario, delle caramelle e del cioccolato. Il film si distingue anche per la notevole macchinabilità e stampabilità, per i buoni valori di rigidità e twist keeping e per un’ottima proprietà di dead fold, che ne fa un valido sostituto di cellophane e PVC. Disponibile in versione bianca e metallizzata, è attualmente in fase di test presso numerosi clienti Gerosa. A Ipack-Ima sono state presentate tutte le applicazioni di G-Twist dell'ultimo anno, offrendo così ai visitatori l'opportunità di "toccare con mano" la validità di questa soluzione.


Film for sweets
Gerosa Group has adopted G-Twist, specific film for the confectionery sector. This is a multilayer structure, that has a special formulation (exclusive to the Gerosa group) that makes it ideal for twist applications in the candy, confectionery and chocolate sectors. The film stands out for its considerable machineability and printability, as well as for its good stiffness and twist retainment values and for its excellent dead fold capcity, that make it a valid substitute for Cellophane and PVC. Available in a white or metalized version, it is currently being tested by a whole series of Gerosa’s customers.
At Ipack-Ima all of G-Twist’s applications has been presented, and the visitors will be allowed to “touch and feel” the validity of this solution.



Tessuti per il confezionamento
Maspe commercializza tessuti di vetro PTFE e siliconati, polietilene (HMW- e UHMW- HDPE), poliuretano compatto, espanso ed espanso rigido. I tessuti di vetro PTFE e siliconati - che trovano impiego nei settori imballaggio, alimentare, cartotecnico e molti altri ancora - sono particolarmente apprezzati per le proprietà antiaderenti e per la resistenza al freddo (-73 °C) e al caldo (+ 260 °C). Inoltre, offrono un’ottima resistenza meccanica e dielettrica agli agenti chimici, a contaminazioni batteriche e a muffe; sono atossici e di facile pulizia. Il Lofrene, invece, è un HDPE ad alto e altissimo peso molecolare, particolarmente apprezzato per l’elevata resistenza all’abrasione, alla rottura ed agli urti, e in quanto materiale autolubrificante con bassissimo coefficiente di attrito. È disponibile in lastre, tondi e pezzi finiti, anche forniti a disegno.


Fabrics for packaging
Maspe’s main products are PTFE and silicone coated glass fabrics, HMW and UHMW-HDPE, compact - foam and rigid foam polyurethane.
The PTFE and silicone coated glass fabrics are particularly appreciated for their non-stick/release properties and for their resistance to cold (-73 °C) and heat (+260 °C). They offer excellent mechanical and dielectric strength, superior chemical resistance and resistance to bacterial contamination and mildew; they are non-toxic and easy to clean.
These products are used in a number of sectors including packaging, food, paper.
Lofrene is a HMW and UHMW-HDPE, particularly appreciated for its characteristics as a self-lubricating material with a very low friction rate, as well as high abrasion resistance, break and impact strength.
This line of products includes sheets, rods and finished products, also designed to customer specifications.



Reggiatrici hi-tech
Specializzata nella produzione di materiali e sistemi per la reggiatura, Messersì Packaging (Barbara, AN) ha portato in fiera gli ultimi sviluppi in fatto di reggiatrici. Tre, in particolare, i modelli sotto i riflettori. La macchina automatica OR60 per la reggiatura orizzontale del pallet, dotata di un software di gestione che permette di effettuare una o più reggiature, presenta un avanzamento testa e un movimento del guidareggia che permettono di compattare il pacco sui due lati. La reggiatrice automatica laterale mod. TL5, invece, effettua una reggiatura verticale laterale del pacco. Dotata di testa mobile, assicura un ottimo tensionamento grazie al diretto contatto con il pacco; la canalina inferiore retrattile (optional) permette di reggiare anche prodotti su pallet. Infine, l’automatica verticale VR 80, con testa di reggiatura brevettata, tratta tutti i tipi di prodotto e può essere realizzata anche custom, in funzione delle specifiche esigenze del cliente. La canalina inferiore retrattile permette di inserire la reggia anche attraverso il pallet; inoltre durante il tiro di reggia la testa effettua uno spostamento trasversale di compensazione, per assicurare un’uguale tensione sugli spigoli del prodotto, garantendo maggiore stabilità complessiva del carico.


Hi-tech strapping machines
Specialised in the production of strapping materials and systems, Messersì Packaging (Barbara, AN) brought its latest developments in strapping machines to the fair. Three in particular the models highlighted. The OR60 for the horizontal strapping of pallets, fitted with a new management software that enables the carrying out of one or more strapping operations, with head forwarding system and a strap guiding movement that enables the pack to be compacted on two sides. The automatic side strapping machine mod. TL5 in turn performs a vertical side strapping of the pack. Fitted with mobile head, it ensures an excellent tensioning thanks to direct contact with the pack; the lower retractable channel (optional) also enables the strapping of products on pallets. Lastly, the automatic vertical VR 80 machine, with patented strapping head, can tackle all types of product and can also be made custom, depending on the specific needs of the customer. The lower retractable channel also enables the insertion of straps through the pallet; as well as that during the strap pulling the head moves crosswise to compensate, to ensure equal stretch tension on the corners of the product, thus guaranteeing better overall stability of the load.



Peso, prezzo, etichetta
Per soddisfare tutte le esigenze nell'ambito della pesatura, Società Cooperativa Bilanciai ha messo insieme un'offerta completa e diversificata, che comprende piattaforme per la piccola e media pesatura, sistemi per transpallet, terminali elettronici e una gamma (di recente introduzione) di celle di carico a tecnologia digitale. Quest'ultima soluzione, in particolare, rappresenta un passo in avanti rispetto ai sistemi tradizionali in termini di prestazioni, affidabilità, immunità ai disturbi esterni e ai danni causati dai ratti (versione con cavi di collegamento con doppia schermatura di acciaio ricoperto da PVC). Le celle digitali sono inoltre certificate Atex (CESI03 ATEX313 e CESI03 ATEX314) e possono pertanto essere adottate anche in ambienti esplosivi.
Attiva anche nel campo dell'etichettatura e peso-prezzatura, Coop. Bilanciai propone al mercato i sistemi a marchio Cigiemme, dall'ormai collaudata serie Venus (in versione manuale e automatica) alle nuove macchine automatiche Mercury Plus. Dotate di un'elettronica di ultima generazione e di un software potente e flessibile, queste ultime possono essere fornite in INOX AISI 304 o con carter di plastica.


Weight, price label
To satisfy all the needs in the field of checkweighing, the Società Cooperativa Bilanciai offers a broad and complete range, that includes platforms for small and medium checkweigh operations, systems for transpallets, electronic terminals and a recently introduced range of digital technology loadcells. This latter solution in particular constitutes a step forward compared to the traditional system in terms of performance, reliability, immunity to outside disturbance and damage caused by rats (version with connecting cables with double steel protection covered in PVC). The digital cells are also Atex certified (CESI03 ATEX313 and CESI03 ATEX314) and can thus also be used in explosive environments.
Also active in the field of labeling and weigh-pricing, Coop. Bilanciai offers the market the Cigiemme brand range of systems, from the by now tried and tested Venus series (in manual and automatic version) to the new automatic Mercury Plus machines. Fitted with leading edge electronics and powerful and flexible software, the latter can come in INOX AISI 304 or with plastic carter.



Richiudere ermeticamente
Sales Spa (Rivoli, TO) ha presentato la nuova versione ermetica del sistema apri&chiudi Strip-It per confezioni flessibili. Come nell’originale, la variante ermetica presenta due linguette a strappo esterne alla busta: tirando la prima si genera un’apertura di lunghezza prestabilita e rinforzata lungo i bordi; tirando la seconda si scopre una superficie adesiva. Invariate anche la velocità di applicazione e le dimensioni dello Strip-It (dai 3 ai 20 cm). A cambiare è, invece, l’ermeticità della confezione, anche in corrispondenza della fustellatura di taglio che forma le linguette per l’apertura. Strip-It è adatto a film di PE e PP, anche per packaging in atmosfera modificata, si applica in linea sulle confezionatrici esistenti ed è facilissimo da usare.



Airtight reclosure
Sales Spa (Rivoli, TO) presented the new airtight version of the Strip-It open&close system for flexible packs. The airtight version has two tear-off tabs on the outside of the pack, like the original: the first tab, when pulled, creates an opening of set width reinforced along the sides; the second tab, when pulled, reveals an adhesive surface.
The application speed and size of the Strip-It (between 3 and 20 cm) also remain unchanged. Instead, the airtightness of the pack changes, in relation also to the die cut forming the opening tabs. Strip-It is suitable for PE and PP film and also for packaging in modified atmosphere, is applied in line on existing packaging machines and is extremely easy to use.



Monodose in mostra
A Ipack-Ima Valmatic (San Prospero sul Secchia, MO) ha messo in vetrina una gamma di contenitori di plastica monodose, arricchita di nuovi formati e nuove soluzioni estetiche e funzionali. Utilizzati per il sampling, e soprattutto per la vendita, di prodotti cosmetici e farmaceutici (ma anche alimentari e chimici), i monodose Valmatic presentano tutti i plus di sicurezza, economicità e igiene di questo tipo di contenitore, insieme alla qualità derivata dalla ventennale esperienza nella termoformatura maturata dall’azienda produttrice.
In fiera sono stati lanciati alcuni modelli con capacità fra 0,8 e 5,0 ml per uso cosmetico, che possono essere serigrafati e personalizzati secondo le esigenze del cliente, e una linea di monodose satinati argento e rivestiti con una lacca antigraffio di grande pregio estetico, particolarmente attraenti per il settore cosmetico. Valmatic ha inoltre proposto dei contenitori sterilizzabili a raggi gamma o con ossido di etilene e dei monodose riempiti con due differenti prodotti, miscelabili al momento dell’uso con una lieve pressione..



Monodose on show
At Ipack-Ima Valmatic (San Prospero sul Secchia, MO) placed on show a range of plastic monodose containers, with new formats and new functional and aesthetic solutions. Used for sampling and aboveall for the sale of cosmetic products and pharmaceuticals (but also food and chemical products), the Valmatic monodoses present all the plus points of being safe, economical and hygienic that are typical to this type of container as well as the quality derived from twenty years of experience in heatforming built up by the producer company
The fair saw the launch of some models with the capacity of between 0.8 and 5.0 ml for cosmetic use, that can be screenprinted and personalised according to the customer’s needs, and a line of extremely beautiful silver satinated single dose containers coated with antriscratch lacquer, particularly suited for the cosmetics sector. Valmatic has also proposed gamma ray sterilisable containers or sterilisable with ethyl oxide and single dose containers filled with two different products, that can be mixed at the moment of use with a slight pressure.



Fare squadra a Nord Est
Nato a febbraio 2004, il Distretto NEP riunisce ormai 140 aziende attive nel settore del packaging, con l’obiettivo di realizzare una rete di cooperazione tra piccole, medie e grandi industrie della Regione Veneto, in grado di offrire al mercato una vasta gamma di prodotti, spaziando dalla fornitura di materiali da imballaggio a intere linee di confezionamento.
Il Consorzio ha già realizzato quattro progetti con la collaborazione della Regione Veneto, e ne ha in corso di realizzazione molti altri (la progettazione di un nuovo metodo per la tracciabilità dei prodotti, un’innovazione per la manipolazione veloce e sulla supply chain).
Per gli aderenti al Consorzio NEP, organo operativo del distretto, Ipack-Ima è stata un momento importante per offrire una visione d'insieme sulle tecnologie, sulle applicazioni e sulle innovazioni e per presentare i propri prodotti al mercato internazionale.
Di seguito proponiamo una panoramica sulle aziende consorziate, presenti in fiera, con i prodotti di punta.
1 Ciba Pack (macchine di confezionamento, imballaggio, incartonamento e palettizzazione) - Linea di incartonamento C 400 V, impianto automatico ad alta produttività per l’incartonamento di confezioni a cuscino di qualsiasi tipo di prodotto alimentare e non.
2 Cidiesse Engineering (progetta e realizza impianti per la movimentazione interna di prodotti di svariate tipologie, pulverulenti o solidi) - Elevatori trasportatori a tazza ETC, che garantiscono trasporto ottimale dei prodotti sfusi; dotati di una o più stazioni di carico o scarico, consentono tragitti orizzontali, verticali ed obliqui, e possono essere impiegati anche in ambienti ristretti.
3 C.M.T (confezionatrici sottovuoto a campana; confezionatrici verticali e orizzontali; sigillatrici; termoformatrici per sottovuoto o MAP e linee complete) - La confezionatrice sottovuoto a nastro Magnumpack 900/S, nelle versioni semiautomatica o automatica, è caratterizzata dal movimento incernierato a libro della campana del vuoto e dalla pompa del vuoto montata all’interno della macchina.
4 Crocco - Oltre alla produzione tradizionale di film termoretraibili, estensibili, stampati, tecnici, skin pack, l'azienda ha presentato Cover Stretch, tubolare elastico soffiettato per l'incappucciamento a freddo di bancali. Adatto alle alte produttività, è personalizzabile con macrofori, microfori, addittivazioni UV ecc.
5 Delfin - Realizza confezionatrici destinate a un’ampia gamma di prodotti, alimentari e non, e macchine colatrici computerizzate per formatura e dosatura automatica su teglie di impasti, in grado di memorizzare fino a 99 programmi diversi per rendere facile e veloce l'alternarsi dei vari prodotti.
6 Europack Srl (impianti di palettizzazione ad alta tecnologia) - In fiera presentava il servizio Open Rent - Pay for Use, che offre alle aziende l'opportunità di usufruire della formula del noleggio di impianti di palettizzazione di prodotti confezionati in uscita dalle linee di produzione.
7 Foodpack (confezionatrici per piccole, medie, grandi produzioni) - Raffaello 500 E Gas è una confezionatrice orizzontale a lungo tempo di saldatura per confezionare formati medi e medio-piccoli fino a un peso massimo di 1 kg in atmosfera modificata, disponibile nelle versioni Silver e Gold.
8 Iman Pack (gamma completa di sistemi di confezionamento automatici) - Starlight 4Seal, speciale per confezionamento a 4 saldature, rappresenta l’ultima generazione di confezionatrici orizzontali elettroniche; è in grado di realizzare buste ad angoli arrotondati e richiudibili mediante zip-lock inserito su un lato.
9 M.P.TEC. (confezionatrici sottovuoto sia da banco che carrellate, termosigillatrici per vaschette) - In fiera la termosigillatrice MP XLM Compact ATM Vuoto + Gas, adatta al confezionamento sottovuoto e in atmosfera modificata di qualsivoglia vaschette. Offre la possibilità di realizzare su misura i nastri di carico e di scarico del prodotto ed è dotata di un sistema di carico delle vaschette molto sensibile e completamente regolabile nelle rampe di accelerazione e decelerazione.
10 PFM Packaging Machinery (gruppo industriale costituito da 7 aziende) - Luci puntate sulla nuova pesatrice multiteste Serie C che, lavorando, "impara" ad adattarsi al prodotto e all'ambiente di lavoro: i dati macchina vengono sistematicamente memorizzati nella ricetta specifica.
11 Patreider (robotica) - Molte le sue realizzazioni, con o senza robot antropomorfi: raccolta prodotti con robot e telecamera, magazzino automatico, taglio e confezionamento ad alta velocità, montaggio boccole e controllo qualità, inserimento tubetti su nastro mediante robot, trasferimento pick and place prodotto.
12 Rotogal (nastri adesivi neutri e stampati ad alta adesività e resistenza) - Environmental friendly, i nastri possono essere facilmente smaltiti dato che la massa adesiva non contiene solvente. Specializzati nella stampa a "sandwich".


Teaming up in Italy’s northeast
Set up February 2004, the NEP district now comprises 140 companies active in the packaging sector, with the objective of creating a network of cooperation between small, medium and largescale concerns in the Veneto region, capable of offering the market a vast range of products, ranging from the supply of packaging materials to entire packaging lines.
The consortium has already completed four projects in cooperation with Regione Veneto, and many others are underway (the design of a new method of product traceability, an innovation bringing speed handling and for the supply chain).
For those that are part of the NEP consortium, working body covering the district, Ipack-Ima was an important occasion for offering an overview on technologies, on applications and innovations and for presenting ones own products to the international markets.
Below we offer an overview of the consortium members present at the fair along with their main products.
1 Ciba Pack (packaging machines, packaging, casepacking and palletising) - C400 V casepacking line, a highly productive automatic system for casepacking pillow packs of any type of food and other products.
2 Cidiesse Engineering (designs and creates internal handling systems for products of various types, powdery and solid) - ETC cup conveyor elevator systems, that guarantee optimum transport of loose products; with one or more loading and unloading stations, they enable horizontal, vertical and oblique transportation, and can also be used in limited environments.
3 C.M.T. (vacuum dome packaging machines; vertical and horizontal packaging machines; sealers; heatformers for vacuum or MAP and complete lines) - Magnumpack 900/S, in the semiautomatic and automatic versions, features a book hinged vacuum dome movement and vacuum pump assembled inside the machine.
4 Crocco - As well as the traditional production of heatshrink-, stretch-, printed and technical film as well as skin pack, the company presented Cover Stretch, blown tubular elastic film for cold hooding of pallets. Suited for high productivity, it can be personalised with macro and micro holes, UV additivisation etc.
5 Delfin - Creates packs for a broad range of products, food and other, and computerised pouring machines for automatic forming and dosing on mix pans, capable of memorising up to 99 different programs to make the alternation of various products speedy and easy.
6 Europack Srl (hi-tech palletisation systems) - At the fair presented its Open Rent - Pay for Use, that offers companies the opportunity of hiring palletisation systems for packed products leaving the production lines.
7 Foodpack (packs for small, medium and large outputs) - Raffaello 500 E Gas is a horizontal long seal time packer for medium format and medium to small packs up to a max weight of 1 kg in modified atmosphere, available in the Silver and Gold versions.
8 Iman Pack (complete range of automatic packaging systems) - Starlight 4Seal, special for packaging with 4 seals, represents the latest generation of horizontal electronic packers; it is capable of creating bags with rounded corners that can be reclosed using the zip-lock inserted on one side.
9 M.P.TEC (bench or trolley vacuum packers, tray heatsealers) - The MP XLM Compact ATM Vacuum + Gas, for vacuum packaging also in modified atmosphere of any tray. Enables creation of load and unload belts for the product and is fitted with a highly sensitive tray load and unload system that can be completely adjusted on the infeed and outfeed ramps.
10 PFM Packaging Machinery (industrial group comprising 7 concerns) - Spotlight on the new C Series multiheaded checkweigh machine that while working, “learns” to adapt to the product and the work environment: the machine data is systematically recorded with the specific formula.
11 Patreider (robotica) - Creator of many systems, with or without anthropomorphic robots: product collection with robot and camera, automatic storage, high speed cut and pack, nozzle mounting and quality control, insertion of tubes on belt using robots, pick and place product transfer.
12 Rotogal (high adhesive power, high resist neutral and printed adhesive tapes) - Environmentally friendly, the tapes can be easily disposed of given the adhesive mass does not contain solvents. Specialised in sandwich printing.




Ipack-Ima 2006
Ipack-Ima 2006



La prima volta con...
The first time with…



Una fucina di idee
A hive of ideas



Tecnologia in evoluzione
Evolving technology



Astucciatrici
Casepackers


Ultrasuoni sul podio
Ultrasonics on the winners’ rostrum



MAP e snack
MAP and snacks



Per pasta lunga
For long pasta



Saldatura sui quattro spigoli
Four corner seal



Per molti formati
For different formats



Dall'artigianale all'industriale
From handicraft to industrial applications



Cioccolato dalla A alla Z
Chocolate from A to Z



Stendifette
Slice flattening device



Ispezione di bottiglie
Bottle inspection



Goccia in PET
Goccia and PET



Dedicato al latte fermentato
Dedicated to fermented milk



Soluzioni integrate
Integrated solutions



Contro ogni difetto
Against every defect



Per ogni esigenza
For all needs



Passione per l'innovazione
Passion for innovation



Proposte per il pharma
Proposals for pharmaceutical



Soluzioni di packaging
Packaging solutions



Linea blister integrata
Integrated blister line



Intubettatrice lineare
Line tubefilling machines



Per tubetti particolari
For particular tubes



Adesivi a base acqua: l’evoluzione
Water-based adhesives: the evolution



Film per caramelle
Film for sweets



Tessuti per il confezionamento
Fabrics for packaging



Reggiatrici hi-tech
Hi-tech strapping machines



Peso, prezzo, etichetta
Weight, price label



Richiudere ermeticamente
Airtight reclosure



Monodose in mostra
Monodose on show



Fare squadra a Nord Est
Teaming up in Italy’s northeast



Confezionatrice digitale - Per il suo debutto a Ipack-Ima, Gerhard Schubert GmbH ha presentato la linea Picker TLM-F44, estremamente flessibile, per l'occasione impegnata nel confezionamento di 600 tavolette al minuto di Ritter Sport in tray di plastica. Accanto a questo, si segnala l’efficiente scanner episcopico, impiegato come sensore per l’identificazione ottica su tutte le linee e gli impianti di confezionamento Picker TLM-F44. Lo scanner episcopico Schubert consente di riconoscere superfici, scritte, incrinature, colori o macchie e di effettuare il controllo dall’alto anche nella terza dimensione, stabilendo, in presenza di due prodotti sovrapposti, quale si trovi in alto.
Digital packaging machine - Gerhard Schubert GmbH debuted at Ipack-Ima exhibiting the extremely flexible Picker TLM-F44 line, for packaging Ritter Sport chocolate in plastic trays at a speed of 600 bars per minute.
Along this we cite also the efficient episcopic scanner, to be used as sensors for optical identification on all Picker TLM-F44 packaging lines and systems.
Schubert’s episcopic scanner can recognize surfaces, text, flaws, colors or blots. Three-dimensional control from above is also possible, for establishing, in the event of two overlapping products, which product is situated on top.

Combinazione efficace - Fresca di inaugurazione della sede italiana (MI), la francese Latinpack ha presentato a Ipack-Ima un'interessante soluzione a marchio Toyo Jidoki per il confezionamento in buste di tipo cheerpack, in grado di assicurare riempimento e chiusura con un'unica attrezzatura. Il risultato è raggiunto attraverso l'abbinamento di una macchina riempitrice di buste e della TX-100-SP1, che consente l'applicazione di un tappino centrale sulla parte superiore di buste preformate di vario tipo (cheerpack, ma anche buste di tipo doypack o sacchetti piani). A livello opzionale, il sistema può essere equipaggiato di un monitor, in grado di controllare l'esatto posizionamento della chiusura sulla confezione, con blocco automatico della macchina in caso di errore.
Effective combination - Fresh from the inauguration of its Italian branch (MI), the French concern Latinpack presented at Ipack-Ima an interesting Toyo Jidoki type solution for packaging in cheerpack bags, capable of ensuring filling and closing using a single piece of equipment. The result is attained through the connecting up of a bag filling machine and the TX-100-SP1, that enables the application of a central top on the upper part of the various types of preformed bags (cheerpacks but also doypack or flat type bags). As an option the system can be equipped with monitor, capable of checking the exact positioning of the closure on the pack, with an automatic machine stop in the event of error or malfunction.

Confezionatrice e incartonatrice - VPL 180 di Rovema (MI), confezionatrice verticale per snack e caramelle, è una macchina versatile e flessibile, dotata di motori magnetici lineari che consentono di mantenere basso il livello di rumorosità, anche a fronte di cadenze produttive elevate (fino a 180 bpm). La macchina gestisce qualsiasi tipo di film, anche quelli di difficile scorrimento, assicurando sempre saldature di qualità. Accanto alla VPL 180 si segnala la HVS 160, storica confezionatrice Rovema in grado di realizzare differenti tipi di busta (saldata su 3 o 4 lati, accoppiata o a catena, Doypack). La macchina si distingue per la presenza di stazioni di riempimento multiplo e stazioni di saldatura separate per fondo, testa e lati della busta, ma anche per il cambio formato semplice e rapido, per la manutenzione "snella" e la praticità d'impiego. Ricordiamo, infine, VFS, innovativa incartonatrice per gravità, adatta a qualsiasi ambiente di lavoro.
Packaging and casepacking machines
VPL 180, vertical packaging machine for snacks and candies by Rovema (MI) is a versatile and flexible machine, with linear magnetic motors that enable low noise levels, even with high production runs (up to 180 bpm). The machine can work any type of film, even those with poor viscosity, always ensuring quality seals. Alongside this system we cite the HVS 160, timehonored Rovema packaging machine, capable of making different types of bags (sealed on 3 or 4 sides, laminated or in chain, Doypack).
The machine stands out for the presence of multiple filling and separate seal stations for the base, head and sides of the bag, but also for its simple and rapid format change, the “slim” maintenance and the practicality of use. We lastly mention the VFS innovatory gravity casepacking machine. It can work in any environment.

Confezionatrice verticale - Esse Gi (Galliera Veneta, PD) propone la confezionatrice verticale modello F1200, studiata per soddisfare anche i clienti più esigenti, senza rinunciare alla semplicità costruttiva e alla facilità d’uso.
La F1200 è in grado di lavorare con diversi tipi di film e con differenti sistemi di dosatura e pesatura; per questo è in grado di confezionare i prodotti più disparati, alimentari e non.
Caratteristiche tecniche principali: sollevamento idraulico, bloccaggio autocentrante e centraggio automatico della bobina di film; sensori per la lettura di fine bobina; centraggio stampa automatico; cambio rapido della bobina; vibratore fondo sacco; memorizzazione programmi; apertura regolabile della pinza e impostazione parametri di saldatura; impostazione velocità traino film.
La macchina realizza fino a 1200 sacchi/h con bobine di fascia compresa fra 600 e 1180 mm.
Vertical packaging machine - Esse Gi (Galliera Veneta, PD) offers its vertical packaging machine model F1200, devised for satisfying even the most demanding customer while being based on simple construction principles and being easy to use. The F1200 is capable of working with different types of film and with different dosing and weighing systems; this means it can pack the widest range of products, both food and non food.
Main technical characteristics: hydraulic lifting, self-centring blocking and automatic centring of the film roll; sensors for reading end of reel; automatic print centring; rapid reel change; vibrator at the bottom of the bag; program memorisation; adjustable gripper opening and seal parameter setting; film draw setting. The machine makes up to 1200 bags/h with rolls of from 600 and 1180 mm across.

Da macchina a sistema - General System Pack Srl (Schio, VI) è specializzata nella progettazione e produzione di sistemi per il confezionamento, anzitutto alimentare, fra cui spiccano per importanza le macchine orizzontali e i relativi materiali di incarto. Fedele alla propria immagine di azienda in evoluzione continua, A Ipack-Ima GPS si è riproposta con uno staff di nuovi progettisti, come fornitore di linee automatiche complete. Ampio e di immagine lo stand, dove sono stati messi in mostra i prodotti realizzati con le macchine della casa e sono state valorizzate le nicchie del non food dove l’impresa vicentina si è affermata come leader. Fra queste va citata quella del confezionamento di panni spugna (i cosiddetti mops, di cui il Mocio Vileda rappresenta l’esponente più famoso): in questo settore la GPS ha installato 39 macchine con sistemi di alimentazione dedicati, che lavorano in linea con gli impianti di processo.
General System Pack realizza all’estero il 55-60% del fatturato, con sbocchi soprattutto nei mercati UE, Est Europeo, Australia e Usa, e ha registrato in fiera una buona affluenza di operatori interessati.
From machine to system - General System Pack Srl (Schio, VI) is specialised in the design and the production of packaging systems, aboveall for food products, among which we highlight their horizontal machines and relative wrapping material.
Faithful to its image as a company that is continuously evolving, at Ipack-Ima GPS was back with new design staff as a supplier of complete automatic lines.
Hosted in a spacious stand reflecting their image, a whole range of products made using their machines were on show, with spotlight on the non food niche where the company is leader.
These include packaging for mops, Mocio Vileda being the most famous brand in Italy: in this sector GPS has installed 39 machines with dedicated feed systems, that work in line with process systems. General System Pack makes 55-60% of its turnover abroad, with outlets aboveall in the markets of the EU, eastern Europe, Australia and the US, the concern registering a good flow of interested operators at the fair.