italiaimballaggio



Alufoil targato Europa
European alufoil

Fare sistema secondo Eafa
Acting as part of a system, according to Eafa
2004-2006: piano ma bene
2004-2006: slow but steady
Stampa e converting: un futuro di crescita moderata, con qualche fatica in più per la cartotecnica
Printing and converting: a future of moderate growth, with paper and cardboard converting finding things harder going
Tema: il flessibile e altro
Subject: fexibles and other matters
Assemblea Giflex: toccati i temi caldi dell’industria (competitività, tecnologia, legislazione)
The Giflex assembly touched on the industry’s hot topics (competitiveness, technology, legislation)
Sempre più’ internazionali
More and more international
Gipea: sviluppi e problematiche della prestampa di etichette, aggiornamenti sui materiali e trend di mercato
Gipea: developments and problems in preprinting, updates on labeling materials, market trends
News
La fiducia del Sud - Medprint-Medpack: nuovi primati)
Winning over the South - Medprint-Medpack: new records
Emballage 2004








GIFLEX a Palermo Chiamati a raccolta dall’associazione, oltre 200 operatori della trasformazione hanno dato vita a una convention partecipata e in grande stile. Toccati i temi caldi dell’industria (competitività, tecnologia, legislazione), che di fatto impongono alle imprese un sapere e una consapevolezza sempre maggiori. Da condividere. L.G.

Palermo, 28-29 ottobre 2004 - Giflex (Gruppo Imballaggio Flessibile di Assografici) continua a interpretare con impegno il ruolo di mediatore fra le molte anime di una filiera industriale complessa, quella della trasformazione e stampa di imballaggi flessibili appunto, costruendo opportunità concrete di scambio e di aggiornamento fra gli operatori.
Questo è quanto è avvenuto in una Palermo accogliente e, come al solito, capace di stupire, che ha saputo regalare ai convitati il valore aggiunto della cultura, dei sapori della tavola e di un clima incantevole.
Scenari competitivi
Ospitati a Villa Igiea, i lavori della tradizionale assemblea d’autunno Giflex sono stati aperti dal Presidente Ruggero Gerosa che, in più occasioni, ha elogiato lo spirito imprenditoriale di un comparto «da sempre “ad alto contenuto tecnologico”, ma anche attento alle dinamiche di mercato e desideroso di rinnovamento, e che proprio in questa propensione saprà trovare l’energia per affrontare le difficili sfide aperte da una competizione tesa e, sempre più, globale».
Una competizione che, come ha avuto modo di sottolineare Ugo Cedrangolo (Gea Consulting Associati), affonda le radici in un cambiamento strutturale dell’industria e del mercato nel suo complesso, che ha avuto origine almeno dieci anni fa e di cui, oggi, bisogna saper prevedere eventuali e ulteriori ripercussioni. Il prepotente ingresso sulla scena internazionale di Paesi che rappresentano un terzo dell’umanità, che sono ben strutturati dal punto di vista culturale e scientifico, e animati da una fortissima spinta al miglioramento e dalla ferma volontà di accedere al “consumo”, ha di fatto imposto un cambiamento radicale di strategie industriali e produttive, considerate fino a qualche tempo fa di successo.
Alcuni fondamenti sono stati di fatto messi in discussione dalla presenza dei “nuovi” attori, Cina e Paesi dell’ex blocco sovietico in testa: dimensioni e dislocazione della domanda (che fa i conti con uno spostamento effettivo del baricentro del consumo), livello di riferimento competitivo (prezzi e costi estremamente differenziati), dinamica dell’innovazione (grande propensione all’elettronica e alla sofisticazione dei prodotti), ruoli diversi nella catena del valore (concorrenza poco stabile, caratterizzata da forti turbolenze). Ma, soprattutto - suggerisce l’analista - è la velocità di questi mutamenti a dover essere tenuta in debito conto dalle imprese che, ora più che mai, sono chiamate ad adeguarsi alle nuove regole in tempi brevissimi, pilotando la propria capacità di innovazione e di competitività con la massima precisione e chiarezza di intenti. In caso contrario, il rischio è quello di “evaporare”, ovvero di uscire dal gioco.

Mercato e legislazione
• Per certi versi, l’analisi è stata corroborata da alcuni dati esposti da Paul Gaster (PCI Films Consulting Limited) che, valutando i consumi di packaging flessibile (dati 2003), ha ravvisato una crescita media del 10-20% nei Paesi dell’area Asia/Pacifico, contro una percentuale dell’1,7% in Europa (dove risultano in progressione le regioni del sud e quelle di recente annessione, ma anche Turchia, Balcani, Russia e Ucraina). In fatto di tendenze, le realtà che operano nel mondo del flessibile continuano a essere caratterizzate da una crescita tramite acquisizioni (concentrazioni), e sembra consolidarsi in Europa un certo gap fra l’impiego di tecnologie e materiali ad alte prestazioni all’Ovest e il ricorso a sistemi di confezionamento meno complessi all’Est. Sta di fatto che, nei prossimi cinque anni, a fronte di una crescita media annua globale del mercato del packaging flessibile pari al 2%, i tassi maggiori saranno appannaggio dell’Europa centrale e orientale (+7%) e della Turchia (5%), contro l’1,5% dell’Europa occidentale.

• La capacità di innovazione tecnologica, come ha sottolineato Andy Rushforth di Pira International - Gruppo Ciba Expert Services, continuerà comunque ad avere un peso rilevante, come nel caso dello sviluppo dei nanomateriali che, per quanto riguarda l’imballaggio flessibile, cambieranno radicalmente non solo le proprietà fisiche dei supporti, ma guideranno alla scoperta di nuovi processi e nuovi prodotti.

• Sempre in tema di Europa, ma soprattutto di conoscenza e adattamento a regole comuni e condivise a salvaguardia della professionalità di un intero settore, è arrivato forte e chiaro il richiamo da parte di Luciana Gramiccioni e Maria Rosaria Milana (Istituto Superiore di Sanità) che, con l’usuale autorevolezza, hanno riferito dei più recenti orientamenti comunitari in materia di imballaggio a contatto con gli alimenti.
L’ultimo, in ordine di tempo, è da collegarsi al Regolamento Quadro approvato il 14 ottobre scorso, che introduce numerosi criteri di novità, nella forma e nella sostanza. Si tratta di uno strumento normativo che, a differenza delle direttive, entra in vigore con effetto immediato dopo la pubblicazione sulla GU, senza che gli Stati membri e le istituzioni debbano riscriverlo per trasporlo nel diritto nazionale. In particolare questo Regolamento Quadro andrà ad abrogare la direttiva 89/109 e abolirà, probabilmente, alcuni decreti (DL 108 e altri). L’articolo 3 stabilisce i requisiti generali di non cessione di componenti in quantità tossicologicamente significative, la non alterazione della composizione e il non deterioramento organolettico. Il che rende ovviamente necessario rivedere le dichiarazioni di conformità dei materiali. Ma questo Regolamento Quadro introduce un ulteriore motivo di novità nell’ambito della disciplina dei materiali a contatto con alimenti, ovvero la regolamentazione degli imballaggi attivi e intelligenti che, al contrario degli imballaggi tradizionali progettati per essere inerti, sono destinati invece a interagire con il contenuto. Nello specifico, il Regolamento Quadro riporta solo alcuni principi generali (di fatto è una dichiarazione di impegno da parte della Commissione a regolamentare in breve tempo gli imballaggi attivi, rimandando a una fase successiva l’emanazione di misure specifiche).

La voce degli utilizzatori
• I lavori del convegno sono proseguiti con la testimonianza di un end user del calibro di Unilever. Graham Houlder, Global Packaging Coordinator Foods della multinazionale, ha richiamato l’attenzione su un plus d’eccezione, comune a tutti gli imballaggi e a tutti i materiali di imballaggio (e proprio per questo da valorizzare): grazie alla capacità di assecondare le esigenze dei consumatori in fatto di nutrizione, igiene e cura del sé, rassicurandoli, l’imballaggio tout court è in grado di trasmettere un senso compiuto di vitalità, richiamando così una nota positiva capace di arricchire la vita di ciascuno. L’impegno dell’industria a fare un uso sempre più responsabile (e soprattutto commisurato agli obiettivi) dei materiali, rientra quindi in una logica di sviluppo sostenibile, condivisa ormai a svariati livelli.

• E ancora di qualità della vita in senso lato ha parlato Paola Zorzoli, Gruppo Imballaggi Iper (Gruppo Finiper); attore di rilievo della distribuzione organizzata nazionale, da anni la catena è infatti impegnata in una ricerca minuziosa e puntuale, che l’ha portata ad adottare materiali di confezionamento a basso impatto ambientale e a prediligere, laddove possibile, materiali derivanti da fonti rinnovabili (cellulosa e PLA).

Il punto sulla tecnica
(e sulla cultura)

Dopo il mercato, le tendenze e le leggi, è stata la tecnologia a scandire i momenti dell’assemblea Giflex.

• Numerose le testimonianze dell’industria del converting e della stampa di imballaggi flessibili, a cominciare dalle nuove opportunità offerte dalle tecnologie di estrusione del BOPP multistrato messe a punto da Vibac.
Il produttore italiano ha infatti ripensato il film che, da “semplice” supporto da trasformare, è diventato una sorta di “sistema funzionale integrato”, garantendo sia grande libertà di scelta nel combinare gli strati sia la massima flessibilità nell’impiego di materiali eterogenei.
• Bruno Charriere, dicrector of Innovation di Bostik (che opera in Italia come Mydrin Findley) ha presentato le ultime novità in fatto adesivi.

• È stato poi il turno di Leonardo Gobbi (Uteco Converting), che ha puntualizzato qualità e prospettive della stampa flexo “moderna” per l’imballaggio flessibile. Sulle macchine, l’adozione contemporanea della tecnologia gearless e delle “maniche” consente di amplificare i rispettivi vantaggi, e la flessibilità operativa è assicurata da linee combinate (flexo o roto con unità di laccatura, spalmatura, accoppiamento in linea).

• Oggetto della disamina di Enrico Vogogna (Windmöller & Hölscher) è stato invece il rispetto di alcuni criteri fondamentali nell’estrusione dei film per laminazione, che gli impianti devono essere in grado di offrire per ottenere un prodotto ad alto valore aggiunto: assenza di impurità sulla superfice, profilo uniforme, spessori con minime tolleranze, planarità, macchinabilità ad alte velocità, qualità uniforme e costante, assenza di scarti, facilità d’uso.
• Aldo Zucchini (Nordmeccanica) ha affrontato l’avanzamento della tecnologia della laminazione, ambito nel quale l’azienda ha avuto e ha ancora molto da dire: miglioramento costante delle linee solventless, le cui configurazioni sono improntate alla massima modularità con l’aggiunta di gruppi cold seal a registro, laminazione wet, spalmatura di adesivi con essiccazione UV. Di grande attualità il perfezionamento dei dispositivi di controllo.

• L’appello finale agli operatori è giunto da Gianluigi Vestrucci (CSI di Bollate); il ricercatore ha rimarcato l’importanza di “procedere” con sicurezza su un terreno comune, dove solo la condivisione consapevole di cultura e di conoscenze specifiche in merito a materiali, tecnologia, testing e prodotti, può favorire lo sviluppo dell’intero settore, fugando dubbi e contribuendo soprattutto a fare chiarezza nei delicati rapporti fra fornitore ed end user. E l’adozione di “strumenti” teorici, come le certificazioni di sistema, di controllo e di prodotto, possono essere di valido ausilio alla ricerca della qualità. Per tutti.




Culture
Subject: flexibles... and other matters


GIFLEX IN PALERMO - Called together by the association, over 200 converting operators gave life to a well-attended convention organized in great style. The encounter touched on the industry’s hot topics (competitiveness, technology, legislation), that are compelling concerns to field ever greater skills and knowhow. That should be shared. L.G.

Palermo, 28th - 29th October 2004 - Giflex (Assografici Flexible Packaging Group) continues to act as mediator between the many tendencies of a complex industrial sector, that of printing and converting of flexible packaging, constructing concrete opportunities for updates and exchanges between operators. A report from the city of Palermo, as hospitable and stunning as ever, offering its guests the added values of culture, superb cuisine and a wonderful climate.

Competitive scenarios
Hosted at Villa Igiea, the proceedings of the traditional Giflex autumn assembly were opened by President Ruggero Gerosa, who lost no opportunity in praising the entrepreneurial spirit of a segment «that has always had a high technological content, but that is also attentive to market trends and open to renewal, and that has the energy to tackle the difficult challenges posed by a hardy, evermore global competition».
Competition that as Ugo Cedrangolo (Gea Consulting Associati) states, derives from a structural change in the industry and the market seen as a whole, a change that originated ten years ago and where today you need to be perspicacious in avoiding further future repercussions. The onslaught of countries that represent a third of humanity, that are well structured from a cultural and scientific point of view, with a strong drive towards improvement and a firm will to access “consumption”, has in fact imposed a radical change on hitherto successful industrial and production strategies. Indeed the advent of China and the countries of the former Soviet block first and foremost on the world stage have in fact placed some founding principles in doubt: the size and location of demand (entailing an effective shifting of the barycentre of consumption), competitive levels (a broad range of prices and costs), innovatory trends (great propensity for electronics and product sophistication), different roles in the chain of value (unstable competition, featuring strong turbulence). But aboveall - the analyst suggests - concerns are forced to take due account of the speed of these changes being now more than ever called upon to conform to the new rules in extremely short spaces of time, piloting their own capacity to innovate and compete with the maximum precision and clarity of intent. Those not capable of doing so risk “evaporation”, or that is being forced out of the game.

Market and legislation
• This analysis is to a certain extent corroborated by the figures produced by Paul Gaster (PCI Films Consulting Limited) that rating the consumption of flexible packaging (figures for 2003), has estimated an average growth of 10-20% in the countries of the Asia/Pacific area, against a percentage of 1.7% in Europe (where the southern and recently added regions, but also Turkey, the Balkans, Russia and Ukraine are also progressing). In terms of trends, the concerns operating in the world of flexible continue to feature growth through purchases (concentrations), and in Europe a certain gap between the usage of high performance technologies and materials in the West and the resorting to less complex packaging systems in the East is to be seen. It is a fact that in the coming five years, in the face of an average annual overall growth of the flexible packaging market set at 2%, central and eastern Europe will show the highest growthrates (+7%) along with Turkey (5%), against the 1.5% of western Europe.
• The capacity for technological innovation, as Andy Rushforth of Pira International - Ciba Expert Services Group - underlined, will at any rate continue to play an important role, as in the case of the development of nanomaterials that, as far as flexible packaging is concerned, will not only radically change the physical properties of the supporting material, but will lead to the discovery of new processes and new products.
• Still on the subject of Europe, but aboveall on that of knowledge and adaptation to common rules made to safeguard the professionality of an entire sector, Luciana Gramiccioni and Maria Rosaria Milana (Istituto Superiore di Sanità, Italian Health Authorities) provided information on the recent community rulings on the subject of packaging in contact with foodstuffs. The last in order of one is the General Ruling approved 14th October last, that introduces numerous new features in form and in substance. This is a standard that, unlike the directives, comes into force immediately after its publication in the Official Gazette, that is without the member states and the institutions having to transpose the same into their national laws. In particular this General Ruling abrogates directive 89/109 and will probably lead to the abolishment of other decrees (DL 108 and others). Article 3 lays down the general requisites regarding the limits of the release of components in toxicologically significant quantities, the non alteration of the composition and the absence of organoleptic deterioration. Which obviously means that the declaration of conformity governing materials will have to be reviewed. But this General Ruling introduces a further new feature governing materials in contact with foodstuffs, or that is rulings governing active and intelligent packaging that, as opposed to traditional packaging (designed to be inert) has been made to interact with its contents. Specifically, on this count the General Ruling only lays down some overall principles (in fact it is a declaration of commitment by the Commission to regulate active packaging in the imminent future, although no date is as yet defined).

The users speak out
• The convention proceedings continued with the contribution of end users the calibre of Unilever. Graham Houlder, Unilever Global Packaging Coordinator Foods, drew attention to the exceptional plus points that all packaging and all packaging materials have in common (a good reason for exploiting the same): thanks to the capacity to satisfy the needs of the consumers in terms of nutrition, hygiene and personal care, reassuring the same, packaging in itself is capable of transmitting an accomplished sense of vitality, thus proposing a positive note capable of enriching everyone’s lives. Industry’s commitment towards an evermore responsible use (aboveall targeted to objectives) of materials is part of a logic of sustainable development, now shared at various levels.
• And Paola Zorzi, Gruppo Imballaggi Iper (Gruppo Finiper) talked about the quality of life in the general sense: key actor in organized distribution throughout Italy, for years now the chain has in fact been committed to painstaking, minute research that has led to the adoption of low environmental impact packaging material, with a preference where possible for packaging derived from renewable sources (cellulose and PLA).

A technological
(and cultural) review
After dealing with the market, trends and laws, the Giflex assembly turned to technology.
• There were numerous testimonies from the flexible packaging print and converting industries, starting from the new opportunities offered by the extrusion technologies for multilayer BOPP devised by Vibac. The Italian manufacturer has in fact redesigned the film that from “simple” support for converting, has become a sort of “integrated functional system”, guaranteeing both great freedom of choice in combining the layers and the maximum flexibility in the use of heterogeneous materials.
• Bruno Charriere, head of Innovation at Bostik (that operates in Italy as Mydrin Findley) presented the latest new features regarding adhesives.
• It was then the turn of Leonardo Gobbi (Uteco Converting), who reviewed quality and the prospects of “modern” flexo printing for flexible packaging: on the machine front the simultaneous adopting of gearless technology and “sleeves” has enabled the broadening of respective advantages, and the operative flexibility is ensured by combined lines (flexo or roto with lacquering, spreading and laminating units in line).
• Enrico Vogogna (Windmöller & Hölscher) spoke of the respect for some fundamental criteria in the extrusion of film for lamination that the systems have to be capable of offering to obtain high added value products: absence of impurities on the surfaces, uniform profile, thickness with minimum tolerance, flatness, machineability at high speeds, uniform and constant quality, no waste, userfriendliness.
• Aldo Zucchini (Nordmeccanica) talked about the advances in lamination technology, field in which the concern has had and still has a lot to say: constant improvement of the solventless lines, whose configurations are now highly modular with the addition of register cold seal units, wet lamination, adhesive spreading with UV drying. Among other things concern is currently involved in perfecting control devices.
• The final appeal to the operators came from Gianluigi Vestrucci (CSI, Bollate); the researcher remarked on the importance of safely proceeding over common ground, where only the conscious sharing of specific culture and knowhow as regards materials, technology, testing and products can favour the development of the entire sector, dispelling doubts and aboveall contributing to clarifying the delicate relations between the supplier and end user. And the adopting of theoretical “tools”, such as system, control and product certification can be a valid aid in the quest for quality. For everyone.


Premi
Le stelle del flessibile
In occasione dell’Assemblea d’autunno del Giflex sono stati assegnati i premi Graphic Star 2004 ai migliori imballaggi flessibili, stampati in rotocalco e flexo.
Per la stampa rotocalco, i vincitori sono:
• Sacchital SpA per la confezione biscotti e crackers Misura (medaglia d’oro);
• Goglio Cofibox Spa per la confezione multisensoriale di biscotti di pastafrolla Hoops (prima medaglia d’argento);
• HuhtamakI Spa Divisione Tortona Flexibles per il top pelabile delle zuppe di verdure pronte Knorr (seconda medaglia d’argento)
Per la stampa flessografica, vista l’esiguità del numero dei campioni in concorso, è stato assegnato un unico premio a:
• Polipack Srl per incarto Cantuccini.



Awards
The stars of flexible packaging

In occasion of the Giflex autumn assembly the Graphic Star 2004 awards were assigned to the best gravure and flexo printed flexible packaging.
The winners for gravure printing were:
• Sacchital SpA for its Misura biscuit and cracker packs (gold medal);
• Goglio Cofibox SpA for its multisensorial Hoops shortbread (first silver medal);
• HuhtamakI Spa Divisione Tortona Flexibles for its peelable tops for Knorr soup (second silver medal).
For flexographic printing, given the low number of entries, a single prize was awarded to:
• Polipack Srl for its Cantuccini wrapping.




Ancora un italiano ai vertici di Fedes - Nell’ottobre scorso, a Vienna, sono state rinnovate le cariche del Comitato Esecutivo Fedes (la Federazione europea dell’imballaggio flessibile, che rappresenta le aziende multinazionali e le associazioni nazionali). Ruggero Gerosa è stato eletto vicepresidente, riconfermando così il prestigio dell’imballaggio flessibile italiano sulla scena internazionale. Succede infatti a Luigi Goglio, al quale peraltro sono andati i sentiti ringraziamenti di Alain Semoulin (rieletto presidente Fedes) per il lungo e generoso contributo di idee offerto in molti anni di attività associativa.



Another Italian to head Fedes - Last October at Vienna the posts on the executive committee of Fedes (European Federation for flexible packaging, association that represents the multinationals and national associations) were renewed. Ruggero Gerosa was elected vicepresident, thus reconfirming the prestige of Italian flexible packaging on the international scene. He in fact takes over from Luigi Goglio, who received the profound thanks of Alain Semoulin (re-elected as Fedes president) for his long and generous contribution of ideas offered in many years of activity of the association.