Seri, col sorriso

Editoriale di Stefano Lavorini - “I guerrieri vittoriosi prima vincono, poi ingaggiano battaglia”: così scriveva 2.500 anni fa Sun Tzu (Sunzi, L'arte della guerra).

E sarebbe bello che tale precetto venisse più spesso accolto nel momento in cui si affronta il problema della “sostenibilità” economica, sociale e ambientale: tema obbligato di dibattiti troppo spesso ancora improntati alla semplificazione - convinti più o meno in buona fede che ci siano soluzioni semplici a problemi complessi - ma anche, e soprattutto, focus strategico per un numero crescente di realtà impegnate nella progettazione e produzione di imballaggi e macchine... almeno negli intenti.

Molti sono i dubbi e le contraddizioni: valga su tutte il fatto spesso sottaciuto che, a fronte di risorse ambientali limitate, il nostro sistema economico prevede una crescita illimitata. Che fare?
Eppure gli esempi virtuosi non mancano, e mi riferisco in particolare a quanti riescono a tradurre in fatti le parole ancora non dette, o appena sussurrate. Insomma, quanto di più distante dalla perniciosa tentazione di fare green washing.

Propongo qui due i casi, in cui la "battaglia" mi sembra sia stata ingaggiata con esiti confortanti, anche se su piani completamente diversi: istituzionale quello del Bando Conai, aziendale quello di Sun Chemical Group, accomunati da serietà e impegno, nonché da entusiasmo sincero e da una sorta di leggerezza. Leggerezza che non va confusa con superficialità.
 

Prevenire, paga 
Bando Conai per la prevenzione - Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi.

L’iniziativa rientra nel più ampio progetto di Conai “Pensare Futuro”, finalizzato a raccogliere, valorizzare e diffondere le esperienze concrete in tema di prevenzione.

Riutilizzo, risparmio di materia prima, ottimizzazione della logistica, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materie provenienti da riciclo, semplificazione del sistema imballo e ottimizzazione dei processi produttivi: queste le leve sulla base delle quali le aziende partecipanti al Bando Conai hanno rivisitato il proprio packaging in un'ottica di innovazione e sostenibilità ambientale.

Sono stati 120 i casi presentati da 82 aziende, di cui 89 validati utilizzando lo strumento Eco Tool, che permette di calcolare, attraverso un’analisi LCA semplificata, gli effetti delle azioni di prevenzione attuate, confrontando la soluzione di imballaggio “prima e dopo” gli interventi adottati.

Eco Tool ha quindi consentito di selezionare solo i casi di imballaggi capaci di effettivi benefici complessivi per l’ambiente, valutati in termini di risparmio energetico, idrico e di riduzione delle emissioni di CO2.

Per l’edizione 2016, il Consorzio Nazionale Imballaggi ha portato a 300 mila euro il "montepremi", di cui 60 mila euro per i 6 casi più virtuosi per ciascuna filiera di materiale da imballaggio e 10 mila destinati al caso ritenuto più significativo dal punto di vista tecnico/progettuale, che ho avuto personalmente l'onere e l'onore di scegliere.

I vincitori saranno resi noti sul sito di Conai a novembre e premiati a dicembre, nell'ambito dell'evento Corriere Innovazione. 

Responsabili per scelta
Gli inchiostri: collaborazione e trasparenza per un mondo migliore.

Impossibile restare indifferenti davanti alle immagini del filmato "Home - la nostra terra", realizzato dalla fondazione GoodPlanet, che invita tutti a fare delle scelte, prima che si esauriscano le risorse naturali e impedire così un'evoluzione catastrofica del clima della terra.

La citazione non è casuale, perché proprio scegliendo di proiettare alcune sequenze di questo lungo video, Sun Chemical Group ha dato colore e contenuto al tradizionale incontro di fine estate con i converter: un gruppo ristretto di invitati, che è stato condotto con garbo ma con chiarezza di accenti, a scoprire cosa di concreto la multinazionale degli inchiostri ha fatto e sta facendo per dare sostenibilità al proprio business, anche in termini di sicurezza prodotto.

Si è parlato di materie prime, di responsabilità condivise, di garanzie per gli utilizzatori, insomma di cose di "sostanza", come ha sottolineato in apertura di evento Fabio Deflorian (AD del gruppo) perché, in fondo, è il momento di collaborare dato che non è importante quanto abbiamo perso, ma ciò che ci resta... da fare e «solo lavorando insieme è possibile lasciare alle generazioni future un mondo migliore».

Focalizzata su “ottenere di più con meno”, la politica di eco-efficienza adottata da Sun Chemical (DIC Group) mette da anni in risalto il ruolo proattivo assunto dal produttore di inchiostri nel ridurre la carbon footprint delle proprie attività lungo l’intera supply chain, come ha spiegato la sempre più affiatata coppia Paolo Caiani/Egidio Scotini, rispettivamente direttore tecnico SF + UV & Screen e direttore tecnico inchiostri liquidi.

Il Sun Chemical Sustainability Report 2015 d'altronde riporta esempi concreti di eco-efficienza, valutando in base a rigorosi criteri scientifici anche le prestazioni dei fornitori di materie prime e di servizi (distribuzione, logistica interna e trasporti compresi).
La strada per raggiungere questo obiettivo passa quindi attraverso tre  “dimensioni chiave”: i processi, i prodotti e la valutazione del rischio.

«Essere sostenibili non significa semplicemente attenersi alle normative, ma rinunciare volontariamente a qualcosa» ha esordito Caiani.
«Noi siamo in pratica dei "trasformatori", un anello della catena della sostenibilità» interviene Scotini, che aggiunge: «I nostri fornitori sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo, ed è quindi  nostro compito incoraggiarli a sviluppare tecnologie che riducano l'impatto ambientale dei loro stessi prodotti».

Venendo poi alla sicurezza-prodotto, con riferimento agli imballaggi destinati a entrare a contatto con gli alimenti, i relatori hanno presentato la struttura sviluppata a livello globale da Sun Chemical, per dare ai clienti risposte precise e affidabili.

Di rilievo il fatto che Sun Chemical abbia scelto su base volontaria  di utilizzare per la formulazione dei propri inchiostri esclusivamente sostanze che non possono migrare o che sono elencate nella Parte A dell'Ordinanza Svizzera, cioè sostanze che sono state completamente valutate dal punto di vista tossicologico e per le quali è stato definito il limite di migrazione specifico.

E questo consente a Sun Chemical di fornire ai clienti una dichiarazione di composizione che comprende la lista delle sostanze soggette a restrizione e che possono dare atto a fenomeni di migrazione, nonché degli additivi alimentari "dual use" che posso trovarsi nell'inchiostro ma anche nell'alimento. In aggiunta, sono indicati i calcoli relativi alla massima migrazione possibile di una sostanza in base a un modello di scenario "peggiorativo".

Collaborazione e trasparenza sono in definitiva un presupposto imprescindibile per affrontare - come hanno sottolineato i relatori - le sfide che si rinnovano, come ad esempio il problema dei NIAS (Not Intentionally Added Substances) o quello della scelta degli inchiostri per imballaggi alimentari destinati a subire trattamenti termici.

L'importanza... di seguire la strada giusta

Qualcuno è arrivato al traguardo a tempo scaduto, a festa finita. È stata sufficiente una piccola distrazione in prossimità di un bivio, che uno degli equipaggi delle 25 auto storiche messe a disposizione dei partecipanti dall'organizzazione, si sia smarrito "ingloriosamente" tra le amene colline moreniche del basso lago di Garda.

Quello che è accaduto nel pomeriggio del 16 settembre, in occasione del Sun Chemical Enigma Vintage Tour, sembra essere una sorta di metafora, quasi una chiosa fattuale, di quanto ripetuto più volte durante il seminario tecnico della mattina, dedicato alla "sostenibilità", che si è svolta presso lo Chervò Golf & Resort di Pozzolengo (BS): non vale l'improvvisazione, ma la determinazione e il metodo.

Comunque, da vedere il filmato del Sun Chemical Enigma Vintage Tour. Cliccate qui.

 

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