Materiali e oggetti a contatto con gli alimenti
Aggiornamenti, revisioni e nuove prospettive della legislazione sui MOCA in ambito europeo: dal quadro normativo vigente alle tendenze in atto, che prevedono una maggiore focalizzazione sul prodotto finale
A cura di Marinella Vitulli (Food Contact Center)
Nota: 19 dicembre 2024, 26sima edizione del seminario “Materiali e oggetti a contatto con gli alimenti”, realizzato da Istituto Italiano Imballaggio in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità.

Come di consueto, a chiusura di numerose attività incentrate sulla sicurezza dei materiali a contatto con gli alimenti, a dicembre 2024 si è svolto l’atteso seminario organizzato dall’Istituto Italiano Imballaggio, con la partecipazione della dottoressa Maria Rosaria Milana, già responsabile del Laboratorio Nazionale di Riferimento sui Materiali a Contatto con Alimenti dell’ISS, e dell’intero team. E, come di consueto, l’iniziativa ha riscosso notevole interesse, attirando un’ampia platea di specialisti del settore.
Nel corso della mattinata sono state illustrate le leggi vigenti con i vari cambiamenti regolatori ad esse legati nonché le norme in sviluppo nell'immediato futuro.
Le presentazioni esposte dal gruppo dell’ISS hanno descritto lo stato attuale del quadro normativo Europeo e Nazionale in merito ai MOCA; un'attenzione particolare è stata rivolta alle nuove tendenze e alle nuove normative, con particolare riferimento agli aggiornamenti in merito al Regolamento per l'utilizzo di plastica riciclata a contatto con gli alimenti.
Il pomeriggio è stato caratterizzato da un question time: tante le domande da parte delle aziende, con l'obiettivo di fornire risposte operative al gran numero di esperti presenti in sala.
Stato attuale e sviluppi legislativi in corso
La presentazione della Dott.ssa Milana ha inaugurato la giornata offrendo una panoramica complessiva sulla normativa vigente relativa ai MOCA. Sono stati esaminati i criteri fondamentali sanciti dai regolamenti quadro Reg. CE 1935/2004 e Reg. CE 2023/2006 (GMP), sottolineando come tali materiali rientrino nel campo della sicurezza alimentare e siano soggetti alla medesima regolamentazione applicata al settore alimentare in materia di controlli ufficiali.
Nel 2020 è stata annunciata la revisione della Strategia “Farm to Fork” della Commissione Europea, finalizzata a rendere il sistema alimentare più equo, sicuro e sostenibile.
Di conseguenza, gli Stati membri, nell'applicare normative e leggi, devono conformarsi alle politiche dell'Unione e attenersi agli obiettivi stabiliti dalla Commissione.
Per quanto concerne le modifiche alla legislazione sui MOCA, è altamente probabile che la strategia futura si focalizzi maggiormente sul prodotto finale, privilegiando la valutazione e il controllo delle sostanze impiegate, nonché la promozione di alternative più sicure e sostenibili.
Modifiche in discussione per la legislazione MOCA
Le future strategie legislative sui MOCA si concentreranno sul prodotto finale, rafforzando la valutazione delle sostanze utilizzate e promuovendo alternative più sicure e sostenibili.
La Commissione Europea si occuperà di:
• stabilire regole più mirate per il MOCA finale in contatto con gli alimenti;
• rafforzare le regole sulle buone pratiche di fabbricazione (GMP);
• dare priorità alla valutazione e gestione delle sostanze, con particolare attenzione a:
- NIAS (sostanze non intenzionalmente aggiunte),
- sostanze CMR (cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione),
- ED (distruttori endocrini) e sostanze persistenti, bioaccumulative e tossiche,
- sostanze in nanoforma e altre categorie critiche.
Inoltre, l'UE punta a sostenere alternative più sostenibili, favorendo il riutilizzo sicuro e ampliando il riconoscimento delle tecnologie di riciclaggio nel rispetto della normativa ambientale.
Attività in corso e prossimi passi
Nel 2024 sono stati avviati:
• lo scoping paper, che definisce le linee guida per la revisione della normativa;
• lo studio sulla sostenibilità, che analizza il mercato per identificare soluzioni eco-compatibili;
• la rivalidazione delle priorità con la nuova Commissione Europea.
La roadmap prevede:
• pubblicazione del Policy Paper entro fine 2025;
• valutazione d’impatto entro metà 2026;
• proposta legislativa nei primi mesi del 2027.
Un aspetto chiave della revisione sarà il miglioramento della qualità e l’accessibilità delle informazioni lungo la filiera, con la digitalizzazione delle dichiarazioni di conformità per supportare le imprese.
Infine, si sta valutando la possibilità di coinvolgere organismi delegati (Reg. UE 625/2017) nei controlli ufficiali, ampliando le competenze oltre alle autorità competenti.
L'evoluzione della normativa sui MOCA continuerà nei prossimi anni, richiedendo un adeguamento costante da parte di tutti gli operatori del settore.
Evoluzione di specifici lavori comunitari: stato dell’arte
Il convegno è poi entrato nel dettaglio delle attività svolte dai vari tavoli tecnici istituzionali.
1) Per quanto riguarda il futuro 18° emendamento del Regolamento (UE) 10/2011, emerge la necessità di allinearsi al Regolamento (UE) 2022/1616, comportando modifiche sostanziali all’articolato.
In questo caso le principali novità includono:
• revisione dell’Articolo 2, con l’introduzione delle definizioni di “rilavorazione della plastica” e “sostanza UVCB” (sostanza di composizione sconosciuta o variabile);
• modifica dell’Articolo 4, con il chiarimento che i materiali plastici immessi sul mercato devono essere conformi al Regolamento (UE) 2022/1616, se rientrano nel suo ambito di applicazione;
• revisione dell’Articolo 5, per garantire che solo le sostanze incluse nell’Elenco dell’Unione possano essere utilizzate, con la possibilità di consultare l’EFSA in caso di dubbi sull’identità di una sostanza;
• modifica dell’Articolo 6, per consentire l’utilizzo di sostanze con funzione biocida autorizzate dal Regolamento Biocidi (UE) 528/2012;
• eliminazione dell’Articolo 7, con il ritiro dell’elenco provvisorio delle nuove sostanze;
• revisione dell’Articolo 8, per rafforzare i requisiti di purezza delle sostanze utilizzate nei MOCA, con un nuovo Articolo 3a che definisce l’”elevato grado di purezza;
• modifica dell’Articolo 14, con l’introduzione di test di migrazione specifici per materiali multistrato multimateriale;
• revisione del Capo IV, con l’introduzione dell’Articolo 14bis per regolare l’uso ripetuto degli articoli di plastica e prevenire il deterioramento che potrebbe aumentare la migrazione di sostanze negli alimenti;
• modifica dell’Articolo 16, con aggiornamenti ai requisiti della dichiarazione di conformità.
Infine, il nuovo emendamento introduce regole più stringenti per i materiali plastici multistrato multimateriale, specificando che, qualora lo strato a contatto con gli alimenti sia in plastica, esso dovrà rispettare i limiti di migrazione stabiliti dal Regolamento 10/2011. Viene inoltre aggiornata la dichiarazione di conformità, includendo informazioni dettagliate sulla durata e temperatura di trattamento e conservazione degli oggetti in plastica destinati all'uso ripetuto.
2) Per quanto riguarda il nuovo regolamento sul Bisfenolo A (BPA), è stata anticipata l’introduzione di misure più restrittive, tra cui il divieto di utilizzo del BPA come monomero o sostanza di partenza in adesivi, gomme, materie plastiche, vernici, siliconi e altri materiali destinati al contatto con alimenti. Sono previste deroghe limitate per specifiche applicazioni industriali, con stringenti requisiti di contenuto non rilevabile.
Il percorso di aggiornamento normativo è quindi in continua evoluzione, con ulteriori modifiche attese per il 2025.
3) Una presentazione si è poi focalizzata sul Regolamento (UE) 2022/1616 sulle materie plastiche da riciclo, un tema chiave nell’ambito dell’economia circolare. In vigore dal 10 ottobre 2022, il nuovo regolamento stabilisce una base giuridica per tutti i processi di riciclo, regolamentando sia le tecnologie già riconosciute come idonee (ad esempio, il riciclo meccanico del PET) sia le nuove tecnologie ancora in fase di sviluppo. I processi di riciclo devono ridurre ogni contaminazione iniziale a livelli che non presentino rischi per la salute umana, con un'attenzione particolare alla fase di decontaminazione.
È previsto un sistema di garanzia della qualità conforme al Regolamento (CE) 2023/2006 per assicurare la sicurezza dei materiali prodotti.
Il regolamento disciplina l'immissione sul mercato delle materie plastiche riciclate destinate al contatto alimentare, stabilendo condizioni e restrizioni d’uso, che devono essere documentate attraverso una specifica Dichiarazione di Conformità.
Inoltre, le tecnologie di riciclo idonee devono essere valutate dall’EFSA e autorizzate dalla Commissione Europea e dagli Stati Membri. Il regolamento prevede anche la registrazione delle informazioni necessarie per i controlli ufficiali e la documentazione di conformità, incluse le schede di monitoraggio della conformità (CMSS).
Per le nuove tecnologie, il Regolamento stabilisce un iter di valutazione che prevede la notifica all’Autorità Competente almeno sei mesi prima dell’entrata in funzione dell’impianto di decontaminazione, la pubblicazione di relazioni periodiche e, se i dati risultano sufficienti, la richiesta di valutazione da parte dell’EFSA. Inoltre, è in corso l’implementazione del Registro Comunitario per la gestione delle informazioni relative agli impianti e alle tecnologie di riciclo.
4) Sono state poi illustrate le evidenze correlate ai controlli ufficiali.
Nel 2024 il sistema RASFF ha registrato 170 notifiche relative ai materiali e oggetti a contatto con alimenti (MOCA), un dato stabile rispetto all'anno precedente ma in calo rispetto al biennio 2021-2022, quando le segnalazioni erano circa 200.
Le principali criticità segnalate hanno riguardato la migrazione di sostanze pericolose, con un 40% delle notifiche relative alla presenza di ammine aromatiche primarie, melammina e formaldeide, in particolare da oggetti contenenti bamboo. I metalli (cromo, nickel, manganese, arsenico, alluminio e cobalto) hanno rappresentato il 19% delle segnalazioni, mentre il piombo, riscontrato soprattutto nei cartoni da pizza e nelle ceramiche, ha costituito il 12,5% delle notifiche.
Ulteriori problematiche hanno riguardato il bisfenolo A (10 segnalazioni), gli ftalati nei cartoni da pizza (16 segnalazioni) e la migrazione globale non conforme (13 segnalazioni). Un aspetto rilevante è stato il numero significativo di notifiche (24) legate a dichiarazioni di conformità errate o a documentazione insufficiente, segnalando la necessità di un maggiore controllo sulla tracciabilità e sulla conformità normativa dei MOCA.
Si evidenzia inoltre un netto calo delle notifiche sui MOCA contenenti bamboo e altre fibre vegetali non autorizzate (riso, mais, cotone), che nel 2021 rappresentavano il 60% delle segnalazioni e oggi si attestano al 5%, grazie a un piano d’azione coordinato tra gli Stati membri.
5) Le presentazioni successive hanno riguardato le attività in corso da parte del laboratorio europeo EURL FCM, che fornisce assistenza scientifica e tecnica agli Stati membri e supporto alla Commissione Europea nelle fasi pre-normative e di revisione della normativa MOCA.
Sono stati illustrati i lavori del network tra laboratori nazionali di riferimento (NRL) ed EURL, i programmi di formazione (workshop e training course), e gli esercizi interlaboratorio volti a garantire criteri uniformi per la valutazione della conformità dei materiali e oggetti a contatto con alimenti (MOCA). Un focus specifico è stato dedicato alla normativa vigente su plastiche, carte e cartoni, metalli e leghe, e alle attività di armonizzazione delle metodologie di test.
Il laboratorio JRC sta conducendo studi mirati a migliorare l'affidabilità dei test di migrazione, in particolare su parametri come la temperatura del forno, il posizionamento degli articoli, la stabilità delle condizioni di test e il monitoraggio della temperatura con strumenti calibrati.
Inoltre, si sta lavorando alla definizione della durata di vita massima prevista di un MOCA, con l’obiettivo di fornire indicazioni dettagliate sulle istruzioni per rallentare il deterioramento e sui cambiamenti osservabili che segnalano la fine vita del materiale. Tra i programmi futuri, è prevista la pubblicazione di linee guida per la progettazione dei test di migrazione e la valutazione della conformità dei MOCA in plastica a uso ripetuto, oltre all’organizzazione di nuovi Proficiency Testing (PT) su sostanze di interesse come PFAS e BPA.
Il Question Time: le risposte alle aziende
Nel pomeriggio del 19 dicembre si è tenuto il question time, con le domande dei presenti consegnate nel corso della mattinata, e le risposte del team dell'Istituto Superiore di Sanità seguite da commenti sugli aspetti applicativi.
Uno degli argomenti oggetto di domande ha riguardato i materiali multistrato multimateriali, con un quesito che ha permesso di confermare che è importante che lo strato a contatto con alimenti, qualora sia in plastica, rispetti i limiti di migrazione stabiliti dal Regolamento 10/2011.
Altri quesiti hanno riguardato le dichiarazioni di conformità, così da comprendere se le novità introdotte comporteranno novità nella loro compilazione.
Anche il riciclo è stato oggetto di confronto, visto che la legislazione vigente potrà incidere non poco in merito alla necessità per le aziende del settore di adeguarsi. Altri aspetti oggetto di intervento da parte del pubblico presente sono stati i contaminanti, quali ad esempio i bisfenoli ed i composti perfluorati.
Come sempre si è trattato di un dibattito vivace e interessante, a conferma dell’importanza della partecipazione a questa tipologia di eventi del settore.
Food Contact Center: competenze e attività
Il Food Contact Center Srl - centro che fornisce servizi specialistici di analisi su materiali, fondato a Pistoia nel 2016 da Marinella Vitulli, e oggi attivo anche nel laboratorio materiali di Brescia e negli uffici di Cuneo - mette a disposizione dei propri clienti anni di esperienza in attività di studio e di analisi su packaging e materiali, contando su un team composto da oltre 30 tecnici qualificati.
Nel 2022, dalla sinergia fra il Food Contact Center e un gruppo di professionisti del settore con esperienza pluridecennale nasce una nuova società: il Food Contact Services Srl, che ha come scopo principale la diffusione della cultura della qualità di processi e prodotti nelle aziende produttrici e utilizzatrici di materiali a contatto con gli alimenti. Food Contact Services si occupa di consulenza e formazione, elaborando progetti su misura per le imprese; fornisce servizi di aggiornamento normativo e di consultazione on line delle legislazioni globali sui MOCA e sull’etichettatura cogente.
Può aiutare le imprese a definire un piano di autocontrollo o manuale, progettando una valutazione del rischio, in collaborazione con il Food Contact Center. A questo proposito, è possibile operare tramite test volti alla conformità, ma non solo. Le prove non sono l'unica forma ammessa per la definizione di conformità: con adeguate valutazioni guidate da competenze specifiche, è possibile associare altri calcoli o considerazioni a un numero limitato di prove analitiche, ad esempio correlati a migrazioni per calcolo, o stima di simulanti e situazioni peggiorativi, mirati anche ad associare i provini testati con svariate referenze, anche tramite la valutazione di spessori, ingredienti e processo utilizzati; è possibile così programmare piani di prove sostenibili per le aziende, che insieme ad altre competenze consentono di definire la documentazione di supporto.
Food Contact Center è specializzato anche in valutazione dell’esposizione del consumatore ed esecuzione di prove di migrazione di contaminanti food contact in alimenti, tra cui prove accreditate Accredia quali la migrazione in alimenti di Bisfenolo A e di elementi metallici come ad esempio Alluminio e Ferro, aspetti chiave anche per valutare la conformità di macchinari ed elettrodomestici.
Fondamentale anche l’analisi dei NIAS, accreditata dal laboratorio, per l’identificazione di sostanze non intenzionalmente aggiunte, tramite tecniche analitiche Untargeted, argomento sul quale il Centro si è specializzato tramite studi e costruzione di librerie e database svolti in collaborazione con le Università di Pisa e Firenze e con il produttore di strumentazione Sciex. Anche le analisi di oltre 10000 PFAS sono accreditate con approccio target e di screening.
In merito alle strategie analitiche, il Centro collabora attivamente in gruppi di lavoro nazionali e internazionali quali ad esempio commissioni presso GIFLEX, Istituto Italiano Imballaggio, ILSI Europe e FREP.
Oltre ai test, Food Contact Center&Services possono fornire ulteriore assistenza nella conseguente stesura della dichiarazione di conformità, prevista dalla legge, nonché nell'ottimizzazione e nel controllo dei sistemi di gestione aziendale, nell'ambito delle certificazioni facoltative, anche attraverso l'esecuzione di ispezioni accreditate Accredia ai sensi della norma ISO 17020.
Altri aspetti su cui il team supporta le aziende sono le questioni relative alle valutazioni del ciclo di vita, la progettazione di test di sfida per i materiali riciclati, l'eco-design e l'impatto ambientale, l'etichettatura in conformità con la normativa ambientale europea e non UE.