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ETICHETTATRICI & CO. Dalla pratica alla teoria: ovvero dai sistemi per l’applicazione di etichette al “fare impresa” quotidiano. Ce ne parla Piero Salvini (presidente di ALTECH) che, rispondendo alle nostre domande, ha accettato di mettere nero su bianco alcune impressioni sulla propria azienda. Ma non solo.
Luciana Guidotti

Chi costruisce sistemi per l’etichettatura opera in un mercato estremamente dinamico. Sono anzitutto cambiati i significati attribuiti all’etichetta, ora sempre più intelligente e comunicativa, decorativa ma anche mezzo per garantire la sicurezza. Di concerto, le macchine che provvedono all’applicazione automatica delle etichette devono sapersi adeguare alle richieste espresse dal marketing e dalla distribuzione dei prodotti di largo consumo, dai responsabili dell’automazione e della logistica.
Sul fronte dell’offerta, i produttori di sistemi per l’etichettatura sono piuttosto numerosi e in crescita. Si differenziano fra coloro che hanno una produzione propria e mirano al mercato internazionale, e quelli dediti alla sola commercializzazione, puntando sulla varietà della gamma e su una rete commerciale operativa a livello locale o nazionale. Ciascuno di loro ha però assunto nel tempo una fisionomia particolare, che li rende molto riconoscibili e li distingue dalla concorrenza.
Ma cosa distingue veramente ALTECH dagli altri? Lo abbiamo chiesto a Piero Salvini, che l’ha fondata nel 1991.

Perché è nata un’impresa come la sua e cosa la rende differente?
ALTECH nasce come fisiologica conseguenza di un’attività manageriale svolta in prevalenza nel settore dell’etichettatura, un’esperienza ricca di soddisfazioni, che avrebbe potuto tranquillamente concludersi con un decoroso e agiato pensionamento… Invece le circostanze, la disponibilità di alcuni valenti collaboratori, la presenza stimolante dei figli ormai grandi e motivati a seguirmi nell’impresa, mi hanno indotto a intraprendere questa avventura, ormai felicemente avviata ma non scevra di preoccupazioni, soprattutto nei primi anni di attività.
Quello che fa la differenza penso sia il nostro saper ascoltare, valutare, e realizzare in tempi brevi ciò che si deve fare: siamo ancora relativamente piccoli, e dunque flessibili. Abbiamo distributori, magari dieci volte più grandi di noi (ma che, per inciso, si fregiano dell’onore di rappresentarci) e che ci suggeriscono lo sviluppo di nuovi prodotti, la copertura di nuovi mercati, le fiere a cui partecipare... Veri partner, insomma, che ci assistono e ci sono vicini, sia nello sviluppo tecnologico, sia in quello commerciale. Ricavano soddisfazione nel sentirsi ascoltati e nel vederci sviluppare prodotti per i loro mercati, il che naturalmente fornisce ragioni di concreti profitti. Ci aiutano a crescere, insomma, e loro crescono con noi.

Che cosa le piace di più e cosa le piace di meno della sua attività?
Mi piace percepire la soddisfazione dei clienti, alcuni dei quali arrivano ad esprimerla apertamente. Facciamo buoni prodotti a buoni prezzi, offriamo soluzioni intelligenti e, soprattutto, forniamo un servizio pronto, puntuale e sensibile alle loro esigenze. Il merito è tutto dei nostri collaboratori, e per questo mi considero fortunato. A parte i problemi di gestione quotidiana, da ricondurre alla dialettica interna a ogni organizzazione, direi che non c’è nulla che davvero vorrei cambiare nella mia società.

In generale, a quale realtà paragona la sua azienda?
A nessuna. Come migliaia di aziende familiari, con collaboratori considerati “di famiglia”, l’azienda è cresciuta per una concomitanza di intuizioni condivise, opportunamente veicolate a soddisfare le esigenze del mercato dell’etichettatura e dell’identificazione dei materiali.
Paradossalmente, nel non essere uguali a nessuno siamo simili a tante realtà italiane del nostro stesso settore (rappresentato autorevolmente da Ucima). Se però mi è consentito un paragone “automobilistico”, fatte ovviamente le opportune proporzioni, mi piace considerare ALTECH una “Toyota” delle etichettatrici: trasparente ed efficiente nel rapporto col cliente, con prodotti affidabili, che mantengono le promesse.

Quali sono i fattori interni ed esterni che hanno avuto l’impatto maggiore sul business della sua impresa negli ultimi anni?
Sul fronte interno, il cambio di sede, che risale a 3 anni fa, ci ha dato veramente molti stimoli. Ora siamo in un ampio capannone di proprietà, il che ha consentito di sviluppare serenamente tutti i comparti, ma anche di promuovere con efficacia la nostra immagine nei confronti dei clienti.
In relazione poi alle influenze esterne, s’impone un distinguo. Senza dubbio abbiamo tratto giovamento dall’evoluzione in atto nel nostro comparto specifico, che riassumo per punti:
- sviluppo dell’identificazione automatica e dell’etichettatura dei pallet;
- maggiore richiesta di decorazione e informazione tramite l’etichetta autoadesiva;
- aumento della domanda globale di automazione;
- incremento dell’interesse verso le sleeve termoretraibili per decorare e sigillare i prodotti;
- crescente sensibilità del mercato verso i problemi della sicurezza, che ha indotto a cercare soluzioni antivìolo, anticontraffazione, antieffrazione, per i quali l’etichetta rappresenta spesso una soluzione efficace. Diverso il discorso relativo ai fattori macroeconomici e politici generali, che invece sono spesso stati di freno alla crescita (laddove c’è stata, ritengo sia da attribuirsi a meriti interni).
Può essere più preciso?
Penso anzitutto alla scarsa “vitalità” europea: non ha certo giovato alle imprese che, come la nostra, hanno in Europa il loro primo mercato di sbocco. Inoltre, l’alto tasso di cambio dell’Euro ha gravato sull’esportazione di macchinari verso paesi extraeuropei. Ma penso anche alle politiche protezionistiche, che potrebbero suscitare pericolose ritorsioni a danno dell’export dei nostri beni strumentali (lo dimostra il fatto che, già oggi, è quasi impossibile esportare in India o Brasile). Non posso poi tacere dell’alta - per non dire altissima - tassazione, delle complesse regolamentazioni, dei vincoli di contribuzione, con i quali siamo costretti a convivere, che si ripercuotono inevitabilmente anche sulla competitività e sulla capacità di investire nello sviluppo di attività e dei prodotti. Non è un caso che produttori americani di etichettatrici, nati nel nostro stesso periodo, siano oggi 3 o 4 volte più grandi di noi.
Infine… il mercato del lavoro. In Italia è “ingessato”, caratterizzato dalla mitizzazione del posto fisso “per legge” e dalla demonizzazione del precariato (a quando una misura contro il precariato dell’imprenditore?): anche questo ha ripercussioni sulla competitività e non consente quel ricambio salutare che dovrebbe esistere in ogni economia di mercato.

In riposta a quali esigenze avete avviato il processo di innovazione dei prodotti?
Quando si parla di etichettatrici, innovazione può avere diversi significati.
Da un lato significa dare risposta a un cliente che richiede l’etichettatura di un prodotto dalla forma nuova, che porta allo sviluppo di dispositivi particolari e innovativi. In questo senso, per noi, l’innovazione è attività quotidiana.
Per altri versi può indicare l’aggiornamento dei sistemi di controllo e delle parti standard dei nostri prodotti, il che implica sia un’attenzione costante agli sviluppi della componentistica sia alle prestazioni, all’ergonomia, all’affidabilità e alla facilità di utilizzo dei nostri prodotti. Per ALTECH, che ha imboccato la strada di una standardizzazione relativamente spinta di prodotto e dei suoi componenti, questo significa comunque cura puntuale del dettaglio estetico, della scelta dei materiali utilizzati e del loro trattamento, della sicurezza, della compattezza e modularità della macchina. Infine, riferendoci all’innovazione delle procedure, informatiche e gestionali, o di ricerca tecnologica avanzata, abbiamo una funzione ad hoc e alla quale dedichiamo una buona quota delle nostre risorse, che peraltro consideriamo ben investite.

Quali sono i vostri nuovi obiettivi?
Intendiamo ampliare la copertura commerciale dei paesi nei quali non siamo presenti, attraverso la ricerca di nuovi distributori. Puntiamo poi allo sviluppo tecnologico dei prodotti esistenti, alla costante ricerca di maggiore ergonomia, prestazioni, affidabilità, ma intendiamo sviluppare nuovi prodotti per particolari nicchie di mercato (per quanto riguarda, per esempio, la tracciabilità dei prodotti farmaceutici). Infine, la collaborazione con i costruttori di macchinari per l’imballaggio: da incrementare ulteriormente in tutte le situazioni in cui l’etichettatrice è un “accessorio necessario”.



Parole, numeri e soluzioni
Risolvere problemi di etichettatura in modo innovativo: questa è la dichiarazione d’intenti espressa da ALTECH (Bareggio, MI) che ha trovato pieno riscontro nella pratica aziendale. Perché, per disegnare con coerenza il proprio futuro e a prescindere dalle dimensioni, un’azienda deve saper trasformare i convincimenti teorici nei fondamenti effettivi di un patrimonio culturale condiviso. Ecco perché, secondo Piero Salvini, «esperienza, organizzazione, ingegno, cura dei dettagli, passione per la scienza e la tecnologia sono gli elementi essenziali per “costruire” ottime etichettatrici». Credendo poi in una politica orientata alla responsabilità sociale, nell’onestà e nell’integrità di comportamento, nella creazione di un profitto conseguito rispettando le regole civili, ALTECH offre un esempio di “buon governo”. Lo testimoniano le cifre che, dal 1991 a oggi, sono sempre risultate in crescita. Eccole.

• 5,7 milioni di Euro il fatturato 2004, per un migliaio di etichettatrici prodotte e destinate per 2/3 all’export
• 6,5 milioni di Euro il fatturato di chiusura del 2005
• 45 paesi i Paesi coperti, attraverso 70 distributori (dalla Nuova Zelanda all’Argentina, dall’Islanda al Sud Africa)
• 40 collaboratori
• 1.800 clienti
• 500 fornitori
• 10.000 le macchine fornite dal 1991 a oggi
• 25 le fiere internazionali a cui l’azienda, nel corso del 2005, ha esposto le proprie macchine

La gamma attuale - Applicatori automatici ALstep (low-cost) e ALritma (hi-tech); sistemi di etichettatura ALbelt e ALline; unità di stampa/applicazione ALcode; applicatori di manicotti termoretraibili ALsleeve; gamma ALprint di stampanti SATO (software per etichette e nastri); etichettatrici semiautomatiche da tavolo ALmatic.

Gli sviluppi più recenti - Applicatore di etichette autoadesive ALritma, ora dotato di controllo “touch screen”; sistema di etichettatura ALlineCompact; sistema print/apply per pallet ALcodeP;
unità ALcodeLT, sviluppata in collaborazione con la giapponese SATO: un prodotto qualificato ed economico in grado di competere con l’offerta generica di print/apply basati su stampanti da tavolo.

Punti di forza dell’azienda - Flessibilità e professionalità nel rispondere alle richieste dei clienti, con progetti spesso ad hoc; elevato contenuto tecnologico dei sistemi, focalizzati alla facilità di utilizzo, alle prestazioni attese, all’affidabilità nel tempo; sollecitudine del personale tecnico nel prestare un qualificato servizio di assistenza post-vendita.

Words, figures and solutions
Solve labeling problems by innovation: this the declaration of intent expressed by ALTECH (Bareggio, MI) fully evident company practises. Because to coherently plot out its future never mind its size, a company has to be able to convert theoretical convictions into actual foundations of a shared culture. This is why, according to Piero Salvini, “experience, organization, skill, care for details, passionate interest for the sciences and the technology are the essential elements to “build excellent labeling machines”. What is more, believing in a policy oriented towards social responsibility, in honesty and integrity in ones dealings, in the creation of profit gained following the rules of society, ALTECH offers an example of “good government”. This is born witness to by the figures that, since 1991 to today, have always shown growth. Here they are.

• 5.7 million Euros of turnover in 2004, for a thousand labeling machines produced, 2/3 of which exported
• 6.5 million Euros of turnover registered at the end of 2005
• 45 countries covered, by 70 distributors (from New Zealand to Argentina, from Iceland to South Africa)
• 40 co-workers
• 1.800 customers
• 500 suppliers
• 10,000 machines supplied starting from 1991
• 25 international fairs where the concern has shown its machines during 2005

The current range - ALstep (low-cost) and ALritma (hi-tech) automatic applicators; the ALbelt and ALline labeling systems; ALcode print/application unit; ALsleeve heatshrink sleeve applicators; ALprint range of SATO (software for labels and belts) printers; ALmatic bench semiautomatic labelers.

The most recent developments - ALritma pressure sensitive label applicators, now fitted with “touchscreen” controls; ALlineCompact labeling system; ALcodeP pallet print/apply system; ALcodeLT units for cooperation with the Japanese SATO: a qualified and economic product capable of competing with the general print/apply offer based on bench printers.

Strongpoints of the concern - Flexibility and professional approach in responding to customer demands, often with special projects: high technological system content, focussed on user-friendliness, expected performance and longterm reliability; a timely post-sales service provided by their technical staff.





Italian entrepreneurs
Let’s identify them!

LABELING & CO. From practise to theory: or that is from label application systems to the daily running of an enterprise. We spoke to ALTECH’s president Piero Salvini who gave us a clear picture of his concern. And more besides. Luciana Guidotti

Labeling machine builders operate in an extremely dynamic market. Aboveall the role attributed to the label is changing, which is now becoming evermore intelligent and communicative, decorative but also a means for guaranteeing safety. Alongside this machines for the automatic application have to adjust to demands from marketing, and to those expressed by automation and logistics heads as well as to the distribution of broadly consumed products.
In terms of product offer, labeling system producers are fairly numerous and growing. They can be divided up into those that make their own product and aim at international markets, and those wholly involved in marketing, placing the onus on the variety of the range and on a commercial network that operates at local or national level.
Each though in time has taken on a special physiognomy, that tells them apart from their competitors.
But what really makes ALTECH stand out from other companies? We asked Piero Salvini who founded the concern in 1991.

Why has a concern like yours been set up and what distinguishes it?
ALTECH came into being as a natural consequence of management activity carried out mainly in the labeling sector, a rich, satisfying experience, that could have easily stopped there with a regular, comfortable pensioning off… Yet the circumstances, the presence of doughty co-workers, the stimulating presence of sons and daughters now grown-up and motivated to follow on from me in the business, induced me to start out on this adventure, now fully running though not without its worries, this aboveall in the first years of activity. What in fact makes the difference is our being able to listen, to evaluate and do what needs to be done in the shortest time: we are still relatively small, and hence flexible. We have distributors that are even ten times bigger than we are (and that despite this, do us the honour of representing us) and that give us suggestions as to how we might develop new products, the new markets to be covered, the fairs we should attend… True partners that is, that help us and are close to us, both in technological as well as commercial development.
They draw satisfaction from being listened to and in seeing us develop products for their markets, that naturally provide substantial profit. They help us grow that is and they grow with us.

What do you like the most and what do you like the least about your activity?
I like seeing our customers satisfied, a satisfaction that some express openly. We make good products at a good price, we offer intelligent solutions and aboveall provide a ready, timely service tuned to their needs. This is all thanks to our staff, and here I consider myself lucky. Apart from the problems in the daily running, attributable to the internal dialectics of any organization, I would say that there is nothing that I would really like to change in my company.

In general, what reality do you compare your company to?
To none. As with thousands of family concerns, with a staff that is considered “family”, the company has grown following a series of shared intuitions, totally set to satisfying the needs and demands of the market for the labeling and identification of material. Paradoxically, in being equal to none we are similar to many Italian concerns of our own sector (solidly represented by Ucima). If though you would allow me to draw an analogy with automobiles, I like to consider ALTECH as the “Toyota” of labeling: transparent and efficient in terms of customer relations, with reliable products that keep their promises.

What are the internal and external factors that have had the greatest impact on your company business over these last years?
On the internal side of things, the change of premises, that took place three years back, truly provided a lot of stimuli. Now we are in a large warehouse which we own, that has enabled us to happily develop all segments, but to also effectively promote our image with our customers.
As far as foreign influence is concerned, we have to state the following. We have without a doubt drawn benefit from the evolution underway in our specific segment, that I review point by point:
- development of automatic identification and pallet labeling;
- greater demand for decoration and information through pressure sensitive labels;
- increase in the global demand for automation;
- increase in the interest for heatshrink sleeves for decorating and sealing products;
- growing sensitivity of the market towards the problems of safety, that has induced us to seek solutions to combat counterfeiting, violation and tampering, where labels often provide a successful solution.
Things can be seen differently though in terms of general macroeconomic and political factors, that have often put a brake on growth (where growth has occurred, I reckon it is due to internal merits).

Can you be more precise?
I am aboveall thinking of the lack of European vitality: this has certainly not benefited concerns like our own that have Europe as their major outlet market. As well as that the exchange rate of the Euro has heavily affected exports of machines to countries outside Europe. But I also think of the protectionist policies, that could arouse dangerous reprisals that would hit our exporting of instrumental goods (already demonstrated by the fact that it is hardly possible to export to India or Brazil). One has to also speak out against the high - one should say exceptionally high - taxation, the complex rulings, the mandatory contributions with which we have to live with, that also inevitably affect competitivity and the capacity to invest in developing activities and products. It is not by chance that the US label producers, that set up the same time we did, are today 3 to 4 times bigger than we are.
Lastly… the labour market in Italy is very rigid, with the mythifying of the stable job by law and the demonization of precarious, temporary employment (when will we ever see a measure countering the precariousness the entrepreneur has to face?): this also impinges on competitivity and does not allow that healthgiving exchange that should exist in a market economy.

In response to what needs have you started up product innovation?
When you speak of labeling machines, innovation can have different meanings. On the one hand it means responding to a customer who has to label a product with a new shape, that leads to the devising of special and innovatory devices. In this sense for us innovation is a daily activity. On the other hand it can mean the updating of the control systems and the standard parts our products, that implies both constant attention to the development of the componentry as well as performance, ergonomics, reliability and the ease of use of our products. For ALTECH, that has hit the road of a relatively pronounced standardisation of both products and components, this at any rate means carefully re-examining design, the choice of materials used and their treatment, safety, compactness and modularity of the machine. Lastly, in terms of procedure, computer and management innovation, or advanced technological research, we have a special function to which we dedicate a good share of our resources, that we also consider well-invested.

What are you new objectives?
We intend broadening our commercial coverage to the countries where we are not present by seeking new distributors. We then aim at technologically developing existing products, our constant quest for greater ergonomics, performance, reliability, but we intend developing new products for special market niches (for example as far as the traceability of pharmaceutical products are concerned). Lastly, the cooperation with packaging machine producers: to be further increased in all the situations where the label is a much needed accessory.



Stampa/applicazione di etichette
ALcodeLT è una nuova unità per la stampa/applicazione di etichette autoadesive, che va ad aggiungersi alla vasta gamma di sistemi di etichettatura e identificazione ALTECH.
Sviluppata specificatamente per quelle applicazioni ove la compattezza e l'economicità sono un'esigenza primaria, monta il nuovo modulo di stampa Sato LT 408, capace di stampare etichette fino a 104 mm di larghezza, alla velocità di 150 mm/s e con una definizione di 200 dpi. Sono disponibili vari modelli di dispositivi per l’applicazione dell’etichetta: a getto d'aria (per prodotti irregolari che si muovono anche ad alta velocità), a rullino oscillante (per l'utilizzo di etichette di formato differente), a pistone (per prodotti fermi).
La logica della ALcodeLT è affidata a un microprocessore. L'elettronica e la pneumatica risultano armonicamente integrate nella robusta meccanica, che sostiene un porta bobina da 220 mm di diametro e la stampante. La macchina risulta così particolarmente piccola e leggera: facilmente inseribile in spazi ristretti sulle linee di confezionamento o all'interno di macchine confezionatrici.
ALTECH può fornire pacchetti software grafici in ambiente Windows, per la costruzione e la gestione di etichette, e sviluppare sistemi completi fornendo una valida consulenza tecnica per la soluzione di specifici problemi di etichettatura.



Printing/applying labels
AlcodeLT is a new pressure-sensitive label printing/applying unit in ALTECH’s vast range of labeling and identification systems.
Developed specifically for applications where compactness and economy are the key priorities, it mounts the new printing module Sato LT 408, which can print labels up to 104 mm wide, at speeds of 150 mm/s and with 200 dpi definition. Label application devices come in an assortment of models: air jet (for irregular shaped products also moving at high speeds), oscillating reel (for labels in different formats), piston (for products at standstill). A microprocessor deals with AlcodeLT’s logics.
The electronics and pneumatics are harmoniously integrated in the robust mechanics, with a 220 mm diameter reel holder and a printer. The machine therefore is particularly small and lightweight: easily insertable into small spaces on packaging lines or within packaging machines. ALTECH can supply Windows graphics software packages for creating and managing labels and developing complete systems, providing valid technical consultancy for resolving specific labeling problems.



Stampanti a trasferimento termico
Alfaservice presenta la linea di stampanti Sprint, completamente rinnovata e in grado di codificare direttamente gli imballi prodotti dalle confezionatrici con dati di vario tipo: testi fissi e variabili; numeri e codici di lotto, codici a barre mono e bidimensionali e codici composti; loghi e grafiche personalizzate. Installabile su tutte le termoformatrici presenti sul mercato, la serie Sprint è disponibile in tre versioni: 3053, 3107 e 3128, con testina termica da 53 a 128 mm e misure di fascia film stampabile da 140 a 630 mm. Il sistema brevettato di “ribbon saving” garantisce un ottimale consumo di nastro termico senza che l’operatore debba eseguire alcuna impostazione o regolazione.
Tutte e tre le versioni raggiungono una velocità di stampa di 400 mm/s, con una risoluzione di 300 dpi; sono inoltre dotate di porta seriale, parallela e USB (su richiesta è disponibile la connessione Ethernet per il collegamento alle reti aziendali anche in configurazione Wireless).
In mostra anche la nuova stampante Flash, utilizzabile su confezionatrici monopista verticali od orizzontali. Offerta in due versioni, con testina da 53 e 107 mm, Flash può essere utilizzata in modalità di stampa intermittente o continua. Con una risoluzione di 300 dpi, la velocità raggiungibile è di 800 mm/s. Viene fornita di serie con tutte le connessioni principali (scheda Ethernet e memorie Compact Flash).



Heat transfer printers
Alfaservice offers the updated Sprint line printers for directly coding packs produced by the packaging machines with a variety of data: fixed and variable text; lot numbers and codes, mono and bidimensional bar codes and composite codes; logos and personalized graphics. Installable on all heat transfer printers on the market, the Sprint series is available in three versions: 3053, 3107 and 3128, with small thermal head between 53 and 128 mm in size and printable film strips measuring between 140 and 630 mm. The patented “ribbon saving” system guarantees optimal heat transfer ribbon consumption without any pre-setting or regulation by the operator. Each of the three versions can reach print speeds of 400 mm/s, with 300 dpi resolution; they are also fitted with serial, parallel and USB ports (ordinary and also wireless Ethernet, for connecting to company networks, is available upon request).
The new Flash printer, also on display, can be used on vertical or horizontal single lane packaging machines. Available in two versions, with a head measuring between 53 and 107 mm, Flash can be used in intermittent or continuous print mode. With 300 dpi resolution, speeds can reach 800 mm/s. It comes in series with all key connections (Ethernet card and Compact Flash memories).



Belle e retratte
Sutermeister (Paderno Dugnano, MI) porta a Ipack-Ima la gamma completa delle proprie realizzazioni, dalle etichette autoadesive in bobina ai film flessibili stampati e alle sleeve termoretraibili. I visitatori dell'evento milanese avranno modo di ammirare le ultime etichette autoadesive, "firmate" dall'azienda lombarda e prodotte con tecniche di stampa miste. Si tratta di prodotti dall'altissima resa estetica, arricchiti da suggestivi cromatismi in serigrafia, stampe tipografiche, laminazioni di oro e argento a freddo, e realizzati su supporti plastici accuratamente selezionati per valorizzare l'impatto visivo dell'etichetta. Ma le vere protagoniste allo stand Sutermeister saranno le sleeve termoretraibili: accanto a soluzioni già consolidate saranno infatti presentate due novità nella stampa della sleeve, quali la laminazione a freddo (cold foil) e l'adozione di particolari inchiostri, in grado di eliminare eventuali odori sgradevoli (residuo della stampa UV) e di valorizzare le potenzialità grafiche della sleeve.
Gli ottimi risultati raggiunti in questo campo da Sutermeister sono frutto, tra le altre cose, della stretta collaborazione dell'azienda con XSYS, nome di spicco nella produzione di inchiostri che proprio quest'anno ha premiato il partner lombardo con l’XSYS Global Label Award, a riconoscimento degli sforzi effettuati nella ricerca dell’eccellenza.



Beautiful and shrunk
Sutermeister (Paderno Dugnano, MI) will be bringing its complete range of products to Ipack-Ima, from pressure sensitive labels on reels to printed flexible film and heatshrink sleeves. Visitors to the Milanese event will be able to become acquainted with the latest pressure sensitive labels that bear the Lombard concern’s “signature” and produced with mixed print techniques. These are products with a high aesthetic yield, enriched in beautiful screenprinted colors, typographic prints, cold gold and silver laminations, and made on plastic supports carefully chosen to bring out the visual impact of the label.
But the true leading lights of the Sutermeister stand will be the heatshrink sleeves: alongside already consolidated solutions in fact two new features in printing sleeves will be presented, the cold foil lamination process and the adopting of special inks, capable of eliminating any unpleasant smells (UV print residue) and enhancement of the graphic potentials of the sleeve. The excellent results attained in this field by Sutermeister are fruit among other things, of the close cooperation of the company with XSYS, leading name in the production of inks that this year awarded its partner the XSYS Global Label Award, in recognition of the efforts in their quest for excellence.



Strumenti di conoscenza
Tra il dire e il fare… un laboratorio

RINTRACCIABILITÀ Quante volte, secondo il noto adagio, uno spazio grande come il mare separa le intenzioni dalle azioni! Cicrespi invece dice con chiarezza quello che poi fa. E riesce a trasformare un concetto astratto in un’esperienza concreta, per toccare con mano e (finalmente) capire come la raccolta e la gestione delle informazioni possano trasformarsi in garanzie di qualità e sicurezza. A.S.

Da una felice intuizione di Cicrespi (Liscate, MI) nasce il “Laboratorio RFID”, focalizzato su tracciabilità e rintracciabilità. Realizzata da Cicrespi Engineering (mente progettuale e cuore produttivo del gruppo), la struttura è aperta agli operatori del settore agroalimentare, offrendo supporto tecnico e formativo a utilizzatori, sviluppatori e implementatori di sistemi di etichettatura in radio frequenza, senza però dimenticare il “vecchio” codice a barre. Il tutto, con la qualità e l’accuratezza che hanno sempre contraddistinto l’operato del gruppo lombardo, storico distributore di sistemi per la marcatura (il cui servizio ha fatto scuola in Italia) e, da qualche anno, anche produttore di linee d’etichettatura e software per la gestione dati.
In particolare, Cicrespi ripropone al proprio stand di Ipack-Ima, il Laboratorio RFID. «La fiera milanese, secondo noi, è l’appuntamento ideale per promuovere al meglio le innovazioni; e poi, la stessa avveniristica sede di Rho-Pero non ci spinge forse a valorizzare le novità? Chi verrà a trovarci vedrà soltanto soluzioni “in anteprima” - afferma Alfio Gianatti, amministratore delegato di Cicrespi - e avrà dunque l’opportunità di compiere un viaggio teorico/pratico alla scoperta del mondo dell’identificazione.

Raccogliere le idee
“Rintracciabilità” è diventata una parola chiave sulla scena dell’agroalimentare: del resto, se un’azienda decide di andare oltre gli obblighi (citiamo per tutti il regolamento CE 178/2002), adempiere alle nuove norme diventa anche l’occasione per razionalizzare l’operatività, valorizzando le produzioni di qualità e migliorando il servizio al cliente.
«È sbagliato pensare che, parlando di rintracciabilità, la sfida sia solo di natura tecnologica. Il problema, al contrario, è soprattutto culturale - puntualizza Gianatti - e il nostro ruolo di fornitori e sviluppatori di strumenti per etichettatura, codifica e identificazione ci impone, in primo luogo, di puntare su una corretta divulgazione di quanto offra oggi la tecnologia.
Nel Laboratorio RFID, in particolare, mettiamo alla prova diversi strumenti hardware e software, controllandone la compatibilità con i prodotti dei nostri clienti, indirizzandoli verso le soluzioni più adeguate. In pratica, abbiamo ricostruito condizioni realistiche di produzione, trasformazione, trasporto e vendita: la sezione di etichettatura dei pallet, per esempio, ha dimensioni reali, e ogni macchina all’opera (verificatori, stampanti, etichettatrici…) è di serie. Vi è inoltre la possibilità di montare antenne e lettori in modo personalizzato, senza dimenticare lo scaffale e la cassa del supermercato, che consentono di sperimentare nuovi modi di far la spesa e pagare».

Dialoghi tecnologici
Il percorso si snoda attraverso l’intera filiera, ricostruita e articolata in dieci tappe fondamentali: identificazione delle casse con il codice a barre EAN /UCC 128 e codifica RFID; riconoscimento dei prodotti di diversa provenienza, lavorazione e imbottigliamento; controllo qualità; confezionamento primario e secondario; riconoscimento pallet; spedizione merci; ricevimento GDO; stoccaggio magazzino e infine punto vendita.
Come spiega Giuseppe Petrosino, che insieme a Giuseppe Barone, ha curato l’installazione del Laboratorio, «abbiamo preso ad esempio il ciclo di vita di un succo di mele, dalla raccolta dei frutti in campo, passando attraverso la lavorazione e la trasformazione del prodotto, per arrivare al confezionamento primario e secondario del succo e alla palettizzazione dei contenitori, sino alla distribuzione. Da notare che, in questo percorso, abbiamo utilizzato le tecnologie Cicrespi disponibili (fra cui la classica codifica a getto d’inchiostro, il laser, le verifiche non intrusive sul prodotto, l’etichettatura con RFID…), compreso un software per la trasmissione a distanza dei dati e la loro gestione, adattabile alle esigenze del cliente».
Se consideriamo in particolare il primo anello della catena, l’esigenza prioritaria è garantire la semplicità d’impiego.
«Nei punti di raccolta, nelle campagne, non è sempre possibile utilizzare i PC. Preferiamo fornire una stampante termica stand alone facile da usare, che permetta loro di lavorare in modo autonomo, rapido e sicuro».
Nello specifico, la macchina stampa un codice a barre, ma dispone di un’antenna RFID tarata sulla frequenza HF (high frequency, ossia 13,56 MH) per registrare le stesse informazioni sul microchip del transponder. La HF, sia detto per inciso, ha il vantaggio di non essere influenzata dalla presenza di liquidi.

Funzionare all’unisono
Le singole casse, opportunamente identificabili tramite il codice riportato sull’etichetta, raggiungono lo stabilimento di trasformazione. Qui, un software dedicato trasmette in modalità wireless i dati della partita al sistema centralizzato di controllo: è un passaggio importante, visto che una fabbrica si avvale il più delle volte di fornitori diversi.
«Una volta ottenuto il succo, ogni bottiglia passa in un sistema di ispezione che verifica l’eventuale presenza di corpi estranei, e nella macchina “TapTone”, che accerta la tenuta del contenitore. La bottiglia ora è pronta per essere codificata con il numero di lotto e TMC; per stampare questi dati - illustra Giuseppe Barone - si ricorre a marcatori a getto d’inchiostro o laser, mentre nel sistema informatico tali elementi si collegano all’iniziale lotto fornito dall’agricoltore. La bottiglia, poi, è etichettata con una smart label che riporta le informazioni sia in chiaro, con il codice a barre, sia in RFID. Al momento della costituzione dell’imballaggio secondario le informazioni sin qui raccolte vengono trascritte sulla confezione multipla attraverso l’applicazione di una smart label; in questo caso, però, cambia la frequenza: si impiega la UHF (ossia ultra high frequency), che può essere letta anche alla ragguardevole distanza di 4 o 5 metri».
Nulla, va detto, è lasciato al caso: la macchina Lampo RFID montata in laboratorio, per esempio, è dotata di uno scanner che verifica l’esattezza di quanto effettivamente annotato in etichetta.
«Dopo aver costituito il pallet, formato da scatoloni contrassegnati come indicato - interviene ancora Barone - questo potrà essere identificato sia sfruttando la tecnologia del codice a barre sia attraverso un sistema di antenne che operano in UHF, oppure in entrambi i modi. In questo momento, nel laboratorio stanno lavorando un’antenna-controller collegata al PC centrale e tre antenne che rilevano i tag presenti sugli imballaggi multipli».

Obiettivo raggiunto
Quando il pallet, opportunamente etichettato e identificato da un codice univoco SSCC, giunge a un Ce.Di. o a un deposito della GDO, un apposito sistema di antenne lo identifica in entrata, caricandolo a magazzino e precisando in quale stiva stoccarlo.
«Qui, un altro sistema di antenne, che rende lo scaffale “intelligente”, è in grado di segnalare immediatamente quali prodotti abbondano e quali, invece, scarseggiano. Quando poi l’intero pallet o le singole scatole sono prelevate per l’esposizione nel punto vendita - aggiunge Petrosino - l’inventario si aggiorna automaticamente. Ma non è tutto: quando il carrello passa attraverso il campo magnetico delle antenne collocate in prossimità delle casse, lo scontrino si autocompila».
Va da sé che, avendo strutturato in modo corretto l’intero processo d’identificazione, è possibile compiere a ritroso tutto il percorso ora descritto, sfruttando le informazioni memorizzate, sino a rintracciare (per rimanere nel nostro esempio) il campo di raccolta delle mele.
«Da quanto abbiamo detto sin’ora, è chiaro come l’interesse di Cicrespi per l’identificazione sia finalizzato a garantire la rintracciabilità, e non invece un pretesto per “cavalcare la tigre” di una tecnologia specifica. Al pari di altre soluzioni, la radio frequenza offre molte opportunità, anche se - conclude Gianatti - a onor del vero, richiede investimenti cospicui e competenze elevate. Il nodo della questione rimane sempre la capacità di riuscire a conciliare in modo intelligente i vantaggi offerti da sistemi differenti (in questo caso RFID e barcode), pensando alle condizioni effettive d’impiego. Insomma, tutti quelli che vorranno venire a trovarci a Ipack-Ima, e soprattutto al Laboratorio di Liscate, avranno modo di apprezzare lo spirito “di servizio” che distingue la nostra iniziativa».



Su misura
Cicrespi ha impostato nel tempo partnership strategiche con produttori di spicco; la sua offerta è oggi particolarmente ampia ed idonea a soddisfare ogni occorrenza. Si ricordano, a questo proposito, l’esclusiva con Videojet Technologies Inc. per la distribuzione in Italia dei marchi Videojet (ink jet a piccoli caratteri e laser C02), Marsh (ink jet a grandi caratteri) e Cheshire (graphics systems ink jet); e, ancora la collaborazione con Avery Dennison (stampanti a trasferimento termico di etichette i cui sistemi sono di volta in volta personalizzati da Cicrespi Engineering), nonché con ITW Betaprint (stampanti a trasferimento termico di film flessibili di imballaggio). Per affrontare al meglio gli sviluppi del mercato e le potenzialità di ciascun settore, in Cicrespi operano tre divisioni specialistiche: “Marcatura Industriale” (getto d’inchiostro e laser CO2), “Etichettatura Industriale” (gestione di codici a barre, etichettatura e cartellinatura); e, infine “Stampe speciali e finitura” che - specializzata in stampanti digitali per dati variabili, a caldo, a tampone, tecnologie anticontraffazione - fornisce soluzioni su misura a industrie grafiche, legatorie, editoria, designer, agenzie di pubblicità, proponendo loro anche un’ampia gamma di prodotti di consumo garantiti.
Tra le ultime novità per la marcatura e la codifica proposte da Cicrespi SpA, spicca il sistema di stampa ad alta risoluzione a più testine Encore di Marsh, utilizzabile anche per stampare i codici a barre.
In materia di laser CO2, invece, Cicrespi offre la serie Laser Focus S10, S25 e S60, marcatori caratterizzati da tecnologia di raggio governato, che operano a una lunghezza d’onda di 10,6 µm e rispettivamente a 10, 25 e 60 watt di potenza, il cui tubo laser è coperto da una garanzia di tre anni.

Made-to-measure
Having set up strategic partnerships with key producers, Cicrespi’s product offer is today particularly broad and able to suit all kinds of needs. We cite on this count the exclusive agreement with Videojet Technologies Inc. for the distribution in Italy of the Videojet (small character and C02 laser inkjets) Marsh (large character inkjets) and Cheshire (inkjet graphics system) brands; and again the cooperation with Avery Dennison (label heat transfer printers with systems customised by Cicrespi Engineering), as well as with ITW Betaprint (flexible packaging film heat transfer printers).
To best tackle the market developments and the potentials of each sector, three special divisions operate within Cicrespi: “Industrial Marking” (inkjet and CO2 laser), “Industrial labeling” (barcode, labeling and tagging management); and lastly “Special prints and finishes” that - specialised in hot, inkball, anticounterfeiting digital printers for variable - provide made-to-measure solutions for graphics concerns, binders, publishers, designers, advertising agencies, also offering the same a broad range of guaranteed consumables.
Among the latest new features for marking and coding proposed by Cicrespi SpA, the Encore multihead high resolution print system by Marsh, usable for printing barcodes. Regarding CO2 lasers, Cicrespi offers its Laser Focus S10, S25 and S60 markers featuring controlled ray technology, that operate at a wavelength of 10.6 µm and 10, 25, and 60 watts of power respectively, the laser tube being covered by a three year guarantee.

Per l’applicazione dei bollini sui prodotti ortofrutticoli o su altri oggetti dalla superficie delicata, Cicrespi mette a disposizione l’etichettatrice Cic2Cic.
For applying stamps on market garden produce or on other objects with delicate surfaces, Cicrespi offers its Cic2Cic labeling machine.





Knowledge tools
From words to deeds… via a workshop

TRACEABILITY - How many times, following a timehonored quotation, have we been forced to contemplate that yawning chasm that separates man’s intentions from his actions! Cicrespi though clearly states what it then gets down to doing. And it has managed to turn an abstract concept into a concrete experience and find out for itself how information gathering and processing can become a guarantee for quality and safety.
A.S.


Brainchild of Cicrespi Engineering (planning and production fulcrum of the Cicrespi group) born out of a happy intuition that focuses on track and trace, the “RFID Workshop” structure is open to agrofood sector operators, offering technical and training support to users, developers and implementers of RFID labeling systems, without though neglecting the “old” barcode. All this with the quality and the painstaking care that have always featured at Cicrespi (Liscate, MI), timehonored distributor of marking systems (their service is an example in Italy) and for some years now also producer of data processing labeling and software lines.
In particular on its stand at Ipack-Ima, Cicrespi is once again proposing its RFID Workshop. “The Milan fair, in our opinion is the ideal encounter for best promoting innovations and the futuristic Rho-Pero site perfectly enhances the new product features. Those that come to visit us will only find solution previews - Alfio Gianatti, managing director of Cicrespi states - thus enabling them to undertake a theoretical/practical journey in discovering the ID world”.

Gathering together ideas
“Traceabililty” has become a keyword on the agrofood scene: what is more, if a company decides to go beyond the obligations (for all we cite the EC ruling 178/2002), fulfilling the new standards also becomes an occasion for rationalising ones mode of working, enhancing quality production and improving ones customer service.
“It is wrong to think that, speaking of traceability, the challenge is simply of a technological nature. The problem, on the contrary, lies aboveall in the approach - Gianatti points out - and our role as suppliers and developers of labeling, coding and identification tools forces us to first and foremost aim at a correct divulgation of what technology today has to offer. In our RFID workshop in particular, we put several hardware and software tools to the test, controlling their compatibility with our customer’s product, directing them towards the best solution. Practically speaking, we have reconstructed actual conditions of production, converting, transport and sales: the pallet labeling section for example is lifesize, and each machine working (checkers, printers, labellers…) has been serially produced. Antennas and readers can also be mounted in a personalised manner, without forgetting the supermarket shelf and checkout, that enable one to experiment with new modes of shopping and paying”.

Technological dialogues
The path runs right across the sector, reconstructed and divided up into ten fundamental stages: identification of the crates with EAN/UCC 128 barcode and RFID code: recognition of the products from different origins, processing and bottling; quality control; primary and secondary packaging; pallet recognition; shipping of goods; broadscale distribution checkin; storage and lastly the salespoint.
As explained by Giuseppe Petrosino, who along with Giuseppe Barone saw to the installation of the Workshop, “as an example we took the lifecycle of an apple juice, from the picking of the fruit in the field, going by way of the processing and the conversion of the product to get to the primary and secondary packaging of the juice and the palletisation of the containers, right up to distribution. Worthy of note the fact that in this path, we have used available Cicrespi technology (including classic inkjet coding, laser coding, non intrusive checks on the product, RFID labeling…), also including customisable software for the remote data transmission and processing”.
If we consider in particular the first link of the chain, the main need is to guarantee simplicity of use. “In the picking areas in the countryside you don’t always have a PC close at hand. We prefer supplying the farmers and their workers with a stand alone thermal printer that is easy to use, that enables them to work independently, rapidly and safely”.
More specifically, the machine prints a barcode, but has an RFID antenna set to HF (13,56 MH) to record the same information on the microchip of the transponder. HF, it should be said, has the advantage of not being influenced by the presence of liquids.

Working in unison
The single crates, correctly identifiable through the code on the label, reach the converting works. Here a dedicated software transmits the data of the job lot to the centralised control system in wireless mode: this is an important phase, given that a factory generally resorts to different suppliers. “Once the juice has been obtained, each bottle goes into an inspection system that checks any presence of foreign bodies, and into the “TapTone” machine, that checks the airtightness of the containers. The bottle is now ready to be coded with lot and TMC number; to print this data - Giuseppe Barone illustrates - inkjet markers or lasers are resorted to, while in the computer system these elements refer back to the initial job lot provided by the farmer.
The bottle then has a smart label attached that bears both uncoded information in barcode, as well as in RFID. At the moment of the constitution of the secondary packaging the information gathered up to now is transcribed on the multipack through the application of a smart label: in this case though the frequency changes: UHF (ultra high frequency) is used, that can also be read at the considerable distance of 4 or 5 metres”.
Nothing, it should be said, is left to chance: the Lampo RFID machine in the workshop for example is fitted with a scanner that checks what has actually been noted on the label is correct.
“After having made up the pallet, formed by boxes marked as indicated - Barone adds again - this can be identified both by exploiting the barcode technology as well as through a system of antennas that work in UHF, or in both modes. In this moment, in the workshop they are using an antenna-controller connected to the central PC and three antennas that read the tags on the multipacks”.

Objective reached
When the pallet, labeled and identified with a SSCC code, reaches a distribution centre or a broadscale distribution depot, a special antenna system identifies the incoming pallet, storing it in the warehouse and registering its position therein.
“Here another antenna system, that makes the shelf “intelligent”, is capable of immediately indicating which products are in abundance and which products are scarce. When then the entire pallet or the single boxes are picked up to be sent for display at the salespoint - Petrosino adds - the stocklist is automatically updated. But this is not all: when the trolley passes through the magnetic field of the antennas situated close to the salespoint checkout, the receipt is made out automatically”.
It goes without saying, having correctly structured the entire ID process, one can travel the same path described backwards, exploiting the information stored, up to tracing (to stay with our example) the field where the apples were picked.
“From what we have said up to now, it is clear how the interest for Cicrespi for identification has the purpose of guaranteeing retraceability, and is not a pretext for “riding the tiger” of a given technology.
Equal to other solutions, RFID offers many opportunities, even if - Gianatti concludes - one has to say it requires sizeable investments and considerable knowhow.
The crux of the matter is as ever the capacity to be able to intelligently combine the advantages offered by different systems (in this case RFID and barcode), bearing the actual conditions of use in mind.
Anyway, all those that wish to come and visit us at Ipack-Ima, and aboveall the Workshop at Liscate will be able to appreciate the “service” spirit that features in our undertaking”.



Codifica in primo piano
A Ipack-Ima 2006 sarà possibile vedere in azione l'ultima generazione delle print&apply serie Printess, punta di diamante nella produzione di Eidos SpA (Chieri, TO), ora arricchita da una nuova elettronica: scambio e trasmissione dei dati risultano ancora più veloci grazie all'integrazione della USB memory e tutti i sistemi sono predisposti per il collegamento wireless e per la lettura delle nuove etichette in radiofrequenza.
Proprio l'RFID costituirà del resto uno dei leit motiv della presenza in fiera di Eidos, che ha allestito il suo stand come una sorta di laboratorio, in cui effettuare test e prove sulle nuove applicazioni.
Non solo.
Sensibile alle problematiche di identificazione e tracciabilità delle merci, l'azienda torinese ha messo a punto anche due nuovi applicatori (integrabili su tutte le Printess), che consentono di apporre un'etichetta sui tre lati del pallet o sulle reggette impiegate nell'industria del beverage.
A dividersi la scena con le ultime novità, infine, sistemi già affermati come le stampanti serie Swing, per la stampa diretta su film di confezionamento (area di stampa da 53x53 a 128x520 mm), e Coditherm, dispositivo brevettato per la stampa digitale su oggetti di vario tipo (anche in materiale plastico o con superficie ruvida e irregolare).
Tutti i sistemi Eidos, lo ricordiamo, consentono di variare i dati in tempo reale e si distinguono per la gestione semplice e intuitiva delle diverse funzioni.



Coding at the forefront
At Ipack-Ima 2006, it will be possible to see the latest generation of the Printess print&apply series, jewel in the crown of production by Eidos SpA (Chieri, TO), and recently enhanced with new electronics: ever faster data exchange and transmission thanks to integrated USB memory, and all the systems are equipped for wireless connection and for reading new labels via radiofrequency.
RFID will be the other leitmotif at Eidos’ stand, which will be fitted out like a kind of laboratory, for testing and trialing new applications at the fair. And not only. The Turin concern, conscious of the problems in identifying and tracing goods, has also devised two new applicators (integratable on all Printess machines) that can place labels on three sides of pallets or on the straps used by the beverage industry. Lastly, accompanying the latest new products are already established systems like the Swing printer series, for printing directly on film packaging (print area between 53x53 and 128x520 mm), and Coditherm, a patented device for digital printing on various objects (even those in plastic or with rough and irregular surfaces).
It should not be forgotten that all of Eidos’ systems allow the changing of data in real time and stand out for easy and intuitive function management.



Tracciabilità e sicurezza
Etipack si presenta con un approccio completamente nuovo, proponendo applicazioni innovative tagliate sulle esigenze di settori specifici: smart cards, editoria, industria conserviera, chimica, cosmetica, dolciaria e farmaceutica. Le due novità da segnalare rientrano nell’ambito della sicurezza. La prima è Pharmaseal, una soluzione automatica di etichettatura dedicata alle esigenze del settore farmaceutico, per l’applicazione di sigilli di garanzia che attestano l’integrità e l’originalità delle confezioni. La flessibilità rappresenta il punto di forza di questo sistema di etichettatura: i nastri di trasporto inferiori, essendo regolabili in altezza, si adattano a prodotti di diverse dimensioni; le guide per la piegatura dell’etichetta sono riposizionabili a seconda della specifica applicazione; l’insieme del corpo macchina è molto compatto per agevolare l’inserimento in linee di confezionamento già esistenti. Disponibile nelle due versioni Pharmaseal e Pharmaseal plus, il sistema può lavorare, secondo le esigenze produttive, a velocità comprese tra 50 e 200 pezzi/min. La versione Pharmaseal plus consente di utilizzare dei controlli che verificano la presenza dell’etichetta e provvedono all’espulsione del prodotto non idoneo; è inoltre previsto un quadro di comando con display per la visualizzazione delle operazioni di etichettatura. L’altra novità in tema di sicurezza è l’area dedicata alla tracciabilità dei prodotti, dove trova ampio spazio l’applicazione di etichette RFID per l’identificazione degli imballi. In particolare, Etipack realizza un sistema di tracciabilità, che mostra l’integrazione del sistema RFID ai tradizionali sistemi basati sul codice a barre, mettendone a confronto le diverse caratteristiche.



Traceability and safety
Etipack presents itself with an entirely new approach, offering innovative applications based on the demands of specific sectors: smart cards, publishing, the preserves, chemistry, cosmetics, confectionery and pharmaceutical industries. The two new products of note are in the field of safety.
The first product is Pharmaseal, an automatic labeling solution dedicated to the demands of the pharmaceuticals sector, for applying guarantee seals attesting the packs’ integrity and originality. The strong point of this labeling system is its flexibility: the lower conveyor belts, with height adjustment, can be adapted to products of various sizes; the label folding guides can be repositioned according to the specific application; the entire body of the machine is highly compact for easy insertion on existing packaging lines.
Available in Pharmaseal and Pharmaseal plus versions, the system can work, according to production demand, at speeds between 50 and 200 items/min.
The Pharmaseal plus version has controls for checking the presence of a label and can expel nonconforming products; there is also a display control unit for viewing the labeling operations.
Another safety innovation is in the field of product traceability, where RFID label application is broadly used for identifying packs.
Etipack, particularly, has created a traceability system integrating the RFID system with traditional bar-code systems, highlighting its various features.



Sleeveratrici e FFS orizzontali
Due le novità presentate da Finpac: la gamma di macchine SHM per l’applicazione di shrink sleeve e le Form Fill Seal di nuova concezione della Effytec, che Finpac rappresenta in esclusiva in Italia.
• Le SHM, molto compatte, possono essere installate facilmente in linee già esistenti, raggiungono velocità da 100 a 600-800 bpm, sono dotate di cambio formato rapido (è sufficiente regolare o sostituire pochi elementi per poter lavorare un’ampia gamma di bottiglie ed etichette) nonché di sistema di automazione Elau.
Un software modulare permette l’aggiunta di optional, come ad esempio il perforatore, mentre tramite modem è possibile intervenire in remoto, non rendendo così sempre necessaria la presenza di un tecnico Finpac presso l’end-user durante l’assistenza. A questo si aggiunge un’interfaccia operatore estremamente semplice per un utilizzo immediato, anche da parte di personale non esperto.
• Le macchine realizzate da Effytec sono moderne linee FFS orizzontali per la produzione, riempimento e chiusura di sacchetti (tipo Doypack, con zipper, spout, gusset ecc.).
Al contrario delle linee di riempimento convenzionali, che partono da sacchetti preformati, questo sistema forma la confezione partendo da bobina, la riempie e la sigilla in un’unica macchina compatta, a velocità fino a 30.000 pezzi/h. Evidenti, quindi, i vantaggi in termini di costi, tempi, versatilità, logistica e stoccaggio di materiale.



Horizontal FFS and sleeving machines
Finpac presents two new products: a range of SHM shrink sleeve applying machines and the newly conceived Form Fill Seal by Effytec, represented in Italy exclusively by Finpac.
• SHM machines are extremely compact, easily installable in existing lines, reach speeds between 100 and 600-800 bpm, are equipped with fast format change (only a few elements need to be adjusted or changed for working with a wide range of bottles and labels) as well as an Elau automation system. Modular software means that optional accessories, such as the perforator, can be added, while remote intervention is possible via the modem, meaning a Finpac technician is not always necessary on the end-user’s premises during assistance. In addition there is a user-friendly operator interface for immediate use even by non-expert staff.
• Effytec’s machines are modern horizontal FFS lines for producing, filling and closing bags (like Doypack bags with zipper, spout, gusset, etc.).
This system, unlike conventional filling lines beginning with preformed bags, forms the pack beginning with the reel, and fills and seals the pack with one compact machine at speeds of up to 30,000 items/h. There are clear advantages, therefore, in terms of cost, time, versatility, logistics and storing of the material.



Sicurezza e fissaggio
Imballaggi P.K. (Vigevano, PV) presenta a Ipack-Ima (e per la prima volta in Italia), la gamma completa delle umettatrici per carta gommata dell’americana Better Packages®, di cui l'azienda lombarda è partner esclusivo. Si tratta di quattro modelli elettronici e due a leva, in grado di soddisfare ogni esigenza di chiusura dei cartoni offrendo al contempo un efficace sistema tamper-evident. Sempre di Better Packages è proposto un nuovo dispenser elettronico per nastri adesivi e bi-adesivi, estremamente compatto e adatto ad applicazioni nel settore packaging, pelletteria, elettronica, cartotecnica.
Allo stand non potranno mancare anche le carte gommate rinforzate leggere, a “3 fili”, e le robustissime carte a ”rombi”, neutre o personalizzate.
Per quanto riguarda invece le soluzioni per l'etichettatura, Imballaggi P.K. propone una collaudata serie di macchine di propria produzione. Punta di diamante di questa offerta è l’innovativa etichettatrice semiautomatica BTL 210, che permette di applicare etichette con colla a freddo su corpi cilindrici come bottiglie, barattoli di vetro, banda stagnata e plastica. Ma non finisce qui. A Ipack-Ima l'azienda presenta anche HD Kompakt 24v, nuovo dispenser di etichette per piccole produzioni, e i rinomati punti colla Glue Dots™, qui presentati in confezioni-dispenser dalla veste rinnovata e accompagnati da una pratica pistola erogatrice.


Safety and gumming
At Ipack-Ima (and for the first time in Italy), Imballaggi P.K. (Vigevano, PV) will present the entire range of dampeners machines for gummed paper by the American company Better Packages®, for whom the Lombard concern is the exclusive partner.
The range comprises four electronic and two lever-operated models, for satisfying all demands for carton closures, while offering an effective tamper-evident system. Also by Better Packages, a new electronic dispenser is on offer for 1 and 2 sided pressure sensitive tapes, extremely compact and suitable for applications within the packaging, leather, electronics and paper converting sectors. Unlikely to be missing from the stand will be the light reinforced “3 mode” gummed papers and the extremely robust, neutral or personalized, “rhombus” papers. Instead, regarding labelling solutions, Imballaggi P.K. offers its own manufactured and tested machine series. Jewel in the crown of this offer is the innovative semi-automatic BTL 210 labeling machine, for applying labels with cold glue on cylindrical objects such as bottles, glass, tinplate and plastic jars. And not only. At Ipack-Ima the concern will also present the HD Kompakt 24v, a new label dispenser for small-scale production, and the renown Glue Dots™, presented in new-look dispenser-packs and with a practical dispenser gun.



Stampa ed etichettatura
Labelx è la nuova etichettatrice automatica di Labelpack, nata dall’evoluzione delle etichettatrici serie ETX1000 (compatte e adatte a tutti gli impieghi industriali) ed ETX2000 (utile per la realizzazione di sistemi di etichettatura integrati e per applicazioni speciali). Ferme restando le caratteristiche di robustezza, affidabilità e semplicità d’impiego sono state migliorate le prestazioni, l’autonomia, la sicurezza e il design. Sono disponibili tre versioni con passaggi carta da 140 a 250 mm, in grado di raggiungere velocità fino a 80 m/min. Tra i sistemi di etichettatura integrati vanno segnalate le nuove versioni SAX realizzate con criteri di modularità integrando le etichettatrici serie ETX e i sistemi stampa & applica serie PRX con moduli di trasporto dei prodotti studiati per applicazioni nei settori alimentare, farmaceutico e cosmetico. Tra le soluzioni stampa & applica la nuova versione della serie PRX100 e PRX160 è stata realizzata integrando i motori di stampa serie A-Class di Datamax. Particolarmente interessante la versione PRX100/AV, per applicazioni ad alta velocità (300 etichette/min); in fiera vengono inoltre proposte le versioni per applicazioni su cartoni e per l’etichettatura di pallet con etichette A5. Per la sovrastampa di etichette autoadesive sono disponibili le stampanti a trasferimento termico Datamax, con la tecnologia RFID e tutta la gamma di prodotti e servizi per la corretta gestione delle stampanti a trasferimento termico.
(Labelx è un marchio depositato di proprietà di Labelpack Srl).



Printing and labeling
Labelx is the new automatic labeling machine from Labelpack, the evolution of the ETX1000 (compact and ideal for all industrial uses) and ETX2000 (perfect for creating integrated labeling systems and for special applications) series of labeling machines. Without losing their strength, reliability and easy use, their performance, autonomy, safety and design have now been improved. Three versions are available (from 140 to 250 mm paper widths) with top speeds of 80 m/min. Other integrated labeling systems include the new modular SAX versions that integrate the ETX series of labeling systems and the PRX print & apply series with product conveyor modules designed for applications in the food, pharma and cosmetics industries. The new version of the PRX100 and PRX160 series of print & apply systems has been produced by integrating Datamax's A-Class printing motors. The PRX100/AV is especially interesting: for high speed applications (300 labels/min). Versions for cardboard applications and A5 labeling of pallets are also on show at the fair. For overprinting of self-adhesive labels: Datamax heat transfer printers with RFID technology and a full range of products and services for correct management of heat transfer printers.
(Labelx is a Labelpack Srl property trademark).



Identificazione, marcatura e codifica
Numerose le soluzioni di stampa, identificazione, marcatura e codifica proposte da Markem.
• SmartLase 100i: codificatori laser in grado di realizzare codifiche lunghe fino a 1 m, utilizzando font Unicode (arabo, cinese ecc.); l’area di stampa è di 50x80 cm, senza limiti di numero di righe e caratteri.
• SmartDate 5 e 5s: codificatori a trasferimento termico per la stampa di dati variabili in tempo reale su film di confezionamento. Particolarmente flessibili, passano in pochissimo tempo dalla configurazione destra alla sinistra (e nel caso di SmartDate 5 dalla modalità continua all’intermittente). Entrambi i modelli sono dotati di interfaccia operatore portatile SmartTouch.
• Serie 5000: codificatori a getto di resina per la stampa in linea e direttamente sul cartone di dati variabili e loghi (non sono così più necessarie le scatole prestampate). Utilizzano la speciale resina Markem, atossica e senza solventi, e possono stampare contemporaneamente su due lati dell’imballo e gestire fino a 4 teste di stampa con un solo pannello di controllo.
• Cimjet®: sistemi stampa/applica etichette; il modello Cimjet 200 è una soluzione economica, con tampone telescopico a soffio, che permette di applicare fino a 30 etichette/min; Cimjet 315p è destinato alla codifica dei pallet.
• Cimpak 300™: sistema stampa/applica etichette per pallet, anche su 3 lati, senza l’ausilio di piattaforme rotanti. Robusto e flessibile, il sistema consente di verificare la corretta posizione di ogni etichetta, nonché la leggibilità dei codici a barre e dei dati variabili stampati. Markem mette a disposizione dei visitatori di Ipack-Ima la consulenza gratuita dei propri specialisti: è possibile ottenere non solo un’analisi delle specifiche applicazioni, ma anche prove di stampa effettuate al momento su campioni portati in fiera.



Identification, marking and coding
Markem offers innumerable printing, identification, marking and coding solutions.
• SmartLase 100i: laser coders capable of printing codes up to 1 m long, using Unicode fonts (arabic, chinese etc.); the print area is 50x80 cm, without line or character limitations.
• SmartDate 5 and 5s: heat transfer coders for printing variable data in real time on packaging film. Highly flexible, they can switch from left to right configurations in a matter of seconds (and in the case of the SmartDate 5 from continously to intermittent mode). Both models have portable SmartTouch operator interface.
• Series 5000: resin jet printers for direct in-line printing on cardboard of identification markings and logos (meaning pre-printed boxes are a thing of the past). They use the special atoxic, solvent-free Markem resin and can print on both sides of the pack at the same time, as well as managing up to 4 print heads via a single control panel.
• Cimjet®: label print/apply systems; the Cimjet 200 model is the economy model and has a telescopic accordion-type buffer for the application of up to 30 labels/min; Cimjet 315p is for pallet coding.
• Cimpak 300™: a pallet print/apply system, even for 3 sides without the need for rotary platforms. Strong and flexible, this system lets one check the correct position of each label, as well as the legibility of the barcodes and variable data being printed.
Markem offers Ipack-Ima visitors free expert advice: not just the analysis of the specific applications, but also proofs there and then on any samples visitors bring with them to the fair.



Proposte per la marcatura
Di seguito, presentiamo una breve panoramica delle proposte di Marking Products a Ipack-Ima 2006.
• Anteprima assoluta per I-Mark SX32, marcatore inkjet con sistema Drop on Demand di Matthews-Swedot. Semplice da usare e facilmente espandibile, è dotato di interfaccia utente con menu a icone, livelli di protezione regolati da password e tastiera QWERTY integrata all'unità di controllo. I-Mark SX32 può essere usato con qualsiasi testa di stampa della serie 8000 e permette la marcatura di testo e grafici contemporaneamente su due lati contrapposti. Un'unica unità di controllo può gestire da 1 a 4 teste di stampa.
• I marcatori a getto d'inchiostro continuo di Hitachi comprendono un modello "entry level" (Hitachi PB), e la serie PX, costituita da diversi modelli che consentono di stampare da 1 a 4 righe di testo, con altezza caratteri tra 1 e 15 mm. In funzione del tipo di marcatura desiderato, è possibile implementare teste di stampa con ugello da 40, 65 o 100 micron. Tra le caratteristiche delle soluzioni Hitachi, ricordiamo il controllo automatico della viscosità dell'inchiostro, la pulizia automatica della testa di stampa e un sistema di circolazione dell'inchiostro virtualmente privo di emissioni. La serie PX comprende, tra l'altro, un sistema a inchiostro pigmentato per la marcatura di superfici scure.
• Il nuovo marcatore industriale IP7000, frutto della tecnologia di A.T.D. (Applied Technology Developments) è in grado di stampare direttamente in linea e può contare su 256 canali programmabili, un intervallo di altezza di stampa da 2 a 100 mm, e una risoluzione lineare di 200 dpi alla velocità di 1,4 m/s. Il modulo automatico di pulizia assicura prestazioni affidabili anche con cicli di stampa intensi, senza dover ricorrere a solventi o prodotti di pulizia. Inoltre, il rifornimento di inchiostro non determina un'interruzione nelle procedure di stampa.



Marking proposals
Below a brief overview of the Marking Products offers at Ipack-Ima 2006:
• Absolute preview for I-Mark SX32, inkjet marker with Matthews-Swedot Drop on Demand system. Simple to use and easily expandable, it is fitted with user interface with icon menu, password controlled protection levels and QWERTY keyboard as part of the control unit. I-Mark SX32 can be used with any print head of the 8000 series and enables the marking of working and graphics at the same time on both opposing sides. A single control unit can manage from 1 to 4 print heads.
• The Hitachi continuous inkjet markers include an entry level model (Hitachi PB) and the PX series, made up of different models that enable the printing of from 1 to 4 lines of wording, with character height from 1 to 15 mm. Depending on the type of marking required, print heads can be implemented with 40, 65 or 100 micron models. Among the characteristics of the Hitachi solution, we cite the automatic control of the ink viscosity, the automatic cleaning of the print head and an ink circulation system virtually free of emission. The PX series among other things comprises a pigmented ink system for marking dark surfaces.
• The new IP7000 industrial marker by A.T.D. (Applied Technology Developments) is capable of directly printing in line and can count on 256 programmable channels, a print height interval of from 2 to 100 mm and a linear resolution of 200 dpi at the speed of 1.4 m/s.
The automatic cleaning module ensures reliable performance also with intense print cycles, without having to resort to solvents or cleaning products.
On top of that additional ink supply does not cause interruptions in the print procedures.



Soluzioni per la marcatura
Nimax è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di marcatura con tecnologia ink-jet e laser. La Serie A Domino, stampanti a getto d’inchiostro per la marcatura senza contatto su qualsiasi tipo di materiale, comprende quattro modelli (A100, A200, A300, A400), a loro volta disponibili in più versioni: stampanti ad alta velocità, apparecchiature in grado di resistere alla pressione dei getti d’acqua, alla concentrazione di polveri o di zucchero nell’aria. Altri modelli sono dedicati ad applicazioni speciali come la codifica sul guscio delle uova, su superfici scure, la stampa con inchiostri resistenti alla sterilizzazione o per superfici umide ecc. La Serie A stampa messaggi di testo, logo, date di scadenza, numeri di lotto, codici a barre, numerazioni, anche combinati fra loro. Il testo può essere orientato, capovolto, evidenziato e può comprendere opzioni legate all'ora e alla data di produzione. Secondo i modelli, si possono realizzare da una a quattro righe di stampa, con un raster da 5 a 32 gocce. La gestione della stampante, agevolata dall’Help in linea, è semplice grazie al luminoso display che consente di visualizzare lo stato della macchina e alla possibilità di impostare ulteriori configurazioni anche durante il funzionamento.
Per il fine linea Nimax offre stampanti a bassa e ad alta risoluzione che possono realizzare dalla semplice stampa del numero di lotto e data di scadenza, fino alla completa personalizzazione in linea di cartoni neutri. Le stampanti Domino, tra l’altro, possono utilizzare inchiostri a base mek, che aderiscono anche a superfici non porose, come la plastica.
Per la stampa laser sono disponibili una serie di codificatori estremamente versatili e ideali per la stampa su etichette o confezioni verniciate. La ricerca Domino ha inoltre messo a punto alcune opzioni che permettono di stampare su materiali delicati (PET o supporti termoplastici). La gamma Domino di codificatori laser comprende sia modelli a matrice di punti (DDC3) sia vettoriali ad alta risoluzione (DSL1 e Serie S).



Marking solutions
Nimax can satisfy all marking needs with inkjet and laser technology. The A Domino Series, ink-jet printers for contactless marking on all types of material, comprises four models (A100, A200, A300, A400), in turn available in various versions: high speed printers, equipment resistant to high pressure water jets and to concentration of powder or sugar in the air. Other models are dedicated to special applications such as marking eggshells, dark surfaces, printing with inks resistant to sterilizing or for wet surfaces, etc.
The A Series prints words, logos, best before dates, lot numbers, barcodes, numbering, even in combination. Words can be orientated, turned upside down, highlighted and can include options linked to production time and date. According to the models, one to four lines of print can be created, with a 5 to 32 drop raster.
Printer management, with in line Help, is easy thanks to a luminous display for viewing the state of the machine and the possibility for programming further settings even during operation. Nimax offers low and high-resolution end of line printers, with applications ranging from simple printing of lot numbers and best before dates to entire in line personalization of neutral packs. Domino printers can, furthermore, use mek-based inks, also adhering to non-porous surfaces, like plastic.
A series of extremely versatile laser coding machines are also available, ideal for printing labels or lacquered cartons. Domino’s research has also devised several options for printing on delicate materials (PET or thermoplastic materials). Domino’s range of laser coding machines comprises both dot matrix (DDC3) models and high-resolution vectorial (DSL1 and S Series) models.



Etichette "à la carte"
Per la sua "prima volta" a Ipack-Ima, Sato mette in mostra le ultime proposte in termini di etichettatura, stampa di barcode e identificazione in radiofrequenza, con un occhio di riguardo alle esigenze del settore alimentare.
• Riflettori puntati, innanzitutto, su FlagTagSolutions, soluzione per l'etichettatura RFID dei pallet. La speciale architettura delle etichette UPM Rafsec FlagTag (con antenna "a bandiera") impiegate dal sistema assicura infatti la perfetta leggibilità del tag, a prescindere dalla posizione dell'etichetta sul pallet o dal contenuto dello stesso.
• GTe4xxe è una delle stampanti più veloci della sua categoria (300 mm - 12 ips con risoluzione 203/305 dpi). Il sistema stand alone è particolarmente indicato per il settore alimentare e può essere collegato direttamente alle pesatrici: lo speciale software della stampante elabora i dati relativi al peso, calcolando il prezzo corrispondente, e procede poi alla stampa del codice a barre.
• HT200e, stampante stand alone supercompatta, può essere impiegata ovunque, dalla linea di produzione al bancone del bar, e rappresenta la risposta Sato alle richieste dell'industria alimentare di un'etichettatura a norma UE. Grazie alla presenza di una memoria integrata, non è necessario collegare un PC, vantaggio che va ad aggiungersi alle molte altre funzioni "user friendly" che caratterizzano il sistema (calcoli automatici, stampa touch-of-a-button). La funzione RTC (Real Time Clock), in particolare, fa sì che la stampante possa calcolare e inserire automaticamente sull'etichetta data e ora corretti, elemento di particolare importanza nell'etichettatura di cibi freschi.



“A la carte” labeling
For its “first time” at Ipack-Ima, Sato will be fielding its latest proposals in terms of labeling, barcode printing and RFID, with an eye to the demands of the food sector.
• In the limelight FlagTagSolutions, solution for the RFID labeling of pallets. The special architecture of the UPM Rafsec FlagTag labels (with “flag” antenna) used by the system in fact ensures the perfect readability of the tag, never mind the position of the label on the pallet or its content.
• GTe4xxe is one of the fastest printers in its category (300 mm - 12 ips with 203/305 dip resolution). The stand alone system is particularly suited for the food sector and can be directly connected to the checkweighers: the special printer software processes the check-weigh data, calculating the corresponding price, and then goes on to print the barcode.
• HT200e, super-compact stand alone printer, can be used everywhere, from production lines to bar counters, and stands as the Sato response to demands of the food industry for EU standard labeling.
Thanks to the presence of an integrated memory, it does not have to be connected up to a PC, advantage that is added to the many other user-friendly functions that feature in the system (ie automatic calculation, touch-of-a-button print). The RTC (Real Time Clock) function in particular means that the printer can automatically calculate and insert the correct date and time on the label, element of particular importance in labeling fresh food.



Per l'etichettatura e la marcatura
Wilux Packaging Srl (Schio, VI) offre un'ampia scelta di soluzioni per la codifica, l'etichettatura e la marcatura delle merci, disponibili sia in versione standard che speciale.
Per quanto riguarda l'etichettatura, l'azienda vicentina, supportata da una solida rete commerciale e da un servizio di assistenza tempestivo ed efficiente, propone stampanti a trasferimento termico, accanto a pacchetti software per la gestione e la creazione di etichette e a tutti i materiali di consumo impiegati sul mercato. I sistemi di etichettatura (manuali e automatici) offerti da Wilux si distinguono per la costruzione ergonomica e modulare, ma anche per l'evoluta tecnologia e per la compatibilità con le principali tipologie di etichette autoadesive. L'azienda è inoltre in grado di fornire impianti automatici per l’etichettatura sul film superiore e/o inferiore della confezione, facilmente integrabili su macchine termoformatrici. Per quanto riguarda il settore della marcatura, Wilux propone macchine da stampa a caldo, disponibili con varie superfici di stampa. Versatili ed economiche, le stampanti sono adatte alle esigenze di numerosi settori di utilizzo e possono essere integrate su confezionatrici, dosatrici ed etichettatrici.



For labeling and marking
Wilux Packaging Srl (Schio, VI) has created a wide range of solutions for coding, labeling and marking goods, available in both a standard and special version. With regards to labeling, the Vicenza based concern, supported by a solid commercial network and a timely, effective assistance service, offers heat transfer printers, accompanying software packages for managing and creating labels and all consumption materials used on the market. Manual and automatic labeling systems offered by Wilux are remarkable for their ergonomic and modular structure, as well as for the advanced technology and compatibility with key types of pressure sensitive labels. The concern can also provide automatic systems for labeling film on the top and/or base of packs, easily integratable on heatforming machines. With regards to the marking sector, Wilux offers heat printing machines, available with various print surfaces. The printers are versatile and economical, and suited to the demands of many sectors of use and can be integrated on packing machines, dosing machines and labeling machines.



Codificatore industriale
Wolke m600 è il sistema di codifica industriale senza solventi thermal ink jet, con tecnologia Hewlett Packard, presentato da Todini. La tecnologia HP impiegata nel rivoluzionario m600, risponde alle molteplici richieste della codifica industriale: affidabilità, qualità di stampa, flessibilità, facilità d’uso, pulizia e bassi costi di gestione. Affidabilità: il sistema m600, utilizzando cartucce HP da 42 ml, non richiede manutenzione ordinaria e straordinaria, e inserita una cartuccia si avvia la stampante. Non esistono componenti meccanici e pneumatici all’interno del marcatore. Il sistema è dotato di protezione IP 65. Qualità di stampa: tramite unità di controllo si può selezionare una risoluzione tra 60 e 600 dpi.
Flessibilità: l’m600 può gestire fino a 4 teste di stampa indipendenti collegate all’unità di controllo tramite cavi di lunghezza variabile da 3 a 10 m. Le ridotte dimensioni delle teste ne permettono l’installazione in spazi angusti. Velocità di stampa: fino a 300 m/min.
Facilità d’uso: l’inserimento dati e la programmazione della stampante avvengono tramite l’unità di controllo dell’m600, dotata di tastiera e software semplice e intuitivo. È possibile gestire il sistema anche tramite PC esterno.
Pulizia: grazie all’impiego di cartucce a base acqua non sono necessarie operazioni di pulizia.
Bassi costi di gestione: con una cartuccia in risoluzione medio alta è possibile stampare, ad esempio, un lotto e scadenza su due righe per 800.000 pezzi. L’assenza di fermi per manutenzione abbatte ulteriormente i costi di gestione.



Industrial coder
Todini presented Wolke m600, a solventless thermal inkjet industrial coding system with Hewlett Packard technology. HP technology, as used by the revolutionary m600, responds to the many demands of industrial coding: reliability, print quality, flexibility, ease of use, cleaning and low management costs.
Reliability: the m600 system, using 42 ml HP cartridges, requires no maintenance, neither ordinary nor extraordinary, and inserting a cartridge starts up the printer. The coder has no mechanical or pneumatic components. The system has IP 65 protection.
Print quality: 60 to 600 dpi resolution can be chosen via a control unit.
Flexibility: the m600 can manage up to 4 independent print heads connected to the control unit via cables 3 to 10 m in length. The heads’ reduced size means they can be installed in confined spaces. Print speed: up to 300 m/min.
Ease of use: data entry and printer programming are carried out via the m600’s control unit, equipped with a keyboard and simple, intuitive software. The system can also be managed via external PC.
Cleaning: thanks to the use of waterbased cartridges, no cleaning is necessary.
Low maintenance costs: with a medium high resolution cartridge, a lot number and best before date, for instance, can be printed in two lines for 800,000 items. Absence of stops for maintenance further reduces management costs.



Codifica a trasferimento termico e ink jet
La nuova stampante a trasferimento termico DataFlex® Plus di Videojet-Willett assicura la massima affidabilità nella codifica in linea di codici variabili, lotti di produzione, codici a barre e loghi su packaging flessibile. La possibilità di passare, con la stessa stampante, da destra a sinistra e dalla modalità intermittente a quella continua si risolve in una riduzione degli stock delle parti di ricambio, mentre il sistema di trazione elettronico bidirezionale permette di ottimizzare l'impiego del nastro, abbattendo gli sprechi. Grazie alla speciale modalità interleaved (brevettata) è possibile utilizzare ribbon lunghi fino a 2.000 m, dimezzando così i costi di gestione. DataFlex Plus può contare su un'interfaccia utente intuitiva, con touch-screen SVGA a colori da 8.4” e menu a icone grafiche, e su connessioni esterne standard (seriale, Ethernet e USB). Ottimizzazione produttiva e semplicità di gestione caratterizzano anche il codificatore a getto d’inchiostro 1310, altra nuova entrata in casa Willett. La pulizia automatica dell’ugello, sia in fase di partenza che di fermata, consente di ridurre drasticamente la manutenzione ordinaria della macchina, progettata per la stampa di codici a barre, testi alfanumerici, loghi, date di scadenza e codici variabili su supporti di vario tipo. Ma non finisce qui. Progettata in modo da essere meno sensibile a fermate e ripartenze frequenti, la Willett 1310 è dotata di un sistema di riscaldamento dell’ugello in grado di mantenere costante la viscosità dell’inchiostro e di una memory card che facilita settaggio, salvataggio e duplicazione dei parametri di stampa.



Heat transfer and ink jet coding
The new DataFlex® Plus Videojet-Willett heat transfer printer ensures the max reliability in line coding of variable codes, production lots, barcodes and logos on flexible packaging. The possibility of going from right to left and from the intermittent to the continuous mode using the same printer leads to a reduction of spare part stock, while the bidirectional electronic traction system enables optimised use of the ribbon. Thanks to the special (patented) interleaved mode ribbons up to 2,000 m long can also be used, halving management costs. DataFlex Plus can count on an intuitive user interface, with 8.4” SVGA color touchscreen and graphic icon menu, and standard serial, Ethernet and USB connections. Optimisation of production and easy management also feature with the 1310 inkjet coder, another Willett new entry. The automatic cleaning of the nozzle, both in the start and stop phase, enables a drastic reduction in the ordinary maintenance of the machine, designed for printing barcodes, alphanumerical wording, logs, best before dates and variable codes on various backings. But things do not stop here. Built so as to be less sensitive to frequent stopping and restarting, the Willet 1310 is fitted with a nozzle heating system that keeps the ink viscosity constant, and a memory card that facilitates the setting, saving and duplication of the print parameters.



Codifica per tutti
Ipack-Ima, vetrina di eccellenza per l'industria alimentare, la logistica e il packaging, fa da cornice al lancio di alcune interessanti novità targate Tradex. Si parte con le soluzioni per la marcatura laser, rappresentate dall'ampia gamma di codificatori Macsa (CO2 e YAG). Citiamo a questo proposito i sistemi della serie F1000, in grado di stampare con laser CO2 su ceramica, legno, vetro, plastica e metalli verniciati o anodizzati. Compatti ed ecologici, non richiedono l'impiego di costosi materiali di consumo e permettono una marcatura pulita, veloce e indelebile; sono inoltre disponibili in versione IP55 e con software CFR21 Part 11 compatibile. Ma Tradex non significa solo laser. Allo stand dell'azienda lombarda (sede a Gallarate, VA) trovano posto anche i sistemi per la codifica a getto d'inchiostro, validamente rappresentati dai codificatori a micro e macro carattere di Linx e REA. Il codificatore Linx 6800 SP, in particolare, dotato di un nuovo display a colori WYSIWYG ed elettronica Single Processor, offre funzioni di codifica e di stampa in grado di assicurare alte prestazioni anche nelle applicazioni più impegnative (cavi, tubi e imballi alimentari di HDPE e PTFE o metalli). Pensato per la codifica a macrocarattere e ad alta risoluzione è invece REA-GK, capace di ben 100 mm di altezza carattere con una singola testa. Il sistema stampa, su materiali porosi, loghi, codici prodotto, date scadenza, contatori universali, indirizzi e codici a barre. In visione allo stand anche Tradexprinter, gamma di stampanti a trasferimento termico "modulata" a seconda dell'applicazione richiesta: si va dunque dagli apparecchi per uffici a modelli solidi e robusti per ambienti industriali. Riflettori puntati, a questo proposito, su LX800, stampante industriale a colori, ideale per stampare e personalizzare etichette in piccole e medie tirature.



Coding for everyone
Ipack-Ima, a showcase par excellence for the food, logistics and packaging industries, is where several interesting new products by Tradex will be launched. Firstly, laser marking solutions, represented by a wide range of Macsa (CO2 and YAG) coding machines. Regarding these, a mention should go to the F1000 series systems, which can print with CO2 lasers on ceramics, wood, glass and lacquered or anodized metal. Compact and ecological, they do not require expensive consumption materials and allow for clean, quick and permanent marking; they are also available in IP55 versions and with compatible CFR21 Part 11 software. Yet Tradex is associated with more than just laser coding. At the stand of the Lombardy based concern (based at Gallarate, VA), there are also inkjet printing systems, effectively represented by Linx and REA micro and macrocharacter coding machines.
The Linx 6800 SP coding machine, especially, equipped with a new WYSIWYG color display and electronic Single Processor, has coding and print functions ensuring high performance even with more demanding applications (HDPE and PTFE or metal feed cables, tubes and packs). REA-GK, instead, is devised for macrocharacter and high resolution coding, and can print characters up to 100 mm high with one head. Working on porous materials, the system prints logos, product codes, expiry dates, universal counters, addresses and bar codes. It will also be possible to view Tradexprinter at the stand, a range of heat transfer printers “modulated” according to requested applications: ranging therefore from office equipment to solid and sturdy models for industrial environments.
In this regard, LX800 is in the limelight, an industrial color printer ideal for printing and personalizing labels in small and medium-sized runs.



Laser ad alte prestazioni
Linx 500SL, codificatore laser a raggio pilotato di Linx Printing Technologies, coniuga la potenza del laser a una tecnologia di scansione all'avanguardia, assicurando così un'elevata qualità dei caratteri di stampa anche su linee di produzione veloci (fino a 90.000 etichette/h e 740 m/min). La proposta Linx rappresenta pertanto la soluzione ideale per i settori che richiedono cadenze produttive sostenute (segmento beverage in testa), anche in alternativa ai sistemi di codifica laser a matrice di punti e a maschera. In grado di stampare anche su materiali di difficile marcatura (il picco di potenza del tubo laser CO2 è pari a 100 W), Linx 500SL è indicato per un gran numero di applicazioni in settori diversi, dall'alimentare al farmaceutico, dal personal care alla componentistica. Sono inoltre disponibili diverse dimensioni del raggio di marcatura, per permettere una maggiore concentrazione dell'energia nel caso di supporti particolarmente ostici. Il raggio è erogato da un robusto braccio articolato, con una testina di stampa compatta che consente la codifica con qualsiasi orientamento. Sicuro e affidabile, il codificatore Linx (distribuito in Italia da Ciesse Srl, Monza) è integrato in uno chassis mobile, con ingombri ridotti e grado di protezione IP65.



High performance laser
Linx 500SL, Linx Printing Technologies piloted laser beam coding machine, combines the power of the laser and a leading edge scanning technology, thus also ensuring high quality of print characters on speedy production lines (up to 90,000 labels/h and 740 m/min). The Linx proposal thus stands as an ideal solution for the sectors that require high production rhythms (the beverage sector first and foremost), also as an alternative to the dot matrix and mask laser coding systems. Capable also of printing on material difficult to mark (the power peak of the CO2 laser tube is 100 W), Linx 500SL is suited for a large number of applications in different sectors, from food to pharmaceutical, from personal care to componentry. Different dimensions of the marking beam are also available to enable a greater concentration of energy in the event of particularly difficult substrates.
The beam is dispensed by a sturdy articulated arm, with a compact print head that enables coding in any direction. Safe and reliable, the Linx coder (distributed in Italy by Ciiesse Srl Monza) is integrated in a mobile chassis, with reduced bulk and IP65 grade protection.



Marcatore a trasferimento termico
In occasione di Cibus Tec, Imaje ha presentato una nuova versione del TTOL serie 5000 che, grazie a un innovativo sistema di trascinamento ribbon (in fase di brevetto), garantisce elevate prestazioni. Il modello 5000, nella versione a moto continuo, utilizzato sulle confezionatrici orizzontali, può raggiungere una velocità di marcatura fino a 42 m/min; la versione a moto intermittente, montata sulle confezionatrici verticali, è in grado invece di marcare fino a 150 pezzi/min.
Con i due sistemi di stampa, continuo e intermittente, il TTOL serie 5000 utilizza la tecnologia a trasferimento termico e ribbon pigmentati, con una risoluzione di 300 dpi.


Heat transfer marker
At Cibus Tec, Imaje presented a new TTOL series 5000 version guaranteeing high performance thanks to an innovative ribbon feed system (currently being patented). The continuous motor version of the 5000 model, used on horizontal packaging machines, can in fact reach a marking speed of up to 42 m/min; the intermittent motor version, installed on vertical packaging machines, can instead mark up to 150 pieces/min.
The two continuous and intermittent TTOL series 5000 print systems use heat transfer technology and inked ribbons at 300 dpi resolution.



Sleeve per dentifricio
Paglieri Sell System desiderava vestire il nuovo tubetto stand up di dentifricio Fructodent con una grafica che garantisse la massima visibilità e nel contempo consentisse di inserire tutte le informazioni obbligatorie per legge. Per questa applicazione è stata scelta una sleeve di PET da 45 micron, fornita da FP di Vedano Olona (VA) e rappresentata da Pharmapack di Locate Triulzi (MI) e stampata sul lato interno in flexo UV a 7 colori (8 versioni), per garantire brillantezza al prodotto.
La retrazione delle sleeve in tunnel a vapore (effettuata da Confezioni ISA di Guanzate, CO) consente di far aderire al meglio il materiale plastico al tubetto eliminando la formazione di pieghe antiestetiche, che si sarebbero potute verificare con la retrazione classica ad aria calda. L’applicazione della sleeve e la sua retrazione vengono effettuate sul prodotto già confezionato, in un secondo momento viene invece applicato sul tappo flip top un sigillo di garanzia termoretraibile e tamper evident, per una maggiore sicurezza del consumatore.



Toothpaste sleeve
Paglieri Sell System wanted to clad its new stand up toothpaste tube Fructodent with a graphics that guarantees maximum visibility, at the same time enabling insertion of all the information laid down by law. For this application a 45 micron PET sleeve was chosen, supplied by FP of Vedano Olona (VA) and represented by Pharmapack of Locate Triulzi (MI), printed on its inner side in 7 color flexo UV (8 versions) to guarantee product brilliance. The sleeve shrinkage in a steam tunnel (made by Confezioni ISA of Guanzate, CO) enables the plastic material to best adhere to the tube, eliminating the forming of ugly folds that can occur with classic hot air shrinkage. Sleeve application and shrinkage of the same are carried out on already packed products, after which a heatshrink tamper evident guarantee seal is applied to the flip top cap for greater consumer safety.



Inkjet per cartoni
In occasione dell'ultimo Simei (Milano, 22-26 novembre 2005), Kobold Sistemi Snc (soluzioni di marcatura ed etichettatura, ma anche sistemi di misura e controllo ponderale) ha presentato un marcatore inkjet con teste piezoelettriche, disponibile in tre versioni caratterizzate da altrettante altezze di stampa (35 mm nel modello base, 70 in quello intermedio e 140 nel sistema di punta). La stampante, pensata per supporti dalla superficie porosa come carta e cartone, impiega inchiostri a base olio, con evidenti vantaggi in termini di abbattimento dei costi di manutenzione: è infatti l'inchiostro stesso a mantenere pulito e "lubrificato" l'apparecchio. Il sistema, gestibile via PC mediante porta parallela o porta TCP/IP, è ideale per la stampa diretta su cartoni di codici a barre, loghi e immagini, anche grazie alla possibilità di stampare diverse scale di grigi. Proposto in fiera anche Colibri 2 XL, codificatore inkjet con cartucce a doppia capacità (200 ml) per la stampa di immagini e codici a barre. Il modello esposto al Simei, in particolare, integrava un nuovo modello di controllore, collegabile con connessione Ethernet a un qualsiasi PC e pilotabile da remoto.



Inkjet for cartons
In occasion of the last Simei (Milan 22nd-26th November 2005), Kobold Sistemi Snc (marking and labeling solutions, but also ponderal checkweigh measure and control solutions) presented an inkjet marker with piezoelectric head, available in three versions featuring three print heights (35 mm in the basic model, 70 in the intermediate one and 140 in the top system). The printer, devised for porous substrates such as paper and cardboard, uses oil based inks, with evident advantages in terms of cost cutting of maintenance: in fact it is the ink itself that keeps the device clean and “lubrificated”. The system, that can be run via PC through parallel or TCP/IP port, is ideal for the direct print on cartons of barcodes, logos and images, also thanks to the possibility of printing various grey scales. Also proposed at the fair Colibri 2 XL, inkjet coder with double capacity (200 ml) cartridges for printing images and barcodes. The model on show at Simei in particular, contained a new controller model, connectable with Ethernet connection to any PC and is remotely pilotable.



Marcatore ad alta risoluzione
World Jet Srl di Sassuolo (MO), in occasione di Cibus Tec, ha presentato HID 500, marcatore ad alta risoluzione che utilizza inchiostri a base oleosa per un’altezza massima di stampa di 72,8 mm. È dotato di tastiera Qwerty, display VGA a colori e grado di protezione IP54. Può essere dotato di linea seriale RS232 per il collegamento a PC remoto e linea seriale RS485 a due fili per collegamento fino a 1200 m. Munito di due contatori, può stampare fino a 200 messaggi, tutti i caratteri ASCII, loghi di qualsiasi dimensione (massimo 510 punti), caratteri stranieri, data e ora, date di scadenza, giorno della settimana, codice del turno e tutti i principali codici a barre. La velocità lineare massima è di circa 100 m/min.



High resolution marker
At Cibus Tec, World Jet Srl of Sassuolo (MO) presented HID 500, a high resolution marker using oil-based inks with max print height of 72.8 mm. It is equipped with a Qwerty keyboard, a color VGA display and IP54 grade protection. It can be equipped with an RS232 serial line for connecting to a remote PC and a two wire RS485 serial line for connection of up to 1200 m.
Equipped with two counters, it can print up to 200 messages, all ASCII characters, logos of all sizes (max 510 points), foreign characters, date and hour, best before dates, the day of the week, turn code and all key barcodes. Max linear speed is around 100 m/min.




Identifichiamoli
Let's identify them!



Stampa/applicazione di etichette
Printing/applying labels



Stampanti a trasferimento termico
Heat transfer printers



Belle e retratte
Beautiful and shrunk



Tra il dire e il fare.. un laboratorio
From words to deeds...via a workshop



Codifica in primo piano
Coding at the forefront



Tracciabilità e sicurezza
Traceability and safety



Sleeveratrici e FFS orizzontali
Horizontal FFS and sleeving machines



Sicurezza e fissaggio
Safety and gumming



Stampa ed etichettatura
Printing and labeling



Identificazione, marcatura e codifica
Identification, marking and coding



Proposte per la marcatura
Marking proposals



Soluzioni per la marcatura
Marking solutions



Etichette "à la carte"
"A la carte" labeling



Per l'etichettatura e la marcatura
For labeling and marking



Codificatore industriale
Industrial coder



Codifica a trasferimento e ink jet
Heat transfer and ink jet coding



Codifica per tutti
Coding for everyone



Laser ad alte prestazioni
High performance laser



Marcatore a trasferimento termico
Heat transfer marker



Sleeve per dentifricio
Toothpaste sleeve



Inkjet per cartoni
Inkjet for cartons



Marcatore ad alta risoluzione
High resolution marker