Arti grafiche più forti in rete

Nasce 1FlowerGroup, il primo contratto di rete nel settore grafico, stipulato da Ciemme, MC Azienda Grafica e Fogato. Ad esse si aggiungono FA Service e Swan Identity-Winstonmarino: la loro partecipazione non è ancora formalizzata ma già effettiva.

Sono tre gli antesignani della rete d’impresa nel comparto grafico, subito seguiti da altri due imprenditori, accomunati dagli stessi obiettivi e dall’interesse a sperimentare nuove forme di aggregazione. Le aspettative sono alte, come indicano i progetti attorno a cui si è costruita l’alleanza:
- a livello strategico si perseguono l’innovazione dell’attività, l’innalzamento della competitività e l’accrescimento della penetrazione nel mercato nazionale e internazionale. L’offerta di prodotti e servizi è di ampia gamma e qualità elevata, oltre a essere caratterizzata da un forte contenuto di innovazione tecnologica. L’intenzione è, dunque, di consolidare, tramite l’istituzione della rete, un rapporto stabile tra le imprese coinvolte;
- gli obiettivi industriali sono anzitutto di saving. Le singole aziende intendono condividere competenze e specializzazioni, costi di investimento e costi di gestione, per essere più competitive e, al tempo stesso, migliorare i servizi offerti;
- gli obiettivi commerciali passano tramite la creazione di un brand unico più forte di quelli delle singole aziende, che esprima un “pacchetto” di proposte più interessante per il mercato sia per numero di prodotti/servizi sia per un più alto contenuto di tecnologia degli stessi;
- più in generale, le imprese che aderiscono alla rete si propongono di superare una conduzione di stampo artigianale per approdare a una più piena logica industriale, con prodotti adeguati e servizi distintivi e ad elevato valore aggiunto per l’utilizzatore;
- da ultimo, e non certo per importanza, si persegue l'ampliamento della rete vendita, dapprima su scala nazionale e in secondo momento anche internazionale.

Cos’è il contratto di rete - «Per rispondere alla crisi economica e alle nuove sfide dettate dall’economia globale, le imprese hanno oggi in molti casi bisogno di una forma di aggregazione più flessibile e innovativa rispetto a quelle tradizionali, in grado di aumentarne la capacità competitiva senza costringerle a rinunciare alla propria autonomia. Il Contratto di rete risponde a queste esigenze», citiamo da Aldo Bonomi, prefazione alla “Guida pratica al contratto di rete d’Impresa”, a cura di RetImpresa, novembre 2011.
Dalla stessa pubblicazione riprendiamo alcuni stralci della definizione introduttiva:
“Il contratto di rete è stato introdotto recentemente nel nostro ordinamento giuridico ed è disciplinato dall’art. 3, commi 4-ter, 4-quater, 4-quinquies, della Legge n. 33 del 9 aprile 2009 (di conversione del D.L. n. 5 del 10 febbraio 2009), così come modificata dal D.L. n. 78 del 31 maggio 2010, convertito nella Legge n. 122 del 30 luglio 2010.
In base a questo accordo più imprenditori si impegnano a collaborare al fine di accrescere, sia individualmente (la propria impresa) sia collettivamente (le imprese che fanno parte della rete), la capacità innovativa e la propria competitività sul mercato [...] sulla base di un programma comune [...] in forme e in ambiti predeterminati [...].
La rete svolgerà una funzione di coordinamento e interazione tra i partecipanti, mentre l’assunzione delle decisioni strategiche resterà in capo a ciascuna impresa separatamente ancorché in funzione del perseguimento dello scopo indicato nel contratto”.

 

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