Imballaggi di carta e cartone
Paper and cardboard packaging

Nel 2005 la produzione degli imballaggi cellulosici ha raggiunto le 5.163.000 t.
In 2005 the production of cellulose packaging reached 5,163,000 t.
Fra memoria e nuove sfide
Amidst recollections and new challenger

Cartotecnica e trasformazione hanno chiuso il 2005 in lieve calo, ma scommettono sul biennio 06/07.
Paper&cardboard production and converting closed 2005 showing a slight drop, but wagering on 06/07.
Buone conferme
Good confirmation

Gli operatori di Assocarta discutono di caro-energia, recupero e riciclo, formazione professionale.
The operators at the Assocarta assembly discuss expensive power, recovery and recycling, professional training.
Bilanci (e prospettive) di gruppo
Group balances and prospects

Gifco (cartone ondulato) rende pubblici i dati di bilancio 2005.
Gifco (corrugated cardboard) presents its balance figures for 2005 .
News








OLTRE LE CIFRE Confortati dai risultati positivi del 2005, all’assemblea di Assocarta gli operatori hanno discusso di caro-energia, di recupero e riciclo e di formazione professionale. A.S.

Un’assemblea partecipata, quella che Assocarta - l’associazione delle cartiere italiane - ha organizzato lo scorso 12 maggio nell’ambito di Grafitalia, per diffondere i dati di bilancio 2005 (nel box) e fare il punto su un settore in salute, nonostante alcuni elementi di preoccupazione.
Giovanni Dell’Aria Burani e Armando Cafiero (presidente e direttore di Assocarta), Emma Marcegaglia (vicepresidente Confindustria), Teresa Presas (direttrice generale CEPI) e Alessandro Nova (Università Bocconi) si sono confrontati sui temi che hanno interessato lo scorso esercizio. In primis il caro-energia: le cartiere italiane pagano il gas naturale e l’energia elettrica rispettivamente il 20 e il 30% in più dei concorrenti UE. A questo proposito, Emma Marcegaglia ritiene che i rimedi da porre in atto siano la reale liberalizzazione del mercato, l’adeguamento delle infrastrutture e la ricerca di fonti alternative.
Via libera ai rigassificatori, e soprattutto a una politica energetica che individui il giusto mix di carburanti, tornando anche a riflettere sull’opportunità del nucleare. Le aziende italiane, intanto, hanno ovviamente ridotto al minimo ogni spreco; i loro comportamenti “virtuosi”, tuttavia, non sono ancora sufficienti per rispettare i limiti fissati dalla “Emission Trading”, la norma europea che si propone di ridurre i consumi energetici.
Ambiente e società - Buoni risultati sul fronte del recupero e del riciclo dei materiali a base cellulosica, dove il circuito Conai - Comieco nel 2005 ha raccolto 5,8 milioni t, sostenendo una produzione di materia prima seconda pari a 5,5 milioni t (il tasso di utilizzo del macero nel settore è del 55%). Occorre anche rilevare che ormai le cartiere utilizzano solo legno coltivato: hanno infatti preso posizione per la certificazione forestale, lottando contro il taglio illegale degli alberi.
Per quanto riguarda invece la formazione, si raccolgono i primi risultati delle attività progettuali e didattiche che hanno visto in campo il Consorzio Unifabriano, Università Politecnica delle Marche, Associazione per la formazione Cartaria di Verona e Università di Pisa. Un cenno infine alla R&S: in questo ambito la Stazione Sperimentale sta diventando il punto di riferimento tecnico-scientifico del settore.



Paper and cardboard Good confirmation

BEYOND THE FIGURES Comforted by the good results for 2005, at the Assocarta assembly the operators discussed expensive power, recovery and recycling and professional training. A.S.

A well-attended assembly, that of Assocarta - the association of Italian paper producers - organized last May 12th under Grafitalia, to communicate the balance figures for 2005 (see box) and review a sector in good health, despite some elements of concern. Giovanni Dell’Aria Burani and Armando Cafiero (president and head of Assocarta), Emma Marcegaglia (vicepresident Confindustria), Teresa Presas (head of CEPI) and Alessandro Nova (Bocconi University) exchanged views on subjects affecting the last business year. First and foremost expensive energy: the Italian papermills respectively pay 20% to 30% more for natural gas and electrical energy than their EU competitors. On this count Emma Marcegaglia considers that the required remedies are the real liberalisation of the market, the adjustment of infrastructures and the search for alternative sources.
Green light for the regasification machines, and aboveall an energy policy that hits on the right mix of fuels, also reflecting on the possible use of nuclear power. Meanwhile Italian concerns have obviously reduced waste down to a minimum; their “virtuous” behaviour all the same is still not sufficient to respect the limits fixed by “Emission Trading”, the European standard for reducing energy consumption.

Environment and society -Good results on the of cellulose based materials recovery and recycling front, where the Conai-Comieco circuit in 2005 collected 5.8 million tons, leading to the production of secondary raw materials standing at 5.5 million tons (the proportion of use of waste paper in the sector is 55%). It should also be noted that now the papermills only use cultivated timber: they have in fact fallen in line with forestry certification, combating the illegal cutting down of trees. As far as training is concerned, the first results of the planning and teaching activities have seen the fielding of the Unifabriano Consortium, the Università Politecnica delle Marche, the Verona Association for training for the paper industry and the University of Pisa. As far as R&D is concerned in particular, the Experimental Station is becoming the technical-scientific benchmark of the sector.



Produzione +3,4%, fatturato +2,2%, export +6,1%: i risultati lusinghieri delle cartiere italiane nel bilancio 2005 di Assocarta, con anticipazioni interessanti sull’anno in corso.

Numeri convincenti
I dati di produzione e fatturato dell’industria cartaria italiana tra il 2001 (8,9 milioni t e 7,6 miliardi di Euro) e il 2005 (10 milioni t e 7,4 miliardi di Euro) evidenziano come l’aumento del 12% dei volumi sia stato possibile solo riducendo i prezzi.
• Alla crescita delle quantità hanno contribuito le carte grafiche (+5,1%), patinate (+8,6%), per usi sanitari (+4,5%) e l’imballaggio (+3,7%); diminuiscono invece le carte naturali per scrivere e per la stampa (-4,3%) e da giornale (-0,7%). A fronte di una debole domanda nazionale, l’export (3,4 milioni t) si è confermato trainante (+6,1%); sul versante dell’import, invece, i volumi hanno perso l’1,2% (5 milioni t).
• Il consumo pro-capite di carta e cartone in Italia si è attestato sui 196,9 kg (197,1 kg nel 2004), a fronte dei 210 e 311 kg rispettivamente in UE e Nord America.
• Il macero ha alimentato circa il 55% della produzione cartaria italiana: la raccolta di questa materia prima è cresciuta ancora (+3,6% sul 2004), permettendo così di limitare il ricorso a maceri d’importazione. I consumi più elevati si sono registrati nell’imballaggio (85% del totale nazionale), e le qualità utilizzate sono state soprattutto ondulati-kraft e qualità miste. È inoltre cresciuta la domanda di fibre vergini, con un consumo apparente di paste per carta di quasi 4 milioni t (+6,3%).
• Nei primi due mesi di quest’anno, intanto, la produzione cartaria europea segna un +1,4%, grazie soprattutto a Francia, Germania e Italia; ancora in calo, invece, i volumi di Regno Unito e Finlandia. A questo proposito, i principali gruppi scandinavi annunciano programmi di ridimensionamento produttivo per sostenere i prezzi e recuperare i margini aziendali, da tempo messi a repentaglio dalla diffusa sovracapacità a livello continentale.



Production up 3.4%, turnover up 2.2%, exports up 6.1%: the flattering results of the Italian papermills in the 2005 balance of Assocarta, with interesting anticipations on 2006.

Convincing numbers
The production and turnover figures of the Italian paper industry from 2001 (8.9 million tons and 7.6 billion Euros) and 2005 (10 million tons and 7.4 billions) shows that the 12% increase in volume was only made possible by reducing prices.
• The growth in quantity can be attributed to graphics papers (+5.1%), coated paper (+8.6%), papers for sanitary use (+4.5%) and packaging (+3.7%); figures for natural writing and printing paper are down (-4.3%), along with newspaper (-0.7%). What with a weak national demand, exports (3.4 million Euros) have been confirmed as a driving force (+6.1%); on the import side of things through volumes are down 1.2% (5 million tons).
• per capita consumption of paper and cardboard stands at around 196.9 kg (197.1 kg in 2004), against 210 and 311 kg respectively in the EU and North America.
• Waste paper features in approximately 55% of Italian paper output: raw material collection has increased further (+3.6% on 2004), thus limiting the need to resort to imported waste paper. Highest consumption was seen in packaging (85% of the national total) and the qualities used were aboveall kraft-corrugates and mixed qualities. Furthermore, a growth in virgin fibres has also been registered, with an apparent consumption of pulps standing at around 4 million t (+6.3%)
• In the first two months of this year, the European paper production stands at +1.4%, thanks aboveall to France, Germany and Italy; volumes collected in the UK and Finland though show a further drop. Here the main Scandinavian groups are announcing programs for downscaling their output in order to bolster prices and recover company margins, jeopardised for some time now by the widespread overcapacity on a continental level.