Stefano Lavorini Chissà che differenza c'è tra un pompelmo femmina e uno maschio? Nel clima estivo questo quesito potrebbe apparire di notevole rilevanza, a patto di mettere da parte alcune preoccupazioni riguardo i danni profondi inferti al nostro Paese, alla sua economia, alle sue istituzioni. L’Italia è sull’orlo del collasso ma, nonostante qualche appello alla chiarezza e alla necessità di tornare a lavorare per il futuro, sembriamo un popolo di viaggiatori che imbocca l'autostrada, e quando finisce la benzina, gira e torna indietro. Per fortuna ci sono, come dicevo, cose più importanti come “pensare”, il che tra l’altro mi dà il vantaggio di distinguermi dalle lenticchie. Pensare, ad esempio, che la migliore TV è quella spenta. E poi di cose da fare ne ho tante, certo non come i folli che vanno dove i saggi non osano andare. Io, in fondo, non voglio fare come gli imbecilli che cadono sulla schiena e si sbucciano il naso. Qualche volta, però, anche io sono triste. Perché anche ad aver ragione, niente può consolarmi dall’essere testimone di fulgidi esempi di grettezza e di miseria quotidiana. Sempre e comunque, in questi casi - nei casi in cui suppongo di saper contare fino a venti senza togliermi le scarpe -, mi sento defraudato di quella misura di umanità a cui mi aggrappo, per non scivolare nel nulla della bestialità. Ma non rinuncio, comunque. E non scelgo di relegare i buoni sentimenti, come d’uso, a poche icone di santità. Certo non tutti sono fortunati come i dottori, che seppelliscono i loro errori, e l’importante è, allora, prendere la palla al balzo, come dice il castratore di canguri. Ho visto astronauti al ristorante chiedere il conto alla rovescia; ho preso tante medicine che ogni volta che tossisco guarisco qualcuno; non sto più nella pelle, come un serpente; e mi sento così vecchio, che a giocare a dama mi viene il fiato corto. Ma va bene così: perché è incredibile quante cose ho trovato cercando qualcos’altro… perché ho sempre una speranza e quando mi sento inutile, depresso, perdente, posso sempre ricordarmi che, un tempo, sono stato il più veloce e vittorioso spermatozoo del gruppo. Concludo (e concordo) citando, per tutti, Flavio Oreglio: “Se... […] Se hai preso il coraggio a due mani, ma poi guardi bene, e non è il coraggio e forse non servivano nemmeno due mani. Se il Paese va a puttane, e sono tutti a casa tua. Se succede tutto questo, se succede tutto questo e tu, tu riesci a mantenere la calma, mentre tutti intorno a te hanno perso la testa, forse, non hai capito bene che c…. sta succedendo”. It’s important… at any rate So what’s the difference between a female and a male grapefruit? The question might appear of considerable importance in the summer heat, provided we set aside some of our worries as regards the damage being done to Italy, its economy, its institutions. Italy is on the verge of collapse but, despite some appeals for clarification and the need to get back to working for the future, we Italians appear like travellers on the motorway that turn around and backtrack once the petrol has run out. Luckily as I said there are things that are more important like “thinking”, that among other things allows me to stand out from the cabbages. Thinking perhaps that the best form of TV is one that is switched off. And indeed I have a lot to get on with, certainly though not like the fools that go where brave men dare to tread. Basically I don’t want to be like those idiots that fall on their backs and graze their noses. At times though I too feel sad. Because even if I am right, nothing can console me from bearing witness to such resounding examples of everyday vileness and poverty. Always and at any rate, in these cases – in the cases in which I reckon I am capable of counting up to twenty without taking off my shoes off – I feel cheated out of that measure of humanity that I still desperately try and hang on to, so as not to slip into beastly nothingness. But I won’t give up at any rate. And I do not choose to relegate my good sentiments to a few saintly icons as one does in this country. Certainly not everyone is as lucky as doctors, who end up by burying their mistakes, and the important thing hence is to catch the ball “on the bound”, as the kangaroo castrator would say. I have taken so much medicine everytime I sneeze I cure somebody; I feel so old I get short of breath playing draughts. But that’s OK: because it’s amazing the things I have found while searching for other things…because I always feel there is some hope and when I feel useless, depressed, a loser, I can still remind myself that on one occasion I was the quickest and most successful spermatozoid of the group. For one and for all I end up quoting (and fully agreeing with) Flavio Oreglio: “If… […] If you have taken courage in both hands, but than looking closer, you see you were mistaken, it wasn’t courage and perhaps you didn’t need both hands. If the country has gone to the dogs, and they are all howling around your place.