Libero pensiero in libero mercato
Freethinking in a free market

Impressioni, tendenze e riflessioni sul punto vendita; dal convegno annuale di Popai Italia.
Impressions, trends and reflections on the salespoint; from the annual convention of Popai Italia.
Ideas&Trends
Ready to use








Flessibile e design
Sbaragliando rivali provenienti da tutto il mondo, tre studenti della South Bank University di Londra si sono aggiudicati tutti i principali riconoscimenti all'ultimo Amcor Flexibles Packaging Design Prize Competition. Aperto a studenti di design di tutto il mondo e organizzato dall'omonimo produttore, l'Amcor Award intende promuovere la creatività e la funzionalità come componenti essenziali del processo di ideazione di un imballaggio flessibile. I partecipanti all'edizione 2005 hanno dovuto dunque cimentarsi nella realizzazione di pack originali, industrializzabili e dall'alto contenuto di servizio in tre diverse categorie: Hunger, Vanity e Taboo.
• Il vincitore nella sezione Vanity, che prevedeva la progettazione di una confezione di colorante per capelli, è Fur Mix di David Yapps, brillante combinazione di umorismo e contenuti di servizio, pensata per sdrammatizzare e rendere divertente un'applicazione generalmente percepita come complicata e noiosa.
• Andrew Pearce si è invece aggiudicato il primo premio nella categoria Hunger con I'm Cheesy, busta stand-up ideale per un consumo semplice e veloce di formaggio affettato. Differenziazione a scaffale, ma anche praticità di impiego e una buona shelf life sono i principali pregi riconosciuti al progetto dalla giuria.
• Nella sezione Taboo (pack per tabacco) si è infine affermato Vincent Patau. Il suo Easydose, richiudibile e dotato di un originale sistema di dosaggio, è apparsa una soluzione efficace e innovativa per il confezionamento di tabacco e altri prodotti granulari o in polvere.


Flexibles and design
Beating rivals from all around the world, three students of the London South Bank University won all the major awards at the latest Amcor Flexibles Packaging Design Prize Competition. Open to design students from all around the world and organized by the company of the same name, Amcor Award intends promoting creativity and functionality as essential components in the process of creating flexible packaging. Participants at the 2005 edition hence had to apply themselves to designing original packs, industrialisable and with a high service content in three different categories: Hunger, Vanity and Taboo.
• The winner of the Vanity section, that required the design of a pack for hair dye, was Fur Mix by David Yapps, brilliant combination of wit and service content, devised to make an application generally perceived as complicated and rather impractical less dramatic.
• In turn Andrew Pearce won the first prize in the Hunger Category with I’m Cheesy, a stand-up bag ideal for the simple and speedy consumption of sliced cheese. Shelf differentiation, but also practicality of use and a good shelf life were the main points recognised by the jury.
• Vincent Patau won through in the Taboo section (tobacco pack). His Easydose, reclosable and fitted with an original dosing system, appears an effective and innovatory solution for packaging tobacco and other granular or powder products.



Creatività light
In linea con il target di riferimento (dinamico, attento alle nuove tendenze e alla creatività), PepsiCo ha celebrato i molti successi di Pepsi Light coinvolgendo i giovani talenti dell'Istituto Europeo del Design: al loro estro è stata affidata la grafica dell'edizione speciale della nuova lattina da 0,33 l. I cinque progetti finalisti - selezionati dall'agenzia DLV-BBDO, da docenti IED e dal marketing di Pepsi - hanno fatto bella mostra di sé dal primo febbraio al 31 marzo sul sito www.pepsi.it. L'ultima parola su quale design trovare sugli scaffali dei supermercati è stata infatti lasciata ai consumatori, che hanno potuto votare online la lattina più consona alla filosofia Pepsi.


Light creativity
In line with the reference target (dynamic, with an eye to new trends and creativity), PepsiCo celebrated the many successes of Pepsi Light involving young talents of the Istituto Europeo del Design: the design of the 0.33 l can was in fact entrusted to the verve of their students. The five projects that reached the finals - selected by the DLV-BBDO agency, by IED teachers and Pepsi marketing - were put on show as of February 31st March on the site www.pepsi.it. The last word as to which design will end up on the supermarket shelves has in fact been left to the consumers, who can vote for the tin most suited to the Pepsi philosophy online.



Cioccolato per i sensi
L’impegno congiunto di EJ Pack, Rotuba, Eurofragance ed Eastman Chemical ha portato al lancio di Chocolatine, confezione multisensoriale in grado di conquistare i consumatori prendendoli... per il naso. L'originale soluzione si compone infatti di un vasetto dalle pareti spesse e chiare, realizzato con injection blow-moulding a partire dalla resina Glass Polymer e destinato a contenere una crema per il corpo ai gusti cioccolato, vaniglia e arancio. Ma la vera novità è rappresentata dal coperchio in resina profumata, in pendant olfattivo con l'aroma del cosmetico. Al di là dei vantaggi in termini di differenziazione del prodotto, Chocolatine rappresenta una sfida tecnica brillantemente superata: impiegando una tecnologia di incapsulazione i creatori di Chocolatine sono infatti riusciti a intrappolare in modo durevole una profumazione in un componente di plastica.


Chocolate for the senses
The combined expertise of EJ Pack, Rotuba, Eurofragance and Eastman Chemical has led to the launch of Chocolatine, a multisensorial pack capable of conquering the consumer…via the nose. It consists of a thick-walled, highly clear injection blow-moulded jar made from Glass Polymer resin containing a chocolate, vanilla and orange fragrance and a jar lid in scented resin that actually disperses a scent identical to the one of the cream. Over and above the advantages in terms of product differentiation, Chocolatine proves that a complex fragrance can be longlastingly trapped in a plastic component using encapsulation technology.



Ricerche
Vita e rifiuti
STILI DIFFERENZIATI La raccolta differenziata come cartina di tornasole dei momenti fondamentali della vita di tutti i giorni: una ricerca dell'Università di Milano-Bicocca, promossa da Comieco, propone
un approccio alternativo all'analisi dei trend evolutivi della società italiana contemporanea. M.P.


Gli stili di vita cambiano, il rapporto con i rifiuti pure. Un'affermazione, questa, che suona tanto incontrovertibile quanto banale.
Eppure, è sufficiente rovesciare l'ordine dei fattori e il rifiuto, la sua gestione e la sua raccolta, si trasformano da punto di arrivo di una società improntata a modalità di consumo in evoluzione, a punto di partenza privilegiato nell'analisi di tale cambiamento.
Questo l'assunto che ha guidato Giorgio Grossi, Giampaolo Nuvolati e Francesca Zajczyk (Dipartimento di Sociologia dell'Università di Milano-Bicocca) nella stesura della ricerca "Trend sociali, mutamenti nei consumi e nei rifiuti", promossa da Comieco e presentata il 28 febbraio presso l'Università di Milano Bicocca. I dati relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti sono stati presi a variabile di riferimento per individuare alcuni trend evolutivi nello stile di vita e nelle pratiche di consumo degli italiani.
Il tutto allo scopo dichiarato di creare una griglia di analisi che consenta il monitoraggio sistematico dei comportamenti di consumo, gettando le basi di una migliore programmazione delle strategie di promozione e organizzazione della raccolta differenziata. «Non va infatti dimenticato - e sono le parole stesse di Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco a rimarcarlo - che soprattutto per quanto riguarda carta e cartone, le statistiche europee sulla raccolta differenziata dei rifiuti vedono l'Italia ai primi posti, con oltre 2.000.000 di tonnellate raccolte nel 2005».

Vivere e raccogliere
Ecco dunque come appare la vita degli italiani, osservata attraverso il filtro della raccolta differenziata e analizzata in tre momenti fondamentali del vissuto quotidiano: il rapporto tra spazio pubblico e privato; le abitudini di acquisto e consumo e, per finire, il legame tra individuo, famiglia e collettività.
• Tra pubblico e privato - Famiglie e abitazioni, in Italia, presentano dimensioni sempre più ridotte, in un processo evolutivo che sembra andare verso la progressiva saturazione dello spazio domestico disponibile. Il problema rifiuti potrebbe forse trovare una collocazione più razionale nello spazio semi-pubblico, l'area interstiziale che si colloca tra la comunità ristretta rappresentata dall'ambiente domestico e il più ampio contesto sociale. Lo spazio comune della raccolta differenziata potrebbe dunque diventare non solo la sede fisica dei bidoni ma anche, e soprattutto, il terreno ideale di una socializzazione più radicata, in grado di rafforzare attraverso l'emulazione (se lo fa il vicino lo faccio anch'io) un modello positivo di gestione dei rifiuti.
• Consumi in movimento - All'insegna del conclamato passaggio dal "buying" allo "using", dove formule come il noleggio e il comodato d'uso prendono piede anche tra le famiglie, le nuove modalità di consumo appaiono strettamente connesse con la raccolta differenziata: sempre più "itineranti", i nuovi consumatori utilizzano i beni a prescindere dal possesso e dall'acquisto, al di fuori degli ambienti domestici e da quelli di lavoro. Il consumo on the go, sostenuto tra l'altro dallo sviluppo di forme di packaging sempre più funzionali, promuove a luoghi di consumo privilegiati gli spazi classici del viaggio, come aeroporti e stazioni. Si tratta allora di pensare nuove modalità di gestione dei rifiuti, in grado di seguire il consumatore nei suoi spostamenti e di garantire ovunque l'accesso alla raccolta differenziata.
• Tutto in famiglia - La progressiva frammentazione del tessuto sociale vede nella famiglia l'unica istituzione rimasta a sostegno dell'individuo. Si tratta però di una famiglia rivisitata, nella quale la mater familias non è più l'unica persona di riferimento: colf e badanti - spesso immigrate - assumono un peso fondamentale, anche in scelte d'acquisto e pratiche sociali rilevanti come la raccolta differenziata. In questo senso, concludono gli estensori della ricerca, è auspicabile la presenza di un sistema normativo ed educativo che sappia unire nuovi e vecchi italiani anche in termini di comunicazione, favorendo la conoscenza, a tutti i livelli, dei reali benefici della raccolta differenziata dei rifiuti.



Una vita low cost
Comieco “Fa la Cosa Giusta”, e partecipa alla fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, presentando una ricerca su come è cambiato il rapporto tra gli italiani e la casa. Lo studio, condotto per Comieco da Astra, delinea nuove abitudini e tendenze dei consumatori, sempre più attirati da mobili innovativi ed "eco-sostenibili".
La ricerca si è concentrata soprattutto sulla mentalità emergente e sui nuovi bisogni del bel Paese. La novità - ha spiegato Enrico Finzi, sociologo e presidente di Astra - è che, anziché realizzare solo una classificazione numerica per abitudini e tendenze, è stato chiesto agli italiani di autodefinirsi, per cercare di svelare come si vedono e come pensano che stiano cambiando le abitudini riguardo alla casa. Quasi tutti d’accordo nello stabilire che sono solo i soldi a frenare il cambiamento.
La ricerca riporta altre curiosità riguardanti gli stili di vita e l’arredamento. Sembra che la coscienza ecologica (l’Italia è molto sensibile alla raccolta differenziata) insieme a un nuovo approccio all’abitare portino a rinunciare sempre più all’eternità della residenza e degli arredi e a scegliere di “destrutturare” lo spazio.
La 3° edizione di Fa’ la Cosa Giusta - organizzata dal giornale “Terre di mezzo” - si è svolta dal 17 al 19 marzo 2006 nello Spazio SuperstudioPiù di Milano.

Low cost life
Comieco “Did the Right Thing”, and took part at the critical consumption and sustainable lifestyle fair, also presenting a study as to how the relationship between Italians and the home has changed, or that is new habits and trends regarding innovatory and “ecosustainable” furniture.
Astra in fact carried out a study for Comieco on the emerging mentality and the new needs of expressed by Italian consumers. The new feature in the study - as Enrico Finzi, sociologist and president of Astra explained - is that, rather than simply making a numerical classification of habits and trends, the Italians were also asked to define themselves, to reveal how they see themselves and how they think that the habits concerning the home have changed. Nearly everybody agrees that change is principally held back by the question of money. The study shows other curious habits regarding lifestyle and furnishings. It seems that the ecological conscience (Italy is very sensitive to recycling) along with a new approach to living the home is leading people away from the idea of longterm residence and furnishings and towards a “destructurisation” of space”. The third edition of “Do the Right Thing” - organised by “Terre di mezzo” - was held 17th -19th March 2006 in the Milan Spazio SuperstudioPiù.




Research
Life and waste

DIFFERENTIATED STYLES - Waste recycling schemes acting as a litmus paper for the fundamental moments in our everyday life: a research project by Milan's Bicocca University, promoted by Comieco, proposes an alternative approach to how to analyse the evolutionary trends in contemporary Italian society. M.P.

Lifestyles change and our relations with waste too. This statement is as indisputable as it is banal. However, if we just invert the order of the factors and the waste, its management and collection, these turn from being the end of the journey in a continually changing consumer society to a privileged starting point from which to explore this evolution. This is the thinking that has led Giorgio Grossi, Giampaolo Nuvolati and Francesca Zajczyk (Department of Sociology at Milan's Bicocca University) to draft the research project entitled "Social trends, changing consumer and waste patterns", promoted by Comieco and presented on 28th February at Milan's Bicocca University. The data concerning the collection of waste for recycling purposes have been taken as the variable reference point in order to identify certain trends in the lifestyle and consumer habits of Italians. And all with the declared aim of creating an analysis matrix for systematic monitoring of consumer behaviour, as well as establishing the basis for improved planning of promotion strategies and the organisation of recycling schemes. "In fact," points out Carlo Montalbetti, General Director of Comieco, "we shouldn't forget that the European waste collection scheme statistics (especially when it comes to paper and cardboard) prove that Italy is one of the best performers, with more than 2,000,000 tons collected in 2005."

Living and collecting
This is how life of Italian people appears, as seen through the filter of separated waste collection schemes, analysed at three crucial moments in our everyday life: the relation between public and private space, buying and consumption habits and, lastly, the link between the individual, the family and the community.
• Public Vs private - Families and housing in Italy are getting smaller and smaller, in an evolving process that seems to move towards progressive saturation of the available domestic space. The question of waste would be better dealt with in a semi-public space, i.e. somewhere between the area of the strictly domestic unit and the wider social context. A shared separated waste collection area could thus become not just the physical site for the recycling banks and bins, but also (and especially) the perfect place for more profound social awareness, capable of encouraging a pro-active model of waste management through emulation (if my neighbour does it, then so shall I).
• Consumption on the go - Marking the much talked-about change from "buying" to "using", where formulas such as leasing and commodatum are now catching on at a family level, the new consumption patterns are strictly linked to recycling schemes: today's new consumer - always on the move - uses goods independently of ownership or purchase, outside home and work. Consumption on the go, thanks also to the development of more and more functional packaging, turns the classic spaces linked to travelling (such as airports and train stations) into privileged places for consumption. This means, therefore, that we need to conceive new ways of handling waste, capable of following the consumer as he moves around and of guaranteeing access to recycling facilities wherever he happens to be.
• All in the family - The on-going fragmentation of our social fabric sees the family as the only institution that's managed to continue supporting the individual. However this is a family where the mater familias is no longer the only point of reference: domestic help and nannies - often immigrants - are now playing an important role in the family, including purchasing decisions and important social practices, such as waste recycling. The authors of this research therefore conclude that a system of standards and education that's capable of uniting new and old Italians alike, even in terms of communication, is now needed to increase awareness at all levels of the real benefits produced by separated waste collection schemes.




Flessibile e design
Flexibles and design



Creatività light
Light creativity



Cioccolato per i sensi
Chocolate for the senses



Vita e rifiuti
Life and waste