Rapporto sullo stato dell’imballaggio (1)
Report on the state of packaging (1)

Situazione a fine gennaio 2006. Quadro a tinte fosche, con qualche sprazzo di ottimismo.
Situation at the end of January 2006. Bleak scenario, with some flickers of optimism.

Simei, finestra sul mondo
Simei, window on the world

Con Enovitis, oltre 76.000 m2, 6 padiglioni, circa 900 espositori, 30 Paesi rappresentati.
Together with Enovitis, over 76,000 square metres spread over 6 halls, around 900 exhibitors, 30 countries represented.

Il 2005 dell’imballaggio
Packaging in 2005

Sviluppo contenuto per il comparto imballaggio. Ma l’industria nazionale “tiene”.
Contained growth for the packaging segment. But Italy’s industry “holds”.

Numeri che parlano chiaro
Figures that speak for themselves

La produzione di articoli finiti di plastica e gomma sta soffrendo l’impennata dei prezzi delle materie prime.
The production of finished articles in plastic and rubber is suffering from the soaring raw material costs.

News







Un altro anno di sviluppo contenuto per il comparto imballaggio. Ma l’industria nazionale “tiene”.

Dopo aver concluso il 2004 con una produzione complessiva di 16.343.000 t (+1% sul 2003), un consuntivo 2005 parla di una crescita del +0,6% circa, con una produzione pari a 16.435.000 tonnellate circa.
In concomitanza con il sensibile rallentamento dell’economia nazionale e europea, questa importante area di mercato dell’industria manifatturiera italiana (di cui rappresenta il 2,85% del fatturato) dal 2002 è entrata in una fase riflessiva.
In termini quantitativi, nell’ultimo quadriennio, il settore ha limitato lo sviluppo allo 0,4% medio annuo, mentre nel quadriennio precedente lo sviluppo medio annuo era stato del 3,5%.
Sostanzialmente stagnante la bilancia commerciale, il consumo apparente dovrebbe concludere l’anno con una crescita limitata allo 0,6% circa.
Negli ultimi due anni il settore ha dovuto affrontare anche il protrarsi delle tensioni sui prezzi delle materie prime, che ha causato un sensibile aumento dei costi operativi. A fronte di una domanda debole, non è stato possibile ribaltare totalmente sui prezzi l’aumento dei costi operativi. Il risultato è stata una penalizzazione della redditività.
Tale situazione ha ovviamente avuto effetti negativi sull’evoluzione del fatturato: se nel 2004 ha raggiunto i 20.308 milioni di Euro a fronte del 2% dell’inflazione e di un aumento delle quantità prodotte dell’1%, limitando la crescita all’1,6%, nel 2005 la situazione non è migliore. Infatti, secondo una prima valutazione, si ritiene possibile arrivare a un fatturato pari a circa 20.550 milioni di euro, segnando quindi una crescita limitata all’1% .
Nonostante questi dati, comunque, il settore dell’imballaggio si riconferma come una delle aree meno penalizzate dall’attuale fase di stagnazione dell’industria italiana. Infatti, a fronte di una crescita seppur limitata dell’imballaggio, l’industria manifatturiera chiude l’anno con una flessione dell’1,1%.
Per quanto concerne le prospettive evolutive si ritiene che, per il settore dell’imballaggio, siano ancora buone (anche se non in linea con il passato).
L’industria nazionale gode, infatti, di un buon posizionamento a livello internazionale: sul fatturato mondiale (valutato in 477 miliardi di dollari), l’Europa occupa una quota del 26% e l’Italia, sul totale mondiale, rappresenta il 3,6%.
La domanda d’imballaggi, a livello mondiale, presenta un tasso tendenziale di sviluppo del 3,8% medio annuo, crescita trainata essenzialmente dai paesi emergenti dell’area asiatica.


Packaging
in 2005


Another year of contained growth for the packaging segment.
But Italy’s industry “holds”.


After concluding 2004 with an overall production of 16,343,000 t (+1% on 2003), a 2005 survey shows a growth of around +0.6%, with production around 16,435,000 tons.
Since 2002, together with considerable slowdown of the Italian and European economy, this important area of the Italian manufacturing industry (2.85% of the turnover of the manufacturing industry is accounted for by packaging) has entered a down period. In quantitative terms, in the last four years, sector growth has been limited to a 0.4% annual average, while in the previous four year period it was at 3.5%.
With the run of trade showing stagnation, apparent consumption should end the year with a growth limited to around 0.6%. Over the last two years the sector has also had to face the ongoing raw material price tensions that have caused considerable growth in working costs. With demand being weak, it has not been possible to totally offload the increase in working costs and has thus penalised profitability.
This situation has obviously had negative effects on turnover: while in 2004 turnover reached 20,308 million Euro with a 2% inflation and a 1% increase in production rate, limiting growth to 1.6%, the situation in 2005 has shown no improvement. In fact, according to an initial rating, it is considered possible that turnover will reach 20,550 million Euro, thus with a growth rate limited to 1%. In spite of these statistics, however, the packaging sector is one of the areas least penalised in the currently stagnating Italian industry. In fact, although packaging has a limited growth rate, the manufacturing industry ends the year with a decline of 1.1%.
Prospects for growth are still considered good for the packaging sector (even though not in line with the past). Italian industry does in fact enjoy a good position internationally: of the global turnover (estimated at 477 billion dollars), Europe has a 26% quota and Italy accounts for 3.6% of the world total.
Global packaging demand shows a 3.8% annual average growthrate, a growth also essentially powered by emerging Asian countries.




Imballaggi flessibili in crescita
Secondo uno studio della Pira International, la domanda di imballaggi flessibili a livello mondiale, nel 2004, ha raggiunto quota 12 milioni di t e si prevede che, entro il 2010, cresca fino a superare i 16 milioni di t.
Nel contesto europeo, le potenzialità di crescita maggiori sono riferibili all’Europa centrale ed orientale (in questo mercato l’80% delle quote è rappresentato da Russia, Polonia e Turchia).
La Russia, in particolare, è il principale utilizzatore, con un consumo di 260.000 t di materiali flessibili previsto per il 2010.
Il Regno Unito rappresenta il mercato principale dell’imballaggio flessibile, e dovrebbe rimanere tale, con uno share del 21,6% per il 2010. In Cina, le vendite di imballaggi flessibili, nel 2010, dovrebbero invece raggiungere i 3,8 miliardi di Euro. Va inoltre ricordato che, nell’ambito dei materiali flessibili, i film di PE sono quelli più richiesti.



Flexible packaging to increase
According to a market study by Pira International, global demand for flexible packaging reached a quota of 12 million tons in 2004 and it is expected to exceed 16 million tons by 2010.
Within the European context, the greatest growth potential is enjoyed by Central and Eastern Europe (Russia, Poland and Turkey have an 80% share in this market). Russia is the key user, with an anticipated consumption of 260,000 tons in flexible materials by 2010.
The United Kingdom is the key market in flexible packaging, and should remain as such with a 21.6% share for 2010. In China, sales of flexible packaging are forecast at 3.8 billion Euro in 2010.
Also, it should not be forgotten that PE film is the flexible packaging material most in demand.