Antonio Saladino

Ceramista, scultore e pittore, Antonio Saladino vive e lavora  a Lamezia Terme, dove è nato nel 1950.


Antonio Saladino Viaggio orizzontale Ceramica

Diplomato in Arte della Ceramica all’Istituto Statale d’Arte di Vibo Valentia, ha frequentato la facoltà di Architettura di Reggio Calabria. Come socio fondatore dell’Associazione Archeologica Lametina e, successivamente di “Magazzini Voltaire” (1986) nonché del Centro “Angelo Savelli Artecontemporanea” a Lamezia Terme (1993), contribuisce a preservare il fragile tessuto storico e la struttura memoriale del proprio  territorio, oltre che a produrre e promuovere eventi attraverso cui  entra in contatto con realtà artistiche regionali e nazionali.
Ha collaborato, in qualità di disegnatore, con la Sovrintendenza Archeologica della Calabria, per cui ha realizzato preziosi lavori di ricostruzione storica di manufatti ceramici antichi. Nell’evoluzione del suo lavoro creativo, gli anni ’70-‘80  costituiscono una fertile stagione di ricerca e sperimentazione  sospesa tra pittura e scultura, con lo sguardo attento a tutti gli elementi linguistici offerti dal panorama artistico del momento, in pieno fermento innovativo.
Intorno al ’90 inizia a interessarsi in modo pressoché esclusivo di scultura ceramica. È di quegli anni l’incontro e l’amicizia con Angelo Savelli, la cui frequentazione riverbera positivi influssi sulla sua crescita artistica. Matura e sperimenta, infatti, nuove soluzioni operative ed espressive, indagando la levità della materia attraverso la ceramica e portando a pienezza la forte componente spirituale, già insita nel suo lavoro scultoreo.
In questo stesso periodo l’uso dell’argilla bianca diventa una scelta definitiva, che assimila l’umile connotazione materica del manufatto al risultato estetico della statuaria in marmo.
Contestualmente, i ritrovamenti archeologici nel territorio regionale -  frammenti scultorei e le statue prive di testa e braccia affiorati in alcuni scavi - stimolano nell’artista l’idea del reperto simulato, cui dà identità di opera attraverso la sensibilità e la sintassi proprie del pensiero e del linguaggio contemporaneo, in un continuo scambio delle parti tra immaginazione creatrice, arte e memoria storica.
Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche in Italia ed all’Estero. Il Museo Civico di Taverna gli ha dedicato uno  spazio  di  esposizione permanente.

La parola all’autore
«La mia opera “Viaggio orizzontale“, ritratta sulla copertina di questo fascicolo in mezzo a materiali di imballaggio - nella fattispecie legno e plastica - potrebbe risultare un pò fuori luogo, quasi smarrita. Eppure, da una più attenta osservazione, il rapporto che si viene a creare tra gli oggetti rivela una certa coerenza al mio spirito di fondo, perché in qualche modo fa emergere il legame fra arte e mondo dell’imballaggio… L’opera d’arte, per essere fruita dalla massa, è infatti sempre in viaggio, per mostre ed esposizioni e si potrebbe dire che non esiste opera d’arte che non abbia avuto, nel corso della sua storia, un suo imballaggio, a sottolineare il connubio stretto e indissolubile fra l’uno e l’altra.
Felice e pertinente, dunque, la mia collaborazione con ItaliaImballaggio». (Antonio Saladino, aprile 2019).

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