Mercati da esplorare - Messico
Il mercato messicano delle macchine per il confezionamento e l’imballaggio è molto dinamico. Le tecnologie “made in italy” sono apprezzate dagli operatori economici messicani e dai grandi gruppi multinazionali presenti nel Paese con investimenti diretti esteri, finalizzati a servire il mercato domestico e quello nordamericano.
Le aree di maggior interesse per le imprese italiane del settore sono l’alimentare e le bevande, seguite dalle applicazioni per il settore farmaceutico e dei prodotti per l’igiene.
Il mercato è in continua evoluzione, per rispondere ai cambiamenti degli stili di vita dei messicani, agli standard introdotti dalle normative nazionali-internazionali a salvaguardia della salute dei cittadini e dell’ambiente, al protagonismo internazionale di alcuni gruppi industriali messicani.
Trend, consumi e investimenti
Il Messico è un grande consumatore di birra (il terzo mercato mondiale) e di bevande gassate (leadership mondiale nei consumi pro-capite).
Secondo gli esperti, proprio il forte consumo di bevande gassate abbinato a una modesta attività fisica, in particolare nei grandi centri urbani, ha determinato le condizioni ideali per la diffusione del diabete di tipo 2 e il primato internazionale per l’obesità infantile. Tuttavia, anche in Messico sta crescendo la consapevolezza della necessità di adottare stili di vita più salutari, il che sta generando una domanda consistente di prodotti a base di frutta, vegetali, yogurt liquidi, acqua, surgelati. La robusta crescita demografica e l’aumento del reddito disponibile sostengono anche l’ulteriore domanda di beni di consumo e dei relativi fabbisogni di confezionamento e imballaggio.
Dal 2000, il mercato messicano del packaging ha registrato una solida fase di crescita e le aspettative per il prossimo quinquennio rimangono positive, in particolare in relazione alle applicazioni dell’imballaggio flessibile, dei contenitori di cartone, dei contenitori di plastica rigida, film plastici multistrato. In assenza di una significativa produzione domestica, si importano macchinari dai paesi leader nel settore.
Il rallentamento dell’economia globale del 2007-2008 ha avuto un forte impatto sugli investimenti capex delle imprese messicane; ma nel momento in cui l'economia mondiale, e in particolare quella statunitense, ha mostrato i primi segnali di ripresa, numerosi progetti rimasti nel cassetto dei grandi gruppi sono stati sbloccati.
I distributori e rivenditori di macchinari per l’imballaggio e l’imbottigliamento concordano sul fatto che, nel corso del 2011 e nei primi mesi del 2012, il mercato messicano è stato caratterizzato da una decisa ripresa della domanda.
In alcuni casi, i distributori hanno raddoppiato le vendite rispetto a quelle registrate nello stesso periodo del 2008-2009.
I grandi gruppi messicani della trasformazione alimentare (Bimbo, Femsa, Gruma, Herdez, la Moderna, Lala, Alpura, Bachoco, la Costeña, Sigma Alimentos, Grupo Modelo, Cerveceria Cuatuthémoc Monteczuma), dell’industria farmaceutica (Pfizer,Glaxosmithkline, Sanofi-Aventis, Bayer) e dei prodotti di largo consumo investono risorse finanziarie crescenti per l’acquisto dei nuovi macchinari, puntando sul miglioramento continuo di produttività, qualità, innovazione, sostenibilità ambientale.
Gli aumenti degli investimenti capex focalizzati sul packaging riflette la congiuntura economica positiva, la crescita demografica, la vicinanza del grande mercato statunitense, l’aumento del potere d’acquisto delle famiglie e della classe media, e la sostenuta domanda di differenziazione dei prodotti di largo consumo.
L’industria messicana del packaging registra la presenza di alcuni campioni nazionali (Grupo Alucaps, Bemis Flexible Packaging, Grupo Vitro, Fabricas de Monterrey) e internazionali (Tetra Pak, Corporativo de Envases and Industrial Innopack controllato da Graham Packaging Plastics Products, Grupo Smurfit Kappa) in buona misura acquirenti di tecnologie italiane.
Oltre il 90% delle imprese messicane sono PMI. Le imprese di piccole e medie dimensioni hanno minore accesso al credito e possono beneficiare di programmi di penetrazione commerciale internazionale con una componente di credito agevolato-dilazionato (attraverso il distributore partner). L’assenza di filiali di gruppi bancari italiani in Messico non facilita l’assunzione di rischio commerciale locale a medio termine da parte delle imprese del nostro paese nel settore imballaggio e confezionamento.
Recenti investimenti in Messico
Il colosso messicano Grupo Modelo punta ad aumentare la produzione di birra in barile per i mercati esteri. Il programma di investimenti negli stabilimenti localizzati nel Nord del paese, a Nava, prevede l'acquisto di una nuova linea di produzione con una capacità annua di 500.000 ettolitri di birra in barili da 30-60 litri. Il Gruppo Modelo S.A.B. conta fra i marchi propri Corona Extra e Corona Light (esportate in oltre 50 Paesi), Barrilito, Estrella, León, Modelo Especial, Modelo Light, Montejo, Negra Modelo, Pacífico, Pacífico Light, Tropical Light, Victoria; detiene i marchi d'importazione Budweiser, Bud light, Carlsberg, O'Doul's, Tsingtao. (Fonte ICE, 23 aprile 2012)
Unilever scommette sui consumi in crescita. il colosso industriale anglo-olandese si preparerebbe a investire in Messico 500 milioni di dollari nel periodo 2011-15, con la creazione di 1.000 nuovi posti di lavoro. Il piano prevede la costruzione di un nuovo impianto produttivo e l'ampliamento delle linee esistenti. A luglio 2011, Unilever aveva inaugurato in Messico un impianto per la produzione di aerosol, costato di 60 milioni di euro. (Fonte ICE, 19 aprile 2012)
Nestlé commercializza le pizze surgelate Buitoni sul mercato messicano. Il leader mondiale dell'industria alimentare punta quindi su un marchio italiano per seguire da vicino un mercato in forte crescita (i tassi di sviluppo annui sono del +6-7%). Secondo Euromonitor, il Messico rappresenta il 13° mercato mondiale per i consumi di pizza, con un valore complessivo di circa 12 miliardi di dollari e la catena di supermercati Wal-Mart è il principale distributore di prodotti Buitoni del Paese. (Fonte ICE, 14 marzo 2012)
Settore dolciario: Ferrero si prepara a realizzare un importante investimento produttivo in Messico. 190 milioni di dollari: questa la cifra prevista per la costruzione di un nuovo impianto nello stato di Guanajuato. Lo stabilimento di San José Iturbide sarà operativo a partire dal 2013 e darà lavoro direttamente a 500 addetti. I nuovi impianti avranno una capacità produttiva annuale di 35.000 t e potranno servire il mercato interno e dell'area Nafta con le linee di prodotto Kinder Sorpresa, Kinder Délice, Kinder Chocolate e Nutella. Il gruppo italiano è presente in Messico da 20 anni e i suoi prodotti simbolo possono contare su una capillare rete distributiva, presente in 27 stati della confederazione messicana. Negli ultimi anni, i maggiori gruppi industriali italiani hanno realizzato importanti investimenti produttivi in Messico per cogliere le opportunità dell'emergente mercato nordamericano. (Fonte ICE, 27 febbraio 2012)
www.ice.gov.it L’ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (in gestione transitoria) - ha avviato un rapporto di collaborazione con la rivista ItaliaImballaggio. La rete di uffici all’estero dell’ICE fornirà un aggiornamento periodico sullo sviluppo del packaging nel breve/medio periodo in alcuni Paesi. Sotto osservazione, in via prioritaria, l’area del bacino del Mediterraneo, il Medio-Oriente e l’India: un focus che intende offrire spunti d’interesse alle imprese italiane, per sviluppare opportunità d’affari. Per ulteriori informazioni sul settore contattare [email protected]. |