October 2002





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Tetra Pak annuncia un programma di sviluppo per incrementare il business del 50% da qui al 2005. Rimane centrale l'integrazione macchine e materiali, che ha consolidato il "sistema Tetra" nel mondo, con molte idee in più.
Ado Sattanino

Lund, 4 Settembre 2002 - Protagonista assoluta nel confezionamento di liquidi alimentari, dopo mezzo secolo di successi, Tetra Pak deve fare i conti con un mercato maturo, con nuovi competitor sulla scena e alcune incertezze legate a recenti operazioni finanziarie (si sta infatti attendendo il parere definitivo dell'antitrust europeo in merito alla possibilità di rendere effettiva l'acquisizione di Sidel). Ma, proprio in questa fase delicata, Tetra Pak si dà un obiettivo ambizioso, ossia aumentare il proprio giro d’affari del 50% entro il 2005. Un annuncio impegnativo, eppure i dirigenti dell’azienda hanno saputo tracciare scenari convincenti. E così, se i fatti daranno loro ragione, vedremo la multinazionale conquistare i mercati dei Paesi emergenti, potenziare il business tradizionale del liquid food e, non ultimo, presidiare nuovi settori come quello dei cibi solidi e pronti, nonché il vending e la ristorazione (quelli che Tetra Pak ha riunito nel "Food Service").

Una seconda giovinezza
Aprendo i lavori, Jörgen Haglind (vice presidente Comunicazione corporate) ha osservato che se oggi nel mondo si producono circa 3.000 confezioni Tetra Pak al secondo (più di 94 miliardi all’anno) è perché la multinazionale ha sempre adottato politiche di business a lungo termine, intuendo – con qualche decennio di anticipo – le ragioni del cosiddetto “glocal”: l’azione locale, con tante filiali nazionali autonome in grado di dare le giuste risposte nei diversi contesti, e un coordinamento globale, con la condivisione di responsabilità sociali e ambientali. Su questi punti forti della filosofia aziendale poggia il nuovo articolato piano di sviluppo aziendale, con particolare riferimento proprio al Food Service. In generale, risulterà comunque decisiva l’espansione geografica, con la conquista di nuovi mercati caratterizzati da una domanda sostenuta, nonché l’incremento della produttività tramite l'innovazione e la semplificazione dei processi produttivi e di confezionamento degli alimenti.
Vediamo, in sostanza, come Tetra Pak intenda dare compimento a questi intendimenti, in un quadro organico di strategie aziendali d’ampio raggio e sviluppo di nuovi prodotti.

Cina e dintorni - Alle tinte fosche della stagnazione economica mondiale e al diffuso senso d’insicurezza, Nick Shreiber (presidente e amministratore delegato del gruppo Tetra Pak) ribatte con parole cariche di energia sottolinenando la necessità di adottare strategie a lungo termine e, soprattutto, di non ridurre gli investimenti. Non è un caso, per esempio, che Tetra Pak abbia mantenuto costante il proprio impegno in Argentina e su altri mercati in difficoltà. Gli obiettivi principali del piano di sviluppo sono, tuttavia, quei Paesi emergenti - come la Cina - caratterizzati da un bacino d’utenza di vaste dimensioni e che esprimono una domanda crescente di soluzioni d’imballaggio.
Così, per conquistare un mercato potenziale di quattro miliardi di persone, Tetra Pak ha sviluppato Tetra Classic Aseptic, Tetra Wedge Aseptic e Tetra Fino Aseptic, confezioni che coniugano la resistenza (requisito fondamentale a fronte di condizioni di trasporto e vendita complesse) con la facilità di produzione, grazie ovviamente alle nuove macchine realizzate ad hoc, complete, robuste e disponibili a prezzi competitivi.

Produttività e diversificazione - Il presidente della divisione Processing Systems, Sam Strömerstén, ha puntato l’attenzione sui nuovi pacchetti di servizi alle imprese, Tetra PlantCare e Tetra PlantOpt, che garantiscono qualità e sicurezza controllando sia la ripetibilità dei processi, sia la tracciabilità e l’analisi dei prodotti. Ferme restando, ovviamente, efficienza e flessibilità parole d'ordine di Tetra. L’incremento della produttività è ben esemplificato dalle nuove linee per succhi di frutta. Infatti, se con i sistemi tradizionali si registravano quattro fasi nella catena produttiva (preparazione, miscelazione, pastorizzazione e riempimento), la linea di confezionamento in asettico TBA/21 permette di accorpare i momenti di miscelazione e pastorizzazione, con una contestuale riduzione del 60% delle perdite di prodotto.
Altra macchina di punta è la TBA/22 per la produzione in asettico, con una capacità produttiva di 20.000 Tetra Brik/h con cannuccia. Carichi di elementi di servizio e pronti a soddisfare esigenze più complesse, sono allo studio altre innovative soluzioni: imballaggi "intelligenti" stampati con inchiostro termico, in grado di reagire alle temperature per segnalare il momento ideale per il consumo di vini o succhi, sistemi di self chilling o, ancora, confezioni dotate di microchip, a sostegno di una maggiore rintracciabilità dei prodotti.

Settori da conquistare - Mark Atkins (direttore R&D Tetra Pak) ha additato alcune nuove frontiere da varcare nell'asettico. Si pensa infatti a confezioni che possono essere impiegate anche nei forni a microonde, a buste trasparenti come vetro, alla possibilità di realizzare imballaggi di cartone belli come le bottiglie, prodotti che beneficeranno di una domanda specifica in rapido sviluppo.
Si tratta, comunque, di un passaggio decisivo e delicato per il settore del confezionamento in cartoncino, di cui si prospetta l'impiego anche per cibi solidi (come le conserve vegetali o il pet food), fornendo così una valida alternativa all'impiego di lattine e vasi di vetro.
In particolare, i segmenti "retail" caratterizzati da una crescita sostenuta saranno quelli dei cibi pronti, della soia e degli alimenti salutistici (i cosiddetti nutritional), per i quali il produttore ha già approntato le macchine. Come ha poi spiegato il direttore della divisione Global Food Service, Ola Erici, Tetra Pak è già in grado di fornire soluzioni capaci di coprire i bisogni di confezionamento in altre due aree considerate strategiche, ovvero la ristorazione e il vending. Quest’area di business, già affermata e in espansione in Nord America, sta vivendo un momento fortunato anche in Europa: secondo i dati forniti, se nel Vecchio Continente - due anni fa - il rapporto food service/retail era 35/85, nel 2010 si attesterà a 43/57, mentre Oltreoceano passerà da 49/51 a 51/49. Oggi solo il 10% del business di Tetra Pak si rivolge a ristorazione e vending, ma è una quota destinata ad espandersi grazie a un portafoglio di soluzioni speciali (dispenser per condimenti, imballaggi di largo formato, mini porzioni) e un centro di ricerca dedicato che, da Londra, saprà essere fucina di nuove idee.



Just the beginning
Tetra Pak announces a development program for increasing business 50% from here to 2005. The material and machine integration that has consolidated the “Tetra system” the world over stays central, with a lot more ideas on top of that. Ado Sattanino


Lund, 4 September 2002 – Absolute protagonist in packaging liquid foodstuffs, with a half-century-long success story, Tetra Pak has to account with a mature market, with new competitors on the scene and some uncertainties associated with recent financial operations (one is in fact awaiting the definitive ruling of the European anti-trust on the enactment of the purchase of Sidel). But in this delicate phase, Tetra Pak is setting itself an ambitious target, or that is increasing its turnover 50% by 2005. While announcing this impelling commitment, all the same company heads have been able to draw up convincing scenarios. And so, if the facts confirm them, we will see the multinational conquer the markets of emerging countries, boost their traditional liquid food business and, last but not least, preside over new sectors like that of solid and ready foods, as well as vending and catering (what Tetra Pak has brought together in “Food Service”).

A second youth
Opening the proceedings, Jörgen Haglind (Corporate communications vice president) observed that if today in the world 3,000 Tetra Paks are produced every second (more than 94 billion a year) it is because the multinational has always adopted a longterm business policy, intuiting – some decades in advance – the reasons of the socalled “glocal”: local action, with many independent national branches capable of giving the right response in different contexts, and a global coordination, with the sharing of social and environmental responsibilities.
The new structured plan for company development rests on these strongpoints of company philosophy, with particular reference to the Food Service. In general though geographic expansion will at any rate still be decisive, with the conquest of new markets featuring an ongoing demand, as well as the increase in productivity through innovation and the simplification of processes of production and packaging of foodstuffs.
We here basically take a look how Tetra Pak intends fulfilling these intentions, in a broadly ranging plan of company strategy and development of new products.
China and thereabouts – To the dark tones of world economic stagnation and a widespread feeling of insecurity, Nick Shreiber (president and managing director of the Tetra Pak group) responds energetically underlining the need to adopt longterm strategies and aboveall to shy away from reducing investments.
It is for example by no chance that Tetra Pak has constantly kept up its commitment in Argentina and on other markets showing difficulty. The main obectives all the same of their development plan are those emerging countries - like China - featuring a user basin of vast dimensions and that are expressing a growing demand for packaging solutions. Thus, in order to conquer a potential market of four billion persons, Tetra Pak has developed Tetra Classic Aseptic, Tetra Wedge Aseptic and Tetra Fino Aseptic, packs that combine sturdiness (fundamental requisite in the face of complex transport and sales conditions) with being easy to produce, thanks obviously to the especially devised machines, that are complete, sturdy and available at competitive prices.

Productivity and diversification
The president of the Processing Systems division Sam Strömerstén drew attention to the new packages of company services, Tetra PlantCare and Tetra PlantOpt, that guarantee quality and safety controlling both repeatibility of the processes as well as traceability and product analysis. Obviously efficiency and flexibility remaining the watchwords of Tetra.
The increase of productivity is well shown by the new lines for fruit juices. In fact, if with the traditional systems four phases are registered in the production chain (preparation, mixing, pasteurization and filling), the TBA/21 aseptic packaging line enables the combining of the mixing and the pasteurization phases, with a contextual reduction of 60% of product loss.
Another salient machine is the TBA/22 for the production in aseptic, with a production capacity of 20,000 Tetra Brik/h with straw.
Loaded down with service elements and ready to satisfy even the most complex needs, other innovatory solutions are being devised: “intelligent” packaging printed with thermal ink, capable of reacting to temperatures to indicate the ideal moment for consuming wines and juices, self chilling systems or again, packs with microchip, in support of a greater product traceability.

Sectors to be conquered
Mark Atkins (R&D head of Tetra Pak) indicated some new frontiers to be crossed in aseptic.
One in fact thinks of pack that can also be used in microwave ovens, bags as transparent as glass, of the possibility of making cardboard packaging as beautiful as the bottle – all products that will benefit from a rapidly growing demand.
At any rate this is a decisive and delicate stage in the cardboard packaging sector, with prospects of use also for solid foodstuffs (such as vegetable preserves and pet food), thus providing a valid alternative to the use of tins and glass jars.
In particular, the “retail” segments” featuring a sustained growth will be those of ready foods, soya and health foods (the so-called nutritionals), for which the producer already has the machines ready.
As the head of Global Food Service, Ola Erici already explained, Tetra Pak is capable supplying solutions capable of covering the packaging needs in another two areas considered strategic, or that is catering and vending.
This business area, already expanding successfully in North America, is also going through a happy phase in Europe: according to the figures provided, if on the old continent – two years ago – the food service/retail ratio was 35/85, in 2010 it will be at 43/57, over the ocean it will go from 49/51 to 51/49.
Today only 10% of Tetra Pak’s business is aimed at catering and vending, but this is a share that is destined to increase thanks to a portfolio of special solutions (dispensers for condiments, packaging for large formats, mini portions) and a dedicated research centre that, working from London, will be capable of forging new ideas.



Qualcosa da ricordare
Guidata dall’energico e affabile Michele Mastrobuono, direttore della comunicazione ambientale ed esterna di Tetra Pak Italia, una delegazione di giornalisti italiani ha trascorso a Lund due giornate molto piacevoli, ma di intenso lavoro. Nella città universitaria svedese, cuore di un distretto tecnologico industriale poco a nord di Malmö, si trovano la direzione di Tetra Pak Processing Systems e di Tetra Pak Carton Chilled, oltre ad altre attività del gruppo; ricordiamo che Tetra Pak International SA (Tetra Laval Group) ha invece la sede centrale a Losanna (CH).
Equilibrato il programma delle due giornate, scandito da un'interessante visita agli stabilimenti, dall'incontro illuminante con il managemet (alla fine del quale Aaron Brody della società di consulenza Packaging Brody ha ripercorso con vulcanica e divertita eloquenza la storia del packaging, dalla fine del ‘700 sino al futuro prossimo), e dalla deliziosa cena presso la residenza della famiglia Rausing (proprietari del gruppo).
Il verde diafano e silenzioso del Nord ha fatto da cornice alle struggenti musiche della tradizione svedese, intervallate da brillanti cabaret e gioiosi canti conviviali, che hanno accompagnato piatti dai sapori delicati e bevande dal carattere forte. Infine, coccolati dall’ospitalità e sedotti da una perfetta organizzazione, abbiamo brindato a Tetra Pak con un energico “Skull!” (teschio): il tradizionale auspicio svedese si rifà all’urlo dei possenti Vichinghi, che festeggiavano le vittorie bevendo nel cranio dei nemici…
I tempi cambiano - per fortuna - ma la determinazione rimane.



Something to be remembered
Guided by an energetic and affable Michele Mastrobuono, head of environmental and external communication at Tetra Pak Italia, a delegation of Italian journalists spent two very pleasant, while intense working days at Lund. In the Swedish university town, heart of an industrial district just north of Malmö, one finds the headquarters of Tetra Pak Processing Systems and Tetra Pak Carton Chilled, as well as other group activities; we recall that Tetra Pak International SA (Tetra Laval Group) has its headquarters at Lausanne (CH). The two days revealed a balanced program, including an interesting visit to the works, an illuminating encounter with the management (at the end of which Aaron Brody of the consultancy company Packaging Brody gave a volcanic and amusingly eloquent account of the history of packaging from the 18th century to the coming future), and the delicious supper at the residence of the Rausing family (owners of the group). The translucent and silent green of the North acted as a backdrop to the heartfelt music of the Swedish tradition, punctuated by a lively cabaret and joyful, convivial song, that accompanied dishes of the most delicate flavour and strong drink. Finally, basking in the hospitality and seduced by a perfect organisation, we drank to Tetra Pak with an energetic “Skull!”: in fact the traditional Swedish toast harks back to the cry of the powerful Vikings, who celebrated their victories by drinking out of the skulls of their enemies…
Times change – thanks be to God – but the determination stays the same.










Una lattina di cartone
Lanciato in Italia nel maggio 2001 come soluzione di confezionamento per il pet food di Nestlé Purina, Tetra Recart ha superato la prova, e i risultati lusinghieri hanno convinto Tetra Pak a concentrare gli sforzi per introdurre il nuovo concept anche nel settore alimentare. Tetra Recart, la lattina di cartone che offre maggiore superficie di stampa e occupa minore spazio a magazzino, è un sistema combinato di produzione e confezionamento per gli alimenti sterilizzati, in grado di toccare le velocità di 24.000 pezzi/ora e competere con le moderne linee di confezionamento in lattina.
Tetra Recart si contraddistingue per la particolare struttura, che permette di soddisfare le rigorose esigenze dei processi di sterilizzazione, e per la somiglianza della confezione con quelle attuali di cartone, ma è realizzata in modo differente ed è dotata di un’apertura innovativa studiata appositamente per gli alimenti.
Fedele agli standard FDA, conforme alla Direttiva europea sull’imballaggio e sui rifiuti degli Imballaggi (PPWD), il concept ha vinto il Premio Diamante DuPont per l’innovazione e il potenziale impatto sul mercato.




A carton can
Tetra Pak is continuing its introduction of Tetra Recart: the test launch started in Italy for the pet food packaging by Nestlé Purina in May 01 has proven successful and now the introduction of the Tetra Recart package for human food is in focus. Tetra Recart, the cardboard “can” that offers greater print surface and takes up less storage space; is a combined processing and carton-based packaging system for retorted food. Running at a speed of up to 24,000 packages per hour, the production capacity of a Tetra Recart machine is similar to that of modern canning lines. The system presents two major technical differentiating features: the packaging material has a different structure from traditional carton packages in order to withstand the rigours of the sterilization processes. The package looks seemingly similar to existing carton packages but is produced differently and has a new opening solution that is well suited to the intended food products. The packaging material complies with United States FDA standards and conforms to the European Packaging and Packaging Waste Directive (PPWD). The concept was awarded the DuPont Diamond Award for innovation and potential impact in the market place.