Un buon inizio

Editoriale di Stefano Lavorini

Ho deciso. Lascio che altri parlino per me. Molto è stato già detto, e bene. Nelle parole che seguono, c’è tanto di quello che ho dentro. Paradossale il fatto che - al pari di un bene comune - non sia stato possibile attribuire con certezza il testo ad alcuno (sebbene richiami la poetica di Walt Whitman).

Eppure, sono parole capaci di guidare verso le ragioni di un futuro, all’apparenza improbabile e sfocato. Buoni precetti, niente affatto facili da mettere in pratica, ma che la Vita suggerisce di non trascurare.

«Non lasciare che finisca il giorno senza essere cresciuto un po',
senza essere stato felice, senza avere aumentato i tuoi sogni.
Non lasciarti vincere dallo scoraggiamento.
Non permettere che nessuno ti tolga il diritto ad esprimerti,
che è quasi un dovere.
Non lasciar cadere la tensione di fare della tua vita
qualcosa di straordinario.
Non smettere di credere che le parole e le poesie
possono cambiare il mondo.
Succeda quel che succeda, la nostra essenza è intatta,
siamo esseri pieni di passione.
La vita è deserto e oasi: ci abbatte, ci ferisce, ci insegna,
ci trasforma in protagonisti della nostra propria storia.
Benché il vento soffi contrario, la poderosa opera continua:
Tu puoi apportare una strofa.
Non smettere mai di sognare, perché nei sogni è Libero l'uomo.
Non cadere nel peggiore dagli errori: il silenzio.
La maggioranza vive in un silenzio spaventoso:
non ti rassegnare, fuggi.
"Emetto le mie urla sopra i tetti di questo mondo",
dice il poeta.
Stima la bellezza delle cose semplici.
Si può fare bella poesia su piccole cose,
ma non possiamo remare contro noi stessi: questo trasforma la vita in un inferno.
Godi del panico che ti provoca avere la vita davanti.
Vivila intensamente, senza mediocrità.
Pensa che in te sta il futuro e affronta il compito
con orgoglio e senza paura.
Impara da chi possa insegnarti: le esperienze di chi
ci ha preceduto, dei nostri "poeti morti", ci sostengono
nel cammino della vita.
La società di oggi siamo noi, i "poeti vivi".
Non permettere che la tua vita passi senza che tu la viva».

 

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