Gli imballaggi di vetro (2021)

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Tipologie, quantità e impieghi degli imballaggi di vetro cavo e vetro tubo. Dati e fatti di mercato del 2021: eleganza e sostenibilità ne stanno sostenendo la diffusione in svariati settori, a sottolineare la qualità dei prodotti confezionati.

Barbara Iascone
Istituto Italiano Imballaggio

La presente analisi prende in esame il comparto degli imballaggi in vetro sia cavo che tubo. 

Per quanto concerne gli imballaggi di vetro cavo, la suddivisione utilizzata in Imballaggio in Cifre e condivisa con l’associazione di categoria Assovetro, si articola in bottiglie, vasi e flaconeria. Gli imballaggi di vetro tubo sono utilizzati nel settore farmaceutico e possono essere essenzialmente di due tipi, fiale e flaconi.

IN BASE AI DATI DI COREVE, il consorzio che in ambito CONAI si occupa di gestire il recupero degli imballaggi di vetro, nel 2021 si registra un tasso di riciclo pari al 76,6%, con una quantità riciclata in crescita dell’1,8% rispetto al 2020. L’immesso al consumo è cresciuto del 4,6% e la raccolta nazionale dello 0,9%.

Come cambia il mercato

L’ambito di utilizzo degli imballaggi di vetro è ampio: dal settore alimentare, sia food che beverage, al settore cosmetico e farmaceutico.

Una caratteristica di questa tipologia di confezionamento è il forte radicamento nelle aree in cui viene impiegata (in particolare vino, spumanti e super alcolici). Proprio per questa peculiarità, la loro evoluzione è strettamente legata all’andamento dei settori utilizzatori più che a spostamenti nel mix del packaging del settore stesso, sebbene ultimamente si stia registrando qualche piccolo movimento proprio a favore del confezionamento in vetro.

Dopo aver subito per alcuni anni una concorrenza serrata da parte di packaging competitor e aver raggiunto una relativa stabilità, gli imballaggi di vetro sono stati in alcuni casi “riscoperti” da alcuni brand, che li hanno adottati come simbolo di rinascita.
In pratica, l’imballaggio più antico presente sul mercato ha accompagnato campagne di innovazione e sostenibilità, dove se ne sottolinea l’eleganza e la riciclabilità. Un esempio recente è il confezionamento del latte di alta qualità in bottiglie di vetro, ritornate sui banchi frigo dei supermercati dopo parecchi anni di assenza e particolarmente apprezzate dai consumatori. Altra recente conquista è il settore delle bibite piatte: sempre più spesso, al bar o al ristorante, troviamo per esempio il te freddo confezionato in bottiglia di vetro.

Tabella 1. Evoluzione del mercato degli imballaggi di vetro. Dati espressi in t/000.
Anno Produzione Export Import Cons. Apparente
2001 3.519 459 306 3.366
2002 3.540 433 356 3.463
2003 3.561 458 305 3.408
2004 3.602 476 378 3.504
2005 3.561 411 362 3.512
2006 3.568 419 367 3.516
2007 3.641 453 381 3.569
2008 3.695 450 433 3.678
2009 3.354 360 398 3.392
2010 3.528 405 544 3.667
2011 3.590 421 552 3.721
2012 3.414 412 571 3.573
2013 3.463 442 522 3.543
2014 3.719 440 614 3.893
2015 3.811 467 656 4.000
2016 3.937 445 704 4.196
2017 4.048 452 679 4.275
2018 4.167 482 793 4.478
2019 4.369 513 834 4.690
2020 4.326 465 910 4.771
2021 4.578 527 1.075 5125
Fonte: Imballaggio in cifre, Istituto Italiano Imballaggio

Evoluzione

Le ipotesi relative al trend evolutivo degli imballaggi di vetro, seppur sempre più difficili da elaborare per le precarie condizioni in cui versa l’economia mondiale, ci vedono ottimisti. L’impiego di questa tipologia crescerà nei prossimi anni, sia per il costante sviluppo dell’e-commerce anche nel nostro Paese, che porterà a una richiesta di bevande confezionate in vetro, sia per un continuo cambiamento di comportamenti e abitudini nei consumi degli italiani, che esprimono sempre maggior attenzione a imballaggi eco-friendly ed eleganti. Siamo quindi portati a ipotizzare un tasso di crescita medio annuo per i prossimi 5 anni intorno all’1,5%.

I dati di settore 2021

In base a quanto emerge dall’analisi pubblicata su Imballaggio in Cifre (Istituto Italiano Imballaggio, ed. 2022, elaborazione dati Assovetro), nel 2021 la produzione di imballaggi in vetro (vuoti) espressa in tonnellate ha recuperato le perdite registrate l’anno precedente. Il 2021 si è dunque chiuso con una crescita tendenziale pari al +5,8%, portando a superare le 4.500 t/000 totali.

Anche il commercio estero registra una ripresa complessiva: +18,1% per le importazioni, +13,5% per le esportazioni.

Si conferma comunque il consueto saldo commerciale negativo per l’Italia, che si traduce in un consumo apparente di confezioni di vetro più alto rispetto alla produzione nazionale. Questa caratteristica è legata sia alle bottiglie sia ai vasi, dato che la nostra capacità produttiva non riesce a soddisfare le esigenze del mercato interno, costringendo quindi ad attingere alle importazioni.

Da registrare il +10% di crescita del fatturato del settore.

Tabella 2. Ripartizione per settori di utilizzo della produzione di imballaggi di vetro. Imballaggi nuovi immessi sul mercato, compreso il rendere (dati espressi in %, riferite alle tonnellate di imballaggi, 2020/2021).
Bottiglie (compreso rendere) 2021 2020
Bevande alcoliche 72,10% 71,90%
Bevande analcoliche (1) 12,30% 12,60%
Condimenti (2) 6,70% 6,40%
Altro (3) 8,90% 9,10%
Totale  100% 100%

(1) Compreso latte
(2) Olio alimentare e aceto
(3) Passate e ketchup

Vasi 2021 2020
Conserve vegetali e sughi 53,20% 52,90%
Omogeneizzati 10,80% 11,10%
Conserve ittiche 4,20% 4,30%
Salse 6,50% 6,30%
Altro alimentare 12,00% 12,30%
Altro non alimentare 13,30% 13,10%
Totale 100% 100%

 

Flaconeria in vetro cavo 2021 2020
Cosmesi e profumeria 59,80% 59,50%
Farmaceutico 32,50% 32,60%
Altro (1) 7,70% 7,9%% 
Totale 100% 100%

(1) Chimica

Flaconeria e fiale in vetro tubo 2021 2020
Cosmesi e profumeria 85% 85%
Farmaceutico 14% 14%
Altro (1) 1% 1%
Totale 100% 100%

(1) Chimica

Fonte: Banca Dati Istituto Italiano Imballaggio

Confezioni di vetro cavo

Le bottiglie

La produzione di bottiglie rappresenta sempre l’88% del comparto imballaggi in vetro vuoti e nel 2021 registra un bel recupero, concludendo l’anno con un bel +6%, confortato indubbiamente dal +9% delle esportazioni.

Le importazioni di bottiglie registrano un balzo in avanti, crescendo di oltre il 20% rispetto al 2020; tutti questi tassi tendenziali positivi vanno a influire positivamente sul consumo apparente (che non tiene conto del movimento scorte), portandolo a crescere dell’8,2%.

I trend evolutivi positivi dei vari settori di impiego hanno, come sempre, influito sul packaging in questione: il 72,1% delle bottiglie utilizzate sono destinate alle bevande alcoliche, in netta ripresa nel 2021 per quanto riguarda la produzione globale (+4%). L’area bevande analcoliche, compreso il latte, rappresenta il 12,3% circa del comparto e, dopo un 2020 decisamente negativo, nel 2021 risulta essere alquanto stabile. Il 6,7% delle bottiglie è destinato all’area olio alimentare, con una netta prevalenza dell’olio di oliva, che nel 2021 recupera qualche punto percentuale. Per quanto concerno l’utilizzo delle bottiglie di vetro per il 2021 si stima un quantitativo di oltre 4.200 t/000.

I vasi

La produzione di vasi di vetro (imballaggi vuoti ancora da riempire) rappresenta il 6,5% della produzione totale di imballaggi di vetro. Dopo un 2020 in netta crescita, nel 2021 subisce un contraccolpo e chiude l’anno con un calo pari al 5% (il ridimensionamento è fisiologico, dopo l’11% registrato nell’anno della pandemia). Rispetto al 2019, la produzione risulta comunque in crescita del 6%.

Per quanto riguarda l’utilizzo, nel 2021, il trend è stabile al +0,2% con l’impiego di circa 664 t/000.
La segmentazione dell’area vasetti in vetro si sviluppa tra diverse tipologie di prodotti. L’ambito più rappresentativo è quello delle conserve vegetali + sughi pronti (53,2% del comparto).

L’area del baby food (prodotti omogeneizzati) rappresenta il 10,8% del comparto, mentre la voce “altro alimentare” è al 12% di share (rientrano in questa voce frutta sciroppata, olive, mais, spezie, marmellate, creme spalmabili, yogurt e altro). Le salse rappresentano il 6,5% dell’utilizzo di vasetti di vetro e il settore conserve ittiche (tonno, filetti di acciughe, di sgombri, ecc.) ne rappresenta il 4,2%. Infine, la voce “altro non alimentare”, legata ai settori cosmetica e farmaceutico, rappresenta il 13,3% del comparto.

Fiale e flaconi

Anche la produzione della flaconeria da vetro cavo, sempre imballaggi vuoti, registra un andamento con un tasso tendenziale pari al +20%. Stesso andamento per il commercio estero, dove le importazioni chiudono al +21,5% mentre le esportazioni al +21%. Per quanto concerne il loro utilizzo, nel 2021 si registra un 59,8% destinato al settore cosmetico e un 32,5% al farmaceutico; il restante 7,7% si riferisce alla voce “altri settori di utilizzo”, in prevalenza nell’ambito della chimica (pitture, colle, ecc.). Questa tipologia di imballaggi in vetro rappresenta il 4,9% dell’intero settore.

Confezioni di vetro tubo

Per quanto riguarda il vetro tubo, ovvero il restante 0,5% degli imballaggi in vetro nella loro globalità, per l’85% è utilizzato nel settore farmaceutico e per restante 15% si suddivide tra cosmetica e altri utilizzi.
L’area registra una crescita produttiva pari al +8,6%.

Header image credits: Bormioli Luigi

Vetro: una storia in pillole

Il vetro è tra i primi materiali utilizzati per produrre imballaggi.

Sono gli Egizi, intorno al 1.500 a.C., a produrre i primi contenitori di vetro cavo con lavorazioni di estrema complessità, tanto che i flaconi destinati a contenere e conservare unguenti e oli erano riservati ai faraoni.

Bisogna arrivare però alla seconda metà del I secolo a.C. per trovare traccia della tecnica di soffiatura e, con questa, della produzione di bottiglie. Un’arte in cui i romani furono maestri, utilizzando i contenitori per la mescita e la conservazione del vino, come testimoniato dai numerosi ritrovamenti archeologici.

L’utilizzo della bottiglia di vetro prosegue nei secoli, ma è solo nel 1903 che il processo produttivo degli imballaggi di vetro viene industrializzato, grazie all’invenzione della macchina automatica per la soffiatura delle bottiglie. Tecnologia e ingegno portano presto ad altre innovazioni: nel 1925 viene infatti registrato il brevetto per una nuova macchina per la produzione di vetro cavo con il metodo soffio-soffio. Metodo che, peraltro, è utilizzato ancora oggi e permette di produrre le varie tipologie di imballaggi in vetro cavo.

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