Maria Credidio

Maria Credidio nasce a Terranova da Sibari (CS) nel 1957, ma vive e lavora a S. Demetrio Corone (CS). Al percorso di artista affianca quella di operatrice culturale; dal 2001 è presidente della Biennale d’Arte Contemporanea Magna Grecia di S. Demetrio Corone.


Fragili equilibri, 2019 Tubo di cartone, legno, cm 300 h x15x30

Fragili equilibri
Sia la geometria, presentata in forme pure, che la scrittura costituiscono due nuclei di assoluto rilievo nelle sperimentazioni dell’artista Maria Credidio, come emerge anche dall’opera dal titolo “Fragili equilibri”, realizzata appositamente per la copertina della rivista ItaliaImballaggio di aprile.    
L’artista ha raggiunto una precisa cifra stilistica proponendo lavori in cui, eliminato ogni elemento meramente decorativo e virate le scelte coloristiche a favore dell’utilizzo del bianco e del nero, siano forme essenziali, geometriche, primigenie come triangoli, sfere e cilindri a regolare il dettato visivo, basato su criteri di ordine e compostezza formale.

L’artista assimila e interpreta in maniera coerente la massima enunciata da Paul Cézanne di “trattare la natura secondo il cilindro, la sfera e il cono”: sia le sculture che i quadri della Credidio sono infatti intimamente attraversati da una logica geometrica che anima le superfici e dà vita ai corpi scultorei.
Le sue installazioni si inquadrano nell’alveo di un linguaggio votato all’eleganza e improntato alla raffinatezza, valori formali perseguiti abolendo ogni qualsivoglia motivo possa risultare inutilmente aggiuntivo: in Fragili equilibri, peraltro, l’artista utilizza un tubo da imballaggio vuoto all’interno, che ha custodito un materiale fragile - appunto - e delicato come la seta, e ricorre alla forma della sfera, nella cui superficie Maurits Cornelis Escher intravedeva un “piano infinito”.
Testi di Mario Verre (curatore e critico d’arte)


Dopo aver compiuto con ottimi risultati studi artistici, la Credidio, artista poliedrica e votata alla ricerca, conduce sin dai primi anni Ottanta, un’intensa e appezzata attività di sperimentazione artistica, partecipando a rassegne espositive ed eventi artistici in Italia e in Europa.
Della sua pluridecennale attività si segnala nel 2001, subito dopo la tragedia dell’11 settembre, l’installazione Aquiloni da Kabul a New York alla 34° strada di Manhattan, nell’ambito del progetto Pace.
Nel 2011 viene selezionata per la 54° Biennale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi. Del 2018 è la mostra, a cura di Boris Brollo, dal titolo Maria Credidio. Abitare l’illimite, puntuale ricognizione delle sue recenti produzioni, al Museo d’Arte Contemporanea (MACA) di Acri (CS). Ha tenuto lezioni di pittura e ceramica agli studenti della Cambridge e Harvard University. Alcune sue opere si trovano nelle collezioni permanenti di importanti musei pubblici e collezioni private.

Tra terra e cielo, 2019


Untitled, 2017


 

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