Sacchital Group e Colussi Group
Compoflex System® RESPONSABILE | CONTEMPORANEO | ACCESSIBILE | SICURO | TRASPARENTE
Cos'è. Sviluppata e prodotta da Sacchital, Compoflex System® è una linea di packaging innovativi e sostenibili, 100% compostabili (certificati UNI EN 13432), con possibilità di alta barriera all’ossigeno e all’umidità. Le specifiche PaperCompost/HB® e ClearCompost® della gamma sono state adottate dal Gruppo Colussi per il confezionamento di prodotti a marchio Pasta Agnesi® e Misura®.
Materiali. Carta FSC® + MaterBi® per PaperCompost/HB®; MaterBi® + biopolimero ad alta trasparenza per ClearCompost®.
Prodotto o mercato di destinazione. PaperCompost/HB® contiene gli snack salati Natura Ricca® Misura®. ClearCompost® contiene la pasta integrale Misura®, la pasta di grano e quella all’uovo a marchio Pasta Agnesi®.
Design e/o comunicazione. Dalla selezione accurata di materie prime rinnovabili all’impiego delle tecnologie di coating più avanzate, i packaging Compoflex System® di Sacchital sono concepiti e progettati secondo i principi dell’economia circolare. La scelta di questa la linea ha permesso al Gruppo Colussi di eliminare 37 milioni di confezioni di plastica pari a 290 tonnellate.
Tecnologia Realizzata da una filiera 100% “made in Italy”, con il supporto scientifico dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (di cui Colussi è partner strategico), il packaging proposto è frutto della collaborazione tra diverse aziende - Sacchital, Novamont, Ticinoplast, SAES Coated Films e IMA Flexible Packaging Hub - accumunate dall’impegno in ricerca e sviluppo di soluzioni sostenibili. La grande innovazione consiste nell’aver trasferito su un packaging compostabile le proprietà di alta barriera necessarie a garantire la shelf-life di alimenti altamente deperibili.
Sostenibilità. I packaging presentati sono certificati OK Compost Industrial da TÜV Austria. In base ai test effettuati in laboratorio, in condizioni di compostaggio industriale, si degradano nell’arco di 45 giorni (con 6 settimane di anticipo rispetto allo standard fissato dalla UNI EN 13432), raggiungendo una percentuale di disintegrazione del 98% (+8% rispetto ai requisiti previsti dalla norma UNI).