January - February 2001
Forum de Luxe
De Luxe Forum

Bimbo mio, quanto ti lavi!
Clean kids

Semplicità
Simplicity

M&D News
Materiali: numeri e tendenze
Materials: numbers and trends

F&F News
Strettamente personale
Strictly personal

Competitivi all’italiana
Italian competitivity

Affari di etica
Ethical business

Trait-d'union
Trait-d'union

I&M News

La buona educazione (ambientale)
Good (environmental) schooling

Il punto su raccolta e riciclo dei poliaccoppiati
Polylaminates collection and recycling: the current situation

Informatore legislativo
Laws and Decrees


E&L News
Hot melt: le ragioni di una scelta
Hot melt: the reasons behind a choice

Sotto gli occhi di tutti
Under everybody’s eyes

Tutta l’automazione possibile
All automation possible

Efficienza, flessibilità, cooperazione
Efficiency, flexibility, co-operation

Materie prime per la produzione di imballaggi
The raw materials for packaging production

M&M News
. Le notizie .

Etichettatura diretta delle carni macellate

Direct labeling of butchered meat

Iniziative UNI per l’ambiente
UNI undertaking for the environment

Una rivoluzione annunciata
A revolution on the way

Ultime sul CAC
Latest news on CAC

ISO 14001 alla Cartiera di Varone
ISO 14001 to Varone Papermills

Ultime da Corepla

Rivisti gli standard di sicurezza
Safety standards revised

Riciclo delle lattine senza preselezione
Recycling of cans without preselection


Rassegna stampa
Press review
News from Il Sole-24 Ore

Etichette 1 - È in vigore per le carni bovine e macinate l’obbligo di etichetta riportante il luogo di macellazione (per il macinato anche quello di preparazione), sezionamento e codice di tracciabilità. Per leggere il percorso completo dalla stalla alla tavola dovremo invece aspettare il 2002. (1/9/00)
Labels 1 - At present, beef and minced meats must carry a label stating the place where the animal was butchered (minced meets must also state where the meat was prepared), sectioned and a tracing code. We will have to wait until 2002 before we are able to read where the entire process (from the farm to the table) took place. (1/9/00)

Dazi - Nuovi superdazi di ritorsione Usa, fra il 100 e il 200% del prezzo al dettaglio, andranno a gravare su prosciutto, pecorino, acqua minerale, biscotti, conserve vegetali e altri prodotti importati dall’Europa. (7/9/00)
Duties - New retaliatory super duties form the USA, from 100 to 200% of the retail price, will be put on ham, pecorino (sheep’s cheese), mineral water, biscuits, vegetable conserves and other products imported from Europe. (7/9/00)

Incentivi - La Finanziaria 2001 conterrà un piano di sviluppo dell’e-commerce in cui avrà un ruolo entrale l’incentivazione di piattaforme logistiche integrate. (12/9/00)
Incentives - The Italian 2001 Financial Act will contain a development programme for e-commerce, with incentives for integrated logistics platforms playing a central role. (12/9/00)

Etichette 2 - Il testo che prevede l’indicazione di provenienza sull’etichetta degli alimenti di origine animale, licenziato lo scorso giugno dal Senato, è stato approvato anche dall’apposita commissione della Camera. (13/9/00)
Labels 2 - The text that provides for the indication of place of origin on the label for animal product foods, approved by the Senate last June, was also approved by the special-purpose Chamber commission. (13/9/00)

Certificazione - Il 1999 è stato l’anno d’oro delle certificazioni, sia ISO 9000 che ISO 14000. A dicembre queste ultime sono cresciute del 78,85%. L’Europa è l’area più attiva. (15/9/00)
Certification - Last year was the golden year of certification, for both ISO 9000 and ISO 14000. These two certificates grew by 78.85%, with Europe being the most active area. (15/9/00)


In breve

Notizie sul macero Lo scorso ottobre, a Lucca, in occasione del Miac, Comieco ha presentato il Monitor Internazionale Maceri. Le relazioni del seminario sono disponibili sul sito: www.comieco.org/eventi.htm.
News on recycled waste pulp Last October, at Lucca, in occasion of Miac, Comieco presented its International Monitor on Recycled Waste Pulp. The talks given at the seminar are available at site: www.comieco.org/eventi.htm.
News

Etichettatura diretta delle carni macellate
I quindici Ministri per le Politiche Agrarie dell’Unione Europea hanno deciso all’unanimità l’obbligo per gli Stati membri di fornire tutte le carni bovine, a partire dall’1/9/00, di un’etichetta che ne certifichi la qualità. L’etichettatura delle carni bovine ha creato in passato molti problemi, vista la necessità di sviluppare un adesivo idoneo che, innanzitutto, fosse assolutamente atossico e potesse aderire perfettamente anche in situazioni molto difficili. In particolare l’etichetta non doveva staccarsi dalla superficie di applicazione né nella fase iniziale (quando il taglio è ancora caldo e umido) né successivamente, ovvero quando la carne è divenuta più asciutta.
La Jackstaedt GmbH (che nel nostro paese opera da Milano come Jac Italia ed è uno dei maggiori produttori di etichette di carta e film plastici autoadesivi a livello internazionale) offre da tempo una soluzione per questa applicazione particolarmente critica (protetta da brevetto). Oltre alla particolarità dell’adesivo Jac Duro FG300, certificato (BGVV) per il contatto diretto con le carni macellate e abbinato a uno speciale frontale antigrasso, la novità consiste nell’aver sviluppato una spalmatura speciale che non ricopre l’intera superficie del frontale bensì presenta alcune zone sgommate, le uniche che aderiscono fino a quando la carne rimane umida e a cui, dopo l’essiccazione, “subentra” l’adesività finale dell’FG300.

Direct labeling of butchered meat
The fifteen Ministries for the Agrarian Policies of the EU have unanimously decided on obligations for member states to provide all beef products with labels that certify their quality, this starting off from 1/9/00.
Labeling of beef has created many problems in the past, given the need to develop a suitable adhesive, aboveall completely atoxical and that adheres perfectly under difficult conditions. In particular the problem was that of preventing the label from peeling off from the surface to which it is applied in the initial phase (when the beef joint is still warm and moist) or when the meat has dried off.
Jackstaedt GmbH (that in Italy operates from Milan as Jac Italia, being one of the main producers of paper and plastic film labels at international level) has for some time now been offering a solution for this particularly critical application (patent pending).
As well as the special Jac Duro FG300 adhesive that is BGVV certified for the direct contact with butchered meat, combining a special anti-fat frontal, the new feature lies in having developed a special spread that is not applied to the entire surface of the frontal. The areas left free allow the label to stick while the meat remains moist, subsequent to which, on completion of the drying phase, the final adhesive element of the FG300 “takes over”.


Iniziative UNI per l’ambiente
La Commissione Ambiente, riunitasi di recente presso UNI, ha approvato le prime tre parti di un nuovo progetto di norma nazionale sugli “Impianti di trattamento degli effluenti aeriformi”. Il progetto definisce una serie di criteri e requisiti di riferimento per gli utilizzatori e i fornitori di impianti per l’abbattimento di composti organici volatili (i cosiddetti VOC) da emissioni gassose.
Inoltre, è in fase di pubblicazione un nuovo manuale pratico basato sul documento ISO/TR 14061 “Informazioni di supporto alle organizzazioni forestali per l’uso delle norme sui sistemi di gestione ambientale UNI EN ISO
14001 e UNI EN ISO 14004”. Si stabiliscono qui una serie di requisiti utili a chi debba elaborare studi di impatto ambientale da sottoporre alla valutazione (VIA) prevista dalla legislazione vigente. In particolare, i due progetti sono indirizzati rispettivamente alle attività di cava e alla gestione delle discariche per rifiuti.

UNI undertaking for the environment
The Environmental Commission, that recently met at the UNI, has approved the first three parts of a new Italian national project for standards on the “systems for treating airiform effluents”. The project defines a series of reference criteria and requisites for users and suppliers of systems for breaking down organic volatile compounds (the socalled VOCs) from gaseous emissions. As well as that, a new practical manual based on document ISO/TR 14061 “Supporting information for forestry organisations for the use of standards concerning UNI EN ISO 14001 and UNI EN ISO 14004 systems for governing the environment” is about to be published. The manual contains a series of useful requisites conforming to the reigning legislation for those that have to devise studies on environmental impact to be submitted for VIA evaluation. In particular the two projects respectively cover quarrying and the administering refuse dumps.


Una rivoluzione annunciata
Tra le “Disposizioni in campo ambientale” approvate dal Senato della Repubblica il 26 luglio 2000 - e in attesa di approvazione della Camera - all’interno del disegno di legge 3833, ne segnaliamo una che potrà avere conseguenze sul consumo di alcuni prodotti di massa. Si tratta dell’articolo 23, che riguarda gli “Interventi per evitare la dispersione nell’ambiente di prodotti non biodegradabili di uso comune”. Al fine di prevenire la dispersione nell’ambiente - anche tramite gli scarichi fognari - di prodotti non biodegradabili di uso comune, il Ministro dell’ambiente congiuntamente al Ministro della sanità definiranno un elenco di prodotti, sulle cui confezioni dovranno comparire alcune informazioni dettagliate sulle modalità di smaltimento. Lo stesso articolo prevede che, a un anno dalla data di entrata in vigore della legge, i bastoncini per la pulizia delle orecchie, le stoviglie monouso, i riempitivi espansi per imballo in forma di fiocchi e i sacchi per la raccolta differenziata della frazione organica di rifiuti solidi urbani (FORSU) commerciati sul territorio nazionale, dovranno essere prodotti esclusivamente con l’impiego di materiale biodegradabile, le cui caratteristiche sono specificate nelle norme UNI 10785 (I. Ivoi).

A revolution on the way
Among the “Rulings governing the environment” approved by the Senate of the Italian Republic 26 July 2000 - and awaiting the approval of the lower house - under decree 3833, we highlight a ruling that could have consequences as regards some products of mass consumption, more specifically article 23, governing “interventions for avoiding the dispersion into the environment of commonly used non bio-degradable products”. In order to prevent the dispersion into the environment - also through the drainage system - of commonly used non-biodegradable products, the Italian Minister for the Environment together with the Minister for Health are to define a list of products whose packaging should bear detailed information on the mode of disposal. The said article also lays down that, a year from the entering into force of the law, cotton swobs, disposable kitchenware, expanded fillers used in packaging and bags for the segregated collection of the organic fraction of Municipal urban waste traded throughout Italy are to be exclusively produced using biodegradable materials, the features of which are laid down in UNI standards 10785.


Ultime sul CAC
Il consiglio di amministrazione Conai, nella seduta del 26 settembre 2000, ha stabilito che gli imballaggi, su cui esiste una cauzione, sono esenti a tutti gli effetti dal pagamento del Contributo Ambientale (CAC). Si tratta di un incentivo per quegli utilizzatori, che vorranno cogliere l’opportunità sia di risparmiare il denaro del contributo ambientale da versare altrimenti al sistema Conai, sia per evitare gli oneri di gestione di rifiuto da imballaggio che, qualora si tratti di secondario o terziario, rappresenta un costo di recupero per il soggetto che lo produce. Il riutilizzo degli imballaggi riveste, d’altronde, un ruolo particolarmente significativo nell’ambito degli strumenti di prevenzione e di corretta gestione dei rifiuti. Già il Dlgs n° 22/97 l’Art. 38, comma 3, lett. c) e, in particolare, l’Art. 41, comma 5, esclude gli imballaggi riutilizzabili immessi sul mercato previa cauzione dal calcolo per la ripartizione dei costi della raccolta differenziata, del riciclo e del recupero. In particolare, si fa riferimento agli imballaggi cauzionati all’atto della prima cessione (dall’ultimo produttore al primo utilizzatore). La novità di questa recente delibera del Conai tocca adesso i sistemi cauzionati messi in atto dall’utilizzatore industriale (imbottigliatore, filler, ecc.). Queste le condizioni essenziali: l’imballaggio deve essere inserito in un sistema cauzionale esistente e contrattual- mente definito, per il quale vengono applicate le norme ex Dpr 633/1972, e la sua destinazione finale deve essere individuata e garantita dall’utilizzatore industriale, senza passaggi dal servizio pubblico di raccolta differenziata e/o dalle piattaforme organizzate o convenzionate con i Consorzi di Filiera.

Latest news on CAC
During its meeting on 26th September 2000, Conai’s board of directors established that all packaging covered by a deposit system is totally exempt from payment of the Environmental Contribution (CAC). This is an incentive for those users who may wish to take advantage of this opportunity to save the money otherwise spent on the environmental contribution paid to Conai and to avoid the burden of having to manage the packaging waste that, if secondary or tertiary, represents a cost of recovery for the person producing this. Re-use of packaging, it should be noted, plays a particularly important role with regard to tools of prevention and correct management of waste. Indeed, point c), paragraph 3, Art. 38 and paragraph 5 of Art. 41 of legislative decree n° 22/97 exclude reusable packaging on the market (provided a deposit is paid) from the need to calculate the split of the costs of separate collection, recycling and recovery. In particular, it refers to packaging with deposits paid at the first transfer of property (from the last producer to the first user). The novelty of this recent Conai resolution affects the deposit systems introduced by industrial users (bottling plants, fillers, etc.). The fundamental conditions are: the packaging must be inserted in an existing deposit system defined in the contract, to which the rules of Presidential Decree 633/1972 must apply, and the final destination must be identified and guaranteed by the industrial user, without any passages via public separated waste collection schemes and/or collection points organised by or with connections to the relevant Sector Consortium. (I.Ivoi)


ISO 14001 alla Cartiera di Varone
Dopo quello di Verona, un altro stabilimento del Gruppo Fedrigoni ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001. Situato a Varone (Riva del Garda, TN), in un’area dove si produce carta dal 1440, realizza oggi carte speciali di elevata qualità per usi grafici, editoriali, tecnici, cartotecnici, esportate in oltre 60 paesi. Lo stabilimento occupa oltre 150 persone e genera un fatturato annuo di quasi 100 miliardi.
Fedrigoni intende completare la certificazione dei propri siti produttivi, compreso quello di Arco, dando compimento agli sforzi intrapresi negli ultimi 5 anni con un’intensa azione formativa di tutto il personale e oltre 20 miliardi di investimenti.
L’ente certificatore, la società svizzera SQS, ha tenuto conto dei principi fondamentali che hanno uniformato l’operato del Gruppo: controllo sistematico delle emissioni, riduzione costante dell’impatto ambientale (si ricorda a questo proposito l’investimento per un nuovo azionamento sulla macchina continua che ha ridotto ulteriormente il rumore emesso e ha portato a notevoli risparmi energetici), studio e produzione di prodotti funzionali alle esigenze del mercato ma comunque ecologici.

ISO 14001 to Varone Papermills
After Verona, another works of the Fedigroni Group has obtained ISO 14001 environmental certification. Situated at Varone (Riva del Garda, TN), in an area where paper has been produced since 1440, today the Cartiera di Varone creates high quality special paper for graphics, publishing and for technical and other uses exported to over 60 countries. The works employs over 150 persons and generates a yearly turnover of close on 100 billion.
Fedigroni intends completing the certification of its own production sites, including those at Arco, result of efforts made over the last 5 years with intense training that has involved all company personnel and over 20 billion of investments.
The certifying body, the Swiss company SQS, weighed up the main principles that feature in the work carried out by the Group: systematic control of emissions, constant reduction of the environmental impact (significant on this count the investments made in a new drive for continuous machines that has further reduced noise emitted, also leading to considerable energy saving). Another key feature considered was the design and production of ecological products suiting market demands.


Ultime da Corepla
L’Italia in Europa per il riciclo della plastica - Cesare Spreafico, direttore generale di Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio o il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi di Plastica) è stato eletto alla fine di novembre 2000 nuovo presidente di EPRO, l’associazione europea che provvede a promuovere e ottimizzare le attività di recupero e il riciclo degli imballaggi di plastica nei Paesi associati, creando sinergie e iniziative di cooperazione internazionale volte all’ottimizzazione delle prestazioni nazionali.
• Italy in Europe for plastic recycling - Cesare Spreafico, head of Corepla (The Italian National Consortium for the Collection, Recycling and Recovery of Plastic Waste) was elected as the new president of EPRO at the end of November 2000. The European association sees to promoting and optimizing recovery and recycling activities of plastic packaging in member countries, creating synergies and cooperation agreements at international level aimed at optimizing national performance.

• Un manuale di corretta gestione - Il - Corepla ha pubblicato un manuale operativo per una corretta gestione dei rifiuti di imballaggi di plastica generati dalle attività industriali, artigianali, commerciali e di servizio. Punto focale della pubblicazione è la sensibilizzazione delle imprese sui vantaggi connessi alla separazione alla fonte dei rifiuti di imballaggio di plastica che, oltre a garantire una qualità superiore del materiale avviato al riciclo, consente una gestione più economica dei costi per lo stoccaggio dei rifiuti rispetto a quelli da affrontare ex post, servendosi di un operatore autorizzato alla separazione di materiale disomogeneo.
La razionalizzazione delle modalità di gestione aziendale dei rifiuti di imballaggio è in linea con le politiche ambientali comunitarie, e il manuale intende sottolineare come ogni utilizzatore di imballaggi possa contribuire – scegliendo packaging sempre più “compatibili” con l’ambiente - al progetto di prevenzione della formazione di rifiuti e di valorizzazione dei rifiuti di imballaggio.
La pubblicazione Corepla si propone di offrire alle imprese le soluzioni organizzative finalizzate al soddisfacimento delle attese della collettività e dei clienti, alla riduzione dei costi, al conseguimento di risparmi, all’ottimizzazione della gestione degli spazi aziendali, alla razionalizzazione del processo produttivo, alla riduzione dei rischi e dei costi derivanti dall’inosservanza delle prescrizioni normative. A questo proposito, una sezione del testo è dedicata agli adempimenti amministrativi connessi alla gestione dei rifiuti, rispetto ai quali si forniscono indicazioni operative e schemi fissi.

• A manual for correct administration - Corepla has brought out an operational manual for the correct administration of plastic packaging waste generated by industrial, craft, trade and service activities. The focal point of the publication is the sensitising companies as to the advantages of separating plastic packaging waste at source, as feature that, well as guaranteeing a superior quality of material sent for recycling, enables greater economy in administering the costs of warehousing waste compared to those tackled ex post, availing oneself of an operator authorized in the separation of dishomogeneous material.
The rationalization of the mode of company handling of packaging waste is in line with community environmental policies, and the manual wishes to underline how each packaging user can contribute - by choosing packaging that is evermore environmentally compatible - to the projects of preventing the formation of waste and the exploitation of packaging waste.
Corepla’s publication wishes to offer companies organizational solutions aimed at satisfying the expectations of the public and customers, in terms of reduction of costs, savings, optimization of administering company space, rationalisation of production process, reduction of risk and costs stemming from non fulfilment of standards. On this count, a section is dedicated to the administrative obligations of administering waste where working indications and set schemes are proposed.


Rivisti gli standard di sicurezza
L’associazione Packaging Machinery Manufacturers Institute (PMMI) ha promulgato i nuovi standard di sicurezza, riesaminati e aggiornati, in merito alle macchine per l’imballaggio e il converting. Nello specifico, le nuove norme di costruzione, manutenzione e utilizzo (identificabili con la sigla ANSI/PMMI B155.1) saranno uno strumento prezioso e un’ulteriore garanzia non solo per i produttori di macchinari, ma anche per gli utenti finali, desiderosi di aumentare la produttività dei propri apparati senza però intaccarne la sicurezza. I nuovi standard si concentrano sull’identificazione e la valutazione dei pericoli, come metodo principale per l’analisi dei rischi nei quali incorre il personale. È possibile recuperare una copia dei nuovi standard in formato elettronico direttamente dal sito www.pmmi.org.

Safety standards revised
The Packaging Machinery Manufacturers Institute (PMMI) has issued its new safety standards, revised and updated, for packaging and converting machines. In fact, the new rules for construction, servicing and use (identified with the initials ANSI/PMMI B155.1) will be a valuable tool and offer a further guarantee not just for machinery manufacturers, but also end users wanting to increase the productivity of their equipment without, however, losing out on safety. The new standards concentrate on the identification and assessment of risks as the main method to analyse the hazards for personnel. An electronic copy of the new standard can be obtained directly from the association’s website: www.pmmi.org.


Riciclo delle lattine senza preselezione
L’attività di ricerca svolta dall’Università di Leeds (UK) ha portato al perfezionamento di un sistema di riciclo delle lattine di alluminio e di acciaio, vantaggioso in termini economici e tecnologici, soprattuto perché elimina la necessità di preselezione degli scarti. Bob Cochrane e la sua équipe hanno scoperto infatti che l’aggiunta di quantitativi controllati di alluminio all’acciaio fuso rende innocue le impurità di stagno e rame, che non devono più essere rimosse. In contemporanea la presenza di alluminio aumenta la durezza e la resistenza meccanica dell’acciaio.
La produzione annuale di acciaio nel Regno Unito è di circa 18,5 milioni di t, di cui il 40% viene riciclato (pari a circa 793 milioni di t): cifre indicative del potenziale di sviluppo per la nuova tecnica di riciclo, che verrà ulteriormente sviluppata nell’ambito di uno studio pilota svolto in collaborazione con l’industria.

Recycling of cans without preselection
The study carried out by the University of Leeds (UK) has led to the perfectioning of a steel and aluminium can recycling system, that shows evident advantages in both economic and technological terms, aboveall because it eliminates the need to preselect waste. Bob Cochrane and his team have in fact discovered that the addition of controlled quantities of aluminium to molten steel make lead and copper impurities innocuous, that hence no longer need to be removed. At the same time the presence of aluminium increases the hardness and mechanical resistance of steel.
The yearly production of steel in the UK stands at around 18.5 million tons, of which 40 % is recycled (to around 793 million tons): figures indicative of the development potential for the new recycling techniques, that will be further studied within a pilot study carried out in cooperation with industry.