Lusso: guardare lontano
Luxury: look far off

La domanda di beni di lusso riprende a crescere. Osservatorio Altagamma, con un aggiornamento dedicato all’India.
The demand for luxury goods is picking up again and growing. The Altagamma Observatory with an update covering India.
Benessere da esportazione
Wellness exports

Il bilancio 2005 di Unipro è caratterizzato da un’ulteriore crescita dell’export e dalla sostanziale tenuta del mercato interno.
The 2005 balance of Unipro is featuring a further increase in exports and the overall holding of the internal market.
Imballaggio per lo sviluppo
Packaging for development

Storia, azioni e prospettive dell’agenzia ITC, che sostiene l’imballaggio come motore di uno sviluppo consapevole.
History, undertakings and prospects of the agency ITC, that supports packaging as a conscious drive towards development.
Ideas&Trends
OPPack Awards 2006, Ecma Awards, Tube of the Year
Ready to use








UNIPRO Durante l’assemblea annuale di giugno, l’unione dei produttori italiani di cosmetici e profumi ha pubblicato il bilancio 2005, caratterizzato da un’ulteriore crescita dell’export e dalla sostanziale tenuta del mercato interno.

L’industria cosmetica italiana ha chiuso il 2005 con una lieve crescita della produzione, prossima ai 7.900 milioni di Euro (+1,6%), influenzata in larga parte dalle esportazioni che, con un aumento di oltre 6 punti percentuali, raggiungono i 2.127 milioni di Euro. Ormai da due anni si assiste, invece, al forzato rallentamento del mercato interno che chiude con un valore di poco superiore agli 8.600 milioni di Euro.
Questi i dati in sintesi, divulgati a fine giugno scorso in occasione della 39a assemblea annuale di Unipro, a cui sono associate oltre 500 industrie cosmetiche nazionali. Da tempo Unipro sottolinea la particolare eccezione che la cosmetica esprime all’interno del più ampio comparto della filiera Made in Italy: sono infatti più di cinque anni che, seppur con minor evidenza, i trend di sviluppo della domanda di prodotti cosmetici sono in controtendenza rispetto ai consumi, ad esempio, di abbigliamento e calzature. Un fenomeno che, come spiega il presidente di Unipro, Fabio Franchina deriva «dalla capacità dell’industria di innovare e di rispondere alla crescente esigenza di prodotti legati a un concetto di benessere evoluto, direttamente legato a quello, più ampio, di benessere della persona».

Dati e fatti
Export in cifre - Il prodotto italiano si conferma molto competitivo sui mercati internazionali, grazie a un sapiente mix di innovazione, qualità e politiche di prezzo mirate (figura 1).
Nella classifica dei Paesi di sbocco primeggiano Francia (287 milioni di euro), Regno Unito e Germania (207 milioni), Stati Uniti (199 milioni) e Spagna (151 milioni), che assorbono oltre il 50% dell’offerta nazionale di cosmetici, mentre nell’area asiatica emergono gli Emirati Arabi e l’Arabia Saudita, con quasi 83 milioni di euro, seguiti da Hong Kong e Giappone, a quota 48 milioni. Guardando, invece, al prossimo futuro, gli studi di Unipro identificano diverse aree in fase di sviluppo (Brasile, Europa dell’Est, Malesia e Thailandia), che presentano rilevanti opportunità di crescita per l’intero settore.
I prodotti Made in Italy più apprezzati all’estero sono, ancora una volta, le creme, che realizzano oltre confine più di 500 milioni di euro di fatturato (+13%) e rappresentano un 23% abbondante dell’offerta nazionale di prodotti di bellezza. Seguono le acque e le colonie con un valore prossimo ai 448 milioni di euro, in crescita addirittura del 18,6%, e i prodotti per il trucco degli occhi, saliti del +8,7% a circa 135 milioni di Euro. Secondo i dati Colipa (la federazione europea del settore), l’Italia si attesta al terzo posto nella classifica dei produttori. Durante l’esercizio in esame, le crescite più interessanti si sono registrate in Spagna (+4,8%), mentre l’Inghilterra segna +1,1%, e la Germania +0,2%, apparentemente in ripresa dopo alcuni anni di costante flessione. In evidente contrazione, invece, la Francia che chiude il 2005 a -1,2%.

Il mercato interno - Nonostante la fase di rallentamento, il mercato nazionale si dimostra dinamico e caratterizzato da nuove scelte d’acquisto dei consumatori, raggiungendo un valore complessivo di 8.600 milioni di euro. Questo andamento si riflette sugli investimenti pubblicitari che, da un lato, mostrano una flessione del 2,7% rispetto al 2004, per un valore prossimo ai 550 milioni di euro; dall’altro, rappresentano pur sempre il 5% e oltre degli investimenti nazionali, a testimonianza del rilievo del comparto nell’economia nazionale.

L’andamento dei canali
Il Rapporto Annuale 2005, redatto dal Centro Studi e Cultura d'impresa di Unipro, evidenzia un andamento altalenante dei vari canali, condizionato - fra l’altro - da comportamenti d’acquisto sempre più specifici e individualizzati, conseguenza della ridotta capacità di spesa delle famiglie italiane (tabella 1).
• La profumeria risulta ancora in contrazione, anche a causa dell’aumento dei prezzi (+3%), tuttavia si muove verso tipologie di prodotto sempre più diversificate (per es. i cofanetti trucco e i prodotti della linea maschile sono entrambi in forte crescita), nuove strategie di valorizzazione del servizio, mglior specializzazione di prodotto e qualificazione dell’offerta.
• Il mass market, che copre quasi il 42% dei consumi, registra una leggera flessione (-0,4%), dopo anni di crescite superiori alla media di mercato.
• Positive le vendite nelle farmacie (+4,6%), che superano i 1.100 milioni di euro a copertura del 12,8% del mercato, evidenziando ritmi di crescita superiori alla media di tutti gli altri canali.
• L’erboristeria cresce ancora (4%), superando i 260 milioni di euro, e insieme allo sviluppo della farmacia rappresenta il fenomeno più caratteristico degli ultimi dieci anni.
• Crescono le vendite porta a porta e per corrispondenza (+3,4%, 400 milioni di euro).
• Le vendite tramite Internet, benché di difficile misurazione, mostrano aumenti interessanti (circa del 20%), soprattutto per i prodotti alternativi destinati ad una nicchia di consumo che potrebbe ampliarsi nel tempo, anche grazie a nuove strategie di marketing.
• Probabilmente a causa della repentina trasformazione del canale (e delle difficoltà di classificazione delle vendite nei cosiddetti centri benessere), gli istituti di bellezza e di estetica registrano nel 2005 una contrazione del -1% con volumi prossimi ai 131 milioni di Euro, lasciando tuttavia buone speranze per il futuro.
• I prodotti venduti nei saloni professionali, prossimi per valore ai 715 milioni di euro, mostrano per la prima volta dopo anni una contrazione dell’1,1% in valore e del 4% in quantità, nonostante un alto incremento medio di prezzo, (+2,5%).

I trend di prodotto
Interessanti, ed evidenziati nella figura 2, gli andamenti delle principali categorie di prodotti di bellezza.
• Nei prodotti per i capelli (circa 22% del totale dei consumi), il tasso di sviluppo più significativo è stato registrato da doposhampoo, balsami e maschere (+5,3%) a conferma della predilezione per i prodotti più specifici e a maggior tasso di innovazione.
• Fra i prodotti per il viso, prosegue la crescita dei depigmentanti (+7,9%), delle creme antietà e antirughe (+5,5%), di maschere ed esfolianti (+5,3%).
• La tendenza alla cura di sé si evidenzia anche nei risultati di vendita riguardanti i prodotti per labbra, protettivi, basi incolore e stick solari (+9,1%).
• Body care: dinamico l’andamento dei solari e pigmentanti, cresciuti del 3,2%, e ancor di più delle creme polivalenti (+7,4%).
• Nel segmento dei prodotti per l’igiene del corpo si segnala la crescita delle specialità per i piedi, vendute soprattutto in farmacia, che nel 2005 hanno segnato +8,5%.
• Incessante, se non addirittura rinvigorita, la vendita di cosmetici per uomo, cresciuta del 2,8% con un valore di quasi 287 milioni di Euro. La predilezione per i prodotti innovativi è testimoniata, ad esempio, dal +33,3% registrato nel canale farmacia dalle creme per il trattamento.



Cosmetics industry
Wellness exports

UNIPRO The union of Italian cosmetics and perfume producers published their 2005 balance at their annual conference in June, featuring a further increase in exports and the overall holding of the internal market.

The Italian cosmetics industry ended 2005 with a slight increase in production, standing at around 7,900 million Euro (+1.6%), aided considerably by exports, up by 6 per cent to 2,127 million Euro. The Italian domestic market, on the other hand, has suffered a slowdown over the past two years, closing at a little more than 8,600 million Euro.
These are the statistics, in brief, released in June at the 39th annual Unipro conference, organisation which counts over 500 Italian cosmetics concerns. Unipro has for some time now striven to emphasize how cosmetics are indeed an exception in the broader segment of the Italian sector: for over five years now, the increased demand for cosmetics products has, albeit less markedly than before, gone against the trends in consumption, say, of clothes and footwear.
According to Fabio Franchina, Unipro chairman, this is because of «the industry’s capacity for innovation and its ability to respond to growing demand for products with an evolved concept of wellbeing, directly related to the broader concept of personal wellness».

Facts and figures
Exports in figures - Italian products are extremely competitive on international markets thanks to a skillful combination of innovation, quality and targeted pricing policies (figure 1).
The classification of outlet countries is headed by France (287 million Euro), United Kingdom and Germany (207 million), United States (199 million) and Spain (151 million), accounting for 50% of domestic cosmetics on offer, while outlet countries in Asia include the Arab Emirates and Saudi Arabia, with nearly 83 million Euro, followed by Hong Kong and Japan, with 48 million. Looking to the near future, instead, Unipro’s study identifies various developing areas (Brazil, Eastern Europe, Malaysia and Thailand), that offer sizeably opportunities for growth of the entire sector. Italian products most appreciated by foreign customers are, once again, creams, with a turnover for outside Italy of more than 500 million Euro (+13%), accounting for a full 23% of the Italian domestic beauty products offer. Next come scents and colognes, valued at around 448 million Euro, showing an increase of as much as 18.6%, and eye make-up, up +8.7% to total 135 million Euro.
According to Colipa statistics (the European federation for the sector), Italy ranks third place in the classifications of producers.
The most striking growth rates during the business year in question were recorded in Spain (+4.8%), while the UK was up by 1.1% and Germany
by +0.2%, seemingly recuperating after several years of constantly declining figures. France, on the other hand, is suffering a downward trend, ending 2005 with -1.2%.

The Italian domestic market - Despite its slowing trend, Italy’s domestic market remains dynamic and consumers are making new choices in purchases; it is currently valued at 8,600 million Euro.
This trend is reflected in investment in advertising and publicity.
Although this has decreased by 2.7% on 2004, to a total value of around 550 million Euro, it constitutes 5% and more of domestic investment, emphasizing the importance of the segment to the Italian economy.

Trend of the channels
The 2005 Annual Report, drafted by the Unipro Study and Management training Centre, illustrates the seesawing trends of the various channels, caused - among other things - by increasingly specific and individualised purchasing behavior, resulting from a reduced spending capacity of Italian families (table 1).
• Perfumes are still on the decrease, also caused by increase in prices (+3%), despite increased numbers of product types (e.g. make-up kits and products for men are both on the increase), new strategies for valorizing the service, improved product specialization and offer qualification.
• The mass market, accounting for nearly 42% of consumption, has dropped slightly (-0.4%), after many years of growth rates exceeding the market average.
• Sales of pharmaceuticals are up (+4.6%) beyond 1,100 million Euro, accounting for 12.8% of the market and with a growth rate higher than the average of all other channels.
• Herbal products are still on the increase (4%), exceeding 260 million Euro and, together with the growth of pharmacy, is the most remarkable event of the past decade.
• Door to door and mail order sales have increased (+3.4%, 400 million Euro).
• Internet sales, although awkward to measure, have increased considerably (by around 20%), especially in terms of alternative products for a consumer niche that could expand over time, thanks also to new marketing strategies.
• Probably as a result of the channel’s sudden transformation (and difficulties in classifying sales in so-called wellness centres), beauty salons and centres recorded a -1% decrease in 2005 with a volume worth 131 million Euro, but still with good hopes for the future.
• Products sold in professional salons, worth 715 million Euro, have decreased by 1.1% in value for the first time in years and by 4% in quantity, in spite of a high increase in average price (+2.5%).

Product trends
Interesting trends for the main categories of beauty products, as highlighted in figure 2.
• In the field of hair products (around 22% of total consumption), the most significant development rate was recorded by hair conditioners, balms and face masks (+5.3%) confirming preference for specific products with a higher innovation rate.
• In the field of face-care products, growth continues for depigmentation products (+7.9%), anti-ageing and anti-wrinkle creams (+5.5%), face masks and exfoliation products (+5.3%).
• Upwards trend in personal care is also highlighted in results for sales of lip products, protection products, colorless foundations and sun cream roll-ons (+9.1%).
• Bodycare: dynamic trend for sun creams and pigmentation products, increased by 3.2%, and even more so for multi-purpose creams (+7.4%).
• The segment of personal hygiene products shows an increase in footcare products, mainly sold in pharmacies, up +8.5% in 2005.
• The sales of cosmetics for men are constant if not increasing, showing an overall increase of 2.8% and valued at 287 million Euro. Preference for innovative products is highlighted, for example, by a 33.3% increase in creams for personal care in the pharmacy channel.



Viaggi di bellezza
• Percorsi - Dedicato ai media e agli opinion leader un “viaggio” - virtuale ma non troppo - fra le essenze, dove i grandi marchi del settore hanno illustrato alla stampa le ultime tendenze culturali e tecnologiche che animano la profumeria. Un viaggio magico, per “toccare con naso” l’evolversi del profumo e del suo ruolo nel corso dei secoli, le fragranze esotiche di oggi e gli effetti odorosi ottenuti con l’ausilio di futuristiche tecnologie estrattive.

• Volare in Giappone - Missione commerciale Unipro a Tokyo e Osaka, dove lo scorso giugno, in una serie di incontri individuali, le imprese partecipanti hanno potuto presentare e commercializzare i propri prodotti. Il Giappone prospetta ottime opportunità per l’industria cosmetica italiana, ma ha caratteristiche indispensabili da conoscere: in primis l’estrema competitività e l’attenzione spasmodica a qualità e dettagli. Meno noti, invece, i ben definiti canoni di bellezza (la cui cura è considerata espressione basilare di buona educazione), che impegnano le donne a truccarsi con attenzione, senza mai rinunciare a fondotinta e rossetto.

• Cresce il mercato turco - A settembre Unipro ha organizzato un incontro informativo sulla Turchia. Quest’area, che attraversa una intensa fase di modernizzazione e sviluppo economico, è in gran fermento e guarda con interesse al made in Italy. Nel 2005 l’export italiano del settore bellezza è cresciuto del +10,3% raggiungendo i 22,7 milioni di euro. La Turchia diventa così il primo importatore di cosmetici italiani fra i Paesi candidati all’ingresso nell’Unione Europea, seguita da Croazia, Romania, Bulgaria e Macedonia.
Le specialità più apprezzate? I prodotti per il corpo, seguiti da quelli per i capelli e dalla profumeria alcolica, con interessanti prospettive anche per make up e igiene orale. Per dare nuovo slancio alle collaborazioni fra i due Paesi, Unipro ha organizzato per il prossimo novembre, insieme a ICE, un workshop B2B a Istanbul.

• Perché dopo un po’ di tempo avete la sensazione che il vostro profumo sia “diverso”? Come si motiva l’alta fedeltà al profumo del cuore, nonostante le mille tentazioni del mercato? Perché Cleopatra viene ancor oggi considerata la depositaria di mille segreti di bellezza? Potete chiederlo agli esperti che animano il nuovo sito rivisitato www.accademiadelprofumo.it, arricchito di nuove sezioni, tra cui un inedito servizio “lo specialista risponde”. È solo l’ultima delle iniziative messe in campo da Accademia del Profumo, emanazione di Unipro, per dialogare con i consumatori.



Beauty trips
• Routes - Dedicated to media and opinion leaders, a “trip” - virtual but not too much so - among the essences, where the big brands of the sector illustrate the latest cultural and technological trends of perfume to the press. A magical journey following the evolution of perfume and its role through the centuries right down to the exotic fragrances of today and the odorous effects obtained with the aid of futuristic extractive technologies, allowing one to experience all these things and “touch them with ones nose”.

• Flying in Japan - Unipro commercial mission to Tokyo and Osaka, where last June, in a series of individual encounters, the companies taking part were able to present and trade their products. Japan prospects excellent opportunities for the Italian cosmetics industry, but its indispensable characteristics need to be known: first and foremost the extreme competitivity and the spasmodic attention to quality and detail. Less known in turn the well defined canons of beauty (the care for which is considered as the basis of good manners), that commits women to pay a lot of attention to make-up, making full use of foundation cream and lipstick.

• Turkish market growing - In September Unipro has organized an informative encounter on Turkey. This area, that is going through an intense phase of modernisation and economic development, is in great ferment and its looking with interest to Italian products. In 2005 Italian exports to the beauty sector grew by +10.3% reaching 22.7 million Euro. Turkey has thus become the main importer of Italian cosmetic amongst the Companies candidate to enter the European Union, followed by Croatia, Rumania, Bulgaria and Macedonia. The most appreciated specialties? Products for the body, followed by hair products and alcoholic perfumes, with interesting prospects also for make-up and oral hygiene. To give new verve to cooperation between the two Countries, the coming November Unipro has organize a B2B workshop at Istanbul.

• Why after a bit of time do you have the sensation that your perfume is a bit “different”? How does one motivate the faithfulness to ones favorite perfume, despite the myriad of temptations from the market?. Why is Cleopatra still today considered as holding the thousand secrets of beauty? You can ask this to the experts at the new www.accademiadelprofumo.it site, enriched in nine sections, among which an unusual “the specialist responds”. It is only the latest of a series of undertakings fielded by the Accademia del Profumo, emanation of Unipro, for dialoguing with the consumer.