Gli imballaggi di legno (consuntivo 2022)

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Pallet, imballaggi industriali, cassette, tappi di sughero: queste le tipologie che compongono la famiglia degli imballaggi di legno. Di seguito, i dati di consuntivo 2022 del comparto prime valutazioni sull’anno appena concluso

A cura di Barbara Iascone
Istituto Italiano Imballaggio

Gli imballaggi di legno garantiscono fin dall’antichità la sicurezza delle merci nelle fasi di trasporto e movimentazione: grazie alla resistenza e alla capacità di assorbire in maniera eccellente urti e vibrazioni, riducono infatti al minimo gli eventuali danni ai prodotti trasportati e relative perdite.

Al giorno d’oggi sono considerati interpreti indiscussi del concetto di sostenibilità: realizzati con un materiale riciclabile e biodegradabile, la loro essenza “ecologica” è ormai un valore riconosciuto a tutti i livelli. Possiamo anzi dire che, ormai, quasi tutti gli imballaggi in legno sono prodotti o con materiali riciclati o con materiali provenienti da foreste gestite in modo responsabile, riducendo così in maniera sensibile gli sprechi e l’impatto ambientale. Secondo la Banca Dati dell’Istituto Italiano Imballaggio, l’84% degli imballaggi riutilizzabili in Italia è rappresentato da imballaggi da trasporto, di cui il 65% è realizzato in legno.

Quotazioni delle materie prime. Nel 2023 il trend delle quotazioni dei prezzi delle voci relative alle materie prime utilizzate per produrre imballaggi in legno monitorate presso la Camera di Commercio di Milano, risultano, come del resto tutte le altre quotazioni, in netto calo. Le quotazioni medie del 2023 su quelle dell’anno precedente registrano cali importanti che vanno dal -13,3% per “morali, travetti per imballo e armatura per imballaggi industriali” al -40,6% per “pannelli: oriented strand board (OSB) base spess. 10 mm”.

Fotografia di un settore

In base ai dati di consuntivo ricavati da Imballaggio in Cifre edizione 2023, nel 2022 l’industria degli imballaggi in legno stava al 17,5% sul totale della produzione italiana di imballaggi espressa in tonnellate, e al 3,9% del fatturato complessivo.

In base alla suddivisione espressa in Imballaggio in cifre, il compendio statistico economico che l’Istituto Italiano Imballaggio redige ogni anno, il segmento si suddivide in pallet, imballaggi industriali, cassette, tappi di sughero.

I primi rappresentano il 77,9% del comparto, mentre gli imballaggi industriali ne rappresentano il 14,6%. Queste due categorie, che insieme fanno il 92,5% della produzione di imballaggi in legno, sono impiegate esclusivamente nel mondo del trasporto e della logistica, rendendoli particolarmente sensibili, anche più di altre tipologie di packaging, all’andamento dell’industria manifatturiera nel suo insieme.

Tabella 1. Bilancio globale del settore imballaggi in legno.
  2019 2020 2021 2022 Ip. 2023
Fatturato Mln Euro 1.609 1.545 1.561 1.605 1.649
Addetti - - - - 10.200
Aziende operanti n° - - - - 2.057
Produzione t/000 2.734 2.850 3.182 3.168 3.002
Esportazione 170 178 173 184 156
Importazione 436 397 433 446 424
Utilizzo apparente 3.000 3.069 3.442 3.430 3.270
Fonte: Imballaggio in Cifre, Istituto Italiano imballaggio

Fatti e dati

(Fonte: elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio su dati ISTAT) In questa analisi partiamo dai dati consuntivi evidenziati nell’ultima edizione di Imballaggio in Cifre che si riferiscono all’anno 2022, fornendo però anche una prima valutazione del 2023. È necessario precisare che, per il 2023, non sono ancora disponibili dati ufficiali, e le valutazioni riportate si basano sulle prime elaborazioni ISTAT riferite ai primi 10 mesi dell’anno, sia per quanto riguarda le produzioni sia il commercio estero.

Partendo quindi dai dati consuntivi, nel 2022 la produzione di imballaggi di legno è risultata essere sostanzialmente stabile al +0,4%, con circa 3.168 t/000. Il fatturato ha registrato una crescita del +2,8% circa, così come il commercio estero: +6,3% per le esportazioni, +2,9% le importazioni.

Le prime valutazioni relative al 2023 mostrano una produzione in calo del -5% circa, con 3.000 t/000. Questo andamento sarebbe confermato anche da alcuni indicatori economici: la tendenza negativa registrata dall’industria manifatturiera (-0,6%), il calo generalizzato delle esportazioni, un decremento della movimentazione di merci che, inevitabilmente, influisce su questa tipologia di imballaggio fortemente collegata al mondo dei trasporti.

Tabella 2. Produzione della filiera imballaggi in legno. Dati in t/000 con previsioni 2023.
  Imballaggi industriali Tappi sughero Cassette Pallet
2019 480 31,3 180 2.043
2020 472 57 176 2.145
2021 488 69 180 2.445
2022 463 73 165 2.467
2023 429 70 148 2.355
Fonte: Imballaggio in Cifre, Istituto Italiano imballaggio

Pallet. I pallet continuano a essere la voce più rappresentativa del comparto (77,9%): nel 2023 dovrebbero registrare un calo del 4,5%, sovvertendo l’andamento tendenziale positivo che li aveva caratterizzati negli ultimi anni. Nel 2022 la produzione aveva chiuso con un +2,1%.

In base all’analisi della Banca Dati dell’Istituto Italiano Imballaggio il settore pallet risulta destinato per il 46,4% al settore alimentare, suddiviso in bevande e liquidi alimentari per il 22,2% e in food per il 24,2%. Il 24,4% è destinato all’area dei prodotti di largo consumo non alimentare (cosmetico, farmaceutico, detergenza domestica, ecc.), il restante 29,2% è destinato all’area non alimentare in generale, di cui il 2,8% al settore chimico.

Imballaggi industriali. Si tratta di casse, perlopiù realizzate su misura, di grandi bobine per cavi elettrici, casse per vini, scatole di grandi dimensioni, ecc. Nel 2023 la produzione di imballaggi industriali di legno dovrebbe registrare un calo intorno al -7,5%, portando le tonnellate al di sotto delle 430.000. Anche il 2022 registrava un andamento tendenziale negativo (- 5,1%).

Cassette. Utilizzate nei settori ortofrutta, ittico e vivaistico, da diversi anni le cassette di legno registrano un lento ma costante calo, sostituite da contenitori realizzati con altri materiali: nell’ortofrutta sta prendendo il sopravvento il cartone ondulato, mentre il settore ittico sta avviandosi a un uso quasi esclusivo di cassette in plastica e polistirolo. Dopo il calo in produzione registrato nel 2022 (-8%), si ipotizza per il 2023 un -10%.

Tappi di sughero. Si tratta di una nicchia nella “famiglia” degli imballaggi di legno (2,2%) ma di grande importanza, dato che l’Italia è tra i maggiori produttori di sughero. Nel 2022 si era registrata una crescita di circa il 6,5% in termini produttivi, arrivando a superare le 70.000 tonnellate. Il trend per il 2023 vede un invece calo del 5%, dovuto essenzialmente al ridimensionamento dei principali settori di sbocco. Anche il commercio estero nel 2023 è stato caratterizzato da andamenti negativi sia per le importazioni che per le esportazioni.

I numeri del riciclo (dati Rilegno)

In base all’ultimo report relativo alla gestione rifiuti derivanti dagli imballaggi in legno messo a punto da Rilegno, il consorzio del sistema CONAI, risulta che nel 2022 sono stati recuperati il 62,7% degli imballaggi di legno immessi al consumo, vale a dire quegli imballaggi che, una volta utilizzati sul territorio nazionale, producono un rifiuto. Rientrano in questa classificazione anche gli imballaggi di produzione estera. Sono state circa 1.717 t/000 le quantità di imballaggi di legno raccolti e riciclati.

Scopri maggiori informazioni sulle aziende citate in quest'articolo e pubblicate sulla Buyers' Guide - PackBook by ItaliaImballaggio
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