Rapporto sullo stato dell’imballaggio (3)
Report on the status of packaging (3)

A fine ottobre 2005 si avvertono i segnali di una timida ripresa.
At end October 2005 one can see signs of a slight recovery.

Imballaggi di legno
Wooden packaging

Analisi di un settore storico della filiera del packaging.
Analysis of a traditional sector in the packaging industry.

News









DATI E FATTI Analisi di un settore storico della filiera
del packaging: gli imballaggi di legno “tengono” nel 2004, a fronte anche di numerosi cambiamenti che stanno interessando il comparto (e il commercio mondiale).
Plinio Iascone

Gli imballaggi di legno rientrano nella macro area “legno e prodotti di legno”, in accordo con le indicazioni dell’associazione confindustriale Federlegno-Arredo; analizzando la produzione, il 2004 si è concluso con un incremento in quantità del 4,4%, mentre il fatturato corrente ha segnato uno sviluppo del 5,9%.
In merito ai settori che afferiscono alla macro area, il trend evolutivo è stato il seguente (stando alle elaborazioni che l’Istituto Italiano Imballaggio ha ricavato dai dati di Federlegno-Arredo):
- legno per edilizia +8,6%;
- pannelli, semi lavorati e componenti vari + 6,9%;
- aste e cornici +2,2%;
- segati di conifere +0,5%;
- sughero -4,1%;
- imballaggi di legno 1%.
Globalmente, dunque, si evidenzia un lieve recupero nella maggioranza dei settori rispetto al 2003.

Standard per il commercio
Botti, casse, cesti, sono imballaggi storici e, per anni, hanno costituito una delle forme a maggiore diffusione. Attualmente, sul mercato, vengono principalmente utilizzati gli imballaggi industriali (strutture per il trasporto di macchinari o impiantistica, cassette per liquori e vini pregiati, rocchette e casse per cavi, tappi di sughero, bins…), le cassette per prodotti ortofrutticoli e i pallet.
Gli imballaggi di legno, in qualità di imballaggio da trasporto, sono presenti in quasi tutti i settori dell’industria manifatturiera: i pallet sono usati “trasversalmente” in pratica ovunque, mentre gli imballaggi industriali trovano impiego in diversi settori della meccanica e dell’impiantistica. L’unico manufatto condizionato essenzialmente da una sola area di utilizzo (quella dei prodotti ortofrutticoli freschi) è la cassetta.
Il settore degli imballaggi di legno è da tempo al centro di numerosi cambiamenti “strutturali”; in particolare a seguito della richiesta di applicazione dello Standard ISPM-15 della FAO, che prevede che i materiali da imballaggio di legno grezzo, destinati al commercio extra UE, vengano trattati termicamente o fumigati con bromuro di metile prima di essere immessi nel circuito degli scambi commerciali internazionali. L’avvenuto trattamento deve essere certificato dall'apposizione di un marchio riconosciuto a livello mondiale. Pertanto, gli imballaggi non sottoposti a trattamento fitosanitario non potranno essere impiegati nell'interscambio internazionale delle merci destinate ai paesi, che chiederanno l'applicazione di detto Standard.
Il recepimento a livello mondiale dell'ISPM-15 (alcuni Paesi tra cui l’Europa l’hanno già fatto) rappresenterà una svolta nella movimentazione delle merci: lo Standard, riconosciuto come "regolamento tecnico" di riferimento dall'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), assumerà di conseguenza, a tutti gli effetti, valore di norma di riferimento ineludibile, non solo per i produttori d'imballaggi di legno (pallet, botti, casse e bobine per cavi) ma anche per tutte le imprese attive nel contesto dell’import-export.

Imballaggio: i comparti e le cifre
Nel 2004 la filiera del legno, dopo due anni di progressive flessioni a fronte della prolungata negativa congiuntura economica, ha interrotto il ciclo recessivo segnando una crescita, seppur contenuta, dello 0,9% in termini quantitativi, attestandosi su 2.914 t/000.
Il fatturato ha raggiunto 1.616 milioni di euro, +1% rispetto al 2003.
In particolare le tre aree in cui si suddivide la filiera evidenziano, in termini quantitativi, il seguente trend:
- imballaggi industriali +2%;
- cassette per ortofrutta -10%;
- pallets +2,7%. Le esportazioni rappresentano il 3,7% della produzione, mentre le importazioni rappresentano il 10% dell’utilizzo; entrambi i parametri risultano sostanzialmente stabili. I valori evidenziati si riferiscono alla produzione e sono quindi compresivi delle esportazioni, ma al netto delle importazioni (con riferimento al “vuoto”).
Il commercio estero riguarda essenzialmente i pallet.
L'intero comparto industriale annovera oltre 2.000 aziende che occupano circa 11.000 addetti.
Il loro riferimento associativo è Assolegno (Federlegno-Arredo), che rappresenta non solo i produttori di manufatti in legno, ma anche le aziende che lavorano le materie prime legnose.
Vediamo ora in dettaglio l'andamento dei tre principali comparti della filiera.

• Imballaggi industriali
Dopo un biennio caratterizzato da un trend non certo esaltante, nel 2004 si evidenzia una crescita del 2%.
Lo sviluppo è senz’altro contenuto, ma in un anno in cui l’industria manifatturiera ha continuato a essere in stallo, il risultato deve senz’altro considerarsi positivo.
I dati di produzione comprendono anche i bins (5-6% circa).
Il 70% dell’offerta è riconducibile ad aziende specializzate che lavorano per più clienti, il restante 30% si riferisce ad autoproduzione o ad aziende che lavorano in esclusiva per un unico cliente. Questo peculiare fenomeno è motivato dal fatto che gli imballaggi industriali normalmente vengono prodotti in unico esemplare, a misura del prodotto che andranno a contenere.
Le alternative agli imballaggi industriali di legno sono, in alcuni casi, i container.
L’area degli imballaggi industriali, oltre alle grandi casse adibite al trasporto di manufatti meccanici di grande dimensioni, comprende anche i bins e le cassette per liquori.
Per quanto riguarda i bins, gli imballaggi alternativi sono i bins di plastica, che risultano in progressivo aumento; per le cassette per liquori le alternative sono quelle di cartoncino.

• Pallet
Dopo due anni caratterizzati da un trend al ribasso, il 2004 evidenzia un +2,7% nella produzione in peso.
Il trasporto delle merci trova nel pallet uno strumento indispensabile, poiché permette una movimentazione delle merci veloce e razionale.
Continua l’azione da parte di Federlegno tesa a diffondere sul mercato i pallet standardizzati e certificati a marchio EPAL.
Questi pallet soddisfano rigide caratteristiche di tenuta e sicurezza, favorendone il riuso per molteplici volte.
La progressiva diffusione dei pallet EPAL ha prodotto un sensibile rinnovo del parco a rendere e, nel contempo, è in progressivo aumento l’attività dei riparatori di pallet, che li rimettono in circolazione.
Esistono pallet alternativi a quelli di legno, prodotti in plastica, cartone o acciaio. Questi tre competitor ricoprono una quota marginale del mercato, che non supera il 10%.

• Cassette
Attualmente le cassette di legno sono impiegate per il 97% per movimentare ortofrutta e, per il restante 3% , nel settore vivaistico oltre che per il trasporto di carni di pollame e di conigli. La cassetta di legno è stata per molti anni l’unico imballaggio utilizzato per il trasporto dei prodotti ortofrutticoli, dei prodotti ittici e delle carni (pollame, conigli).
Progressivamente la loro presenza si è sensibilmente ridotta a pochi punti percentuali per i prodotti ittici, per i polli e i conigli, sostituiti con analoghe cassette in materiale plastico.
Anche nell’area ortofrutticola la presenza della cassetta di legno si è via via ridimensionata. Nel 2004 la produzione ha toccato le 323 t/000 (-10% rispetto al 2003).
Per comprendere meglio la recessione in atto, bisogna tenere presente che dieci anni or sono la produzione ammontava a 1.400 t/000.
La quota di utilizzo della cassetta di legno nel settore ortofrutta è ulteriormente sceso nel 2004 (raggiungendo il 28% circa), mentre crescono le quote delle cassette di cartone ondulato e di plastica (in particolare quella a rendere).

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio


Survey 2004
Wooden packaging


DATA AND FACTS Analysis of a traditional sector in the packaging industry: wooden packaging “hold steady” in 2004, despite several changes affecting this sector (and global trade).
Plinio Iascone

Wooden packaging belongs to the "timber and wooden products" macro area, se defined by the in Italian association Assolegno (Federlegno-Arredo). On analysing output, 2004 ended with a 4.4% rise in quantity, while current turnover has grown by 5,9%.
In terms of the sectors drawing on this macro area, the trend has been the following (according to the Federlegno-Arredo data processed by the Istituto Italiano Imballaggio):
- timber for the construction industry +8.6%;
- panels, semi-finished items and various components + 6.9%;
- rods and frames +2.2%;
- pine sawdust +0.5%;
- cork -4.1%;
- wooden packaging 1%.
Overall, therefore, there has been a slight recovery in most areas of this sector compared to the 2003 figures.

Trade standards
Casks, chests and baskets are classic forms of packaging and have been one of the most commonly used types for many years. The current market uses mainly industrial forms of packaging (structures for shipping of machine and plant, crates for liqueurs and noble wines, drums and crates for cables, bottle corks, bins…), crates for fresh produce and pallets.
Wooden packaging for shipping applications are found in virtually every sector of the manufacturing industry: pallets are used “across the board” virtually everywhere, while wooden industrial packaging is found in various sectors of mechanical parts and plant. The only product mainly influenced by a single area of use (fresh produce) is the crate.
The wooden packaging sector has been the subject of numerous "structural" changes in recent years, especially following the application of the FAO Standard ISPM-15, which requires that untreated wooden packaging materials used outside the EU are heat treated or smoked with methyl bromide before they can enter the international trade circuit. The fact that the packaging has been treated must be indicated by the use of a globally recognised mark. Therefore, packaging not subject to such treatment cannot be used for international trade in those countries which demand application of this Standard.
Global recognition of ISPM-15 (a few countries including Europe have already done so) is a major development in the handling of goods: this Standard, recognised as the reference "technical rules" by the World Trade Organisation (WTO), will thus have the full force of an indispensable and mandatory standard, not just for the producers of wooden packaging (pallets, casks, crates and drums for cables), but also all import-export businesses.

Packaging: the sectors and figures
In 2004 the wood industry broke the recessive cycle, after two years of constant diminished growth due to the prolonged negative economic scene, by enjoying moderate growth of 0.9% (quantity), with output of 2,914 t/000.
Turnover amounted to 1,616 million Euros, +1% on 2003.
More specifically, the three major areas of this sector saw the following trends in quantity:
- industrial packaging +2%;
- fresh produce crates -10%;
- pallets +2,7%.
Exports accounted for 3.7% of output, while imports some 10% of usage; both these parameters are basically stable.
The values given here refer to output and so include exports, but are net of imports (i.e. “empty”).
Foreign trade mainly involves pallets.
The overall industrial sector numbers more than 2,000 businesses employing roughly 11,000.
These firms belong to the Italian association Assolegno (Federlegno-Arredo) that represents not just the producers of wooden products but also the companies responsible for converting the raw material (timber).
Let’s now take a detailed look at the trends in the three main segments of this market.

• Industrial packaging
After a two-year period with a far from happy trend, there was finally growth of 2% in 2004. Whilst definitely minimal growth, this is a positive result when one considers the fact that the manufacturing industry continued to be in recession. The output data also include bins (about 5-6%). 70% of the supply was produced by specialist firms working for several customers, while the remaining 30% was produced inhouse or by firms that work on an exclusive basis for just one customer. This special phenomenon is due to the fact that industrial packaging is normally produced as a one-off item, made-to-measure for the specific product it has to contain. The alternative to wooden industrial packaging is, in certain cases, the container. The area of industrial packaging also includes bins and crates for liqueurs, as well as the large crates needed to transport bulky mechanical products. As for bins, the alternative form of packaging is the plastic bin (gaining in market share). Carton crates are the alternative to wooden crates in the liqueur sector.

• Pallets
After two difficult years (figures were down), 2004 saw +2.7% growth in weight.
The pallet has become an indispensable tool for the haulage trade, as it allows for fast and rational goods handling.
Federlegno continues its efforts to spread the use of standardised and certified EPAL pallets in the marketplace. These pallets have strict characteristics in terms of capacity and safety and favour multiple reuse. Growing use of EPAL pallets is now having an effect on the returned pallet sector and, at the same time, more and more pallets are now being repaired and sent back into circulation. There are several alternative pallets to the traditional wooden pallet: plastic, cardboard and steel. These three competitors currently have a marginal share of the market, no more than 10%.

• Crates
Wooden crates are used mainly for fresh produce (97%), the remaining 3% being used in the nursery sector and for transporting poultry and rabbit. For many years the wooden crate was the only form of packaging for fresh produce, fish and meat (poultry and rabbit). In the fish, poultry and rabbit sectors the wooden crate has gradually but consistently lost ground, being replaced by similar crates made from plastic. Even in the fresh produce sector, the wooden crate is also losing ground. Output in 2004 reached 323 t/000 (-10% on 2003).
To get a better idea of the current recession, one should bear in mind the fact that ten years ago output came to 1,400 t/000. The use of the wooden crate in the fresh produce sector fell further in 2004 (to just 28% or thereabouts), while the use of corrugated cardboard crates and plastic crates (especially returnable ones) have gained in market share. n

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio